Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Ateneo dell'uomo nobile opera legale, storica, morale, polica, e ..., Opseg 3
Stranica 167
http://books.google.hr/books?id=EI2EzjATmGUC&pg=PA167&dq=cardinale+Radolovich&hl=hr&sa=
X&ei=wUufUarZJje7AaU24GADw&ved=0CFMQ6AEwBQ#v=onepage&q=cardinale%20Radolovich&f=false
Il marchese di Polignano Marino Radolovich fuori della citt eresse ai minori osservanti il convento
e chiesa di s. Maria di Costantinopoli, col sepolcro per la sua famiglia originaria d'Illiria. Di essa e in
Polignano, che pur fu patria di altri uomini illustri, nacque il cardinal Radolovich.
stranica 36
http://www.scribd.com/doc/77732844/Moroni-Dizionario-di-erudizione-storico-ecclesiastica-da-SPietro-sino-ai-nostri-giorni-1840-Volume-54
stranica 116
http://www.google.hr/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&ved=0CDoQFjAD&
url=http%3A%2F%2Fwww.comune.napoli.it%2Fflex%2Fcm%2Fpages%2FServeAttachment.php%2FL
%2FIT%2FD%2Fc%25252F2%25252Fb%25252FD.558184d8ede74ff970a8%2FP%2FBLOB%253AID%2
53D3537&ei=v3WfUZGJAeS4ASktICQCg&usg=AFQjCNHzlSAh4tIFChcHCoO4ZzE8NCO60g&sig2=CA1ZZrKmNdj_EFp4HoycHQ&
bvm=bv.47008514,d.bGE
Niccol Radulovich sul sito The Cardinals of the Holy Roman Church
Cardinale presbitero di San Bartolomeo
Successore
all'Isola
Predecessore
Giovanni
Cavallerini
Giacomo
1702 - 1707
Francesco
d'Aragona
Acquaviva
Vittoria
Radolovich
(udana
1612./1613. sa Ridolfo/Rodolfo di Acquaviva,
figlio di Adriano Acquaviva, conte di Conversano)
Lucrezia
Acquaviva
(udana
Carlo Caraffa, duca di Noja)
di
za
Petrunjela Petronilla
Radolovich (udana za
Niccolo' Radolovich
cardinale napolitano
14.11.1699. - 27.10.1702.
Michele Michiele Radolovich Radulovich, quarto marchese di Polignano; brat kardinala Nikole,
roen 31.03.1619. u Polignanu, umro 01.09.1667., sahranjen u grobnici u Chiesa di S. Antonio (ex Santa Maria di
Costantinopoli); autor: 'II Sacro Gerione, ovvero della vita e martirio de Santi Vito, Modesto e Crescenza padroni
della citta di Polignano nel Regno di Napoli historia panegirica. Lecce 1657 (1662), in 8'.
The History of the Popes: From the Close of the Middle Ages. Drawn from the Secret Archives of the
Vatican and Other Original Sources, Opseg 32
Napisao/la Ludwig Freiherr von Pastor
stranica 703
6
http://books.google.hr/books?id=QF8rUt_bY04C&q=cardinale+Radolovich&dq=cardinale+Radolovi
ch&hl=hr&sa=X&ei=wUufUarZJ-je7AaU24GADw&ved=0CEwQ6AEwBA
The History of the Popes, from the Close of the Middle Ages, Opseg 33
Napisao/la Ludwig Freiherr von Pastor
stranica 3, 4, 552
http://books.google.hr/books?id=DzoJAQAAIAAJ&q=cardinale+Radolovich&dq=cardinale+Radolovic
h&hl=hr&sa=X&ei=wUufUarZJ-je7AaU24GADw&ved=0CD0Q6AEwAg
Full text of "The history of the popes, from the close of the middle ages : drawn from the secret
Archives of the Vatican and other original sources; from the German"
4 HISTORY OF THE POPES.
Radolovich, Archinto, Santa Croce, D'Este, Delfino, Sperelli, Gabrielli.
http://www.archive.org/stream/historyofpopesfr33past/historyofpopesfr33past_djvu.txt
Nel 1659 Nicol Radolovich (V) eccellente pastore e poi cardinale. Per sua morte nel 1703 Vincenzo
Capece nobile napoletano nato in Benevento parente del predecessore canonico di Napoli istitui
l'accademia de casi morali per parrochi e altri ecclesiastici in tutta l'arcidiocesi volle che di frequente
si facesse il catechismo zel l'incremento del seminario con aumentarne le rendite onde gli alunni
superarono il numero di 100 ne accrebbe...
dal:
Dizionario Di Erudizione Storico-Ecclesiastica Da S. Pietro Sino Ai Nostri ...
Napisao/la Gaetano Moroni
stranica 196
http://books.google.hr/books?id=BAxTAAAAcAAJ&pg=PA196&dq=cardinale+Radolovich&hl=hr&sa
=X&ei=wUufUarZJje7AaU24GADw&ved=0CGkQ6AEwCA#v=onepage&q=cardinale%20Radolovich&f=false
http://books.google.hr/books?id=JifGtbJTtFsC&pg=RA1PA196&dq=cardinale+Radolovich&hl=hr&sa=X&ei=wUufUarZJje7AaU24GADw&ved=0CFkQ6AEwBg#v=onepage&q=cardinale%20Radolovich&f=false
http://books.google.hr/books?id=l-1eFQMUkdgC&pg=RA1PA10&dq=cardinale+Radolovich&hl=hr&sa=X&ei=wUufUarZJje7AaU24GADw&ved=0CEQQ6AEwAw#v=onepage&q=cardinale%20Radolovich&f=false
http://books.google.hr/books?id=l-1eFQMUkdgC&pg=RA1-PA10&lpg=RA1PA10&dq=cardinale+Radolovich&source=bl&ots=XKEWaae6kg&sig=YDMJ98tQdce9ibFZkPD_2MOG
AsI&hl=hr&sa=X&ei=aEufUaLOCKs4ATo54GQCQ&redir_esc=y#v=onepage&q=cardinale%20Radolovich&f=false
Elementi della storia de' sommi pontefici: da San Pietro sina al felicemente ...
Napisao/la Giuseppe de Novaes
stranica 10, 166, 167
http://books.google.hr/books?id=l1eFQMUkdgC&printsec=frontcover&hl=hr#v=onepage&q=Radolovich&f=false
http://books.google.hr/books?id=l1eFQMUkdgC&pg=PA167&lpg=PA167&dq=Cardinal+Niccolo+Radolovich+raguseo&source=bl&ots=
XKEWb1eeof&sig=Uj03JeTvzaH6O4NkM4ODHLMqk3I&hl=hr&sa=X&ei=v3WfUZGJAeS4ASktICQCg&ved=0CCkQ6AEwAA#v=onepage&q=Cardinal%20Niccolo%20Radolovich%20raguseo
&f=false
MICHELE RADULOVICH
(..- 1667)
Marchese di Polignano
Fratello dellArcivescovo Nicola, di cui abbiam detto innanzi, fu Marchese di Polignano. Nacque
in questa citt e fior nel XVII secolo. Scrisse: Il Sacro Gerione, ovvero della vita e martirio di
S. Vito, Modesto e Crescenza, padroni della Citt di Polignano nel Regno di Napoli Istoria
panegirica Lecce 1657, in 8. Mor il 1 settembre 1667. Lo troviamo ricordato dal Toppi, dal
Minieri Riccio, dal D. Addosso, dal Villani, e nella Memoria predetta, in nostro possesso. Anche
una via del paese ne ricorda il nome.
Biografia Tratta da: Ignazio Galizia, Figure e ricordi del mio paese, Putignano, 1933.
