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La "dignit"del lavoro nella sollecitudine attuale della chiesa


2.L'aderenza della chiesa ai tempi. Il senso della preghiera a cesare
la chiesa per antica tradizione costantemente aderente al tempo .Ed per questa ragione che la
consuetudine canonica opera anche contra legem e si rende ottima interprete della legge .l'aderenza della
chiesa ai tempi l'ha portata nel tempo a ricucire i rapporti con la "dilettissima"chiesa patriottica cinese,tale
qualificata e come tale davvero(sembrerebbe)ritenuta. Manifestazione dell'avvicinamento Chiesa-Cina lo si
avuto durante LA MESSA DI REQUIEM di Mozart in onore del Pontefice nell'aula Paolo VI in Vaticano. un
eloquente sentiero musicale che ha visto protagonista la China Philarmonic Orchestra e le voci dello
Shanghai Opera House Chorus nel 2008. Nello stesso anno la stessa Chiesa fu molto criticata per aver
taciuto del massacro dei patrioti tibetani compiuto dalla nuova Cina che si accreditava sulla scena politica
internazionale come potente protagonista,nella consacrazione universale delle olimpiadi della pace. Ma la
Chiesa sarebbe intervenuta con i suoi tempi e i suoi modi,"non potendo i mass media decidere gli interventi
del Pontefice"come avrebbe avuto modo di specificare Mons. Betori nella conferenza stampa conclusiva
del consiglio permanente dei Vescovi italiani. Ogni volta che stato possibile imputare qualcosa alla
Chiesa,quando Essa non ha sentito o non ha voluto sentire,nulla le stato risparmiato,anche se a volte
giustamente. Oggi si avverte un nuovo che non piace e la stessa Famiglia Cristiana Riportando interrogativi
altrui e facendoli propri
(
si chiede se non ci si trovi di fronte a svolte autoritarie;il governo venuto a
conoscenza di tutto ci si scaglia contro la rivista dei paolini,accusandoli di toni squadristici e d del
manganellatore al direttore del settimanale,che da tempo non perdeva occasione per criticare il governo.
Tuttavia la stessa Chiesa si distaccher dalla linea del settimanale,tra la gioia degli stessi rappresentanti del
governo. Il paese intanto regredisce alla "crescita economica zero",che non muta col transitare dei vari
governi. Uno degli schemi della regressione recita:niente prezzo fisso o a tempo indeterminato .niente
famiglia;niente famiglia,niente figli;e niente acquisti ,se non quelli necessari al momento. la crisi odierna
rappresenta sulla scena politica le mille conseguenze di un potere ormai sostanzialmente svuotato e
affievolitoci parlamento ha perso il suo primato e il suo potere stato insidiato da altri organi supremi.
Nessuno pu negare che la Corte Costituzionale ,nel suo ruolo di custode della Repubblica,con le sue
accreditate sentenze interpretative, sembrato voler espropriare spazi non suoi,ma propri del potere
legislativo . alla Corte di Cassazione che spetta il compito di devitalizzare e d'interpretare in forma
dommatica,quanto di veramente additivo e creativo,possa esservi nella giurisprudenza manipolativa della
Corte Costituzionale. Le carenze poi dell'esecutivo a livello nazionale e delle amministrazioni locali,hanno
portato ad attribuire una serie di funzioni di "supplenza"alla Magistratura tutta,fenomeno questo presente
con maggiore pervasivit soprattutto nel nostro ordinamento .Questo fenomeno ha dato vita ad un
ulteriore fenomeno,quello denominato "Mani Pulite"che ha di fatto screditato la funzione insostituibile e
democratica dei partiti. La Gerarchia da parte sua non ha pregiudiziali ideologiche;nel 1931 Pio XI,non ebbe
paura di lodare il Socialismo "in quanto non si pu negare che le sue rivendicazioni a volte si accostino a
quelle che propongono i riformatori cristiani della societ".
Capitolo 3:Il lavoro "possibile preda esclusiva di logiche di mercato"
Gli interventi della chiesa nella realt sociale sono compresi e anche condivisi dall'intellighenzia anche laica.
Oggi Rispetto al passato,nessuno chiede pi ai sacerdoti di chiudersi nella "libert" delle loro sacrestie;la
chiesa infatti sempre pi presente nella nostra societ e soprattutto in quelli che sono i problemi pi
importanti come la precariet del lavoro. Non tutti per apprezzano questi interventi;il mrs(Movimento
Radicai Socialista)ritiene che fa sinistra non possa ammettere che gruppi ideologici o religiosi contendano al
potere civile,democraticamente eletto ,il monopolio del bene comune;lo stato deve essere quindi laico e
garantire il pluralismo ideale e contemporaneamente respingere le ingerenze delle istituzioni religiosi.
Tuttavia oggi io sviluppo scientifico e biotecnologico da una parte e l'evoluzione del costume dall'altra
parte,impongono alla chiesa di dar maggior rilievo pubblico alla missione che le propria,ovvero occuparsi
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dell'ETHOS,che qualcosa d'inscindibile dalla fede. Allo stesso tempo la Chiesa libera da qualsiasi potere
sia esso il pi potente organismo terrestre o allo stesso tempo i singoli consigli di amministrazione. la Chiesa
infatti non ritiene di poter o dover entrare in certe soluzioni tecniche che possono per esempio riguardare il
rapporto di lavoro(la Chiesa infatti ha un compito "mediato",quello "immediato"spetta infatti al
principe,mentre ai "fedeli laici" non resta che da soli o da associati impegnarsi per il bene comune).cos la
Chiesa se da una parte riconosce di non essere organo politico,dall'altra non pu esimersi dall'interessarsi
del bene dell'intera comunit civile;e allo stesso rientra nella funzione normale del magistero indicare le
esigenze primarie ai cattolici.

