Sta passando velocemente la quaresima: ormai siamo vicini alla
celebrazione della Pasqua. Sar ancora una pasqua di Reden-
zione, di salvezza, d tante belle promesse e impegni. Sar quest'anno la Pasqua che concluder l'anno santo della Re- denzione. Noi vivremo nsieme questo momento conclusivo cele- brando l'indulgenza del giubileo: sar un momento molto impor- tante non solo perch rinnovando la nostra fede, riconoscendo le nostre mancanze, facendo penitenza riceveremo l'indulgenza, condono della pene legate al nostri peccati, ma anche perch sa- remo invitati a riprendere con pi fiducia e con pi generosit la nostra vita di persone e di cristiani. Dio che attraverso la morte e la risurrezione di Ges e attraver- so la Chiesa ci chiama a camminare sulla via del bene, dell'amo- re, del perdono reciproco, dalla solidariet. quanto ci dicono il Papa e il nostro Vescovo in queste due ri - flessioni che ho voluto proporre alla vostra riflessione, perch di- ventino motivo di preghiera e di revisioni di vita. Su "RONAGO '84" di questo mese: vengono poi presentate le nostre missioni diocesane dell'Africa e dell'Argentina, perch il nostro Vescovo ci ha invitato a fare della nostra penitenza quare- simale un gesto di solidariet verso queste comunit 'lontane' che fanno parte della nostra diocesi e quindi della nostra comuni- t. Ho raccolto alcuni dati, delle notizie, la cronaca della partenza di una volontaria, Franca di Mandello del Lario, : i nomi di tutti i mis- sionari che lavorano n queste missioni. Ho voluto anche annunciare un'iniziativa a livello zonale che ve- dr coinvolti ragazzi e giovani in prima persona, ma che dovr essere al centro della nostra attenzione nel prossima mese di giu- gno e che va sotto il nome di CAMPO MSSONARO. Tutto questo per farci sentire -missionari nel vero senso della pa- rola e per farci crescere in quello spirito di apertura verso uomini nostri fratelli, che hanno bisogno del nostro amore e del nostra aiuto. A questo scopo mi sembrano interessanti anche gli altri articoli che riguardano alcune attivit della nostra comunit parrocchiale. Sono esperienze o riflessioni che possono guidarci a realizzare nel modo migliore la nostra vita cristiana. don Antonio 2 "fare Pasqua n questi venerd di quaresima viene data la possibilit di partecipare agli incontri di cateche- si agli adulti. Ho gi insistito, invitato, raccomandato tante volte e qualche presenza in pi stata notata, Per le prossime settimane il programma preve- de alcune riflessioni sul mistero della Pasqua che noi ci prepariamo a celebrare. Dovrebbero aiutarci ad approfondire il significa- to della morte e della risurrezione di Ges, at- traverso la lettura del Vangelo e la nostra espe- rienza. VENERD 6 APRLE: LA VA DELLA CROCE VENERD 13 APRLE: RSURREZONE E NOVT D VTA Continua anche la distribuzione, alla domenica, del foglietto con il programma della settimana. Qualcuno si offeso credendo che iI foglietto volesse supplire a una mancanza di memoria. Qualche altro ha fatto osservare che il foglietto correva il rischio di finire in mezzo a tanti altri foglietti e carte che arrivano per casa. E se provassimo a metterlo in vista nella casa, come hanno fatto tanti bambini con il loro dise- gno 'APRITE LE PORTE AL REDENTORE', non potrebbe diventare utile? Confessarsi una volta all'anno e comunicarsi a Pasqua era ed ancora uno dei precetti princi- pali a cui tanti cristiani sono fedeli. Anche a Ro- nago ho costatato che sono in tanti che si con- fessano e fanno la Comunione a Pasqua. Per ... Per ci sono anche tanti che per una scusa ba- nale trascurano di fare "Pasqua". Vorrebbero, 'hanno deciso di fare le cose bene, ma poi non trovano il prete, capita un imprevi- sto, passa il momento che ritenevano buono e cos rimandano all'anno dopo. Per ci sono anche cristiani che fanno Pasqua senza pensare seriamente a quello