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IL MODERNISMO

Modernismo: la modernit come programma e movimento


Nel primo decennio del Novecento in tutta Europa irrompe il fenomeno delle
avanguardie artistiche e letterarie,con l'obiettivo del rinnovamento generale
delle forme. Lesigenza di modernit diventa programma deliberato di gruppi e
movimenti, si fa mobilitazione di energie. La modernit diventa modernismo,
unimperiosa volont di svecchiamento (il make it new! di Ezra Pound) e di
fondazione del nuovo.
Vanno distinti due tempi del modernismo inglese:
1) prebellico, la cui data dinizio coincide con la Image School di T. E.
Hulme (1907) e con i suoi sviluppi nellimagismo di Pound (1909-1913) fino
alla fase di maggior risalto contestativo di cui espressione il movimento
vorticista (1914-1915). Gli anni che precedono la guerra sono anni efuorici, in
cui maturano e si elaborano le premesse per un grande rinnovamento. Si
procede alla pars destruens, si attua lopera di negazione e distruzione delle
convenzioni ormai logore.
2) postbellico, culmina nellannus mirabilis 1922 (pubblicazione di The Waste
Land e Ulysses) e prosegue negli anni Trenta. Il termine potrebbe essere il
1939 con la pubblicazione di Finnegans Wake di Joyce. Vengono accantonati i
toni accesi con cui in un primo tempo era necessario protestare e imporsi come
forza durto, si consolidano i risultati acquisiti. E il rappel lordre, il che
non significa un rigetto degli stilemi eversivi dellanteguerra, ma solo una loro
rielaborazione differenziata in un clima diverso, in un indirizzo generale che
ora pone laccento sul recupero della forma, della struttura e della tradizione,
dopo le trasgressioni degli anni precedenti. Ci consente un maggior
approfondimento critico-conoscitivo e unulteriore sperimentazione.
Tradizione e discontinuit
Neanche nei momenti di maggior rottura il modernismo inglese ha mai
interrotto il suo dialogo con la tradizione. Sulla rivista Blast ci si rif ancora ai
classici. Ci fu per una frattura con le poetiche tardoromantiche. (Del resto la
cultura tardosimbolista, quella della formazione dei maggiori protagonisti del
modernismo riaffiora anche in autori decisamente votati a un antipassatismo
programmatico, come ad esempio Marinetti.)
Un altro elemento di discontinuit il modo nuovo in cui i modernisti si
confrontano con lesperienza urbana e dallintensit con cui avvertono che il
loro uno sconvolgimento epocale. Sentono profondamente la crisi del senso
storico. Inoltre Eliot attua una rivoluzione interpretativa detronizzando i
romantici e incoronando i metafisici, mettendo in discussione la continuit
dellesperienza modernista con la cultura che laveva preceduta. Eliot e Pound,
espatriati, sentivano fortemente lesigenza di staibilire un dialogo con la
cultura della tradizione.
Cosmopolitismo e primato dellesperienza urbana
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Uno dei caratteri distintivi del modernismo la dimensione cosmopolita e


metropolitana. I protagonisti del modernismo inglese sono in maggioranza
outsiders (Eliot e Pound americani etc.). Il cosmopolitismo delle radici spiega
anche linsofferenza verso orizzonti chiusi e localistici e la loro apertura verso
una cultura internazionale. Il contesto imprescindibile comunque rimane la
cultura europea e in particolare quella metropolitana di Londra. Londra
stimola la circolazione delle idee, la divulgazione mediante giornali, riviste,
mostre. E Londra anche lo spazio dellemancipazione. La citt modernista
il luogo privilegiato di sollecitazione ed elaborazione creativa: il nemico il
provincialismo. Nel saggio di Ford, The soul of London, cogliamo il nesso tra
le trasformazioni dello spazio urbano e la crisi della rappresentazione che ne
deriva. Londra non si pu cogliere se non per frammenti. Limpossibilit di
istituire una continuit o connessione (non so connettere nulla con nulla, The
Waste Land) mina alle fondamenta il rapporto tra causa ed effetto,
indispensabile per ogni sequenzialit narrativa. Perdita della familiarit e
instabilit permanente, si possono solo rendere delle impressioni della realt
(le ephiphanies di Joyce). Anche quello di Pound un impressionismo che
rivela una crisi di ordine epistemologico (e non tanto lallusione alla tecnica
pittorica). Il referente metropolitano e la cogenza delle nuove strutture
percettive che la contrassegnano sono essenziali per comprendere sia la stessa
adozione della tecnica dello stream of consciousness di Joyce, sia luso che
egli fa della simultaniet nel capitolo 10 dellUlisse cercando di rendere tutta
la densit dellesperienza di Dublino. La crisi innescata dallesperienza
metropolitana illumina la poetica dei moments of being di Virginia Woolf nella
Londra di Mrs. Dalloway o lUnreal city della Waste Land.
Le sollecitazioni delle arti. La scrittura e il modello della pittura sperimentale.
Con il modernismo si avuta uninterazione tra le varie espressioni artistiche.
Virginia Woolf disse che nel 1910 o intorno a quellanno, il carattere
delluomo cambi- impatto straordinario delle mostre di pittura
avanguardistica, con le sue innovazioni. Fondamentali soprattutto quelle
organizzate da Roger Fry: Manet and the Post-Impressionists (1910-11) e una
seconda sui postimpressionisti nel 1912-13. Importantissime anche quelle dei
futuristi. I pittori mostravano come ci fosse un modo diverso di cogliere la
realt: quello non realistico, non lineare, non prospettico, che sfociava nella
dislocazione e frammentazione della forma, nelladozione della simultaneit,
nella sovrapposizione e compenetrazione dei piani, nelluso di collages, di
papiers colls La letteratura vuole seguire le forme della pittura. A Londra il
primo a sperimentare la scrittura astratta Wyndham Lewis. BLAST
ostenta un titolo esplosivo, disposto in diagonale.
Notevoli anche le interazioni della scrittura con altre arti. Pound ci parla di
come la scultura astratta abbia sottolineato anche per la poesia limportanza
del senso plastico della forma. Per la musica andr ricordato Stravinskij.

La riflessione critica.
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La critica letteraria agli inzi del Novecento versava in una condizione di mediocre
eclettismo, prevaleva un taglio di tipo aneddotico.
Sar Eliot a inaugurare una stagione di militanza critica. Eliot fa valere gli assunti
dellimpersonalit, delloggettivit, dellanalisi e della comparazione.
Un altro intervento di Eliot fu la rivalutazione dei poeti metafisici. Altrettanto influenti
furono i saggi che dedic ai drammaturghi elisabettiani e a Dante. I successivi interventi
critici accentuarono un condizionamento tra letteratura e societ in una direzione sempre
pi conservatrice e reazionaria.
La Scuola di Cambridge che ebbe come fondatore Richards e vide come protagonisti
attivi Empson e Leavis, si allineava sulla tesi di una necessaria oggettivit e professionalit
della funzione critica, accentuandone lesigenza di scientificit. Subentra la psicologia
sperimentale.
Al centro dellindagine si collecava il testo, da spiegare analiticamente con una lettura
ravvicinata (close reading). Questa impostazione emarginava come estrinseca qualsiasi
altra dimensione extratestuale e risentiva del clima del neopositivismo logico di
Cambridge (Moore, Russell, Wittgenstein). La critica analitica si configur come
lindirizzo migliore per rispondere alla sfida lanciata dai testi sperimentali
dellavanguardia. Empson elabora la categoria dellambiguit, pone lenfasi sulla
polisemia del linguaggio poetico, sia nel senso della sua ricchezza sia in quello della sua
profonda ambiguit e drammaticit (polisemia come stile di una disperazione).
Il close reading di Leavis fu pi vicino alle valenze etico-sociali. Si pose dagli esordi il
problema di una difesa della cultura contro gli effetti deleteri del progresso tecnologico e si
appellava alla necessit di una minority intellettuale vigile e militante. (Saggio su
Lawrence come cantore della old rural England.)
La Scuola di Cambridge contribu alla diffusione e alla formazione del canone dei poeti
modernisti (anche se venne emarginato il ruolo di primo piano delle arti figurative).
Importante che i critici fossero a loro volta poeti.

