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Traumatologia

In questo studio esamineremo gli effetti lesivi causati nell'organismo animale da


agenti di natura meccanica e fisica.
Per trauma si intende l'azione di un agente meccanico o fisico capace di
determinare un danno all'integrit somatica di un soggetto.
In base alla tipologia dellagente lesivo viene indicata la seguente classificazione:
Lesioni da energia meccanica
corpi contundenti escoriazioni
ecchimosi
ferite lacere e lacero contuse
rottura di organi
scoppio di organi
fratture ossee
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arma bianca
Ferita da taglio > ferita a lembo
> ferita da fendente
Lesioni da punta
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lesioni da arma da fuoco

- Proiettile singolo:

sparo da vicino (pochi cm)


sparo a bruciapelo (4-6 cm)
sparo in vicinanza (8-10 cm)
sparo da lontano (da 40-50 cm in poi)
- Cariche multiple
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Lesioni da energia elettrica
folgorazione
fulminazione
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Lesioni da corpi contundenti


In questa eventualit gli agenti traumatizzanti sono provvisti di superficie piana
o curva, arrotondata o smussa, mai tagliente o a punta ( bastoni, spranghe, tubi
di piombo, sassi, zoccoli, ruote di veicolo, ecc.).
Producono danni tessutali e degli organi interni in proporzione:
- allintensit della forza applicata;
- alla sede;
- al tipo di tessuto coinvolto.
Lazione contusiva si manifesta mediante tre principali meccanismi:
1. la compressione - percussione che provoca lo schiacciamento dei tessuti;
2. lo sfregamento, con esportazione dei tessuti superficiali;
3. la trazione, che causa strappamento o lacerazione di parti molli superficiali e
profonde.
I tre meccanismi possono agire isolatamente oppure combinarsi tra loro
determinando effetti lesivi assai complessi.
Escoriazioni
Sono la conseguenza dello strisciamento e compressione di un corpo contundente
che agisce scorrendo in senso tangenziale sulla cute, fatto che causa
lasportazione dello strato pi superficiale con evidenza del derma.
Si distinguono tre gradi
a) Escoriazione di primo grado (abrasione), lesione che coinvolge soltanto lo
strato epidermico esterno, non interessa il derma: non c emorragia, ma
solo un essudato siero-linfatico. Si forma solo un'escara (crosticina)
giallastra, che si stacca dopo pochi giorni dalla lesione.
b) Escoriazione di secondo grado, la lesione oltre ad interessare lepidermide
coinvolge anche il derma. Per questo motivo lescoriazione spesso sanguinante,
per lacerazione di capillari. Si caratterizza per la formazione di unescara sieroematica marrone.
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c) Escoriazione di terzo grado, la lesione pi profonda con rottura di vasi di


calibro maggiore e fuoriuscita di sangue, la crosta ematica molto spessa.
Ecchimosi
Consistono nella fuoriuscita del sangue dei vasi, che si raccoglie nei tessuti,
mentre la cute rimane integra.
Lazione traumatizzante di compressione e trazione coinvolge gli strati profondi
della cute (derma e/o tessuto sottocutaneo).
E dobbligo differenziare lecchimosi dallematoma che rappresenta una
raccolta di sangue in cavit preformata: cavit cranica, articolare, ecc..
Le ecchimosi sono:
- visibili in aree del corpo povere di pelo (addome, piatto delle cosce, regione
ascellare, ecc.);
- mostrano colore diverso in base al tempo di formazione per le variazioni
cromatiche determinate dallemoglobina che prima si riduce in
emosiderina, poi in ematoidina.
- Se recenti sono rossastre (per la presenza di residui di ossigeno nel sangue);
- dopo qualche ora appaiono di colore rosso-viola per riduzione dellemoglobina;
- ad 1 settimana circa lecchimosi di colore verdastro;
- dopo 10 giorni giallastra per il progressivo degradarsi dell'emoglobina in
emosiderina ed ematoidina.
Ferite lacere e lacero-contuse
> Sono soluzioni di continuo di cute e tessuti sottostanti prodotte da corpi
contundenti, la cui azione vulnerante dovuta allo schiacciamento (contusione)
ed alla lacerazione.
Si definiscono ferite lacere se prevale il meccanismo di strappo e lacero-contuse
quando vi contusione dei margini.
Morfologicamente mostrano:
-

margini irregolari;

- scollamento della cute dai piani sottostanti;


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- infiltrazione di sangue sul fondo;


- presenza di ponti di tessuto tra i lembi cutanei.

