Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Questo brano è una ballad del loro genere rock progressive, Phil Collins in questo caso suona la batteria in maniera molto
delicata, si ha quasi l'impressione che stia suonando un pezzo jazz invece che un pezzo rock.
Phil Collins dal canto suo poteva contare su una padronanza totale dello strumento, era capace di suonare tempi dispari,
poliritmi, tempi veloci e suoni potenti.
45
36) Chick Corea - “Rhythm a Ning”
Armando Anthony Corea è nato a Chelsea il 12 giugno 1941 ed è un noto pianista e tastierista statunitense di musica jazz e
fusion.
Di origine italiana, inizia a suonare negli anni 60 con il trombettista Blue Mitchell e con alcuni grandi della musica latino-
americana come Mongo Santamaria.
Il primo album che lo vede come leader è Tones for Joan's Bones del 1966 in quintetto con Woody Shaw alla tromba e Steve
Swallow al contrabbasso.
Nel 1968 pubblica assieme a Roy Haynes alla batteria e Miroslav Vitous al contrabbasso un album rimasto leggenda per i fan
del genere jazz: Now he Sings, Now he Sobs.
Verso la fine degli anni 60 si unisce a Miles Davis e compare su In a Silent Way e Bitches Brew.
Con questo gruppo sperimenta l'uso di strumenti elettrici ed elettronici, in particolare il Fender Rhodes.
Nel 1971 fonda un'altra band: i Return to Forever. Le prime incisioni sono caratterizzate dalla cantante Flora Purim, dal
Rhodes e dal flauto.
Dopo i primi album meno elettrici decide in seguito di usare anche la chitarra elettrica nell'organico, quindi la nuova
formazione del 1974 è composta da: Bill Connors alla chitarra (sostituito in seguito da Al Di Meola), Stanley Clarke al basso
elettrico e Lenny White alla batteria.
Verso la fine degli anni 70 collabora con il vibrafonista Gary Burton.
Negli anni 80 fonda un altro gruppo che eguaglia i Return to Forever del decennio precedente: la Chick Corea Elektric Band
con i quali suona fusion e del quale fanno parte: John Patitucci, Dave Weckl, Eric Marienthal, Frank Gambale, Scott
Henderson.
Uno dei pezzi più famosi è Spain.
L'album Corea Concerto ha vinto il premio Grammy come miglior arrangiamento strumentale nel 2001.
Ecco il tempo fast swing visto in precedenza. Roy Haynes, uno dei principali maestri della batteria jazz hard-bop è in grado di
tenere il tempo indicato per parecchi minuti, utilizzando oltre al suo notevole talento, i cosiddetti tournarounds del ride.
Dal libro:
John Riley, Beyond Bop Drumming, Miami, Manhattan Music Publications, 1997.
JOE HENDERSON
Joe Henderson è nato il 24 aprile 1937 a Lima, in Ohio.
E' stato uno dei più famosi tenor-sassofonisti jazz americani.
Faceva parte di una grande famiglia con 5 sorelle e 9 fratelli, Henderson fu incoraggiato dai suoi genitori e da suo fratello
James a studiare musica.
Inizialmente ascoltava tutti i dischi di suo fratello: Lester Young, Stan Getz, Lee Konitz, Charlie Parker. A 18 anni cominciò a
suonare jazz a Detroit verso la metà degli anni 50, anche a New York.
Con il tempo arrivò alla Wayne State University, dove trascrisse e memorizzò molti assoli di Lester Young. Indubbiamente
Yusef Lateef, Barry Harris e Donald Byrd gli fornirono un'ulteriore ispirazione.
Dopo il servizio militare (1960-1962), Henderson si trasferisce a New York, dove il trombettista Kenny Dorham gli fornì delle
preziose indicazioni sul come suonare.
Sebbene le registrazioni precedenti erano caratterizzate da una forte influenza hard-bop, la sua conoscenza andava dal be-
bop tradizionale, rhythm & blues, musica latina e avanguardia.
Subito aderì alla band di Horace Silver, dove registrò Song for My Father.
Dopo aver lasciato Silver, nel 1966 Henderson riprende il progetto con Kenny Dorham con il quale costituì una grande band.
Dal 1963 al 1968 Joe è apparso su quasi 30 album per la Blue Note.
Registrò per Hancock, Andrew Hill, Miles Davis e altri.
Nel 1967 firma un altro contratto con la Milestone. Fa parte dei Jazz Communicators assieme a Freddie Hubbard. Inoltre,
durante questo periodo cominciò a sperimentare le nuove strutture d'avanguardia, il jazz-funk-fusion, studio overdubbing e
altri effetti. Nel 1971 suona con i Blood, Sweat & Tears.
