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Un quinquennio, o pi semplicemente cinque anni.

Cinque anni che hanno visto maturare il nostro


progetto in un evolversi magmatico ma costante. Cinque anni fa la nostra decisione di creare un
presidio culturale permanente nel cuore della citt di Milano. Un luogo che potesse pian piano
diventare un punto di riferimento, di incontro, di scambio. Una casa della cultura che ponesse
laccento su temi a noi cari che amiamo definire ad alto contenuto umano. Prosa, concerti, incontri,
mostre, occasioni per condividere non solo un luogo ma delle idee. Operare sul territorio pensando alle
persone che lo abitano e spronare chi lontano ad avvicinarsi a noi. Questo abbiamo fatto nelle
prime quattro stagioni e questo e ancora di pi vogliamo fare nella stagione che sta per iniziare.
Vogliamo essere rivoluzionari; ma come esserlo? Da dove partire? Con quale spirito? Queste
domande ci siamo posti nellimmaginare la nuova stagione; una stagione rivoluzionaria. E cosa c di
pi rivoluzionario dello spirito di ricerca che alberga in ognuno di noi? Ecco da dove possiamo partire,
da una Rivoluzione Umana. E se nelle rivoluzioni passate luomo ha sempre dovuto impugnare
unarma, nella rivoluzione umana non c strumento da impugnare pi efficace della cultura. Dalla
poesia al teatro, dalla musica alla pittura, abbiamo un arsenale di una potenza inimmaginabile. Noi
come nostra natura apriamo una strada. La prima stagione vi abbiamo proposto la nostra idea per
il migliore dei mondi possibili; poi vi abbiamo chiesto cosa eravate disposti a fare per amore e noi
abbiamo fatto limpossibile. La terza stagione abbiamo aggiunto unaltra parola al nostro elenco delle
parole da far risuonare: illuminazione. Ci siamo impegnati per offrire una stagione illuminata.
Abbiamo dedicato le prime stagioni a far risuonare parole, a farle vibrare, a ridare senso e dignit a
parole quasi in disuso o svuotate del loro primitivo significato, tanti altri hanno deciso di intraprendere
questa strada. Questo conferma che abbiamo intuito bene anni fa e pur considerandoci una piccola
realt nel panorama teatrale milanese, ci sentiamo dei pionieri. Abbiamo saputo anticipare una
necessit che va sempre pi dilagando: uno smisurato desiderio di riappropriarci di valori negli ultimi
anni troppo spesso dimenticati fatti anche di parole semplici. La stagione passata abbiamo
riconiugato il verbo essere intitolandola IO SONO (voce del verbo esserci). Questanno ci sono teatri
a Milano che dedicano la loro stagione alla gioia, alla felicit, allamore. Bene. Allora noi rilanciamo,
apriamo unaltra via, certi che possa essere condivisa e desiderosi che altri se ne approprino cos da
creare unonda inarrestabile. Faremo di tutto per contagiare quante pi persone perch ognuno di noi
pu fare la propria Rivoluzione Umana.



24 OTTOBRE 2014
MILANOumana [quinta edizione] il cuore di Milano nel cuore di Milano
evento ideato e promosso da compagnia scheriANIMAndelli
DON GALLO il rivoluzionario di Dio