Un modernismo alternativo, il Bloomsbury Group. La scrittura femminile modernista.


Dagli anni Dieci agli anni Trenta il Bloomsbury Group esercita una grande influenza sulla
cultura modernista in molti campi. Il nucleo originario si forma a Cambridge tra il 1899 e
il 1904. Le figure pi importanti sono Leonard Woolf, Lytton Strachey, John Maynard
Keynes e Clive Bell. Frequenteranno poi le riunioni del gioved nel quartiere di
Bloomsbury con altra gente tra cui Virginia Woolf. Poi entreranno Roger Fry, E.M. Forster,
T.S. Eliot e Russell.
I bloomsburyani non firmano manifesti, sono legati, oltre che dalla classe sociale medio o
altoborghese e da una comune cultura, da una rivolta contro le ipocrisie e le convenzioni
estetiche, sociali e morali dellInghilterra vittoriana. Questa rivolta si nutre degli ideali
promossi da Moore, i cui Principia Ethica ispirano la loro vocazione a coltivaree, oltre che
i godimenti estetici, soprattutto i rapporti personali.
Roger Fry diede vita anche agli Omega Workshops, che dovevano diffondere il moderno
nel campo delle arti applicate. Il conflitto che scoppia tra Fry e Wyndham Lewis un
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conflitto che si configura come una contrapposizione tra due posizioni inconciliabili del
modernismo. Da un lato c lavanguardia radicale (il movimento vorticista, Hulme) e
dallaltro la cultura di Bloomsbury, accusata di importare in Inghilterra le innovazioni del
modernismo del continenti per poi integrarle allestablishment addomesticandole,
smussandone la dirompenza originaria. Laccusa non era priva di fondamento (vedi
Czanne).
Bloomsbury parte integrante del modernismo ma si configura spesso come un
movimento reativvo, dove lenfasi cade soprattutto sulla sfera del privato. Gli spazi
domestici che Bloomsbury ricerca, diversi da quelli convenzionali, sono pur sempre
individuati dentro un sistema di privilegi che i bloomsburyani ereditano e aggiornano ma
senza scardinarlo. Il culto della domesticit appare una risposta alternativa al modernismo
nomade, dirompente degli outsiders Joyce, Lewis e Pound (vedi critiche di Virginia Woolf
a Joyce).
Problematizzazione della categoria del genere sessuale e rivendicazioni della scrittura
femminile. La scrittura femminile presa coscienza della differenza sessuale e delle
potenzialit che vi si possono liberare, elabora un anticanone che, in polemica con
lautoritarismo, il maschilismo e la misoginia di Pound, Lewis ed Eliot, accoglie anche la
diversit. Dichiara sul piano stilistico la propria ostilit alla frase costruita dalluomo.
Questo discorso coinvolge Virginia Woolf ma anche Katherine Mansfield e Dorothy
Richardson (autrice di Pilgrimage).
Al Bloomsbury Group vengono stimoli anche dalla scienza e dalla filosofia, e i
bloomsburyani ebbero un peso non trascurabile nella difesa della tolleranza e nella
diffusione del pensiero democratico liberale (a differenza di Hulme, Pound e Lewis).