Nel 1986 pubblica il doppio album State of the Tenor.
Nel 1992 pubblica Lush Life: la musica di Billy Strayhorn.
Il 30 giugno 2001, Joe Henderson muore a causa di insufficienza cardiaca dopo una lunga battaglia con un efisema.
Anche qui, devo sottolineare che esistono varianti per quanto riguarda la scansione ritmica del rullante.
Ciò non sussiste per quanto riguarda il charleston e la grancassa, che rimangono con lo stesso andamento.
BOSSA NOVA
La bossa nova è un genere musicale nato in Brasile alla fine degli anni 50, che trae origine dal samba, in particolare nella
forma detta samba canção.
E' ispirato culturalmente dalla “rive gauche” francese, dalle atmosfere minimaliste di certa musica europea e statunitense
dell'epoca e dalla rinascita economica e nazionalista di Kubitschek.
I padri e co-inventori della bossa-nova sono comunemente considerati: il compositore e musicista Antonio Carlos Jobim, il
poeta Vinicius de Moraes e il cantante e chitarrista Joao Gilberto.
I precedenti si trovano in Dorival Caymmi e nel tipo di samba-cancao da lui elaborato e in alcune composizioni originali di
Ernesto Nazareth.
La bossa nova è un samba suonato in modo generalmente minimalista, spesso soffuso, senza particolare enfasi vocale e
senza vibrato, su ritmo lento ma con un incedere incalzante dovuto al caratteristico stile chitarristico attribuito a Joao Gilberto.
La “batida”, così fu soprannominato lo stile tipico di Gilberto e dei suoi seguaci, è un modo particolare di usare la mano destra
sulle corde della chitarra: senza arpeggio, ma alternando il pollice sui bassi al contemporaneo pizzicare le corde delle altre
dita, spesso con il tapping della mano sinistra.
La data ufficiale della nascita della bossa nova è generalmente fatta coincidere con l'uscita, nel 1958, del disco Canção do
amor demais della cantante Elizete Cardoso, su musiche di Antonio Carlos Jobim e testi di Vinicius de Moraes, che conteneva
la canzone Chega de Saudade nella quale suonava Gilberto.
Il successo di Chega de Saudade nella successiva versione dello stesso Gilberto fu clamoroso.
La fama internazionale per la bossa nova arriva nei primi anni 60 ad opera di Joao Gilberto.
In seguito, il sassofonista jazz Stan Getz importa i ritmi brasiliani nel suo disco del 1962 Jazz Samba.
Poi, realizza un album dal titolo Getz/Gilberto con i principali protagonisti del nuovo genere: Jobim e Gilberto, ottenendo un
clamoroso successo commerciale.
Le canzoni lanciate da Gilberto: Desafinado, Garota de Ipanema, Rosa Morena diventarono dei veri e propri standard.
49
40) Samba - “Aquarela do Brasil”
Il samba è una danza originaria del Brasile. Il nome samba proviene dal semba dell'Angola, un ritmo religioso. E' maschile il
termine della danza. Il samba più conosciuto è quello di Ary Barroso con il pezzo Aquarela do Brazil.
Il samba si sviluppò come genere alternativo di musica all'inizio del XX secolo a Rio de Janeiro sotto la forte influenza degli
afrobrasiliani, immigrati dallo stato brasiliano, Bahia.
Infatti, la sua origine è a Salvador di Bahia, il porto dove venivano sbarcati gli schiavi rapiti nell'Africa occidentale. Alla sua
formazione contribuirono le tradizioni musicali di varie etnie africane, soprattutto joruba e naghò; nel samba originario
troviamo miscelati i ritmi delle liturgie di varie divinità appartenenti alle religioni di vari popoli africani: jongo, cateretè, batuque,
bajao ed altri.
L'origine del samba è legato alla formazione del candomblè, la religione sincretica afro-brasiliana che si formò a Bahia
dall'incontro delle varie etnie che, sottoposte alla cristianizzazione forzata, furono costrette a nascondere le loro credenze nei
simboli del cattolicesimo.
Inoltre, il termine sembra derivi da due parole africane: sam – (paga!) e ba (ricevi!).
Il poeta Vinicius de Moraes con il chitarrista Baden Powell rivendicarono l'origine scrivendo afro-samba dedicati agli dei del
candomblè.
Nel 1917 venne inciso il primo disco, Pelo Telefone, di Donga e Mauro Almeida.