che stanno per fare; o forse meglio sanno che cosa vuoi dire riconoscere i propri peccati, chiedere il per- dono a Dio, promettere di non commetterne pi, andare a messa, ricevere la comunione, ma non si lasciano prendere fino in fondo da tutte queste "cose", da questo "Dio". Per ci sono anche quelli che aspettano ali*ulti- mo momento, che non riescono a capire perch il sacerdote parli di celebrazione penitenziale comunitaria, che prima della confessione biso- gna fare un serio esame di coscienza, che necessario anche fare un proposito di diventare migliori. n mezzo a tutti questi "per" sono sicuro che ci sono tanti, che fanno le cose molto bene e se- riamente, che credono nel perdono di Dio, che sentono la gioia d essere cristiani e che fanno tesoro di tutte quelle grazie che il Signore dona loro attraverso la Chiesa e i suoi sacramenti. Per tanti cristiani "fare Pasqua" ha voluto dire iniziare una. nuova vita, riscoprire la bellezza di credere, riprendere un impegno che per varie ragioni era stato messo da parte, ricuperare fi- ducia in se stessi, negli altri, in Dio, ricominciare a sperare ed amare, sostenuti da una fede viva e profonda. Per quanti di noi sar una Pasqua cosi quella che ci prepariamo a celebrare? 3 la parola del Papa la parola del Vescovo Quaresima dell'anno santo Convertiamoci all'amore Cari fratelli e Sorelle, in questo tempo di Quare- sima dell'Anno Giubilare della Redenzione, con- vertiamoci ancora, riconciliamoci pi sincera- mente con Dio e con i nostri fratelli. Questo spi- rito di penitenza, di condivisione e di digiuno, si tradurr in gesti concreti, ai quali le nostre Chie- se locali certamente vi inviteranno. "Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza n per forza, per- ch Dio ama chi dona con gioia" (2 Cor 9,7). Questa esortazione di S. Paolo ai Corinzi pro- prio di attualit. Possa ciascuno provare profon- damente la gioia per il nutrimento condiviso, per l'ospitalit offerta al forestiero, per gli aiuti dati alla promozione umana dei poveri, per il lavoro procurato ai disoccupati, per l'esercizio onesto e coraggioso delle proprie responsabilit civili e socio-professionali, per la pace vissuta nel San- tuario familiare e in tutte le vostre relazioni umane! tutto ci l'amore di Dio , a cui dobbiamo con- vertirci. L'Anno Santo della Redenzione va verso la sua conclusione. Sarebbe interessante tentare una at- tenta indagine sulla sua risonanza nella nostra chiesa locale. Potremmo elencare le diverse manifestazioni par- rocchiali, zonali, diocesane vissute in diocesi e a Roma e penso che il bilancio non sarebbe delude- ste. Coloro che vivono la fede, hanno sentito il ri- chiamo dell'Anno Santo e sono convinto che nelle loro anime, come nelle nostre istituzioni, un segno rester: rester un germe divino di grazia: tocche- r a ciascuno di noi coltivarlo perch cresca, per- ch la Redenzione diventi piena. A livello di masse distratte, assenti dalla vita delle nostre comunit ecclesiali, l'influsso sembrer quasi nullo. L'Anno Santo impegnava in un processo di riconci- liazione ma purtroppo questa non appare compiu- ta. La difficolt ad essere uniti in un piano pastorale, il difficile cammino della comunione, non sono for- se espressioni di non totale riconciliazione? Quaresima, ultima tappa dell'Anno Santo; tem- po gi di per s privilegiato nella direzione dell'incontro con il Signore. Quest'anno la Quaresima dovr trovarci tutti at- tenti alla voce del Signore: fedeli, associazioni e gruppi, comunit parrocchiali; pronti a seguire le orme del Crocifisso che portano alla pace e alla ri- conciliazione della Pasqua. Non intendo dare parti- colari indicazioni Pastorali: tutto il piano pastorale sulla linea della riconciliazione. 