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TIROCINIO PRESSO ASSOCIAZIONE CULTURALE MILLEVOCI

di Francesco Panebianco.
Grazie all'esperienza fatta presso l'associazione MILLEVOCI ho imparato a confrontarmi con
culture distanti dalla mia e al contempo diverse tra di loro.
In questo periodo ho imparato che chiunque a qualsiasi et pu con sforzo, sacrificio e dedizione
imparare una nuova lingua. Grazie all'aiuto di diversi insegnanti (molti di loro in pensione) e
volontari ho imparato ad approcciarmi a questa nuova e fantastica esperienza che si basa
sull'insegnamento della lingua italiana a persone proveniente da diverse parti del mondo.
Fin da sempre ho creduto che fosse impossibile riuscire ad insegnare una lingua a classi miste ma
invece mi sono dovuto ricredere fin da subito venendo a conoscenza di alcuni ex alunni che
oramai sono riusciti grazie agli insegnamenti del centro ad integrarsi nel mondo del lavoro e nei vari
ceti sociali.
All'inizio sono stato seguito da alcuni professori di italiano in pensione e che per passione verso il
loro vecchio lavoro frequentavano l'associazione per rendersi utili nei confronti di persone con
poche possibilit economiche ma con grandissima voglia di imparare. Attraverso loro anche io ho
imparato a comportarmi in maniera esatta e senza pretendere troppo dalle varie classi che mi
venivano affidate dall'alfabetizzazione ai livelli avanzati dai bambini agli sportivi comunque in
qualsiasi caso persone affascinanti e con storie di vita incredibilmente straordinarie, come ad
esempio il gruppo di ragazzi tunisini che scappati dalla loro terra natia a causa della primavera
araba si sono o per lo meno hanno provato ad instaurarsi in una nazione come la nostra cercando di
imparare anche se per poco tempo la nostra lingua e la nostra cultura.
In queste poche pagine mi affascinerebbe tantissimo poter parlare di loro della loro traversata e di
tutto ci che hanno passato per poter venire in Europa attraverso l'Italia da sempre porto di scambio
del mediterraneo non stata gentile ed ospitale nei loro confronti di come lo stato gli ha dato degli
obblighi massimi di soggiorno in questa nazione e di come la Francia di cui la Tunisia era ex
colonia gli ha messo un muro quasi insormontabile per loro senza dimora lavoro e con pochi dinari
messi da parte. Ma purtroppo qui devo parlare di un tirocinio che ringrazier per il resto della mia
vita dato che mi ha messo in contatto con loro e mi ha aperto gli occhi verso nuovi ed affascinanti
orizzonti.
L'associazione culturale che mi ha dato l'occasione di fare il tirocinio un ottimo trampolino di
lancio per chiunque ancora indeciso su quello che vorr fare nella vita poich grazie al supporto
morale che ti danno in continuazione ti indicheranno la strada pi semplice e appagante, insomma
come farebbe una famiglia, senza chiederti mai nulla di pi che adempire ai doveri che ti
assegneranno che questo sia controllare una mandria di bambini scalmanati o organizzare una festa
per il decennale o controllare una mostra o ancor meglio fare da portavoce durante varie ed
eventuali manifestazioni ed ovviamente insegnare l'italiano agli stranieri.
Ma purtroppo non tutto rosa e fiori e scusatemi normale che in qualsiasi cosa, ebbene si anche in
una associazione no-profit, ci sia qualche testa calda che appena pu attacca senza se e senza ma
non ho ancora capito il motivo la gente sia cosi tanto scalmanata e senza cuore ma un po' tutti sono
avidi di potere e senza pensarci troppo cercano di comandare sugli altri.
I primi giorni sono stati molto stressanti poich quasi impossibile riuscire a conciliare universit e
stage (specialmente se per quest'ultimo devi spostarti attraverso mezzi di locomozione non proprio
precisi) ma dopo un po' ci ho fatto l'abitudine e e non pesato tanto come credevo.
Come gi detto in precedenza entrando nell'associazione sembra di entrare in una famiglia dove
tutti cercano di dare una mano e non ti senti mai solo anzi se hai qualche problema basta parlare con
la presidente molto dolce e gentile.

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