A Rio il samba fu coltivato nella casa di Tia Ciata a Praca Onze; questa era una sacerdotessa del Candomblè e la sua casa
era il punto d'incontro dei più famosi sambisti.
Il samba si insediò sui morros (le colline delle favelas), di cui la più famosa è quella di Mangueira, frequentata da Jobim,
Bonfà e Chico de Hollanda.
Il samba bajano ha trovato i suoi massimi interpreti in Wilson Simonal, Jorge Ben Jor e Joao Gilberto, il quale dal samba,
insieme a Jobim, si spinse fino alla bossa nova.
In entrambi i casi i ritmi sono in metrica 4/4, il charleston è adoperato allo stesso modo, sul 2 e sul 4 e il piatto ride si avvicina
al fast swing in ottavi straight.
50
41) Tito Puente - “Mambo Birdland”
Ernesto Antonio Puente Jr nacque a New York il 20 aprile 1923, fu un percussionista famosissimo negli Stati Uniti.
Di origini portoricane, noto anche come “Re del mambo”, Tito realizzò più di 100 album e scrisse più di 400 composizioni.
La sua carriera cominciò con la banda di Jose Curbelo nel dicembre 1939.
Nel 1942 entra a far parte dell'orchestra Machito e percussionista per i Jack Cole dancers.
Nel 1979 vinse il 1° Grammy Awards per l'album Homenaje a Beny.
Gli altri premi furono conquistati: nel 1983 per On Broadway, nel 1985 per Mambo Diabro e Gosa Mi Timbal, nel 2000 per
Mambo Birdland.
Ha, inoltre, ricevuto la medaglia Smithsoniana del bicentenario.
Nel 1997 fu omaggiato dal Presidente degli USA Bill Clinton.
Purtroppo morì a New York il 31 maggio 2000 a seguito di un attacco di cuore dopo uno spettacolo tenuto a Portorico.
MAMBO
Il mambo è una forma musicale cubana e uno stile di danza. La parola significa “conversazione con gli dei” e deriva dalla
lingua del Congo, questo linguaggio è ancora presente a Cuba e proviene dagli schiavi deportati nelle Isole dagli spagnoli.
La storia del mambo moderno comincia nel 1938 quando un brano e ballo chiamato mambo è stato inventato da Oreste e
Cachao Lopez.
La contradanza (ballo spagnolo) era arrivata a Cuba nel 18° secolo, dove è diventato noto come danza e cresciuto divenendo
popolare. L'arrivo della gente di Haiti un secolo più tardi ha cambiato il ritmo della controdanza, aggiungendo una sincope
chiamata cinquillo (la quale si trova anche nel tango argentino).
Entro la fine del 19° secolo, è diventata una danza vivace ed energica, a differenza del suo omologo europeo ed è stato poi
conosciuto come Danzon (termine usato per definire la danza).
Nel 1877 la canzone Las alturas de Simpson è stato uno dei tanti motivi che ha creato una nuova ondata di popolarità per la
contradanza.
Queste canzoni venivano eseguiti da dei piccoli complessi chiamati charangas.
Il più influente Charanga è stato quello di Antonio Arcano, che fiorì nel tardo 1930.
E' stata la violoncellista del gruppo di Arcano, Orestes Lopez assieme a suo fratello bassista Cachao a scrivere un brano il cui
titolo era Mambo e sono tuttora considerati gli inventori del genere.
Nel 1943 un musicista di nome Perez Prado venne a proporre la danza mambo; egli lavorava al night club “Tropicana” a
L'Avana. Fu anche il primo a commercializzare la sua musica e a definirla Mambo. Dopo L'Avana Prado si spostò in Messico
e poi a New York.
Seguirono le orme di Prado un'ondata di musicisti, come Enrique Jorrin.
Questo con alcune sperimentazioni è riuscito ad inventare un altro stile di danza: il cha cha cha.
Entro la metà degli anni 50 il mambo divenne molto conosciuto anche negli Stati Uniti e non solo.
A New York il mambo veniva ballato e suonato al Palladium Ballroom (come un brano dei Weather Report, che è appunto un
mambo), il quale faceva parte del famoso Broadway Dance-hall.
La sala da ballo presto venne soprannominata “tempio del mambo”.
Le band più famose di questo famoso genere erano quelle di: Machito, Tito Puente e Tito Rodriguez.
Anche Dizzy Gillespie usò il genere mambo per alcuni suoi brani.
MAMBO JAZZ
E' uno stile particolare di Mambo e viene proposto suonando le parti del classico ritmo latino in ottavi di terzina anziché ottavi
normali, come nell'esempio che segue.