Bibliografija
Instituta
za povijest
umjetnosti
Bibliography
of the Institute
of Art History
(1961 2011)
priredila/prepared by
Ivana Majer
suradnik/associate
Danko Zeli
201
3181
3182
3183
3184
3185
380
3186
3187
3188
3189
3190 Tomislav GALOVI (ur.), Az
HOME
DIREZIONE
REDAZIONE
News Cultura
INFO LEGALI
ULTIMI COMMENTI
CLIC D'AUTORE
Cultura
Eventi e Contributi
ALBUM TRIGGIANO
I Pi Letti - Cultura
MAILING LIST
Cerca
/3
Ottimo Vota
Scritto da a.d.s.
Gioved 07 Aprile 2011 08:19
pdfcrowd.com
Devanna.
Linteressante esposizione, organizzata in collaborazione tra
la Soprintendenza per i beni storici artistici ed
etnoantropologici della Puglia ed il museo provinciale
Sigismondo Castromediano di Lecce, si propone di fare il
punto sullinfluenza della pittura caravaggesca sugli artisti
pugliesi o comunque operanti in Puglia sin dal primo
Login
Inserisci nome utente e password per
accedere. Poi click su accesso.
Ricordami
Accesso
Dopo
aver
effettuato
l'accesso
potrai
pdfcrowd.com
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.
HOME
FONDAZIONE
DIVENTA S OCIO
S PIGOLATURE S ALENTINE
PUBBLICAZIONI
Ok
Breve rassegna delle opere e autori esposti nella mostra leccese "Echi caravaggeschi in Puglia"
Postato il 16/12/2010 da fondazioneterradotranto 4 Commenti
Translate to:
English
Translate
P owered by G oogle Translate.
SPIGOLATURE SALENTINE
Ambiente
Arte e Artisti di Terra d'Otranto
Artigianato di Terra d'Otranto
Dialetti Salentini
Erbario di Terra dOtranto
I Nostri Collaboratori
Miscellanea
pdfcrowd.com
di Nicola Fasano
La mostra inaugurata il 6 dicembre, si inserisce nel contesto delle numerose celebrazioni per il 400
anniversario della morte di Michelangelo Merisi.
La Puglia non ha voluto essere da meno e Lecce in particolare, che aveva gi ospitato una miniesposizione sullenigma dei due San Francesco, si rivela citt sensibile ed attenta alle iniziative culturali.
Quando parliamo di Echi caravaggeschi in Puglia, dobbiamo ripercorrere brevemente le tappe del
secolo doro della pittura napoletana che corrisponde al 600: Napoli aveva visto allopera un
Caravaggio fuggiasco che in due distinti periodi, nel 1606 e nel 1609, rivoluzion la pittura del regno
vicereale ancorata al tardo-manierismo di tipo devozionale del Borghese, del Curia, del Pino etc.
Nel 1606, il pittore lombardo con le Sette Opere di Misericordia in Pio Monte della Misericordia
getter i semi per quella che sar considerata la scuola napoletana. Lopera pagata la sbalorditiva
somma di 400 ducati[1], fornir un modello di riferimento sulla quale si eserciteranno artisti del primo
naturalismo napoletano quali Battistello, Vitale, Sellitto e Finoglio.
La dirompente forza del Merisi, continuer indisturbata a Napoli fino al 1640, quando in altri centri
quali Roma si era ormai sopita[2].
pdfcrowd.com
In Puglia la presenza caravaggesca maturer con i suoi seguaci, attraverso le opere commissionate in
prevalenza da unaggiornata aristocrazia feudale, dagli alti prelati che avevano contatti con la capitale
partenopea e dagli ordini religiosi. Proprio due esponenti dellaristocrazia quali il marchese di Polignano
Radolovich (Radulovich) ricco commerciante e il marchese di Taviano, Tommaso De Franchis
commissionarono al Merisi due importanti opere: la Madonna del Rosario di Vienna e la
Flagellazione di Cristo di Capodimonte (gi in S. Domenico a Napoli).
Tralasciando la seconda opera, la prima, proprio in occasione di questa mostra, stata riconosciuta
nella Madonna del Rosario conservata al Kunsthistorisches di Vienna, che originariamente adornava
una cappella della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli nella cittadina barese[3].
A dispetto del Pacelli[4] che nellarchivio storico del Banco di Napoli aveva rintracciato il pagamento
di questa pala cos descritta La Madonna con Bambino in braccio e cinta di un coro dAngeli e di
sotto San Domenico e San Francesco nel mezzo abbracciati insieme, dalla man dritta San Nicol
e dalla man manca San Vito,(tuttaltra opera).
Tornando pi strettamente al nostro territorio, le opere di Caravaggio e dei suoi seguaci, allenteranno
quel rapporto con Venezia, da cui venivano importate opere di autori quali: Palma, Pordenone,
Veronese, Tintoretto; dora in poi, sar Napoli che detter legge sui gusti e sulle vicende artistiche.
Pittori della prima generazione naturalista quali Carlo Sellitto, Paolo Finoglio opereranno in Terra
dOtranto cercando con qualche incertezza di mediare tra una attardata vena manierista e le prime
istanze caravaggesche, fino ad arrivare ai pittori della seconda generazione, come Ribera e i suoi
seguaci, che esaspereranno il naturalismo nella poetica del tratturo, attraverso filosofi e apostoli rubati
in qualche bettola nei vicoli sporchi di Napoli. La peste del 1656, spazzer via molti pittori della prima
generazione e segner una netta cesura grazie allavvento di artisti del calibro di Mattia Preti e Luca
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
1 of 1
h ps://books.google.hr/books?id=cbFC8chk1asC&dq=Niccol+Radol...
Niccol Radolovich
Knjige
- private
Trai u knjinici
Svi prodavai
Moja knjinica
Moja povijest
Knjige na Google Playu
Caravaggio
Andrew Graham-Dixon
Edizioni Mondadori, 21. velj 2012. - Broj stranica:
480
0 Recenzije
"L'arte di Caravaggio fatta di buio e
luce. Le sue immagini presentano,
come sotto un riflettore, momenti di
esperienza umana spesso estremi e
tormentati. Un uomo decapitato nella
sua camera da letto, il sangue che gli
sgorga da un profondo squarcio nel
collo. Un uomo assassinato
sull'altare maggiore di una chiesa. Una
donna colpita al ventre da una
freccia a bruciapelo. Le immagini di
Caravaggio congelano il tempo, ma
sembrano anche librarsi sull'orlo del
dissolvimento. I volti sono vivamente
illuminati. I dettagli emergono dal buio
con tale arcana chiarezza da poter
essere allucinazioni. Ma, sempre, le
ombre sconfinano, pozze nere che
minacciano di cancellare tutto.
Guardare i suoi quadri come
guardare il mondo alla luce di un
fulmine. La straordinaria capacit di
Michelangelo Merisi da Caravaggio di
esprimere il dramma dell'uomo
attraverso la pittura riflette, come in
pochi altri casi nella storia dell'arte, la
sua esistenza reale, una vita fatta di
lampi nella pi buia delle notti. Nato
nel 1571 nella cittadina lombarda di
6.12.2015. 9:55
oppure effettua il
CERCA IN APPUNTI
Cerca
PROSSIMO VIDEO
SCARICA APPUNTO
(FORMATO MP3)
pdfcrowd.com
(FORMATO MP3)
Ercole
Appunto Audio
Annunci Google
Previsioni a 15 giorni?
Prova 3BMeteo, il Meteo di Qualit Previsioni pi Precise. Visita Ora!
w w w .3bmeteo.com
Share
9 min 14 sec
Descrizione:
Alla fine dellestate, perdute le speranze di risolvere in tempi brevi la sua situazione, Merisi lascia il suo nascondiglio e parte alla volta di
Napoli, dove la fama della sua pittura era gi arrivata da tempo. A Napoli lartista documentato gi nellottobre 1606, quando riceve il
pagamento per una pala daltare, commissionata dal mercante Niccol Radolovich e un tempo identificata nella Madonna del Rosario, oggi
a Vienna.
