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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica
Motori a Combustione Interna
Alfredo Patrizi
matr. 194329 - Ing. Meccanica
email: alfredo.patrizi@gmail.com
7 maggio 2014
Abstract
Controllo delle emissioni, valori di CO2 , comfort e guidabilit`a, prestazioni
elevate, alta affidabilit`a, efficacia ed efficienza dei costi: sono queste le linee
guida principali che definiscono il contesto attuale e futuro dello sviluppo dei
motori a combustione interna e dei gruppi powertrain nel loro complesso.
Lapproccio sempre pi`u universalmente diffuso per il miglioramento dei consumi nel settore delle passenger cars `e quello tendente alla riduzione della cilindrata
a parit`a di prestazioni, nellottica di un incremento della potenza specifica del
motore: `e la filosofia del downsizing. Una sfida che nellultimo decennio ha rivoluzionato il settore automotive, portando con se una serie di miglioramenti delle
unit`a tradizionali nei termini sia dellarchitettura complessiva sia dei componenti
nel loro specifico; la tecnologia chiave, in tal senso, `e sicuramente lo sviluppo
di sistemi di sovralimentazione avanzati. Se in passato un motore ad accensione comandata turbosovralimentato veniva visto come una versione a pi`u elevate
prestazioni di una famiglia di motori preesistenti, lo sviluppo del downsizing dei
motori SI secondo un fuel efficent engine concept ha incluso definitivamente
il gruppo di turbosovralimentazione tra i componenti fondamentali dellunit`a di
propulsione. Per i motori Diesel, laccoppiata con il turbocompressore si `e imposta
con naturalezza gi`a da tempo, in virt`u dei vantaggi nel processo di combustione; la tendenza verso potenze specifiche pi`u elevate e le recenti restrizioni sulle
emissioni hanno incentivato lesigenza di turbogruppi avanzati.
Il presente paper si propone di fornire una breve esposizione delle principali
sfide tecnologiche in gioco nellambito dellaccoppiamento della turbosovralimentazione al processo di downsizing dellunit`a di powertrain.
Alfredo Patrizi
Il requisito chiave per i futuri sviluppi nel settore dei trasporti pubblici e privati `e la massima riduzione possibile dellimpiego di fonti di energia
non rinnovabili, al fine di ridurre il costo crescente dellenergia, insieme alla
riduzione delle emissioni di gas serra (greenhous gases o GHG). Le recenti
normative internazionali prevedono in particolare restrizioni sempre pi`
u severe riguardo alle emissioni di CO2 : in Europa, la COD 2012/0190 prescrive
riduzioni del 33 % entro il 2020 (fino a 95 g/km), mentre lo standard CAFE
negli USA prevede riduzioni del 27 % entro il 2016 insieme a un miglioramento
dei consumi del 40 %.
Figura 1: Riduzioni relative di CO2 per le diverse tecnologie e stima dei costi degli
investimenti corrispondenti.
Alfredo Patrizi
alla riduzione dei consumi, lo sviluppo degli ICE sembra pertanto costituire
la soluzione pi`
u rapida e meno costosa.
Elemento centrale negli sviluppi nel campo degli ICE `e sicuramente il
turbocompressore. Si stima che attorno al 2020 una percentuale prossima al
70 % di tutti i nuovi veicoli leggeri trarr`a benefici dai vantaggi della turbosovralimentazione (fino all85 % in Europa, stanti le recenti e stringenti
normative comunitarie).
Turbosovralimentazione e downsizing
2. Turbosovralimentazione e downsizing
Alfredo Patrizi
Alfredo Patrizi
2.1
Alfredo Patrizi
Toyota VVT-i `e costituito da un variatore che agisce idraulicamente sullalbero a camme che aziona le valvole daspirazione, modificando linclinazione
dello stesso (fino a un massimo di 60 ) rispetto allalbero motore. Tenendo
conto del carico e delle condizioni di funzionamento, la centralina ECU (En2.1
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2.2
Nel motore sovralimentato, il turbogruppo presenta in generale un ritardo nella risposta (turbolag) alla richiesta di incremento di potenza da carico
ridotto e basso regime a pieno carico e massima velocit`a. Nel transitorio,
infatti, parte dellenergia resa disponibile dalla turbina `e spesa per vincere
le inerzie del turbogruppo e accelerare i componenti rotanti; inoltre, durante laccelerazione, occorre del tempo per riempire i condotti di aspirazione
e scarico e aumentarne la pressione, la quale pertanto risulta inizialmente pi`
u bassa rispetto alle condizioni stazionarie. A risentire di tale lentezza
non `e solo la performance del motore in termini di ripresa e guidabilit`a del
veicolo, ma gi`a la stessa combustione: in generale, risulta complesso controllare i sistemi di regolazione del combustibile in funzione del transitorio nella
quantit`a di massa aspirata, a scapito della qualit`a dei gas di scarico immessi
nellatmosfera.
Il downsizing costituisce un vantaggio in tal senso: oltre alla riduzione
delle masse e delle inerzie degli organi rotanti, risulta minore anche lattrito
degli organi in moto, soprattutto dello stesso gruppo cilindri, sia in virt`
u delle
pi`
u piccole dimensioni, sia per leventuale riduzione del numero dei cilindri.
