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Almerico IPPOLITI

Giuseppe RAGO

ingegnere civile

ingegnere civile

studio tecnico:
via Silvio Baratta, 149
84134 Salerno
tel. e fax 089.3180031 - cell. 347.3552548

studio tecnico:
via Melaro 26 - Agnone
84060 Montecorice (SA)
tel. 0974.964038 - cell. 339.1092953

Comune di MONTECORICE
Provincia di Salerno

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA


DEL TERRITORIO COMUNALE

Data di consegna:
Febbraio 2015

Approvazione Consiglio Comunale:

Elaborato:

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Tav. 1

I Progettisti
ing. Almerico IPPOLITI

ing. Giuseppe RAGO

INDICE

1 PREMESSA .......................................................................................................................1
2 INQUARAMENTO TERRITOR IALE ........................................................................2
3 FINALIT DEL PIANO ................................................................................................3
4 COORDINAMENTO CON IL PUC ......................................................................................4
5 CONTENUTI METODOLOGIC I DEL PIANO ........................................................5
6 CLASSIFICAZIONE DEL TERRITOR IO ................................................................7
7 ELENCO ELABORATI ................................................................................................15

1 PREMESSA
Il Piano di zonizzazione acustica, recependo le direttive in materia di
tutela

ambientale,

sia

nazionali

(DPCM

01.03.1991

Legge

quadro

sullinquinamento acustico 26.10.1995, n.447 DPCM 14.11.1997 DM


Ambiente 16.03.1998) che regionali (Linee Guida Regionali per la Redazione
dei Piani Comunali di Zonizzazione Acustica del territorio, approvate con
Deliberazione della Giunta Regionale del 1 agosto 2003, n.2436), suddivide il
territorio comunale in zone acusticamente omogenee.
Il Piano diviene uno strumento necessario per poter procedere ad un
controllo efficace, seppure graduato nel tempo, della rumorosit ambientale.
La classificazione in zone acustiche del territorio prevede lassegnazione
di limiti massimi di accettabilit per il rumore alle diverse parti del territorio,
in funzione della loro destinazione duso, intesa piuttosto in senso urbanistico
che in senso tecnico-descrittivo.
Tale suddivisione viene effettuata in riferimento a specifiche aree di
fruizione, caratterizzate da valori limiti massimi dei livelli sonori equivalenti,
immessi negli ambienti abitativi e nellambiente esterno, e fissati in relazione
alla diversa destinazione duso del territorio comunale.
La finalit di tale suddivisione acustica del territorio quella di
permettere

una

maggiore

tutela

dellambiente

esterno

e,

soprattutto,

dellambiente abitativo dallinquinamento acustico evitando, in tali ambienti,


lintroduzione di rumore tale da provocare disturbo o fastidio al riposo ed alle
attivit umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi,
dei beni materiali, dei monumenti, dellambiente abitativo o dellambiente
esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
La suddivisione in zone acustiche omogenee del territorio, stata
effettuata considerando la prevalente fruizione dello stesso territorio.
Scopo della zonizzazione acustica quindi quello di permettere una
chiara individuazione dei livelli massimi ammissibili di rumorosit relativi a
qualsiasi ambito territoriale che si intende analizzare, punto di partenza per
qualsiasi tipo di valutazione connessa con il controllo espletato dagli organi

competenti ma allo stesso tempo, per definire gli obiettivi di risanamento


dellesistente e di prevenzione sul nuovo.
Questultimo obiettivo, in prospettiva, dovrebbe comunque diventare
laspetto pi qualificante della zonizzazione acustica, che deve essere
considerata come elemento di completamento allinterno di un quadro pi
allargato di pianificazione integrata dal quale non pi possibile prescindere.
In sintesi, con il Piano di zonizzazione acustica si ha un quadro di
riferimento per capire quali aree sono da salvaguardare, quali presentano
livelli di rumore accettabili, quali sono inquinate, dove permesso lo sviluppo
di attivit rumorose e dove necessario preventivare interventi di risanamento
ambientale.
Dopo la suddivisione del territorio in zone acusticamente omogenee, si
proceduto a realizzare una campagna di misure fonometriche allo scopo di
conoscere

