CON
GLI ALPINI
renze,
con
Fi-
19 15.
estate 1918
Canti di soldati
fuori commercio.
raccolti da Piero
Jahier,
armoniz-
commercio.
Canti di soldati
id.
id.
Milano 1919.
Ragjazzo
Quaderni della
Roma,
La Voce
19 19.
In lavoro:
Con me e con gli alpini
La
secondo quaderno.
>
PIERO JAHIER
CON ME E CON
GLI ALPINI.
primo quaderno
PRIMA RISTAMPA
8-1
LA VOCE
ROMA
PROPRIET RISERVATA
Ogni esemplare
%/k^^
Aquila, 1920
Via Verdi, 13
Arrivo
al
Comando dopo un
viaggio
-
di
malato, impacciato
di Ico
questo
vita: - pren-
fiero
la
senz'esser
di
questo approda
un capitano mi congeda,
un altro che non si trova;
siste per la lira e venti
tutto
nel
corridoio
dove
ridendo, a cercarne
intorno,
che
porto delle
un'isola
fu
alpi
di
quiete
case
nel
menso magazzino
un' oasi
di
di
traffici
di
piacere.
Tutta schizzata
di motori.
vertire.
Citt della
preparare
nevi
ai
le
viveri
di
scili,
nuovi,
materiali,
di
di
niiini-
rifiuti.
mensa
Sete
sete
di
piacere
nata lass
chi
trincea.
in
scende, sete di
l'af-
del
sangue
e lo
il
prezzo
ri-
Dove
ti
senza
capannoni pesanti dei primi
svegli stonato, tu
dovere, mentre
che
vetri;
sei
ti
corichi
inutile e stonato,
a vuoto, tu
lici
Ecco invece
l'eterno
uomo
che
si
vuol di-
vertire.
la
casa rossa!
trotto
dei
quattro pie-
ultima chiamata.
si
aspettano reclute
Reclute
me come
parecchi bevuti,
come sempre
nelle emozioni. Si
mettevano
fregi
provavano
il
le
montanaro
uniformi,
si
IO
non
con un
loro:
(la
senso
di
ridicolo
pe-
noso.
Andavano
mente
gi
al
passo, da
soli,
natural-
disciplinati
Quantunque
loro pensieri.
Sono
al
mio
e,
come
Nessuna osservazione.
tre
Poi
al
silenzio
Camminavo
in
son ripassato.
mezzo
ai
corpi abbando-
eppure ciascuno
suoi ricordi e
suoi
affetti;
Ho
sentito
bisogno
di
di cura.
Ho
detto:
buonanotte
figlioli.
risposto: buonanotte.
tutti
han
12
Primi giorni
che salto
il
letto al
inesorabile vita.
sotto
la
nebbia
sentite pur
siamo cos gocciolanti infangati
che cantiamo; non compiangete il fardello che
:
fuma
sotto la mantellina.
13
perch il nostro
sublime ristoro.
rancio
pallido
ci
paghi
Primi giorni che coi nostri corpi trentaduenni dobbiamo correre. Comincia di corsa
la nostra giornata. Anzi, dobbiamo saltare: il
montanaro che per non saltare faceva il giro!
Ma
ora
^i
scalda all'esercizio,
ci
prende pas-
sione.
gravan
fanciulli
per tutte
le
piazze d'
Italia:
pensi
>
alle
di-
ga7nbadolceI
permanenti > bisognava guadagnarselo
il
suo posto di alpino.
Alte quele recie! Fora la fiaca! Saldi su le
sgrassie
>
Da
gambe da
Il
driol
ma
di
infelice.
lacri-
non potere.
Ma
14
rincaserma
felici
mentre son
fingere di control-
io
parare dai caporali. (Ma non voglio comandare sbagliato. Comandare un'assoluto)
Han fatto pi presto di me loro: rapati, sbarbati, fasciati a spiga come veterani; li ritrovo
in rango all'alba che scattano alla pa'--^^'.
Non
riconosco pi
Ma
miei
tristi
padri.
15
Sono
Non
severi.
finiscono
la
pi
di
ricordare
ai
veci
spetta
il
Ma
I
veci
parar
Son
l'arte.
la disciplina.
mette fuori
uscita
quando
cantiniere
il
tavolini in cortile.
la
penna
e suggeller la stima.
Ma
proprio
una
quando
rientra dal-
si
l'istruzione?
Quella
spalla
sposa
che
torna
bilanciando
le
in
fer-
dano
in
corte e l'immensa
di tutta la
montagna pesante
s'
affnrrin
<;u-
bisogni.
Ci
bito dietro.
Siamo in famiglia,
Provvediamo da
siam
gliucci
fabbricati
sbiaditi
il
noi alpini.
soli
ai
nostro
nostri
focolare.
muro son
tutta
Due
la
fo-
nostra
amministrazione.
fino
che
a capitano.
manda
proibito.
in
17
Primi giorni che quasi non riesco a persuadermi dopo il lungo tormento sedentario
questa gioia
che sia proprio il mio dovere
>
uscire
intona
in
1'
si
ascolta
uccello che
il
fru-
passa
un'avventura.
di
santi:
usati soltanto
Guardano con
oc-
Jahier. Con me
20
Silenzio
Tutto
il
tre passi
prima
la
mano
alla visiera,
fitto in cuore.
21
Tu non
persuaderai
22
Criticano
Anche dopo
Ma
questi
son
soldati.
Torario.
soldati
che migliorano
superiori.
Dunque
a sentir
Scherzo
Mi
vado
interesso
alla
scarpa
slabbrata;
alla
lettera
Strizzo
frano
il
petto
fieri,
e,
reggendo
perch
lo
of-
sgir^'-'M
^3
nel
versato.
Sar ostentazione. La
sola.
uguale.
Ma
nessun
rancio
uguale la spesa.
Disuguale di
e lo sa valutare
che ha
solo,
il
sale,
uguale, se pure
disuguale
soldato che
il
di
non appetito
di
cottura:
mangia rancio
stomaco, come
il
corpo
borghese
il
viziato.
troppo col
sol-
dato.
il
il
paglione.
Sarebbe giusto
e opportuno.
Alla guerra chi
24
ha meno bisogru
^^
su-
periore.
In questo
di
l'ufficiale
periore.
In questo Tufficiale inferiore.
di casa,
Questi, a rinunziare,
da 30 anni
ci
sono
allenati.
di esser rimessi in
Ma
l'autorit....
Ammetto che
Ma, pure,
tu
ma
forma
il
di
esser cu-
dalla patria.
prestigio....
grande familiarit
il
cibo.
col tuo
capitano.
Anzi, un
non
gli
uomo
resta che
il
che mangia
prestigio
come un
altro
dell'anima per
distinzione.
Sentiresti
il
bisogno
di
questo prestigio
mangiando insieme.
il
il
binocolo,
25
son
stellette e
le
il
grado.
semplice e con-
Certo:
pace;
la disciplina di
vito a sfilare in
ha
ser-
sul piazzale.
Ma
ora
tratta di
si
Era
la disciplina
andare a morire
sulle
""
comoda
l'impo-
quella;
sizione.
-
Buona
se
ti
contenti
il
veder berretti
berretto,
italiano.
le
faccie
Mi fermano
le
Perch hai
le
stellette e
il
codice mi
fai
ubbidire....
Guardati; perch nata e cresce la disciplina vera del pericolo; nata al fronte
dove non .si saluta questo superiore a]stel-
lette,
ma
gli si
pesta
26
ma
piedi,
gli
si
fa
la
canzone.
la
una
volta al
mio
morte.
pronto a scattar
saluto,
<
Mi avevi
Ma
si
sull'attenti.
fatto paura.
un soldato.
Tu saluti un soldato meglio del generale .
No - ma saluto il suo dovere di ubbidire
uguale al mio dovere di comandare.
Sono doveri uguali, per questo uguale il
saluto.
Eppoi
Non
Critican
cogli inferiori
credi di esser pi
istruito
inferiori:
perch hai
27
e che
fatto le scuole;
il
soldato popolo
ti
sia
inferiore.