Tipologia:
Superiori
Testo completo:
Alla fine dellestate, perdute le speranze di risolvere in tempi brevi la sua situazione, Merisi lascia il suo nascondiglio e parte alla volta di
Napoli, dove la fama della sua pittura era gi arrivata da tempo. A Napoli lartista documentato gi nellottobre 1606, quando riceve il
pagamento per una pala daltare, commissionata dal mercante Niccol Radolovich e un tempo identificata nella Madonna del Rosario, oggi
a Vienna. In realt il quadro viene forse commissionato dai Carafa, imparentati con i Colonna, e destinata allaltare della cappella che la
famiglia possiede nella chiesa di San Domenico Maggiore. Il primo soggiorno partenopeo di Caravaggio di pochi mesi, nemmeno un
anno, eppure le opere che lascia in citt sono destinate a influire profondamente sugli sviluppi della scuola barocca napoletana. Tele come
le Sette opere di misericordia, la grandiosa e concitata pala commissionata dal Pio Monte della Misericordia per laltar maggiore della
chiesa dellistituto, o la Flagellazione, che Merisi esegue per la cappella di Tommaso de Franchis in San Domenico Maggiore, divengono i
testi presi a modello dagli esponenti locali della pittura naturalista: dal Battistello a Massimo Stanzione, a Carlo Sellitto, rappresentanti di
una stagione tra le pi felici della pittura napoletana.
pdfcrowd.com
Nemmeno a Napoli sembra che Caravaggio riesca a trovar pace. Narra Bellori che a spingere Merisi a imbarcarsi per Malta sia stato il
desiderio di ricevere la Croce di Malta solita darsi per gratia ad huomini riguardevoli per merito e per virt, ed probabile che lartista
sperasse di potersi mettere al sicuro dal bando capitale emesso dal tribunale pontificio entrando a far parte del Sacro Ordine
Gerosolimitano. A condurlo sullisola potrebbe essere stato un altro esponente della famiglia che lo protegge, quel Fabrizio Sforza Colonna
- figlio della marchesa di Caravaggio e generale della flotta maltese - che proprio nellestate del 1607 fa scalo a Napoli proveniente da
Marsiglia. Sullisola Merisi si guadagna presto il favore del Gran Maestro dellOrdine, Alof de Wignacourt, che gli commissiona dei ritratti e
alcuni straordinari capolavori: il San Girolamo scrivente e soprattutto la terribile Decollazione del Battista per la cocattedrale di San Giovanni,
opera firmata dallartista con il sangue che sprizza dal collo del santo. Come ricompensa il 14 luglio 1608 Wignacourt nomina Caravaggio
cavaliere di Grazia, unica carica a cui potevano aspirare i non nobili. Evidentemente la notizia del suo delitto non ancora giunta fino a
Malta, ma qualche mese pi tardi Michelangelo viene rinchiuso nella fortezza di SantAngelo con laccusa di essere venuto a contesa con
un cavaliere di nobili natali, forse un magistrato venuto a sapere del mandato di cattura che insegue il pittore. Dopo una romanzesca
evasione dal carcere, a Caravaggio non rimane quindi che prendere il largo, grazie allaiuto forse ancora di Fabrizio Sforza Colonna, e
cercare scampo in Sicilia. Intanto, in una seduta dei cavalieri convocata da Wignacourt, Merisi viene espulso dal Sacro Ordine e con la bolla
del primo dicembre 1608 dichiarato membrum putridum et foetidum.
Sbarcato a Siracusa, Caravaggio vi ritrova il pittore Mario Minniti, conosciuto a Roma ai tempi dei suoi primi difficili inizi, e poi ancora a Malta,
dove Michelangelo aveva deposto in favore dellamico in un processo intentatogli per bigamia. Minniti lo presenta al senato di Siracusa,
procurandogli la commissione della pala raffigurante la Sepoltura di santa Lucia per laltar maggiore della chiesa di Santa Lucia al
Sepolcro. Da Siracusa, lartista risale verso Messina, dove il ricco commerciante genovese Giovan Battista de Lazzaris gli affida
lesecuzione della Resurrezione di Lazzaro da sistemare nella chiesa dei Padri Crociferi. Quando la pala viene consegnata il 10 giugno
1609, nel documento Caravaggio viene indicato come cavaliere gerosolimitano, segno che la notizia della sua espulsione dallordine
non ancora giunta sullisola. Entrambe le opere eseguite a Siracusa e a Messina, sebbene molto rovinate, mostrano uno stile sempre pi
scarno e drammatico, in cui Caravaggio rinuncia consapevolmente a ogni sfoggio di virtuosismo. Accanto a queste angosciate meditazioni
sul tema della morte, Merisi realizza anche l'Adorazione dei pastori per la chiesa dei Cappuccini di Messina e la Nativit coi santi Francesco
e Lorenzo - trafugata nel 1969 e mai pi ritrovata - per lOratorio della Compagnia di San Lorenzo a Palermo, dove Caravaggio si era nel
frattempo trasferito. Non sappiamo quando lartista decide di lasciare lisola per fare ritorno a Napoli. Di sicuro dopo lagosto del 1609, data
in cui consegna la Nativit palermitana.
un Caravaggio sempre pi angosciato quello che fa ritorno nella citt partenopea. Gi durante il soggiorno in Sicilia, stando a quanto
afferma il biografo settecentesco Susinno, Merisi si comporta in modo strano, girando perennemente armato e dormendo vestito, come uno
pdfcrowd.com
scimunito e pazzo che non pu dirsi di pi. Forse ossessionato dal costante pericolo di essere raggiunto e ucciso dagli emissari dei
cavalieri di Malta, di certo si sente braccato. In effetti sembra che i suoi inseguitori lo abbiano raggiunto proprio a Napoli, dove nellottobre
del 1609 viene assalito e sfregiato sulla soglia della locanda del Cerriglio dove ha preso alloggio. Nonostante tutto, Caravaggio trova
comunque modo di realizzare i suoi ultimi capolavori: una Salom con la testa del Battista, destinata a essere inviata quale dono riparatorio
ad Alof de Wignacourt; il tremendo David con la testa di Golia in cui lartista ha dato i suoi tratti al volto del gigante, quadro forse inviato da
Merisi al cardinale Scipione Borghese che deve decidere sullesito della sua domanda di grazia; un piccolo San Giovanni Battista, entrato a
far parte anchesso in seguito della collezione Borghese, e il Martirio di santOrsola, lultimo, lancinante, quadro dipinto da Caravaggio
prima di imbarcarsi alla volta di Porto Ercole.
Lultima tappa della tormentata vita di Caravaggio ancora per molti aspetti avvolta dal mistero. Per chiarire le notizie contraddittorie che gi
al tempo circolavano a Roma, il 24 luglio 1610 il nunzio Deodato Gentile scrive al cardinale Scipione Borghese un dettagliato rapporto sugli
ultimi giorni di vita del pittore, rendendo noto che il povero Caravaggio non morto in Procida, ma a Porthercole, perch essendo capitato
con la felluca, in quale andava a Palo, ivi da quel Capitano fu carcerato, e la felluca in quel romore tirandosi in alto mare se ne ritorn a
Napoli. Il Caravaggio restato prigione, si liber con uno sborso grosso di denari, e per terra, e forsi a piedi si ridusse sino a Porthercole,
ove ammalatosi ha lasciato la vita. Fermata dunque a Palo la feluca su cui si era imbarcato, Michelangelo sarebbe stato arrestato dai
gendarmi della guarnigione spagnola, forse scambiato per un altro ricercato. Quando riesce a liberarsi, la nave ormai ripartita con tutti
suoi bagagli e le tele che ancora doveva ultimare. Solo, disperato e senza un soldo, costretto forse a procedere a piedi, giunge a Porto
Ercole dove si ammala di malaria e il 18 luglio del 1610 senza aiuto humano, come narra Baglione, muore malamente, come appunto
malamente avea vivuto. A Roma, intanto, dopo anni di perorazioni da parte dei suoi potenti amici, la revoca del bando capitale era stata
finalmente firmata, ma era troppo tardi.