4 I'aItrite ... perniciosa Gavioli G. Malattia diabolica. Apparentemente sconosciuta o volutamente ignorata, perch indolore, essa risulta invece maledettamente diffusa, epidemica. Stimolata e facilitata da un'alterazione o da un'errata ed irrazionale utilizzazione del voca- bolo "altri", 'Altrite pu alterare decisamente un comportamento individuale e collettivo, limitan- done la libert, e disgregare i rapporti nella co- munit. - "Anche gli 'altri' lo dicono... Anche gli 'altri' mi giudicano . Chi va in Chiesa come gli 'altri',... Gli 'altri" non mi interessano... Se vado ad incontri parrocchiali gli 'altri' mi scherzano... Se frequento regolarmente la Messa e la Co- munione gli 'altri' mi giudicano un diverso, un debole, un bacchettone ... Se oggi nel vivere bi- sogna badare a se stessi, a me degli "altri" non me ne importa un bel niente .. Se ho la porta di casa blindata perch gli "altri" restino fuori... Gli "altri" sono proprio tutti egoisti... Gli "altri non meritano nulla... " ecc. ecc. - sempre Altrite quando per esasperato esibi- zionismo si compiono azioni pur 'anco generose e buone ma finalizzate ad ottenere consenso stima, gratitudine degli "altri"... - Quando una famiglia sommersa da ango- scia e porta croci pesanti, ecco che sono gli "al- tri" a doverla aiutare, spetta agli "altri" il solle- varla dandole solidariet, affetto, amicizia... - Nella comunit accade che amici nuovi non si inseriscano; si sentono "altri", diffidano o temo- no "altri ", non si interessano degli "altri"... - Nella vita parrocchiale manca collaborazione, continuit, efficienza, comunicabilit? C' sem- pre di mezzo l'incapacit o la cattiva volont de- gli "altri. - Si rifiuta o si rinuncia alla parte partecipazione diretta alla vita parrocchiale? per incompatibi- lit con "altri". - ... Gli "altri, quindi, sono un ostacolo, gli "altri" sono incapaci, gli "altri" i maligni, gli "altri" elu- dono gli impegni, mancano ai doveri... Dunque: se gli "altri, per noi non sono il prossi- mo; se per noi il prossimo non il vicino ma sono gli "altri; se c' chi si sente un "altro" per- ch preferisce non essere "prossimo"; se c' chi per amare attende che "altri" lo facciano prima; se c' chi pensa di essere vittima degli "altri" o migliore di "altri"; se negli "altri non si sa apprendere n cogliere il buono che hanno e che possono dare; se il pre- giudizio e il giudizio nei rapporti personali con gli "altri" prevalgono sulla bont, sulla generosi- t sull'intelligenza; se anche il prete aspetta che siano gli "altri" ad andare da lui...allora, e senza alcun dubbio siamo proprio tutti inguaribilmente affetti da Altrite, da Altrite perniciosa. Pi che Parrocchia, quindi, potremmo essere Lazzaretto... - Quaresima tempo di forti perch di lotta. Lot- ta all'Altrite, per esempio. P,S. l Dio degli "altri" non anche il nostro? 5 missioni diocesane tutti siamo impegnati Fernandez (Argentina) una parrocchia La parrocchia di Fernandez (circa 9000 Km) si trova nella provincia argentina di Santiago del Estero, 1000 Km. al Nord di Buones Aires, in zona subtropicale e arida. La provincia una delle pi povere e meno in- dustrializzate di tutta la repubblica Argentina, comprende per vaste con irrigazione arti- ficiale che permette uno sviluppo nell'agricoltura dell'ortofrutticoltura, e nell'allevamento di bovini. C' anche un po' di pastorizia e di sfruttamento della foresta (carbonella) nelle zone non ir- rigate. La popolazione eminentemente agricola: un buon 60%; il resto della popolazione dedito al commercio e all'industria (pochissimi) ma so- prattutto ai servizi terziari e all'impiego statale. l tutto va considerato nel panorama globale della recessione economica argentina, quantifi- cata in questi ultimi sei anni in un tasso di sva- lutazione annuale superiore al 200%. Le conse- guenze negative non si sono fatte attendere: mancanza di lavoro, instabilit della famiglia, analfabetismo, povert generalizzata, impossi- bilit di cure mediche. Bimingu ( Africa): partita