Credi che
saviezza
la
dipenda
dall'alfa-
beto.
le
credo.
empito
pelle,
vuotato
pelle,
fregato pelle.
Eppoi tuo
zio
Capo Divisione
ti
ha im-
piegato.
da
allora i empito
pi
pelle,
vuotato
se mi parli
non mi
che
delle vite.
\'iaggi e battaglie
di
un contadino
ita-
la
28
come
saliva
un uccellino.
Vado con lui dove lavorava, tra
neri
che vogliono bene ai gentili italiani, perch li
fanno passar sui marciapiedi e no camminare
i
come
mezzo
cavalli nel
accettava anche
lavori
di
quando
sott' acqua
strada;
sforzati
si
5500
francato
lire
in tre anni,
ci-
bato onesto.
Ma
colpo
mai perdeva
il
colpo di lavorare, n
mangiare.
la festa che spendevano
paesani.
Lui trovava una scusa per restar tutto solo;
- nel luogo straniero.
E si era fatto una casetta al paese - casanova - per poter prender moglie; che nessuno ridesse quando ha preso moglie * che
non ho luogo da portarla, io -.
il
di
Neanche
(i)
steamer.
(a)
drink .
alla vita.
Suonava
il
campanello che
palombari portano
29
Invece la guerra venuta; e la casa appena coperta s' chiusa e la moglie tornata
a suo padre.
Ma quando va al borgo, per sussidio, lei
donna mai.
Ma
inferiore.
Quando son
stato
con
lui
mi sento con-
solato.
E
- e alla
prego per
patria
alla patria.
lui
che torni
che allevi
alla
suoi
sua donna
figlioli
a s
30
Ma
tu,
che
sei superiore,
va pure
al
tuo
destino.
Se
ti
ubbidisce perch
stai
la
sia
lontano.
che
merito, che
sulla
sia
fede
premio.
impolverar
gli
di
sott'
sabbia; e tu sul
acqua a
Corso a
scarpini.
Giai che
ha
il
solo difetto di
prender
Ma
tu, ricordati di
sperazione.
fare
il
bene con
di-
31
E
lascia
cadere
Tanto
il
il
il
tuo solco e
tuo seme.
vento e
il
sole
sono
di
Dio.
32
Giorni
33
Scarpe
Stando pi basso
seduti
declivio,
sul
che mi circondano
vedo luccicar le brocche
di loro
la patria.
La
potente
avr certo
preparato
Ma
sono
sbagliati; quelli
Levano
piede asciutto
dentro l'onesta
scarpa puntuta del montanaro, tomaia arcuata
su cui scivola l'acqua, suola che non sporge
il
Jahier
Con me
di
per
farsi
ma
vedere,
34
stretta
O se bagnassero
soltanto d'acqua!
Ma mordono
se bagnassero solo
quando piove!
Ma
sen-
se sciupassero soltanto
Ma
una
sciupano
le
calza dura
piedi
stata
Ma noi
(i)
ci
troppo.
la
35
ci
all'alpino.
perch tanto
forti nel
esser gentili?
Guardo con
tristezza
le
presuntuosa che ha sprezzato quell'altre primitive, figlie allo zoccolo montanaro e somiglianti al loro padre.
Ho
saputo che un
le
renza volentieri.
un
derna.
una
falsa
moltiplicazione
mo-
vilt cittadina.
Tutti
fan
taggio
di
scontar
tempo
preparazione.
proprio in
ieipo
si
possono
e denaro
il
ri-
van-
di
sciupassero
se
maie
se
Ma
eli*
soltanto
civili!
la camerata.
Guardo con
tristezza
potente patria:
prato d'Italia
scarpa
Poi
le
d'Italia la migliore.
ragazzi,
dico:
sopportiamo perch
la
nostra patria.
Facciamo conto
da nostra madre.
Rimediamo
col grasso,
un po' giovane
la
rimediamo
colla cura.
nostra patria.
Quando
si
guire
lerie
al
di
la
Alpine
tacco sono
ferratura
nata in
ferri
montanara.
dovrebbe esserne
pi
se-
la strada.
Anche
stica
non
intelligenti e
Un
fornito.
Li comprano da s
vengono a chiedere
dome-
scarpe militari
il
soldati
permesso
di
poterli applicare.
le
essere
alpagote,
papusse
industria
Era gi
fatta la
37
scarpa alpina.
ovverosia che
le
scarpette
Italia,
morire!
38
Parlato a solo
col
nostro accantonamento della fornace: e dunque si chiama pignolo > come si chiama in
il
Italia
struzione.
me
l'istruzione.
L'esercito
l'organizzazione obbligatoria
un
abito
col
sole;
razionale:
consumo.
Unico istituto che possa educare completamente perch ha un completo potere e possiede veramente un uomo nel suo cibo, nel
suo riposo, nel suo costume.
39
Non
e'
chiamano
scarto
il
rifor-
mato.
\^edo operai trentenni far valere il ventre
del mangiatore, le scarne braccia cascanti, l'incapacit
alle
fatiche,
non meno
del
borghese
sedentario.
questo
l'esercito obbligatorio
per
tutti
pu rimediare.
Perch amo tanto l'esercito?
perch credo che il corpo sano non sia
sorte n caso, ma conquista e dovere.
11 corpo fatto, consegnatomi da mia madre, l'ho rifatto ogni giorno anche io.
L'ho ripreso dagli abusi e piaceri; non
'ho mai saziato che non potesse gustare ancor pane; l'ho addormentato in terra nel mio
studio e sulla tavola dura nelle stazioni; ho
controllato la sua salute giornaliera; gli ho
conservato la eioia della fatica.
nel
momento
40
data alla forza, mi sento al mio posto e scopro con amore l'accordo tra la legge dell'esercito
e la
mia
vita, io
che
stato soldato.
Per questo
d'ora
in avanti
la nazione.
43
Fratello
mezz'ora di strada
fiammi, villa-caconserma tra pometi e rosai ex-padronali
forta ritrovare alla stessa opera il viso amico
Ora
alla vita
comando,
propria, riconosciuto uomo.
all'uniforme,
soltanto,
Con sorpresa
al
fratello
padre.
Non
trovarci
intenzione;
tuosi con
ci
scambiamo
sobriet
procamente
di
parole;
nostri soldati:
ma
la
ci
ma
lodano
reci-
sua confidenza va
altrove.
Quando crescevano
petito
tanto
le
tasse e l'ap-
rebbe cresciuta.
sa-
44
Ecco la separazione.
L'ho ricevuto in casa come un peso,
che prendeva legge dal suo maggiore, che
lui
re-
do torner Piero.
Gli ho affogato
nell*
economia
venera-
la
zione.
Ho
nuovo commesso
di
l'eterno peccato
del povero.
Dicesi povero
STENZA
cui la
diventata
Sempre
lo
SUSSI-
quistione
prima.
stesso discorso:
uomo
sei
nisce alla
fatica
d'amore
come
diventato indispensabile
il
e T
il
vi riu-
amore
pane, siete
separati.
Lo seguo mentre
voce
manovrare
alla
plotone lontano;
ora; bello; 20 anni e di tutto il capo pi
fatto,
suo
fa
alto di
il
affezionato
Pu
gliata tra
vivere
i
45
tasta le ragazze;
un collega
ufficiale.
il
il
l'orgoglio di genitore
mio
si
rammarica che
L' orgoglio
anch'io:
fatto
vorrebbe
questo
il
pubblicare
mio primo
ho
figliolo
uomo.
Esce dalla mia casa.
Era un gracilino che impensieriva quando
pap l'ha lasciato.
Son io che l'ho mandato alle Valli perch
si
Con me ha
sceso
in
cordata
faccia
nord
il
46
Potevamo esser
mare dell'economia.
dovunque dal
travolti
Ma
M, giacchetta
le
la
di Z).
tappe
di
prima
pas-
volta,
colla febbre,
ma
colla visione.
La
fato
natura:
chiappato
ragazzo che ha telegracon 5 lire - perch acParnass7is Apollo che sta solo
il
partito
lui
il
sulle cime.
