Sei sulla pagina 1di 52

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

1, comma 2, DR PD - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 60
Aprile 2008

La prima
chiesa degli
Araldi

Salvami Regina

(cfr. Mt 7, 24). Nel pensiero della


Chiesa, si stabilisce un parallelo tra
ledificio sacro la cui santa stabilit viene
esaltata dalla roccia, e il fedele.
(Mons. Prspero Guranger . Lanno liturgico)

Gustavo Kralj

asa di Dio! Alla Chiesa piace ripetere questespressione,


che le fa ricordare il testo evangelico nel quale Ges compara luomo che
ascolta le sue parole, e le mette in pratica, a
colui che costruisce la sua casa sulla roccia

Altare della
Confessione, Basilica di
San Pietro in Vaticano

SommariO
Salvami
Regina

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Apertura dellAnno
Accademico del 2008
......................

Lo splendore
del tempio (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

38

Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno X, numero 60, Aprile 2008

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46)
art. 1, comma 2, DR PD
www.araldi.org
www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

La voce del Papa


Verit fondamentali
della fede

Baccalaureato della sezione


SantAlberto Magno

........................

Commento al Vangelo
I dubbi di alcuni aiutano la
fede di molti
......................

10

42

La liturgia di dedicazione di
una chiesa - Simbolo della
realt viva della Chiesa
......................

18
I Santi di ogni giorno

Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5


00165 Roma
Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91

La prima chiesa degli


Araldi del Vangelo

Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo

......................

Gli articoli di questa rivista potranno essere


riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

40

E accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

Araldi del Vangelo

Stampa e rilegatura:
Istituto Veneto di Arti Grafiche

......................

......................

24

Il mondo
carente di bellezza
......................

48

La Basilica di Notre-Dame
di Montral

35

......................

50

S crivono

Ogni pagina conduce a Dio


con piacere che vi scrivo alcune righe per congratularmi per la rivista, che
ogni giorno edifica sempre pi i nostri
cuori e le nostre menti, conducendoci a
Dio attraverso ogni pagina che leggiamo. Sono molto soddisfatto di ricevere
notizie della nostra Santa Madre Chiesa, per mezzo di questa rivista.
Fra Manuel Victor Hilrio Leal, SJM
Brasile

Motivo di gioia per la


nostra comunit

Innanzitutto voglio felicitarmi per


il gran bene che voi, Araldi del Vangelo, continuate a seminare per mezzo della rivista - basta leggere le esperienze spirituali che i lettori vi comunicano - ed anche per la sua presenza evangelizzatrice in tante nazioni,
proclamando il messaggio di Ges e
di Sua Madre Santissima.
Per la nostra comunit motivo di
immensa gioia riceverla, con i suoi articoli cos ben scelti e di tanto interesse spirituale. Noi la leggiamo in comunit e subito collocata in un luogo visibile a tutte le religiose, a cui
piace rileggere ci che loro pi interessato. In verit, la sua lettura ci stimola a cercare di essere utili alla Santa Chiesa, compiendo la missione specifica che essa ci ha destinato.
Suor Luz Elena de Santa Clara, OSC
Badessa del Monastero delle Povere Clarisse
Colombia

Arricchisce la mia fede


e fiducia in Dio
con immensa soddisfazione che
ricevo mensilmente la Rivista Araldi
del Vangelo, che, per mezzo del suo
meraviglioso contenuto, arricchisce

4Salvami Regina Aprile 2008

i lettori

la mia fede e fiducia in Dio valore


supremo dellesistenza e stringe ancor pi la mia relazione spirituale e
devozione a nostra Madre Santissima
Luisa Camargo
Brasile

Informazioni riguardo al Papa


Ammiro sinceramente questo Movimento. In un momento in cui ci sono cos poche vocazioni religiose come nel mondo doggi, voi riuscite a
formare tanti sacerdoti! La vostra rivista tra le migliori riviste religiose
che conosco, fra laltro perch contiene sempre informazioni sul Papa e
offre temi vari e profondi.
Bernard Biancani
Cile

La rivista forma i miei figli


Sono una giovane madre di due
figli, di 6 e 7 anni. Per una casualit giunta a casa mia una copia della Rivista Araldi del Vangelo. Io lho
letta, mi interessato molto il suo
contenuto e ho fatto labbonamento. Larticolo che mi piaciuto di
pi stato Storia per bambini, che
per alcuni pu essere il meno importante. Ma non il mio caso, perch ai miei figli piace moltissimo
che io legga loro questi racconti. Mi
sono resa conto che, in una forma
molto sottile, la rivista forma i miei
figli nei principi morali.
Laura Castillo Ponce
Ecuador

Una rivista eccellente


La mia opinione sulla rivista eccellente; chiara e concisa per chi
ha orecchie e vuole udire e vedere.
Levangelizzazione che fate in collegi, prigioni, parrocchie pi bisognose e con la giovent straordinaria.
Dio voglia che la semente cada in terra buona e dia abbondanti frutti.
Carmen Laguna Sebastin
Spagna

Parte della famiglia degli araldi


con gioia che manifesto la mia
soddisfazione nel far parte della famiglia degli araldi. Voglio continuare
a fare labbonamento di questa rivista
meravigliosa che ci motiva nel cammino e ci mantiene informati su quello che accade nella nostra Chiesa.
Tereza Pereira Oliveira
Brasile

Sempre migliore
Il tempo passa, le cose cambiano,
e la Rivista Araldi del Vangelo diventa sempre migliore, col suo contenuto molto utile per il nostro apprendimento, con foto che devono essere
conservate per sempre, come un archivio molto prezioso.
Terezinha V. Rabelo
Brasile

Grande servizio prestato


Un sacerdote amico lascia la Rivista Araldi nel suo studio parrocchiale.
cos che ho preso contatto con questa. In alcune occasioni, essa sparisce
subito dallufficio, certamente perch
oggetto di una forte domanda. Lo affermo senza il timore di sbagliarmi, perch
molte volte la povera rivista rimane con
i segni del grande servizio che presta.
Sono confortata nel vedere in voi
una sincera e calorosa devozione a
Ges Eucaristico e alla Santissima
Vergine. Devozioni che considero essere i pilastri fondamentali per perseverare nella grazia di Dio e il modo
pi efficace e diretto di ottenere benefici, tanto spirituali quanto materiali, per tutti. Purtroppo, gli uomini e
le donne dei nostri giorni credono che
la soluzione ai loro problemi sia da altre parti, ma non si rendono conto che
basta congiungere le mani e pregare.
Desidero felicitarmi con voi anche per
il grande rispetto ed obbedienza che
avete verso il Santo Padre, il Papa.
Gladys Montao de Surez
Uruguay

Editoriale
Lo splendore
del tempio

Madonna

di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

- Periodi

co dellAs

sociazione

60
Numero 8
Aprile 200

Poste Italiane

s.p.a. - Spediz

ione in Abbon

amento

Postale

- D. L. 353/20

03 (conv.

in L. 27/02/2

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

La prima
li
chiesa deg
Araldi

Salvami R

egina

Il Cardinale Franc
Rod, incensa laltare, nella cerimonia di dedicazione
della prima chiesa degli Araldi del
Vangelo
(Foto: Victor Toniolo)

o abito in una casa di cedro, mentre larca di Dio sta sotto una tenda! (2 Sm 7,
2)). Con queste parole, il Re Davide manifest il suo ardente desiderio di offrire un edificio a Dio. Per, Davide mor senza soddisfare i suoi desideri, cos
solamente suo figlio Salomone cominci ad edificare la casa del Signore (1 Re 6, 1).
Terminata la grandiosa costruzione, si realizz la prima liturgia di Dedicazione,
nella quale il Tempio fu consacrato al culto dalla deposizione dellArca dellAlleanza nel santuario e la realizzazione di numerosi sacrifici. Appena i sacerdoti furono
usciti dal santuario, la nuvola riemp il tempio e i sacerdoti non poterono rimanervi per
compiere il servizio a causa della nube, perch la gloria del Signore riempiva il tempio (1
Re 8, 10-11). Dio manifestava, con questo segno sensibile, il carattere sacro di quella costruzione: L sar il mio nome (1 Re 8, 29).
Dieci secoli dopo, in quello stesso luogo, Ges rispondeva ai Farisei: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo far risorgere. []Ma egli parlava del tempio del suo
corpo (Gv 2 19, 21). San Paolo, nella sua Lettera ai Corinzi, estende a noi questa
comparazione: Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distrugger lui. Perch santo il tempio di Dio,
che siete voi (1 Cor 3, 16-17).
Esiste, dunque, una correlazione tra il tempio materiale la Casa di Dio -, il tempio vivo che siamo noi, in quanto inabitati dalla Santissima Trinit, per mezzo dello
Spirito Santo, e il Tempio per eccellenza che lo stesso Nostro Signor Ges Cristo,
nella sua adorabilissima umanit.
***
Il Popolo Eletto, quando ha perso il suo primo tempio, si impegnato a ricostruirlo. Dal punto di vista materiale, il nuovo edificio non stato allaltezza del precedente, ma di esso ha affermato il profeta Aggeo: La gloria futura di questa casa sar pi grande di quella di una volta (Ag 2, 9). Infatti, stato cos, perch in questo secondo tempio si realizzata la presentazione del Figlio di Dio, per mano di Maria
Vergine, come anche, trentanni dopo, molte volte l stata la Seconda Persona della Santissima Trinit incarnata, per curare gli infermi, perdonare i peccati di molti
ed annunciare larrivo del regno eterno.
Se grande stato lo splendore di quel tempio materiale, segnato dalla presenza
di Ges, lo splendore dei templi vivi, che sono tutti quanti i cristiani considerati uno
per uno, ancora maggiore. Infatti nelle anime in grazia, nelle quali abita lo Spirito
Santo, Ges si fatto eucaristicamente presente, in Corpo, Sangue, Anima e Divinit, sempre che ricevano la comunione sacramentale.
Per questa ragione, il nostro zelo per la santificazione nostra e per quella degli altri
deve essere molto maggiore di quello nato nel cuore del Re Davide. Contemplando il
triste panorama delle anime esistenti ai giorni nostri, vediamo innumerevoli battezzati
lanciati dal demonio in un vero oceano di relativismo morale. Sono i templi vivi, devastati dalla corruzione di idee e costumi, che necessitano urgentemente di essere ricostruiti con le pietre della santit, in modo che la societ venga ad essere quello che mai
stata: un solo corpo e un solo spirito, sotto legida di un solo Pastore.
Aprile 2008 Salvami

Regina5

La voce del Papa

Verit
fondamentali della fede
Nel ricevere in udienza gruppi di persone pi affini, il Papa
Benedetto XVI tende a non preparare un discorso, ma ad
allacciare con i suoi visitatori una conversazione spontanea, nella
quale egli rivela laffascinante profondit del suo pensiero. Cos
ha fatto rispondendo alle domande del clero di Roma, durante il
tradizionale incontro allinizio della Quaresima
Il mio apostolato sacerdotale si
svolge in particolare tra i giovani. [] La giovent si sente insidiata da molte parti. Sono molti i falsi profeti, molti i venditori di illusioni. Sono troppi gli insinuatori di false verit e di ignobili ideali. []Che fare allora? Come comportarsi?
Cosa dire? Tutti noi sappiamo come difficile per un giovane di oggi vivere da cristiano. Il contesto culturale, e quello mediatico, offrono
tuttaltro che la strada verso Cristo.
Sembra proprio impossibile vedere
Cristo come centro della vita e viverla come Ges ce la mostra. Tuttavia,
mi sembra anche che molti sentano
sempre di pi linsufficienza di tutte
queste offerte, di questo stile di vita
che alla fine lascia vuoti.
In questo senso, mi sembra proprio che le letture della liturgia di
oggi, quella del Deuteronomio (30,
6Salvami Regina Aprile 2008

15-20) e il brano evangelico di Luca


(9, 22-25), rispondano a quanto, in
sostanza, dovremmo dire ai giovani
e sempre di nuovo a noi stessi. Come
Lei ha detto, la sincerit fondamentale. I giovani devono sentire che non
pronunciamo parole non vissute da
noi stessi, ma parliamo perch abbiamo trovato e cerchiamo nuovamente
di trovare ogni giorno la verit per la
nostra vita. Solo se percorriamo questo cammino, se cerchiamo di assimilare noi stessi a questa vita e di accostarla a quella del Signore, allora anche le parole possono essere credibili ed avere una logica visibile e convincente.

La regola fondamentale:
scegliere la vita
Ritorno al Deuteronomio: oggi
questa la grande regola fondamentale non solo per la Quaresima, ma
per tutta la vita cristiana: scegli la vita. Hai davanti a te morte e vita: sce-

gli la vita. Mi sembra che la risposta


sia naturale. Sono solo pochi a nutrire nel profondo una volont di distruzione, di morte, a non volere pi
lessere, la vita, perch tutto contraddittorio per loro. Purtroppo, per, si tratta di un fenomeno che si allarga. Con tutte le contraddizioni, le
false promesse, alla fine la vita appare contraddittoria, non pi un
dono ma una condanna cos c chi
vuole pi la morte che la vita. Normalmente luomo risponde: s, voglio la vita.
La questione resta per quella di
come trovare la vita, di che cosa scegliere, di come scegliere la vita. Le
offerte che normalmente vengono
fatte le conosciamo: andare in discoteca, prendere tutto quanto possibile, considerare la libert come il fare tutto quel che si vuole, tutto quel
che viene in mente in un determinato
momento. Sappiamo invece possiamo mostrarlo che questa strada

Osservatore Romano

una menzogna, perch alla fine non


si trova la vita ma realmente labisso
del niente. Scegli la vita.

Scegliere la vita
scegliere Ges Cristo
La stessa lettura dice: Dio la tua
vita, tu hai scelto la vita e tu hai fatto
la scelta: Dio. Questo mi sembra fondamentale. Solo cos il nostro orizzonte sufficientemente largo e solo
cos siamo alla fonte della vita, che
pi forte della morte, di tutte le minacce della morte. Quindi, la scelta
fondamentale questa qui indicata:
scegli Dio. Bisogna capire che chi va
sulla strada senza Dio, si trova alla fine nelloscurit, anche se possono esserci momenti in cui sembra di aver
trovato la vita.
Poi un ulteriore passo come trovare Dio, come scegliere Dio. Qui
arriviamo al Vangelo: Dio non un
ignoto, unipotesi forse del primo
inizio del cosmo. Dio ha carne e ossa. uno di noi. Lo conosciamo con
il suo volto, con il suo nome. Ges Cristo che ci parla nel Vangelo.
uomo e Dio. Ed essendo Dio, ha
scelto luomo per rendere possibile a noi la scelta di Dio. Quindi bisogna entrare nella conoscenza e poi
nellamicizia di Ges per camminare con Lui.
Ritengo che questo sia il punto
fondamentale nella nostra cura pastorale per i giovani, per tutti, ma soprattutto per i giovani: attirare lattenzione sulla scelta di Dio, che la
vita. Sul fatto che Dio c, e c in modo molto concreto. necessario insegnare lamicizia con Ges Cristo.

Cristo presente nella Sua Chiesa


C anche un terzo passo. Questa
amicizia con Ges non unamicizia
con una persona irreale, con qualcuno che appartiene al passato o che
sta lontano dagli uomini, alla destra
di Dio. Egli presente nel suo corpo, che ancora un corpo in carne e
ossa: la Chiesa, la comunione della
Chiesa. Dobbiamo costruire e ren-

Il Papa Benedetto XVI ricevette nel 7 febbraio,


come consueto nellinizio della Quaresima, i parroci e il
clero della diocesi di Roma nella Sala delle Benedizioni

dere pi accessibili comunit che riflettano, che siano lo specchio della


grande comunit della Chiesa vitale. un insieme: lesperienza vitale
della comunit, con tutte le debolezze umane, ma tuttavia reale, con una
strada chiara e una solida vita sacramentale, nella quale possiamo toccare anche ci che a noi pu sembrare cos lontano: la presenza del Signore.
In questo modo possiamo anche
imparare i comandamenti per ritornare al Deuteronomio, da cui sono partito. Perch la lettura dice:
scegliere Dio vuol dire scegliere secondo la sua Parola, vivere secondo
la Parola. Per un momento questo
appare un po positivista quasi: sono imperativi. Ma la prima cosa il
dono: la sua amicizia. Poi possiamo
capire che gli indicatori di strada sono esplicazioni della realt di questa
nostra amicizia.

Formiamo comunit nelle


quali si rifletta la Chiesa
Questa, possiamo dire, una visione generale, la quale scaturisce
dal contatto con la Sacra Scrittura e la vita della Chiesa di ogni gior-

no. Poi si traduce, passo per passo,


negli incontri concreti con i giovani: guidarli al dialogo con Ges nella preghiera, nella lettura della Sacra Scrittura la lettura comune
soprattutto, ma anche personale
e nella vita sacramentale. Sono tutti passi per rendere presenti queste
esperienze nella vita professionale,
anche se il contesto spesso segnato
dalla piena assenza di Dio e dalla apparente impossibilit di vederlo presente. Ma proprio allora, attraverso
la nostra vita e la nostra esperienza
di Dio, dobbiamo cercare di far entrare, anche in questo mondo lontano da Dio, la presenza di Cristo.
La sete di Dio c. Ho avuto, poco
tempo fa, la vista ad limina di Vescovi di un paese dove pi del cinquanta
per cento si dichiara ateo o agnostico.
Mi hanno detto: in realt tutti hanno sete di Dio. Nascostamente esiste questa sete, perci prima cominciamo noi, con i giovani che possiamo trovare. Formiamo comunit nelle quali si rifletta la Chiesa, impariamo lamicizia con Ges. E cos, pieni
di questa gioia e di questa esperienza, possiamo anche oggi rendere presente Dio in questo nostro mondo.
Aprile 2008 Salvami

Regina7

Oggi purtroppo anche noi sacerdoti, quando nel Vangelo si parla di inferno, dribbliamo il Vangelo stesso. Non se ne parla. O
non sappiamo parlare di paradiso. Non sappiamo parlare di vita eterna. Rischiamo di dare alla fede una dimensione soltanto
orizzontale oppure troppo distaccata, lorizzontale dal verticale.
Lei ha parlato giustamente su
temi fondamentali della fede, che
purtroppo appaiono raramente nella nostra predicazione. NellEnciclica Spe salvi ho voluto proprio
parlare anche del giudizio ultimo,
del giudizio in generale, e in questo
contesto anche su purgatorio, inferno e paradiso.
Penso che noi tutti siamo ancora sempre colpiti dallobiezione dei
marxisti, secondo cui i cristiani hanno
solo parlato dellaldil, trascurando
la terra. Cos noi vogliamo dimostrare che realmente ci impegniamo per
la terra e non siamo persone che parlano di realt lontane, che non aiutano la terra.