Si conclude cos, amaramente, lintensa parabola di Michelangelo Merisi da Caravaggio, pittore il cui genio riconosciuto dagli stessi
contemporanei, al punto che lo stesso Baglione non pu fare a meno di scrivere: se non fusse morto s presto, haveria fatto gran profitto
nellarte per la buona maniera, che presa havea nel colorire del naturale.
SCARICA APPUNTO
(FORMATO MP3)
Annunci Google
pdfcrowd.com
17
ARTE E SCIENZA
er lattualit della scena critica caravaggesca, tra ritrovamenti vecchi e nuovi, come sarebbe vero che il Martirio di S. Orsola a Palazzo Zevallos a Napoli fece la sua
prima comparsa nel 1963 come Scena allegorica vero che
la Maddalena rivelata al quotidiano Repubblica (24 ottobre
2014) da Mina Gregori non sembrerebbe nemmeno del tutto
nuova alle stampe se, pubblicata negli anni Sessanta a Vaduz
(Porcella 1963), venne esposta a Las Vegas in altro stato di
conservazione e in collezione privata (Borea 1963, Napoli).
Ugualmente mistico fra i rovi il medesimo soggetto, riesposto nel 2003 in Vaticano (Archivio fotografico Fondazione Longhi, M. Marini 1974, Cecconi, Prato; M. Gregori 1985, Roma),
nuovamente recuperato nel 1972. Nello stesso anno venne
acquistata dallo Stato la Giuditta e Oloferne esposta a Palazzo Barberini che, con il Suonatore di liuto dellHermitage
ed il Cavadenti degli Uffizi (ex-deposito Camera dei Deputati)
attualmente inserita nel circuito di mostra della Galleria
Da Guercino a Caravaggio, ma dedicata alla collezione Denis
Mahon. Vero che la Suonatrice di liuto Gentileschi (incisa a
M. A. de Caravage nel 1802, riprodotta fotograficamente nel
1904 come tale), elencata ancora nel 1924 a Caravaggio al
Palais Liechtenstein di Vienna da Lionello Venturi, ma verosimilmente non da lui supportata negli apparati, fosse la Suonatrice dellAilsa Mellon Bruce Fund (1962), volata con laltra S.
Cecilia dello stesso Gentileschi dalla Fondazione Kress (1961)
alla National Gallery di Washington. Questo dipinto, stimato di
provenienza Barberini, in cui la Santa ha davanti a s un pentagramma ed un flauto, accorda il liuto con lorecchio alla cassa
armonica dello strumento. Beninteso non quella cortigiana,
e nemmeno il Suonatore di liuto (Metropolitan Museum, New
York), candidamente copia negli inventari dei musei italiani, o
la Maddalena Almeida (Art Museum, Detroit) o la tela ora apparsa alla cronaca dei quotidiani, ma lidentica, afferma Mina
Gregori, il dipinto una volta nella collezione Carvalho, Chateau de Villandry ( anche vero che il palazzo non ne conteneva
molte), forse questa la tela acquistata nel 1965 dal Muse des
Beaux Arts di Bordeaux tra le prime sullo scenario critico europeo, paragonata alla Maddalena che lHermitage dichiara
acquistata nel 1970, per una sua evidenza fotografica di dettaglio, puntualizzata dalla manica destra che ampiamente le
circonda il polso senza avvolgerlo (A. Moir 1976). La sola Finson, pubblicata nel 1933 (Saint Rmy de Provence, Marseille),
era firmata nel cartellino del recto della tela. Se non solo le
fiabe sono vere, le evidenze storico-fotografiche di dettaglio
delle innumerevoli copie, non sempre concomitanti, erano la
pietra angolare del sepolcro sotto il teschio, il vaso di ceneri
o di unguento, la croce etc., catalizzati in diverse zone delle
19
alla lettura dellOratione pro eligendo il pontefice nel nome di
Paolo V, scritta dallerudito modenese Alessandro Burgo, Segretario del Collegio, che precedette il Conclave del 16 maggio del 1605 di pochi giorni. Claudio Monteverdi compose un
Vespro polifonico della Beata Vergine sulla partitura del Cantico dei Cantici, dedicandolo a Paolo V nelledizione di Venezia del 1610, con una sonata la cui interprete fu Adriana Basile, entrambi ritratti nelle Sette opere di misericordia del Pio
Monte di Napoli, dove Sansone che si disseta al coro degli angeli il gigante del Libro dei Giudici ebraico, una figura che
sar travisata da Bellori. Come la Maddalena, era dalla propria
carne lo stoicismo di Pero che nascondeva le gambe del martire raccolto da S. Vito, S. Sebastiano. Anche il marchese di
Vigliena, ambasciatore a Roma nel 1606, creato Vicer di Sicilia, dovette raggiungere Palermo a bordo di una galea dellarmatore raguso Niccol Radulovich. Era il latino la lingua paolina della liturgia e della scienza occidentale parlata dal pontefice ai pellegrini e la Stamperia orientale al Monte doro nei
pressi delle case appena acquistate da Scipione Borghese era
a Ripetta, la poliglotta del Collegio gesuita di Propaganda
Fide. La personalit nelle vesti di Martino si mostra di un giovane cavaliere della spada, che pi di una fonte precisava un
Moro, e che, accecato dalla grazia, ascolta assorto. Sembrano
ai suoi piedi le possessioni monastiche, i Santi Lorenzo, che ha
gettato in terra lelemosina, e che ha vestito del mantello, in
preghiera resto nellombra Francesco, il Santo che parlava la
lingua degli angeli della Legenda aurea, nel canto fermo della
lettera le opere pie petriane dei Vangeli: Ma ora chi ha una
borsa, la prenda, e cos chi ha una sacca, chi non ha una spada
venda il mantello e ne compri una. N sarebbe smentito
dallOrtolano della Galleria nazionale darte antica di Roma, il
Bacco e bevitore in cui Caravaggio a spremere luva al
soldato di Cristo, in questi giorni nellesposizione I Bassifondi
del Barocco allAccademia di Francia di Villa Medici, che vuole
ripercorrere la definizione di Joachim von Sandrart di Manfrediana methodus. Le Sette opere di Misericordia nascondono le
buie segrete sotto il corridore di Castel Angelo, che il tragitto
da S. Pietro a Ripetta rasentava, verso la casa del Segretario
del rinnovato Tribunale dellInquisizione alla riva, poco discosto da palazzo Borghese e dal salone da gioco della Pallacorda,
dove alla morte del cardinale Francesco Maria del Monte era
gran parte della sua collezione (dovera unaltra Maddalena).
Nessun documento racconta che fine avesse fatto il bolognese,
tale Petronio carcerato capitano della Guardia spagnola, che
fu coinvolto nellassassinio del bravo del cardinale Scipione, il
ternano Ranuccio Tomassoni, alla fine del maggio 1606. Il quadro del Todesco, che insieme al ritratto di Bernardino Cesari Patrizi (Galleria Estense, Modena), ne rendeva i panni ed
una figura gioviale di bevitore dalla fisionomia di Bartolomeo
Manfredi, accanto ai quali Anania ed il risanato Malco dovrebbe essere, nella letteratura come nelle favole, lo statuario
fauno nabateo dalla pelle caprina, che ritrae in quelli di Longino Frans Pourbus il Giovane, ma il fatto che, in unaltra
leggenda, al Pantano, dove scendevano i titoli ecclesiastici di
S. Sebastiano del cardinale Scipione Borghese, si entrava, lungo la cloaca fino al Tevere, dalle temibili grotte della Domus
Aurea, un altro percorso museale a lungo negato ai visitatori,
che ha appena riaperto al pubblico.
Abstract
The Seven Acts of Mercy are juxtaposed in the navigation on the network and to
the recovery open acces of data and events not only on the Roman scene even
on the web dedicated to Caravaggio.