Capitolo 4:Tempo "precario"
I segni di un mutamento avvertito come necessario e forse ineluttabile,non sono mancati. I tecnici della
programmazione l'avevano gi capito e si erano adeguati verso forme varie di lavoro precario;altri esperti
hanno evidenziato l'esigenza di avvalersi di un modello partecipativo,che resta valido anche se comporta
una maggiore difficolt economica;ritengono inoltre che non si possa pi rinviare la necessit di un
aumento dei livelli occupazionali che di fatto consenta l'aumento dei contratti a tempo indeterminato.
intanto si spegne con i nostri nonni l'unico,vero istituto di previdenza sociale: le pensioni(quelle non
riformate che hanno assicurato fino ad ora ai giovani di pagare i mutui per l'acquisto della prima casa(senza
crisi SUBPRIME).Questo ha portato ad un sempre maggiore aumento di giovani che lasciano la casa
genitoriale sempre troppo tardi. La Chiesa non pu e non rimasta silenziosa davanti a questi problemi. Il
Pontefice nell'intervenire su tali problematiche non ha rivendicato crediti di natura tecnica;gli bastata
infatti la semplicit del padre,del tanto denigrato PATER FAMILIAS e l'apparente bonomia del curato per
poter esprimere tutto il suo turbamento nel vedere i suoi "figli senza un lavoro sicuro e quindi senza la
possibilit di creare in maniera tranquilla una famiglia. Questa attenzione della Chiesa tutta,nasce dal fatto
che per quest'ultima insegnare e diffondere la dottrina sociale appartiene alla sua missione evangelizzatrice
.Come nota infatti il presidente della CEI dalle pagine de L'Avvenire "la Chiesa non un soggetto politico,ma
questo non significa che si disinteressi della RES PUBBLICA vescovi danno voce al loro popolo, perch vivono
con la propria gente,conoscono la vita delle famiglie e questo significa essere fedeli alla propria missione
pastorale.

Capitolo 5:Il pericolo del denaro nell'osservatorio delle fedi:pecunia olet,pecunia
non olet.Gli anargiri.
l'appartenenza religiosa ha sempre profondamente influito sul modo di percepire l'ordine economico,sino a
voler condizionare il modo stesso di vivere,da soli o in comunit. Ancora prima di pensare infatti alla
dottrina sociale della Chiesa,sia le diverse Tavole delle fedi sia le diverse espressioni di religiosit,offrono
innumerevoli spunti di riflessione;proprio da questo punto di vista lecito rinvenire la radice teologica della
laicit cristiana nel "tributo a Cesare";o ancora in tempi recenti l'importanza egalitaria della progressivit
dei tributi "dell'obolo della vedova".Nessuno poi ricorda il riferimento ai medici "anargiri" ,che significa
nemici del denaro,che di fatto offrivano consulenza medica gratuita ai meno fortunati;anche oggi
assistiamo a manifestazioni di questo pensiero. Solo qualche anno fa infatti a Napoli,in un ospedale si
provvide al primo trapianto di cuore in favore di un bambino clandestino;! medici in quella circostanza,a chi
fece rilevare la non cittadinanza dei pazienti espressero stupore e dissenso,in quanto di fronte alla malattia
non si erano neanche il dubbio sulla legittimit dell'intervento. Un altro esempio di assistenza sanitaria
gratuita sicuramente Emergency o Medici senza frontiere che offrono gratuitamente il loro aiuto in Africa
e soprattutto in Sierra Leone dove c' la pi alta percentuale di mortalit infantile nel mondo. Ritornando al
discorso del denaro,strettamente connesso a quest'ultimo e quello dell'usura(gi presente nella letteratura
con Shakspeare,nel Mercante di Venezia).L'attuale crisi dei mutui sub-primari e la crisi dei "derivati" di fatto
non toccano la finanza islamica che non pratica interessi sui prestiti;non sfugge infatti allo studio del diritto
ecclesiastico,cui certamente non sfuggita la particolarit di questo tipo di economia rispettosa di precetti
religiosi in tema di usura. Un 'altra rappresentazione di come la religione determini il modo d'intendere
l'economia, data dal Movimento dei Focolari;quest'ultimi propongono uno stile di vita basato sulla
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comunione dei beni,comunione spontanea che si esprime in modi diversi. una comunione tesa ad aiutare
persone,che vivono in paesi sottosviluppati o in conflitto,nella convinzione che nel Vangelo vissuto
racchiusa in nuce la pi potente rivoluzione sociale .Non vi infatti nessun gruppo religioso o istituzione che
non abbia elaborato una propria regola di tipo economico;gi San Tommaso infatti definiva la smania di
guadagno come "turpitudo".
Capitolo 6:1 produttori di vuoto e il prezzo del lavoro.
il pontefice nella sua visita a Napoli nell'ottobre 2007 ha parlato con "gli occhi aperti" contro il precariato
denunciandolo nei suoi esiti e ribadendo quanto gi aveva scritto in una lettera al presidente della CEI in
occasione centenario della prima Settimana Sociale dei cristiani:"Quando la precariet del lavoro non
permette ai giovani di costruire una loro famiglia lo sviluppo della societ risulta seriamente
compromesso".lo stesso presidente della CEI aveva contemporaneamente toccato il problema. L'intervento
del Papa non ha nulla di rivoluzionario nelle sue parole,essendo queste riferibili ai contenuti stessi del
Corpus della Dottrina Sociale della Chiesa. Tuttavia,forse perch espresso a Napoli iI monito ponteficio ha
avuto maggiore risonanza;infatti a Napoli il lavoro effettivamente difetta. Essenziali quindi i tanto vituperati
operai (anche in contrapposizione alle nuove economie "creative");operai che poi hanno il diritto al
salario,principio e limite supremo questo per tutti i gestori della cosa pubblica e per i diretti promotori della
produzione. Tuttavia in un mondo dove le macchine costruiscono le macchine,non ancora possibile
tuttavia che queste possono acquistare il surplus della produzione. Mentre infatti nella produzione non
automatica la regolazione operata dall'uomo,mediante i suoi organi sensoriali che gli permettono di
valutare la quantit e la qualit della produzione,nella produzione automatica,la regolazione avviene
mediante strumenti elettronici. Inoltre la politica tradizionale della FED di esportare inflazione, sotto gli
occhi di tutti;solo che la crisi,di fonte tutta interna,innescata dalle insolvenze per i mutui subprime esportati
in tutto il mondo,ha prodotto nel 2008 un periodo di grande depressione soprattutto in Italia.Quando
parliamo di mutui subprime,ci riferiamo ai prestiti concessi a clienti senza garanzia,giustificati e permessi
dalle autorit monetariestatunitensi per incrementare la domanda interna attraverso il boom edilizio.