La compagnia scheriANIMAndelli come ormai consuetudine apre la stagione con un appuntamento
importante non solo per il TEATROalleCOLONNE ma per la zona dove la compagnia opera e pi in generale per
la citt intera: MILANOUMANA il cuore di Milano nel cuore di Milano. Milanoumana arrivata alla sua quinta
edizione. Un appuntamento che apre come ormai di consueto la stagione del TEATROalleCOLONNE/compagnia
scheriANIMAndelli. Un appuntamento che tocca temi importanti; diritti umani, conflitti mondiali, ingiustizie sociali.
Lo scorso anno abbiamo dedicato la due giorni alle mafie. Una maratona di spettacoli, incontri,
approfondimenti. Tanti ospiti che si sono trovati a dibattere su un argomento cos delicato, proponendo possibili
azioni che ognuno di noi pu mettere in campo. Gli anni passati abbiamo approfondito temi come la pena di
morte, il dramma dei bambini soldato, il conflitto israelo/palestinese, i viaggi della disperazione degli ultimi, in
fuga da guerre e disperazione, patrocinati da associazioni come Amnesty International, Nessuno tocchi
Caino e la Comunit di S.Egidio. Tutto questo in un mix sapiente che unisce sempre momenti di spettacolo ad
altri di confronto. Da Moni Ovadia a Carolina Crescentini, da Andrea Mir a Joice E. Yuille, da Nando Dalla
Chiesa al magistrato Anna Maria Fiorillo a tanti altri ospiti che si sono avvicendati sul palco del
TEATROalleCOLONNE contribuendo a rendere questo appuntamento un evento atteso e seguito. Questanno
abbiamo deciso di dedicare MILANOUMANA a una persona che porta in se tanti temi a noi cari e ha speso tutta
la sua vita a favore degli ultimi: Don Andrea Gallo. Non sar una commemorazione ma una festa. Tanti ospiti,
musica, e la voglia di tenere vivo il pensiero di Don Gallo. Persone che lo hanno conosciuto, che hanno condiviso
con lui un pezzo di strada. Artisti, uomini di cultura, gente comune, insieme per Don Gallo. Interverranno tra gli
altri Moni Ovadia, Giovanna Benetti (autrice del libro Don gallo e i suoi fratelli), Domenico Megu Chionetti
(portavoce della Comunit San Benedetto e braccio destro di Don Gallo). Don Augusto Consolo. Conducono la
serata Paolo Scheriani e Nicoletta Mandelli. Ci sar unesposizione di Opere a lui dedicate.






7-8-14-15 NOVEMBRE 2014 ore 20.45
TEATROalleCOLONNE/compagnia scheriANIMAndelli
CANZONI DELLA LIBERTA Human Discount Evolution

con Nicoletta Mandelli, Camilla Maffezzoli, Paolo Scheriani
drammaturgia e regia Paolo Scheriani
Human Discount stato lo spettacolo con cui la compagnia scheriANIMAndelli ha inaugurato la prima stagione
al TEATROalleCOLONNE nel 2010. Oggi lo riportano in scena in una versione inedita. Ai monologhi gi
presentati se ne aggiungono altri, ma cosa ancora pi importante il ritorno alla canzone di Paolo Scheriani
proprio in occasione di questo nuovo allestimento di Human Discount. Una sorta di Teatro Canzone ma non un
one man show. Ai monologhi di Nicoletta Mandelli e Camilla Maffezzoli si alterneranno le canzoni scritte e
interpretate da Paolo Scheriani. Canzoni che mettono laccento sui temi toccati nei monologhi o semplicemente
che si ispirano a quelle parole. Canzoni della libert Human Discount Evolution unopera intensa: storie
capaci di risvegliare nello spettatore una condizione dellanimo umano spesso sopita, lempatia. Lo spettacolo
riesce a toccare temi drammatici senza perdere la speranza, compagna dellempatia, spinta attiva allazione
dopo la riflessione. E cerca, ancora una volta, di valorizzare la poetica della trasformazione in linea con quello
che la compagnia definisce Teatro ad Alto contenuto Umano e che ha scelto come proprio tratto stilistico
distintivo. Un allestimento in equilibrio tra performance, installazioni, videoarte e teatro di parola. In scena
Nicoletta Mandelli, Camilla Maffezzoli e Paolo Scheriani. Lopera, oggi pi che mai attuale, non vuole tuttavia
essere un reportage di stampo teatral-documentaristico. Si vuole semmai indicare come larte, latto creativo e, in
questo caso, il teatro possano mostrare una realt che non si esaurisce con la narrazione di un fatto ma si
sviluppa in un modo inaspettato e sorprendente. Paolo Scheriani, autore dei monologhi e delle canzoni, ne cura
anche la regia. Fondamentale lapporto di Luca Lisci (gi collaboratore di Peter Greenaway) e dei suoi video,
vere e proprie opere darte che non fanno solo da sfondo e/o da scenografia ma sono drammaturgicamente
essenziali tanto da diventare esse stesse protagoniste al pari delle attrici.