L armonio:
ma
47
comprar
gli
albunis
Peters coi denari delle ripetizioni; ma ora scroscia colle 800 canne del vecchio organo veneto in Duomo (guardano in su i 1000 sol-
del genitore.
suo
Va bene
neces-
sario.
Un
padre
la
razione.
Te
dente.
mondo
cieli
dell'armonia.
48
Ora suo.
Ora finito.
perch il momento di ritirarsi e di soltanto guardare: que.sto forte adolescente che
sorpassa di tutto il
capo ogni alpino.
Tanto pi forte del suo fratello-padre.
Ritirati,
fratello-padre,
Con meno
fantasia e
meno
violenza.
Ma
pi bont vera.
il
capitano
Giaiero
lequel
comme
estoit
fort
un agneau
comme un
lion et
doux
y>.
ha
donato.
Jahier.
Con me
51
Fanfara
Finalmente uscita
da
la
cati
sei
suggellati dal
fiato
dei
morti.
un
basso
senza bocchino.
Ma
il
chiss di dove.
ai soldati.
destino.
Dunque raccogliamo
giati
e le
a noi, terza
clas.se,
continuare.
52
stesse
strade,
Mancavano
compagnia
strumenti;
Manc
sciare
il
squillante
testa
colla
la cornetta;
ma
di padri.
i
musicanti nelle
loro personali.
ma uno
bombardino per
fu
sangue da scoppiare.
Quelli che non sapevan
pronto a la-
cornetta faticosa
la
delle
di
empie
la testa
musica suona-
Sudarono,
ve e tremante davanti
marce
al
suo
ciascuno gra-
libretto delle
12
assortite.
Ma
si messa alla testa della compagnia silenziosa; ha preso il Marc dal vecchio Pedol un
po' imbarazzato; tutte le labbra si son premute
amorosamente a cercare la nota; e il N. 1
venuto fuori
pn/ifo
53
pu
che
lei
ci
fa
essere
uniti;
uscire.
fa prigionieri felici nella disciplina.
ci
Tutti
lei,
al
ci
se-
alla
nostra fan-
fara.
lei
prima del prete, prima del sole, perch noi prima del sole arriviamo. E tutte le
fabbrica,
finestre
debbono
si
debbono
disserrare;
e tutti
fuochi
si
debbono
divampare.
tutte le tose si
ancor calde
debbono
affacciare scar-
che verrebbe
voglia di salir su a rinfrescargli il collo col nostro viso lavato in brezza alpina:
Le ragazzette belle l amor non lo san fare...
glielo fare^no fare alle quattro del mattino
e gli farem provare la forza dellalpino.
migliate
di
letto,
Siamo
forti,
54
tromba
arriviamo.
Siamo
ciamo
la notte la fac-
finire.
lo
alla
nostra fan-
fara.
lei
che
ci fa
fare
torniamo.
Ci prende sudati e rotti alla voltata e ci
prepara una bella entratura in paese e ci la
fieri, siccome ha chiamato tutta la gente a vealpini, fioi de
dere gli alpini che < i forti
i
cani
li-
berato.
Come
la
nostra fan-
55
quei
in testa,
Amiamo profondamente
Non suona pi soltanto
Pu suonar
la
nostra fanfara.
quel N.
1.
la
nostra fanfara.
C'
l'arte
a qualcosa.
pu
servire
56
la
musica che
che
lo sa e
ci
aiuta.
ci
Non
ci
il
su-
dore.
Non
ci
e afflizioni.
accompagner dappertutto.
Ci
Dove
il
fucile
trombone.
Via via che
ci abbandona.
Ma
ci
questa non
Suona
passato
passer
il
suo
pu abbandonare.
il
96 Monte Antelao
pagni a morir bene
:
Non sono
57
ora aiutate
vostri com-
desche.
Sono
morti
negli
squilli
delle
trombe
italiane.
Riposano neir
>.
58
Regioni
formando una
Si venuta
classificazione
coda
In
Gigi
num me
fido
>
<i
-cappa
>.
Ma
cameratismo
tra 3^ e 7^
il
stimati.
si
posizioni.
Commovente
al
casere,
come
Brava
sacrificio.
alle
Italia
che
si
59
Dialetto
Bisogna
Non
la
farli
parlare.
ma quel-
lo
anzi
lia,
anzich
il
dialetto
dialetti d'Ita-
toscano dei
letterati.
come
E che
tribuzione.
6o
La
bella giornata
Finora mi studiavano
di
capire,
della bassa
accucciati
sul
pagliericcio
mencio
camerata bruna.
serma
Abbiam camminato
massicciata in
mosaici
pendio, che
puliti
serviva a
della
mano-
strada,
Finalmente
6i
la
appoggiano al
fronte alla montagna dove si
dove si va alla ventura.
E, vinta la prima arsiccia
si
sale in libertcl,
collina,
siamo
venti e
geli
cielo
miosotide ritagliava
cento torri,
le
amoroso.
fila
di dire qualcosa.
A un tratto si aperta
Allora
sogno
l'armonica
la
lunga
delle
quattro voci
ha aggiunto
serenata:
alla terra
//
mazzolin di fiori
Ero
indietro,
quando
il
canto
si
alzato
cos improvviso.
Ho
visto sollevarsi al
mano che
l'ondata prendeva
bastoni
la fila in
man
salita.
Mi son trovato
62
gli
bastone alla
e alla
Pi su nato
una genzianella ha
guette turchine;
il
cantiamo
salita
mazzolino:
cinque linnidietto di primule si af-
in terra
il
stirato subito le
La
ragazzi
scampadi da
le
nel passare.
va a ciapr
donne tribolate
invidiano
La
Ho
le
siam chiamati
pianure
>
gridiamo
sl,
ai
Semo
agli incontri
che beati!
lavori
siam
nomi dei
conosciuti.
visi tanto
gli errori di
im-
Veduto
63
dal colle
paesi.
Ai piedi dei
tor-
Guardi il
Laggi la valle:
guardi il mio, ora
ALPAGO. (Andr a visitare: non si conoscon
paesi).
gli uomini senza
E l dietro, il lungo canale buio, senza
lontane.
ferrovia:
Ho
AGORDINO.
assaggiato
si
sorte dalla
la pussira;
e di malattie:
colse in
quando
si
taliani
mina che
il
e di
De Demo
boscaiolo,
(i)
lo
camminar
casa; col
quando
somaro.
glion sapere).
E che
consumano
pi di noi e spendono
tutti
loro
debito
la
guerra, spiego).
Parecchi,
nica in generale
come
il
d'abitudine,
interrogati.
La
cose te-
di
mi
rispondono
loro esperienza
questa:
in
germa-
sono ammirati
il
di
lavoro;
Germania: capi
Ma
la
superbia tedesca
(i) padroni.
non
la
possono
tollerare:
fin
da puteli ne le
xe prepotenti lori >.
camminato tutti per l'Austria e co
xe abituai
Han
Ceco Bepo
nosciuto
della ferrov
che
forti
ia,
han
Gli
Ma
chi
all'inaugurazione
ponti e
trinceroni
contro TI-
un ricordo
Tremenda
talia.
65
di schiavit e di
sprezzo
quel d'Austria.
son tornati
tutti
ogni inverno.
Han
rimane.
dove
si
se tocca tornare.
Cos
si
canta, allora:
mandme a casa
campagna mi g termina
Tirolesi,
che la
sar tre anni, sar tre mesi
5
JahlER. Con me
66
ne
sti
<
La
bella giornata
La
che li ho confessati.
Bisogna che sappia di ciascuno come gli
andata fin qui la vita. Cos quando entro
in discorso con lui entrer nel suo paese, nel
suo mestiere e nel suo focolare.
Allora quell'uomo sar mio.
come
felici.
se avessi
ho scoperto
Quando uno mi ha
mangiato
di grassa,
il
fieno.