Capitolo 7:Il sonno del diritto alla base della nuova repubblica.
l'uomo del diritto ha una sensibilit diversa;davanti alla giustizia che si contraddice non si avvilisce,si
rincuora. Ma non vero che il giurista confida sempre nella giustizia,anzi il contrario;nonostante le
dichiarazioni ufficiali egli sa che di fronte all'inquirente ,nessuno pu essere a priori veramente sereno. Non
si pu infatti dimenticare il paradosso del grande Salvemini durante la tragica dittatura fascista:"Se mi
accusassero di aver violentato la Madonnina di Milano ,farei le valigie e andrei a Lugano".La soluzione a tali
problematiche nella revisione degli elementi di giudizio,proprio nella decisione che restituisce all'inquisito
la piena dignit. Sembra infatti assurdo che tutti attacchino un giudice per aver revisionato un suo
precedente provvedimento,senza accorgersi che la revisione e la revoca delle misure cautelari
rappresentino la perfezione del processo e la fisiologia del diritto. Anche la stampa procede troppo spesso
con toni e clamori di regola ingiustificati e soprattutto non risponde quasi mai dei propri eccessi e dei propri
errori con congrue sanzioni. C' infatti qualcosa di strano nella stampa se una figura istituzionale
fondamentale come il sindaco di Firenze si lega in catene alle cancellate di un importante quotidiano
nazionale (La Repubblica),per denunciare il fatto che l'onorabilit di un amministratore non pu dipendere
dalle frettolose censure di un cronista. Bisogna valutare con attenzione e non con poche ed estemporanee
parole,un fenomeno multiforme come "mani pulite";linsieme di questa storia si presenta in se
contraddittorio. pur vero che al tempo della prima repubblica,(che aveva avuto comunque il merito di
riscattare il paese dalle miserie della guerra e promuovendo oltre ogni speranza lo sviluppo dell'industria,la
propriet della casa,ecc.)la corruzione aveva raggiunto livelli inimmaginabili,che lo rendevano vulnerabile
ad ogni esercizio dell'azione penale. Tuttavia facilmente si volle dimenticare la funzione democratica svolta
dai partiti politici e tutelata dalla costituzione. tutti furono trattati come approfittatori di
regime,dimenticando che il finanziamento dei partiti un bene necessario(sempre se conforme a legge)e
che molti degli incriminati erano ministri poveri al servizio del funzionamento dei partiti politiche bisogna
ricordare come taluni dei percettori di "tangenti"non tennero una lira per se e che solo per questo
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meritavano rispetto e considerazione."Mani pulite" fu, a somiglianza di un'operazione di polizia,una sorta di
indiretto ma deliberato attacco allo stato,condotto forzando in ogni modo possibile le forme
legali,comprese quelle del legittimo impedimento,violando principi intangibili come la presunzione legale
d'innocenza o le guarentigie sulle immunit parlamentari;intercettando indirettamente le pi alte cariche
dello stato tra cui il Presidente della Repubblica,mentre la stampa inopinatamente le diffondeva
pubblicamente .Intanto nella societ nuova nessun costituzionalista riconosce l'urgenza dell'inserzione
dell'istituto dell'immunit parlamentare all'interno della stessa Costituzione. Questo avrebbe permesso
probabilmente le seconde e le terze infelici Repubbliche frutto certo di questa irrituale repressione
compiuta nel nome abusato della legge. molte volte ci si dimentica di una riserva costituzionale necessaria
sull'esistenza di una propriet pubblica(art.42 cost.(accanto a quella privata e che l'attivit sia pubblica che
privata deve essere indirizzata a fini sociali(art 41 cost.). AIIo stesso tempo nemmeno le cosiddette classi
"intermedie",i capaci e i meritevoli se la passano meglio;da un giorno all'altro sparito il sistema dei
concorsi,previsto come obbligatorio dalla stessa Costituzione,per l'accesso al pubblico impiego(art. 3 e 97
Cost.).Oggi ci si inventa assunzioni precarie e predestinate;in alcune lande del sud vengono attribuiti
determinati posti di lavoro ad ex detenuti, indultati,che sicuramente devono essere protetti da qualsiasi
forma di discriminazione,ma che allo stesso tempo non possono essi stessi discriminare gli incensurati,solo
perch privi di una qualit,quella di ex ospite delle patrie galere. temi questi tutti gravi che sicuramente non
sfuggono alla Chiesa,mente il Presidente del Consiglio come imprenditore indiscusso sovrano dell'etere e
dell'effimero,ha di fatto approvato la riduzione dei fondi alla ricerca e del numero dei professori
universitari,pur essi sostituiti da professori precari ed umiliati. il pontefice allo stesso tempo non fa politica
e invita i cattolici all'impegno politico,per una nuova e incorrotta classe dirigente.
Capitolo 8:L'assenza del lavoro nella fisiologia della transizione.
Ancora oggi come ieri,nella Francia dei lumi e di John Law e poi ancora nel 29,nella societ statunitense cos
come in quella contrapposta comunista,gli economisti stentano a comprendere la gravit della crisi,che
sembra avviarsi ad una soluzione solo con la presa coscienza dell'assenza del lavoro. Nel 1962 l'economista
e uomo politico polacco Lange si compiaceva del fatto che la produttivit del lavoro viene determinata dal
processo di produzione altamente meccanizzato e automatizzato e cessa progressivamente di dipendere da
fattori come la paga individuale del l'operaio;tutto ci per senza avvertire la parallela obsolescenza
progressiva della figura del!'operaio,simbolico protagonista proletario del comunismo .Ancor prima poi in
America,nel 1954,si era fieri dell'aumento della produzione americana e del tenore di vita della popolazione
nel suo complesso,sia rispetto al suo reddito sia rispetto all'enorme riduzione del tempo di lavoro. Le notizie
poi della tendenza accelerata frutto della produzione automatizzata,non viene considerato un segnale
d'allarme. Non siamo tuttavia oggi ad una crisi di segno epocale;solo un'effettiva saturazione della
domanda e delle risorse energetiche e di quelle naturali,potrebbe sorgere una crisi dagli esiti
inimmaginabili.
Capitolo 9:Sull'opulenza senza lavoro nell'isola di Napoli.