La ricostruzione della Terra


pu essere fatta rincontrando
Dio nellanima
Ora, bench sia giusto mostrare
che i cristiani lavorano per la terra
e noi tutti siamo chiamati a lavorare
perch questa sia realmente una citt
per Dio e di Dio non dobbiamo dimenticare laltra dimensione. Senza
tenerne conto, non lavoriamo bene
per la terra. Mostrare questo stato
uno degli scopi fondamentali per me
nello scrivere lEnciclica.
Quando non si conosce il giudizio
di Dio, non si conosce la possibilit
dellinferno, del fallimento radicale
e definitivo della vita, non si conosce
la possibilit e la necessit della purificazione. Allora luomo non lavora
bene per la terra perch perde alla fine i criteri, non conosce pi se stesso,
non conoscendo Dio, e distrugge la
terra. Tutte le grandi ideologie hanno
promesso: noi prenderemo in mano
le cose, non trascureremo pi la terra, creeremo il mondo nuovo, giusto,
corretto, fraterno. Invece, hanno distrutto il mondo. Lo vediamo con il
nazismo, lo vediamo anche con il co-

Quando non si conosce il giudizio di Dio, non si conosce la possibilit


dellinferno, del fallimento radicale e definitivo della vita, non si conosce
la possibilit e la necessit della purificazione

8Salvami Regina Aprile 2008

munismo, che hanno promesso di costruire il mondo come avrebbe dovuto essere, invece, lo hanno distrutto.
Nelle visite ad limina dei Vescovi di Paesi ex comunisti, vedo sempre
di nuovo come in quelle terre siano
rimasti distrutti non solo il pianeta,
lecologia, ma soprattutto e pi gravemente le anime. Ritrovare la coscienza veramente umana, illuminata dalla presenza di Dio, il primo lavoro
di riedificazione della terra. Questa
lesperienza comune di quei Paesi. La
riedificazione della terra, rispettando
il grido di sofferenza di questo pianeta, si pu realizzare soltanto ritrovando nellanima Dio, con gli occhi aperti verso Dio.

Il Giudizio Finale di Dio


garantisce la giustizia
Perci Lei ha ragione: dobbiamo
parlare di tutto questo proprio per
responsabilit verso la terra, verso
gli uomini che oggi vivono. Dobbiamo parlare anche e proprio del peccato come possibilit di distruggere
se stessi e anche altre parti della terra. NellEnciclica ho cercato di dimostrare che proprio il giudizio ultimo di Dio garantisce a giustizia.
Tutti vogliamo un mondo giusto, ma
non possiamo riparare tutte le distruzioni del passato, tutte le persone ingiustamente tormentate e uccise. Solo Dio stesso pu creare la giustizia, che deve essere giustizia per
tutti, anche per i morti. Come dice Adorno, un grande marxista, solo la risurrezione della carne, che lui
ritiene irreale, potrebbe creare giustizia. Noi crediamo in questa risurrezione della carne, nella quale non
tutti saranno uguali.
Oggi si abituati a pensare: che
cosa il peccato, Dio grande, ci conosce, quindi il peccato non conta,
alla fine Dio sar buono con tutti.
una bella speranza, ma c la giustizia
e c la vera colpa. Coloro che hanno
distrutto luomo e la terra non possono sedere subito alla tavola di Dio
insieme con le loro vittime. Dio crea

giustizia. Dobbiamo tenerlo presente, per questo mi sembrava importante scrivere questo testo anche sul purgatorio, che per me una verit cos ovvia, cos evidente e cos necessaria e consolante, che non pu mancare. Ho cercato di dire: forse non sono
tanti coloro che si sono distrutti cos,
che sono insanabili per sempre, che
non hanno pi alcun elemento sul
quale possa poggiare lamore di Dio,
non hanno pi in se stessi un minimo
di capacit di amare. Questo sarebbe
linferno.
Daltra parte, sono certamente pochi o comunque non troppi coloro che sono cos puri da poter entrare immediatamente nella comunione di Dio. Moltissimi di noi sperano che ci sia qualcosa di sanabile in noi, che ci sia una finale volont di servire Dio e di servire gli uomini, di vivere secondo Dio. Ma ci sono tante e tante ferite, tanta sporcizia. Abbiamo bisogno di essere preparati, di essere purificati. Questa
la nostra speranza: anche con tante
sporcizie nella nostra anima, alla fine
il Signore ci d la possibilit, ci lava
finalmente con la sua bont che viene
dalla sua croce. Ci rende cos capaci
di essere in eterno per Lui. Cos il paradiso la speranza, la giustizia finalmente realizzata.

Laddove gli uomini vivono


secondo Dio, appare
un po di Paradiso
E ci d anche i criteri per vivere,
perch questo tempo sia in qualche
modo paradiso, sia una prima luce
del paradiso. Dove gli uomini vivono
secondo questi criteri, appare un po
di paradiso nel mondo, questo visibile. Mi pare anche una dimostrazione della verit della fede, della
necessit di seguire la strada dei comandamenti, di cui dobbiamo parlare di pi. Questi sono realmente in-

La ricostruzione della Terra pu essere fatta rincontrando


Dio nellanima, con gli occhi aperti a Lui

dicatori di strada e ci mostrano come


vivere bene, come scegliere la vita.
Perci dobbiamo anche parlare del
peccato e del sacramento del perdono e della riconciliazione. Un uomo
sincero sa che colpevole, che dovrebbe ricominciare, che dovrebbe
essere purificato. E questa la meravigliosa realt che ci offre il Signore: c una possibilit di rinnovamento, di essere nuovi. Il Signore comincia con noi di nuovo e noi possiamo
ricominciare cos anche con gli altri
nella nostra vita.
Questo aspetto del rinnovamento,
della restituzione del nostro essere,
dopo tante cose sbagliate, dopo tanti
peccati, la grande promessa, il grande dono che la Chiesa offre. E che,
per esempio, la psicoterapia non pu
offrire. La psicoterapia oggi cos
diffusa e necessaria di fronte a tante psichi distrutte o gravemente ferite. Ma le possibilit della psicoterapia sono molto limitate: pu solo cercare un po di riequilibrare unanima
squilibrata. Ma non pu dare un vero rinnovamento, un superamento di

queste gravi malattie dellanima, perci rimane sempre provvisoria e mai


definitiva.
Il sacramento della penitenza ci
d loccasione di rinnovarci fino in
fondo con la potenza di Dio ego
te absolvo che possibile perch
Cristo ha preso su di s questi peccati, queste colpe. Credo che questa sia proprio oggi una grande necessit. Possiamo essere risanati. Le
anime che sono ferite e malate, come lesperienza di tutti, hanno bisogno non solo di consigli ma di un
vero rinnovamento, che pu venire solo dal potere di Dio, dal potere dellAmore crocifisso. Mi sembra questo il grande nesso dei misteri che alla fine incidono realmente
nella nostra vita. Dobbiamo noi stessi rimeditarli e cos farli arrivare di
nuovo alla nostra gente.
(Estratti del discorso nellIncontro col Clero della diocesi di Roma,
7/2/2008. Pubblichiamo il riassunto di
due domande e il testo integrale delle
rispettive risposte del Santo Padre)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa

Aprile 2008 Salvami

Regina9

Commento al Vangelo

I dubbi di alcuni
Le antiche rivelazioni erano conosciute e abbracciate dagli apostoli.
Tuttavia, le innovazioni esternate dal Signore ampliarono molto i loro
orizzonti, causando alcune perplessit. I dubbi positivi di Tommaso e
quelli ingenui di Filippo contribuirono ad arricchire ancor
pi le nuove rivelazioni.

Don Joo Scognamiglio Cl Dias, E.P.

aVangeloA

Sergio Hollmann

on sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti.
Se no, ve lavrei detto. Io vado a prepararvi un posto;
quando sar andato e vi avr preparato un posto, ritorner e vi prender con me, perch siate anche voi dove
sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via.
Gli disse Tommaso: Signore, non sappiamo dove vai e
come possiamo conoscere la via?. Gli disse Ges: Io
sono la via, la verit e la vita. Nessuno viene al Padre
se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscere-

San Filippo Cattedrale di Bayonne (Francia)

10Salvami Regina Aprile 2008

V Domenica di Pasqua

aiutano la fede di molti


I Non sia turbato
il vostro cuore
Non sia turbato il vostro cuore.
Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
La previsione fatta da Ges ai
Suoi discepoli, sulla triplice negazione di Pietro, prima del canto del gallo, come anche lannuncio del tradimento che sarebbe stato perpetrato da Giuda, sono state fatte di proposito per turbare i loro cuori 1. Per
questo afferma Maldonado: Secondo
lopinione di tutti gli autori greci, questa frase stata pronunciata da Cristo

affinch gli apostoli non si spaventassero troppo nelludire la previsione riguardo a Pietro (che Lo avrebbe rinnegato) e pensassero che anche loro, contro la loro volont, Lo avrebbero tradito, una volta che il capo e pi valente
di tutti sarebbe dovuto cadere 2. Alcuni di questi autori hanno perci concluso che questo consiglio di Cristo, il
quale dimostrava di conoscere il pensiero dei Suoi discepoli, abbia costituito una prova della Sua divinit.
Gli apostoli avevano fede in Dio
fin dallinfanzia in quanto erano stati
educati dai genitori nei principi della vera religione. Daltra parte, in nu-

merosissime occasioni avevano avuto lopportunit di manifestare questa credenza. Ma, a partire da allora,
Ges vuole un passo in pi in questo
cammino. esattamente il leitmotiv
di tutto questo discorso: Ges esige dai
suoi discepoli che essi abbiano fede in
Lui come la posseggono nel Padre, credano che Lui sia nel Padre e il Padre
in Lui3.
Prima della sua partenza, Cristo risolleva loro lo spirito: che non ci sia
turbamento. Come Voi avete fede in
Dio, abbiate fede anche in Me. Visto che credono in Dio, credano anche
in Lui; che questa fede si mantenga e

Srgio Hollmann

te anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto. Gli disse Filippo: Signore, mostraci il Padre e ci
basta. Gli rispose Ges: Da tanto tempo sono con voi
e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha
visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non
credi che io sono nel Padre e il Padre in me? Le parole
che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che con
me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre
e il Padre in me; se non altro, credetelo per le opere
stesse. In verit, in verit vi dico: anche chi crede in me,
compir le opere che io compio e ne far di pi grandi,
perch io vado al Padre (Gv 14, 1-12).

San Tommaso Cattedrale di Bayonne (Francia)

Aprile 2008 Salvami

Regina11

aumenti durante la sua assenza, malgrado assistano alla sua morte in Croce; che credano in Lui come al Figlio
di Dio, tema del Vangelo di Giovanni
[] Per questo il primo verbo allindicativo presente, e il secondo, allimperativo4.
Il credere nel Figlio di Dio porta
nel cuore una tranquillit imperturbabile, la vera fiducia e serenit, in
una parola, una pace solida, poich,
nonostante tutti gli ostacoli, lotte e
debolezze che possiamo patire, Dio e
il Suo Cristo trionfano nella Loro onnipotenza, come commenta Crisostomo: La fede che avete in Me e in mio
Padre che Mi ha generato, pi potente di tutti gli avvenimenti che possano
sopravvenire: nessun ostacolo ha potere contro di lei. In questo modo manifesta il potere della Divinit, che metteva in evidenza i pensieri riposti nelle loro anime, dicendo: Non si turbi il vostro cuore5.
Questo consiglio di Ges si estende anche a noi, perch, se Cristo con
la Sua provvidenza divina governa

tutte le cose e pu trarre frutti per


la Sua gloria da tutti gli avvenimenti,
come si pu turbare il nostro cuore?
Egli il nostro Salvatore che tutto ha
previsto e, oltre ad essere passato per
tutte le prove, ci accompagna ad ogni

Il credere
nel Figlio di
Dio porta al
cuore una
tranquillit
imperturbabile
passo con una profusione di grazie e
doni, mirando alla nostra stessa glorificazione. Tenendo presente questo, non aver fede o averla in forma
debole, o addirittura non sapersi appoggiare ad essa durante le difficolt, afflizioni e angustie, essere in-

felici. Peggio ancora quando si cerca


consolazione nel mondo o nella carne, perch entrambi sono incapaci di
aiutarci.

II La promessa del
Regno dei Cieli
Nella casa del Padre mio vi sono
molti posti. Se no, ve lavrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sar andato e vi avr
preparato un posto, ritorner e vi
prender con me, perch siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la
via.
In questi tre versetti, Ges tratta
le realt eterne e soprannaturali legate alla nostra fede ma, trovandosi
la Sua anima nella visione beatifica
fin dalla Sua creazione, discorre sopra questi argomenti con tutta lautorit e chiarezza, mantenendo la semplicit di chi narra ci che vede. Le
immagini da Lui impiegate, acquistano candore e nel contempo sono pre-

Il Regno dei Cieli il Paradiso dei beati, ci sono molte case e ad ognuno riservata la propria,
senza il pericolo che un altro la occupi
Dettaglio di Cristo Glorificato nella corte dei Cieli, Fra Angelico Firenze

12Salvami Regina Aprile 2008

gnanti. Con la Sua didattica divina, Si


esprime in modo interamente accessibile. Le verit contenute in questi
versetti sono trasmesse al fine di infondere nei discepoli la fiducia di non
essere esclusi dal Suo Regno, sebbene non potessero seguirLo in quel
momento.
Egli li consola, garantendo loro che non restano esclusi, anche se
al momento non Lo seguono. A suo
tempo faranno questo, e non gli mancher il posto l, perch nella casa di
suo Padre, cio, nel suo Regno, ci sono molte case e ad ognuno riservata la propria, senza il pericolo che un
altro la occupi6.
Il Regno dei Cieli il paradiso dei beati, creato fin dal principio del mondo, le cui porte si sono
chiuse per il peccato delluomo. Ges annuncia che Egli non solo aprir queste porte con la Sua morte,
resurrezione e ascensione, ma prender possesso del Regno in Suo nome e per i Suoi meriti, e preparer
in esso un posto per ognuno di noi.
Daltra parte, malgrado questo
Vangelo accentui la nota della moltitudine delle case 7, esse sono differenti, pertanto, disuguali. A questo riguardo, appropriatamente,
San Gregorio commenta: Le molte
case combinano con lunico denaro,
perch, sebbene alcuni si rallegreranno e si allieteranno pi di altri, tutti, comunque, godranno nel possesso
unico della visione del loro Creatore.
[] Non sentono neppure gli effetti di questa diseguaglianza, perch l
ognuno riceve quel tanto di gloria che
gli basta8.

Ges preparer il posto e


ritorner per portarci con Lui
A questo commento aggiunge
SantAgostino: Cos Dio sar tutto per
noi: essendo Lui la carit, in base a
questa far in modo che il bene posseduto sia comune a tutti. In questo modo, ognuno possiede il bene che egli
stesso non ha, nella proporzione in cui
lo ama nellaltro. Non ci sar, dunque,

invidia nella disuguaglianza di gloria,


perch regner lunit di amore9.
Commentando SantAgostino, il
padre Manuel de Tuya O.P., a sua volta, va oltre: Linsegnamento che il
Cielo non sia soltanto per pochi; esso
ha unimmensa capacit; ci stanno tutti. Limmagine, probabilmente, ha come base il piano del Tempio, con le sue
molteplici stanze e divisioni, che Cristo
un giorno ha definito come la casa di
mio Padre (Gv 2, 16). Precisamente
Lui va in Cielo come un Figlio alla casa di suo Padre.
Questo fa gi vedere loro la sua sollecitudine, poich va a preparare loro
un posto. SantAgostino pensava che
Egli avrebbe fatto questo preparando

Il Cielo
non soltanto
per pochi; esso
ha unimmensa
capacit, vi ci
stanno tutti
qui i futuri inquilini. Questa interpretazione, tuttavia, modifica sostanzialmente la metafora. Il motivo di questa
preparazione che nessuno sarebbe
potuto entrare nel Cielo prima che vi
fosse entrata lUmanit di Cristo resuscitato, visto che Egli la primizia di
tutta lumanit.
Tuttavia, Cristo non va solamente a preparare loro un posto, ma annuncia il suo ritorno per portarli con
Lui alla loro casa, dopo aver preparato il Cielo per gli uomini, mediante
il suo stesso ingresso in esso (sebbene si
diriga direttamente ai suoi apostoli, la
dottrina universale). Questo quello
che chiedeva al Padre nella sua preghiera sacerdotale (Gv 17, 24). A che
momento si riferisce questa venuta? Si
suggerito il momento della morte, o
della parusia o semplicemente si sareb-

be affermato il fatto, senza precisare il


momento.
Non sembra riferirsi al momento
della morte. un tema non trattato nei
Vangeli con questa esclusiva e specifica precisione.
Generalmente si ammette la parusia, il tema frequente e speranzoso della prima generazione cristiana.
Sono molte le allusioni fatte a questo
negli scritti neotestamentari. Soprattutto San Paolo parla della parusia
di Cristo, nella quale i giusti escono
allincontro del Signore che viene
a prenderli e cos staremo per sempre con il Signore. Pertanto, consolatevi gli uni gli altri con queste parole
(1Ts 4, 17-18)10.

La nostra grande dimora


lo stesso Dio
La Teologia ci spiega che la nostra grande dimora lo stesso Dio;
Egli il nostro tempio. Coloro che
in Lui credono con speranza, amore e in verit abitano in Lui. Le immagini impiegate da Ges in questi
versetti sono infinitamente inferiori
alla realt, a tal punto che noi non
possediamo, in questa terra, una conoscenza perfetta riguardo ad essa. Solamente Ges ce laveva nella sua pienezza ed per questo che
parla con piena propriet su questa
materia. In quanto Dio, in Lui non
si mai interrotta questa Sua conoscenza e amore. Sotto la sua natura umana, avr collocato il Suo corpo glorificato nel centro attivo del
rinnovamento di tutta lopera della
creazione,persino negli esseri minerali (cfr. Rm 8, 18-25). Egli ritorner per elevarci di natura, superando
il nostro stato di animalit e la stessa morte, in modo da stare dove Lui
si trova.
Che altro ci manca? Il nostro posto preparato, la parola e la promessa di Dio ci sono state date, indispensabile intraprendere gli sforzi necessari per adempiere allunico requisito: essere pronti per questa
grande venuta.
Aprile 2008 Salvami

Regina13

III Io sono la via,


la verit e la vita
Gli disse Tommaso: Signore, non sappiamo dove vai e
come possiamo conoscere la
via?
Ges aveva gi detto loro in altre
occasioni che sarebbe ritornato dal
Padre, dopo essersi consegnato al Sinedrio, essere stato crocifisso e dopo essere resuscitato, questa sarebbe
stata la Sua via. Per questo ha risposto in precedenza a Pietro: Dove io
vado per ora tu non puoi seguirmi;
mi seguirai pi tardi (Gv 13, 36).
Pertanto, gli apostoli sapevano.