Ma
69
[/no
per imo
bastone alla
mano
Se chiedi
le
mina
se chiedi
il
se chiedi
Ma
la mofitagna, alpino,
ma
alpino, tutta
V acqua
franata
seccata
ma
ma
la
la tua
gran
penna
folgorata
70
Uno per
tino
corda alla
mano
la
balma di
roccia ci ricoprir
penna
la
fulmine domesticher
nebbia il sole l' avvamper
quando F alpino passer.
il
ma
Iha
tranghiottito.
Dove
sei,
71
compagno
caro,
Ma
non
abbandonato
ma ti veniamo a ritrovare.
Sei il nostro ferito
ti riprendiamo
al paese ti riportiamo
Tidti per uno
sei stato
mano
alla
mano
mano
alla
mano
Ma
il
non
ti
chiama
piti
a ritrovare.
72
Dove
sei,
compagno
caro,
MarzOf Soracroda
Ai miei
soldati dell'Alpago
e a ogni alpino
75
Il
Somacal Luigi
soldato
3^
categoria
e
manovale
era stato
fino alla
cre-
chia-
mata.
Cretino vuol dir trascurato da piccolo, denutrito; inselvatichito.
Manovale vuol
stiere
sprezzato.
Il
Ne
porta
segni
il
corpo presentato
alla
visita militare.
Somacal ha
un fardello
manovale.
posizione
di ossa
Sporge in fuori l'osso dell'anca che aiuta
a camminar sciancati quando si deve equiliofferto alla patria
tribolate in
di
reumatici,
empiono
pan-
taloni;
/^
76
il
in
testa
si
rannicchia fra
le spalle
uomo
come
che porta,
d noia;
le sue mani di corame chiaro stringono
sempre il badile; lo sguardo cerca terra: per
non inciampare.
Questa la posizione del rnanovale in
cui Somacal si presentato.
Somacal deve star sulla posizione di atla testa gli
invece.
tenti,
a piombo,
il
le
palme
mani
natural-
rivolte verso le
lungo la costura
La posizione
della
sua
di
attenti
la
negazione
vita.
soldato,
77
perch un me5rtiere che consiste nel passeggiar col fucile e vi passano la minestra il
pane e
(lui
vestito
il
che non
gli
come
toccava che
quand'era
suo corpo tutte
resti
squadra operaia), ma il
queste cose non le pu fare.
Prova l'attenti; prova il saluto; ma quando
gli pare di esser riuscito, la mano non resiste
pi a mantenersi tesa, le ginocchia cominciano
a tremare (vieni presto, caporale, a verificare)
e quando il caporale arriva a lui, tutto ha cein
duto.
macal
Il
tornata
in
la
posizione di manovale.
uniforme un burattino.
caporale lo
marciar
So-
ranghi, Io fa
suoi paesani
ridono tanto
cottimisti con lui per la Germania perch le
qua Somacal > che era anche allora una
< macia >.
Ci vuole in carovana, per sopportar
solo;
la fatica.
Infine
Somacal
interrogato
e,
parlando,
di burattino: ha anche
Somacal Luigi. Per esser completo.
Somacal gli hanno impedito di imparar
l'operaio perch era cos buon manovale.
Ora gli impediranno di imparare il soldata
la lisca
Ci vuole,
in
78
camerata;
una macia
>
per
sopportare la noia.
vero che Somacal si nnfag"otta, che non
sa farsi la cravatta (perch non si deve sforzar il collo chi vuol portare), che si mette il
cappello torto (perch impossibile che sul
suo cappello ci sia un fregio); ma se c' una
giacca macchiata alla vestizione finir certo
sulla groppa di Somacal l-^uigi; sar suo il
ha tempo, fucile scappatore;
fucile che non
e la scarpa del gigante che nessuno ha voluto,
e la borraccia che geme; mentre sar di tutti
suo barattolo
grasso che tesorizzava nel buco del tavolato, o il suo stoppaccio per nettare il fucile.
Su Somacal tutti si arrangiano; una festa quando viene ripreso: ora ci far ridere
il
nostro burattino.
invece,
Ma
il
appunto perch
ventare un soldato
di
si
ammodo
la gloria.
79
Ma
troppo
difficile
intanto,
da poter imparare.
ancora.
ci
son
delle cose,
Somacal
Non
allora.
sar pi
ciare di fronte
Somacal sa sparire .
Forse il tenente < che conosce
ger che ha migliorato.
si
accor-
8o
suna canna lustrer come la sua: fategli ispezioitarm: ecco la luminosa spira delle quattro
Somacal
rigature.
ci
tranquillo
sar osservazione.
sa
lui
sul fucile
che
non
granellini
polvere non
Lo
Ma
ci
che non pu pi bastare. Ecco ancora qualcosa di nuovo. Ecco il Tiro, Il fucile non era
fatto per crociatet e ispezionarm, ma per ti-
rare.
recluta
bisogna
chiuderne
uno.
Impossibile
farlo stare.
se
sbarare?
rivolti
il
cappello e lo tappi
colla
ri-
Dunque Somacal
si
bendato
zione di tiro
8i
avanza verso
stretto,
la sta-
come a mosca
cieca.
Ah!
se
il
accomodar
lasciassero
lo
modo
suo
tranquillo
proprio
hanno
lo
lasciato e
ha
fatto 30,
Somacal Luigi.
Ed
successa la
Che
cosa meravigliosa.
ha visto e
il
suo tenente
si
lo
si
av-
vicina.
Che non
lo
parlare a
invece:
ora
<
lui
il
capitano:
OciOy
dice
il
tenente.
dar
il
JaHISR. Con me
permesso, scriver
e con gli Alpini.
alla
sua
donna
di accoglierlo
82
allora
che Somacal
ha inaugurato
il
allora che
Somacal ha smesso
di
ri-
dere.
cieli
con
quel
sorriso
invece.
alto nei
di
reden-
zione.
felice - riesce
I
Somacal - siccome
a non farsi riformare.
allora che
nocciolini
volte sotto
reumatici
rassec^na,
lo
si
sente
mandano due
ma Somacal
torna
al-
pino.
Gli
laggi all'Ospitale.
Ma
Somacal
Non
per
83
resta alpino.
la patria.
Ma
perch
si
cos* patria.
Vorrebbe rimanere
in
quell'aria
buona
Vorrebbe
sentirsi
che
ripetere
il
suo
amico.
Purch
Certo,
Somacal,
zimbello, sei
Ho
il
soldato
mio amico.
stronco,
uomo
mio amico.
trovato vicino a
Dico che
macal Luigi.
il
in
te,
l'onore d'Italia.
basso Tonore
d' Italia,
So-
87
quando
vi
guardo
e voi
torna
tanti figliuoli
tutti
ne devi sacrificare
88
perch pi
di tutti devi
morire?
89
Regali
Parlato
al
le
argentate
tazze
tenente
il
si
ricorder del
Non posso
90
accettare
perch
poveri prima hanno pensato: il tenente fa cos con quello perch gli portato:
o se gli potessi portare!
Non posso accettare regali in questo peni
siero cattivo.
la
di Trichiana.
Per
Vedete:
tazione.
me pure
chi
il
nostro Volpn
ha regalato
si
aspetta
sempre qualcosa. Inutile negare. Invece Volpn ha avuto la consegna, siccome beve.
Se avessi preso il regalo, Volpon avrebbe
detto el m'a anca consegna dop magna
me ovi ma invece cos ha capito che voglio
da lui un regalo pi grande, che quello di
non bere.
Dunque per me, e per quel povero che
ubbidisce e pu regalarmi soltanto un'occhiata
di ubbidienza e per l'Italia che non ci paga
i
perch
ci
chiede
la
91
ho
visto
visi.
Dunque, la
Al ritorno
giustizia: questo
il
il
raro.
pi povero mi venuto a
cui
avevo
fiducia.
La giustizia
questo
il
raro.
e perch non costerebbe anche l'istruzione del tenente che si d tanta pena?
la firma del segretario
92
Mandato Viel
a tirare
affardellato
pesa.
ai
fino
suo zaino
cima. Ricordare quanto
corvi e portato io
alla
il
93
Siccome
la gioia della
novit
finita
Ora
guardiamo
dal
94
senza toccar donna per vincere al tiro e anche la donna pu fare di pi liberata da qualche uomo che il sabato invece di paga portava sbornia e legnate, vi dico che ci sono le
consolazioni di questa vita, le consolazioni del
militare.