Bisognerebbe fare attenzione alle nostre contrade periferiche e bisognerebbe inoltre riflettere sulla
peculiare natura della nostra societ in larga parte omogeneo al resto del mondo,ma con sue particolarit
soprattutto al sud,dove spesso vi opulenza senza corrispondente lavoro;un sud che sulle inadempienze
dei servizi istituzionali ha creato un'industria permanente del malaffare. Mentre da altre parti il
petrolio,l'oro nero,a muovere l'economia,a Napoli sono i rifiuti "l'oro nero".Naturalmente le persone oneste
esistono l'intellighenzia napoletana non morta;sono forze su cui lo Stato e la Chiesa,nelle rispettive
sfere,possono contare. Esistono tuttavia i peana,pi rassegnati che sdegnosi,che credono che i napoletani
soffrano quattro volte:perch la citt non funziona;perch sanno che ne sono responsabili;perch non
vedono vie d'uscita;perch L'Italia non d loro credito. Certamente Napoli non pu essere chiamata in causa
solo perch la capitale della disoccupazione e del precariato,infatti non a caso si elevato il grido di
dolore del pontefice,ma anche per il problema dei rifiuti,che addirittura aveva portato alla nascita di una
multinazionale per lo smaltimento dei rifiuti in tutto il mondo,dall Africa all'America;si addirittura arrivati
ad un corso professionale di formazione per una serie di cinesi,veri e propri stakeholder che trattavo con
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tutte le aziende europee. Chiaramente di fronte all'emergenza i potenti non fanno che mostrare la loro
miserabile dimensione;il ciclo di rifiuti diviene cos epopea tragica per l'attenta penna di Saviano.Capita
poche volte poi che in Italia un pastore di Cristo lamenti la solitudine della Chiesa e la latitanza del potere
civile, successo a Napoli,dove il cardinale ha messo in luce tutti questi problemi ed il loro relativo stato
d'abbandono.
Capitolo 10: le leghe barbariche e gli orrori di Napoli.
per quanto riguarda i clandestini la Chiesa attenta alle loro necessit poich essa al servizio dell'ultimo e
non necessariamente di Cesare. lo Stato non le pu chiedere da un lato di offrire assistenza agli immigrati e
dall'altro censurarla. La chiesa nel prestare aiuto agli immigrati nel pieno esercizio della sua suprema
funzione perch la Chiesa, tra i figli di Dio non esistono clandestini. Chiaramente non spetta alla Chiesa
valutare se in Italia ci sia o non ci sia emergenza immigrati, ma tocca alla autorit religiosa, per voce del
Papa, evitare un altro giro di vite del governo sull'immigrazione. per la Chiesa un privilegio servire gli
ultimi; gli immigrati infatti quasi sempre profughi rappresentano Cristo e nessuno nella chiesa pu
rinnegarli senza essere esso stesso rinnegato nell'ultimo giorno. oggi ancora un ministro degli interni per
levarsi di dosso le critiche piovutegli addosso da tutta l'Europa per la decisione di prendere le impronte
digitali ai piccoli rom annuncia che l'Italia decisa a dare la cittadinanza italiana ai bambini nomadi che
risultino privi di genitori; a questa decisione si dimostra favorevole la Croce Rossa; allo stesso tempo l'Arci
teme che questa maniera saranno separati i piccoli dai loro genitori naturali. il portavoce di Sant'Egidio
apprezzando comunque la decisione presa, teme che questi piccoli possono non godere di vita normale per
l'assenza di documenti anagrafici,ma Napoli non solo problemi; e chi voglia veramente venire a visitare
questa citt, noter che ricca e opulenta come qualsiasi citt metropolitana. Ci vale per Napoli come per
la stessa Secondigliano, dove molti cronisti credono di trovare il ghetto dell'Europa, la miseria assoluta; ma
se riuscissero a non scappare si accorgerebbero di avere davanti i pilastri dell'economia, il cuore pulsante
del mercato. Ci vale anche per San Leucio, dove sopravvive l'antica seteria spediva le sue sete in tutta
Europa; sete che ancor oggi rivestono le sale vaticane, il quirinale, la sala ovale della Casa Bianca. coloro che
prestano lavoro a San Leucio, godevano di una serie di benefici garantiti loro dallo statuto; usufruivano
infatti di formazione gratuita e venne istituita la prima scuola dell'obbligo d'Italia femminile e maschile
includeva discipline di lavoro. Anche il regno di Gomorra ha messo le radici in quella parte del territorio
campano che da sempre definito terra di lavoro. Per cambiare registro, con la criminalit organizzata
bisognerebbe, sia a Napoli in Italia, che lo Stato laico deliberi di fare concorrenza alla malavita nel drenaggio
di approvvigionamento. bisognerebbe cominciare a liberalizzare la droga come accade in Olanda che
smercia droga nelle farmacie; liberalizzazione o no i giovani continueranno a fare uso di droga, come di alcol
e di fumo, ma almeno avrebbero la possibilit di poterlo liberamente dire ai propri familiari. Parlare di morti
bianche poi un modo per soffocare l'urlo di dolore della vittima, costretta a lavorare in un ambiente non
protetti in virt di problemi economici; utilizzare quindi il termine morti bianche e solo modo per evitare
responsabilit per far apparire tutto ci frutto della fatalit.

Capitolo 11: la percezione " attica" del diritto.
nel nostro contesto il diritto recita molti ruoli .Altrove infatti i lodi arbitrali si acquistano e processi si
fermano a suon di elezioni; al sud invece non si elude lo si ignora. Guai per a sfiorare un diritto proprio o
ritenuto tale; ci si pu rifiutare di lavorare se manca il camice, ma guai ad essere sostituiti, sia pure per
motivi di emergenza; al contrario se si dovr lavorare per bisogno le persone saranno pronte a subire
qualsiasi ogni arbitrio, ogni violazione di legge, ogni violazione di orario di lavoro e l'assenza delle pi
elementari misure di sicurezza. A Napoli nessuno veramente sfaticato, i disoccupati esistono ma sono
meno di quelli rappresentati dei numeri ufficiali; molti infatti si adattano, altri ancora svolgono secondi
lavori. Purtroppo vero il mare non bagna pi Napoli, come scrisse Ortese, criticata per aver osato
denigrare tale citt; aveva messo in luce infatti, un problema grave come quello dell'incuria della custodia
dell'acqua di mare sull'intero litorale che andava da Coroglio a Pozzuoli; indagini tecniche hanno dimostrato
infatti, significative tracce di amianto sulla sabbia di bagnoli. Chiariti tutti questi problemi non bisogna
illudersi che il monito pontificio possa di fatto trovare un rimedio facile. La lotta contro il precariato richiede
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sinergie tra forze laiche, cattoliche, politiche e l'attenzione anche delle categorie culturali non seconde ad
altre forze, per le loro specializzate eccellenze.
Capitolo 12: sulla scienza e sul metodo nello studio del diritto ecclesiastico.