Parole Chiave
Caravaggio;
Autore
Francesca Salvemini
Home
Informazioni
Aiuto
Glossario
Contatti
English
Accessibilit
Informativa
A A A
Ricerca: BID=IT\ICCU\BA1\0094619
Catalogo SBN
Ricerca base
Ricerca avanzata
Libro moderno
Libro antico
Lista sintetica
Formato Etichette
Scheda Unimarc
Scheda: 1/1
Export Endnote
Scarico Unimarc
Export Refworks
Grafica
Cataloghi disponibili
(Z39.50)
Servizi
Prestito e riproduzioni
Biblioteche SBN
Ricerche effettuate
Preferiti
Citazioni
Scarico Marc21
Aggiungi a preferiti
Basile Bonsante
Pubblicazione S.l. : s.n., 1988?
Descrizione fisica 75-89 p., [19] p. di tav. : ill. ; 25 cm
Note generali Estratto da: Atti del convegno di studi storici: l'Abruzzo e la Repubblica di
Ragusa tra il 13. e il 17. secolo : Ortona 25-26 luglio 1987. Tomo 2., Ortona, 1988.
Nuovo catalogo
Cataloghi storici
Scheda Marc21
Cartografia
Altri Cataloghi
Stampa
Musica
Voci di autorit
Nascondi biblioteche
Dove si trova
BA0111 BA115 Biblioteca comunale Raffaele Chiantera - Polignano a Mare - BA
Statistiche
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
for the altar in the Cavalletti chapel in the church of Sant'Agostino, for which he had
been commissioned some time earlier. By now he had arrived at a sense of
absolute synthesis in a coherent development of the premises seen in the Cerasi's
lateral paintings. And yet these works must have met fierce resistance. Baglione
states that there were protests for the altar-piece of Sant'Agostino, perhaps
motivated (but this seems absolutely absurd) by "indecorous" details such as the
well-known dirty feet of the poor pilgrims. Much more serious and well documented
is what happened to the altar-piece of the Palafrenieri. After one week the canvas
was removed from the altar on which it had been placed and put in the church of
Sant'Anna dei Palafrenieri to be sold shortly afterwards to Scipione Borghese. Many
doubts still exist concerning the causes of this refusal. Perhaps there were reasons
of a theological nature or concerning decorum, but the episode remains somewhat
mysterious. Immediately afterwards the immense altar-piece of the Morte della
Vergine for Santa Maria della Scala (this too commissioned five years earlier by the
juriconsult Laerte Cherubini of Norcia and terminated in May 1606) was also
refused. These were signs perhaps of a widespread hostility which, by now,
tormented the painter. On 29 May, at Palazzo Firenze, where del Monte resided, the
tragedy occurred. In a brawl provoked, it seems, by a quarrel in a lawn-tennis match,
Caravaggio struck Ranuccio Tomassoni, and was himself seriously wounded.
Tomassoni died and the pope, Paolo V Borghese, of a very different mentality to that
of a del Monte (among other things, he was proudly Hispanophile) sentenced Merisi
to death.
From this moment on, Caravaggio's life was to be a continuous flight, full of terrible
and tragic incidents and ending with his death in Porto Ercole in 1610.
Ever since his youth, he had been a protg of the Colonna family and it was actually
a member of this family who took him to his fiefdom at Paliano, near Rome, even if
accounts regarding this period and Caravaggio's vicissitudes are most uncertain
and fragmentary. It appears that in September he was still at Paliano and next was
sheltered in Palestrina, another Colonna stronghold. Very little is known regarding
possible works made in that difficult time. However, it seems that he did paint at
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
least the solemn Emmaus, today in the Brera, and a Maddalena penitente, many
old copies of which are known about (by this time copies in circulation of
Caravaggio's works were numerous and already emerging painters imitated him
quite explicitly). In October 1606 he was in Naples, well-protected and assisted. In
this city he was welcomed honourably and gratified with important and well-paid
commissions. On 9 January 1607, after having stipulated at least one other
important contract with Niccol Radolovich for an altar-piece uncertainly identified
with the Madonna del Rosario now in Vienna, Caravaggio consigned a work of
exceptional figurative and conceptual endeavour, Le sette opere di Misericordia for
the Pio Monte della Misericordia, an institution of great prestige for the social and
economic life of the city. While in Rome the Morte della Vergine painted for Santa
Maria della Scala was being sold to the Duke of Mantua - through the good offices of
Rubens - Caravaggio was already working on a second important altar-piece for
Naples, the Flagellazione for the church of San Domenico Maggiore, consigned
after an intense re-elaboration as revealed by modern radiography.
In the meantime, in July 1607, he became, perhaps through the recommendation of
friar Ippolito Malaspina, bailiff in Naples of the Sovereign Military Order of Malta.
Exactly a year later, a Bull of the Grand Master Alof de Wignacourt (whose portrait in
uniform together with a page, Caravaggio had painted on a canvas now in the
Louvre) welcomed the painter among the knights of obedience, as a "knight of
grace". This was a great honour and witnessed a reacquired position on the part of
the painter, but events were to precipitate because, in December, Caravaggio was
expelled from the Order for reasons not clear even today.
Among other things, in spite of the fact that Caravaggio was even imprisoned, this
did not prevent him from completing certain important commissions, first among
which an enormous canvas featuring the Decollazione del Battista for the high altar
of the oratory of San Giovanni Battista dei Cavalieri in La Valletta, the only work
signed by the painter using a most particular procedure (the blood flowing from the
head of the Baptist is transformed into writing which reads "f. Miche..Ang..lo" that is
fra Michelangelo, to be interpreted as "frate", an name for a member of the Order of
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
that was the name Caravaggio had given), with the viceroy and with his relatives. But
his body, hurriedly buried in the small cemetery of San Sebastiano, near the harbour,
was requested by nobody.
All rights reserved
Home Page
Photos
Graphic Pages
pdfcrowd.com
no. 10; Gregori 1974, pp. 599; Marini 1974, pp. 3942, 74 nn. 23, 21822, 42326 n. 64
(Naples 1607, but executed at two different times); Moir 1976, p. 100 no. 36; Pacelli
1977, pp. 81920; Marini 1978/79, pp. 3334 (queries, on the basis of newly discovered
documents concerning the commission of an altarpiece by Niccol Radolovich (or
Rudolovich) from Caravaggio and the similarity of dimensions, whether this was the
same altarpiece, datable to 16067); Nicolson 1979, p. 32 (?); Pacelli 19802, p. 29;
Prohaska 1980, pp. 11132 (xray analysis indicates painting was executed at one time;
not for Radolovich); Gregori 1982, p. 3738, 51 (Radolovich commission datable 1609);
DeVito 1982, pp. 4147; Moir 1982, pp. 13031 (16056, accepting hypothesis that this
is painting Duke of Modena tried to acquire); Cinotti 1983, no. 69 (1606 or early 1607);
Hibbard 1983, pp. 18084, 31617 (16056); Pacelli 1984, p. 102 n. 7; Brown 1984, pp. 1521
(donor resembles Viceroy Juan Alfonso Pimentel de Herrera, Count of Benavente);
Calvesi 1986, p. 50 (donor is possibly Luigi CarafaColonna, nephew of the Marchesa
di Caravaggio, d. 1630 and buried in Chapel of the Rosary in the church of San
Domenico Maggiore, Naples); Marini 1989, pp. 497503, no. 69 (Naples after October
6, 1606); Calvesi 1990, pp. 12931, 352 (painted on his own initiative and given to
Colonna family); Prohaska 1991, p. 40 (probably 16067); Bologna 1992, pp. 32629
(16056, same date as painting commissioned for Duke of Modena; not Radolovich
altarpiece, which is lost); Danto 1993, pp. 1078; Gregori 1994, p. 152, no. 59 (c.
16067); Pacelli 1994, pp. 5457 (September 1607, after return to Naples, not painting
commissioned by Duke of Modena, rather by a descendant of Marcantonio Colonna,
victor of Lepanto, which explains the iconography of the rosary); Gilbert 1995, p. 102;
Macioce 1996, p. 360; Marini 1997, pp. 4041; Langdon 1998, pp. 33335; Puglisi 1998,
no. 62 (c. 16067); Robb 1998, p. 514 (1607).