Anche in questo caso come nello swing, il mambo presenta l'andamento dell'hi-hat sul 2 e sul 4.
51
42) Salsa
Con il termine Salsa vengono denominati vari ritmi, in gran parte caraibici, popolari in molte nazioni latinoamericane. Non è
chiaro chi e perché abbia dato questo nome a tale genere; ma esso risulta appropriato, in quanto si riferisce alla mescolanza
di ritmi e sonorità musicali.
Nel 1933 il cubano Ignacio Pinerio scrisse la canzone Echave di stile salsa.
Negli anni 40 Arsenio Rodriguez compose Papaupa, un son molto bello.
Negli anni 50 Beny More scrisse Vertiente Camaguey, Santa Isabel de las layas e Soy Campesino.
Comunque il termine è stato usato dagli immigrati cubani a New York in analogia con lo swing.
La salsa incorpora vari stili e varianti; il termine può essere utilizzato per descrivere tutti i generi musicali di derivazione
cubana più popolari come il cha-cha-cha e il mambo.
Le radici della salsa si possono ritrovare negli antenati africani che furono portati nei Caraibi come schiavi degli spagnoli. In
Africa è molto comune vedere persone che fanno musica suonando strumenti come la conga o la pandereta, strumenti
comunemente usati per la salsa.
Il più diretto antenato di questo stile è il son montuno di Cuba, che è una combinazione di influenze europee e africane. La
plena portoricana, il calypso di Trinidad, il reggae giamaicano, il rock americano, il merengue dominicano e la cumbia
colombiana sono altre fonti di ispirazione durante il melting pot newyorkese degli anni 70.
Il background spagnolo di Porto Rico unito alle popolazioni africane, andaluse e indigene di Cuba formano le basi della salsa
a partire da Arsenio Rodriguez, Tito Puente, Machito e Feliz Chappotin negli anni 40.
Negli anni 50 e 60 la continua successione di stili latinoamericani come mambo, rumba, cha cha cha e charanga raffinano e
sviluppano gli elementi del son montuno.
La crescita della salsa moderna si dice sia iniziata nelle strade di New York dalla fine degli anni 60.
La casa discografica di New York: la Fania Records, lanciò i primi cantanti e musicisti salsa.
Nel 1973 vi fu lo sviluppo della salsa e cantanti come Tito Puente e Celia Cruz divennero nomi familiari, non solo tra i latini del
nordamerica, ma in tutti i Caraibi.
Anche Ray Barretto, Eddie Palmieri e Ruben Blades furono artisti importanti di quest'epoca.
Roberto Torres, originario di Cuba, inventò la charaga-vallenata negli anni 80, facendo di Miami un centro per la musica salsa.
Questa situazione aiutò il lancio della carriera di Gloria Estefan, una cubana che divenne una grande star americana
mescolando la salsa al pop e al rock.
Ritmo base
Se ascoltiamo attentamente il brano, in aggiunta del ritmo precedente di mambo c'è il suono del
cowbell suonato sull'1 e sul 3 che dà una sorta di cadenza più regolare sul ritmo, lo rende in poche
parole più ballabile.
52
43) Astor Piazzolla - “Libertango”
Nacque al Mar del Plata l'11 marzo 1921 da genitori italiani (originari di Barletta) emigrati in Argentina.
E' considerato il più importante musicista di tango della seconda metà del XX secolo.
Il nuevo tango di Piazzolla è diverso dal tradizionale perché incorpora elementi dalla musica jazz e fa uso di dissonanze e altri
espedienti musicali innovativi. Inoltre, Astor ha introdotto nel tango l'uso di nuovi strumenti che non venivano usati nella
musica tradizionale, come: flauto, sassofono, chitarra elettrica , tastiere e batteria.
Ha inciso un album molto famoso, Summit, con Gerry Mulligan.
Le sue sterminate composizioni includono lavori per orchestra, come il “Concierto para bandoneon, orquesta, cuerdas y
percusion”, il “Doble-concierto para bandoneon y guitarra”; inoltre opere per chitarra classica come i “Cinco piezas”.
I biografi calcolano che Piazzolla abbia scritto circa 3000 brani e ne abbia registrato circa 500.
In Italia molti suoi brani sono stati tradotti da Angela Denia Tarenzi.
Il suo brano più conosciuto rimane Libertango.
TANGO ARGENTINO
Il tango è una forma d'arte che comprende musica e danza nata a Buenos Aires in Argentino, verso la seconda metà del
1800.