Gustavo Kralj

La rusticit degli Apostoli

La domanda di Filippo lascia vedere,


ancora una volta, la rudezza e
lincomprensione degli apostoli davanti
alla grande illuminazione della Pentecoste
San Filippo Chiesa del Sacro Cuore
di Ges, Montreal (Canada)

14Salvami Regina Aprile 2008

Secondo San Giovanni Crisostomo, Tommaso chiede con ogni rispetto, mosso dal desiderio di dare unopportunit a Ges di essere pi esplicito. Teofilatto nota la differenza di
obiettivi nelle questioni poste da Pietro e Tommaso. Il primo voleva seguire il Maestro, laltro era preso dallinsicurezza davanti alla possibilit che
tutti loro dovessero affrontare situazioni di rischio. Maldonado propenso a vedere in questo atteggiamento
di Tommaso una tacita lamentela e
un amoroso rimprovero per non aver
mai voluto dire loro apertamente dove sarebbe andato11.
Si pu anche facilmente dedurre da questa domanda quanto alcuni degli apostoli, se non tutti, avessero lequivoca idea che il Signore Maestro stesse annunciando un viaggio, in cui lo avrebbero accompagnato, come tante altre volte. Questa deduzione ha il suo forte appoggio nelle
nostre stesse reazioni, perch innumerevoli volte ci dimentichiamo degli insegnamenti ricevuti o addirittura li conserviamo in pura teoria, senza applicarli ai casi concreti. Nella
ricchezza, ci dimentichiamo dellobbligo del disinteresse, nella povert,
della virt della rassegnazione; nella
malattia, del merito della sofferenza;
nella gloria, dellumilt; insomma, in

ogni circostanza, dovremmo vivere


non solo conoscere! in funzione del
nostro fine ultimo, leternit.
Ritornando allanalisi dellatteggiamento dei discepoli di fronte
allaffermazione di Ges, ascoltiamo
quello che ci dice padre Manuel de
Tuya O.P., su questo passo: Gli apostoli sembrano essere molto grossolani,
non comprendendo, come in altre oc-

Non pu condurci
per luoghi traviati
Colui che la Via,
n ingannarci con
false apparenze
Colui che la Verit
casioni, gli insegnamenti di Cristo. Annunciando loro che va al Padre, in Cielo, essi avrebbero dovuto comprendere ci che gi aveva detto loro, in altre
forme, tante volte: che dovevano accettare il Suo messaggio12.

Gli disse Ges: Io sono la via, la


verit e la vita. Nessuno viene al
Padre se non per mezzo di me.
Maldonado cerca di dimostrare
quanto sia difficile intendere la ragione per la quale Ges aggiunge la Verit e la Vita alla Via. Quanto a
questultima, ci mostra come Cristo
per noi Via con la Sua dottrina, con
la necessaria fede che in Lui dobbiamo avere per giungere alla vita eterna,
lo stesso riguardo allimitazione di Lui,
che per noi obbligatoria, e alla fine,
per averci Lui con i suoi meriti riaperto le porte che ci erano chiuse13.
Gi Lagrange non concorda con
le difficolt sollevate da Maldonado: Basta che questa verit e questa vita siano quelle dellIntermediario che le possiede assolutamente, come suo Padre14.

IV Ges rivela
la sua identit

Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto. Gli disse Filippo: Signore, mostraci il
Padre e ci basta. Gli rispose Ges: Da tanto tempo sono con voi
e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il
Padre. Come puoi dire: Mostra-

Se gli apostoli
avessero
riconosciuto tutta
la divinit che
cera nellUomo
che parlava loro...

ci il Padre? Non credi che io sono


nel Padre e il Padre in me? Le
parole che io vi dico, non le dico
da me; ma il Padre che con me
compie le sue opere
Se gli apostoli avessero riconosciuto tutta la divinit che cera nellUo-

mo il quale parlava loro, se avessero compreso la Sua unica personalit, si sarebbero resi conto dellunit della natura che Lo legava al Padre. Essi non arrivavano a penetrare
il profondo mistero della consustanzialit tra il Figlio e il Padre. perci qui che Ges li immerge in questa
meraviglia inattingibile neppure dalla pura e naturale intelligenza angelica, confidando loro questa rivelazione in piena intimit, e nel contempo
infondendo loro pi elevati gradi di
fede nella Sua divinit, che pervade
le loro anime delle consolazioni da
qui risultanti.
L stava dinanzi a loro il Figlio
che, essendo uomo, possiede due
nature: una umana, somigliante a noi ad eccezione della Persona, laltra divina, per la quale
uguale a Suo Padre. Ma, come
avrebbero potuto essi dischiudere i densi veli di tale arcano? San
Giovanni Crisostomo fa una ponderata riflessione a questo proposito:
Se conoscerete la mia sostanza e dignit, conoscerete anche quella di mio
Padre. Dunque, sebbene lo conoscessero, non era come conveniva, fino a
che, con la venuta dello Spirito Santo,
Lo conobbero in una maniera perfetta. Per questa ragione, continua: E da
questo momento lo conoscete (si riferisce alla conoscenza intellettiva), poich Lo avete visto (attraverso Me).
Manifesta cos che chi Lo vede, vede il
Padre. Non Lo hanno visto, per, nella sua pura essenza, ma in quella velata dalla carne16.

Gustavo Kralj

E, infatti, non possono pi esserci


equivoci o incertezza, perch il Padre
la fonte immutabile, eterna e infinita
dellessere, della vita, dellamore, della verit, ecc. verso questo fine ultimo che Si dirige il Figlio dellUomo,
non per essere consumato, ma per essere glorificato e, cos, aprire la via a
tutti coloro che di Lui vivranno e nella
Sua verit crederanno. Nessuno pu
andare al Padre senza la Sua intermediazione. Per questo cos commenta
SantIlario: Non pu condurci per luoghi traviati Colui che la Via, n ingannarci con false apparenze Colui che la
Verit, n abbandonarci nellerrore della morte Colui che la Vita15.

Le domande di Filippo
e Tommaso
Filippo possedeva un temperamento e una psicologia molto differenti da quelli di Tommaso. Costui
era molto positivo e sospettoso. Laltro dimostrava ingenuit con la sua
domanda: La domanda di Filippo il
quale Gli chiede di mostrare il Padre,
pensando che Cristo, che ha fatto tanti miracoli, Lo avrebbe manifestato ora
con una meravigliosa teofania, nello

Si pu dedurre dalla domanda


di Tommaso quanto alcuni degli
apostoli, se non tutti, avessero
lequivoca idea che il Signore
Maestro stesse annunciando un
viaggio come tante altre volte.
San Tommaso Chiesa del Sacro Cuore
di Ges, Montreal (Canada)

Aprile 2008 Salvami

Regina15

stile che si pensava riguardo a Mos o


Isaia, i quali avevano visto Dio lascia
vedere, ancora una volta, la rudezza e
lincomprensione degli apostoli davanti alla grande illuminazione della Pentecoste17.
Ci capitano molte volte nellanimo
ingenue curiosit analoghe a quelle
di Filippo, ci piacerebbe vedere, comprendere e realizzare certe verit della nostra fede. Non in questo mondo che otterremo la visione chiara da
noi desiderata. Dobbiamo accontentarci delle luci avvolte nella penombra offerta dal nostro credo.

In Ges, lInvisibile
diventato visibile
Daltra parte, le domande positive
di Tommaso e quelle ingenue di Filippo danno il margine ad un arricchimento del patrimonio della Rivelazione: il mistero dellunione essenziale e assoluta tra il Figlio e il Padre.
Poich non ci possibile vedere Dio
faccia a faccia, non possiamo conoscerLo se non attraverso le Sue opere (cfr. Rm 1, 18-32). Luniverso creato ci fa concludere lesistenza di un
potere assoluto, infinitamente superiore a noi.
Inoltre, la nostra coscienza ci porta ad immaginare un Dio radicale e
giusto contro le nostre debolezze e
miserie, permanentemente in lite con
noi. in Ges Cristo che constatiamo la Misericordia, il Dio che perdona, rivela, ama e salva, insomma,
il Padre di Bont. Chi vede Ges nei
Suoi atti di infinita benevolenza, vede
il Padre; chi si eleva per le Sue azioni, adora il Padre; chi come umile pecorella ascolta la Sua voce di Pastore,
segue il Padre. In Ges, niente di
ispirazione meramente umana. Tutto in Lui riflette leterno e onnisciente pensiero del Padre. Tutti i suoi atti hanno come fonte la perfettissima
volont del Padre. Nella Sua natura
creata troviamo lespressione della
saggezza, amore e potere infiniti del
Padre. In Lui, lInvisibile ed eterno
diventato visibile.
16Salvami Regina Aprile 2008

Io sono nel Padre e


il Padre in Me
Di fronte a questo versetto, in due
modi si pu conoscere la divinit di
Cristo: con le sue parole e dottrine,e
con le sue opere, cio, con i miracoli che faceva. Entrambe le cose, Egli le
aveva in comune con il Padre, perch
era il Padre che parlava per mezzo di
Cristo, come per mezzo del suo Verbo;
ed anche per mezzo di Lui, come per
mezzo del suo potere e del suo braccio,
operava e faceva miracoli, secondo
linterpretazione di Leonzio e di Cirillo. Allora, come mai Lui dice che non

in Ges Cristo
che constatiamo
la Misericordia,
il Dio che
perdona, rivela,
ama e salva
parla di Se stesso? Agostino e Beda
pensano che Cristo si esprima cos, gi
non come uomo, ma anche come Dio,
ed afferma che non parla di Se stesso,
perch anche in quanto Dio non di
Se stesso, ma del Padre. Costui, nel comunicarGli la natura, Gli d anche le
parole e le opere. Tuttavia, Cirillo, Leoncio e Teodoro di Mopsuestia intendono che il Salvatore parla come uomo, come se dicesse: Sebbene Mi vediate uomo, nel contempo, le parole
che dico e le opere che faccio non sono umane, ma divine. Attraverso queste, dunque, dovete conoscere che sono
qualcosa di pi di un uomo e vedere in
Me il Padre18.

Il Padre, che in Me,


fa le sue opere
Gi sul versetto seguente il padre
Manuel de Tuya O.P. ci spiega: Da
questo conoscere il Padre e il Figlio
ne consegue che devono anche sape-

re che sono uno nellaltro. Come?


Si potrebbe pensare per lunione vitale
e immanenziale di uno nellaltro, in
ragione della persona divina di Cristo,
che la Teologia chiami pericoresi o circunsessione. Probabilmente, per, si riferisce al Verbo Incarnato, come Giovanni considera nel Vangelo. Cos, il
Padre presente in Lui, indipendentemente da altre presenze, attraverso le
opere che Gli concede di fare. Dice in
un testo, che la migliore interpretazione di questo: se non volete credere in Me, credete nelle mie opere, affinch sappiate e riconosciate che il Padre
sta in Me e Io nel Padre (Gv 10, 38;
cfr. Gv 14, 20). Il Padre Sta in Lui per
la comunicazione che Gli fa, e Lui sta
nel Padre per la dipendenza che la sua
umanit ha rispetto al Padre per realizzare i miracoli e il messaggio.
Infine, le opere in Lui realizzate
dal Padre, Egli le rimette alla garanzia di questa mutua presenza e della verit che chi Lo vede, vede il Padre19.

V Tutto posso in colui


che mi d la forza.
Credetemi: io sono nel Padre e il
Padre in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verit, in verit vi dico: anche chi
crede in me, compir le opere che
io compio e ne far di pi grandi,
perch io vado al Padre.
Dir pi tardi Giacomo, nella
sua lettera, che la fede senza le opere morta. Qui, il Salvatore afferma quanto questa fede da Lui pretesa sar proficua in realizzazioni divine. Questa virt crea un legame divino. Lo stesso San Paolo affermer:
Io vivo, ma gi non sono io, Cristo che vive in me (Gl 2, 20), e aggiunge: Tutto posso in Colui che mi
d la forza (Fil 4, 13). Andando al
Padre al fine di essere glorificato nella Sua umanit trionfante, estender
ai discepoli che in Lui credono il potere di fare miracoli che ha ricevuto
dal proprio Padre. Se i misteri ci so-

Victor Toniolo

di essi, e non i discepoli per se stessi. Noi siamo soliti cantare al Signore: O Signore che sei la mia forza,
fa che io Ti ami.
Quali sono infine queste opere
maggiori? Sar perch, al loro passaggio, la loro ombra curava i malati? Era infatti opera pi mirabile
guarire un malato con lombra che
con lorlo del vestito. Ma il Signore ha guarito malati con lorlo del
vestito per Se stesso, e con lombra
per mezzo dei discepoli. NeIluno e
nellaltro caso, stato sempre Lui
lautore dellopera20.
) Cf. LAGRANGE O. P., M-J. vangile selon Saint Jean. Paris: Librairie
Lecoffre J. Gabalda et Cie. EDITEURS, 1936, p. 372.

) MALDONADO S. J., P. Juan de.


Comentarios a los cuatro Evangelios.
Madrid: BAC , 1954, v.III, p.782.

) LAGRANGE. Ibidem, p.372.

) TUYA O. P., P. Manuel de. Biblia


Comentada. Madrid: BAC, 1964,
v.II, p.1.228.

) Apud AQUINO, San Tommaso d.


Catena Aurea.

) MALDONADO. Ibidem, p.784.

) Cf. LAGRANGE. Ibidem, p.372.

) Apud AQUINO, San Tommaso d


Catena Aurea.

) Idem, Ibidem.

) TUYA. Ibidem, p.1.229.

10

) Cf. MALDONADO. Ibidem, p.786.

11

) TUYA. Ibidem, p.1.230.

12

) Cf. MALDONADO. Ibidem, p.787.

13

Sebbene Mi vediate uomo, nel contempo, le parole che dico e


le opere che faccio non sono umane, ma divine. Attraverso queste,
dunque, dovete conoscere che sono qualcosa di pi
di un uomo e vedere in Me il Padre
Crocifisso venerato nella Casa Turris Eburnea degli Araldi del Vangelo

no difficili da comprendere, le opere


parlano da sole e facilitano il nostro
credere.
Che questo dono concesso dal
Salvatore ai Suoi fedeli servitori non li inorgoglisca, come avverte

SantAgostino: Non si elevi il servo


sopra il Signore, n il discepolo sopra il Maestro. Dice che i discepoli
devono fare maggiori opere rispetto
a Lui, ma si intende che Lui colui
che opera nei discepoli o per mezzo

) LAGRANGE, Ibidem, p.375.

14

) Apud AQUINO, So Toms de. Catena urea.

15

) Idem, Ibidem.

16

) TUYA. Ibidem, p.1.231.

17

) MALDONADO. Ibidem, p.793.

18

) TUYA. Ibidem, p.1.231.

19

) Evangelho de So Joo, comentado por Santo Agostinho A Ceia do


Senhor. Coimbra: Grfica Coimbra,
1952, v.IV, p.123.

20

Aprile 2008 Salvami

Regina17

La liturgia di dedicazione di una chiesa

Gustavo Kralj

Simbolo della realt


viva della Chiesa
La ricchezza simbolica della liturgia di dedicazione di una chiesa
costituisce una vera catechesi che merita di essere approfondita
e apprezzata. Offriamo al lettore alcune considerazioni sul
significato di questo bel cerimoniale liturgico.

Jos Antonio Dominguez

Altare della Confessione,


Basilica di San Pietro
in Vaticano

in dai primordi del cristianesimo, i fedeli si


riunivano in assemblea (ecclesiae) per celebrare
lEucaristia,
amministrare i sacramenti e ascoltare la Parola di Dio. I luoghi di riunione erano abitualmente le loro stesse case, dove veniva utilizzata la sala pi spaziosa. Alcuni di questi locali di culto sono menzionati nel Nuovo
Testamento.
sicuro afferma il rubricista spagnolo, Don Joaqun Solans, nel suo
Manuale Liturgico che gli Apostoli celebrassero i Divini Misteri in case
private. Negli Atti degli Apostoli (20,
7-11), si racconta che San Paolo lo fece in un terzo piano, abbellito con molti lumi, dove si erano riuniti i fedeli, ai
quali, dopo averli bene istruiti, ha distribuito il Pane Eucaristico. anche
tradizione sicura che il Principe degli Apostoli, San Pietro, alloggiasse a
Roma in casa del senatore Pudente.
Il luogo in cui si riunivano i cristiani
per ascoltare le sue istruzioni, assistere
ai santi Misteri e ricevere la Sacra Eucaristia, si pu ancor oggi vedere nella
chiesa di Santa Pudenziana, figlia del
fervente e santo senatore1.
Con il tempo, le case nelle quali si
riuniva lassemblea hanno cominciato ad avere stanze specifiche riservate
al culto divino e, a partire dalla fine del
secolo II, si iniziato a chiamare questi
edifici col nome di Domus Ecclesiae.
Nel corso del secolo III, queste
stanze sono cresciute dimportanza
e le altre parti delledificio destinate
a finalit terrene, sono state a poco a
poco separate. La Domus Ecclesiae si
trasforma in Domus Dei.

Consacrazione al culto
Gi a partire dal sec.IV, la dedicazione della Domus Dei era considerata una delle feste pi solenni della Liturgia e aveva lo scopo di mettere in
risalto il carattere sacro delledificio,
che non avrebbe potuto essere pi
usato per fini profani. Commenta, a
questo riguardo, Mons. Guranger:

Le nostre chiese sono sante per la


loro appartenenza a Dio, per la celebrazione del Sacrificio, per le preghiere e lodi in esse offerte allOspite divino. A un titolo migliore del tabernacolo simbolico o il tempio antico, la loro
dedicazione le ha separate per sempre
da qualunque dimora degli uomini e le
ha elevate al di sopra di qualsiasi palazzo della Terra. Tuttavia, nonostante
i riti la cui magnificenza riempie il loro
recinto nel giorno della loro consacrazione a Dio, sotto lolio santo del quale
le loro pareti permangono per sempre
impregnate, esse non rimangono meno
sprovviste di sentimento e di vita.
Che dire, dunque, se non che questa sublime cerimonia di dedicazione
delle chiese, come anche la festa destinata a perpetuare la loro memoria,
non si sofferma nel santuario costruito
dalle nostre mani, ma si eleva a realt
pi auguste e vive? La principale gloria
del nobile edificio sar quella di simbolizzare la grandezza. Sotto lombra
dei suoi archi lumanit sar iniziata a
ineffabili segreti il cui mistero si consumer oltre il mondo, nel pieno giorno
del Cielo2.