La poesia
Limagismo
Allinizio del secolo la poesia si attarda ancora su stilemi realistici tardottocenteschi (poeti
edoardiani, invece i poeti georgiani coltivano ideali pastorali in forme tradizionali logore).
Il retroterra pi vitale rimane quello dellesperienza decadente-estetizzante del Rhymers
Club (Yeats, Ernest Dowson, Lionel Johnson) che era stato influenzato dal simbolismo
francese.
Una proposta di rinnovamento del linguaggio poetico venne dallimagismo (Pound):
ereditava linsofferenza verso la tradizione romantica (gi espressa nel 1907-1912 dalla
School of images capeggiata da Hulme). Dichiara guerra a ogni dimensione poetica di
carattere moralistico o didascalico, esso esaltava la centralit dellimmagine.
Alle estenuazioni tardosimboliste viene contrapposto un linguaggio duro e asciutto
finalizzato al trattamento diretto della cosa.
In antitesi ai modi di una poesia vaga e romantica si proponeva un fare poetico classico,
caratterizzato dalla massima economia espressiva, allinsegna dellintensit, della
concretezza e della precisione.
I modelli ispiratori erano Dante, gli stilnovisti, la poesia provenzale, gli haiku.
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I fattori di modernit della poetica imagista: consapevolezza che la realt in crisi era
fenomenologia di unirrimediabile discontinuit. Caduta la linearit e la sequenzialit
temporale, lesperienza poteva essere rappresentata solo mediante frammenti. Cosciente
della caduta della referenzialit tra le parole e le cose, la nuova poesia aspira a farsi
autonoma. Alla diacronia si sostituisce la sincronia, e ci si apre verso la realt impoetica.
Con ladozione del verso libero annulla la distinzione tra poesia e prosa avvicinandosi al
linguaggio della quotidianit. Dialogo continuo con le altre arti.
La prima fase del movimento imagista si esaurisce nel 1916 ma i suoi effetti furono
importanti sia sullopera a venire di Pound (Cantos, 1917-70) sia su quella di Eliot.
William Butler Yeats (1865-1939), da Londra ricava lapertura cosmopolita e dallIrlanda
linsularit densa di fermenti culturali e politici.
Fino a Responsibilities (1914), la raccolta in cui Yeats si fa moderno, il poeta si muove
nellambito di un tardo estetismo romantico. Gli autori che lo ispirano sono Spenser,
Shelley, i preraffaeliti. Al materialismo vittoriano metropolitano e industriale oppone, in
toni nostalgici ed elegiaci, il mondo ideale incontaminato della tradizione rurale irlandese,
testimoniato dalle raccolte di folklore e leggende (The Celtic twilight). Allo stesso
orizzonte si richiama il romanzo John Sherman. Yeats si richiama anche al mito eroico
dellIrlanda celtica e alle sue letture mistiche-esoteriche.
Nella sua esperienza al Rhymers Club Yeats ha una svolta modernista, a cui presiede la
maturazione e la scelta di una nuova poetica. Il suo linguaggio segnato da un crescente
realismo, diretto e colloquiale. Yeats rifiuta il solipsismo e punta sulla polarit opposta
dellaltro da s, della comunit, delloggettivit dellimmagine e del simbolo. Si richiama
allimpersonalit di una memoria pubblica e collettiva, identificata in ununiversale anima
mundi (the great memory). Questa metamorfosi aiutata anche dal suo impegno politico
con le vicende drammatiche della societ irlandese.
A contribuire alla sua modernizzazione sono due occasioni: la frequentazione di Pound e la
scoperta dei metafisici che gli offre il modello di una poesia inquieta e totaliste, che
coniuga passione intellettuale e sensualit.
Nelle sue poesie ci si imbatte spesso nella cosmologia privata di Yeats, ma va considerata
come organizzazione stilistica dellesperienza, come i cubi nei disegni di Lewis e gli
ovoidi nella scultura di Brancusi. Questi diagrammi stilistici vengono assunti come
catalizzatori di energia e sono sintomatici di un costante bisogno di forma che si trova
anche nelle poesie pi violente di Yeats.
Un altro tratto distintivo lassunzione di profonde aporie gi esaltate in Blake e in
Nietzsche. Domande irrisolte, salti logici, musicalit del verso spesso messo in crisi da
dissonanze, adesione al mito ma anche apertura verso gli eventi contemporanei.
Riconoscimento del premio Nobel nel 1923.
Thomas Stearns Eliot (1888-1965) nasce a St Louis nel Missouri. Ad Harvard legge i
metafisici e Dante, Rimbaud, Verlaine, Mallarm e Laforgue. Studia a Parigi, corsi di
Bergson, poi Germania e Oxford. A Londra entra in contatto con le avanguardie, Pound e
gli esponenti dellimagismo e i vorticisti. La sua prima pubblicazione inglese appare nel
1915 su BLAST. Abbandonata la carriera accademica Eliot pubblica Prufrock and Other
Observations, raccolta che comprende poesie composte tra il 1909 e il 1915. E gi
profondamente moderno: interrogazioni esistenziali, rottura del continuum narrativo,
discontinuit tematica e mescolanza delle tonalit, correlativo-oggettivo, adozione del
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verso libero, frammentazione della coscienza (The Love Song of J. Alfred Prufrock),
suggestioni della pittura sperimentale (simultaneit e dislocazione dei piani e delle
prospettive).
La produzione poetica tra il 1917 e il 1919, Poems, nel clima del rappel lordre, riprende
le forme rigide e classiche di Thophile Gautier, in quartine a rima alternata, anche se
nellambito di composizioni ellittiche e sperimentali. Colpisce nellEliot satirico la
contiguit con lo stile esterno, parodistico-grottesco, praticato da Wyndham Lewis nel
vitalismo filoprimitivistico dei suoi wild bodies, tratteggiati tra repulsione e attrazione.
Il vertice della sua maturit The Waste Land, 1922. Il tema del poemetto la crisi e la
frammentazione della cultura occidentale, simbolicamente identificata come perdita della
fertilit naturale. Lattuale desolazione, che vita disseccata, rinvia allaridit che le
culture primitive esorcizzavano ritualmente perch con il ritorno della pioggia rinascesse la
vita. Le modalit per rappresentare questa crisi sono connesse al metodo mitico: Eliot
opera mediante un continuo parallelismo fra il mondo contemporaneo e il mondo antico.
Le suggestioni etnologiche e antropologiche, suggestioni attinte dagli studi di Jessie
Weston (From ritual to romance) e di James Frazer (The Golden Bough), forniscono il
referente simbolico, archetipico allantico, portando al massimo di risonanza gli
orizzonti universali entro cui si prospetta lalienazione contemporanea. La terra desolata
che nella sua dicotomia aridit/fecondit ritorna ciclicamente in tutte le epoche allo
stesso tempo il deserto biblico, la terra devastata del re Pescatore, linferno di Dante, la
citt infernale di Milton, la citt di Baudelaire, la folla anonima della Londra attuale. Una
rete intertestuale (allusioni, citazioni, interpolazioni, tratte dai testi pi disparati di diverse
culture) tiene insieme un testo metamorfico che non va identificato in una forma organica,
continuamente smentita dalle categorie spaziotemporali. Eliot si richiama alle
scomposizioni e alla spazialit simultanea della pittura sperimentale coeva, dai cubisti ai
futuristi, ai vorticisti.
Bisogna considerare il ruolo di Pound nel riorganizzare il materiale che va a comporre il
poemetto: Pound vorticista e assolutamente coinvolto con le sperimentazioni delle arti
visive. La dedica a Ezra Pound il miglior fabbro il riconoscimento delloperazione
cesarea in cui Pound ridusse (a met) The Waste Land, eliminando indugi descrittivi,
nessi logici, parti discorsive, suggerisce variazioni metriche e avanza opzioni sintattiche,
imprimendo una cifra modernista.
Tra The Waste Land e le ultime composizioni (i Four Quartets) si attesta la risoluzione
della crisi in una prospettiva religiosa, secondo un itinerario finalistico-allegorico gi
individuabile nellansia di superamento che investiva il poemetto. Nei primi tentativi in
questa direzione allorizzonte non c ancora lobiettivo della redenzione. Passaggio
importante Ash Wednesday (1930), meditazione penitenziale aperta e interrogativa. Al
centro della composizione la propria esperienza interiore. C un cambio di registro
rispetto a The Waste Land: apparire di un nuovo ciclo di immagini legate alla natura e al
paesaggio che si rivelano in simboliche epifanie. Ricorrenza pi ampia di riferimenti
biblici, presenza pervasiva dellallegoria dantesca, ritmo non pi franto ma cadenzato della
liturgia e dei salmi e fluido per i nessi associativi.
I Four Quartets sono un poema unitario volto a esprimere il momento della Rivelazione.
Toccano lesperienza personale del poeta, la natura dellarte, le condizioni della nostra
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civilt e quelle del nostro destino in un orizzonte di opposizione tra dimensione


esistenziale e storica e dimensione assoluta e trascendente. Leterno che viva via si
manifesta nella temporalit ora larte, la tradizione, lIncarnazione. I quattro quartetti
sono autonomi ma si richiamano continuamente grazie alla ricorrenza di motivi, immagini,
simboli e parole. Le meditazioni vengono riprese variate e ampliate sviluppandone tutte le
risonanze secondo tonalit differenziate (liriche, prosastiche, filologico-teologiche).

Wystan Hugh Auden (1907-1973) la personalit pi dotata del movimento poetico degli
anni Trenta. E stato al centro di un gruppo di cui facevano parte Stehphen Spender, Cecil
Day-Lewis, Louis Mac-Neice e i romanzieri Christopher Isherwood e Edward Upward
(comuni origini borghesi e educazione elitaria).
Nelle poesie dellesordio sono gi caratterizzate da una notevole maestria tecnico-stilistica.
Nonostante le suggestioni di Eliot riprende soprattutto i modelli premodernisti, soprattutto
Thomas Hardy poeta. Ma non rinuncia alla sperimentazione formale anzi recupera un
ampio ventaglio di modalit espressive (forme allitterative dellOld e Middle English,
tradizione poplare delle ballate, del light verse, nursery rhymes etc.)
In The Orators (an English study) (1932) mescola prosa e poesia alternando forme
allegoriche riflessioni sociologiche e modalit parodistiche in un collage che vuole essere
la diagnosi di una societ scissa, in sfacelo, con un intreccio di testimonianza e denuncia.
Nasce qui la novit della poesia trentista, la propensione per i jaccuse, un interesse per
lintervento-azione e per limpegno ideologico e sociale. I trentisti si rifanno
(superficialmente) al marxismo e sperano di poter trasformare la societ e invocano una
concreta rivoluzione politica. Da qui lappello verso una poesia impura capace di
fronteggiare meglio il reale e lapertura verso altri generi quali il film documentario (Night
Mail, 1935) e il teatro di gruppo.
Auden coniuga la passione civile e il distacco intellettuale: esemplare Spain 1937.
Altre due componenti della sua poesia sono la lettura in senso eversivo del profondo e
linteresse del poeta per la rivendicazione degli istinti e per i valori vitalistici espressa da
Lawrence in rivolta contro la cultura repressiva della civilt industriale.
Va considerata inoltre lomosessualit di Auden, che motiva sia la ribellione contro le
ipocrisie e la sua tensione verso unalternativa sociale, sia gli sbocchi conflittuali, spesso
individualistici e narcisistici, dellasua ricerca. Molti intellettuali, tra cui Auden, per cercare
una maggiore libert sessuale, dovrebbero emigrare a Berlino o Vienna, dove entrarono in
contatto con lintellighenzia europea di sinistra.
Le raccolte della poesia di Auden successive alla sua residenza e cittadinanza americana,
rivelano un accentuato interesse per la riflessione filosofica e la dimensione religiosa.
Negli anni Cinquanta e Sessanta Auden sviluppa intensi rapporti con la musica (The Rakes
Progress, Carriera di un libertino, musicato da Stravinskij).
Dylan Thomas (1914-1953) nasce a Swansea, nel Galles meridionale. Vocazione poetica
precocissima. La dichiarazione di Thomas Una mia poesia ha bisogno di una falange di
immagini vale per tutta la sua poesia. Essa un flusso di contrasti, movimento non
pacificato di immagini e ritmi che sgorgano da parole tese a inseguire lenergia creativa e
distruttiva di un cosmo multiforme e contraddittorio. Universo interrogato sui temi
elementari della nascita, dellamore, della morte Presenza costante del corpo, che si
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riversa in un linguaggio vigoroso, associativo, metaforico, ricco di simboli religiosi. Il