Bisogna conoscerle
la
e saperle godere.
mondo
Ma
noi
ci
consola.
morosa.
la
seconda consolazione
mestieri lavorano a
Vedete:
dato fa
il
.soldato
il
consumar
la
la salute,
ma
il
conserva e migliora.
impara a scattare e
le
donne
il
sol-
tardi;
lo guar-
dano pi
la
corpo pi sano
campione del corpo umano.
volentieri perch
e pi perfetto:
95
il
il
ci
pu distinguere
si
coi
pane rubato
non conta
pi nulla e la miseria non avvilisce; non ci
son pi comodi da comprare e sta meglio chi
la ricchezza
pi amato.
Son rimaste
si
non
guadagnano
of-
a en-
prendere
Il
il
si
soldato
Tuomo
tanto
potente
al
cuore.
96
Da
borghesi il dovere non finisce colla giornata e devi sempre pensare a domani o all'avvenire.
periore.
colpevole se va male.
lui
il
riposo
godere.
la
quinta consolazione
Anche
borghese ha
il
serve a socidisfare
pi lontano e
ci
sua disciplina e
bisogni;
ma
serve a vincere
miserie:
e tutte le
la
la disciplina.
la
fame,
la
gli
nostra va
tutti
bisogni
la sete, la
paura
e la fatica.
Quando
la
borghese non ne pu
allora comincia appena la disci-
disciplina del
proprio pi,
Noi siam
97
la sesta
Ora
vi
consolazione Yamore.
cercate
cercherete tra
tra
paesani,
ma
tra
poco
vi
fatto quella
Da
borghesi si posson fare amici falsi, ma davanti alla morte non ci sono pi che amici
veri.
Vedete
gli
compagnia
che
alla
telli
ritrovati.
si
Jahier. Con tm
98
bravura.
l'ultima consolazione
una consolazione
sol-
italiani.
tivo.
Anche
chi
non ha
nulla,
ha da perdere, se
Se non
Ecco
la
pi bella consolazione.
Chi si porta dietro questa, i piedi non gli arderanno mai; e lo zaino peser appena come
un sacco di noci per casa.
lOI
Canto di marcia
Prima giornata
di
pegnativa.
Ora
la
in-
dietro.
accanto
all'
ultimo bianco
cittini
alla
tanti
strappati con
ansia;
I02
ha vinto Tanno
Le case son
ha vinto l'invernata.
abbandonate.
chi
tutte
come
Ma
fumicata!
sei triste e
noi
sgomberiamo
ci
ras-
sicura:
Uscite I
perch
le
frane son
tutte colate
Tutto ubbidisce
I
il
potente sole
felice.
collina.
nel bagliore.
chiare a salutare.
103
alle
tutti,
il
magnifico
saluto!
Nondimeno siam
venuta.
Non
soldati.
salutavamo.
05
Canto di marcia
la vita scura
Ingommino
rosseggino
le
il lampo
arancione
gemme,
i broccoletti
dell'uva
Si schiicia
il
io6
il
lenzolo malato
e risperate guarigione
e sulla
panna lontana
ma
chi
ha
rama di
chiesto alla
e la zolla perch
la cornacchia
pu
fiorire
ha sgelato?
restare o partire
e il cucii nessuno sa se
ha cantato:
107
Ma perch
siamo
soli,
perch partiamo
ma
perch siamo
tristi,
perch abbandoniamo
salutateci pure.
per
incofitrare
uscite
J/engano
le
lerba seccher
lavori:
sola,
ma
il
no7i ripasser
pratino
l alpino.
i vetri
io8
Poi,
Allora
questa l'tiltima marcia
ma non importa se andiamo a morire.
Belluno.
pare
padre
scuse e sani
lava
commiato veneto.
laggi.
Ili
Mia cucina
in
cero.
112
contumaciale dove quasi ogni mattina un pagliericcio rimane vuoto del suo uomo, eppure
silenzio tanto raccolto che il topo sbuca tranquillo e traversa come nel vuoto:
Dicono, per scusarsi della strage, che erano
il popolo pi bravo al lavoro, popolo che non
era riconosciuto.
nostri
figlioli.
Non
bravo non
sia
riconosciuto.
tutti
pagher
modi debba
le
riuscire.
113
da
loro.
Han
voluto sollecitarlo
cannone.
perch son montati
detto noi soli siam bravi.
coli'
in
industria del
superbia e han
Speravan
poli col
Ma
po-
cannone.
sono
hanno gridato:
Guai a chi si crede solo bravo!
bisogno del debole che
11 forte ha
ma
pi
ingegnoso; il ricco ha bisogno del povero che pi forte e pi generoso; il ferroviere ha bisogno del contadino
intelligente
pi
Jahiek. Con me
e con gli
Alpini
114
ognuno ha
questo mondo che com-
bisogno
di tutti in
posizione e armonia.
Perch han sprezzato
rimasti
il
principio dell'a-
soli.
Dicevan che
di
altri
Ma
Parlato
US
air aperto
mentre arano, e tuttala famiglia segue l'aratro e incoraggia a gran voci, e supplica le
7 paia di bestie affannate, perch
rompano
il
il
la
verde
seme
Anche
abbiamo molti
figlioli.
tanto canali
come
come
quello
di
Agordo, dove
fa
ii6
fin
felici,
Ah
se
che per
la
il
buon umore.
non
muc =: caproni
nostre tamighe
testardi =: tedeschi.
Ma
poli
le
contro
come
117
gli
interessi
E come
nelle
tutti
tirare
avanti
altro
popolo
mai:
dacci
il
ii8
non consumando e
al
momento
in cui
verrebbe
guerra perch magrta, carestia, riprende il suo risparmio, e il suo lavoro lontano rilavora alla pace. Non ha lavorato alla
guerra chi ha portato un Campetto pi in
alto che possa stare: e la donna che rientrata colla legna pi pesa e ha tirato su un
bambino e un orto insieme: vedo papiglioni
rossi dei suoi fagioli infrascati: e chi andato
per Tester dove fissano lo scavo a contratto
la
come a
ha
riattato la casa e
nell'onore del
mondo
per rimettersi
siccome suo padre non
fienile
il
<
lavoro.
Non
(i)
ragazzi.
119
Come
Sono
le
poiane.
hanno inventato
guerra
loro socialismo era guerra
loro che
anche
sociale:
artigliati.
il
la
Ed
non
pu fondare
Credono solo
la
Ah!
si
I20
non
Voi
Ma
saremo.
sia riparata.
siete soltanto forti:
che miseria!
121
Stradone
Eppure
grattano no ttegiorno
mille pesanti fascioni
di autocarri chiodati
ti
ti
ti
e arriva
a balzarti
in
groppa
il sasso
franato l
122
Non
si
vedono
i tuoi
cantonieri
Ma
per
rioffrir
123
Scoramento e tentazione
fitte
osterie
costa una
dove
l'ultima insalata al
soldato
lira;
perch
vano
marciapiedi;
sorveglia
costumi tirava
decima partita;
perch passato
la
l'ufficiale
Maggiore che
somma dopo Tunil
corazione
Mensa
perch
al
decorazione;
124
l'ordine di attaccare - a
perto
soldati
prima
di
operazioni
il
Capitano Dapino
capita,
me
pp
gli
cortesia,
ha detto testuale
no pp sservizio
ma
de Son
Pauses add sta? E dicono: non son soldati nostri; non vale la pena; tanto si sciopecch'io
n'aggi a
i;
chillo cazz
Dunque
affezionati
il
ci
scioglieremo
quando saremo
ci dovrem
separare.
Complementi.
Ma tu che non
e scorato
lo sapevi,
come
resti
solo
Avvilimento e abbandono
che mi han preso traversando la citt - solitario
dopo un mese di questa vita assoluta.