Franca Se ne andata di domenica, di buona mattina, in punta di piedi attenta a non destare il bench minimo rumore. Cos Franca ha lasciato Man- dello per andare in terra di missione. Franca Gatti, questo il nome della ragazza mandellese che si trova da poco a Bimengu, dove svolge la sua professione di infermiera di- plomata in un ospedale con tanti, tanti ammalati da assistere. Ha portato con s due cose: la straordinaria forza d'animo e la sua esperienza professionale. Franca una persona molto risoluta e con una grande spiritualit; nella comunit parrocchiale di Mandello non ha fatto mai mancare il suo con- tributo concreto. Fino a poco tempo fa svolgeva la professione di capo sala al reparto pediatria dell'ospedale di Lecco e l'esperienza accumulata in diversi anni di lavoro le sar molto utile in terra di missione. Franca si occuper infatti anche della prepara- zione del personale infermieristico del posto che provveder ad istruire adeguatamente. A Bimengu non sola ma affiancata da amici, vecchie conoscenze con don Gianni Allievi e Franca Arrigoni, quest'ultima anch'essa man- dellese. La decisione di lasciare l'talia per la missione era gi stata maturata da diverso tempo ed in pratica fin dal 1978, quando Franca trascorse un mese in terra africana, solo che da allora una serie di problemi e di contrattempi le ave- vano impedito di rispondere a questa "chiama- ta. Finalmente ora in accordo con i famigliari e con la diocesi, potuta partire per la sua nuova de- stinazione. "Aspettare ancora non aveva senso", ha detto poco prima di lasciarci. Nei giorni scorsi sono giunte ai genitori le prime lettere di Franca da Bimengu e sono lettere rassicuranti che dicono che tutto procede bene ad eccezione del clima, che in questo periodo veramente torrido ed al limite. della sopporta- zione. Vicino a lei, comunque, sempre, saranno le preghiere degli amici. 6 chi sono i ''comaschi'' in Africa e Argentina Molte sono le persone che sono passate per brevi o lunghi periodi dalle missioni diocesane. Questi i nomi di coloro che tuttora prestano se- vizio. BMENGUE': Fausta Arrigoni, Carla Baraldi, Franca Gatti, don Gianni Allievi, don Felice Cantoni, don Eugenio Verga. Per l'ospedale si concretizzata la collaborazione con il dottor Al- berto Lenzi, medico che gi operava in Came- run. FERNANDEZ: suor Angela Roncoroni, suor Er- minia Bassi , Suor Susanna Agostini, suor Fla- via Poletti, suor Maria Luisa Roncoroni, don Giorgio Quaglia, don Pierlorenzo Trussoni, don Savio Castelli, don Umberto Gosparini. Ma accanto a questi nomi non vanno dimenti- cati quelli di altri sacerdoti presenti in America Latina, partiti sulla base della Fidei donum e che quindi non sono legati all'esperienza della missione diocesana, quelli dei religiosi delle di- verse aggregazioni e dei laici partiti per Africa, Asia, America Latina (presto anche l'Oceania). Si calcola, anche se impossibile avere dei dati esatti al cento per cento, che siano quattrocen- to i comaschi ed i valtellinesi impegnati in servi- zi missionari. campo missionario ad Olgiate Comasco dal 15 al 23 giugno Dal 15 giugno al 23 giugno si svolger nella no- stra Zona pastorale una settimana di sensibiliz- zazione missionaria. Viene chiamata questa esperienza "Campo di lavoro o Campo della carta, perch gruppi di giovani si impegneranno a passare casa per casa a raccogliere carta stracci e ferro a favore delle missioni. Anche la nostra comunit parrocchiale, attra- verso il GAM, ha dato la sua adesione e. ci si augura che l'iniziativa sia accolta da tutti e sia appoggiata anche nella sua realizzazione. l programma dettagliato non ci stato ancora comunicato. Pero sar nostra premura farlo co- noscere a tutti. 