sabato 29 NOVEMBRE 2014 ore 20.45
SINE QUA NON Teatro
FELTRINELLI una storia contro

Drammaturgia, regia e interpretazione
Marco Monni
Le nostre ospitalit rientrano nel progetto OSPITATAMENTE che ogni anno individua due realt sul territorio
nazionale che per temi toccati e percorso intrapreso sentiamo vicine al nostro modo di intendere il teatro.
Questanno abbiamo deciso di ospitare due lavori di Marco Monni e della sua compagnia Sine Qua Non
Teatro che produce e distribuisce spettacoli di Teatro Civile e della Memoria in Italia ed Europa. Il primo
appuntamento FELTRINELLI una storia contro. Il monologo racconta la storia italiana dal dopoguerra ai primi
anni 70 vista attraverso gli occhi e limpegno politico di Giangiacomo Feltrinelli, fondatore dellomonima casa
editrice. Scopriremo come nato un capolavoro come il Dottor Zivago e come sia stata avventurosa la sua
pubblicazione; di come Giangiacomo si avvicini alla realt cubana quasi per caso, arrivando poi ad esserne
coinvolto a tal punto da decidere di tentare la rivoluzione anche in Italia. Infine rivivremo gli anni bui del periodo
delle stragi di stato e degli anni di piombo, fino al tragico epilogo di Piazza Fontana. Alla conseguente
clandestinit di Feltrinelli, accusato ingiustamente di esserne stato lesecutore materiale, e alla sua ancora oggi
misteriosa morte. Il documentatissimo e coinvolgente spettacolo vede Mauro Monni vestire i panni di uno dei
due uomini che, in quella notte piovosa a Milano, erano sui tralicci dell'Enel assieme a Giangiacomo. Fra
teatro dinchiesta e precise documentazioni, viene proposto quindi uno sguardo sullintreccio fra impegno
culturale e militanza politica rivoluzionaria di un uomo che intraprese lattivit di editore in modo burrascoso e
avventuroso. Di famiglia ricchissima, invest grandi risorse nella creazione della propria impresa editoriale,
nonch nel sostegno di iniziative politiche della sinistra italiana, fino alla scelta di operare clandestinamente in
azioni pararivoluzionarie, come quella che lo condusse alla morte, nel marzo 1972. Ai piedi di un traliccio
dellEnel, a Segrate (MI), rimase ucciso mentre, si disse da subito, cercava di collocare una carica
esplosiva destinata a causare un blackout nellarea milanese proprio mentre nella citt si svolgeva il congresso
del PCI. La verit dei fatti rimane misteriosa, e lo spettacolo di Monni non d la risposta agli interrogativi legati
alla morte delleditore, facendone rivivere per la singolarissima esperienza politica ed umana.







12 -13 -19 -20 DICEMBRE 2013 ore 20.45
TEATROalleCOLONNE/compagnia scheriANIMAndelli
SALOME musical dellamore perduto

