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Fe
55Mn
59Co
3,978
60Co
Cenni storici
Caratteristiche
Forme allotropiche del ferro
Disponibilit
Produzione
Analisi
6.1 Densit
6.2 Analisi colorimetrica
6.2.1 Metodo del tiocianato
6.2.2 Metodo dell'o-fenantrolina
7 Applicazioni
8 Ruolo biologico
9 Metabolismo
10 Isotopi
11 Composti
12 Precauzioni
13 Citazioni letterarie
14
15
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17
18
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Cenni storici
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Et del ferro e Storia della sideru
rgia.
Simbolo alchemico del ferro
Le prime prove di uso del ferro vengono dai Sumeri e dagli Ittiti, che gi 4000 an
ni prima di Cristo lo usavano per piccoli oggetti come punte di lancia e gioiell
i ricavati dal ferro recuperato da meteoriti. Poich le meteoriti cadono dal cielo
, gli antichi greci chiamarono Sider = stelle il ferro e quel ch'era ad esso leg
ato siderurgico.
In alchimia, durante il medioevo, il ferro era associato a Marte.
La storia dell'impiego e della produzione del ferro comune a quella delle sue le
ghe ghisa e acciaio.
Caratteristiche
Il ferro il metallo pi abbondante all'interno della Terra (costituisce il 34,6% d
ella massa del nostro pianeta) ed il quarto elemento per abbondanza nell'intero
universo. La concentrazione di ferro nei vari strati della Terra varia con la pr
ofondit: massima nel nucleo, che costituito probabilmente da una lega di ferro e
nichel e decresce fino al 4,75% nella crosta terrestre. La grande quantit di ferr
o presente al centro della Terra non pu essere tuttavia causa del suo campo magne
tico, poich tale elemento si trova con ogni probabilit ad una temperatura elevata,
dove non esiste ordinamento magnetico nel proprio reticolo cristallino (tale te
mperatura detta temperatura di Curie). Il suo simbolo Fe una abbreviazione della
parola ferrum, il nome latino del metallo.
Il ferro un metallo estratto da minerali: non si rinviene ferro puro in natura (
nativo). Per estrarre il ferro dai suoi minerali, all'interno dei quali si trova
nello stato ossidato, necessario rimuovere le impurit per riduzione chimica del
minerale. Il ferro si usa solitamente per produrre acciaio, che una lega a base
di ferro, carbonio ed altri elementi.
Il nucleo di ferro ha la pi alta energia di legame per nucleone, perci l'elemento
pi pesante che possibile produrre mediante fusione nucleare di nuclei atomici pi l
eggeri e il pi leggero che possibile ottenere per fissione: quando una stella esa
urisce tutti gli altri nuclei leggeri e arriva ad essere composta in gran parte
di ferro, la reazione nucleare di fusione nel suo nucleo si ferma, provocando il
collasso della stella su s stessa e dando origine ad una supernova.
Secondo alcuni modelli cosmologici che teorizzano un universo aperto, vi sar una
fase dove, a seguito di lente reazioni di fusione e fissione nucleare, tutta la
materia sar convertita in ferro.
Forme allotropiche del ferro
Esistono tre forme allotropiche del ferro, denominate:
ferro alfa
ferro gamma
ferro delta.
Come si pu vedere dal seguente diagramma di fase del ferro puro, ognuna di tali f
orme allotropiche esiste in un determinato intervallo di temperatura:[1]
Poi l'ossido di calcio si combina con il diossido di silicio per formare la scor
ia
CaO + SiO2 ? CaSiO3
La scoria fonde nel calore dell'altoforno (il diossido di silicio da solo rester
ebbe solido) e galleggia sopra il ferro liquido, pi denso. Lateralmente, l'altofo
rno ha dei condotti da cui possibile spillare la scoria liquida o il ferro fuso,
a scelta. Il ferro cos ottenuto detto ghisa di prima fusione, mentre la scoria,
chimicamente inerte, pu essere usata come materiale per la costruzione di strade
o in agricoltura come concime, per arricchire suoli poveri di minerali.
Nel 2000 sono state prodotte nel mondo circa 1100 milioni di tonnellate di miner
ale di ferro, per un valore commerciale stimato di circa 25 miliardi di dollari,
da cui si sono ricavate 572 milioni di tonnellate di ghisa di prima fusione. An
che se l'estrazione di minerali di ferro avviene in 48 paesi, il 70% della produ
zione complessiva coperto dai primi cinque: Cina, Brasile, Australia, Russia e I
ndia.
Analisi
Densit
La densit pu variare. Sono stati rilevati casi dai 7432 kg/m3 ai 7800 kg/m3 fino a
gli 8345 kg/m3.
Analisi colorimetrica
Gli ioni ferro(II) (Fe2+) e ferro(III) (Fe3+) formano complessi di colore rosso
con numerosi composti organici. Due di questi complessi sono usati a scopo anali
tico, la concentrazione dello ione ferro(II) o ferro(III) viene dedotta dalla mi
sura dell'intensit del colore del complesso formatosi.
Metodo del tiocianato
Il campione, in soluzione acida per acido cloridrico o acido nitrico 0,05 M - 0,
5 M viene trattato con un eccesso di soluzione di tiocianato di potassio (KSCN);
gli ioni tiocianato formano con gli ioni di ferro(III) dei complessi colorati r
osso-ruggine, in eccesso di tiocianato lo ione complesso maggioritario Fe[(SCN)6
]3-. Gli ioni ferro(II) non reagiscono, ma possono essere preventivamente ossida
ti a ioni ferro(III).