The Madonna of the Rosary enters the historical record in September 1607 as a large
altarpiece without destination or known commission that two foreign painters in
Naples are offering for sale, presumably on consignment from the artist himself.
Mancini and Baglione knew nothing about this picture and Bellori adds nothing to
Sandrarts reference to it in the Dominican church in Antwerp, where it was a celebrated painting. The unsuccessful negotiations between the sellers, Louis Finson and
Abraham Vinck, and Frans Pourbus, painter to Vincenzo I Gonzaga, Duke of Mantua,
can be followed in three letters from August and September 1607. As Caravaggio had
departed for Malta by midJuly, it appears that he was constrained to leave the
Madonna of the Rosary in Naples, stipulating a notably high price of 400 ducati. Finson
and Vinck precipitously departed from Naples with the painting in the fall of 1609 on
the eve of Caravaggios unexpected return to the city.
The Madonna of the Rosary has sometimes been identified as a transformed version of
the altarpiece commissioned by Nicol Radolovich in October 1606, for which the artist
received an initial payment in Naples of 150 ducats in that month. Neither the iconography nor the composition of the lost or unexecuted Radolovich altarpiece, as described
in the contract, conform to the painting in its present state or to the artists underlying
pentimenti as revealed by radiography.
The most intriguing hypothesis regarding the origin of the Madonna of the Rosary has
been advanced by Calvesi (1990, p. 352) who proposes that it was executed for the
Chapel of the Sacred Rosary of the CaraffaColonna family in San Domenico
Maggiore, Naples. For unknown reasons the painting did not satisfy.
See pp. 17984.
Condition:
Good. A detailed discussion of the condition and technique of the painting is provided
by Prohaska (1980). Pentimenti revealed by the radiography include significant
changes in the position of the child, who was originally seated, and in the presence of
other figures in the center of the composition, subsequently painted out.
Copies:
I. Seventeenth-century references to unidentified versions or copies:
Bibliography:
Venturi 1910, v. 13, pp. 28184; Friedlaender 1974, pp. 31014 (incorrectly identifies
the painting with the Madonna of the Rosary); Marcolini 1998.
Documents:
1. Naples, September 25, 1607. Letter of Frans Pourbus to Duke Vincenzo I Gonzaga
(Mantua, Archivio Gonzaga, Esterni, n. XXV, Diversi, Carteggio da Napoli; Baschet,
Gazette des Beaux-Arts, 1868, p. 447; Luzio, Galleria degli Gonzaga, 1913.)
2. 19 September 1617 Testament of Louis Finson, Amsterdam, (Bodart 1970, pp. 22829).
3. Marini 1989, p. 503, tentatively associates with this painting a notice that Simon
Glaude, the brother-in-law of Vinck, sent to Rome around 1621 for an unnamed painting by Caravaggio valued at 600 florins (de Roever 1885, pp. 18687).
Leone De Castris has associated with this reference a painting in the Banco di Napoli
collection, Naples, attributed to Louis Finson, no. 89. See Naples 199192, no. 2.4.
eljarGooglekarte
1of2
h ps://www.google.hr/maps/place/eljar,+Tivat,+Crna+Gora/@42.4477954,18.6358765,12.94z/d...
19.12.2015.10:35
eljarGooglekarte
2of2
h ps://www.google.hr/maps/place/eljar,+Tivat,+Crna+Gora/@42.4477954,18.6358765,12.94z/d...
19.12.2015.10:35
eljarGooglekarte
2of2
h ps://www.google.hr/maps/place/eljar,+Tivat,+Crna+Gora/@42.4834552,18.5186779,12.21z/d...
19.12.2015.10:36
eljarGooglekarte
2of2
h ps://www.google.hr/maps/place/eljar,+Tivat,+Crna+Gora/@42.4307816,18.706769,15.94z/da...
19.12.2015.10:33
eljarGooglekarte
2of2
h ps://www.google.hr/maps/place/eljar,+Tivat,+Crna+Gora/@42.4371147,18.6834077,13.62z/d...
19.12.2015.10:35
12/19/2015
ZavalaGooglekarte
Zavala
https://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Bosna+i+Hercegovina/@42.833919,17.9535442,744m/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x134b868910737469:0x90666b21c70cceb!6m1!1e1?hl=hr
50 m
1/1
Europe > Bosnia and Herzegovina > Federation of Bosnia and Herzegovina > eljari
Europe > Bosnia and Herzegovina > Federation of Bosnia and Herzegovina > eljari
eljari
7.8k
Gefllt m ir
AdChoices
23.028
Karte
Karte Stadtplan
MAPY
Web GIS
eljari is next to eljari and is located in Federation of Bosnia and Herzegovina, Bosnia and Herzegovina
place: isolated_dwelling
pdfcrowd.com
granica BiH-Hrvatska
Trebinjica
maps of eljari
pdfcrowd.com
Zavala monastery
(by Takeadventure)
Manastir, Monastery
Zavala, Herzegowina
03.5.2005.
vjetrenic a
Manastir Monastery
Zavala, Herc egovina,
Republika Srpska
(by )
(by )
KIJEV DO
(by Ivo Banovac )
Europe
(by Emanouela)
Trebinjica River
Crosses The Popovo
Polje
(by Zbynda)
(by Zbynda)
pdfcrowd.com
Orahov Do_
(by
unphotographepro)
Near by ,,eljari
cave(s)
church
Kotova Glavica, Siljevica, Otra Glavica, Kapa, arbina, Zvizd, Sedlo, Runja Glavica, Velja Gora, Javorova
Glava, Gradac, Grabovac, Vrani, Golo Brdo, Lania Brdo, Kita, Stranje Brdo, Rasovaa, Otri Vrh, Pljeivac,
Lipovaka Glava, Kunja Gradina, Budimac, Kosmatovica, Ostrog, Velika Gradina, Lukova Glavica, Gornja
Pe, Gradac, Rudino Brdo, ipina Glavica, Tapi Vrh, Kapa, Vardita, Visoka Glavica, Bat
hills
Pribojno
locality
Dubrava, Vinogradine
pdfcrowd.com
La tude:4250'3.1"Longitude:1757'16.7"Googlekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/search/La tude:+4250'3.1"+Longitude:+1757'16.7"/@42.834531,17...
19.12.2015.13:33
Zemljovid 1. Neretvanska krajina, juni dio Donje Hercegovine te zapadni i sredinji dio Dubrovakoga primorja6
Dananja su popovska naselja uglavnom bila oblikovana ve u 17. st. te se popisi naselja koje su sastavljali trebinjsko-mrkanski biskupi i upnici ne razlikuju
mnogo od popisa naselja nastalih prema slubenim popisima stanovnitva.
6 Zemljovid je izradio Branimir Brgles na emu mu ovom prigodom zahvaljujem. Podcrtana
su naselja u kojima sam obavio dijalektoloka istraivanja.
211
Vidovic_4.indd 211
23.5.2012 19:13:13
12/19/2015
ZavalaGooglekarte
Zavala
https://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Bosna+i+Hercegovina/@42.833919,17.9535442,5954m/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x134b868910737469:0x90666b21c70cceb!6m1!1e1?hl=hr
500 m
1/1
12/19/2015
ZavalaGooglekarte
Zavala
https://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Bosna+i+Hercegovina/@42.833919,17.9535442,11909m/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x134b868910737469:0x90666b21c70cceb!6m1!1e1?hl=hr
1 km
1/1
CENTRO CULTURALE
"u Castarill"
gli
avvenimenti
pi
importanti
e
curiosi
della
storia
cittadina.
Data
la
ricca
variet
degli
argomenti
trattati,
la
rubrica
in
continuo
aggiornamento,
pertanto
il
Centro
Culturale
si
scusa
sin
da
ora
per
eventuali
errori
o
disattenzioni
che
si
possono
segnalare
inviando
le
E
mail
all'indirizzo
del
Centro
Culturale
ucastarill@libero.it
38
a.C.