125
Una lampada
in
fondo
mestieri fe-
alla vita.
tenda ha avuto
rievocazione maravigliosa.
dietro
la
un potere di
E sono uscite di scuola le fanciulle di tutti
tempi con bronci e graziette eternamente
i
deliziosi.
morirai e
risar
in
eterno la
stessa vita.
Smarrimento
alla
e afflizione
azzurrate e rimanda
tutti
Ora rientrano
questi
padri trentenni
84-85
in istruzione; ora la tromba chiama
r 86-87 che l - forte - in attesa; di giorno
si rimandano allegrie
i poggi
Ma
saremo
per
gli
126
Ospedali.
risar un'altra leva di
sangue da
sacri-
ficare.
Una
Chi pagher
le
le
afflizioni?
Allora mi son
risaliti
pensieri arretrati
mi han tormentato;
fino alla sentinella che si ferma al tuo arrivo
e presenta l'arma alle tue stellette, anche se
e cos oppresso e diviso
Ma come
soldati
sono
io, ieri.
fiducia.
Signor Tenente,
ho messo
la
legna
asciugare.
Cosa
sei
127
facevi tutto
venuto?
Perch non
ti
il
curi
mandato ?
Tutto rallenta se non dividi
il
giorno col
soldato.
Ma
quando
vano con
sono
discutevano
il
non
ri-
loro destino.
il
mondo
il
nostro
congelato,
che
di
ci
stato assegnato.
sotto
l'arcata,
dispo-
l'obbedienza!
riti-
rata,
finch
scatti
128
verso
di
me con
fiero
saluto!
Son sceso gi
nella
bassa;
per
questo
Jahier.
Gm
me
131
Questi
vaglia
gliaia di lire
i
che
si
di
ogni
settimana
tramutano
in
pane
mi-
sono
Grazie
del
nemico
alla loro
ci
santa rinunzia
serve contro
Nessuno marca
il
il
denaro
menico.
visita:
vergognano
per
quell'oscuro senso dell'uomo sano che veramente vi una responsabilit della malattia: che alla base della malattia sta sempre
il
si
di
esser
malati:
peccato.
la
Dopo
132
che
moroso tu sarai padre.
sua
////// ti
sono
figlioli.
chiamano pare.
te tocco
le t
tettine V/ tei
lo
canton
diresti
al t
pap, incanon?
Sestu malo
che mi
ghel diga al me pap
che contenta
mi
so
sestu
Amore
che
tutti
malo?
sanno come va a
finire.
Ma
per questi la loro stagione passata; comincia la stagione di padre che un altro
amore; che prende altrettanto e fa combattere
!a vita.
Quell'altro solo
133
scuotono
il
se te
canton
tocco..,.
gli zoccoli, le
cittadino
smarrito
brocche,
se
il
manca
giogo.
il
luogo e
l'arnese.
Ma
in
fabbri-
vata.
134
tra 4 pareti:
tutti
di fuori
fontana
perenne
dove
si
fermarono
nacque il paese.
dal pos che l'anno della gran
Perch sono
magra trovarono acqua per tutti scavando
la terra cosi gialla e secca che nessuno
i
l'avrebbe creduto.
Perch sono
casagrande:
quelli
che
fe-
cero
Perch sono
casanova:
casa nuova (e
la
quelli
novit
che
fecero
consisteva
nel
135
bene.
le robe,
mentre spreca
il
soldato cittadino.
facilit
e inesauribilit
l'in-
dustria manifatturiera.
Si disinteressa lui delle robe.
Per aumentare
le
di
salario
Lui
suo pensiero
vuole l'Impresa.
il
salario.
il
sta
impresa che
la
Vada come
impresario.
le
robe
di
que-
136
Nella
Ma
la
tuo male.
citt tu
fai
montagna
Vengono da un
ci
si
7 giorni soli la
prender
migliora, se vuole.
ti
orario che va da
come
di
che
lei
ci
si
si
quando
vede.
chiama
montagna
Celt, sic-
gli
permette
sole.
si
Quivi
la
montagna
proibisce l'aratro.
alla
disciplinati.
Il
suo lavoro
lo fa la
macchina che un
Perch sono
siderano
137
Perch con-
cos rassegnati.
come
mali della
natura.
Son mali
natura.
eterni e imprevedibili
mali della
Tu non
ti
Tu non
distrugg-erai
perch
la
valanga
distrugge.
conservare e riparare.
E parimente rassegnati all'ingiustizia e all'errore. Anche questi son mah eterni e imprevedibili a ben guardare.
Mali della trista umana natura.
Giovani, perdevamo tempo e forza in rite tocca
bellioni.
Ma
se tu
finito di
ti
male non
pronto per siste-
rassegni, ecco
il
te
138
al
lavoro
di
guerra,
come
se fosse proprio.
lavoro
quando
Poi,
tua redenzione.
la
fatto
farti
il
ponte
di tavole,
il
fosso,
tronco
il
Che
tutti gli
per
fai
il
altri
te solo:
dovute
le i
lavoro
ti
ma
facendole a
fare.
diventato
un segno
di
po-
Anche
il
lavoro di guerra,
come
se fosse
tuo proprio.
ci
credi e
ci
prendi passione e
ci
leghi
il
tuo onore indipendentemente dal tuo profitto immediato: perch rimunera sempre quello
139
di servire;
ti
perch quello
premia.
il
denaro.
lavoro della terra ha questa gradare risposta in valori permanenti e asmentre il denaro risposta contingente
Perch
zia di
soluti;
il
e relativa.
tu
poco.
ti
il
denaro; per
Ma
il
lavoro montanaro
si
permuta
in
cose
di valore assoluto.
Che
lavoro sulla
il
r inverno
tutti
stenza di
mangiare.
mano
140
e con
una parola
J.
SIT
B.
di
marchi
colle tue
grazie al Signore:
1850
Questo cartoccio in cenci sporchi che tronstelo non che una pannocchia di
sorgo, ma fa polenta sempre, ma sempre lo
stesso vale a nutrire, anche l'anno di guerra
mentre il danaro diventa come giare > (1).
Dunque serba il denaro nella citt di emichi
allo
grazione,
ma
vuoi serbare.
(i)
ghiaie;
un vecchione.
bon per
141
oppure inventare la slitta - aggiustatore - oppure formar zoccoli e giuntar scarpetti - calzolaio - oppure sfornare il suo pane - prestinaio - oppure conciare il suo maiale - salumaio - oppure tessere la sua tela - tessitore.
E sa nessi dei vari mestieri e gode il lavoro specializzato delle macchine siccome conosce la sintesi dei lavori, lui che ha inventato le macchine prime e che ha assistito a
tutte le trasformazioni: quando seminava la
canapa e la gramolava alla sua gramola e la
filava al suo fuso e la tesseva al suo telaio e
la vedeva diventare questa camicia da dieci
anni inconsumabile sul suo petto duro (1).
i
Perch emigrano
12 mesi e
mesi soli.
(i)
la
Perch Tanno di
montagna nutre tre o quattro
L'industria
che
costan
nei
paesi e
manifatturiera
montagna,
ha pressoch
di-
ma
quest'anno di guerra
manifatture son ricomparse le gramole
le
i
ttitti.
fusi prillano e si
senton
le lodi dei
vec-
gia
ai
suoi principi.
142
Tu
puoi migliorare
pendere
il
Campetto
di
il
sorgo
sotto la eroda,
fin
Ma
Anzi
affrettati
pallido
cos
prima
a raccogliere
di maturartelo,
il
senn
lattiginoso;
non
tuo grano,
la stagione,
E
E
battuta.
del
Da
(i)
coti -
quanto un
altro
ti
la
strada
senti di essere
bravo.
balconata in
legno ove
si
come
tendono
codr
le
porta-
pannocchie
stie:
La
ricchezza nella
montagna
si
computa a be-
143
Le donne
Tu
ci
possono badare.
appronta il tuo
cercar gli altri nove.
sacco
cammina a
era
lei
144
lavorare.
ti
miliari.
stimolo
della
novit lo rallegra e
offre
ne
fa
sempre
nuove combinazioni.