corpo d matericit al linguaggio.
La sua poesia mossa e barocca, non immemore dello sperimentalismo formale di
Hopkins, e della dimensione visionaria di Blake, e richiama (per la qualit intellettuale
delle immagini, per la complessa strategia verbale e sintattica, per loscurit) la tradizione
dei poeti metafisici. Unaltra sollecitazione culturale quella del surrealismo. Per la sua
poesia ha esiti personalissimi. Riporta in auge la forza istintiva e vibrante delle emozioni,
attinte al paesaggio e alle memorie della cultura gallese. Leggendarie le sue letture
pubbliche, ne subirono il fascino anche i poeti americani della beat generation ed esercit
un influsso notevole anche sui neoromantici degli anni Quaranta.
Notevole anche la sua produzione come prosatore.
La narrativa
Il dibattito sul romanzo che aveva caratterizzato gli ultimi due decenni dellOttocento
continua. Si rimprovera allesausto romanzo tardovittoriano di perpetuare un realismo
anacronistico. Le convenzioni della narrativa inglese vengono duramente costante e il
romanzo per i modernisti aspira a diventare veicolo di unautentica esplorazione, indagine
della realt, testimonianza conoscitiva. Il romanzo teorizzato come suprema forma darte.
(Inoltre il decadentismo aveva aperto il romanzo alle suggestioni del simbolismo e laveva
elevato alla categoria di autonomo prodotto artistico, sottraendolo alle esigenze della
verosimiglianza naturalistica.)
Anche Henry James rivendica il romanzo come forma darte. Sostiene la sua autonomia
estetica e si rif ai parametri esemplari di Flaubert e Maupassant. Il narratore moderno
prende atto che una realt mutata e problematico non pu essere contenuta in un intreccio
convenzionale n pu essere raccontata da un narratore onnisciente. James teorizza e mette
in atto una narrativa che, escludendo ogni intervento autoriale, affida la rappresentazione a
una molteplicit di punti di vista al fine di cogliere la complessit del reale.
Perdita di fiducia in un mondo oggettivo, anche per le rivoluzioni tecnico-scientifiche e di
un dirompente pensiero filosofico (Marx, Nietzsche, Freud).
Per afferrare almeno parte della realt il romanzo rinuncia alle ambizioni totalizzanti di una
prospettiva sociale e collettiva e si fa romanzo dartista, indagine autobiografica fino a
diventare riflessione su se stesso. Inoltre fu fondamentale linfluenza del romanzo russo.
Joseph Conrad (1857-1924) nato Jozef Teodor Konrad Korzeniowski. Nasce in Ucraina,
cresciuto in Russia e Polonia, intraprende la carriera marinara a Marsiglia nella marina
mercantile francese e poi in quella inglese.
Conrad giunge tardi alla lingua inglese e i suoi maestri sono Maupassant e Flaubert e i
russi. Anche la sua esperienza marinara fondamentale: ne ripropone gli incontri, le
atmosfere, gli insegnamenti. Il fascino della componente avventurosa si combina con la
visione del mondo dei suoi romanzi: la vita come un misurarsi con le avversit, il senso di
comunit che unisce chi insieme le affronta, la necessit di un ordine che ne consenta il
successo, prevedendo per ognuno un suo posto. Quello che vale per lequipaggio della
nave vale per tutta la societ.
Quello di Conrad un universo esclusivamente maschile. La figura femminile sta fuori da
quel mondo, ne un complemento esterno, venendo idealizzata e onorata. La sua idea di
un pi moderno angelo del focolare vittoriano.
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Molte delle sue storie si svolgono nei territori coloniali, ma latteggiamento di Conrad di
acuta riflessione critica. E consapevole della grandiosit dellimpresa coloniale e aderisce
a quanto in essa corrisponde alla sua visione del mondo: limmergersi nel proprio lavoro,
soprattutto (Conrad calvinista), un lavoro che deve essere fatto bene, portatore di valori
di benefica efficienza. Allo stesso modo consapevole dellinsostenibilit della presenza
dei colonizzatori in quei luoghi.
In Heart of Darkness (1899) il cuore di tenebra quello delluomo europeo che lasciato
solo in quel mondo primitivo e primordiale si abbandona alla parte pi remota di s,
istintiva e primordiale.
Lo schema ricorrente del romanzo questo: Conrad pone il suo personaggio in una
situazione estrema, se la supera non c alcuna ricompensa (Typhoon), se non la supera
viene punito con la morte (Heart of Darkness). Conrad a differenza degli scrittori
modernisti un dio/autore, come quelli vittoriani, sa cosa giusto e qual il dovere di
ognuno, c una certezza morale totalizzante.
Con The secret agent Conrad sposta la sua attenzione su Londra, fredda e inospitale. La
trama si muove intorno alle trame velleitarie di un gruppo di anarchici e allattentato
organizzato in modo da far ricadere la colpa su di essi. Ci che ne emerge non una
tragedia politica ma una tragedia umana che sovrasta le piccole figure e si conclude con la
morte.
Conrad stato un narratore lontano dallanimo modernista, ma spesso ha affidato la
narrazione a un personaggio/narratore incapace di cogliere il significato dellesperienza
racconta. In modo indiretto, utilizzando una tecnica che rinvia a Henry James, Conrad
dichiara la difficolt del romanzo di dire una parola complessiva su una realt troppo
disgregata e mutevole per essere racchiusa dalla forma romanzesca.
Ford Madox Ford (1873-1939, fino al 1919 Ford Hermann Hueffer). La sua
unamplissima opera di narratore, saggista e memorialista. E una figura di transito tra
cultura fin de sicle e cultura modernista, Ford riveste un ruolo importante di mediatore fra
tradizione e innovazione. Quando dirige linfluente English Review ha al suo attivo il
sodalizio con Conrad, i romanzi della trilogia Tudor (The fifth Queen) e importanti saggi.
Lattenzione verso la pittura attestata da due monografie e da una formulazione di poetica
narrativa, On Impressionism. Vi confluiscono la riflessione sulla crisi della
rappresentazione che al centro della sperimentazione pittorica prebellica e la critica
rivolta al romanzo inglese tradizionale, che accusa soprattutto di mancare di forma.
Il bisogno di una nuova formula narrativa lo porta alla sperimentazione di The Good
soldier. Lopera vuole non narrare ma rendere impressioni. Insegue gli effetti di
simultaneit e di sensazioni multiple tipiche delle innovazioni pittoriche pi recenti
(suggestione futurista) per restituire la problematicit degli eventi che colpiscono la
coscienza soggettiva. Lespediente della molteplicit dei punti di vista (James), luso del
time shift (gli sbalzi del tempo non lineare) e della progression deffet (la manipolazione
degli ingredienti narrativi a salvaguardia dellintensit e drammaticit del loro effetto)
mirano a rendere il carattere frammentario, elusivo ed enigmatico della realt. The Good
Soldier allegoria della crisi morale che si consuma nella societ alla vigilia della Grande
guerra.
Tra i romanzi del dopoguerra il risultato migliore la tetrologia di Parades end. In questa
Ford pone laccento sulla reconstruction in forza del quale il romanzo, che viene incontro
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alle esigenze di una riflessione pi sociale e collettiva degli avvenimento si pone


soprattutto quale esperienza oggettiva e documentaria.