La chiesa e la
Gerusalemme Celeste
Nel rituale liturgico della dedicazione di una chiesa spiccano quattro
elementi essenziali: laspersione con
lacqua benedetta, la deposizione delle reliquie dei santi, lunzione sacra
dellaltare e della chiesa, lincensazione, lilluminazione e, per finire, il principale, la Celebrazione Eucaristica.
Per il fatto di essere ledificio un
segnale peculiare della Chiesa pellegrina sulla terra e immagine della Chiesa che abita nei cieli, la Gerusalemme Celeste, questi riti manifestano simbolicamente qualcosa delle
opere invisibili che il Signore realizza per mezzo dei divini misteri della
Chiesa, ossia, il Battesimo, la Confermazione e lEucaristia.
Le ispirate parole di SantAgostino ci spiegano, con sublime genialit, la relazione tra queste due realAprile 2008 Salvami

Regina19

Humberto Goedert

Signore, se non quando sono uniti dalla carit. [] Di


conseguenza, ci che qui vediamo fatto materialmente
nelle pareti, si faccia spiritualmente nelle anime; ci che
scorgiamo qui realizzato nelle pietre e nel legno, si realizzi anche nei vostri corpi, per
opera della grazia di Dio3.
La stessa Preghiera di
Dedicazione lo conferma
con la bella immagine della liturgia latina: Questo edificio fa intravvedere il mistero della Chiesa, che Cristo ha
santificato col suo sangue, per
presentarla a Se stesso, come
Sposa gloriosa, Vergine sfolgorante per lintegrit della fede, Madre feconda per la virt
dello Spirito. [] Qui, le onde della grazia divina seppelliscono i delitti, affinch i vostri figli e le vostre figlie, o Padre, morti per il peccato, rinascano per la vita eterna []
Qui, come giubilante oblazione di lode, risuona la voce del genere umano unita ai
cori degli angeli e salga fino a
Voi la preghiera incessante per
la salvezza del mondo. Qui, i
poveri trovino misericordia,
gli oppressi raggiungano la vera libert e tutti sentano la dignit di essere vostri figli, fino
a che, esultanti, giungano alla
Gerusalemme celeste.
In virt dellunzione, laltare diventa simbolo di Cristo, lUnto per eccellenza,
perch il Padre lha unto con lo Spirito Santo e Lo ha costituito Sommo
Sacerdote, per offrire nellaltare il Sacrificio per la salvezza di tutti.
Altare maggiore del Duomo dEichstatt Baviera (Germania)

t: Questa , infatti, la casa delle nostre orazioni; ma noi stessi siamo casa di Dio. Siamo costruiti come casa
di Dio in questo mondo e saremo consacrati solennemente alla fine dei tempi. Ledificio, o meglio, la costruzione
si fa col lavoro; la dedicazione si realizza con gioia. Quello che accadeva l quando questi materiali si erige20Salvami Regina Aprile 2008

vano, succede ora quando si riuniscono coloro che credono in Cristo. Infatti, accettando la fede, come se fossero tagliati il legno e le pietre nelle foreste e nei monti. Nellessere catechizzati, battezzati, istruiti, come se fossimo
sgrossati, allineati e piallati nelle mani
dei falegnami ed artisti. Intanto, questi
materiali non costruiscono la casa del

Aspersione dellaltare
e del tempio

La Santa Messa comincia


sostituendo latto penitenziale con laspersione dellacqua benedetta. Essa un sacramentale che,
usato con fede, ci purifica dai peccati veniali e allontana lo spirito maligno. Per il suo carattere esorcistico,
si aspergono anche laltare e le pareti
della chiesa, per purificarli, cos come
tutto il popolo, in segno di penitenza,
e a ricordo del battesimo.

Come Cristo ci ha preceduto nelle acque del battesimo, nel Giordano


spiega Mons. Guranger le aspersioni cominciano dallaltare che Lo rappresenta e poi si proseguono nelledificio intero. Primitivamente, era allora che non solo tutto linterno e il pavimento del tempio, ma anche lesterno
delle pareti e, in alcuni luoghi, persino i
tetti, che venivano inondati dalla pioggia santificante che espelle il demonio,
d a Dio questa dimora e la prepara
per i favori che seguiranno4.

Deposizione delle reliquie


Luso di collocare reliquie di santi sotto laltare trova origine nei pri-

mi secoli della Chiesa, nelle catacombe, dove divenne abituale celebrare


la Messa sulla pietra tombale di un
martire. Con questo, si voleva significare che il sacrificio dei membri trova
il suo principio nel sacrificio del Capo, che Ges Cristo.
Ai giorni nostri, la Chiesa esige
che le reliquie collocate sotto laltare
siano esclusivamente di martiri.
Riguardo a questo antichissimo
costume, Mons. Guranger ci d una
sintetica rassegna storica:
Nei primi secoli del Medioevo, si realizzava la trionfale traslazione delle
reliquie destinate a entrare nellaltare,e
che fino a quel momento si trovava-

no nella tenda dellesilio; in Oriente,


questa la conclusione gloriosa della
consacrazione delle chiese. [] Tra i
greci, il Pontefice deposita le sante reliquie nel vestibolo sacro e le porta sopra il suo capo, onorando come temibile mistero questi resti preziosi, infatti lApostolo disse dei fedeli: Ora voi
siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte (1 Cor 12, 27).
In Occidente, fino al sec. XIII e oltre,
si chiudeva nellaltare, con i Santi, lo
stesso Signore nel suo corpo eucaristico. Era la Chiesa unita al Redentore, la Sposa allo Sposo, dice San Pier
Damiano. Era il compimento finale, il
passaggio del tempo alleternit5.

LAltare, simbolo di Cristo


la pietra solida e si pu trovare in qualunque parte
(S.T.III, q.83- a. 3, ad 5).
Questo antichissimo costume di celebrare la
Messa sui tumuli dei martiri allorigine della raccomandazione della Chiesa di collocare sotto la pietra dellaltare reliquie di martiri o di santi.

Victor Toniolo

llinizio del cristianesimo, laltare era


di legno e aveva la forma dei tavoli
usati per i pasti, infatti lEucaristia era
celebrata nelle case private. Laltare di pietra si
diffuso, soprattutto in Occidente, in seguito al costume di celebrare le feste dei martiri sulla pietra del loro sepolcro. Con la pace di Costantino
e, pi specificatamente, sotto il pontificato di Papa Damaso (336-384) furono costruite, a Roma
come in altre citt, basiliche e chiese in onore dei
martiri pi illustri, con gli altari eretti sopra le loro tombe. Il Liber Pontificalis attribuisce al Papa
Felice (269-274) un decreto nel quale si ordina di
celebrare la Messa sui tumuli dei martiri (Constituit supra memorias Martyrum missas celebrare,
Lib. Pont., ed. Duchesne, I, 158).
Col passare dei secoli, la simbologia dellaltare fu associata anche al fatto di essere di pietra,
come si pu vedere dallinterpretazione data dal
Dottor Angelico, nella Summa Teologica: Questo
si addice al significato dellEucaristia, sia perch
laltare simbolizza Cristo, come dice Paolo: questa
roccia era il Cristo (Cor 14, 4), sia perch il corpo
di Cristo fu seppellito in un sepolcro di pietra. Oltre
a questo, si addice alluso del sacramento, visto che

Nella chiesa della Madonna del Rosario,


sono state depositate sotto laltare le reliquie di
tutti i santi commemorati dalla liturgia romana,
lungo i 365 giorni dellanno.

Aprile 2008 Salvami

Regina21

Lunzione con il Crisma

In virt dellunzione, laltare diventa simbolo di Cristo, lUnto per


eccellenza, infatti il Padre lo ha unto
con lo Spirito Santo e lo ha costituito
Sommo Sacerdote, per offrire sullaltare del suo Corpo il sacrificio della vita per la salvezza di tutti. Per questo,
fin dai tempi remoti, laltare stato
circondato di rispetto e venerazione
dai cristiani: Un luogo santo laltare
cristiano. Lo chiamavano sanctus, divinus, regalis, tremendus. San Giovanni
Crisostomo: admirabilis. San Gregorio
Nisseno insegna che laltare talmente
santo che non tutti, ma solo i sacerdoti, e questi solo con reverenza, lo possono toccare. Lo baciavano. Gli imperatori Teodosio e Valentiniano proibirono
di portare armi nelle chiese e presso gli
altari. [] Dal sec. IV, laltare aveva il
privilegio di asilo6.
La santit dellaltare esige, da coloro che a lui si avvicinano nella liturgia, una
corrispondente santit di vita. Essi devono possedere la
purezza della coscienza e il
profumo della buona reputazione, che sono simbolizzati dal santo Crisma, composto di olio e balsamo. Devono avere una coscienza pura, per poter dire con lApostolo: Abbiamo la gloria che
la nostra coscien za ci rende testimonianza di una buona reputazione (2Cor 1,
12). Dice ancora San Paolo:
necessario anche che [il
vescovo] goda buona reputazione presso quelli che sono fuori della Chiesa (1Tm
3, 7). Aggiunge San Crisostomo: I chierici non possono avere macchia alcuna, n
nella loro parola, n nel loro
pensiero, n nelle loro azioni, n nella loro opinione,
perch essi sono la bellezza e
la forza della Chiesa: se essi
fossero cattivi, La macchierebbero per intero7.

Lunzione dellaltare fatta con il


Crisma, come spiega Mons. Guranger: Lolio conferisce al cristiano, col
secondo Sacramento, la perfezione del
suo essere soprannaturale, fa anche i re,
i sacerdoti e i pontefici. Per tutte queste
ragioni, lolio santo, a sua volta, fluisce abbondantemente sullaltare, che
il Cristo Capo, Pontefice e Re, affinch
Egli, come ha fatto lacqua,raggiunga le
pareti, la chiesa intera. Infatti, da questo momento il tempio effettivamente
degno del nome di chiesa; dunque, cos battezzate e consacrate, con lUomoDio nellacqua e nello Spirito Santo, le
pietre con le quali esso stato costruito
rappresentano dal vivo lassemblea degli eletti, legati tra loro, e con la Pietra
Divina, mediante lindistruttibile laccio
dellamore8.

Victor Toniolo

Santit dellaltare

22Salvami Regina Aprile 2008

In seguito, anche la chiesa unta,


nelle dodici croci fissate alle quattro
pareti delledificio, in segno di trionfo,
poich, la croce lo stendardo di Ges Cristo e linsegna della sua vittoria.
per mostrare che questo luogo sotto il dominio del Signore che esse sono infisse nelle pareti. Lunzione della chiesa significa che essa dedicata,
tutta quanta e per sempre, al culto cristiano. Le unzioni sono dodici per significare che la chiesa limmagine di
Gerusalemme, la citt santa, di cui
detto nellApocalisse: Le mura della
citt poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dellAgnello (Ap 21, 14).

Incensazione dellaltare
e della chiesa
Dopo il rito dellunzione, si colloca sopra laltare un
turibolo per bruciare lincenso e i profumi, simbolizzando
con questatto che il
sacrificio di Cristo,
perpetuato l sacramentalmente, sale fino a Dio come soave
aroma, insieme con
le preghiere dei fedeli. Lincensazione
di tutto lo spazio della chiesa indica che
essa, con la dedicazione, una casa di
preghiera. Anche i
fedeli sono incensati,
per essere templi vivi di Dio (Cfr. 1Cor
3, 16-17; Ef 2, 22).

Il fuoco con
lincenso simbolizza
che il sacrificio di
Cristo sale fino a Dio
come soave aroma,
insieme con le
preghiere dei fedeli.

Illuminazione a festa
Si procede infine allilluminazione a festa della chiesa, infatti Cristo
la luce che illumina i popoli. Le dodici candele collocate nel luogo delle
unzioni sono accese in segno di gioia. Messe davanti alle croci, esse simbolizzano i dodici Apostoli che, per la
fede nel Crocifisso, hanno illuminato
luniverso, lo hanno istruito e lo hanno infiammato damore.
Nel dedicare la chiesa di Santa
Maria della Nuova Evangelizzazione,
a Roma, il Papa Benedetto XVI ha
ponderato con maestria il simbolismo
pi profondo di questi bei gesti liturgici: Laltro aspetto che vorrei menzionare sono i dodici basamenti della citt, sopra i quali sono i nomi dei dodici Apostoli. I basamenti della citt non
sono pietre materiali, ma esseri umani
sono gli Apostoli con la testimonianza della loro fede. Gli Apostoli rimangono i fondamenti portanti della nuova citt, della Chiesa, mediante il ministero della successione apostolica: mediante i Vescovi. Le candeline che accendiamo sulle pareti della chiesa nei
luoghi dove saranno fatte le unzioni, richiamano, appunto, gli Apostoli: la loro fede la vera luce che illumina la
Chiesa. Al contempo il fondamen-

to sul quale essa poggia. La fede degli Apostoli non una cosa antiquata. Poich verit, fondamento su cui
stiamo, luce per la quale vediamo 9
In seguito, si prosegue con la celebrazione Eucaristica.

Le pietre vive della


Gerusalemme Celeste
Cristiano ricorda Mons. Guranger, nella sua magistrale opera -, attraverso il Battesimo, tu sei diventato santuario di Dio. Che questo giorno di dedicazione ti ricordi le consacrazioni che
ti hanno trascinato a fare di te il tempio
dello Spirito Santo, per darti a Cristo, col
quale la tua vita abita dora in poi nel
dolcissimo e fecondissimo segreto del
volto del Padre. Apprendi, nella tua anima, a colmare la Santissima Trinit con
gli omaggi dovuti alla sua presenza.
Infine, anima battezzata e consacrata, ricordati che non sei sola al banchetto dellamore del tuo Dio; la divina carit
che ti unisce al Cristo Sposo deve anche
unirti ai suoi membri, e attrezzarti pietra viva, preparata in questo mondo per
il luogo che sar tuo un giorno, nelledificio del santuario dei Cieli. Apprendi
ad adattarti alla Chiesa viva, a vibrare
allunisono con la grande Sposa, preparandoti per leternit, dove la tua unica e

felice occupazione sar quella di glorificare come lei Dio, Padre, Figlio e Spirito
Santo, nei secoli dei secoli10.

) SOLANS, Joaqun. Manual Litrgico. Barcelona: E. Subirana, t.I,


p.23.

) GURANGER, Dom Prosper. La


Fte de La Dedicace des glises in
Lanne liturgique, pp. 258-259.

) Sermo 336, 1.6; PL 38,


1471-1472.1475.

) GURANGER. Ibidem, p. 270.

) GURANGER. Ibidem, p. 271.

) REUS, S.J., Pe. Joo Batista. Cur-

so de Liturgia. Petrpolis: Ed. Vozes,


1944, pag.82.

) VORAGINE, Jacques de. La Legende Dore, Paris: Garnier-Flamarion,


1967, t.II, pagg.450-451.

) GURANGER. Ibidem, p. 270.

) BENEDETTO XVI. Omelia durante la concelebrazione eucaristica per


la dedicazione della chiesa di Santa
Maria Stella della Evangelizzazione,
10 dicembre 2006.

10

) GURANGER. Ibidem, pagg.


291-292.

Adotti un giovane Araldo del Vangelo

ttualmente 825 giovani


aspiranti agli Araldi del
Vangelo, aspettano il momento di entrare in uno dei Centri
di Formazione Giovanile degli Araldi del Vangelo. Essi hanno bisogno

di una borsa di studio che aiuti a sostenere i costi della loro formazione.
Per questo, stata lanciata la Campagna Padrini o Madrine. Consiste
nelladottare un ragazzo o una giovane aspirante, aiutando a finanziare

la formazione di questi neo-Araldi.


Questo un gesto concreto a beneficio della giovent. Nelladottare un
aspirante lei star offrendo una solida formazione cattolica a un adolescente bisognoso.

Aprile 2008 Salvami

Regina23

Csar Diez / Dario Ialorenzi / Diego Bentez / Ivan Tefel / Victor Toniolo

La prima chiesa degli

Il 25 febbraio scorso, attraverso le mani sacre di Sua Eminenza


Reverendissima il Cardinal Franc Rod, CM, Prefetto della Congregazione
per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica, stata
dedicata la Chiesa della Madonna del Rosario, nel seminario
degli Araldi del Vangelo.

Don Jos Francisco Hernndez Medina, EP

l Seminario degli Araldi del


Vangelo si trova in un luogo
privilegiato, nella lussureggiante vegetazione tropicale
della foresta atlantica brasiliana, sulle alture della Serra da Can-

24Salvami Regina Aprile 2008

tareira. Il nome di questi monti evoca un bel simbolismo: in tempi ormai


passati, le propriet a nord dellallora
piccola citt di San Paolo, si approvvigionavano alle fonti di acqua pura che
vi sgorgano. Il prezioso liquido era tra-

sportato in orci (in portoghese cntaros), che venivano depositati presso


le strade della regione. Da qui il nome
della serra: Cantareira.
La dedicazione della Chiesa della
Madonna del Rosario ha fatto sorge-

Araldi del Vangelo

re, in questo stesso luogo, unabbondante fonte di Acqua Viva, della quale parla il Vangelo (cfr. Gv 4, 10-15).
A partire dal momento in cui stato
consacrato, sono cominciati a defluire da questo tempio i torrenti di grazie divine che il Santo sacrificio della Messa, come gli altri sacramenti
ivi amministrati, mettono a disposizione di tutti i fedeli, saziando la loro
sete di Infinito.
Il tempio materiale simbolo della
Chiesa, formata da pietre vive, che sono tutti i cristiani. Rappresenta anche
la Gerusalemme Celeste, dove trionferemo eternamente con Cristo. Conviene che la sua costruzione sia bella, ad-

dirittura splendente, ricordando a chi


varca le sue soglie benedette che il Cielo la meta di coloro che perseverano
nella Fede e nella pratica della virt.
Ispirata allo stile gotico, caratterizzato, fra gli altri dettagli, dalla caratteristica forma degli archi,
come pure dallincrocio di ogive e
nervature, la Chiesa della Madonna del Rosario cerca esattamente questa bellezza ideale, creando
al suo interno, attraverso la profusione di colori e la ricchezza delle
forme, un ambiente adeguato per le
celebrazioni liturgiche.
Occupando unarea di 1.125 mq,
con una capacit di 1.100 posti a se-

dere, essa raggiunge unaltezza interna di 24 metri. Il progetto architettonico stato orientato da Don
Joo Scognamiglio Cl Dias, e disegnato dallarchitetto spagnolo Baltazar Gonzalez Fernandez, recentemente scomparso.
Questa realizzazione non sarebbe
mai stata possibile senza il generoso
aiuto dei collaboratori dellAssociazione Cattolica Madonna di Fatima,
del Brasile, dellAssociazione Salvami Regina, della Spagna, dellAssociazione Madonna di Fatima Stella della Nuova Evangelizzazione,
dellItalia e dellAssociazione dei
Custodi di Maria, del Portogallo.
Aprile 2008 Salvami

Regina25

Il rito di dedicazione
Con enorme gioia gli araldi hanno
partecipato alla solenne celebrazione
liturgica di dedicazione; gioia scaturita non solo per il fatto in s, che ha
marcato la storia dellistituzione, ma,
soprattutto, per vedere realizzato un
desiderio lungamente coltivato nel
pi profondo delle loro anime. Infatti, il carisma che in loro deve brillare con il massimo fulgore, al fine di

poter dare testimonianza del Vangelo, passa ora ad esprimersi anche in


questedificio sacro, elegante nelle
sue linee architettoniche, nel variegato disegno delle sue pietre, nel gioco
cromatico dei dipinti e nella luce catturata dal colore delle vetrate.
Il cerimoniale di dedicazione di una
nuova chiesa ricco e consiste in unarmoniosa successione di atti liturgici,
tutti quanti pieni di significato. La cele-

brazione stata presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Franc Rod, CM,


concelebrata dal Cardinale Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di San Paolo,
da Mons. Jos Maria Pinheiro, Vescovo
Diocesano di Bragana Paulista inoltre da pi di 20 vescovi e numerosi sacerdoti. Mons. Adriano Paccanelli, maestro delle celebrazioni liturgiche della
Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, ha fatto da cerimoniere.