672
801
912
983
801
aprile
26 Traslazione delle Reliquie di San Vito da Basterna, comune alle foci del Sele, al
Porto Mariano, l'attuale villaggio di San Vito, per devozione della principessa
salernitana, Fiorenza
1544
marzo
1546
1551
I Turchi sbarcano sul litorale tra Polignano e Mola dove rubano animali e persone
1556
1560
1562
Nel porto di Incina approda la nave di padron Antonio di Mola e di Vito Barbanente
carica di cavalli provenienti dalla Schiavonia
1555
ottobre
1562
1563 novembre
23 Per debiti della famiglia Toraldo il feudo viene confiscato dalla Corona e venduto
per 55.000 ducati a Giulio Carafa
1564
1564
La citta di Polignano nel tentativo di riscattare la sua autonomia e passare alle
dirette dipendenze della Corona, raccolgie 30.585 ducati, ma il tentativo risulta del
tutto inutile.
1567
ottobre
1584
marzo
Muore Giovanni Vincenzo Frangipane della Tolfa. Il feudo passa nelle mani di
Ferrante de Capua del Balzo duca di Termoli
1593
agosto
1598
31 Giovanni Battista Guenzato nativo di Milano ed amico di San Carlo Borromeo,
eletto vescovo di Polignano, muore a Napoli nel 1606
1600
1604
giugno
1607
1608
25 Giovanni Maria de Guanzellis nativo di Brisighella (Faenza) eletto vescovo di
Polignano, muore nella nostra cittadina nel 1619
Muore a Napoli Niccol (1556-1608) primo marchese di Polignano della famiglia
Radulovich
1611
maggio
1612
luglio
29 Il capitolo decide di costruire la Cappella di San Vito e di realizzare il nuovo coro
ligneo della cattedrale
1613
13 1614
1617
gennaio
Epidemia di tifo causata dalla scarsa igiene dell'acqua potabile delle cisterne
pubbliche. Tra il 1613 e il 1614 ci furono 96 decessi, quasi il triplo di quelli degli
anni precedenti. Tra i decessi pi significativi si annotano quello di suor Beatrice
Acquaviva, badessa del nostro monastero e i dei medici polignanesi Francesco
Leale e Scipione de Russis
30 Cattura di uomini fiandresi sorpresi a rubare nel territorio della mar ina
1617
1618
1618
aprile
1619
marzo
1619
1619 novembre
1622
Nasce Lucrezia Maria figlia di Francesco Radulovich e Anna Vaaz
Epidemia di tifo. Si contano 199 decessi. Tra i pi significativi: il medico Giovanni
Battista Maurello, Marinello e Diego figli del marchese Francesco Radulovich e le
sorelle Laur'Antonia e Crescenza Sarnelli parenti di monsignor Pompeo Sarnelli,
Jacobo Marigliano monaco del monastero di Santa Maria di Grottole
dicembre
1625
maggio
1627
dicembre
28 Nasce in Polignano Niccol Radulovich ( 1627-1703) cardinale arcivescovo di
Chieti, figlio di Francesco e Anna Vaaz
1629
1629
1623
23 1624
1629
20 Francesco Nappi nobile di Ancona, eletto vescovo di Polignano da Papa Urbano
VII
1621
Nasce Marinello figlio di Francesco Radulovich e Anna Vaaz, muore il 10
settembre 1623
Muore in Polignano il vescovo Giovanni Maria de Guanzellis, viene tumulato nel
sepolcreto dei vescovi
febbraio
maggio
24 Gerolamo Parisano originario di Tolentino, eletto vescovo di Polignano da Papa
Urbano VIII
1630
1632
maggio
Nasce Giovanni Battista figlio di Francesco Radulovich e Anna Vaaz
febbraio
1633
1635
dicembre
1638
giugno
14 Antonio del Pezio eletto vescovo di Polignano da Papa Urbano VIII. Dopo aver
retto la nostra Diocesi per tre anni, il 27 novembre 1641 si trasferisce alla Chiesa
Metropolitana di Sorrento
1639
1641
maggio
1642
gennaio
1643
1645
maggio
1646
Scarsissimo raccolto
1648
1649
gennaio
1649
Il re di Napoli riconferma la chiusura del porto di San Vito per il continuo
contrabbando delle merci
1649
1649
agosto
1649
ottobre
1650 novembre
Nasce Anna Maria figlia, di Michele Radulovich, e della seconda moglie Claudia
Capece
1653 settembre
1654
giugno
1655
luglio
1655
luglio
1656
1657
1658
gennaio
marzo
1659 novembre
Nasce Lucio figlio di Michele Radulovich e di Claudia Capece, muore all'et di 5
anni il 30 agosto 1669
1664
1667 settembre
Iniziano i lavori per la costruzione del secondo ordine del campanile della
Cattedrale
26 Muore in Polignano Francesco, terzo feudatario della f amiglia Radulovich
1651
luglio
1668
maggio
Per sopperire alla mancanza del "Medico dei poveri", il Capitolo si accolla l'onere di
pagare lo stipendio di un medico forestiero che si starferisce a Polignano con la
sua famigia
1672
maggio
1681
aprile
1681
giugno
1691
luglio
1691
Viene bruciato l'archivio del monastero di San Vito per bonificare i locali infettati
dalla peste
1692
Frate Ignazio Maria Fiume originario di Castello S. Angelo (Aversa), eletto vescovo
di Polignano, muore il 24 maggio 1694 nel convento di S. Maria della Sanit della
sua citt natale
1694 settembre
Carestia
1700
1703
1714
1700
1716
1717
ottobre
luglio
maggio
29 A seguito del decreto per la vendita della citt, Polignano viene assegnata al duca
Giuseppe Lieto, originario di Castrovillari paese della Sicilia per la somma di
110.001 ducati
Muore a Roma il vescovo Giovanni Battista Capilupus e viene sepolto nella chiesa
dei SS. Cosma e Damiano del Foro romano
Home | C inema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Arte | Racconti e... | Televisione | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | I lettori scrivono | Link | C ontatti
cerca
in tutto
vai
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
rss
Contatti
Condividi:
MOSTRA
Echi Caravaggeschi in Puglia
Turismo
Amministrazione
Trasparente
Ministero
facebook
twitter youtube
Mostra
Pubblicato il 29 marzo 2011
pdfcrowd.com
Progetti di
Innovazione
Sala Stampa
Eventi Culturali
Fiere
Luoghi della Cultura
Grandi restauri
Pubblicazioni
Normativa e Pareri
Programmazione
Bandi di Gara
Concorsi pubblici
pdfcrowd.com
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalit illustrate nella cookie
policy. Se vuoi saperne di pi o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti alluso
dei cookie.
PRIMO PIANO
MODA E BEAUTY
EDITORIALI
ARTE
ENTERTAINMENT
LIFESTYLE
VIDEO
pdfcrowd.com
08/12
25/11
03/11
31/10
Da qualche giorno la galleria nazionale della Puglia di Bitonto Girolamo e Rosaria Devanna
ospita la mostra Echi caravaggeschi in Puglia. Sino al 15 maggio circa sessanta opere tra
scene sacre, mitologiche e bibliche, nature morte e ritratti, di propriet di collezioni private, chiese e
musei diocesani, provinciali e civici di tutta la regione raccontano le influenze che i lavori di
30/10
Michelangelo Merisi hanno avuto sugli artisti di questa terra sin dal primo decennio del Seicento.
pdfcrowd.com
avvenimento dei suoi seguaci che da Napoli diffusero sempre pi lo stile del maestro.
Liniziativa consente di fruire di un considerevole numero di quadri, molti esposti per la prima volta
proprio nella storica dimora della localit barese. Lobiettivo ripercorrere, sulla scorta degli studi
dedicati allargomento e a seguito di unaccurata indagine condotta sul territorio pugliese, le vicende
figurative sviluppatesi in questarea dopo le
dirompenti
novit
apportate
dal
verbo
caravaggesco.