L'assorbanza della soluzione viene letta alla lunghezza d'onda di circa 480 nm.
Tra i cationi che possono interferire nella misura vi sono l'argento, il rame, i
l nichel, il cobalto, lo zinco, il cadmio, il mercurio e il bismuto; tra gli ani
oni vi sono i fosfati, i fluoruri, gli ossalati e i tartrati, che possono formar
e complessi abbastanza stabili con gli ioni di ferro(III), competendo con il tio
cianato. I sali di mercurio(I) e di stagno(II) vanno ossidati ai corrispondenti
sali di mercurio(II) e di stagno(IV), perch distruggono il complesso colorato.
Qualora la presenza di interferenti sia eccessiva, possibile precipitare gli ion
i ferro(III) in forma di idrossido per trattamento con una soluzione acquosa di
ammoniaca concentrata, separare l'idrossido di ferro(III) ottenuto e scioglierlo
nuovamente nell'acido cloridrico diluito; oppure estrarre il complesso tiociana
to di ferro (III) con una miscela 5:2 di 1-pentanolo ed etere etilico.
Metodo dell'o-fenantrolina
Gli ioni ferro(II) formano un complesso rosso-arancione con l'o-fenantrolina [(C
12H18N2)3Fe]2+, la cui intensit dipende dal pH nell'intervallo tra 2 e 9.
L'assorbanza della soluzione viene letta alla lunghezza d'onda di 510 nm.
Gli ioni ferro(III) vengono preventivamente ridotti a ioni ferro(II) per trattam
mg/die
mg/die
mg/die
mg/die
mg/die
Metabolismo
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.
Il ferro viene assorbito a livello del duodeno. Il ferro legato al gruppo eme di
pi facile assorbimento rispetto al ferro non eme. La carne contiene circa un 40%
di ferro eme e un 60% di ferro non eme. Del ferro contenuto nella carne (eme e
non eme) ne viene assorbito circa il 10-30%[4] (percentuale che sale fino al 40%
se si considera il solo ferro eme[5]). Gli alimenti vegetali contengono solo fe
rro non eme, di pi difficile assorbimento. Del ferro di origine vegetale si assor
be infatti meno del 5%[4]. In totale una persona priva di carenze assorbe in med
ia circa il 10% del ferro introdotto con la dieta[5].
Del ferro introdotto con la dieta circa un 80% incorporato nel gruppo eme (non i
nfluente lo stato di ossidazione); il restante 20% immagazzinato come ferro non
emico, che deve essere necessariamente nella forma ridotta[6].
La riduzione avviene facilmente a pH acido, quindi nello stomaco o in presenza d
i sostanze riducenti, come la vitamina C.
Nelle cellule e nei fluidi corporei (sangue e linfa) il ferro non mai libero, ma
legato a specifiche proteine di trasporto. All'interno delle cellula della muco
sa intestinale, il ferro si lega all'apoferritina; il complesso neoformato si ch
iama ferritina. Dopodich il ferro viene liberato e ossidato per raggiungere il ci
rcolo sanguigno. Nel sangue il ferro viene nuovamente ridotto e si lega alla tra
nsferrina. Come tale viene trasportato al fegato, dove si deposita come ferritin
a ed emosiderina. Dal fegato, a seconda delle necessit dell'organismo, il ferro v
iene trasportato ai vari organi, ad esempio al tessuto muscolare, dove fondament
ale per la sintesi della mioglobina o a livello del midollo osseo rosso dove imp
iegato per la sintesi dell'emoglobina.
Al ferro dedicato uno dei racconti de "Il sistema periodico" di Primo Levi.
Note
^ a b Smith, p. 241
^ Smith, pp. 277-279
^ PLoS Biology: How Mammals Acquire and Distribute Iron Needed for Oxygen-Ba
sed Metabolism
^ a b Assorbimento del ferro
^ a b Assorbimento del ferro, Associazione per lo Studio dell'Emocromatosi e
delle Malattie da Sovraccarico di Ferro
^ Iron Absorption Information Center for Sickle Cell and Thalassemic Disorde
rs, Harvard University
Bibliografia
Francesco Borgese, Gli elementi della tavola periodica. Rinvenimento, propri
et, usi. Prontuario chimico, fisico, geologico, Roma, CISU, 1993, ISBN 88-7975-07
7-1.
R. Barbucci, A. Sabatini, P. Dapporto, Tavola periodica e propriet degli elem
enti, Firenze, Edizioni V. Morelli, 1998.
William F. Smith, Scienza e tecnologia dei materiali, 2 ed., McGraw-Hill, 199
5, ISBN 88-386-0709-5.
Voci correlate
Acciaio
Ghisa
Acciai legati
Fassaite
Clorato ferroso
Nanopolvere di ferro
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Ferro in nutrizione
(EN) WebElements.com
Iron
(EN) EnvironmentalChemistry.com
Iron
(EN) It's Elemental Iron
Ferro in Tesauro del Nuovo Soggettario, BNCF, marzo 2013.
[mostra]
V D M
Tavola periodica degli elementi
chimica Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle prop
riet e delle trasformazioni della materia
Categorie:
Elementi chimici
Metalli
Composti del ferro
| [altre]
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