Wyndham Lewis (1887-1957) letterato e pittore. Il periodo decisivo per la sua formazione
il soggiorno a Parigi, che lo rende il pi cosmopolita tra gli intellettuali del modernismo.
Legge in francese i russi e Nietzsche. Gi dal primo romanzo si preannuncia la
sperimentazione degli anni successivi. I primi racconti sono impacciati ma sono
tematicamente e ideologicamente importanti, immersi in una societ primitiva, vi si
aggirano personaggi emarginati, vagabondi, guitti, saltimbanchi. Lewis non vagheggia una
natura incorrotta dalla civilt industriale ma affascinato dallenergia primitiva e anarchica
che anima questi disadattati. Tarr, ambientato nei primi anni del Novecento a Parigi,
descrive i rapporti che si instaurano allinterno di un gruppo di bourgeois-bohmiens nella
societ artistica di Montmartre. Non c sperimentazione astratta del linguaggio ma
inserisce una caratterizzazione esterna e plastica, di grande impatto visivo. In polemica con
la narrativa dellinteriorit, fa uso di una parola-azione violenta e dinamica , dura e
scultorea, che rifugge da ogni psicologismo. La dimensione ludica diventa pi intensa e
spettacolare fino a diventare laughter in action.
Nella produzione narrativa postbellica abbandona gli sperimentalismi formali pi arditi.
Il suo rappel lordre ha elementi in comune con il pensiero reazionario francese. Altri
romanzi sono The apes of God, Revenge for Love, Self-Condemned. Diseguale, ripetitiva
ma a tratti incisiva la sua saggistica. Stronca lUlisse di Joyce e per la sua apertura verso il
nazismo viene ostracizzato.
David Herbert Lawrence (1885-1930) profondamente legato alla tradizione inglese ma
di partecipazione e levatura europea. La sua una produzione amplissima. Grazie a Ford
entra in contatto con lambiente letterario londinese, pubblica i primi romanzi The white
peacock e The trespasser (Il trasgressore). In essi emergono gi i temi ricorrenti della sua
narrativa: lantagonismo tra istinto e ragione, il conflitto tra natura e civilt industriale, il
problematico rapporto tra i sessi, lesaltazione delle passioni contro le convenzioni
borghesi. Il salto di qualit avviene con il romanzo Sons and lovers (1913). Allinterno di
una cornice autobiografica, Lawrence salda la vocazione naturalistico-documentaria con
lanalisi introspettiva del rapporto conflittuale tra i genitori.
I contatti diretti con la cultura europea promuovono in Lawrence un allargamento di
orizzonti e una revisione della propria poetica narrativa in direzione modernista. A partire
dal 1913-14, lo scrittore rigetta il modello tradizionale di romanzo quale graduale sviluppo
e risoluzione di un intreccio. In analogia con la distruzione dellio in letteratura
(Marinetti) Lawrence abolisce il vecchio ego stabile del romanzo onnisciente, lasciando
spazio al movimento delle metamorfosi e delle oscillazioni dei suoi personaggi
problematici.
I nuovi esiti sono testimoniati da The Rainbow e Women in Love. Attraverso una saga
familiare che abbraccia tre generazioni Lawrence traccia un grande affresco sociale e
morale della vita inglese dalla seconda met dellOttocento fino agli inzi del Novecento,
mettendo a fuoco il crollo e la perdita della comunit organica della civilt contadina sotto
lincalzare della civilt industriale. In questi romanzi lesperienza erotica lunica via
rimasta per una possibile restaurazione della totalit e il suo eros carico di valenze
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religiose e metafisiche.
La Prima guerra mondiale lo segna profondamente e lo costringe a un soggiorno forzato in
Inghilterra dove in anni di isolamento matura unalienazione per i suoi connazionali e
porta avanti il progetto utopico di fondare una colonia (Rananim). Dopo la guerra inizia a
viaggiare sempre pi lontano dallEuropa. Si stabilir a Scandicci da dove lancer
disperate accuse alla decadenza della civilt occidentale in opere sui cui cadono i fulmini
della censura.
La realizzazione di una societ alternativa, laccesso al vitale attraverso una resurrezione
nella carne e il contatto con mondi e culture altre sono alla base della sua attivit negli anni
Venti. Lansia verso una palingenesi della cultura della cultura occidentale lo induce a
individuare una speranza nellopera riformatrice di figure leader e in un rapporto tra uomo
e donna non pi basato sulla polarit tra i sessi. Viene accusato di maschilismo, fascismo e
totalitarismo, anche se Lawrence finisce per nutrire un profondo disprezzo nei confronti
del fascismo. Testimonianza di ci soprattutto Sketches Etruscan places, rievocazione
della visita fatta alle tombe dellantica Etruria. Contrapponendo la vitalit della cultura
etrusca al progetto uniformante dellimperialismo romano, mette a nudo il fallimento di
ogni modello ideologico e culturale che si proponga come universalmente valido e
denuncia ogni forma di totalitarismo. Lawrence anela a una resurrezione dal basso, alla
riscoperta del proprio primitivo, al recupero della wisdom of the blood, ovvero della
coscienza fallica, che ci riporti in sintonia con le forze organiche del vivente. Idea che si
ritrova nei saggi interpretativi dei classici americani: Studies in classic American
Literature.
Il rispetto per lalterit dei luoghi e delle comunit che li abitano alla base di gran parte
delle opere della sua ultima fase (The Plumed Serpent, The Woman Who Rode Away). Nella
produzione degli anni Venti si incrina per il difficile equilibrio tra reazione realistica e
simbolica, tra denuncia, predicazione e profezia.
Vanno ricordati inoltre le raccolte di poesie e i testi teatrali. Notevoli anche le prose
saggistiche che ereditano il radicalismo di autori decisivi (Carlyle, Ruskin e Morris) e gli
scritti pedagogico-filosofici. Importanti anche le traduzioni (da Verga e Lasca) e i saggi
critici.
James Joyce (1882-1941). Linsofferenza verso il provincialismo e il nazionalismo
reazionario della cultura irlandese gi manifesta in alcuni saggi giovanili (Drama and
Life e Ibsens New Drama, 1900) in cui Joyce esalta il genio di Ibsen che sar il suo
modello estetico e civile. Rientrato a Dublino dopo unesperienza parigina inizia a scrivere
il suo romanzo di formazione, Stephen Hero, che vedr la luce nel 1916 con il titolo di A
portrait of the Artist as a Young Man. A questi anni risalgono molte delle sue brevi
composizioni in prosa.
Nel 1904 lascia Dublino per Trieste (dove conosce Svevo) e vive l fino al 1915. Allo
scoppio della guerra va a Zurigo. Nel 1920 si trasferisce a Parigi dove porta a termine
Ulysses. Scrive Finnegans Wake dal 1923 al 1932, che viene pubblicato nel 1939. Muore
nel 1941.
I racconti di Dubliners aspirano a scrivere un capitolo della storia morale del suo paese, e
Dublino viene scelta in quanto centro della paralisi. I racconti complessivamente
rappresentano in sequenza vari aspetti: infanzia, adolescenza, maturit e vita pubblica.
Lepifania diventa limprovvisa rivelazione dellessenza di ogni cosa. Scritti con grande
finezza, stesi con uno stile oggettivo i racconti evocano un mondo di frustrazioni e
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fallimenti, di stagnazione e impotenza cui impossibile sfuggire. I racconti sono legati non
solo dalle ricorrenze tematiche ma anche da una serie di immagini e simboli, assonanze e
simmetrie che ne fanno un organismo unitario e coerente.
Il tema del Portrait non pi la paralisi ma la fuga, lesilio, che diviene condizione tout
court dellessere artisti. Il Portrait la cronistoria di questa condizione, dalla scoperta della
vocazione e alterit fino alle scelte esistenziali del silenzio, esilio e astuzia. Lultimo
capitolo vede il giovane Stephen Dedalus abbandonare le costrizioni e i dogmi imposti
dalla cultura locale per i cieli aperti della libera creativit artistica. In Stephen Hero era
ancora forte lidentificazione tra Joyce e Stephen. Nel Portrait anche se permangono
riferimenti autobiografici, Stephen pi oggettivamente distanziato e lo stile che si impone
quello dellimpersonalit. La poetica del Portrait accoglie le istanze oggettivistiche della
sua formazione intellettuale (Aristotele e San Tommaso dAquino).
Anche Ulysses ha una lunga gestazione. Lo concepisce inizialmente come un racconto da
aggiungere ai Dubliners. Dei diciotto capitoli che lo compongono, i primi tre sono
completati tra il 1917 e il 1918, gli altri tra il 1919 e il 1920. Lerranza di Ulisse sar
lerranza dellebreo Mr Leopold Bloom. Le sue peregrinazioni sono nelle strade, nei pub di
Dublino nellarco di una giornata. Novello Telemaco sar Stephen Dedalus in cerca del
padre Leopold Bloom. Il romanzo vuole essere una summa di tutto luniverso.
Joyce mette in atto una rappresentazione sincronica di ci che avviene in un solo giorno (il
16 giugno 1904) in una vita in una data citt. Joyce precisa la sua ambizione totalista,
scrivendo che lepopea di due razze e il ciclo del corpo umano e la storia di una vita e
una specie di enciclopedia, e che vuole rendere il mito sub specie temporis nostri. Il
ricorso al mito conferisce ordine senso e forma al panorama di futilit e anarchia della
storia contemporanea (T. S. Eliot).
Joyce facendo saltare codificazioni storiche recupera parte di quello che di avventuroso e
sovversivo avevano inventato i padri del romanzo. Rivisita il Fielding del Joseph Andrews,
Smollett, Sterne. La tecnica narrativa caratterizzata da unalternanza di narrazione
obiettiva, dialoghi e monologhi interiori e si avvale di una strepitosa invenzione
linguistica: il linguaggio il vero protagonista. Raggiunge spesso vertici virtuosistici. La
pi vistosa delle innovazioni, lo stream of consciousness, va colta quale tecnica espressiva
che va al cuore di quella discontinuit e molteplicit che costituisce lesperienza
fondamentale del modernismo. Proprio perch linteriorit del monologo mobilit
infinita, ubiquit, dinamismo, coincide con larea nevralgica del dinamismo, la citt.
Finnegans Wake, nato nel 1939, spinge la sperimentazione di Joyce al limite
dellilleggibilit. A un primo livello, la storia di una famiglia irlandese, ma lambizione
di Joyce di raffigurare lintera storia dellumanit. Da qui la costante trasformazione dei
dati realistico-naturalistici di partenza in una dimensione simbolico-allegorico archetipica
e il ricorso alla concezione ciclica della storia di Vico. Enigmaticit ed erraticit degli
eventi (rimandava a questo al maestro delle digressioni, Sterne) e onnipresente dimensione
onirica.
Edward Morgan Forster (1879-1970) fu segnato dagli anni traumatici della public school
a Tonbridge e il periodo di rinascita intellettuale e affettiva a Cambridge. Entra a far parte
della societ degli Apostles.
Nelle sue opere contrapposizione tra due culture, quella conformista, borghese, legata al
mondo delle cose e degli affari, e quella delle ragioni del cuore, che ubbidisce alle
istanze della passione e della verit. Il celebre motto di Howards End (1910) only
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connect enuncia laspirazione a conciliare la dicotomia di questi due mondi. Tale polarit
si istituisce dapprima nei racconti. Lesordio nel 1904 con The Story of a Panic. E solo
nella dimensione dei romanzi che il confronto assume una trattazione pi ricca,
psicologicamente sfumata, ironica.
Gi in Where angels fer to tread (Monteriano, 1905) lopposizione paradigmatica tra
lInghilterra e lItalia non si risolve schematicamente a favore di questa. Forster torna sullo
stesso tema in A room with a view. In Howards End la dimensione realistica si avvale di
una rete di immagini e di simboli che ne dilatano i significati. La country house il centro
della ricomposizione dei valori della cultura delle sorelle Schlegel e di quelli
dellimprenditorialit dei Wilcox.
Dopo un lungo silenzio (dovuto a conflitti biografici irrisolti relativi alla sua
omosessualit- tema di Maurice-) Forster pubblica A passage to India. Si ispira ai suoi due
lunghi soggiorni in India in unottica anticoloniale attenta alle realt altre. E ambientato in
unIndia britannica danteguerra ma si sente che chi narra non crede pi allutopia di una
totalit integrata, le comunit sono divise dai pregiudizi e dal gap razziale.
Scrive numerosi saggi critici su vari argomenti: da ricordare oltre alle prose giornalistiche
e di viaggio anche Aspects of the Novel, considerazioni sulla problematica del romanzo.
Forster stato per anni la voce della ragione illuminata e della tolleranza, i limiti della sua
opera sono di escludere realt impervie e drammaticamente conflittuali che non si lasciano
ricomporre in una forma estetica superiore. E consapevole di essere impari alla sfida
rappresentata dalla nuova realt novecentesca.
Virginia Woolf (1882-1941) esordisce nel 1904 nellambito della critica. In due lucidi
interventi (Modern fiction 1919 e Mr. Bennett and Brown 1924) Virginia Woolf sostenne
linattualit delle convenzioni del romanzo edoardiano di Arnold Bennett, Wells e
Galsworthy. Il loro realismo era inadeguato a cogliere la mobilit di un contesto
trasformato, sia a fronteggiare la problematicit dellesperienza modernista. Due fenomeni
sono determinanti nel rinsaldare la sua svolta sperimentale: da un lato la riflessione sulla
crisi e sulla rivoluzione delle forme che aveva caratterizzato la stagione dellavanguardia
prebellica (pittura postimpressionista) e la rivoluzione delle tecniche narrative (soprattutto
da parte di Joyce). In Mrs Dalloway lesperienza complessa e ambigua della citt a
innescare la sperimentazione lungo eventi che si svolgono in una sola giornata. A partire da
Jacobs room e nei romanzi successivi, in particolare in To the Lighthouse (1927) al
narratore onnisciente si sostituisce una coscienza frammentaria, divisa. Ai dati oggettivi
subentra il primato della coscienza; la concatenazione degli eventi esterni cede alla
seduzione di momenti soggettivi, puri istanti privilegiati, epifanici. Questi istanti, che
Woolf chiama moments of being si pongono come unica garanzia dellautenticit con cui
si pu far luce per un attimo sullenigmaticit del reale.
A differenza dello stream of consciousness di Joyce, espressione di uno spirito di analisi
intellettuale, il monologo interiore di Virginia Woolf ha un carattere lirico, fantasmagorico.
La materia della visione si scioglie in vibrazioni di echi e suoni fino a radicalizzarsi nel
puro movimento ritmico di The Waves, in cui i personaggi si riducono a voci indistinguibili
nel fluire del tutto.La qualit evanescente del monologo woolfiano da un lato esprime la
posizione indifesa o la vulnerabilit della coscienza femminile, dallaltro si offre quale
massima ricettivit verso tutte le sfumature del fenomenico.
Aveva ammirato la dimensione introspettiva del romanzo russo e aveva fatto tesoro della
lezione stilistica di James e Conrad. Virginia Woolf attinge alle regioni pi oscure e
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profonde della realt mediante un lavoro di progressivo sgretolamento da lei definito the
tunneling process, caverne scavate intorno ai personaggi nelle cui voragini si dissolve
la solidit del s. Ma comunque il romanzo non pu prescindere da una consapevolezza
della forma, doveva porsi come alto prodotto estetico. Da qui lapprodo a una prosa
poetica, con un largo impiego di linguaggio simbolico e metaforico. La sua prosa frutto
di una continua elaborazione formale (A Room of Ones Own). Orlando (1928) fu il suo
maggior successo di pubblico, che racconta la fantasiosa biografia di un personaggio
androgino attraverso quattro secoli di storia inglese.
Ivy Compton-Burnett (1884-1969) esord con Dolores dalla struttura narrativa e morale
ottocentesca (echi di Middlemarch). Dopo un lungo silenzio torn con unopera diversa,
Pastors and Masters (1925) in cui il narratore scompare e tutta la storia affidata al
dialogo dei personaggi, lasciando emergere un ritratto critico quasi feroce della realt che
dipinge. Lambientazione sempre di grandi dimore di campagna abitate da famiglie di
altissimo livello sociale, nel periodo dellapogeo della potenza britannica, 1890-1914.
Dietro lapparenza del decoro e della civilt si nascondono la bigamia, il matricidio,
lincesto eccetera. Il dialogo non affatto teatrale, dettato da unironia sapiente e spesso
beffarda. Compton-Burnett una Jane Austen senza la minima traccia di illusione.
Malcolm Lowry (1909-1957) figura eccentrica, figlio di un ricco commerciante prima di
Cambridge si imbarc per un anno su una nave mercantile, esperienza proletaria e
avventurosa che conflu nel romanzo Ultramarine (1933) che esprime la sua visione
esistenziale/letteraria, quello del viaggio come percorso dentro di s. And in Spagna,
Parigi, New York, Hollywood, Messico, Italia. Buona parte dei suoi lavori furono
pubblicati dopo la sua morte. Il centro sarebbe stato Under the Volcano. La storia si svolge
in un solo giorno e tre grandi icone sottendono il romanzo: la dannazione faustiana, la
Commedia dantesca e la cacciata dal Paradiso terrestre. La sua scrittura, che per alcune
soluzioni si riallaccia al Tristram Shandy, riprende aspetti del modernismo: la molteplicit
dei punti di vista, il monologo interiore, il flusso di coscienza, la dimensione temporale,
limitata e dilatata. Lowry per a differenza di Joyce ed Eliot utilizza quegli stilemi per
giungere a una scrittura soggettiva. Under the Volcano un romanzo modernista, fitto di
rimandi eruditi, di spunti metaromanzeschi, di agganci alla tradizione e al mito, ispirato a
una concezione ciclica che si riflette nella sua scrittura e che sembra definire la condizione
umana. E uno dei ritratti pi centrati, suggestivi e veri dellepoca.
Il teatro
La letteratura drammatica del Novecento, fino a Bennett, non ha conosciuto esiti di alta
creativit. Shaw rimase ancorato a una concezione drammaturgica e a una visione del
mondo incapaci di confrontarsi con le trasformazioni della societ novecentesca.
Gordon Craig (1872-1966) regista e teorico tra i pi interessanti, rimase inascoltato in
Inghilterra (tranne che da Pound e Yeats). Craig dovette rifugiarsi nel continente per
sperimentare e divulgare le sue proposte innovative (On the Art of the Theatre, 1911;
Towards a New Theatre, 1913). Queste ultime erano animate da un marcato antirealismo.
Sosteneva il primato del regista come autore dello spettacolo, si batteva per la
semplificazione degli addobbi scenici, la volrizzazione della gestualit, del suono e del
colore, luso simbolico delle luci, dei dei costumi e limpiego dei pannelli mobili,
finalizzando il tutto a unomogenea unit espressiva cui riconosceranno un debito varie
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forme di teatro avanguardistico (dal Bauhaus al teatro dellassurdo). Di grande risonanza le