Consegna delle chiavi della Chiesa


Dopo i riti iniziali, il Cardinale Franc Rod CM ha ricevuto dai
rappresentanti dei costruttori le chiavi delledificio, consegnandole
subito dopo al Superiore Generale della Societ Clericale Virgo Flos
Carmeli, Don Joo Scognamiglio Cl Dias, EP , poich a lui che
compete lincarico pastorale della nuova chiesa.

26Salvami Regina Aprile 2008

Benedizione dellacqua ed aspersione


Lacqua benedetta un sacramentale che, se usato con fede, ci purifica dai peccati veniali e per il suo carattere esorcistico, allontana lo spirito
maligno. Il Cardinale Rod ha benedetto lacqua, con cui ha asperso sia il
popolo, in segno di penitenza e a ricordo del Battesimo, sia le pareti e laltare della nuova chiesa, al fine di purificarli.
Anche i concelebranti principali Cardinale Odilo Scherer, Arcivescovo di San Paolo e Mons. Jos Maria Pinheiro, Vescovo di Bragana Paulista hanno partecipato allaspersione.

Deposizione delle reliquie


Luso di collocare reliquie di santi sotto laltare
trova origine nei primi secoli della Chiesa, negli
spazi limitati e reconditi delle Catacombe, dove
divenne abituale celebrare la Messa sopra la pietra tombale di un martire. Tra le centinaia di reliquie, che rimarranno esposte alla venerazione
dei fedeli sotto questo altare, si distinguono quelle dei Dodici Apostoli.

Aprile 2008 Salvami

Regina27

Preghiera di dedicazione e unzione dellaltare


e delle pareti della Chiesa
Dopo la Preghiera di Dedicazione (foto a sinistra) laltare stato unto con il santo
Crisma. Nei quattro angoli e al centro sono state tracciate croci con il Crisma, che simbolizzano misticamente le cinque Piaghe dello stesso Cristo, lUnto dal Padre, per
mezzo dello Spirito Santo, come unico sacerdote della Nuova Alleanza.
Da questo momento, il tempio diventato degno del nome di chiesa, perch
le sue pietre battezzate (con laspersione dellacqua benedetta) e rese sacre
con lolio, gi rappresentavano lassemblea degli eletti, legati tra loro, cos come
con Cristo, la Pietra Divina, dallindistruttibile cemento dellamore.
Oltre laltare sono state unte le
pareti della chiesa. Nelle foto a lato,
il Cardinale Scherer (a sinistra), come pure il Cardinale Rod (a destra)
ungono alcune delle dodici croci, simbolo degli Apostoli di Cristo, collocate
nel tempio.

incensazione dellaltare e della chiesa

Dopo il rito dellunzione, si collocato sopra laltare un turibolo per bruciare lincenso,
segno che il sacrificio di Cristo, perpetuato qui sacramentalmente, sale fino a Dio come soave aroma, insieme alle orazioni dei fedeli.
Subito dopo, il celebrante ha incensato lo stesso altare, e quattro diaconi hanno percorso tutta la chiesa incensandola con profusione; la scena ricordava la nube soprannaturale
che aleggi sul Tempio di Salomone, dopo la sua dedicazione, nellAntico Testamento.
28Salvami Regina Aprile 2008

Illuminazione dellaltare della chiesa


Si proceduto, quindi, allilluminazione della chiesa a festa, poich Cristo la luce che illumina i popoli. Tutte le candele e le 12 torce, collocate nel luogo delle unzioni, sono accese in segno di gioia.
Queste dodici torce simbolizzano anchesse i dodici Apostoli che,
per la fede nel Crocifisso, hanno illuminato luniverso, istruendolo
ed infammandolo damore.
Nel frattempo si intona un canto in onore di Cristo, luce del mondo.

Inaugurazione della Cappella del Santissimo


Dopo il rito eucaristico, avviene linaugurazione della Cappella del Santissimo. L, il Santissimo Sacramento stato esposto
sullaltare e vi rimarr perpetuamente.
Notte e giorno, gli Araldi del Vangelo eleveranno loro preghiere fino al trono dellAltissimo, chiedendo per il Sommo Pontefice,
per la Sacra Gerarchia, per la Santa Chiesa, per la Santificazione
dei membri di questistituzione e per le intenzioni di tutti i cristiani del mondo intero.

Aprile 2008 Salvami

Regina29

Riti finali
Al termine della cerimonia, Don Joo Scognamiglio Cl
Dias ha dato lettura del paterno telegramma inviato da Benedetto XVI il quale concede a tutti i presenti la Benedizione Apostolica. Esso stato acclamato con un caloroso e
prolungato applauso. Allo stesso modo si data conoscenza
di uno speciale dono, ricevuto da un cos giovane tempio: il
vincolo di parentela spirituale con la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. A Conclusione stato letto il Decreto
della Penitenzieria Apostolica, il quale concede indulgenza
plenaria ai fedeli che partecipino in questo tempio ad una
funzione sacra, in determinate occasioni.

Telegramma del Papa Benedetto XVI


Il Sommo Pontefice, informato della solenne dedicazione della chiesa degli Araldi del Vangelo della diocesi
di Bragana Paulista, si unisce spiritualmente a tutta la comunit religiosa e implora abbondanti grazie celesti,
affinch questa testimonianza della carit al servizio della Chiesa serva a rafforzare la fede del popolo di Dio
e allo spirito missionario dei fedeli bragantini. Con questi auspici, il Santo Padre concede a Vostra Eminenza, al clero, ai fedeli dellAssociazione Internazionale limplorata benedizione apostolica, estensibile ai partecipanti allevento.
Cardinale Tarcisio Bertone,
Segretario di Stato di Sua Santit

Decreto della Penitenzieria Apostolica


Beatissimo Padre,
Santiago Morazzani, E.P., Rettore della Chiesa, col
titolo di Beata Vergine Maria del Santissimo Rosario, o
Madonna del Tabor, annessa al Seminario della Societ
di Vita Apostolica Virgo Flos Carmeli, situata entro
i limiti della Diocesi di Bragana in Brasile, col parere favorevole dellEccellentissimo Vescovo Diocesano
e del Rev.mo Superiore Generale della medesima Societ, come pure con la raccomandazione data di molto
buon grado dallEminentissimo Cardinal Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, umilmente
presenta a Vostra Santit suppliche affinch si degni di
concedere il dono dellIndulgenza plenaria ai fedeli che
devotamente visitino la Chiesa della Beata Vergine del
Santissimo Rosario (del monte Tabor).

30Salvami Regina Aprile 2008

In verit, i fedeli in questa memorabile chiesa venerano la Santa Madre di Dio e apprendono molto bene a dirigere questa sincera devozione, per loro propria natura,
per emenda di vita e per un generoso desiderio di progredire nelle virt, specialmente della Fede, della Speranza
e della Carit verso Dio e i fratelli. Di qui la convenienza
che le sia concesso il dono dellindulgenza, una volta che
questa esige in tutti i modi lesclusione dellaffetto a qualunque peccato , il che anche significa che la piet fiorir
pi vivamente nellanima. Affinch i fedeli realmente raggiungano i beni desiderati, coloro ai quali stata affidata
la chiesa avranno cura che sia sempre disponibile un numero abbondante di confessori.
Tuttavia, lunione spirituale attraverso le preghiere
e le opere buone con il Principale Tempio Mariano, a

Decreto di vincolo con


la Basilica Papale di Santa
Maria Maggiore

a Basilica Patriarcale di Santa Maria Maggiore, primo


tempio dedicato alla Santissima Madre di Dio, gloria e lode del
Concilio di Efeso, divenuta celebre
per sempre grazie alla devozione del
Popolo di Dio e particolarmente dei
Romani Pontefici, che la riempirono
di benefici spirituali.
Per creare con essa un vincolo spirituale, la Chiesa della Madonna del
Rosario del Tabor contrae una relazione speciale, denominata SPIRITUA-

LE VINCOLO DI PARENTELA, in
virt del quale si presenta alla Penitenzieria Apostolica la richiesta della
concessione delle seguenti indulgenze
plenarie di cui gode la stessa Basilica
di Santa Maria Maggiore, e cio:
1. Nella festivit della titolare della Basilica, cio il 5 agosto.
2. Nella festivit della titolare della stessa Chiesa.
3. In tutte le solennit della Madre di Dio, la Vergine Maria.
4. Una sola volta lanno, un giorno
da essere scelto liberamente da ogni
fedele.
5. Tutte le volte in cui a questo
luogo, si venga, per devozione, in pellegrinaggio in gruppo.

somiglianza del quale sono enumerati i giorni arricchiti con lindulgenza, vuole rafforzare la comunione filiale con Vostra Santit e anche il senso dellunit cattolica, affinch, in effetti, sia riconosciuta quella medesima unione tra i fedeli che si trovano in tutta lestensione della Chiesa.
E Dio, ecc.
Il giorno 23 gennaio 2008
La Penitenzieria Apostolica, in virt delle facolt a lei
concesse in modo speciale dal Sommo Pontefice, di molto buon grado accoglie le richieste fatte e concede lIndulgenza plenaria ai fedeli veramente pentiti che, osservate le
condizioni di rito (confessione sacramentale, Comunione
eucaristica e orazione secondo le intenzioni del Sommo
Pontefice), nella riferita Chiesa partecipino devotamente
ad una funzione sacra o almeno recitino lOrazione del Signore e il Simbolo della Fede:
a - Nella festivit titolare della Basilica di Santa Maria
Maggiore (5 agosto).

Queste indulgente sono state


concesse di buon grado, con le condizioni abituali alla Chiesa dedicata
alla Beata Vergine Maria del Santissimo Rosario del Monte Tabor,
localizzata a San Paolo, Diocesi di
Bragana Paulista.
La suddetta Chiesa stata iscritta nei registri della Basilica insieme al documento della Penitenzieria Apostolica, per il quale sono state debitamente concesse le indulgenze.
La presente testimonianza si d affinch i fedeli o pellegrini la conoscano per lincremento e la confermazione della loro devozione.
Roma, 23 gennaio 2008

b - Nella festivit del titolare della


chiesa precedentemente menzionata.
c - Nelle solennit liturgiche della
Beata Vergine Maria.
d - Ununica volta lanno, in un giorno da essere scelto da qualunque fedele.
e - Quante volte
a questo luogo, per
devozione, vadano
in pellegrinaggio in gruppo.
Il presente Decreto ha vigore perpetuo. Nonostante
qualsiasi disposizione contraria.

Aprile 2008 Salvami

Regina31

Autorit ecclesiastiche

a solenne dedicazione della Chiesa della Madonna del Rosario stata presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Franc Rod, CM, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Societ di Vita Apostolica. Hanno concelebrato:

Cardinale Odilo
Pedro Scherer,
Arcivescovo Metropolita di
San Paolo

Mons. Jos Maria Pinheiro, Vescovo Diocesano di Bragana Paulista

Mons. Waldemar Chaves de Arajo, Vescovo


Diocesano di S. Joo
Del Rey

Mons. Fernando Legal, Vescovo Emerito di


So Miguel Paulista

Mons. Vittorio Pavanello, SDB, Arcivescovo Metropolitano di


Campo Grande

Mons. Gil Antnio


Moreira, Vescovo Diocesano di Jundia

Mons. Antnio Afonso de Miranda, Vescovo


Emerito di Taubat

Mons. Joseph Mohsen


Bechara, Arcivescovo
di Antelias (Libano)

Mons. Erclio Turco,


Vescovo Diocesano di
Osasco

Mons. Pedro Luiz


Stringhini, Vescovo Ausiliare di San Paolo

Mons. Edgard Madi,


Eparca Maronita del
Brasile

Mons. Ricardo Valenzuela Ros, Vescovo


Castrense del Paraguay

Mons. Edney Gouva


Mattoso, Vescovo Ausiliare di Rio de Janeiro

Mons. Benedito Beni dos Santos, Vescovo


Diocesano di Lorena

Mons. Antnio Maria


Mucciolo, Arcivescovo
Emerito di Botucatu

Mons. Edson de Castro


Homem, Vescovo Ausiliare di Rio de Janeiro

Mons. Emlio Pignoli,


Vescovo Diocesano di
Campo Limpo

Mons. Geraldo Majela de Castro, OPraem,


Arcivescovo Emerito di
Montes Claros

Mons. Francis Nm
Bassari, Vescovo Ausiliare di Antiochia (Libano)

32Salvami Regina Aprile 2008

Mons. Giuseppe Sciacca, Prelato Auditore del


Tribunale della Rota
Romana e Commissario
della Congregazione per
il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

Can. Edson Jos Oriolo


dos Santos, Curato della Cattedrale Metropolitana di Pouso Alegre e
Vicario Generale della
stessa Arcidiocesi

Don Jos Mateos y Garcia de Paredes, OP

Mons. Adriano Paccanelli, Maestro di Celebrazioni Liturgiche della


Basilica Papale di Santa
Maria Maggiore Roma e Prelato Ufficiale
della Segreteria di Stato
di Sua Santit

Don Alberto Jos Gonzalez Chaves, Ufficiale per la Congregazione


dei Vescovi

Don Joo Scognamiglio


Cl Dias, EP, Superiore
Generale della Societ
di Vita Apostolica Virgo
Flos Carmeli

Mons. Blaz Jezerseck,


segretario personale di
S. Em. Revm. Card.
Franc Rod

Mons. Juan Miguel Ferrer, Vicario Generale ed


Economo dellArcivescovado di Toledo

Fra Bruno Espsito,


OP, Vice-Rettore Accademico della Pontificia
Universit San Tommaso dAquino - Roma, e
Decano della Facolt di
Diritto Canonico della
stessa Universit

Don Jos Maria dos


Santos, Provinciale dei
Camilliani in Brasile

Hanno concelebrato anche: Don Rivelino Nogueira, Parroco della Cattedrale della Lorena, Mons. Plcido Guarnieri,
OSB, Mons. Paulo de Souza, OSB, Don ADott.iano Oliveira
Monteiro Pinto, Don Andr Dimas Nogueira Dieguez, Don
Antnio Moreira, Don Antonio Paulo da Silva, Don Carlos Antnio Virilo, Don Dimas Martins Carvalho, Don Fernando Mrtir Sosa, Don Geraldo Alves Pereira, Don Humberto Robson de Carvalho, Don Ildo Borges Valado, Don
Ivan Roberto Danhoni, Don Joo Alfredo Pires Campos,
Don Joo Volmir dos Santos, Don Jos Aparecido Cavalcanti Franco, Don Jos Assis Batista, Don Jos Dimas de Li-

Don Pedro Morazzani


Arriz, EP, Vicario Generale della Societ di
Vita Apostolica Virgo
Flos Carmeli e Rettore
del Seminario Maggiore
San Tommaso dAquino

Don Santiago Morazzani Arriz, EP, Rettore


da Chiesa della Madonna del Rosario

ma, Don Jos Edivaldo de Melo, Don Jos Generaledo Fontana, Don Jos Gonalo Vieira, Don Jos Hunaldo Feitosa,
Don Jos Incio Sonsini, Don Jos Roberto Frana, Don Luis Chrispim, Don Matteo Matteazzi, Don Miguel Fernandes
Tostes, JVS, Don Miquelino Roberto, Don Pasquale Priollo, Don Paulo Antnio de Arajo, Don Paulo Csar Gil, Don
Paulo Roberto Moliterno, Don Ricardo Blakeley, Don Ricardo Anacleto, Don Rubens Donizetti Nogueira, Don Tarcsio Marques Mesquita, Don Tiago Wenceslau de Barros
Barbosa, Don Vicente de Paulo Moreira. e pi di 19 sacerdoti degli Araldi del Vangelo, provenienti da diversi paesi.

Aprile 2008 Salvami

Regina33

Autorit Civili

anno onorato la cerimonia


con la loro presenza i Degnissimi Signori Dott. Arnaldo Faria di S Deputato Federale, Dott. Jos Carlos Stangarlini, rappresentante del Governatore del Stato di San Paolo, Dott. Rodolfo Berlinger Console del Cile, Sig.ra Jennis
Lpes Viceconsole della Repubblica
Dominicana, Dott. Antnio Aureliano
Chaves di Mendona Filho, Dott. Luiz Gonzaga Barbosa Moreira - Giudice della Corte dAppello del Tribunale Regionale Federale di Brasilia, Dott.
Jos Geraldo Barreto Fonseca - Giudice della Corte dAppello del Tribunale
di Giustizia di San Paolo, Dott. Maurcio Jos Lemos Freire Capo della
Polizia dello Stato di San Paolo, Dott.
Luis Ernesto Young - Assessore del Sovrintendente della Polizia Federale dello Stato di San Paolo, Dott. Fbio di
Salles Meirelles Presidente della Federazione della Agricoltura di San Paolo, Dott. Marco Antnio Martins Ribeiro di Campos Membro del Gabinetto della SSP di San Paolo, Antnio Marcos da Silva Casa Militar del
Governo di San Paolo, Dott. Tabajara Novazzi Pinto Direttore della Accademia di Polizia Civile di San Paolo,
Dott. Dirceu Jesus Urdiales Diretto-

re del Dipartimento della Polizia Giudiziaria di San Paolo, TenenteColonnello Marcos Marques di Souza Comandante del 4 Battaglione della Fanteria, Colonnello Almir Gonalves Albuquerque Comandante della Polizia Area 7, Colonnello Rubens Casado Comandante della Guarda Civile
di San Paolo, Tenente Colonnello Vicente Antnio Mariano Ferraz Comandante dell8 Battaglione di Polizia,
Major Antnio Marcos da Silva, Casa
Militare di San Paolo, Capitano Carlos Jorge Miranda Comandante della
5 Compagnia della Polizia, Dott. Antnio Shigueyuki Aiacyda Prefetto di
Mairipor, Dott. Glauco Tadeu di Souza Costa Presidente della Camera di
Mairipor, Dott. Clber Furlan Presidente della Camera di Caieiras, Dott.
Dejar Gomes Neto Capo della Polizia Titolare della 1 Questura di San
Paolo, Dott. Carlos Targino da Silva
Capo della Polizia di Franco da Rocha,
Dott. Wladimir Panelli Coordinatore di Sicurezza di Caieiras, Dott. Reginaldo Antnio Borra Capo della Polizia di Polizia di Presidente Prudente,
Dott. Jos Carlos Santos Capo della
Polizia di Franco da Rocha, Dott. Jos
Francisco de Oliveira Capo della Polizia di Caieiras, Dott. Alexandre Miguel

Palermo Capo della Polizia di Cotia, Dott. Antnio Jos Pereira Capo
della Polizia di Mairipor, Dott. Jair di
Castro Vicente Capo della Polizia di
Mairipor, Professore Marcos Antnio
Gagliardi Cascino Rettore del Centro Universitario talo Brasileiro, Sig.
Joo Luiz Alves Pereira Dipartimento Statuale di Protezione di Risorse Naturali, Sig. Gilson Broto Dipartimento dUso e Occupazione del Suolo, Professore Celso Jos Nicoletti Direttore dIstruzione di Caieiras, Dott. Jonpeter G. Glaeser Segretario Municipale
del Ambiente Naturale e Agricoltura di
Caieiras, Profa. Leila Aparecida Ravzio Segretaria di Educazione di Mairipor, Dott. Gerson Moreira Romero
vice-presidente della Camera di Caieiras, Agnaldo Jos Correa de Campos
Assessore di Caieiras, Sig. Joo Ferreira Lopes Assessore di Mairipor,
Sig. Antnio di Paiva Monteiro Filho
Assessore di San Paolo, Dott. Antnio
Luiz Machado Brilha OAB di Mairipor, Sig. Claudenir Leite Vice-Presidente do Consiglio Tutelare di Caieiras,
prof.ssa Aparecida do Carmo Ferreira
Silva Departamento dellEducazione
di Caieiras, Victor Duarte Presidente
del Consiglio Nazionale dei Laici della
Conferenza Episcopale paraguaiana.