il

livello

di

inquinamento

acustico

presente

sul

territorio,

concentrando lattenzione nei punti ritenuti di crisi, nei quali era possibile
ipotizzare un superamento dei limiti ammissibili, allo scopo di confrontare i
livelli massimi di rumore attribuiti alle differenti zone acustiche, con i livelli
di rumorosit misurati.
Le verifiche strumentali sono state effettuate con apparecchiature, e
metodologie di rilevamento, conformi a quanto prescritto dalla vigente
normativa.
Il confronto, tra i limiti assoluti di zona ed i valori di rumorosit esterna,
rilevati strumentalmente, consente di stabilire la necessit di predisporre Piani
di risanamento e la priorit degli interventi da eseguire.
2 INQUARAMENTO TERRITORIALE
Il Comune di Montecorice ha una superficie territoriale di circa 2,2 ettari
prevalentemente collinare, ed una popolazione di circa 2624 abitanti al 2014.
Il territorio comunale fa parte della Comunit Montana Alento-Mont e
Stella, ed interno al perimetro del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di
Diano ed a quello del Piano paesistico del Cilento costiero.

Montecorice

confina

con

comuni:

Castellabate,

Perdifumo,

Serramezzana, S. Mauro Cilento ed il Mar Tirreno, con un tratto di costa di


circa 6km.
Nel

territorio

comunale

possono

individuarsi

otto

frazioni

quali:

Montecorice (capoluogo), Case del Conte, Giungatelle, Agnone, Ortodonico,


Cosentini, Fornelli e Zoppi. E le seguenti localit: Mainolfo, Rosaine, San
Nicola, S. Nicola dei Lembo, S. Nicola a Mare, Magazzeni, Stuorto, San
Giovanni Alto, San Giovanni Basso e San Donato.
Il territorio comunale non attraversato da nessun asse viario di
importanza primaria, sia di tipo ferroviario che autostradale, o da strade a
scorrimento veloce.
Larterie viaria principale la Strada Regionale n.267, che attravers a
lintero territorio comunale in prossimit della zona costiera.
Il comune ha una consolidata tradizione turistica quale stazione balneare;
per cui, nella stagione estiva la popolazione ed il traffico veicolare aumentano
in modo rilevante.
Il tessuto urbano delle diverse frazioni e localit costituito da edifici
con struttura prevalentemente in muratura, le vecchie costruzioni, ed in
cemento armato gli edifici di nuova edificazione ed i villaggi turistici, tutti di
due o tre piani, con copertura prevalentemente a tetto con falde inclinate.
I piani terra degli edifici sono adibiti prevalentemente a pertinenza delle
abitazioni o a deposito; solo pochi di questi locali ospitano attivit di tipo
commerciale.
Il traffico veicolare, tranne che nella stagione estiva, risulta essere di
modesta intensit sulle strade locali, e di media intensit su quelle principali.
3 FINALIT DEL PIANO
Le finalit di questo strumento di pianificazione, vanno ricercate nella
necessit di dare risposta concreta al problema dellinquinamento acustico, il
cui livello risulta in costante crescita, anche in conseguenza del traffico
veicolare che si registra in ambito urbano.