Interventi della Chiesa nel sociale richiedono un'attenta visione del metodo dello studio del diritto
ecclesiastico; si richiede inoltre alla chiesa un atteggiamento n neutro n partigiano. Ci si chiede poi, in che
modo possa conciliarsi l'essere giurista e contemporaneamente cattolico; il ginecologo cattolico infatti pu
rifiutare l'aborto, ma un magistrato cattolico cosa deve fare, essendo esso chiamato ad amministrare la
giustizia? secondo noi, il cristiano ha sicuramente l'obbligo di far presente la sua fede cristiana, se richiesta,
ma allo stesso tempo non ha l'obbligo di far aderire il suo credo al ruolo che ricopre nella societ. Il diritto
molte volte il potere di chi non ha potere; in tema di laicit, voglio ricordare la mia tesi, basata
sull'incostituzionalit riguardante alcune norme meritevoli di censura; in quell'occasione il mio relatore, un
maestro, che amava farsi definire "zuevo"(soldato al servizio della Chiesa) non esit a criticare la mia tesi in
sede di conclusione, ma allo stesso tempo a schiudere ad una persona che non aveva altri titoli se non il
proprio studio, le porte della ricerca; sicuramente il relatore non era un barone, nel senso accademico del
termine, ma aveva il pregio di guardare solo al come e non al che cosa s'era prodotto in quel saggio. Sulla
laicit in particolare mi sono avvalso del grande insegnamento di un grande studioso dell'argomento, Mario
tedeschi, che ha dedicato all'argomento molti studi e riflessioni. Ci che colpisce del pensiero dell'autore
la sensibilit e il rispetto profondo per le confessioni religiose e soprattutto per i credi diversi da quello
cattolico. Impossibile infatti non condividere alcune sue riflessioni su quello che viene definito
confessionismo strisciante del nostro ordinamento, ovvero sulla distinzione tra il concetto non univoco di
laicit e a quello relativo al processo di secolarizzazione. Tedeschi ha ragione sull'intensit del contributo
che la nostra materia da ad altre scienze. Per tedeschi il diritto ecclesiastico non vera scienza; allo stesso
tempo non pu non tenersi conto della effettiva disparit di trattamento tra la religione cattolica e le altre
confessioni religiose all'interno del nostro ordinamento. Tuttavia la stessa Chiesa cattolica riconosce il
principio di laicit come una conquista; ma tra i due significati che si possono attribuire alla laicit, quello
cio di privilegio I' indifferentismo religioso e quello che indica la laicit come apertura, non v' dubbio che
la prospettiva pi suggestiva e anche pi insidiosa sia la seconda, che riconosce ad ogni credente il diritto
perch prevalga nella societ l'impronta della propria fede. Chiaramente il concetto di laicit non pu
essere disgiunto dal concetto di tutela del pluralismo e del sentimento religioso. Proprio in virt del
cosiddetto confessionismo strisciante, bisogna ricordare il riconoscimento nel nostro ordinamento, dei
diversi giorni di festivit religiosa e dei tempi di preghiera; Ancora oggi lo Stato secolare e post- secolare
corre il rischio di concepire il fenomeno religioso in una concezione di appartenenza alle sole religioni, in
uno stato giustamente neutrale, che deve mantenere una neutralit aperta anche agli atei, agli agnostici, a
tutti coloro che di fatto non credono; ci non vuol dire che questi soggetti non siano comunque da
considerare come figli prediletti di Dio. Diversi fisici matematici, come Hartle e hawking, nell'ambito della
loro concezione quantistica sembrano negare l'esistenza di un'entit che abbia dato origine al grande moto.
Tuttavia un universo cos uniforme richiede al suo inizio, un'armonizzazione estremamente sottile, che
permetta a quest'ultimo di espandersi in tutte le sue regioni. Personalmente legato come sono all'idea di un
Dio-Persona, trovo ancora insoddisfacente l'ipotesi deista di un'entit che soffi fuoco nelle equazioni, cos
come proposto dai fisici matematici. Anche Leopardi si interrogava sull'infinito e interrogava invano
l'errante luna nel cielo. La Chiesa insegna che la salvezza e la grazia non sono necessariamente legati ai
sacramenti e l'espressione di Cipriano(nulla salus extra ecclesiam) non un giudizio sul destino degli
uomini(si salvano o non si salvano) ma un giudizio positivo sul valore e sulla funzione della Chiesa. D'altra
parte se si voglia che i cristiani recepiscano le vere conquiste dell'illuminismo, i diritti dell'uomo e
specialmente la libert della sede e del suo esercizio, ipotizzabile la previsione di una tesi per cui non
potrebbe prescindersi dalla pari tutela delle varie miscredenze e anche dell'ateismo. Il ruolo del diritto
ecclesiastico non n necessariamente neutro n marginale, ma semplicemente diverso; infatti un
ruolo critico e specialistico nel dover valutare con molta prudenza ci che diverso dalla sua credenza. Allo
stesso tempo ci siamo regolati come tecnici indifferenti, quando siamo stati chiamati ad esprimere un
parere tecnico sulla vicenda giuridica che tocc un prelato napoletano; infatti sembra che il procuratore
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della Repubblica di Lagonegro, che dispose la perquisizione della curia arcivescovile, abbia confessato in
passato di non aver approfondito lo studio del diritto ecclesiastico. Purtroppo tutto ci non deve
sorprendere in quanto recentemente stata disposta l'eliminazione del diritto ecclesiastico come materia
di esame del concorso in magistratura. Ormai si sa il precedente pastore di Napoli, di fede e di etica
adamantina, era stato trascinato innocente davanti al procuratore di Lagonegro. Quello che se ne sa
tuttavia tutti quelli che lo dichiararono colpevole, dichiararono cristiani.
Capitolo 13: la rinascenza del lavoro e delle sue forme nella societ dell'opulenza.