140 milioni di persone


hanno seguito la
cerimonia

ltre al numeroso pubblico presente, la cerimonia di dedicazione della Chiesa della Madonna del Rosario stata trasmessa in
diretta dalla EWTN e dalla TV Araldi, via satellite, cavo e internet. In ol-

34Salvami Regina Aprile 2008

tre 80 paesi, un totale di 140.000 persone ha potuto seguire la celebrazione,


con commenti illustrativi in 3 lingue:
inglese, spagnolo e portoghese. Il video
disponibile nella pagina web: www.
tv.arautos.org.br.

Il mondo
carente di bellezza
La ricca cultura, lo zelo dei missionari e la finezza di osservazione del
Cardinale Franc Rod, hanno brillato nellomelia della cerimonia di
dedicazione della Chiesa della Madonna del Rosario, nel Seminario
degli Araldi del Vangelo. Limportante ruolo della bellezza nei nostri
giorni, come pure le relazioni tra il tempio materiale e la Chiesa viva,
sono stati i principali temi trattati da Sua Eminenza in questoccasione.

Card. Franc Rod, CM

Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le


Societ di Vita Apostolica

iamo giunti in processione


con canti di gioia in questa splendida chiesa, affinch questedificio, destinato in modo esclusivo
e permanente a riunire i fedeli e alla
celebrazione dei santi misteri, sia dedicato a Dio con rito solenne, secondo
lantichissima usanza della Chiesa1.
Il mio affettuoso e grato saluto va
rivolto, prima di tutto, a Sua Eminenza il cardinale Odilo Pedro Scherer,
arcivescovo di San Paolo, a Sua Eccellenza Mons. Jos Maria Pinheiro,
padre e pastore di questa diocesi di
Bragana Paulista, a tutti gli eccellentissimi vescovi presenti e a Don Joo
Scognamiglio Cl Dias, fondatore e
presidente generale della grande fa-

miglia degli Araldi del Vangelo. Saluto con affetto ognuno di voi, fratelli
e sorelle.

Una giornata splendida


e molto solenne
Mi sento particolarmente felice
di essere qui a presiedere questa Eucaristia e insieme ringraziamo il Signore per lopportunit di dedicare
a Dio, uno e trino, questa splendida
chiesa, nata per esprimere, per mezzo dellarte, secondo il carisma che vi
proprio, la Bellezza che Dio; un
luogo dove invocare e celebrare il
bel Pastore delle pecore; dove sarete
chiamati ad alimentarvi della Parola
divina e dellEucaristia, e a vivere la
realt sacramentale 2, alimento indi-

spensabile nel cammino per la santit, che la perfezione della bellezza;


un luogo dove invocare lintercessione di Maria, la tota pulchra, specchio
di tutte le virt.
Rendiamo grazie a Cristo, autore
e capo di questassemblea, per questa
giornata splendida e molto solenne3.
La dedicazione di una chiesa ha
conservato sempre il carattere gioioso e la dimensione della festa. La gioia, la festa di questo giorno , pertanto,
grande, perch questa chiesa diventa il
luogo nel quale sperimenterete la presenza di Dio in mezzo a noi, lalleanza eterna tra il Signore e ogni uomo e
ogni donna. Questo luogo sacro diventa anche il luogo in cui potremo riunirci come famiglia e come comunit, doAprile 2008 Salvami

Regina35

ve potremo condividere la
fede che celebriamo.

Il mondo carente
di bellezza
Avete voluto che questa
chiesa fosse risplendente
di bellezza. Ogni bellezza poca per accogliere il
Re dei re, per proclamare
il Suo nome, la Sua dottrina, annunciare il Suo Regno che viene.
Apparentemente,
il
mondo doggi ha perduto il senso del vero bene,
il senso del bello. Simone
Weil diceva che la bellezza
per le cose come la santit per lanima4. Molte situazioni umane, spirituali e culturali del mondo
Mi sento particolarmente felice di essere qui a presiedere questa Eucaristia e
doggi sono brutte (per- insieme ringraziamo il Signore per lopportunit di dedicare a Dio, uno e trino, questa
tanto, il contrario di belsplendida chiesa, nata per esprimere, per mezzo dellarte la Bellezza che Dio
le), e portano i segni della
disarmonia, della lacerazione e della la nostra terra ferita. Tra le inquietan- lica, e d la forza di costruire la pace.
rottura. Sembra che non esistano pi ti ideologie e i tristi effetti dei conflit- Bellezza che riconcilia luomo e i frala bellezza, la purezza e la semplicit.
ti di oggi, realmente difficile into- telli, luomo con Dio, luomo e le creForse, soprattutto oggi, la bellez- nare i canti della gioia e della festa, i ature, luomo con se stesso.
Questo tempio nel quale, giorno
za si fa presente e vuole essere rico- canti della speranza e dellamore.
dopo giorno, celebrerete il pi belnosciuta da occhi e cuori attenti, riCostante riferimento alla
lo tra i figli delluomo (Sal 44, 3),
cercatori ostinati che soffrono per la
bellezza che salva
ascolterete la Sua Parola di verit, vi
sua assenza.
Il teologo svizzero Hans Urs von
Questo tempio, nel quale risplen- approssimerete alla Sua mensa sar
Balthasar scriveva: In un mondo sen- de in modo talmente meraviglio- per voi e per tutti quelli che, lungo il
za bellezza quantunque gli uomini so il carisma degli Araldi del Vange- cammino, si uniranno a voi, costante
non riescono a vivere senza questa pa- lo, vuole essere un segnale eloquen- riferimento alla bellezza che salva.
rola, e continuamente ce lhanno sulle te della vera bellezza, quella che imLa chiesa materiale, simbolo
labbra, sbagliandosi riguardo al suo si- pressiona e che chiama, che si propodella chiesa vivente
gnificato in un mondo che forse non ne e mai si impone nelle immagi privo di questa, ma non pi capa- ni della carit gratuita, umile, molte
I testi della scrittura che oggi, in force di percepirla, di coglierla in pieno, il volte occulta e offerta con sacrificio. ma particolarmente solenne, sono stabene ha ugualmente perso la sua forza Bellezza che non passa inosservata ti proclamati alla nostra assemblea, ci
dattrazione, levidenza del dovere da agli occhi capaci di meravigliarsi, agli fanno riflettere sul mistero della Chieessere compiuto. [] In un mondo occhi di chi sa diventare piccolo.
sa: nella prima lettura, la Parola di Dio,
che non si considera pi capace di afBellezza che si rivela in un fram- che riunisce gli uomini; nella seconda
fermare il bello, gli argomenti a favore mento di luce e chiama col nome: bel- lettura, lassemblea orante, il tempio di
della verit hanno esaurito la loro for- lezza dialogante, che invita luomo a Dio, che ognuno di noi; nel Vangelo,
za di conclusione logica5.
essere se stesso, cio, ad essere bello la confessione di Ges Cristo come FiInfatti, se guardiamo intorno e in quanto immagine della divina Im- glio di Dio vivo, espressa in primo luodentro di noi esiliati dal bello come magine. Bellezza che invita ad essere go da Pietro, che ha dato cos inizio a
i deportati di Babilonia saremo ten- portatori del felice annuncio, ad esse- quella Chiesa viva che si manifesta
tati di appendere le arpe ai salici del- re araldi della buona novella evange- nelledificio materiale di ogni chiesa.
36Salvami Regina Aprile 2008

La gioia del Signore la nostra


forza. Sono le ultime parole della
prima lettura. Parole che per noi oggi
diventano una splendida realt. Questa chiesa, fatta di pietre, esiste affinch la Parola di Dio possa essere
ascoltata, spiegata e compresa. Esiste
affinch la Parola di Dio sia per noi
gli Araldi del Vangelo e tutto il popolo santo di Dio che vive in questa
Chiesa particolare forza che crea
bellezza e amore. Esiste, in particolare, affinch in essa possa cominciare
la festa di cui Dio vuole rendere partecipe lumanit, non solo alla fine
dei tempi, ma anche adesso.
Questa chiesa esiste affinch la Parola ascoltata risvegli tutti alla conoscenza del bene e del bello; non esiste
altra fonte per conoscere e dare forza
a questa conoscenza che giusto e buono non altro che la Parola di Dio 6.
Esiste affinch impariamo a vivere la
gioia del Signore, che nostra forza.
Questa chiesa esiste, anche, affinch
sia dato a conoscere al mondo questo
nuovo carisma degli Araldi del Vangelo, concesso dallo Spirito Santo alla Chiesa allalba del terzo millennio
cristiano.
La Parola ascoltata, pregata, annunciata, vi permetter di ricostruire, sempre pi solidamente, le vostre
comunit, le vostre case, la vostra patria, perch il Signore che costruisce la citt (Sal 126, 1); vi permetter
di essere i suoi annunciatori, araldi,
fino ai confini della terra (At 1, 8).
Tu sei Cristo, il Figlio del Dio vivente la professione di fede di Pietro, la fede solida della Chiesa. E la
nostra fede. Il fondamento, la pietra
angolare Cristo. La Parola di Dio,
in Cristo Ges, presente in mezzo
a noi come Persona. Questa la finalit pi profonda dellesistenza di questo edificio sacro: la chiesa esiste perch in lei incontriamo Cristo, il Figlio
del Dio vivente. Dio ha un volto. Dio
ha un nome. In Cristo, Dio Si fatto
carne e Si dona a noi nel mistero della Santissima Eucaristia. La Parola
carne. Si dona a noi sotto le apparen-

ze del pane e diventa, cos, veramente il


Pane di cui viviamo7.
LEucaristia il Pane che ci permette di vivere come figli.

Amore ardente al papa e ai


successori degli apostoli
Tu sei Cristo, il Figlio di Dio vivente: la professione di fede di Pietro ci ricorda anche la nostra adesione al Santo Padre e al suo magistero, tanto coltivata e tanto amata dagli Araldi del Vangelo.
Tra poco accenderemo dodici candele; sono i dodici fondamenti. Non
sono pietre materiali, ma sono gli
apostoli con la testimonianza della
loro fede. Essi continuano ad essere
il fondamento della Chiesa, mediante
il ministero della successione apostolica: i vescovi. Le candele che accenderemo vicino alle pareti della chiesa,
nei luoghi ove saranno fatte le unzioni, ricordano gli apostoli: la loro fede la vera luce che illumina la Chiesa. Allo stesso tempo il fondamento sul quale essa si appoggia. La loro
fede verit, fondamento sul quale stiamo, luce attraverso cui vediamo. Ecco la nostra fede. Questa nuova chiesa che oggi dedichiamo edificata sopra un fondamento sicuro:
Pietro, gli apostoli e i loro successori.
Di lei Cristo la pietra angolare.
Il simbolismo di questatto di accendere le dodici candele tocca in forma
speciale gli Araldi del Vangelo, poich
essi portano nel cuore un amore ardente al Papa e ai successori degli apostoli, i vescovi in comunione con lui. Che
questa fedelt alla cattedra di Pietro
non cessi di crescere in voi, tutti i giorni, e illumini la vostra vita. dallunione col Sommo Pontefice che decorrono le grazie pi intense ed efficaci per il
progresso della vostra istituzione.

Il tempio interiore sia tanto


bello quanto quello di pietra
Che questa chiesa sia la prima di
molte altre che gli araldi devono costruire nel mondo intero, al fine di
espandere il loro carisma ed attrar-

re a Dio e alla Sua Santa Chiesa, per


mezzo della bellezza, innumerevoli uomini e donne, giovani e adulti,
bambini e vecchi di tutte le nazioni.
Lattivit di tutti coloro che hanno lavorato per costruire questedificio , certamente, apprezzata da Colui
che celebrato come Dio, ma non tanto quanto il tempio animato, che siete tutti voi, poich Egli ammira di preferenza la casa fatta di pietre vive e ben
compatte, forte e solidamente stabilita sopra il fondamento degli apostoli e
dei profeti, di cui Ges Cristo stesso
la pietra angolare8.
Concludo con unorazione del secolo V:
Proteggi, Signore, le persone qui riunite: i loro cuori avevano preparato un santuario, prima che le loro mani lo costruissero per la gloria del Tuo
nome.
Il tempio interiore sia tanto bello
quanto il tempio di pietre. DegnaTi di
abitare tanto nelluno come nellaltro.
I nostri cuori, come queste pietre,
portano impresso il Tuo nome9.
Maria, Regina degli Araldi, interceda per noi. Amen.
) Dedicazione della Chiesa e dellAltare, Premessa.

) Ibidem, n 85.

) EUSBIO DE CESARIA, Histria


eclesistica, X, IV, 71.

) Cf. S. WEIL, Pensieri disordinati sullamore di Dio, Vicenza, 1982,


pag. 44.

) H. U. VON BALTHASAR, Gloria, Jaca Book, Milano, 1985, vol. 1,


pagg. 10-12.

) Benedetto XVI, Omelia nella parrocchia romana di Santa Maria Stella della Nuova Evangelizzazione,
10/12/2006.

) Idem, ibidem.

) EUSBIO DE CESARIA, ibidem,


X, IV, 21, 22.

) HAMMAN A., Preghiere dei primi cristiani. Vita e Pensiero, Milano


1954, pag. 258.

Aprile 2008 Salvami

Regina37

Apertura dellAnno
Il Cardinal Rod celebra
Messa inaugurale

la

Il giorno 25 febbraio, il Prefetto


della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di
Vita Apostolica ha aperto lAnno
Accademico degli Istituti Accademici Superiori degli Araldi con
una solenne Eucaristia.
Nellomelia, Sua Eminenza ha
messo in risalto limportanza degli studi accademici nella vita religiosa., come pure il loro impatto nella formazione spirituale ed
umana degli alunni. Lintegrale del
pronunciamento sar pubblicata nella rivista accademica Lumen Veritatis della Facolt Araldi del Vangelo.

Veduta dinsieme dei partecipanti nella Messa


di Apertura dellAnno Accademico, presieduta
dal Cardinale Franc Rod (in distacco)

Accademico del 2008


Lezione magistrale di
apertura dei corsi

Fra Bruno Espsito, OP, ViceRettore Accademico della Pontificia Universit San Tommaso dAquino (Roma), e Decano della Facolt di
Diritto Canonico della stessa Universit, ha pronunciato la lezione magistrale di apertura dei corsi. Vero discepolo di San Tommaso, ha offerto
agli alunni lopportunit di contemplare la luce del carisma dellOrdine
dei Predicatori.
Della sua lunga allocuzione, densa di dottrina e vibrante nella forma,
non possiamo non riprodurre le sue
focose e stimolanti parole conclusive:

La diversit di vocazioni
una ricchezza
Essere qui non un favore che facciamo a Dio. Essere obbedienti, essere casti, essere buoni niente di tutto ci un favore che facciamo al Signore, ma Lui che ci fa un favore. Se
voi non foste convinti di questo, meglio fare unaltra cosa. Non perch sia
unesclusione, ma perch questa non
la vostra vocazione. E limportante
sapere quale la nostra vocazione.

Immaginate una mano che sia tutta uguale; tutta fatta di pollici, o di indici non funzionerebbe. La diversit di vocazioni, a livello umano, a livello ecclesiale, una ricchezza. Ma
nella misura in cui ognuno realizza la
propria funzione.

Niente impossibile a Dio!


Ma questo non si fa senza lotte,
senza cadute, senza sconfitteTut-

tavia, c una verit, che ci porta ad


andare avanti: niente impossibile
a Dio. E questo il messaggio e il
miglior augurio che potrei lasciare a
questi miei cari studenti..
Il Signore ci ha lasciato un compito,
e non importante quale; limportante
farlo, con questamore e con questo
spirito di gioia che nasce dalla Verit,
che nonostante quello che siamo, trascende noi stessi: il Signore ci ama!

Erudita conferenza
di uditore
della Rota

Mons. Giuseppe
Sciacca, Prelato Uditore del Tribunale
della Rota Romana
e Commissario della
Congregazione per il
Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha
impressionato gli alunni
per la sua erudizione e luso
fluente della lingua latina. Nella sua esposizione ha percorso con maestria diversi aspetti del Diritto Canonico.

Istituto FilosoficoA

Baccalaureato della

l giorno 14 febbraio ha avuto


luogo la solenne consegna dei
diplomi di baccalaureato degli
alunni della sezione SantAlberto Ma-

gno, dellIstituto Filosofico Aristotelico-Tomista degli Araldi del Vangelo.


Dopo aver giurato fedelt al Papa,
hanno ricevuto dalle mani di Mons. Be-

Hanno composto il tavolo della solenne sessione di laurea (da sinistra a destra): Don Caio Newton de Assis
Fonseca, Preside dellIstituto Filosofico, Don Joo Scognamiglio Cl Dias, EP, Mons. Benedito Beni dos Santos;
Can. Dott. Jos Adriano, Direttore della sezione; e il Can. Dott. Carlos Antonio da Silva, Responsabile della sezione.
40Salvami Regina Aprile 2008

Brillante conferenza
di P. Mateos, OP
P. Jos Mateos Garcia y Paredes, OP, noto canonista proveniente dal rinomato
Convento di Santo
Domingo el Real, di
Madrid (Spagna), ha
pronunciato una brillante conferenza per
il plenario degli alunni
dellIstituto Filosofico e
Teologico, come pure del
Seminario degli Araldi.

Aristotelico-Tomista

sezione SantAlberto Magno


nedito Beni dos Santos, Vescovo diocesano di Lorena e Supervisore Generale della
formazione degli Araldi del Vangelo, il tanto anelato diploma del corso di Filosofia.

Gli alunni della sezione SantAlberto Magno (nella fotografia della sinistra, seduti nella prima fila) hanno
ricevuto dalle mani di Mons. Beni il diploma
Aprile 2008 Salvami

Regina41

ciclica che verter su temi sociali, soprattutto su problemi sociali internazionali, con speciale riferimento ai
paesi in via di sviluppo.
Per il porporato, lenciclica avr
un impatto significativo su grandi problemi socioeconomici del mondo contemporaneo, per il fatto di analizzare
questioni del Terzo e Quarto Mondo.
Il Cardinal Bertone ha anche anticipato che circola, in Vaticano, la
bozza di unenciclica sulla legge naturale uno dei temi chiave del pontificato di Benedetto XVI preparato
da Giovanni Paolo II, negli ultimi anni della sua vita.