L'operaio
alla
mesi
vista tutti
(i)
in
i
patria e
macchina
(2).
nove
Ma
il
fuori,
affoga nella
montanaro,
passa in ri-
mestieri.
realizzato.
U5
Un
gioni.
Da quando
a 12 anni (con
passaporto falso) e prende 35 pfennigs allora,
fino quasi alla vecchiaia dei 10 marchi il giorno,
careghta,
contrade.
chi sa fare di
tutto,
chi
pu non
fissarsi
in
rimpatria.
Libero
di
dunque amante
lavoro.
Perch
questa
patria.
-
del lavoro.
Perch
nere
IO
il
Jahier. Con rm
e con gli
Alpini
146
disciplina
del
patria e casa.
hanno ragione.
risparmierebbe neanche, se emigrasse,
salariato, in patria; l si risparmia perch non
Tutti se ne vantano e
Non
patria,
fa
ma
puro paese
di
guadagno;
Tnentre
si
nient' altro,
volte
sul
lavoro.
L non
veste,
cuore.
(i) I careghte (seggiolai) del Ms - come i magnani di Val d'Aosta - hanno inventato una lingua
di emigrazione tutta convenzionale, che anche la censura al fronte non pu interpretare. Eccone un saggio
:
un bicchier
147
montagna che
li-
bert vera.
O
o
emigrare
patria che lo vuol trattenere.
lo lasci
y
Perch mnano tanto la famiglia e li amano tanto le loro donne che fan 60 chilometri
solo per vederli alla porta della caserma, un
minuto.
il
nata questa
nuova casa
bino.
(Tra poveri
non
fosse,
si
facile
accomodano
accomodare....
se
tra loro).
E, appena sposati, ecco il lavoro e i figlioli che redimono subito dall'egoismo di questo amore. E fondano la famiglia in una devozione pi lunga e pi sicura.
perch
la
148
famiglia
tutto
nella
mon-
conforto,
il
Anche
ti
consegna
il
ti
bisogna
divertimento,
ti
il
vien dalla
vestito.
veda; e sono
le
uova
lei
delle
da aver conquistato
Perch
salute.
si sacrificano volentieri.
Perch
un
il
la
sa-
affare.
bastone.
Ogni
stalla
il
Perdi
la patria
49
emigrando, e riavrai
la
tua
patria.
la storia
quella del
e soldati,
Re
ma
arrivata sulla
montagna non
di ferite e sacrificato.
Questo
Ricordati,
tu
segantino,
dore
di
sangue non
tu.
di
che
ti
alzi colla
al
su-
il
tuo
sei arrivato.
{tx\\.o
figliolo.
tutti
popoli ritor-
Ma
non
I50
questa guerra
Muoiono
migliori,
potessero approfittare.
muoiono
soli
che
53
Attacco e abbandono
della posizione di S. Osvaldo
Mio
forte
La
come
il
giorno
ha
scritto
vocina:
ma
ma
dov',
chi
l'amavi;
mi
avevi creduto
amato
ma non
1.54
se avevi
mi
<
sento chiamare,
Inginocchiato,
armato
o compagno, o amato l
Ma
57
COS a
un
tratto
Cos a un tratto, subito - stasera un ordine. Tu sei militare. Subito, stasera. Questa l'ultima sera. No, che non li
potrai salutare. Perch sono in libera uscita.
Il cortile deserto; in camerata soltanto i malasciare.
lati.
Sei gi solo.
Perch
resti
cos costernato?
Lo
sapevi
patria.
patria
era
158
morto che
le
mura
si
rico-
di tavolato
che ora cominciavano a diventar buone colTaria tiepida a circolare; e il cortile con tutte
le
famiglie
affacciate
dove ho comandato la
di dov' uscita la prima
c'
di Gioietta
uguali.
uomini che ci sono entrati reclute goffe quella prima sera lontana e poi li
ho
questi
le
croce di bastone
del
visti
fucile
per alleviare
l'alto
grama
stato difficile
V idea della
pi verificare:
il
fucile
pulito;
Io
-'"'no
tutto
affardellato;
159
neremo.
Questo era per servire la patria.
Era per la patria che conoscevo
corpi,
V^iel
scoprir
loro paesi,
loro pensieri
loro
primo a
e il buon
nuvola,
il
vento,
il
nido;
in collo
italiana.
tratto -
ti
Mcnnmeiito Ufficiali
dice;
non
i6o
una compagnia
di
marcia
cui
dagli spedali.
Ma
Non
ti
loro.
Stentano a
una compagnia
tri.ste
a cui bisogna
sempre dare.
non
hai
nessuno?
i6i
me che non
un uomo a no-
il
ri-
Non sono
tuoi,
Dovunque
si
ma
della patria
presenta
le
armi
la
soldati.
tua casa;
e queste stelle
il
ma
vere,
ma
che incontri
ciale e lui
ti
il
il
ran-
segnale di patria;
do-
II
il
Jahier. Con me
e con gli
Alpini
l62
Parlato al buio
dopo Tappello
sotto l pioggia
Siccome
in
in cortile.
questa compagnia
ci
sono an-
Ora siamo
bene.
pi essere
italiano
piemontese.
Chi lo dimentica vuol dir che non se
l'
meritato.
Se voi veneti
gli altri lo
che uno
sieti
dice di s
fa
quel
aiuterete; lo sprezzo
fa
emulazione e bravura.
collo sprezzo
di-
non
i63
fratelli
e mariti e
masti soltanto
Questo
italiani.
lo veste
ma
ma
tutti
tutta la patria
soldati e
>.
164
Il
capitano ha ottenuto
il
la
partire.
Sono andato a
ma
della
anche
fornace.
Volevano
venir via
tutti,
Ma
No
<
stata.
Han
fatto
i65
ingresso
nella
caserma nuova
lenti e ordinati.
ispezionavano curiosi.
sempre il mio buon plotone di padri,
pesante, ma coscenaffardellato preciso
Gli altri
li
zioso.
Potr stentare
all'attacco,
ma non
moller
mai posizione.
Il
capitano
l'ha
passato
in
rivista e
ha
107
Focolari
Sono
il
saluto;
sulla panchetta a
sagra
ratta a eseguire
il
(i) Zia.
i68
di
cio in braccio
Assegna
ti
staccare
fai
portare
mani mi
la
la
nuova;
dice
mai
senza
serber fino
alla
lasciarmi le
tomba
la rico-
due gambe.
Lui sempre xoraio. Lui sempre pulito.
Meglio cos che almanco T mort onorato.
E non stafo fatto prisoniero. Solo mi dispera che morto sul vapore ; che non ha pi
nelle
Questo non
focolare.
un sogno.
Sono
uscito dal
Ecco
Ecco
E
son
le
il
log
lago di S. Croce.
questo luccichio dorato sugli occhi che
mie lagrime d'orgoglio italiano.
O tu, di cui ho portato il saluto,
il
pensar queste
cose.
Ora so dove
la
prendi
la forza
tua di leone.
lyi
Tre anziani
Reduce che
arriva
al
mensa
rametto
di
premuto, calcato.
Fatica a mettersi sull' attenti, ma si ricorda
subito che venuto per veder el me tenente, che r come el me' pare de fa-
megia
e, su domanda, ritrova in petto
un fogliolino tiepido di licenza speciale t^
dopo
in
l'azione.
regola.
seconda medaglia
alla
va-
al
lore.
Ma
gli
rimprovero
bravo soldato
se
di
intorno a imparare)
sincero
>.
Mi sempre
ciocca,
Ma
lui
172
ride tranquillo:
me comando da
Mi gnente
mi, benedeto
^adi.
Mi
>.
il
vino
>.
si sente offeso
Mi no mai
marca visita, signor Tenente; lu poi domandarghe al Tenente che T com el
dirglielo
me
Mi
Ma
allora
ride,
nosco
le cose.
Ah
me
scettico;
quando che
Primolano.
m' lassa a
M' mort d fradei st questa guera.