sue stilizzazioni sceniche. Scrive anche un saggio in cui propone labolizione dellattorepersonaggio sostituendolo con una marionetta, garanzia di imperturbabilit e depositaria
di ritualit simbolico-ancestrale. Un esito estremo che finiva per abolire il teatro tout court.
Fu anche scenografo illustratore e incisore. Il recupero delluso delle maschere ebbe
influenza sul teatro di Yeats.
Il poetic drama
Sono i poeti che si fanno carico di rinnovare le convenzioni drammaturgiche, ma le loro
opere sono incapaci di superare il loro handicap iniziale: sono opere letterarie e non adatte
alla scena. Il teatro di Yeats oggi appare datato. Egli si fece promotore della rinascita del
teatro irlandese (fonda lAbbey Theatre) e il suo teatro inaugura il revival del poetic drama,
che sar poi riproposto da Eliot. La sua produzione multiforme e documenta la volont di
Yeats di creare un genere a s, distinto rispetto allattivit poetica. E un teatro fortemente
simbolico, evocativo, visionario. Inizialmente i suoi drammi hanno come temi le leggende
irlandesi e come la sua prima poesia sono caratterizzati da una qualit elegiaca, trasognata,
crepuscolare (The Land of Hearts Desire 1894). Ma non mancano drammi di intonazione
politica o di forti valenze patriottiche. Le saghe dedicate al personaggio del folklore
celtico, Cuchulain, attraversano tutta la sua carriera teatrale. The Words upon the WindowPane (Le parole sui vetri della finestra, 1934) coniuga i suoi interessi per loccultismo a
uno dei temi principali, il contrasto tra il presente urbano degradato e il passato eroico.
Sensibile agli influssi del teatro simbolista francese, dal 1915 affascinato dalle forme del
teatro arcaico giapponese del No. Yeats che condivide con i novatori primonovecenteschi il
proposito di svincolare il teatro dalla tirannia della parola trasporta nei suoi drammi le
componenti antimimetiche, ritualistiche, astratte, del No. Il suono il canto e la danza danno
alla sua drammaturgia una grande ritmica.
La rottura pi netta con le convenzioni del teatro quella attuata dai modernisti e da
Whyndam Lewis. Enemy of the Stars fu pubblicata nel 1914 su BLAST. Tenta di
applicare alla scrittura la rivoluzione astratta introdotta dal modernismo pittorico, di cui
Lewis fu il leader in Inghilterra, in sintonia con gli esperimenti dei futuristi e dei
cubofuturisti. Ma labolizione dellazione, sostituita da blocchi di situazioni statiche e da
una struttura frammentaria e onirica, nonch il primato delle parole-immagini a detrimento
del dialogo lha resa irrappresentabileUn tentativo di importare le forme brechtiane del teatro epico nei drammi poetici del
giovane Auden, scritti in collaborazione con Christopher Isherwood. E un teatro politico
che si avvale anche delle tecniche del teatro espressionista per dare risalto allanalisi
sociale. Ma questo teatro risulta poco convincente: manca di coerenza e il messaggio
risulta spesso poco perspicuo. (Rimangono godibili i risvolti parodistici e le canzonette,
influenzati dalla tradizione del cabaret.)
T. S. Eliot invece lancia interrogativi inquietanti e spalanca abissi metafisici al di sotto di
una situazione banale, secondo una tecnica di inclusione e di accostamenti inusitati che
mescola tonalit o argomenti effimeri a temi seri (come facevano i metafisici). Le
sperimentazioni vanno dalluso delle maschere al montaggio espressionista, dalle
percussioni sonore ai toni delloperetta e soprattutto si modellano sugli schemi del teatro di
variet. Da ricordare anche il linguaggio quotidiano che impronta Sweeney Agonistes,
anche se fu un indirizzo che Eliot non prosegu (probabilmente perch era ormai
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ideologicamente indirizzato verso un maggior classicismo).