LArcidiocesi di Saragozza in Spagna, ha chiuso ufficialmente la fase


diocesana del processo di canonizzazione di 113 martiri assassinati dai
nemici della fede durante la Guerra
Civile Spagnola.
Lelenco di questi martiri come
informa il bollettino ufficiale dellArcivescovado di Saragozza include 44
sacerdoti diocesani, 25 religiosi escolapi, 4 suore clarisse e 40 laici.

Osservatore Romano

113 nuovi martiri spagnoli

Nuova veste grafica de


LOsservatore Romano
Il giornale ufficiale del Vaticano,
LOsservatore Romano, si presenta
con interessanti innovazioni, che permettono una lettura pi fluida, come ha illustrato il suo direttore, Giovanni Maria Vian.
Lintroduzione di colori nella prima e nellultima pagina, i nuovi caratteri, un interesse maggiore verso
le questioni internazionali, tra le altre novit, si prefiggono di mantenerlo allaltezza delle nuove prospettive
di uninformazione oggi pi globale,
secondo la dichiarazione del direttore alla Radio Vaticana.
Ha evidenziato inoltre che il giornale serve a diffondere le prediche umili,
fiduciose e ferme di Benedetto XVI.

Nuova enciclica del


Papa su temi sociali
Roma (RV) In una intervista al
quotidiano italiano La Repubblica, il
Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha confermato che Benedetto XVI sta preparando unen42Salvami Regina Aprile 2008

Universitari: incontro col Papa


Citt del Vaticano In occasione della VI Giornata Europea degli
Universitari, il 1 marzo scorso, nella sala Paolo VI, stata realizzata una
veglia di preghiera mariana dal tema
Europa e Americhe insieme per costruire la civilt dellamore.
Levento stato promosso dal consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e il dipartimento
per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma.
Benedetto XVI ha pregato il Santo
Rosario con gli studenti e poi ha salutato, in varie lingue, i giovani presenti e quelli collegati via satellite da diverse citt europee e americane.
Il Cristianesimo costituisce un
forte e profondo legame tra il cosiddetto Vecchio Continente e il cosiddetto Nuovo Mondo, ha affermato il
Pontefice nel suo discorso. In questo
contesto, ha ricordato il luogo fondamentale che occupano la Sacra Scrit-

tura e la Liturgia cristiana nella cultura e nellarte dei popoli europei e americani.
Sua Santit ha sottolineato anche
che la civilt dellamore convivialit, cio, convivenza rispettosa, pacifica e gaudiosa delle differenze in nome
di un progetto comune basato su quattro pilastri: lamore, la verit, la libert e la giustizia.
Alla fine, stato consegnato ad
ogni partecipante un CD contenente
il testo dellEnciclica Spe Salvi in cinque lingue.

Dizionario Carmelitano
stato presentato giorno 11 febbraio, alla Facolt di Teologia Teresianum, di Roma, il Dizionario Carmelitano. Secondo quanto sottolinea la Radio Vaticana, questopera
ha una rilevanza speciale in quanto
frutto della collaborazione di dieci
anni dei due grandi rami carmelitani, i Carmelitani dellAntica Osservanza e i Carmelitani Scalzi.
Il dizionario, di 1.031 pagine, conta sulla collaborazione di 125 autori che aiutano a prender coscienza delle origini, ad avere una visione
dellevoluzione storica della famiglia
del Carmelo, come ha sottolineato
al momento della presentazione Don
Camilo Maccise, ex-preposto generale del Carmelitani Scalzi.
un grande avvenimento per tutta
la famiglia carmelitana, perch significa un lavoro congiunto che ci fornisce uno strumento per approfondire la
nostra spiritualit, nella nostra storia,
nella nostra realt, ha dichiarato Don
Macisse.

deceduto il fondatore dei


Cursillos de Cristianidade
Il 6 febbraio deceduto nella citt
di Palma di Maiorca, a 90 anni di et,
il fondatore dei Cursillos de Cristianidade, Eduardo Bonnin Aguil.
Fondato nel 1944, il Movimento Cursillos de Cristianidade opera allinterno della Chiesa Cattolica, sentendosi chiamato a partecipa-

el 2006, sei cardinali hanno fatto pervenire nelle mani del Papa Benedetto
XVI una richiesta che la Vergine Maria sia ufficialmente proclamata dalla
Santa Chiesa madre spirituale di tutta
lumanit, corredentrice con Ges Cristo Redentore, mediatrice di tutte le grazie con Ges, unico mediatore, avvocata con Ges Cristo a favore del genere umano.
A febbraio di questanno, cinque di questi cardinali
(il sesto deceduto nel 2007) hanno inviato una lettera a tutti i membri del Collegio Cardinalizio invitandoli ad unirsi a loro nel sollecitare il Sommo Pontefice a
proclamare questo nuovo dogma mariano.
Secondo quanto riferisce lagenzia cattolica Zenit,
i firmatari affermano nella loro missiva: Crediamo che
sia il momento opportuno per una solenne definizione o
chiarimento sul costante insegnamento della Chiesa in
relazione alla Madre del Redentore e la sua cooperazione
unica nellopera della Redenzione, cos come il suo ruolo nella distribuzione della grazia e nellintercessione per
la famiglia umana.

re attivamente alla grande missione


dellevangelizzazione. La sua finalit
apostolica consiste nel portare la Fede cristiana nei diversi ambienti della vita.
Il funerale solenne stato celebrato il 12 febbraio, nella Cattedrale di
Palma, sotto la presidenza del Vescovo di Maiorca, Mons. Jesus Murgui.

La religiosit migliora
la qualit di vita
La spiritualit pu influenzare la
qualit di vita del malato di cancro
durante il trattamento chemioterapico?
Uno studio realizzato dallo psicologo dellAssociazione Oncologica dellAlgarve, dott. Joo Paulo Pestana, dimostra di s. La ricerca sta-

Timothy Ring

I Cardinali chiedono la
proclamazione di un nuovo
dogma mariano
Dopo aver evidenziato limportanza della proclamazione del 5
dogma mariano
nel senso di prestare un servizio di chiarimento alle altre confessioni religiose, essi aggiungono: Questa iniziativa
vuole anche avviare un dialogo mondiale, in profondit, sul ruolo di Maria nella salvezza.
I cinque cardinali firmatari della lettera sono: S.E. Varkey Vithayathil, Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly, dei Siro-Malabari (India). S.E. Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo
di Ranchi (India); S.E. Ernesto Corripio y Ahumada, Arcivescovo emerito di Citt del Messico; S.E.
Luis Aponte Martnez, Arcivescovo emerito di San
Juan (Porto Rico); S.E. Ricardo Vidal, Arcivescovo
di Cebu (Filippine).

ta fatta su pazienti che si trovavano in


trattamento di chemioterapia al Servizio di Oncologia Medica dellOspedale Distrettuale di Faro.
I risultati rivelano che maggiore
sar la spiritualit del malato, migliore sar la sua qualit di vita in generale, soprattutto sotto il punto di vista del benessere fisico, funzionale ed
emozionale.
Tra gli altri benefici, i malati con
maggiori indici di spiritualit sentivano meno stanchezza, meno dolori,
pi piacere nelle loro attivit giornaliere e dormivano meglio.

Vescovo pakistano denuncia


nuovi attacchi contro i cristiani
Lahore (RV) Il presidente della
Conferenza Episcopale del Pakistan,

Mons. Lawrence John Saldanha, Arcivescovo di Lahore, ha sollecitato il


governo di questo paese a proteggere
i cristiani da nuovi attacchi perpetrati
dai fondamentalisti islamici. Il prelato ha richiesto anche laiuto delle autorit civili per finirla con le minacce contro le minoranze religiose, come anche con i tentativi di conversione forzata allislamismo. Intervistato
dalla fondazione Aiuta la Chiesa che
soffre, Mons. Saldanha ha sottolineato che lodio e lintolleranza dei gruppi estremisti islamici nei confronti dei
non musulmani, aumentano ogni giorno. I continui tentativi di convertire i
cristiani allislam, oltre ad essere un atto di violenza, sono anche una violazione dei principi di libert religiosa garantita dalla costituzione.
Aprile 2008 Salvami

Regina43

Aumenta il numero di
sacerdoti e seminaristi
Citt del Vaticano (RV) aumentato in tutto il mondo il numero di sacerdoti, come anche quello
di nuove vocazioni, soprattutto in
Africa, in Asia e nelle Americhe.
questo il dato pi significativo che
emerge dallAnnuario Pontificio
2008, presentato al Papa dal Cardinale Segretario di Stato Tarcisio

Bertone e dal prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali,


Cardinale Leonardo Sandri. Benedetto XVI ha ringraziato per il volume che gli stato offerto, esprimendo grande interesse per i dati ivi
contenuti. Questa pubblicazione sar presto disponibile nelle librerie
cattoliche.
Secondo le cifre di questAnnuario, relative al 2006, i cattolici nel
mondo sono 16 milioni in pi in rapporto allanno precedente. Ossia, in
tutto, raggiungono la cifra di un miliardo e 131 milioni. Laumento relativo dell1,4% e quasi la met
di questi fedeli vive nel continente
Americano.
In Europa la presenza cattolica
del 25% e in Asia del 10%. Inoltre, cresciuto a 100 il numero dei
vescovi, con un aumento relativo
dell1,2%. Tale tendenza pi accen-

tuata in America e in Asia, mentre si


presenta un po sotto la media generale in Africa, Europa e Oceania.
Inoltre, passano da 406mila a pi
di 407mila i sacerdoti, con una variazione totale dello 0,21%. La loro presenza nel mondo cresciuta progressivamente a partire dallanno 2000 in
Africa e in Asia, diminuendo in Europa e in America.
Sono aumentati dello 0,9% anche
i seminaristi. Questi sono, complessivamente, pi di 115mila, la maggioranza dei quali vive nelle Americhe,
seguendo lAfrica e lAsia. LEuropa
resta al quarto posto, quanto al numero di candidati al sacerdozio.
Infine, nel 2007, sono state create dal Santo Padre otto nuove sedi
episcopali, una prefettura apostolica,
due sedi metropolitane e un vicariato apostolico. In tutto, i nuovi vescovi sono 169.

Inizia il processo
di beatificazione di
Suor Lucia

l Papa Benedetto XVI ha autorizzato la riduzione del termine canonico per lapertura del processo di beatificazione di Suor
Lucia. Questa felice decisione ha scatenato unondata di contentezza, non solo tra i
cattolici del Portogallo, ma di tutto il mondo.
Lannuncio stato fatto dal Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, Cardinale Saraiva Martins, alla fine della messa celebrata nella cattedrale di
Coimbra nel terzo anniversario della morte della veggente di Fatima. In questoccasione, il Cardinale ha
consegnato al Vescovo di Coimbra, Mons. Albino Cleto, il decreto che gli permette di dare immediatamente inizio al processo.
Il termine canonico per aprire un processo di beatificazione di cinque anni. Leccezione aperta nel ca-

44Salvami Regina Aprile 2008

so di Suor Lucia,
scomparsa appena
tre anni fa, la terza della storia della
Chiesa (le altre due
sono quella del Papa Giovanni Paolo
II e quella di Madre
Teresa di Calcutta).
Suor Lucia a tredici anni
Mons.
Albino
Cleto, come informa lAgenzia Ecclesia, ha manifestato la sua contentezza per questo primo passo. Mons.
Jorge Ortiga Arcivescovo di Braga e presidente della Conferenza Episcopale Portoghese ha commentato che questo fatto un autentico richiamo a che i cristiani cerchino la santit.

Mario Baveloni

Un fattore ancora pi preoccupante la pratica di rapire giovani cristiane convertendole a forza allislam e
obbligandole a sposarsi. Cose del genere mai erano successe prima. Questo dimostra quanto accade a chi vive
in paesi in cui non vige la tolleranza.
Noi, cristiani, siamo cittadini comuni
e vogliamo solo che i nostri diritti siano rispettati e riconosciuti, ha concluso il prelato.

Roma (Zenit) Nella prolusione


della CEI, il Cardinale Angelo Bagnasco ha indicato i valori non negoziabili come criterio per il discernimento politico.
Il Presidente della CEI ha ribadito
che le elezioni non sono un un campo
di pertinenza della Chiesa come tale,
ma
compito dei Vescovi contribuire alla serenit del clima, al discernimento meno distratto, alla concordia
degli animi.
Pur confermando la linea di non
coinvolgimento, come Chiesa, come
clero e come organismi ecclesiali, in alcuna scelta di schieramento politico o
di partito, lArcivescovo di Genova ha
fatto riferimento allintervento del Papa Benedetto XVI al Convegno ecclesiale di Verona per precisare che occorre fronteggiare con determinazione e
chiarezza di intenti il rischio di scelte politiche e legislative che contraddicono fondamentali valori e principi antropologici ed etici radicati nella natura
dellessere umano.
A questo proposito, il Presidente della CEI ha riportato lappello del Pontefice alla tutela della vita umana in tutte
le sue fasi, dal concepimento alla morte naturale, e alla promozione della famiglia fondata sul matrimonio, evitando di introdurre nellordinamento pubblico altre forme di unione che contribuirebbero a destabilizzarla, oscurando
il suo carattere peculiare e il suo insostituibile ruolo sociale.
alla luce di questi valori fondamentali che ognuno chiamato a discernere, poich si tratta di valori che
costituiscono da sempre lessere stesso
della persona umana, ha sottolineato il
porporato .
Il Cardinale Bagnasco ha spiegato che non deve destare meraviglia o
scandalo se la Chiesa ribadisce i valori
morali che scaturiscono dalla fede cristiana, e che spesso sono scoperta anche della ragione, la quale secondo
lesperienza universale non cessa di
indagare su ci che luomo .

Sono questi valori ha aggiunto ,


che hanno ispirato la storia del nostro
popolo, la sua civilt umanistica, i suoi
orizzonti di apertura e coesione; e che
ad un tempo ne hanno suggerito il comune sentire.
Il Presidente della CEI ha quindi invitato quelli che saranno eletti a prendersi cura dellimpoverimento della
popolazione, della necessit di aumento
dei salari minimi, della difesa del potere dacquisto delle pensioni, dallemergenza abitativa, delle iniziative di sostegno della maternit, delle misure per
una maggiore sicurezza nei posti di lavoro, e del miglioramento di alcune
fondamentali infrastrutture a servizio
anche dei pendolari.
Dobbiamo uscire dallindividualismo, dal pensare egoisticamente solo
a se stessi e alla propria categoria nella dimenticanza di tutti gli altri, ha detto il porporato.
Per questo, ha concluso, occorre
che il personale politico questo lo tenga
presente sempre, abbandonando, a sua
volta, una politica troppo politicizzata,
per restituire alla stessa uno spessore
etico che solo pu fare da collante.

Assemblea plenaria del Pontificio


Consiglio Cor Unum
Citt del Vaticano Il Pontificio
Consiglio Cor Unum ha concluso, il
1 marzo, la sua XXVIII Assemblea
Plenaria, dedicata al tema: Qualit
umane e spirituali di coloro che lavorano negli organismi caritativi cattolici.
Tra gli obiettivi dellAssemblea vi
era quello di proporre una rilettura
dellEnciclica di Benedetto XVI Deus
caritas est e di verificare se cambiato, e come, latteggiamento di quanti lavorano nelle opere di carit della Chiesa.
Daltro lato, il Cardinale Cordes,
convinto della necessit costante della formazione e del fatto che
la forza della testimonianza cristiana tra coloro che soffrono provenga dalla convinzione personale di
quanti lavorano nel delicato setto-

re della carit, ha invitato i responsabili degli organismi caritativi cattolici nazionali e diocesani dei paesi
del continente americano a una settimana di esercizi spirituali, il prossimo mese di luglio, a Guadalajara
(Messico).
Ricevendo i partecipanti dellassemblea, il 29 febbraio, il Papa ha
affermato: Chi opera nelle molteplici forme dellattivit caritativa della
Chiesa non pu, pertanto, contentarsi solo della prestazione tecnica o di
risolvere problemi e difficolt materiali. Laiuto che offre non deve mai
ridursi a gesto filantropico, ma deve
essere tangibile espressione dellamore evangelico.

Asianews

I valori non negoziabili, base


del discernimento politico

morto lArcivescovo di
Mossul dei Caldei
Citt del Vaticano (VIS) Appresa la notizia della morte dellArcivescovo di Mossul dei Caldei in Iraq, il
Santo Padre ha inviato al Patriarca di
Babilonia dei Caldei, S.B. il Cardinale Emmanuel III Delly, il seguente
telegramma di cordoglio:
Informato della tragica morte di
Mons. Paulos Faraj Rahro, Arcivescovo di Mossul dei Caldei, a seguito del suo drammatico rapimento lo
scorso 29 febbraio, desidero far pervenire a Lei alla Chiesa Caldea e allintera comunit cristiana lespressione
della mia particolare vicinanza riaffermando la pi decisa deplorazione
per un atto di disumana violenza che
offende la dignit dellessere umano
e nuoce gravemente alla causa della
fraterna convivenza dellamato popolo iracheno. Mentre assicuro fervide
preghiere di suffragio per lo zelante
Aprile 2008 Salvami

Regina45

pastore sequestrato proprio al termine della celebrazione della Via Crucis invoco dal Signore la sua misericordia perch questo tragico evento serva a costruire nella martoriata
terra dellIraq un futuro di pace. Con
tali sentimenti imparto a Lei venerato fratello al presbiterio alle persone
consacrate e ai fedeli tutti la confortatrice benedizione apostolica.

che le serviva come centro. Oggi conta su pi di 50mila membri in 71 paesi.


La Comunit SantEgidio lavora in vari altri campi dazione, come il dialogo interreligioso, la lotta
contro lAIDS e limpegno a favore
dellAfrica. Possiede anche un notevole peso diplomatico nella soluzione pacifica di numerosi conflitti mondiali, dai Balcani al Mozambico.

Vienna, che pretende lapertura domenicale delle attivit commerciali durante il Campionato europeo di
calcio, che sar realizzato nel giugno
di questanno.
In unintervista alla Radio Vaticana, Christa Buzzi, presidente
dellAzione Cattolica dellArcidiocesi viennese, ha dichiarato che una
decisione errata e irrazionale, poich
nel nostro mondo, sempre pi frenetico, sono necessari momenti comuni di
pausa, tempo per i contatti sociali e per
andare insieme alla messa domenicale,
ha sottolineato.
Le organizzazioni cattoliche hanno ricordato anche lesperienza fatta durante la Coppa del Mondo del
2006, in Germania. In quelloccasione, lapertura dei negozi la domenica non ha generato i guadagni sperati
dai commercianti di quel paese, portando come risultato, al contrario, un
aumento dei costi.