Lo scopo della zonizzazione acustica, pu essere riassunto nei seguenti


punti programmatici:
permettere una chiara individuazione dei livelli massimi ammissibili di
rumorosit, relativi a qualsiasi ambito territoriale che si intende analizzare;
migliorare il controllo espletato dagli organi competenti;
definire gli obiettivi di risanamento dellesistente;
definire gli obiettivi di prevenzione sul nuovo.
Gli ultimi due obiettivi sono quelli che, in prospettiva, devono permettere
che il Piano diventi il perno attorno al quale ruotino lattivit di prevenzione e
di risanamento nei confronti dellinquinamento acustico, nonch, pi in
generale, di qualificazione ambientale delle diverse aree.
La

zonizzazione

viene

attuata

con

lobbiettivo

di

prevenire

il

deterioramento di zone non inquinate, e di risanare quelle dove attualmente


sono riscontrabili livelli di rumorosit ambientale che potrebbero comportare
possibili effetti negativi sulla salute della popolazione residente.
La

zonizzazione

salvaguardia

per

una

acustica
corretta

inoltre,

indispensabile

pianificazione,

ai

fini

strumento
della

di

tutela

dallinquinamento acustico, delle nuove aree di sviluppo urbanistico.


Quindi, attraverso la zonizzazione acustica, si potr avere un controllo
efficace,

seppur

graduale nel tempo,

della rumorosit ambientale, che

permetter, come detto, di avere un quadro di riferimento per capire quali aree
sono da salvaguardare, quali presentano livelli di rumorosit accettabile, quali
sono inquinate, dove permesso lo sviluppo di attivit rumorose e dove
necessario preventivare interventi di risanamento ambientale.
4 COORDINAMENTO CON IL PUC
Il coordinamento tra la pianificazione urbanistica e la pianificazione
acustica, deve promuovere, attraverso la zonizzazione acustica, lo sviluppo
sostenibile del territorio regolato dagli strumenti urbanistici, permettendo un
considerevole miglioramento della vivibilit nelle aree urbanizzate del comun e
attraverso un controllo dellinquinamento acustico.

Il Piano di Zonizzazione Acustica un elaborato dinamico, da allegare al


Piano Urbanistico Comunale ed ai diversi piani attuativi, e che deve essere
aggiornato,

attraverso

una

opportuna

nuova

redazione,

conseguente

riadozione da parte del Consiglio Comunale, ogni volta che si realizza una
revisione od una variante agli strumenti urbanistici, o quando le condizioni
ambientali risultano modificate.
Operando in tale maniera lAmministrazione comunale disporr di un
ulteriore livello di pianificazione, collegato dinamicamente con lo sviluppo
territoriale,

ed

utilizzabile

come

elemento

orientativo

nelle

scelte

di

programmazione urbanistica.
Seguendo

questo

innovativo

orientamento

di

pianificazione

di

programmazione, lAmministrazione comunale, integrando le Norme tecniche


di attuazione del PUC, con quelle allegate al Piano di Zonizzazione Acustica,
render attuative le direttive dettate dalle normative nazionali e regionali in
materia

di

prevenzione

risanamento

acustico

dellintero

territorio,

realizzando efficacemente una qualificazione ambientale dello stesso, con un


miglioramento della vivibilit nelle aree urbanizzate del comune.
Per meglio armonizzare il PUC al Piano di Zonizzazione Acustica,
sarebbe auspicabile che le Norme tecniche di attuazione dello strumento
urbanistico

generale,

prevedessero

un

capo

interamente

dedicato

alle

disposizioni per la tutela dallinquinamento acustico, sia riguardante la


prevenzione e sia riguardante valutazioni preventive da effettuarsi ai fini
dellutilizzazione edificatoria dei suoli, anche attraverso una relazione di
impatto

acustico

che,

attraverso

indagini

fonometriche

valutazioni

previsionali, chiarisca come la situazione di fatto andr a modificarsi con


lattuazione del PUC.
5 CONTENUTI METODOLOGICI DEL PIANO
Con

la

zonizzazione

acustica

si

affronta

il

problema

di

rendere

compatibile lo svolgimento delle diverse attivit sulla base del rumore ad esse
connesso o per esse accettabile.