con
Nicoletta Mandelli_Camilla Maffezzoli_Paolo Scheriani_Pier Luigi Lima
disegni Guido Crepax - drammaturgia e regia Paolo Scheriani
Un altro lavoro della compagnia scheriANIMAndelli che si veste di nuovo. Salom in questa nuova
versione va in una direzione inaspettata e si trasforma in un Musical. Un musical sui generis, non
snaturando nulla dellallestimento ormai consolidato e apprezzato da pubblico e critica. Canzoni e
coreografie per mettere in luce nuove sfaccettature dei personaggi e della storia. Il personaggio di
Salom incarnato dallattrice ballerina Camilla Maffezzoli; e infatti la danza uno degli elementi
principe di questo allestimento. Salom non danzer solo la danza dei sette veli, Il suo corpo
sinuoso si muover in scena al ritmo di musiche degli Skunk Anansie, Brian Ferry, Black Sabbat,
Rolling Stones. La lunare carnalit di Salom, la sensualit e linnocenza, lamore che lascia il posto
alla morte, sono tutti gli elementi del dramma di Salom. Ma un dramma condiviso con gli altri
personaggi. Erodiade interpretata da Nicoletta Mandelli un personaggio alla Tennessee Williams
mentre Paolo Scheriani ricopre il ruolo di Erode e Pierluigi Lima nel ruolo di Jokanaan potrebbe essere
una rockstar di qualche band. Un dramma borghese, in un testo che trascina lo spettatore verso uno
scontro primordiale tra il desiderio di possesso e la ricerca dellamore. uninterpretazione che trova
spazio ed espressione in un flusso ininterrotto di immagini. Uno spettacolo che danza sulle parole in
punta di lingua, dove la musica, la danza, il teatro e linchiostro si uniranno magicamente per dar
vita allincanto di una storia che dal vangelo approda sulle tavole del palcoscenico. Questa nuova
versione in stile Musical offre in pi un divertimento tipico del genere musicale. I personaggi
attraverso le canzoni alterneranno momenti di leggerezza ad altri di ilarit. Salom il musical sar un
dramma divertente e appassionante, tragico e esilarante al tempo stesso.






10 ore 20.45 11 ore 17.30 GENNAIO 2014
TEATROalleCOLONNE/compagnia scheriANIMAndell
ESSERE GIORGIO GABER

con Paolo Scheriani e ospiti

Il successo dello scorso anno delle due serate dedicate a Giorgio Gaber grazie allo spettacolo di Fabio Santini
Siamo tutti signor G ci ha convinti a dedicare anche questanno un momento della stagione al grande artista.
Una due giorni ricca di appuntamenti dove le sue canzoni verranno interpretate da tanti artisti che si
alterneranno sul palcoscenico delle Colonne. Interventi di amici e colleghi che racconteranno momenti di vita e
lavoro trascorsi con Giorgio Gaber. Allinterno di questa maratona Paolo Scheriani interpreter canzoni e
monologhi tratti dagli spettacoli di Gaber in un suo personalissimo omaggio allartista. Essere Giorgio Gaber
un appuntamento imperdibile per chi ha amato e continua ad amare lautore di canzoni come Non arrossire,
Porta Romana, La ballata del Cerutti, La libert, Destra Sinistra, Lo shampoo e tante altre
ancora.












23 -24 -30 -31 GENNAIO 2015 ore 20.45
COMPAGNIA SCHERIANIMANDELLI/TEATROalleCOLONNE
IO SONO SARAH KANE

con Nicoletta Mandelli_Camilla Maffezzoli
video performing Luca Lisci
drammaturgia e regia: Paolo Scheriani
lo scorso anno il testo ha debuttato al Teatro Out Off di Milano con grande successo di pubblico e di critica. In
estate ha partecipato al Fringe Festival di Edimburgo riscuotendo ampio consenso. Viene riproposto in questa
stagione alle Colonne prima di partire in tourne. Lultima produzione in ordine di tempo della compagnia
scheriANIMandelli un omaggio alla grande drammaturga Sarah Kane. Una donna parla di se, della sua vita,
del teatro, di tutto quello che gli passa per la testa. Una donna dice di essere Sarah Kane, pensa di essere
Sarah Kane, finge di essere Sarah Kane. Finge di essere molte pi persone di quella che . Parla, racconta,
inveisce, delira, sproloquia, sussurra, urla. Fa il teatro. si veste, si traveste, si denuda. Una donna sotto
mentite spoglie. Pi che una donna un essere umano. Un corpo umano. Una voce umana che risuona sintona
e stona perch la vita non cos diversa da un canto. Un monologo che si trasforma in dialogo per poi tornare
monologo. Quello che si ascolter potrebbe accadere per la prima volta in quel momento e non ripetersi mai pi.
Quindi unoccasione unica. Una performance, uninstallazione di parole, un corpo in movimento, una bocca
che dice cose. Uno spazio vuoto che si riempie delle cose dette. E le cose dette diventano una storia, ma a
seconda di come vengono dette la storia cambia; ogni storia irripetibile o come avviene in teatro ogni storia
si ripete facendo finta che sia la prima e unica volta che accada.
Io sono Sarah Kane, monologo a intreccio di Paolo Scheriani, con Nicoletta Mandelli e Camilla Maffezzoli. Un
testo intriso di poesia e moralit, capace di sublimare, in una sorta di elogio della bellezza dellanima, una vita dai
risvolti spietati. Unoperazione che ricorda La canzone di Marinella di De Andr: una ragazza reietta, trovata
morta in un fiume, riscattata attraverso la fiaba. Spettacolo intenso e straniante. Come i video su tre maxischermi
di Luca Lisci che scorrono sullo sfondo, immagini cosmiche e ritratti sfumati in bianco e nero. Evocano lamore
per il teatro.
Vincenzo Sardelli PaneAcquaCulture