Le soluzioni pi`
u comuni nellambito della turbosovralimentazione atte alleliminazione del turbolag, oltre al tentativo di avvicinamento della turbina
allo scarico (nei limiti consentiti per il corretto funzionamento della turbina
rispetto alle elevate instazionariet`a corrispondenti) prevedono laccoppiamento di pi`
u turbogruppi. Nelle soluzioni in parallelo (ad eccezione del caso di
funzionamento simultaneo tipico per i turbo-gemelli delle due bancate di un
motore a V) si ha un funzionamento sequenziale, con un insieme di valvole
che esclude la turbina di maggiori dimensioni ai bassi giri. Nelle soluzioni
in serie, un piccolo turbogruppo di alta pressione lavora accoppiato al turbogruppo della bassa pressione, di dimensioni maggiori; le valvole di bypass
regolano il flusso alle due unit`a in funzione del numero di giri: a bassi regimi,
fino a 1500 rpm (secondo la soluzione Honeywell), sono in funzione entrambi
i gruppi; a regimi pi`
u elevati, la valvola progressivamente indirizza un flusso
sempre maggiore al gruppo di bassa pressione, fino ad escludere completamente il gruppo pi`
u piccolo a 2800 rpm, al fine di ottimizzare il consumo
specifico e le prestazioni ad alti giri.
2.2
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Sono possibili anche soluzioni con turbogruppo accoppiato a un compressore volumetrico trascinato meccanicamente dal motore (escluso agli alti e
medi regimi per ridurre i consumi di combustibile) o con adduzione di energia addizionale esterna nei transitori, tipicamente grazie a un motore elettrico collegato allalbero del turbocompressore, in grado non solo di ridurre i
transitori ma anche di elevare la coppia del motore a bassi giri.
Il sistema a due turbogruppi in serie consente grossa flessibilit`a dellintero
apparato di turbosovralimentazione. Nei motori downsized si riesce ad ottenere unottima risposta nel transitorio, sfruttando appieno i vantaggi della
sovralimentazione in termini di coppia e potenza.
2.2.1
Honeywell Turbo Technologies ha proposto nel 2012 linteressante soluzione concept DualBoost, nella quale `e previsto luso di un compressore con
girante double-sided, combinato ad una turbina assiale. Secondo quanto dichiarato dalla casa produttrice, il gruppo possiede unefficienza comparabile
a quella dei competitors convenzionali in condizioni stazionarie e addirittura
superiore nel transitorio, raggiungendo una riduzione del 25-35 % del time
to torque.
Il vantaggio `e consentito dalla caratteristica delle turbine assiali, rispetto
alle radiali, di possedere migliori rendimenti a pi`
u bassi valori del rapporto
tra la velocit`a periferica della girante e la velocit`a assoluta di ingresso del
2.2
Alfredo Patrizi
2.2
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2.3
Resistenza termomeccanica
2.3
Resistenza termomeccanica
Alfredo Patrizi
Conclusioni
In aggiunta alle considerazioni di carattere tecnico, sulla scelta delle dimensioni ottimali delle unit`a powertrain grava significativamente linfluenza
degli aspetti economici. Oltre al costo della ricerca e sviluppo in riferimento al
singolo componente e/o sottosistema, la diffusione massiva di motori con downsizing estremo dovr`a necessariamente passare dallinvestimento di ingenti
capitali nella rivoluzione del mercato e dellindustria del settore, trattandosi
di una vera e propria famiglia quasi completamente nuova di prodotti.
Lapproccio vincente, in tal senso, pu`o sicuramente essere rappresentato
da quello seguito da Ford nello sviluppo del 3 cilindri EcoBoost, riducendo
fin dalla fase costruttiva i costi energetici di produzione: grazie ai 31 test a
freddo per verificare la qualit`a del prodotto assemblato vengono risparmiati
115500 litri di benzina e prodotte 265 tonnellate di CO2 in meno; lenergia elettrica dellimpianto di produzione di Colonia proviene esclusivamente
da fonti rinnovabili e gode dun altissimo livello di flessibilit`a, conseguito a
fronte di un investimento di 134 milioni di dollari. Limpianto dispone di 97
macchinari di cui 55 completamente automatizzati ed il nuovo motore esce
dalla linea di produzione (lunga 580 m) in appena 3 ore e mezza; un ulteriore
investimento di 1.7 milioni di dollari copre la formazione bisettimanale degli
870 operai. La produzione complessiva, a pieno regime, `e pari a 350000 unit`a
allanno.
Laspetto economico-commerciale interviene ulteriormente nella definizione della domanda. In generale, ad esempio, minor tempo di risposta al
transitorio del sistema di sovralimentazione si traduce direttamente in una
pi`
u rapida risposta del motore ai transitori di coppia e, nel complesso, nel` il concetto del fun to drive,
la migliore prestazione dinamica del veicolo. E
requisito mandatorio nel settore automotive: pertanto, ogni miglioramento
del sistema di sovralimentazione in tal senso pu`o esser sfruttato per incentivare il livello di downsizing, oltre a determinare parallelamente ulteriori
riduzioni di consumi ed emissioni in aderenza alle esigenze delle normative
contemporanee.
Cionondimeno, pur se probabilmente con tempi meno brevi di quelli auspicabili, appare evidente la vantaggiosit`a economica dellapproccio tendente
alla riduzione della cilindrata, nel medio termine, rispetto alle soluzioni che
prevedano luso di fonti di energia alternative di cui allinizio della presente, grazie alle intriganti frontiere ancora aperte nellambito della ricerca e
sviluppo dei sistemi di turbosovralimentazione.
3. Conclusioni
10
Alfredo Patrizi
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