Il tango utilizza per le sue esecuzioni uno strumento, forse inventato dal musicista tedesco Heinrich Band, il bandoneòn, una
sorta di fisarmonica di legno con dei fori la cui apertura o chiusura con i polpastrelli produce le note e che ha la caratteristica
di cambiare la nota a seconda se il mantice viene compresso o invece dilatato.
Pur essendo una musica molto sincopata, all'inizio non si usano strumenti a percussione.
La sua struttura armonica, però, è tipicamente italiana. La metà del peso culturale del tango è originaria dall'Italia. I nomi dei
maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del 900 fino all'età d'oro, quella degli anni 30 e 40 sono: Anibal Troilo,
Juan D'Arienzo, Carlos Di Sarli, Osvaldo Pugliese, Francisco De Caro e soprattutto il compositore e direttore d'orchestra
Astor Piazzolla. Tutti questi personaggi sono figli d'italiani.
In principio il tango si affermò come musica popolare nel rapido e tumultuoso sviluppo di Buenos Aires e divenne in breve
musica nazionale.
Il ritmo del tango è molto vicino alla bossa nova, per l'andamento ad ottavi.
53
44) Musica Indiana
Le origini della musica classica indiana sono tracciate a partire da più antico libro di sacre scritture della tradizione indù, i
Veda. Il Salmaveda, uno dei 4 Veda, descrive la musica a lungo.
I 2 sistemi principali della musica indiana sono:
1) La musica indostana, del nord dell'India
2) La musica carnatica, dell'India meridionale.
Il tema primario della musica indostana è la Lila di Krishna e tra i tanti musicisti vi sono:
Zakir Hussain, Shivkumar Sharma, Kishori Amonkar e altri.
La musica carnatica, invece, è basata sempre sul concetto di raga come la musica del nord, ma differisce poiché le due si
sono evolute diversamente. Questa musica enfatizza di più le qualità vocali piuttosto che quelle degli strumenti. Temi primari
sono Devi e Rama che descrivono i canti dei templi e patriottici. Purandara Dasa (1480 – 1564) è considerato come il padre
della musica carnatica. Tyagaraja (1759 – 1847), Muthuswami Dikshitar (1776 – 1827) e Syama Sastri (1762 – 1827) sono
detti trinità della musica carnatica.
Fra i musicisti viventi più popolari di questo tipo di musica si ricordano: D. K. Pattammal, Mangalampalli Balamuralikrishna, K.
J. Yesudas e altri.
La musica classica indiana è di tipo monofonico ed è quindi basata su di una singola linea melodica.
Lo spettacolo di una composizione comincia con gli interpreti che escono in un ordine prestabilito: prima lo strumento solista,
poi il cantante e quindi i musicisti e percussionisti. I musicisti cominciano con l'accordatura dei loro strumenti e questo
processo spesso si mescola impercettibilmente all'inizio della musica.
Gli strumenti musicali indiani usati nell'esecuzione della musica classica sono: la vina, il mridangam, la tabla, il kanjira, il
tamburo, il flauto, il sitar, il gottuvadyam, il violino e la saragi.
I suonatori di tabla cominciano a colpire i bordi con un mazzuolo per assicurarsi che lo strumento sia accordato con il solista.
Fondamentale è il tambura che tiene il bordone.
Il raga comincia con la melodia che si sviluppa gradualmente e l'esecuzione corretta di un raga dura mediamente mezz'ora.
L'introduzione del raga è detta alap nella musica indostana e alapana nella musica carnatica.
Nella musica indostana, una volta che l'esecuzione è iniziata, si inizia a sentire l'articolarsi del canto in ornamenti e melismi,
mentre il ritmo si velocizza gradualmente. Questa sezione è chiamata jor.
Dopo il jor avviene una pausa, tutto si ferma ed il pubblico applaude. Finalmente, il percussionista comincia a suonare
interagendo con il solista, eventualmente improvvisando in competizione con il solista.
Le esecuzioni di un raga nella musica carnatica sono generalmente molto più brevi. Il pezzo di apertura è chiamato varnam, è
un riscaldamento per i musicisti.
Segue la richiesta di benedizione e quindi una serie di interscambi tra il ragam, che è la melodia e il thaalam, che è
l'ornamentazione. Questo viene miscelato con l'inno chiamato krithi.
Quindi segue il pallavi o tema del raga. I pezzi di musica carnatica possono anche essere elaborati; essi sono composizioni
famose che sono gradite soprattutto a coloro che prediligono il canto piuttosto che la musica.
POLIRITMO 4:3
RITMO IN 7/8