20 -21 ore 20.45 - 22 ore 17.30 FEBBRAIO 2015
TEATROalleCOLONNE/compagnia scheriANIMAndelli
PICCOLO MUSICAL una storia quasi vera
drammaturgia e regia Paolo Scheriani
PRIMA NAZIONALE


Una storia piccola nella grande storia. Un vero musical che attinge nella tradizione dei grandi musical
doltreoceano. Quello che in gergo viene definito musical da camera. Piccolo Musical un approfondimento
del lavoro iniziato con Lager Music Hall. Lager Music Hall una piccola storia incastonata in una storia molto
pi grande; nella Storia. Siamo in uno dei tanti campi di sterminio nazisti nella seconda guerra mondiale. La
moglie di un ufficiale delle SS a capo del campo, tale Frau Grass, riconosce tra gli ebrei detenuti una ragazza di
nome Helen. La ragazza figlia di un etoile della danza di origine ebrea: Adele Wittenstein. Frau Grass
ventanni prima prestava servizio come domestica in casa della Wittenstein e anche lei aveva una figlia della
stessa et della figlia della Wittenstein. Nel freddo di quel lager accade qualcosa di molto particolare. Grazie alla
danza la vita di alcune ragazze del campo cambier radicalmente. Potranno, attraverso larte, testimoniare
lorrore di quel che sta accadendo nei lager. Un musical dove le canzoni e la danza sono le protagoniste al pari
dei personaggi che abitano questa storia. Nei lager nazisti accaduto di tutto, non improbabile che sia
accaduto anche questo.
Quando ho deciso di raccontare questa storia ho pensato attraverso quale forma drammaturgica potevo narrare
la vita dei personaggi e mi venuto naturale pensare al musical. Ho ripercorso nella mia memoria quanti pi
musical ho visto. Film dove le canzoni e la danza si amalgamavano con il recitato impreziosendo la trama. Per
un attimo ho avuto quasi pudore nellimmaginare di raccontare la tragedia dei campi di sterminio attraverso uno
stilema relegato il pi delle volte al puro divertimento e allintrattenimento fine a se stesso ma in breve tempo i
dubbi hanno lasciato il posto alla convinzione che proprio attraverso il canto e il ballo potevo avvicinarmi alla vita
e alla cultura di un popolo come quello ebraico. Il canto, il ballo e un modo tutto loro di vedere e interpretare gli
eventi, anche quelli a loro pi sfavorevoli. Mi sono ricordato di quel gioiello di film che Train de vie e del
musical Il violinista sul tetto che qualche anno fa Moni Ovadia ha portato da Broadway sui palcoscenici
italiani. Proprio con Moni ho avuto modo di parlare del mio Lager Music Hall e ancor di pi lui riuscito a
trasmettermi lo spirito che sottende un certo pensare e agire Yiddish. Con infinito rispetto sono entrato in
punta di piedi nella Storia per raccontare una piccola storia.