7 1 aprile celebrazione della prima confessione Guardando l'itinerario del cammino di fede fatto con i nostri ragazzi, non ci sembra vero di esse- re gi arrivati alle porte della Prima Confessio- ne; gli incontri di catechismo si sono svolti rego- larmente, sono stati seguiti con impegno da tutti e sono serviti a creare amicizia, confidenza e fi- ducia. Questo cammino sboccer il 1 Aprile nella cele- brazione del Sacramento della Prima Confes- sione, quando riceveranno, per mezzo del Sa- cerdote il perdono di Ges, e il 20 maggio, quando si incontreranno per la prima volta con Ges Eucaristia. Questi bambini, che stiamo preparando con l'aiuto di don Antonio, sono molto svegli ed esu- beranti e con la loro vivacit, a volte, mettono a dura prova la nostra pazienza. E quando abbiamo faticato a tener viva l'atten- zione e partecipazione e ci sembra che i nostri sforzi siano inutili, ecco che la risposta giusta al momento opportuno, dal ragazzo che sembrava il pi disattento, ci incoraggia a continuare la nostra testimonianza, certi che il seme della pa- rola di Dio, a tempo opportuno dar i suoi frutti. Abbiamo parlato, in queste ultime settimane, degli insegnamenti di Ges Maestro che ci dice cosa dobbiamo fare per camminare sulla strada dell'amore. molto bello sentire questi bambini che ci rac- contano le loro esperienze di perdono, di amo- re, di aiuto, di fraternit; che dicono delle pre- ghiere spontanee inventate al momento, piene di buoni propositi che poi, magari, appena finito il catechismo, dimenticano per ricominciare a li- tigare con il compagno pi prepotente. Abbiamo ripetuto spesso questi insegnamenti di Ges (beati quelli che si amano, beati quelli che pregano, beati quelli che sono sinceri, beati quelli che ubbidiscono, beati quelli che hanno il cuore puro) e speriamo che qualcosa rimanga nel loro cuore. Comunque, l'intento di noi catechiste, quello di far arrivare i nostri ragazzi a vivere un'espe- rienza di fede, a scoprire che l'amore di Dio grande e si manifesta in Ges e nell'amore ai fratelli. Per noi, essere "mamme catechiste" una bel- lissima esperienza che vorremo fosse condivisa anche da altre mamme. un'esperienza che arricchisce, che matura, che richiede una continua revisiona d vita. Non si pu parlare a questi bambini di amore, di perdono, ecc. e poi non vivere queste cose nel- la vita di tutti i giorni. bambini se ne accorgo- no subito e te lo fanno notare. Certo non sempre facile seguire gli insegna- menti di Ges, perch spesso, come dicevamo ai bambini, pi facile fare il male che non il bene, ma se pensiamo che non siamo soli, che c' sempre il Signore con noi che ci aiuta, allora tutto questo diventa pi facile. Comunione Pasquale per le persone ammalate e anziane Don Antonio nei giorni 13 e 14 aprile e durante la settimana santa disponibile per visitare, confessa- re e comunicare le persone ammalate e anziane. un momento sempre molto importante questo nel- la celebrazione della Pasqua perch nei fratelli che soffro che continua in modo particolare la pas- sione del Signore e il Suo mistero di Redenzione. sempre meglio mettersi d'accordo prima telefo- nando oppure avvisando personalmente Don Anto- nio. 8 gruppo carit invito Signore, un giorno mi hai chiamato, nella Tua Chiesa mi hai portato, tanti fratelli mi hai dona- to, tanta gioia nel mio cuore hai portato. Signore ancora dopo e pi forte mi hai chiama- to, in un posto un po' lontano mi hai portato, in un posto chiuso e spento sono arrivato. Signore, la Tua casa aperta e illuminata, Si- gnore, qui c' povert ed abbandono, invece nella Tua Chiesa c' bellezza e Unit, non capi- sco, Signore, qui c' dolore e pianto, nella Tua casa c' sorriso e canto. Signore, Signore per- ch proprio qui mi hai chiamato? l campanello per entrare ho suonato, in una stanza disador- na e buia sono entrato, all'infermiere un nome io ho dato, dopo un poco un uomo dall'aspetto stanco ed ammalato verso di me venne portato, il suo abito era sporco e stracciato. Arrivato accanto a me il suo