Le sorgenti fisse e quelle mobili (in particolare il traffico stradale)


devono entrare tutte a far parte nella valutazione del rumore presente in una
zona.
La classificazione delle zone stata effettuata avendo come riferimento
la prevalenza e la tipologia delle attivit esistenti (commerciali, artigianali,
industriali, uffici), la densit abitativa, la presenza e la densit di traffico
veicolare.
Lobiettivo quello di risanare le aree urbanizzate con condizioni di
rumorosit ambientale eccedente i limiti massimi fissati dalla normativa
vigente, e di prevenire, nel contempo, il deterioramento di quelle aree non
inquinate adottando, ove stato possibile, una classificazione caratterizzata da
limiti di rumorosit pi contenuti.
Il criterio di fondo adottato stato quello di rendere compatibili, dal
punto di vista del rumore ambientale, le destinazioni urbanistiche del territorio
comunale, sia per gli usi attuali, sia per indirizzare gli sviluppi previsti in
funzione dei livelli di rumorosit ambientale ammissibili.
Si cercato di evitare, per quanto possibile, un eccessivo frazionament o
del territorio urbanizzato con zone a differente valore limite, ci al fine di
rendere possibile un controllo della rumorosit ambientale e di rendere stabile
le destinazioni duso, acusticamente compatibili, di parti sempre pi vaste del
territorio comunale.
Limpostazione scelta per la redazione della zonizzazione acustica del
territorio comunale segue, in accordo con le linee guida approvate dalla
Regione Campania, una visione tipicamente urbanistica, considerando la
classificazione acustica del territorio fortemente agganciata alle indicazioni
derivanti dal programma di fabbricazione e dagli altri strumenti urbanistici
vigenti. Tale approccio stato scelto perch risulta essere pi comprensibile e
concettualmente pi rigoroso.
Le campagne di rilevamento sono state eseguite a posteriori, allo scopo di
individuare le zone da risanare, per non condizionare eccessivamente la
definizione degli obiettivi acustici con una preanalisi della conseguibilit
degli stessi.
6

In sintesi, per non dare la possibilit di allargare le maglie della tutela


con il pretesto di fissare gli obiettivi del risanamento sulla sola base di
valutazioni economiche o di contenimento dellimpegno.
Lapproccio di tipo urbanistico, quindi, permette di operare con una
metodologia decisamente pi oggettiva, mediante il ricorso a parametri e
valori numerici per la descrizione delluso attuale del suolo.
Nel redigere il Piano di zonizzazione acustica, in primo luogo stata
analizzata la situazione cos come individuata negli strumenti di pianificazion e
urbanistica vigenti, e le destinazioni duso previste sono state considerate
come un primo punto di riferimento per iniziare il lavoro di zonizzazione.
Il processo di zonizzazione non si limitato, quindi, a fotografare
lesistente ma, tenendo conto della pianificazione urbanistica e degli obiettivi
di risanamento ambientale, in conseguenza di rilevi effettuati sul campo, ha
previsto una classificazione in base alla quale sono stati attuati tutti gli
accorgimenti volti alla migliore protezione dal rumore dellambiente abitativo.
Il Comune di Montecorice ha in adozione il nuovo PUC; per cui, nella
elaborazione del Piano, si tenuto conto anche delle nuove zone urbanistiche
omogenee previste dal progettista del PUC. Tali zone sono state classificate
acusticamente.
6 CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO
La zonizzazione stata riportata su cartografia in scala 1:5.000, per
lintero territorio comunale, ed in scala 1:2000 per le frazioni.
La caratterizzazione grafico-cromatica utilizzata per lindividuazione
delle zone acustiche la seguente:
ZONA
I
II
III
IV
V
VI

TIPOLOGIA
Protetta
Prevalentemente residenziale
Di tipo misto
Intensa attivit umana
Prevalentemente industriale
Industriale