Il vero problema quello di pensare al lavoro; ovvero riflettere sul lavoro in s, come proiezione
insopprimibile della nessuna umana. Deve essere visto quindi, con un vero e proprio diritto dovere
spettante ad ognuno, uomo o donna, giovane o vecchio. E se finite sono le proiezioni dell'uomo, allo stesso
tempo sono infinite le possibili risoluzioni di ciascuno status lavorativo. Non a caso infatti la costituzione
italiana riconosce a tutti cittadini il diritto al lavoro, sul quale la Repubblica fondata (art. 1); allo stesso
tempo la Repubblica promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto (art. 4) e raggiunge inoltre
che ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilit e la propria scelta, un'attivit e una
funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della societ. Tuttavia non di qualunque lavoro c'
bisogno, ma di un lavoro degno; ed proprio la parola dignit che ricorre nella dottrina sociale della Chiesa,
che spesso associa questo termine al lavoro. Purtroppo anche nella vita reale questi due termini sono
contestuali e riportati a vicende troppe volte drammatiche. Basti pensare al caso del trentanovenne operaio
di un gruppo imprenditoriale tedesco che prima di uccidersi scrisse: "mi ammazzo perch insieme al lavoro
ho perso dignit". Altro caso scottante quello del giovane professionista che si toglieva la vita all'alba del
14 marzo 2008, gettatosi dal palazzo di giustizia anche l purtroppo figlio della precariet. sicuramente
vero che il soggetto in questione non fosse tanto giovane, avendo 42 anni, ma allo stesso tempo risalta in
maniera negativa la definizione che viene data di questa persona, indicata infatti come bambocciona; cosa
ancora pi grave che a definirlo cos sia stato un Ministro della Repubblica,Padoa Schioppa, dimostrando
ancora una volta l'incapacit dei politici a comprendere la gravit dei problemi. Bisogna ricordare come in
Gran Bretagna fino al 1961 esistesse una norma, sintomo di grande civilt, che sanzionava penalmente
persino il tentato suicidio. chiaro in questo contesto la Chiesa cattolica condanni qualsiasi rivoluzione
armata, in quanto non si pu combattere il male a prezzo di un male pi grande; tuttavia ci sono casi di
ingiustizia in cui si grida vendetta al cielo. Si dovrebbe spiegare infatti il perch del fatto l'Occidente la fame
nel mondo; dovrebbe infatti ricordarsi come le politiche che predicavano gli Stati Uniti e l'Europa tutta non
so se applicate, dando infatti sussidi ai loro agricoltori. Questi ultimi contemporaneamente hanno
cominciato a vendere l'eccesso delle loro produzioni, con prezzi sovvenzionati al paese del terzo mondo;
queste sono politiche che rispondono solo e unicamente agli interessi dei pi ricchi. I problemi oggi sono
tante: basti pensare al lavoro minorile, alla violazione dell'orario di lavoro, all'assenza di tutele e di
protezione, ai licenziamenti per la maternit e sono diventate la regola in alcune contrade del mondo; si
sottoscrivono talora, sotto la pressione di potenti associazioni statunitensi e in generale delle organizzazioni
umanitarie, rapporti di solidariet sociale che si pubblicano insieme ai bilanci annuali societari, per eluderli
subito. Le grandi confederazioni internazionali dei lavoratori da troppo tempo latitano o non hanno forza
per imporre le condizioni inderogabili di garanzie di sicurezza per tutti lavoratori; tutto ci accade mentre
nella Cina comunista, in Vietnam ,in India, in Malesia, Indonesia, in Pakistan i bambini vengono
sistematicamente coinvolti nella produzione, per salari mensili, che vengono concessi solo ai lavoratori
adulti, pari a 40 euro.




Capitolo 14: su un modo nuovo di ripensare il 68. Sua attualit. Un diverso
pensiero economico avanzato alla base della realistica rivoluzione giovanile.
L'espressione anni di piombo identifica Italia gli anni 70 e coincide con la cosiddetta strategia della tensione,
i cui artifici sono rimasti in larga misura oscuri. Gli anni di piombo, con grande approssimazione, iniziarono
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con violenze di piazza prima e con terrorismo poi, volto a sovvertire le strutture dello Stato. In realt lotta
armata fu prevalentemente portata avanti da gruppi di sinistra, mentre il terrorismo "stragista" fu una
grave reazione destabilizzante " di destra". Non a caso Glucksmann propone di parlare il 68 come nella
promessa di una rivoluzione filosofica, la prima forza sovversiva provocata dall'abbondanza e non dalla
miseria. Bisogna chiedersi tuttavia, per quanto riguarda l'Italia, e che ci siano stati gli agguati soprattutto ad
Aldo Moro. In quel periodo sicuramente si contrapponeva la violenza proletaria e studentesca alla violenza
dello Stato. Sicuramente vi un filo sinergico, del sommovimento contestativo e rivoluzionario, il lega sia il
maggio francese, sia la primavera di Praga, sia la controcultura statunitense. La lotta all'autoritarismo
avviene sia nella scuola, riproduttrice di ruoli sociali ricostituiti, con epicentro nelle diverse universit del
mondo, sia nelle fabbriche per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro; e ancora nella famiglia col rifiuto
di ruoli tradizionali e con la liberazione sessuale. Il legame tra studenti e operai sembrano voler determinare
un mutamento irreversibile ed epocale della societ, che si intravedeva ormai fondata su un consumismo
uniforme, dominata da un capitalismo repressivo, ricco di un'opulenza egalitaria di cui ci si poteva solo
appropriare per la liberazione di tutti da ogni bisogno materiale e culturale. chiaro che una rivoluzione
industriale e anche cibernetica, il mito della piena occupazione aveva mostrato tutta la sua falsit.
chiaro che, detto cos, come programma generico e buonista (lavoriamo meno, lavoriamo tutti) di
difficile contestazione, soprattutto in tempi di crisi. Tuttavia bisogna ben comprendere la portata di tale
slogan, una volta che si pretendesse di utilizzarlo come programma politico; il pericolo infatti insito nella
non economicit del programma stesso, che per essere credibile deve coinvolgere pienamente la propriet
privata, soprattutto in termini di sostenibilit. Senza una visione realistica e programmata la riduzione
intenzionale dell'orario di lavoro rimane tuttora del tutto fallace e velleitaria; tutto ci senza pensare che
l'applicazione di un principio siffatto al comparto del pubblico impiego, scadrebbe fatalmente in una sorta
di diffusione, di lavori socialmente utili, ha spese e a danno della collettivit. Prima che scompaiano i
personaggi di quell'epoca, bisognerebbe comprendere per esempio i motivi per cui, chi certamente sapeva
dell'irreversibile marginalizzazione della figura dell'operaio nella societ post industriale, lo poneva al
centro dell'azione eversiva. Ritornando al periodo bisogna dire che la fantasia del potere non prevedeva il
sangue dei "figli dei fiori", non sognavano agguati n tardive legittimazioni. Il terrorismo ha tradito 68 e chi
ogni mattina toglieva la vita ora ad un magistrato, ora ad un giornalista, ora ad un professore universitario,
non faceva altro che tradire la democrazia. La verit che entrambe le prospettazioni (68 pacifista/68
terrorista) costituiscono delle semplificazioni arbitrarie ed intollerabili. Gli anni di piombo non furono
soltanto una parentesi perversa in un processo di evoluzione democratica ma l'esito di una profonda vena
che, all'inizio silente, si nutriva delle turbolenze di quella stagione. Se questo vero non si pu ignorare la
connessione storica tra violenza e 68. Tuttavia chi scrive ha l'impressione che anche gli irriducibili
conservatori- moderati (di cui credo di far parte) possono condividere o almeno esaminare alcune
considerazioni, la prima delle quali ritiene che non pu capire il 68 e di fatto voglia prescindere dalla visione
strettamente economica retrostante, che non solo non marginale, ma che appare viceversa essenziale e
lungamente e finemente elaborata; essa aliment l'origine l'evoluzione del movimento, essendo
comprendere perch abbia trovato cos poco spazio nelle analisi degli studiosi moderni. Assai pi delicato
poi il tema d'interpretazione di fatti e degli stessi slogan, sempre molto suggestivi ma che allo stesso tempo
si prestano a letture distorte e irrazionali. Tutti gli slogan utilizzati in quel periodo appaiono chiarissimi e
costantemente provocatori: "siamo onesti: chiediamo l'impossibile", scritto sui muri della Sorbona; o
ancora "tutto subito", "lavoriamo meno lavoriamo tutti", "rifiuto del lavoro. Cos slogan devono essere
frutto di un'analisi critica e prudente; prendiamo infatti come esempio lo slogan "trasporti gratis".