sguardo con il mio si incrociato, un sorriso gli spuntato, negli occhi una luce, una strana luce che non avevo mai trovato; Signore. Signore, Ti ho incontrato!! Tu l'avevi detto "nel povero, nel malato, in chi soffre, in chi solo, abbandonato, o sono in lui". Signore, l'averTi trovato, l'averTi scoperto in questa Tua forte presenza mi ha portato una fe- licit immensa, il mio tempo libero, le mie atten- zioni saranno dedicate a cercarTi e ad amarTi in chi soffre, in chi solo ad abbandonato. Nel nostro paese un gruppo di persone vive questa esperienza di amare ed in centrare Ges nei fratelli, nel dolore, ed grazie anche a loro che io vivo queste gioie. Tu che leggi, Tu che senti questo invito, Tu che vorresti incontra- re Ges l dove c' dolore, vieni, vieni a fare parte di questo gruppo. Tu giovane, che stai leggendo a che hai sentito parlare di questo, se hai un po' di tempo libero e non sai come spen- derlo o come giocartelo, vieni, vieni con noi po- trai giocartelo questo tempo in una partita, una partita fra Te e Dio. risultato? La gioia, la serenit che pu portare l'incontro con Dio nostro Padre. Vieni!!! 25 marzo atto di affidamento Domenica sera, in unione con il Papa e tutta la Chiesa, anche noi abbiamo compiuto l'atto di affidamento del mondo alla Madonna. Dalla recita della preghiera di consacrazione, composta dal Papa stesso, emersa tutta la preoccupazione del Papa per le minacce che incombono sull'umanit di oggi e par le realt negative che stiamo vivendo: la fame, le armi nucleari, i peccati contro la vita fin dai suoi albo- ri, lo smarrimento della coscienza del bene e del male ... Di fronte a tutto questo, il Papa vuol risvegliare nel cuore della Chiesa il senso della forza della Redenzione e della sua inesauribile potenza salvifica. "Si riveli ancora una volta, nella storia del mon- do, l'nfinita potenza salvifica della Redenzione, potenza dell'amore misericordioso." E proprio a questo punto, la certezza che Maria Madre della Chiesa e che con noi si unisce alla consacrazione a Dio, ridona un profondo senso di fiducia e di speranza: " Nel tuo cuore immacolato si sveli per tutti la luce della speran- za. La Chiesa invitata a ravvivare la coscienza della sua missione salvifica nel mondo, - mis- sione fondata sulla certezza della potenza di Cristo Redentore - perch gli uomini ritrovino la via della giustizia e dell'amore. 9 Calendario della settimana santa 15 apriIe domenica deIIe paIme ORE 7.30 S. Messa ORE 10 sul piazzale della ditta Ambrosoli distribuzione dell'ulivo - benedizione processione alla chiesa S. Messa ORE 16 celebrazione della confessione ORE 20 S. Messa 16 apriIe Iuned santo ORE 7.30 S. Messa ORE 20 Celebrazione penitenziale per gli adulti 17 apriIe marted santo ORE 7.30 Celebrazione penitenziale per gli adulti ORE 16 Celebrazione comunitaria della penitenza per i bambini delle classi elementari ORE 20 S. Messa 18 apriIe mercoIed santo ORE 7.30 S. Messa ORE 16 Celebrazione comunitaria della penitenza per i ragazzi della scuola media. ORE 20 Celebrazione penitenziale per i ragazzi e per i giovani 19 apriIe gioved santo DALLE ORE 15 Confessioni ORE 20 S. Messa della Cena del Signore Lavanda dei piedi - riposizione dell'Eucarestia ORE 21 Adorazione comunitaria 20 apriIe venerd santo DALLE ORE 8 Confessioni ORE 15 Celebrazione della morte del Signore lettura della Passione, preghiera universale adorazione della Croce comunione eucaristica confessioni ORE 20,30 Via Crucis per le vie del paese 21 apriIe sabato santo CELEBRAZIONE DEL GIUBILEO DALLE ORE 8 Confessioni DALLE ORE 15 Confessioni ORE 21 Solenne veglia pasquale benedizione del fuoco - accensione del cero e delle candele - proclamazione della Pasqua liturgia della Parola - Professione di fede liturgia eucaristica 22 apriIe domenica di Pasqua ORE 7,30 S. Messa ORE 10.30 S. Messa ORE 15 Lode vespertina 10