COLORE
Verde
Giallo
Arancione
Rosso
Viola
Blu

Le microsuddivisioni del territorio sono state limitate al massimo facendo


confluire zone acusticamente omogenee.
Laccostamento di zone acustiche caratterizzate da differenza di limiti
assoluti di rumore superiori a 5 dB(A) stato, per quanto possibile, evitato.
Questo criterio, infatti, da applicare in modo rigoroso per le nuove
destinazioni duso mentre per quelle gi stabilite va adottato con flessibilit.
Infatti, pu diventare a volte difficile, per le aree gi edificate,
individuare zone a contatto la cui rumorosit non differisca per pi di cinque
decibel. Questo criterio comunemente accettato, anche se appare logico e
corretto, pu e deve essere tuttavia utilizzato in modo generalizzato solo per la
pianificazione di nuovi sviluppi urbanistici ed edilizi.
Uno dei punti fermi ex lege il divieto di contatto di aree con valori
limite propri che si discostano in misura superiore a 5 dB(A), parzialment e
mitigato dalla prescrizione di piani di risanamento per le aree gi urbanizzate
nelle quali tale situazione venga a verificarsi.
La problematica del rispetto dei 5 dB(A) un elemento importante con
cui confrontarsi, soprattutto nei territori dei Comuni minori, ove la gradualit
dei valori obiettivo non sembra avere un significato, cos come sarebbe
pericolosa la rigida applicazione della disposizione, che comporterebbe di
fatto il dover assoggettare tutti i Comuni ad un piano di risanamento.
Nella classificazione del territorio in zone acusticamente omogenee si
cercato, come detto, il pi possibile di evitare le microzonazioni, individuando
attentamente la giusta perimetrazione e le estensioni delle diverse zone
omogenee.
Si sono individuate prima di tutto le zone a pi alto rischio di
inquinamento acustico (di classe V e VI), esistenti o di progetto. Si sono
individuate, quindi, le zone particolarmente protette (di classe I-a, I-b, I-c), in
cui la quiete sonica ha una elevata rilevanza, rappresentate dalle zone
scolastiche, dalle zone vincolate e da quelle protette.
Successivamente

si

classificata

la

rimanente

parte

di

territorio

comunale, facendo uso degli indicatori di seguito riportati:

1. densit della popolazione;


2. presenza di attivit commerciali ed uffici;
3. presenza di attivit artigianali;
4. traffico veicolare;
5. esistenza di attivit industriali, la cui limitata presenza caratterizza la zona
IV;
6. esistenza di servizi e di attrezzature.
La valutazione dei parametri citati pu essere orientativa o legata a
valutazioni statistiche; in ogni caso essa parametrata allo scopo di definire
lappartenenza ad una data zona.
Classe I Aree particolarmente protette
Comprendono,

in

riferimento

allallegato

B,

tabella

del

DPCM

01.03.1991 e successive modifiche ed integrazioni, le aree destinate ad uso


scolastico, quelle ad uso ospedaliero (ospedali e case di cura), quelle destinate
a parco ed aree verdi e, comunque, tutte quelle per le quali la quiete sonica
abbia rilevanza per la loro fruizione.
Dalle aree verdi sono state escluse le piccole aree verdi di quartiere e le
aree di verde sportivo, per le quali la quiete sonica non un elemento
strettamente indispensabile per la loro fruizione. Infatti, per i piccoli parchi
inseriti in aree urbane con vicinanza di strade ad intenso traffico si pu
accettare che vengano inseriti in zone riferibili alle caratteristiche dellarea
circostante. Fanno egualmente eccezione le strutture scolastiche o sanitarie
inserite in edifici adibiti ad abitazioni o ad uffici; tali strutture sono state
classificate secondo larea di appartenenza degli edifici che le inglobano.
opportuno suddividere la classe I, esclusivamente ai fini della priorit
di intervento, nelle sottoclassi:
I-a ospedaliera;
I-b scolastica;
I-c verde pubblico ed altre zone per le quali abbia rilevanza la quiete
sonica.

