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bla bla bla fucking bla

me ne stavo seduto in mezzo al silenzio con


l’ipod che rollava tranquillo, musica dolce,
tranquilla, e per qualche minuto mi sono perso
nei ricordi. oh che strane emozioni quelle che una
canzone riesce a trasmettere. sto ricostruendo la
libreria di iTunes e ogni tanto incappo in qualche
old classic che mi fa venire la pelle d’oca.

inevitabilmente sono portato a farmi delle


paranoie, manco lo so bene il motivo di questo.
non che m sia messo a piangere o che, ma quello
che ho sentito - oltre ad una grande desiderio di
andare a cagare - mi ha messo una specie di
malinconia che mi ha seguito fino a quando me
ne sono andato a dormire.

è una specie di giochetto mentale che vuoi fare


con la tua mente. una vera e propria forma di
autolesionismo di cui, da una certo perverso
punto di vista, non ne puoi fare a meno. che
cazzata, eh? ma se ci provi a pensare
sicuramente anche a te è capitato almeno una
volta di vivere questa situazione.

così ho pensato a quanto poco sono riuscito a realizzare dei desideri che sentivo nascere
dentro di me. rimango un pò amareggiato, perché mi sembra di non riuscire a
comprendere il vero motivo per cui tutto è andato a puttane. sono un persona poco
affidabile? sono veramente malato e pericoloso? mi lascio coinvolgere troppo? quello che
faccio sembra come assistere ad uno spettacolo di fuochi d’artificio. una entusiasmante
attesa prima dell’evento, una ricerca quasi metodica nella preparazione, la creazione di
un’attesa nel pubblico che deve poi assistere allo spettacolo e poi tutto quello che per cui
hai lavorato sodo finisce in a blink of an eye, lasciandoti perplesso e con l’amaro in bocca.
bla bla bla fucking bla
perso sempre a cercare qualcosa,
che molto probabilmente non
esiste, o che c’è solo dentro la mia
testa. non per autocommiserarmi,
ma non è per niente una bella
situazione, eh. ogni volta che credi
di aver trovato quello che cerchi
succede sempre qualcosa che fa
andare tutto a rotoli.
che palle. ci sono state un paio di
situazione durante le quali ho
pensato a Lei. e ci ho pensato pure
come non dovrei avere fatto (?). qui
con me, sulla sdraio, oppure in una
delle mie lunghe corse in bici - le
ho imprestai una volta la mia bici,
dovevi vedere come teneva il busto
diritto...eravamo appena usciti
dall’ospedale a salutare Diego...
pensa te, chi cazzo lo avrebbe mai detto proprio li ci saremmo trovati con il sorriso.
mi sembrava tutto così semplice e bello, due amici che vanno a salutare un loro amico
che è stato appena operato. oh che bello avere quella compagnia, si è riso, scherzato, e
benché il degente avesse una bella maschera sul volto, vedevo che sorrideva. sorrideva
per me? beh, un paio di occhiate complici ci sono state.

all gone.

vado a farmi un giro in bici.

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