I lavori successivi, The Rock e Murder in the Cathedral, si rifanno al modello delle sacre
rappresentazioni. La prima fa sfilare sulla scena personaggi storici del cammino della
Chiesa, la seconda fu scritta fu commissione per commemorare il martirio di Thomas
Becket. Ha per modello la tragedia greca (cori) e il morality play medievale, in una
riscrittura teatrale moderna che si ispira alla detective story e al teatro argomentativo di
Shaw. La produzione posteriore di moderne commedie drammatiche punta ancora sulla
ritualit e sul mito. La forma metrica molto prossima alla prosa. I risultati sono per
deludenti, perch venuto meno il contesto ecclesiale, la formula del sacro non funziona
pi, e spesso scarseggia lazione. Prive di sviluppo ci che finisce per prevalere lafflato
pedagogico. Tra le commedie drammatiche The Family Reunion, The Cocktail Party
(1949).
Noel Coward (1899-1973) stato compositore prolifico di commedie brillanti, riviste
musicali e racconti. Sceneggi anche Brief encounter, di David Lean. Il suo teatro pi
creativo tra gli anni Venti e Quaranta. Coward inventa una commedia leggera,
scintillante. Anche se il suo primo successo un dramma, The Vortex (1924), la sua fama
poggia su una serie di raffinate commedie, imbastite su esili trame eleganti e spregiudicate
che riconoscono nella frivolezza il supremo valore. Tra i suoi lavori Hay Fever e Blithe
Spirit (Spirito allegro).
Le sue commedie si impongono per il ritmo brioso, il gioco di intrecci, la qualit del
linguaggio, liirverenza os dei contenuti e delle allusioni. Il suo talento emerge nei
dialoghi (il suo maestro Wilde), nelle danze e nelle canzoni. Tra i suoi musical vanno
nominati On with the Dance (1952), Bitter Sweet (1929), Cavalcade (1931). Si muove
allinterno dellupper middle class ma critico e ironico nei riguardo dei valori
convenzionali dellestablishment di cui mette alla berlina le moralistiche ortodossia, la
rigidit dei codici sociali, il vizio dellipocrisia.
Samuel Beckett (1906-1989). La sua opera affonda le radici nella cultura modernista. Ha
infatti intessuto profondi legami con quellepoca di rinnovamento della sensibilit e delle
forme, di cui egli pu essere considerato tra i pi alti testimoni. Partecipa da giovane al
clima e ai fermenti avanguardistici anche se si riserva la massima libert, non lasciandosi
condizionare da alcuna militanza precisa. Lascia Dublino e a Parigi incontra Joyce, che
stava scrivendo Finnegans Wake. Sia nel saggio in cui difende questopera sia nel saggio
su Proust emerge la volont di sostenere le rivoluzioni linguistiche in atto e la centralit
dellautonomia della forma. Inoltre riceve sollecitazioni dalla rivoluzione surrealista, anche
se Beckett ritiene inderogabile lobbligo di un rigoroso controllo formale degli apporti
acquisiti grazie allapertura allonirico e allirrazionale.
Non trascurabile la sua attivit poetica (Whoroscope 1930) in cui gi si annuncia un
universo di crisi, Beckett poi pubblica a Londra una sere notevole di racconti More Pricks
than Kicks (Pi pene che pane, 1934). Murphy il primo dei suoi romanzi, poi Mercier et
Camier, Watt e la trilogia in francese Molly, Malone meurt e LInnomable.
Inizialmente nei racconti prevalgono i toni di una satira dei costumi, la struttura simbolica
ha le prima manifestazioni in Murphy. Gi in questo lavoro il senso profondo di ricerca di
requie, di silenzio e pace in un universo di follia, si attua con il ricorso a una pluralit di
allusioni e di toni dissonanti, dalla citazione dotta alle pseudospeculazioni metafisiche, dai
numeri di variet alla meditazione tragica.
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Mercier et Camier, prima coppia di personaggi opposti e complementari a cui ne