Adottando tale classificazione, le sottoclassi della zona protetta sono


individuate da una colorazione caratterizzata da una diversa tonalit di verde
(dal verde scuro al verde chiaro, per esigenze cromatiche e per facilitare la
leggibilit della zonizzazione).
Fanno, altres, parte della classe I, i parchi nazionali e regionali con
leccezione delle parti edificate, le riserve naturali e quando necessario in
relazione alle esigenze locali (aree rurali, allevamenti), le zone di interesse
storico-archeologico.
Classi V, VI Aree prevalentemente ed esclusivamente industriali
Facendo riferimento allallegato B, tabella 1, DPCM 01.03.1991 e
successive modifiche ed integrazioni, si intende per classe V unarea con
insediamenti di tipo industriale e presenza di abitazioni e per classe VI
unarea monofunzionale a carattere esclusivamente industriale, ammettendo la
sola presenza delle residenze del personale di custodia.
Le aree incluse in queste classi sono state individuate nelle zone in cui
ubicato il depuratore e la nuova zona industriale (classe VI).
Le attivit commerciali, artigianali ed industriali vanno interpretate non
in termini di categorie economiche, ma rispetto al tipo di sorgenti sonore che
in

esse

sono

inserite

(dimensioni,

complessit

tecnologica,

livelli

di

emissione) ed allestensione dellarea circostante influenzata dal punto di


vista acustico.
Classi II, III, IV Aree ad uso prevalentemente residenziale, di tipo misto
e di intense attivit umana
Per individuare lappartenenza di determinati territori alle classi indicate,
oltre a tenere conto dei criteri di fruizione del territorio e di zonizzazione
urbanistica, sono stati

utilizzati i parametri precedentemente indicati (la

densit di popolazione, la densit di esercizi commerciali e di uffici, la densit


di attivit artigianali, il volume di traffico presente in zona). Tali parametri
vengono suddivisi in tre classi: bassa, media e alta densit.

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Nelloperazione di classificazione alla zona stata assegnata la classe II


se il valore assunto era bassa densit; la classe III se il valore assunto era
media densit, la classe IV se il valore assunto era alta densit.
I parametri, da considerare quali valori medi comunali, hanno la seguente
variabilit:
Parametri

Valori corrispondenti

a-densit di popolazione

nulla

bassa

media

alta

b-densit di esercizi commerciali

nulla

bassa

media

alta

c-densit di attivit artigianali

nulla

bassa

media

alta

assente

basso

medio

alto

d-volume di traffico
Punteggio corrispondente

Lassegnazione delle zone viene fatta in base al punteggio totale:


Punteggio totale (a+b+c+d)

Classe di destinazione duso

da l a 4

II

da 5 a 8

III

da 9 a 12

IV

La presenza di piccole industrie determina da sola lappartenenza del


territorio alla classe IV.
Per quanto concerne la densit abitativa, sono state considerate aree a
bassa densit quelle prevalentemente a villini o case con non pi di tre piani
fuori

terra,

mentre

sono

state

considerate

media

densit

quelle

prevalentemente con palazzine con 4 piani ed attico e ad alta densit quelle


prevalentemente con edifici di tipo intensivo con pi di cinque piani.
Le aree rurali caratterizzate dallutilizzazione di macchine agricole
operatrici non costante, sono state inserite in classe II.
Le attivit derivanti da insediamenti zootecnici rilevanti o da altri di
trasformazione del prodotto agricolo (frantoi, caseifici, cantine, zuccherifici,