Dop che T sta mort me pare, semo vegnudi
mi e me mare.
L' sta com' m pare quel tenent, salo.
Mi sempre ciocca quando che vegno a casa.
'1
'1
173
Ma
appena arriva
parola;
scarpone;
la
il
dalia
e la
>.
si
giubba
sbriciola
si
sotto
lo
abbottona; e la
ma-
none.
riprendere assegnazione
al
Va
Deposito.
Ma
traglia
stionata,
O! non dubitate
di
Andrilo.
Non
paura.
Da quando
la mitraglia gli
ha svoltato
il
cer-
non pu
vello,
174
fare
meno
pazza cosa.
cosa pazza che dice che
la
petto
di
dire la
batte sul
si
da
se tutti
quell'Andriolo che
in trincea
rispose
Generale adirato.
Disse il Generale:
zioso
<
ma
lu
l'ha fata
da Generale;
175
Manca da tempo
un moncherino.
il
Ferito.
braccio che
non
sa-
lutava.
Allora
gli
Ma
77
Ascensione
scaldato.
Nessuno mi teneva pi
dietro; l'ultimo
ha
vole
la solitudine della
se vuoi sentir
l odore
Jahier. Con me
e con gli
Alpini
17
me
Erano
loro
una
forcelletta pi bassa,
dal canalone.
saliti
che
pagnia
si
li
avevo
lasciati in
coda
alla
'
-'>^
Come
Quando
velo
fate a esser
senio restai
tenente Giai
Quel
Non
quass voiatri
soli
avemo
chiedo.
dito:
do-
-t.iii
ui
pena.
Ma
ma mi
calore.
vestiti
offrivano
bastotii infiorati
con troppo
179
Basta rallentare
un niotnento: ed ecco
chi disarmato; chi
varicosa; chi
Mai
Mai
si
gli uccelli
i
gialli,
corimbi
neri,
le
nappe
marghe-
rosa,
tutti
ronzanti,
tutti
fitti
Cos
e
le
siepi; e
cara vita!
Io esco
vacanze
alla
come
il
178
colla folata e
pci.^r^anli
dal canalone.
saliti
che
pagnia
si
li
avevo
lasciati in
^kj.c,
cu..
Come
Quando
velo
fate a esser
senio restai
tenente Giai
Quel
Non
quass voiatri
soli
avemo
chiedo.
dito:
do-
in
pena.
Ma
ma mi
calore.
vestiti
offrivano
bastoni infiorati
con troppo
179
Basta rallentare
un momento: ed ecco
chi disarmato; chi
varicosa; chi
Mai
Mai
si
gli uccelli
i
gialli,
corimbi
neri,
colmi
rosa,
tutti
le
nappe e marghe-
pennelli e papiglioni
ronzanti,
tutti
fitti
ogni stagione.
Cos
e
le
siepi; e
cara vita!
Io esco
vacanze
alla
come
il
i8o
cara vita!
Ma
perch
ci
riprendi
cos
subito?
cara vita!
notte
il
ci
corica nel
rimorso: voi entrate in un letto, mentre nessuno potr dormire; all'alba ci atterrisce la
sua rampogna che ritroviamo allentata sono
stanco; passano; perch non venite.
Mai la natura stata cosi nervosa e appassionata: annotta sul mezzod tra mitraglie
d'acque discordi e lampi di magnesio; eppoi,
:
quasi
suoi
pentita,
cieli
fascia di
gna
di
pi
si
innocenti; e cancella
la
rigida
cara vita!
rigogliosi.
mai ro<\
Per questo
gli
i8i
uccelli
cantato.
In punto
di
perdere tutto
chiaro
e pi caro.
ci
diventa pi
i83
Parola di verit
letta
nel
mico
La
ricchezza fa orgoglio
L orgoglio produce
guerra
ne-
i84
Lo grider
Sono
tranquillo e felice.
Come mi amano
mi covano
come un
re,
proprio.
Corrono a regger la frasca che vuol sferzarmi in viso; mi levano il sasso scomodo di
sotto
piedi.
Ma
di loro.
is.s
ma
Come
che
fa
il
il
sole di
giro di tutte
Ricordati che
giorno dopo
la
le
cose.
lo dicevi:
vivere
come
il
Ora
Noi
i86
finito,
ufficiali stessi
partivano
soli;
non volevamo
a sostituire
che
perduti degli Aldirlo
tipiani.
Ma
han capito
di riserva,
sospesa
la
libera
uscita,
adunata
per vestizione.
Le
si
son dati
agli
occhi;
Ho
maledetto
la
mia discrezione.
Son
stati
loro
i87
che fa lo
zaino troppo pic-
consolarmi:
basta no avere
stesso;
il
scappa sulle spalle d'alpino; basta non cambiare il numero del Reggimento che quello che ci ha rilevati.
Uno ride: lP\ non rubare.
colo della buffa che
Han
Se
scherzato
farete
il
al
discorso del
capitano
disfazione.
E
se]
>.
cop
'1
por-
(1) dietro.
Ma
al
comando
>
tro la fanfara,
Ho
subito unanimi
preso io
l'ultima
volta;
il
comando
e fraternizzati.
del
mio plotone,
tone Attenti
ho saputo spiccicare altra parola.
Come
tono
un nodo
alla strozza:
perch par-
soli.
Ce
Ma
ma non
(i)
Fatto festa
il
maiale.
i88
nella
anni
estiva,
cosi
serena;
come
mille
fa stellata; e a
l'ordine
delle
ordine di
coda:
oi poverino me
che son sold
oi poverino me
Ma
E
lori
artritici,
palpitazioni,
partiti
per
far
nu-
vestiti.
litare.
Tutto
al
disfatto
dalla
necessit
mi-
i89
nostri,
che abia
le
nostre
elo
me-
morie?
anche
da
tato
tu
tutti allo
ma neanche
glia,
plotone.
Ora davvero
sei
solo.
altrimenti
sei
disperato.
Senza comandi
me
case della
citt
Un
cozzo
soni neri,
il
di
respingenti:
una
fila
di cas-
treno.
190
191
Mattina
dopo
che ricalco
Come
mo-
rire?
Amare
Ho
Ora
prima,
La
di
figliolo.
il
vero.
Ma come
sopporteremmo
noialtri
Noi dobbiam
fare la guerra
come abbiamo
fatto la vita.
E
cima
alla strada.
in
192
muovere piede; le sue lunghe cannucce tremanti abbandonano il peso ogni volta sul pistocco fedele.
Ma
suo
luzione.
tico
Ma
Ah! signor
ma,
avanza,
il
polmoni-
mentre guardo,
mi ha gi
oltrepassato.
marca
non
te lo
Signore,
maner degno
pu domandare
Signore,
vi-
La pa
ri-
Giugno 191 6.
La
Riviera Ligttre
cesso la riunione in
>
Non
alla
solo
memoria dell'amico
7na alla gloria
non
si arreso
195
Indice
Arrivo
Pag.
Reclute
Primi giorni
>
12
Silenzio
20
21
22
Tu non
persuaderai
Criticano
Giorni
32
Scarpe
>
33
Parlato a solo
38
Fratello
43
Fanfara
51
Regioni
>
58
Dialetto
>
59
60
69
La
mi hanno parlato
...
torna
Regali
Mandato Viel
Consolazioni
del militare
75
87
89
92
93
Canto
di
marcia
Canto
di
marcia
ig
Pafr.
loi
!o>
Mia cucina
Parlato nella tetra camerata
Parlato
aperto
ali
Stradone
Etica del montanaro
.,.-...
questa guerra
cosi a
115
un
tratto
una compagnia
12-^
150
>
>
marcia
153
157
160
161
buio
162
Capitano ha ottenuto
164
di
."
Attacco e abbandono
E
E
121
Scoramento e tentazione
Ma
al
Focolari
167
Tre anziani
Ascensione
177
Basta rallentare
^>
17;
Parola di verit
>
Lo grider
Vivere
Ora
in
...
mezzo
alla vita
Mattina dopo
171
>
1S5
1S6
191
IO
s
s
s
a
mmwWl