seguiranno tante altre, intraprendono un fallimentare viaggio allegorico. E uno
pseudoviaggio punteggiato da situazioni assurde. La caratterizzazione psicologica
abolita, prevale uno stile esterno, freddo e distaccato. Abbondanza del dialogo e ritmo
sostenuto preludono al teatro di Beckett.
Il punto di svolta dei suoi romanzi si ha con Watt, riscritto pi volte. Cade la costruzione
onnisciente del romanzo tradizionale, il personaggio fantasmatica, la narrazione
affidata al monologo di un io sempre pi transitorio e diviso, destinato a dissolversi in
mera voce, in un balbettio dentro un contesto di accadimenti che si profilano come inensati
frammenti. E quello accade nei due monologhi di Molloy che perde la sua identit
diventando il poliziotto che lo insegue Moran. Dissacrazione della logica narrativa e
disgregazione del personaggio culminano nel monologo informe e torrenziale di
LInnomable. Questultima fase della trilogia coincide con la sostanza stessa del
metaromanzo, al cui centro si pone la riflessione sulla natura del linguaggio e sulla sua
possibilit di narrare. La dimensione paradossale della sua scrittura data dal fatto che
rivela continuamente il fallimento della parola a dire alcunch, anche se riesce ancora a
raccontare quel fallimento.
La progressiva rarefazione della sostanza narrativa porta il narratore a unimpasse: a
questo punto si rivolge al teatro. In questo ambito dispiega la sua disperante visione del
mondo, una dimensione tragica che non conosce liberazioni. La forma teatrale gli permette
di mettere in scena e animare i suoi personaggi fornendo loro sostanza di carne e ossa,
riacquistando concretezza. Sulla scena le contraddizioni, le ironie si traducevano nellaltro
elemento del tragico beckettiano, la comicit nonsense messa in atto sul palcoscenico della
vita quotidiana tramite le gags dei clown e le cadenze del teatro di variet. E un teatro
anticonvenzionale che prescinde da ogni dimensione naturalistica, lo spazio
illocalizzabile. Gli elementi del teatro borghese vengono portati alla riibalda solo in
funzione ironica o farsesca.
I personaggi di En attendant Godot (1955) tentano invano di fuggire da una condizione
esistenziale di attesa e di assenza di cui ignorano la ragione, ma il loro dialogo e le azioni
non fanno che confermare linevitabilit del loro destino angoscioso. Pi rigoroso e con
unazione ancora pi ridotta Endgame, (Finale di partita, 1958) che mette in scena
lincapacit delluomo ad affrontare sia la solitudine sia la comunicazione. Il luogo in cui
si svolge una stanza, rifugio da una catastrofe universale, simbolo di una condizione
permanente (sono i sopravvissuti ai campi di concentramento e alla guerra). (Anche Act
without words). Krapps Last Tape, la prima pice a essere scritta direttamente in inglese e
a presentare sulla scena un monologo, si accompagna alle prime incursioni di Beckett nel
genere del radiodramma. Poi affronter la televisione e la sceneggiatura cinematografica.
Il grottesco del monologo di Winnie in Happy Days (Giorni felici, 1961) dato dal
contrasto stridente tra la realt degradante in cui la protagonista immersa e il contenuto
sentimental-nostalgico delle sue espressioni. I clich della moralit convenzionale che
escono dalla sua bocca mentre rievoca i suoi giorni felici e compie gli ultimi riti
superstiti dicono tutta la pateticit delle parole che suonano solo rumore per coprire una
desolazione immedicabile.
Il suo teatro diventa sempre pi contratto ed essenziale secondo un processo che conduce i
discorsi al silenzio e i gesti allimmobilit. Sintomatici sono i brevi drammi, dramaticules,
da Come and Go (1966). Negli anni Settanta e Ottanta sulla scena prevalgono figure
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pressoch statiche che aspirano, senza mai riuscirci, a sparire nel nulla (Not I, That Time,
Footfalls, 1976 Rockaby, 1981 What, Where 1983). A unestrema economia e contrazione
dei mezzi scenici corrisponde la massima efficacia teatrale, una delle esperienze decisive
sulle possibilit della forma drammatica.

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