14 MARZO 2015 ore 20.45
COMPAGNIA SCHERIANIMANDELLI/TEATROalleCOLONNE
CIAO ENZO seconda edizione
Milano vista con gli occhi di un poeta: Jannacci


Seconda edizione dellomaggio al grande Enzo Jannacci. tante sue canzoni, i suoi amici di sempre, ospiti
contributi video per una serata dedicata non solo a Jannacci ma a tutta la citt di Milano. Questo appuntamento
non vuole essere solo un omaggio al grande poeta e cantautore scomparso a marzo del 2013 ma cerca di
raccontare una citt attraverso le parole e limmaginario di Enzo Jannacci. C una Milano che sta prendendo il
posto della citt di Milano. In ogni societ, in ogni cultura, in ogni citt c una naturale trasformazione ma quello
che da qualche anno sta accadendo a Milano non del tutto naturale; ha un che di forzato e di posticcio questo
mutare allontanandosi cos forzatamente da quanto di pi poetico e umano ha sempre avuto il capoluogo
lombardo. Per ritrovare quella poesia, quel mondo, approfittiamo delleredit che ci ha lasciato un artista geniale
come Enzo Jannacci. Canzoni che sono fotografie non solo di unepoca ma di uno stato danimo collettivo che
abitava le case e i palazzi di questa citt. Pensieri e canzoni e tante, tante immagini dei luoghi pi suggestivi di
Milano. lo scorso anno abbiamo avuto tanti ospiti tra cui Andrea Pedrinelli saranno Franco Cerri, Enrico Intra,
Don Roberto Davanzo presidente della Caritas Ambrosiana, il cabarettista Osvaldo Ardenghi, il duo comico
Bove & Limardi, il fumettista Davide Barzi, Ranuccio Sodi autore del documentario CIAO ENZO, i
rappresentanti del giornale Scarp de tenis. Per questa seconda edizione tanti altri amici di Enzo verranno al
TEATROalleCOLONNE per raccontare aneddoti e cantare le sue canzoni.







25 -26 -27 -28 -29 MARZO 2014
TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE GALLERIA TOLEDO
IL BACIAMANO

di Manlio Santarelli
con Alessandra DElia e Stefano Jotti
regia Laura Angiulli
Abbiamo deciso di ospitare la compagnia Galleria Toledo con un testo di Manlio Santarelli dal titolo il
Baciamano con la regia di Laura Angiulli. La volont di portare a Milano una compagnia di Napoli con una
storia importante radicata nel territorio loccasione di vedere uno spettacolo molto intenso e di conoscere
lesperienza della compagnia che attraverso il teatro porta avanti un importante lavoro anche sociale in una
zona di Napoli tra le pi delicate: i quartieri spagnoli.
la Napoli del 1799: per le vie della citt la reazione borbonica spegne nel sangue e nella barbarie la disperata
resistenza della Repubblica Partenopea. Finisce cos spiega Santanelli quel sogno politico e culturale che
aveva infiammato il cuore e la mente della migliore giovent liberale del tempo. Contro un siffatto fondale di ferro
e fuoco una popolana, incattivita da unesistenza fatta di violenze e di miserie, viene fortunosamente a contatto
con un gentiluomo Giacobino, tipico esponente del partito in disgrazia. Tra i due sinstaura un complesso
rapporto dincomprensioni e di stizze, ma anche di sorprese e ambiguit. Unaltalena di sentimenti
contraddittori fa da sottotesto alle grottesche modalit attraverso le quali due esseri, tanto diversi tra loro,
cercano di esplorarsi a vicenda. Spinti, luno dal desiderio di gettare comunque un seme da cui possa nascere un
mondo migliore, laltra da un irrisolto bisogno di tenerezza, i due protagonisti riescono alla fine a raggiungere
una poetica intesa, nellillusione di rendere meno spietata linevitabile conclusione della vicenda.

Una macchina teatrale che offre spunti di significativo interesse al lavoro degli attori. La trama, pure suggerita
da eventi e vicende suffragate da vero storico, scavalca i limiti delletica comune per consegnare levento a un
ambito dincredulo stupore, dove lefferatezza del gesto sfugge alla consuetudine dei percorsi quotidiani e
ritaglia ambiti rubati a certo immaginario delle letterature noir, lividi paesaggi dove la soglia fra umano e
bestiale tanto da consentire sconfinamenti.