Quest'ultimo si presta chiaramente a molteplici chiavi di lettura: infatti nell'immediatezza c'era sicuramente
la voglia di scaricare sui costi della produzione e comunque della collettivit, il costo del trasporto del
lavoratore pendolare per raggiungere la fabbrica e poi per tornare a casa, ma anche la pretesa di
computare, come tempo di lavoro, il tempo stesso degli spostamenti quotidiani del lavoratore e degli stessi
ritardi dei mezzi di trasporto. Tuttavia anche oggi, checch se ne dica sicuramente il tempo e rimarr
sempre un fattore fondamentale nella vita di ognuno di noi.

Capitolo 15: sulla "dignit" del lavoro.
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Oggi l'arroganza del potere, la crisi del lavoro sono tali, che neppure a livello di buon senso sono pensabili
ipotesi di autentica soluzione. Nemmeno lo slogan "lavoriamo meno lavoriamo tutti" sembra funzionare
quando si sacrifica l'equit, quando difetta la dignit umana. Ancora una volta infatti risalta il tema della
dignit del lavoro e della stessa persona, tema portato anche ai nostri occhi mediante fatti di cronaca. Si
ricorda infatti nel 2008 il caso di una madre che si appell direttamente al presidente dalla Repubblica gli
confess di aver programmato un prossimo aborto dovendo essa, nonostante donna coltissima, nonostante
lei e il marito abbiano un lavoro, ma con un importo retributivo complessivo familiare assai modesto,
lasciare uno sconosciuto risucchi dal suo utero quel figlio che se ne andr per sempre. La donna ricevette
poco dopo una lettera del presidente della Repubblica, quando lei aveva gi deciso di far nascere il
bambino, non solo esprimendo sentimenti di condivisione della felicit delle tante manifestazioni di
solidariet ricevute, ma esaltando anche la scelta di Sandra ritenuta responsabile e lungimirante; il
presidente della Repubblica invit anche il nuovo Parlamento ad adottare una politica di sostegno della
famiglia, contro la precariet e l'inadeguatezza delle retribuzioni. Oggi chiaramente la Chiesa, le famiglie,
istituti caritatevoli, annunci che possono; gi da tempo infatti il precariato ha consentito di moltiplicare a
basso costo, i posti (finti) del lavoro vero. La conseguenza stata che si sono tagliate fette sempre pi
piccole di una torta della medesima grandezza e il tenore di vita di molti gruppi sociali diminuito. Parole
che sicuramente possono dare fastidio ma che allo stesso tempo mettono in evidenza ci che di fatto
stiamo preparando alle generazioni future. L'eco delle confessioni sussurrano ogni giorno ai sacerdoti
parole di quotidiana verit, di progetti rinviati, di creature amate e mai concepite; e ancora nella peggiore
delle ipotesi nozze consumate e non celebrate. In questo contesto la nostra costituzione appare bugiarda,
in quanto l'articolo 36 della Cost (un lavoro sufficiente ad assicurare a s ed alla famiglia un'esistenza libera
e dignitosa) non sufficiente e contemporaneamente sta portando alla nascita di una generazione senza
identit. Non basta pi oggi il decent work, ma occorre in Italia e dovunque un lavoro degno, secondo
quanto previsto dalla nostra costituzione e contemporaneamente dall'insegnamento universale della Chiesa
cattolica, ovvero un lavoro proporzionato alla dignit della persona umana. I tecnici d'impresa non si
avvedono quanto, sul piano delle retribuzioni, siano fuori dal tempo; dall'altra parte di studiosi del diritto
sindacale, preoccupati dai confini entro i quali pu spingersi l'auto dei lavoratori, non si accorgono che i i
giochi sono gi stati fatti. Se infatti il lavoratore degno del suo salario, allo stesso tempo il salario d'essere
degno del lavoratore. La costituzione come statuto condiviso dice che l'iniziativa economica privata e libera,
ma che essa non pu svolgersi in contrasto con l'utilit sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla
libert, alla dignit umana. Oggi sembra che all'assenza oggettiva di lavoro primario si contrappongono oggi
una societ frenetica .alienata, che ostenta opulenza senza senso. Anche la distribuzione del denaro ed
una scelta non rigida di opportunit e pu essere uno strumento flessibile di direzione politica verso la
migliore societ; quando infatti si parla di bisogni illimitato di servizi, nessuno pu negare la necessit e
l'urgenza di assicurare assistenza alla famiglia, alle lavoratrici madri, all'infanzia; di salvare l'ambiente e
sostenere la sicurezza assoluta dei posti lavoro medesimo sorretto anche da un giusto regime di protezione
antinfortunistica. I turni di lavoro deve essere comunque umani e se il lavoro dell'uomo viene sostituito da
quello meccanizzato, occorre necessariamente diminuire con appositi accordi collettivi le ore di lavoro per
un accettabile equilibrio sociale. Si devono inoltre valorizzare le attivit artigianali e artistiche, diffondere la
formazione tecnica e gli studi. Un altro problema rappresentato dal fatto che nel nostro paese si
propongono ad ogni livello tagli indiscriminati ai finanziamenti della scuola, a cominciare dall'universit,
disponendo dopo la moltiplicazione indiscriminata delle sedi ed insegnamenti, una non equivalente stabilit
di docenti. Oggi a Napoli case d'abitazione vengono intanto vendute all'asta pubblica per debiti in nessun
conto, per una sanzione amministrativa sconosciuto inesistente, inganno anche di persone dall'et
avanzatissima, che non sono in grado di lottare contro il vigore inesauribile di una burocrazia implacabile.