Un esempio di ferita lacero-contusa ci viene fornito dalla morsicatura dei


carnivori dove oltre allo schiacciamento del tessuto si associano ferite da punta
da parte dei canini. Tali lesioni con perdita di sostanza sono pi frequenti nelle
parti sporgenti del corpo come naso, padiglione auricolare, estremit (arti,
coda), ecc..

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Protocollo necroscopico caso di aggressione: cane cirneco delletna aggredito


da un altro cane e portato dal veterinario per cercare di mantenerlo in vita.
In esame esterno erano evidenti ferite pi o meno profonde, coinvolgenti anche
i tessuti sottostanti, ferite conseguenti allazione traente e stirante dei denti.

Le ferite presentavano:
-

estensione e gravit differente;

erano distribuite in diverse regioni del corpo (arti anteriori, petto, costato,
addome, arti posteriori, ecc.);

coinvolgevano ora solo cute e/o tessuto sottocutaneo, ora gruppi muscolari e
strutture ossee;

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laspetto lesivo era rappresentato da infarcimento emorragico intramurale,


rottura di tessuto muscolare e fratture ossee.
La notevole perdita di sangue nelle cavit e conseguente anemia ha determinato
la morte per stato di shock ipovolemico in seguito al crollo della pressione
arteriosa e perdita di coscienza. Se non trattato urgentemente lo shock porta a
morte per ischemia multiorgano.
A differenza dei carnivori nella morsicatura del cavallo prevale la compressione
per cui allesame della ferita si evidenziano i segni delle arcate dentarie
(contusione) in assenza di lacerazione del tessuto.

Lazione traumatica da corpo contundente in alcuni casi pu non produrre


lesioni cutanee e del sottocute, in altri pu dar luogo ad espressioni emorragiche
sottocutanee, in altri ancora pu determinare la rottura di uno o pi organi
(trauma chiuso).

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La milza lorgano pi sensibile alla rottura insieme al fegato, specialmente se


in precedenza colpiti da un fenomeno degenerativo quali lamiloidosi o la
steatosi degenerazioni che rendono gli organi pi friabili.
Necroscopia di un meticcio investito da automezzo

Altra conseguenza di un trauma da corpo contundente lo scoppio di organi.


Lo scoppio di un organo cavo pu avvenire nel caso in cui la forza
traumatizzante agisca su addome o torace nel momento in cui un viscere
(stomaco, intestino, vescica urinaria, ecc.) disteso per abnorme contenuto
(alimento, liquido, gas).

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Cane: rottura vescica

Altro caso di investimento: barboncino deceduto improvvisamente, per il


proprietario era stato avvelenato

Alla palpazione addominale: presenza di liquido, al taglio esplorativo caudale


fuoriuscita di sangue; con lapertura addominale: rottura della milza e
imponente emoperitoneo.
Causa mortis: shock ipovolemico.
Necroscopia di gatto traumatizzato

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Con lo scuoiamento: emorragie intramurali a carico dei muscoli della regione


ventrale del collo; addome: assenza di lesioni degli organi e visceri;

- torace: presenza di sangue per rottura del sacco pericardico; il polmone era
disseminato di emorragie di diversa estensione.
Infine, lazione traumatica da corpo contundente pu determinare una frattura
ossea in particolare a carico di:
arti;
colonna vertebrale;
raramente il cranio, il tavolato osseo spesso e robusto e rivestito da
muscoli (temporali, ecc.) che ne attutiscono la causa.
Insieme alla frattura ossea rileveremo lesioni dei muscoli, tendini, legamenti e
strutture vascolari e se si tratta del cranio anche lesioni del sistema nervoso
centrale.

Importante constatare se la frattura avvenuta in vita o post-mortem, nel primo


caso le aree di frattura ed il tessuto muscolare circostante saranno infarciti di
sangue e coaguli.
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