11 APRILE 2015
COMPAGNIA SCHERIANIMANDELLI/TEATROalleCOLONNE
ANOTHER DEAD MAN WALKING con il culo sulla sedia elettrica

di e con Paolo Scheriani regia Nicoletta Mandelli
Reduce dal successo al Fringe Festival di Edimburgo dello scorso Agosto dove ha conquistato 4 stelle
su cinque sul prestigioso sito FringeGuru, Paolo Scheriani ripropone questa stagione il suo monologo
pi rappresentato nellarco di 15 anni [LEGGI LA RECENSIONE DI RICHARD STAMP] Lo spettacolo, scritto
da Paolo Scheriani e patrocinato da Amnesty International, fu prodotto nel 1999 e da allora diventato un
classico del repertorio della Compagnia. Fu lo stesso Giuliano Pisapia (attuale sindaco di Milano) a volere lo
spettacolo come apertura di serate di dibattito sul tema della pena di morte.
Dicono che esiste un meccanismo di grande precisione che permette di misurare il tempo di vita che viene
negato ai condannati, calcolato in secondi, minuti, ore, giorni, anni, eoni. Lo chiamano il meccanismo dellombra.
Il meccanismo dellombra (con il culo sulla sedia elettrica), d voce alle ultime parole di un uomo prima di
morire. Prima di essere ucciso. Non uno sfogo prima di morire ma una vita prima della morte. Lucida analisi,
ricordi, frustrazioni, rabbia, compassione, impotenza, respiro. Voglia di respirare e svuotare i polmoni come
mai si fatto prima. tutto pronto, manca poco pi di unora allesecuzione. I parenti della vittima, i giornalisti,
lavvocato difensore e poche altre persone aspettano di poter entrare nella saletta e attraverso un vetro assistere
cos ad un omicidio. Queste sono le ultime parole di un uomo prima di morire. Queste sono le parole che
tutti noi vorremmo non sentire. Questa la vita di un uomo che si fatta pi corta della sua ombra. Dopo le sue
parole tutto si svolger con estrema precisione e pulizia. Lo spettacolo della morte si compie ed difficile
augurare buon divertimento. Lo spettacolo prima di tutto una testimonianza. Durante il resoconto della propria
vita offerto dal condannato si alternano momenti polemici a momenti poetici. Luomo a cui mancano pochi istanti
alla morte non cerca di discolparsi Io ho ucciso, lo ripete chiaramente due volte , ma cerca di spiegare che
non c differenza tra un presunto colpevole e un presunto innocente di fronte alla sacralit della vita. Non
sufficiente sapere quello che ho fatto, dovete sapere quello che sono e cos il suo racconto si snoda tra i
ricordi di uninfanzia infelice, di una madre perduta e di un padre- padrone. Il condannato cerca pi volte di
interagire con gli spettatori che vede attraverso un vetro immaginario venuti apposta per assistere alla sua
esecuzione sulla sedia elettrica. E davanti a loro non prova vergogna a mostrare tutta la sua paura: Io non
voglio morire. Ho paura. Io sono un uomo come voi. Sar lurlo del condannato che muore, come carne da
macello abbrustolita dalla corrente elettrica, a chiudere lo spettacolo, non prima per di aver consegnato allaria
lultima frase del morente: Io sono un uomo libero.