Tra le attivit poi inutili e dannose andrebbero annoverate l'accanimento pubblicitario, che dovrebbe essere
fermato con opportune limitazioni. Risulta anche esagerata la cosiddetta "formazione permanente"
obbligatoria per ogni categoria professionale, e sempre pi tende a trasformarsi da strumento di
aggiornamento a insopportabile pressione burocratica della corporazione di appartenenza, che a sua volta
opprime l'utente; anche i professori universitari di giurisprudenza pare siano esentati per l'esercizio
dell'avvocatura, eccetto che per le elezioni di etica professionale in cui sarebbero notoriamente carenti,
come certe volte asserito ironicamente da taluni consigli dell'ordine stesso. Oggi bisogna anche chiedersi se
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la microelettronica possa mutare la nostra vita; bisogna chiedersi a stesso tempo chi potrebbe finanziare
questa ricerca. Il problema globale e tentativi di brevettare e riservare i segni naturali e la stessa sequenza
del DNA umano, dice lunga sulla gravit del tema. Intanto in Francia si spende per la ricerca il 3% del Pil,
mentre in Italia solo lo 0,7 percento. Le energie petrolifere sono in costante esaurimento, mentre per
arricchire pochi si risparmia sul sole e sulle sue inesauribili energie; politici arroganti intanto possono
denigrare le nuove splendide eliche d'argento a energia eolica, fornitrici a basso costo di risorse
economiche rinnovabili. Intanto le diseguaglianze retributive nel trattamento lavoro assumono con sempre
maggiore frequenza dimensioni abissali in molti paesi industriali, governati dalla destra politica pi retrivo,
in conseguenza della stagnazione dell'economia in una fase di grande inflazione. L'Italia intanto viene
definita da molti "paese da marciapiede; gli invisibili infatti diventano improvvisamente indesiderati. Il
cardinale Martino ha posto un dubbio atroce dalle righe di famiglia cristiana: la proibizione
dell'accattonaggio serve infatti a nascondere la povert del paese e a nascondere anche l'incapacit di
governanti a trovare risposte efficaci, abituati come sono alla politica del "rattoppo". Per fortuna nella
comunit dei credenti le preoccupazioni non sono dettate dagli esiti delle competizioni elettorali; la chiesa
infatti ha una memoria diversa, in quanto non si propone l'effimero come fa il "principe". I vescovi oggi non
taceranno anche se molti vorrebbero che la Chiesa rimanesse in chiesa. Del resto all'interno della stessa
Chiesa i rapporti tra lavoro salvezza dei ricorrenti, non privi talvolta dell'asprezza impostazione dei precetti
sulla santificazione comandata delle feste, all'ora et labora nell'esperienza di trappisti, in quella dei preti
operai. Bisogna quindi ripensare il lavoro: a) come sostentamento;b) come previdenza; c) come socialit.
Lascia senza parole oggi la proposta di chi nell'Europa unita del mercato propone, recitando il contrario di
pensiero di Keynes, la possibilit di aumentare da 48 a 65 ore settimanali il tempo massimo di lavoro, al
servizio esclusivo dell'aumento nominale della produzione e forse del capitale. Nessuno vuol sentir parlare
di decrescita eppure la distruzione dell'ambiente e clima studiato e quotidianamente affrontato, mentre
l'inquinamento diviene progressivamente padrone del creato. Infine il lavoro deve essere inteso come
lavoro comunque sia esso essenziale (e quindi minimo) sesso sociale (sia esso il limitato inesauribile. E
necessario infine che il lavoro in ogni sua espressione sia esercitato nell'interesse del singolo.
Capitolo 16: lo spazio sociale conteso: il "dato" di Cesare e quello di Dio.
Siamo forse alla vigilia di svolte economiche epocali. La novit attuale che entrambe le figure di uomo
(tradizionalmente contrapposte tra uomo dominante e uomo dominato) sono dotate le medesime armi di
difesa e soffrono, per certi aspetti, gli stessi mali: la sovrapproduzione, l'inquinamento, carenza di
assistenza sanitaria, di abitazioni decenti. Da tempo negli USA operatori di borsa sconfitti e manager falliti
vengono sempre pi assorbiti, tra gli invisibili (i barboni); perch meravigliarsi di una storia gi segnata? in
verit tutto ci non altro che quello che da sempre accade ai profughi, ai migranti, agli usurati minati da
tassi e mutui bancari, primari e subprimari. La dignit del lavoro solo una parte della medesima dignit
dell'uomo, sulla quale non a caso si interrogano e insistono forze e poteri spesso divergenti, come lo Stato e
la Chiesa. sfuggito a molti un recente intervento del pontefice contro il pericolo dell'immortalit
(biologica); il pontefice ha definito infatti la scienza come una grande lotta per la vita, riferendosi
soprattutto alla medicina. Ci si chiede quindi, continua il pontefice, che cosa succede se la medicina riesce a
trovare la ricetta dell'immortalit; chiaramente una scoperta del genere si collocherebbe sempre all'interno
dalla nostra biosfera. Ci troveremmo quindi un mondo invecchiato, pieno di vecchi, un mondo che non
lascerebbe pi spazio ai giovani, al rinnovarsi della vita. In questo sforzo di comprensione da parte della
Chiesa, ci che sorprendente, proprio lo spirito di attenzione del magistero nell' adeguarsi e nel
precorrere i tempi, tanto che se qualcuno leggesse la Rerum Novarum senza conoscere la data di
pubblicazione, rimarrebbe sorpreso per la validit e la freschezza del documento a distanza di oltre
cent'anni da sua nascita. La chiese infine conosce da tempo la natura di chi vuole oggi "l'anima" dell'uomo.
un male antico e temuto; contro di lui la Chiesa non tacer per la salvezza dell'uomo stesso. Parler,
magari con la debita prudenza, ma parler e non tacer, in compagnia di ogni credente e di ogni uomo di
buona volont.

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