Comunit di SantEgidio in festa


La comunit di SantEgidio ha
commemorato a febbraio i suoi 40
anni di fondazione. La celebrazione
ha avuto luogo nella Basilica romana
di San Giovanni in Laterano, con una
messa presieduta dal cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
Secondo la notizia di Radio Vaticana, il porporato, nella sua omelia,
ha sottolineato laspetto della carit,
dicendo che la Comunit di SantEgidio ha saputo farsi prossima e buona
samaritana di coloro che sperimentano
situazioni di difficolt e di marginalizzazione sociale, collocandosi al fianco
dei poveri, dei carcerati e dei malati.
Nata a Roma nel 1968, la comunit ha preso come base la pratica del
Vangelo, ispirandosi in San Francesco dAssisi. Pi tardi, ha assunto il
nome di SantEgidio, chiesa romana
46Salvami Regina Aprile 2008

Citt del Vaticano Il Pontificio


Consiglio per i Laici ha promosso a
Roma, dal 7 al 9 febbraio, il congresso internazionale Donna e uomo, la
totalit dellhumanum, per ricordare il 20 anniversario della pubblicazione della lettera apostolica Mulieris
dignitatem, di Giovanni Paolo II.
Secondo linformazione data dalla
Radio Vaticana, il grande evento ha
visto la partecipazione di delegazioni
di 40 conferenze episcopali, rappresentanti di 328 movimenti ecclesiali,
16 associazioni femminili cattoliche
e 9 istituti religiosi femminili, per un
totale di 260 persone, provenienti da
49 paesi.
Nel suo discorso ai congressisti,
il Papa Benedetto XVI ha ricordato alcuni opportuni insegnamenti del suo predecessore, Giovanni
Paolo II, mettendo in evidenza che
Dio affida tanto alla donna quanto
alluomo, in accordo con le loro rispettive peculiarit, una vocazione e
una missione specifiche nella Chiesa e nel mondo. E ha aggiunto: Penso qui alla famiglia, comunit damore aperto alla vita, cellula fondamentale della societ. In essa la donna e
luomo, grazie al dono della maternit e della paternit, svolgono in congiunto un ruolo insostituibile in relazione alla vita.

Protesta dei cattolici viennesi


Varie organizzazioni cattoliche
hanno preso posizione contro la decisione della Camera di Commercio di

Franois Boulay

Franois Boulay

La missione della donna e


delluomo nella Chiesa

Santa Chiara, patrona della


televisione da 50 anni
Per festeggiare i 50 anni della proclamazione di Santa Chiara come patrona della televisione, stata celebrata nella Basilica a lei dedicata, ad

Assisi, una messa presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di


Stato.
Il titolo stato concesso da Pio
XII, il 14 febbraio 1958, in quanto
questa prima seguace di San Francesco, la notte di Natale del 1252, ha
avuto la grazia di vedere dalla sua
cella la celebrazione che si svolgeva
nella chiesa.
Secondo Radio Vaticana, il Cardinale Bertone ha dichiarato che quello
che avvenne in quel momento stata
una esperienza di televisione mistica e che Santa Chiara non solo la
patrona della televisione, ma pu anche insegnarci la relazione pi adeguata col mezzo televisivo.
In un mondo che utilizza i mezzi
di comunicazione per i suoi interessi alla ricerca di maggiore audience,
senza guardare i mezzi, il Cardinale
ha sottolineato il ruolo importante di
Santa Chiara, che ci aiuta a riscoprire la dignit della persona e valori come la famiglia, la vita e leducazione
dei giovani.

Oreste Basso, Copresidente del


Movimento.
Ho appreso con profonda emozione la notizia della pia morte della Signorina Chiara Lubitch, sopraggiunta al termine di una lunga
e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Ges abbandonato. In questora di doloroso distacco sono spiritualmente vicino con affetto ai familiari e allintera opera di Maria - Movimento dei Focolari che da lei ha avuto
origine, come pure a quanti hanno
apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesam,
per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli.
Ringrazio il Signore per la testimonianza della sua esistenza spesa nellascolto dei bisogni delluomo
contemporaneo in piena fedelt alla Chiesa e al Papa, mentre ne affido lanima alla divina bont affinch
la accolga nel seno del Padre, auspico che quanti lhanno conosciuta e
incontrata, ammirando le meraviglie
che Dio ha compiuto attraverso il suo
ardore missionario, ne seguano le orme, mantenendone vivo il carisma.
Con tali voti invoco la materna intercessione di Maria e volentieri imparto a tutti la Benedizione Apostolica.

Il Cardinale Bertone
fa un bilancio positivo
del viaggio a Cuba

morta Chiara Lubitch


Citt del Vaticano (VIS) Avendo appreso notizia della morte di
Chiara Lubitch fondatrice del
Movimento dei Focolari , il 14
marzo, il Santo Padre ha inviato
un telegramma di cordoglio a Don

Roma (RV) Il Cardinale Tarcisio


Bertone, Segretario di Stato del Vaticano, ha fatto un bilancio positivo del
suo viaggio a Cuba, riferendo che il
nuovo presidente cubano, Raul Castro, un uomo molto realista, aperto a discutere su tutto e preoccupato
per il mantenimento di valori e ideali.
Il viaggio di sei giorni, concluso il
29 febbraio, stato considerato proficuo, tanto dal punto di vista delle relazioni con le autorit cubane,
quanto con la Chiesa del paese.
Mi sembra che esistano prospettive per un lavoro congiunto, di fiducia

nellazione della Chiesa e di possibilit


di apertura di nuovi spazi di presenza,
ha detto il Cardinale, in unintervista
alla Radio Vaticana.
Mi sembra che la concordia tra lo
Stato e la Chiesa, nel mettere in risalto i valori e la formazione ai valori,
sia unindicazione, una direzione nella quale si possa camminare con molti
frutti, ha aggiunto.
Mons. Tarcisio Bertone ha detto di aver lasciato a Cuba un messaggio di grande vicinanza al popolo, per ascoltare le sue aspirazioni.
Questo un popolo che ha sofferto
molto, anche a seguito della congiuntura economica e alle restrizioni che
vengono dallesterno, ha affermato,
ma un popolo che continua ad avere grandi ideali, soprattutto i giovani,
che vogliono risorgere ed affermare la
loro identit, che in buona parte cattolica, ha detto.
Ha anche reiterato la posizione contraria della Chiesa Cattolica allembargo economico degli Stati Uniti dAmerica e alle restrizioni
economiche dellUE.
Mi sembra che queste attitudini
siano naturalmente destinate a spingere il governo dellIsola verso una
maggiore libert, a un maggiore rispetto per i diritti umani. Tuttavia,
considero che le misure, cos pesanti, prese unilateralmente, non favoriscano lo sviluppo, facciano soffrire la
popolazione e questo inaccettabile,
ha affermato.
Io ho assicurato che la Santa Sede lavorer affinch, nel caso non siano eliminate, sospese, queste sanzioni
siano almeno ridotte. Poi, certamente,
questo deve comportare uno sviluppo
una maggiore libert, verso un riconoscimento maggiore dei diritti personali,
sociali, come pure politici ed economici, ha proseguito.
Infine, il Segretario di Stato del
Vaticano ha lasciato il messaggio di
aver fiducia nel futuro, perch tutti i
cubani, insieme, possano lavorare per
uno sviluppo integrale, verso un umanesimo anchesso integrale.
Aprile 2008 Salvami

Regina47

_
_______
I Santi di ogni giorno
1. San Celso di Armagh, vescovo
(+1129).
Religioso benedettino di Glastonbury in Irlanda. Come vescovo di Armagh, rafforz lordine e la disciplina.
2. San Francesco de Paola, eremita (+1507).
San Domenico Tuoc, presbitero e
martire (+1839). Sacerdote domenicano martirizzato nella persecuzione
religiosa in Giappone.
3. San Giuseppe lInnografo, monaco (+886). Nato in Sicilia, si rifugi in Grecia durante le invasioni
musulmane. Combatt gli iconoclasti
e fond un monastero. Per il fatto di
essere un distinto compositore di inni
sacri, fu denominato Innografo.

4. SantIsidoro di Siviglia, vescovo


e dottore della Chiesa (+636).
San Pietro di Poitiers, vescovo
(+1115). Fautore dellintegrit e della giustizia, denunci e scomunic il
re Filippo I per le nozze irregolarmente contratte.
5. San Vicenzo Ferrer, presbitero
(+1419).
San Geraldo di Sauve-Majeure,
abate (+1095). Notando che la sua
interpretazione severa della Regola
non era gradita alla comunit di Laon, abbandon lincarico di abate ed
eresse il monastero di Sauve-Majeure in Francia.
6. 3. Domenica di Pasqua
Beata Caterina di Pallanza, vergine (+1478). La sua famiglia mor vittima di una epidemia a Novara.
A quindici anni, impressionata da un
sermone sulla Passione, si consacr a
Dio ed entr in un monastero sotto la
Regola agostiniana.

Sergio Hollmann

7. San Giovanni Battista de la


Salle, presbitero (+1719).
San Pietro Nguyen Van Luu,
presbitero e martire (+1861).
Zelante sacerdote, fu denunciato e ucciso per aver corrotto
i carcerieri in modo da poter
portare gli ultimi sacramenti ai
cristiani incarcerati a Cochinchina (Vietnam).

San Vicenzo Ferrer Chiesa di


Santillana del Mar, Santander (Spagna)

48Salvami Regina Aprile 2008

8. Santa Giulia Biliart, fondatrice


(+1816). A 22 anni fu colpita da paralisi. Nonostante questa insufficienza fisica, lavor instancabilmente come catechista. Sub dure persecuzioni durante la Rivoluzione Francese e
fond la Congregazione delle Suore
di Nostra Signora di Namur.
9. Beata Celestina Faron, vergine e martire (+1944). In Polonia entr nella Congregazione delle Picco-

le Ancelle dellImmacolata Concezione. Durante la Seconda Guerra


Mondiale, per il fatto di essersi dedicata alle opere di carit, fu catturata e inviata al campo di sterminio
di Auschwitz.
10. Beato Marco Fantuzzi di Bologna, presbitero (+1479). A Bologna,
abbracci la povert evangelica come francescano. Fu compagno di San
Giovanni Capistrano, a cui succedette nella carica di vicario generale.
11. Santo Stanislao, vescovo e
martire (+1070).
Beato Lanuino, monaco (+1119).
Fu scelto per seguire San Bruno al
servizio del Papa. Dopo la morte del
fondatore, fu eletto priore dei monasteri. Nonostante la necessit di uscire molte volte per missioni papali,
non perse mai lo stato di spirito della Certosa.
12. San Davide Uribe Velasco, presbitero e martire (+1927). Parroco di
Iguala in Messico, fu fucilato durante la persecuzione religiosa per aver
rifiutato la proposta di erigere una
Chiesa messicana separata da Roma.
13. 4. Domenica di Pasqua
San Martino I, papa e martire
(+655).
Beata Margarida di Citt di Castello, vergine (+1320). A Metola,
fu abbandonata dai genitori a seguito
della sua cecit dalla nascita. Accolta ed educata da una coppia, si fece
terziaria domenicana e si dedic alla
preghiera e alle opere buone.
14. Santa Liduina, vergine (+1433).
A dodici anni, si consacr a Dio attraverso il voto di castit. In giovent, sub un incidente che la lasci paralitica. Accett con mansuetudine le
sofferenze, offrendole per la salvezza
del mondo.

15. Beato Damiano di Veuster,


presbitero (+1889). Religioso della
Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori. Inviato nelle Hawaii, si dedic alla cura dei lebbrosi nellisola di
Molokai.

re di un monastero per accogliere i


numerosi discepoli che lo cercavano. Eletto vescovo di Anastasipolis, govern per dieci anni la diocesi, rinunciando poi allincarico per
ritornare alla vita monacale.

16. Santa Engrazia, vergine e martire (+sc. IV). Cristiana di nobile famiglia, martirizzata per essersi presentata davanti al magistrato romano
a Saragozza per condannare le atrocit da lui commesse contro i suoi
fratelli di fede.

23. San Giorgio, martire (+


sec. IV).
SantAdalberto (Vojtech), vescovo e martire (+ 997).
Beato Egidio dAssisi, religioso (+1262). Incoraggiato
dallesempio di alcuni amici, divent discepolo di San Francesco
che segu nelle predicazioni.

17. Santi Elia, Paolo e Isidoro,


martiri (+856). Uccisi a Cordova in
Spagna, per aver confessato la fede
davanti al giudice musulmano.
18. Santa Antusa, vergine (+fine sec. VIII). Figlia dellimperatore bizantino Constantino V, rinunci
al matrimonio e si consacr a Cristo.
Impieg tutti i suoi beni per la costruzione di monasteri e opere di carit.
19. Beato Bernardo il Penitente,
pellegrino (+1182). Giovane dissipato coinvolto in vari delitti. Toccato
dalla grazia, si pent e fece penitenze
pubbliche.
20. 5. Domenica di Pasqua
San Marcellino di Embrun, vescovo (+374). Sacerdote africano,
evangelizzatore del sud-est francese.
Grazie al buon esito delle sue opere,
SantEusebio di Vercelli lo ordin vescovo.
21. SantAnselmo, vescovo e dottore della Chiesa (+1109).
San Maelrubio, abate (+722). Ad
Apple Cross, Inghilterra, eresse una
Chiesa e un monastero dedicandosi
allevangelizzazione.
22. San Teodoro di Sikeon, vescovo
(+613). Giovane anacoreta fondato-

24. So Fidlis de Sigmaringa,


presbitero e martire (+1622).
San Mellito di Canterbury, vescovo (+624). San Gregorio Magno gli
diede lincarico di aiutare SantAgostino di Canterbury nellevangelizzazione degli angli. Fu consacrato vescovo e posteriormente nominato
allarcidiocesi di Canterbury.
25. San Marco, evangelista.
Santa Franca di Piacenza, badessa (+1218). Religiosa benedettina
del monastero di San Siro a Piacenza. Dedicatasi allosservanza rigorosa della Regola, provoc discordia tra
le monache, il che la fece trasferire al
monastero cistercense di Montelana,
di cui fu badessa.
26. Beato Giulio Junyer Padern,
presbitero e martire (+1938). Sacerdote salesiano accusato di spionaggio
e tradimento durante la Guerra Civile Spagnola. Mor fucilato, offrendo
la vita per il bene della Chiesa e della Spagna.
27. 6. Domenica di Pasqua
San Lorenzo Nguyen Van Huong,
presbitero e martire (+1856). Nato
da genitori cristiani a Tonquino (Vietnam), rimase orfano ancor piccolo.

Timothy Ring

_______________________ Aprile

Santa Caterina da Siena Convento


delle Dominicane di Toledo (Spagna)

Dopo aver vinto le opposizioni del suo


tutore, abbracci il sacerdozio. Mentre
era in visita ad un cristiano infermo, fu
catturato e condannato a morte.
28. San Pietro Chanel, presbitero
e martire (+1841).
San Luigi Maria Grignion de
Montfort, presbitero (+1716).
San Prudenzio, vescovo (secc. VVI). a Tarazona (Spagna), abbracci la vita clericale. Pi tardi, dopo la
morte del vescovo, fu eletto suo successore. Si distinse come consolatore
degli afflitti e protettore dei poveri.
29. Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa (+1380).
San Tichico, discepolo dellApostolo San Paolo.
30. San Pio V, papa (+1572).
Beato Benedetto da Urbino, presbitero (+1625). Ad Urbino, si fece
cappuccino contro il parere della sua
illustre famiglia. Fu compagno di San
Lorenzo da Brindisi nelle missioni di
consolidamento della fede nei paesi
colpiti dal luteranesimo.
Aprile 2008 Salvami

Regina49

Franois Boulay - Gustavo Kralj

La Basilica di
Notre-Dame
di Montral

Famosa per i drammatici toni di blu punteggiati di stelle dorate,


la Basilica di Notre-Dame di Montreal uno dei meravigliosi
capolavori del neogotico, che incantano lanima di ognuno di noi.

el 1667, giunto dalla Francia in America del Nord, con


lobiettivo di venire
incontro spiritualmente ai coloni europei ed evangelizzare gli indigeni, lordine di San Sulpizio si stabilito nel territorio della
Nuova Francia. Essi scelsero un luogo vicino al Fiume San Lorenzo, in
un villaggio allora conosciuto col nobile nome di Ville Marie.
Passati duecento anni, la Nuova
Francia diventata Qubec, provincia del Canada, mentre lantico e piccolo borgo cresciuto, diventando
una delle pi importanti citt di questo paese: Montreal.
Cos, nellanno 1824, i sacerdoti sulpiziani hanno compreso che era giunto

50Salvami Regina Aprile 2008

Ryan Francis Murphy


il momento affinch i fedeli disponessero di un grande e bel tempio, proporzionato alle dimensioni e allimportanza che la citt aveva raggiunto.
Curiosamente, dopo un meticoloso
studio, la scelta della persona pi preparata per la progettazione ed esecuzione di tale impresa caduta su un
architetto di New York, James ODonnel. Sebbene protestante, egli era un
entusiasta dellarte gotica, capace di
impegnare tutte le sue capacit per
ledificazione del tempio, secondo
questo stile. Si deve credere che questo compito abbia, in qualche modo,
toccato la sua anima, poich nel suo
letto di morte, ODonnel ha chiesto il
battesimo, ed oggi riposa in pace nella
cripta della chiesa che, con tanta dedizione, ha aiutato a costruire.

Il corpo principale del santuario


stato terminato nel 1830 e, tre anni dopo, fu completata la prima torre. Allepoca della sua inaugurazione, la chiesa di Notre-Dame di Montreal era il maggior tempio dellAmerica del Nord.
Nellopinione di molti, il meraviglioso aspetto esteriore della chiesa
viene superato dalla sorprendente bellezza dellinterno, in gran parte opera
dellillustre artista Victor Bourgeau.
Appena entrato, un visitatore sar
immediatamente colpito da unopera darte di grande impatto: laltare principale. Eccellente ed elaborato pizzo di bronzo dorato, esso si erge delicatamente, con le statue della
passione di Cristo al centro e lincoronazione della Vergine in alto.

La vista allora attratta dalle eleganti navate del santuario, che sembrano defluire dallaltare. I drammatici toni di blu notte sono punteggiati
di stelle dorate, chiaramente ispirate
alla Sainte Chapelle, di San Luigi. In
un giorno fortunato, si possono udire
gli impressionanti accordi del potente organo Cavasant, che vanta quasi
settemila tubi.

Nella sua visita a Montreal,


nellaprile del 1982, il compianto Papa Giovanni Paolo II, ha elevato questa meravigliosa chiesa alla condizione di Basilica. Non c il minimo dubbio che se lo meriti proprio.
Capolavoro del neogotico, la Basilica di Notre-Dame di Montreal tra
le meraviglie che incantano lanima
di ognuno di noi, compiendo in modo

mirabile quanto ci insegna la Chiesa: Larte sacra vera e bella quando,


nella sua forma, corrisponde alla vocazione che le propria: evocare e glorificare, nella fede e nella adorazione, il
Mistero trascendente di Dio, Bellezza
eccelsa di Verit e di Amore, apparsa
in Cristo irradiazione della sua gloria
e impronta della sua sostanza (CCC,
2502).
Aprile 2008 Salvami

Regina51

Timothy Ring / Victor Toniolo

ve, Regina dei cieli,


ave, Signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, Vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.
(Ave Regina Clorum,
Inno Gregoriano)

Immagine pellegrina del Sacro


Cuore di Maria, tenuta in fondo la
Chiesa Madonna del Rosario, nel
Seminario degli Araldi del Vangelo

Potrebbero piacerti anche