24 -25 -26 APRILE 2015
COMPAGNIA SCHERIANIMANDELLI/TEATROalleCOLONNE
M.DICK

da Moby Dick di Melville
adattamento e regia Paolo Scheriani
PRIMA NAZIONALE
Dopo il riuscito esperimento delluomo dal fiore in bocca in una versione onirica e fuori dagli schermi proposto a
fine della scorsa stagione, la compagnia scheriANIMAndelli torna questanno a collaborare con Giuseppe
Carbonaro, un giovane attore di 82 anni. La nuova sfida si chiama M.Dick ed chiaro fin dal titolo che una
sfida che ci porter in mare aperto. La grande balena e il capitano Achab diventeranno unoccasione per
interrogarsi sulla condizione umana. Moby Dick un capolavoro letterario dal grande potere creativo che
allarga limmaginazione. Un modo di parlare delle cose dell'uomo visibili e invisibili, indagando su quel che lo
trasforma, dando corpo ai suoi dilemmi, impersonandoli di volta in volta nell'animale mitico che la balena
bianca o nell'uomo che per tutta la vita ha un pensiero dominante: quello di trovare la verit e per questa via,
eventualmente, di abbattere il male o almeno definirlo, dargli un nome. Confrontarsi con quel che la balena
equivale a reggere il confronto con grandi temi che da sempre affliggono l'esistenza umana, il confrontarsi
con il male, il trovare il male in s, l'incontro con il peccato, con la colpa. Sar un esperienza sensoriale
che coinvolger totalmente gli spettatori. Tutti i sensi saranno sollecitati per entrare nel mondo di Achab. Vista,
udito, tatto, olfatto, perfino il gusto. Un viaggio sulla stessa nave del capitano Achab per andare incontro a
unineluttabile destino: non poter conoscere il proprio destino.






sabato 9 MAGGIO 2015 ore 20.45
SINE QUA NON Teatro
LA SOLITUDINE DEL RE

i 55 giorni di Aldo Moro nella prigione del popolo
drammaturgia, regia e interpretazione
Marco Monni
Secondo appuntamento con Marco Monni e il suo teatro di narrazione. Dopo Feltrinelli Monni ci invita a
ripercorrere uno dei capitoli pi della nostra storia recente: il rapimento e luccisione di Aldo Moro. La solitudine
del re ci riporta a vivere i tremendi anni del terrorismo nel momento cruciale dellattacco brigatista al cuore dello
Stato. Lo spettacolo sviscera la situazione emotiva e politica del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo
Moro durante i 55 giorni di prigionia nel covo delle Brigate Rosse dopo il drammatico sequestro culminato con
leccidio di via Fani il 16 marzo del 1978. la consapevolezza delluomo potente abbandonato al proprio destino,
le meschine macchinazioni avvenute al di fuori della prigione col pretesto della ragion di stato, le ingerenze
dei servizi segreti esteri, fanno del politico una figura a tratti Shakespeariana, e sar interessante scoprirne i
lati oscuri man mano che lo spettacolo racconter quei maledetti giorni passati nella prigione del popolo. La
parabola discendente di un uomo lasciato solo e abbandonato dallo stesso ingranaggio che aveva, pur con mille
distinzioni, contribuito a costruire. Un Riccardo III dei gironi nostri destinato al martirio nel nome della fermezza
istituzionale, condannato da una giustizia miope, cercata nelluso di armi e violenza e destinata inevitabilmente
alla sconfitta e alloblio. Le musiche originali del compositore Marco Lamioni, i video realizzati dal regista Paul
Cameron, fanno rivivere quel clima di smarrimento e indignazione che tanto sconvolse lItalia intera.







14 -15 -16 MAGGIO 2015 ore 20.45
TEATROALLECOLONNE/compagnia scheriANIMAndelli
INTERROGATORIO A MARIA

di Giovanni Teatori
con Nicoletta Mandelli
regia Paolo Scheriani
La storia di una donna, di tutte le donne. La storia di tutti gli uomini o di un solo uomo. Le parole
poetiche/profetiche di Testori non hanno bisogno daltro che di essere dette e ascoltate, come in una liturgia.
C quanto di pi sacro e di pi umano in quelle parole. Vanno solo fatte risuonare. Nicoletta Mandelli si
confronta con la poetica testoriana mettendo a suo servizio corpo e voce; tutto quello che una donna - ancor
prima che unattrice - pu dare. Non teatro e non preghiera o forse ne la summa. sufficiente dirle le
parole di questo testo? Come vanno dette? Vanno recitate? necessario? Forse andrebbero solo lette. Testori
ha fatto i conti con il suo linguaggio ed ha trovato una misura inattesa che ha finito per rivelare quale forza
possedessero e la sua capacit inventiva e l'innata rappresentativit della sua parola. Ora sta a ciascuno di noi
fare i conti con la soave potenza del linguaggio testoriano. Come lettori o spettatori, registi o attori.

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