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ecc.) sono state ritenute come produttive e quindi la zona relativa stata
inserita in classe IV, V o VI.
Le zone con presenza quasi esclusivamente di attivit di terziario o
commerciali, cio situazioni caratterizzate da intensa attivit umana, ma
pressoch prive di presenza abitativa, sono state inserite in classe IV.
Per le aree destinate a manifestazioni sportive o a spettacolo a carattere
temporaneo, ovvero mobile, ovvero allaperto stata considerata la class e
della zona.
Gli eventi sonori eccezionali e/o temporanei sono stati considerati come
sorgenti che, in situazioni normali, non devono essere considerate ai fini della
determinazione della classe. Tali emissioni sono state, invece, regolamentate
attraverso le Nome tecniche di attuazione.
Classificazione delle strade
In riferimento alla densit di traffico veicolare, sono state considerate
appartenenti alla classe IV le strade ad intenso traffico (orientativamente altre
i 500 veicoli lora) e quindi le strade primarie e di scorrimento, i tronchi
terminali o passanti di autostrade, le tangenziali, le strade di grande
comunicazione, specie se con scarsa integrazione con il tessuto urbano
attraversato.
Alla classe III, le strade di quartiere (orientativamente con un traffico
compreso tra 50 e 500 veicoli lora) e quindi le strade prevalentemente
utilizzate per servire il tessuto urbano.
Alla classe II le strade locali (orientativamente con un flusso di traffico
inferiore ai 50 veicoli lora) prevalentemente situate in zone residenziali.
Qualora le strade da classificare erano interne al tessuto urbano, la zona
ad esse propria stata limitata dalle superficie degli edifici frontistanti; in
condizioni diverse e, comunque, qualora non esisteva una continuit di edificischermo, la tipologia classificatoria di zona della strada, stata estesa ad una
fascia di 30 metri a partire dal ciglio della strada stessa.
Si sono verificate, quindi, differenti condizioni:

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la strada stata classificata con lo stesso valore limite della zona


circostante;
strada posta tra due zone a classificazione acustica differente: la strada
stata classificata con il valore acustico della zona con limite di accettabilit
pi elevato;
strada con valore limite pi elevato rispetto a quello della zona attraversata,
anche parzialmente: il valore limite attribuito alla strada non viene variato e
si estende per una superficie compresa tra le file di edifici frontistanti o, in
mancanza di edifici, per una superficie di larghezza pari a trenta metri, a
partire dal ciglio della strada stessa.
Classificazione delle zone
AGNONE (porzione)
Parametri

Valori

Punteggio

Densit di popolazione

Bassa

Densit di esercizi commerciali

Media

Densit di attivit artigianali

Bassa

Medio (classe 3)

Volume di traffico
Totale punteggio area

Classe

III

S. NICOLA A MARE CASE DEL CONTE (porzione) ROSAINE


S. NICOLA DEI LEMBO
Parametri

Valori

Punteggio

Densit di popolazione

Bassa

Densit di esercizi commerciali

Bassa

Densit di attivit artigianali

Bassa

Basso (classe 2)

Volume di traffico
Totale punteggio area

Classe

II

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MONTECORICE (porzione) AGNONE (porzione)


Parametri

Valori

Punteggio

Densit di popolazione

Bassa

Densit di esercizi commerciali

Bassa

Densit di attivit artigianali

Bassa

Medio (classe 3)

Volume di traffico
Totale punteggio area

Classe

III

GIUNGATELLE ORTODONICO COSENTINI ZOPPI


FORNELLI MAINOLFO CASE DEL CONTE (porzione)
AGNONE (porzione) - S. NICOLA A MARE (porzione)
MONTECORICE (porzione)
Parametri

Valori

Punteggio

Densit di popolazione

Bassa

Densit di esercizi commerciali

Bassa

Densit di attivit artigianali

Bassa

Basso (classe 2)

Volume di traffico
Totale punteggio area

Classe

II

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7 ELENCO ELABORATI
Tavola 1 Relazione illustrativa;
Tavola 2 Norme tecniche di attuazione;
Tavola 3 Verifiche acustiche;
Tavola 4 Zonizzazione del territorio, in scala 1:5000;
Tavola 5 Zonizzazione del territorio, in scala 1:5000;
Tavola 6 Zonizzazione delle frazioni. Montecorice, Case del Conte,
Agnone, Ortodonico, Cosentini, Fornelli, Zoppi, in scala 1:2000;
Tavola 7 Zonizzazione delle frazioni. Giungatelle, in scala 1:2000.

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