A partire dalla commissione che fu assegnata a
Merisi, appena giunto a Napoli nel 1606, in fuga
dai feudi dei Colonna, da Nicol Radulovich, che di
l a poco diventer marchese di Polignano a Mare.
Lartista fu incaricato di realizzare una misteriosa
opera per la locale chiesa di Santa Maria di
Costantinopoli,
oggi
conosciuta
come
SantAntonio di Padova: misteriosa perch
ritenuta da alcuni studiosi dispersa, e da altri
identificabile con la Madonna del rosario del
Kunsthistorisches Museum di Vienna (nella
foto a destra).
Tra i primi frutti del caravaggismo, senza dubbio
due tele di Carlo Sellitto, tra i primi che,
operando ai piedi del Vesuvio, si dimostrarono
pronti ad accogliere le innovazioni di Merisi. La
Madonna del suffragio di Aliano e il pi tardo
San Carlo Borromeo di Troia sono segnati da
residui di cultura tardocinquecentesca, esito della
giovanile formazione del pittore partenopeo, ma sono caratterizzati da una luce appunto di schietto
caravaggismo.
E ispirato a un celebre tema trattato da Merisi il Cristo alla colonna di Massimo Stanzione che
larga fortuna riscosse in ambito salentino, come attestano le repliche seicentesche. Invece alla fase
naturalistica di Andrea Vaccaro appartiene linedita Decollazione del Battista, opera autografa
scoperta di recente a Bari e ricondotta ai poco noti esordi giovanili dellartista incantato dalla
poetica di Caravaggio.
pdfcrowd.com
Article Talk
Search
Battistello Caracciolo
From Wikipedia, the free encyclopedia
Main page
Contents
Featured content
Battistello Caracciolo
Current events
Random article
Donate to Wikipedia
Wikipedia store
Contents [hide]
1 Early life
2 Caravaggesque phase
Interaction
3 Gallery
Help
4 Notes
About Wikipedia
5 References
Community portal
Recent changes
Contact page
6 Bibliography
7 External links
Tools
What links here
Related changes
Early life
[ edit ]
Upload file
Special pages
Permanent link
Page information
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Page information
Wikidata item
Maggiore.[2]
December 7, 1578
Naples
Died
Nationality Italian
Education Francesco Imparato, Fabrizio
Santafede
etina
Movement Caravaggism
Deutsch
Languages
Espaol
Franais
Italiano
Caravaggesque phase
Bahasa Melayu
[ edit ]
pdfcrowd.com
Bahasa Melayu
Polski
Edit links
commission, dated 6 October 1606, and the contacts continued through Caravaggio's completion
of the Seven Works of Mercy during the last months of that year and early 1607. A notable result
of Caravaggio's influence is Caracciolo's The Crucifixion of Christ, with its strong echoes of the
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Gallery
[ edit ]
pdfcrowd.com
LE DUE MUSE
Scritti darte, collezionismo e letteratura
in onore di Ranieri Varese
A cura di
Francesca Cappelletti, Anna Cerboni Baiardi,
Valter Curzi, Cecilia Prete
il lavoro editoriale
bottega lartista deve aver gravitato. Basti il confronto dellovale del volto della
studio per una Piet di collezione privata parigina o per il San Francesco che riceve
le stimmate conservato presso la Art Gallery of Ontario di Toronto8. Di grande ef-
di inchiostro; larmigero e la donna sono utilizzati per dare maggiore rilievo alla
silhouette della casta Susanna, ampliata dal ricco nodo della veste.
Se si voluto in pi occasioni vedere nel linguaggio pittorico di Carlo Rosa un
portato del neovenetismo napoletano degli anni Trenta, non si pu sottovalutare
erano giunte in terra pugliese importanti opere di artisti della Serenissima; nel
secondo decennio del Seicento, ad esempio, il mercante di origine dalmata Marino Radulovich commission ad Alessandro Varotari detto il Padovanino una
Madonna col Bambino in trono fra i Santi Vito e Biagio, ancora oggi conservata nella
chiesa di SantAntonio a Polignano9; alla stessa epoca risale la Madonna tra i Santi
Rocco e Sebastiano dipinta da Jacopo Palma il Giovane, oggi esposta nella cattedrale di Monopoli, di cui Paolo Finoglio esegu una replica con varianti per la chiesa
di San Rocco a Conversano, probabilmente terminata nella parte superiore dallo
stesso Carlo Rosa10. Dai dipinti di Polignano e Monopoli sembrano tratti due
disegni provenienti dal lascito della collezione Ferrara Dentice, conservati nel
11
come esercitazioni di Rosa sugli esempi veneti presenti nella sua regione. Nel
disegno tratto dalla tela di Padovanino, eseguito in controparte, appare piuttosto
simile linsistenza sulle zone dombra con tratteggi che corrono parallelamente
Carlo Rosa abbia potuto partecipare allesecuzione della Madonna con Bambino
tra i Santi Rocco, Sebastiano e Biagio di Conversano lasciata incompiuta da Paolo
di Palma il Giovane.
7
NOTE
1
Di tale parere S. DE SIMONE, Gli Orsini di Solofra e la pittura a Gravina fra XVII e XVIII secolo, Bari
condizioni della tela che sul retro non presenta iscrizioni e che non sembra essere appartenuta
compromessa solamente dalle vernici ingiallite.
DellIncontro di Booz e Ruth nel campo di grano esiste, nella pinacoteca della chiesa del Purgatorio
di Modugno (Bari), una seconda versione autografa con lievi varianti da considerarsi precedente alla tela gravinese.
3
I contributi sullartista si devono a A. CASTELLANO,
in
Studi Bitontini, 6, 1971, pp. 37-46; IDEM, Per una revisione critica dellarte di Carlo Rosa, Studi Bitontini, 7, 1972, pp. 34-44; M. DELIA, Per la pittura del 600 in Puglia. Considerazioni su Carlo Rosa,
in Cultura e Societ a Bitonto nel sec. XVII, Atti del seminario di studi di Bitonto, dicembre 1978
- maggio 1979, Bitonto 1980, pp. 181-191; IDEM, La pittura barocca, in Civilt e culture in Puglia.
IV. La Puglia fra barocco e rococ, Milano 1982, pp. 237-238; G. WIEDMANN, Carlo Rosa. Note sulla sua
prima attivit, in Ricerche sul Sei-Settecento in Puglia, II, 1982-1983, Fasano 1984, pp. 73-107;
IDEM, Carlo Rosa, in Civilt del Seicento a Napoli, catalogo della mostra (Napoli 1984-1985), Napoli
1984, vol. 1, pp. 172-173 e 422. Pi di recente gli sono stati dedicati alcuni studi da M. LOIACONO,
Per il tempo napoletano di Carlo Rosa, in Interventi sulla questione meridionale, a cura di F. ABBATE,
Roma 2005, pp. 181-192; EADEM, Su alcune opere di Carlo Rosa in collezione privata, in Kronos, IX,
2005, pp. 157-166; M. PASCULLI FERRARA, Alcune novit su Paolo De Matteis e Carlo Rosa a Bitonto, in
Kronos, XIII, 2009, pp. 215-224.
Il brano citato da A. CASTELLANO, I dipinti di Carlo Rosa nella collezione del duca dAscoli, in Studi Bitontini, 30-31, 1979, pp. 200-204.
Cristo che fa i miracoli eseguito per la chiesa di Santa Maria della Sapienza di Napoli per la quale
Rosa doveva aver eseguito il disegno preparatorio. Si veda F. STRAZZULLO, Documenti inediti per
la storia dellarte a Napoli. Pittori, Napoli 1955, 1, pp. 33 e 63.
B. DE DOMINICI, Vite de pittori, scultori ed architetti napoletani, III, tomo I, ed. critica a cura di F.
SRICCHIA SANTORO, A. ZEZZA, Napoli 2008, p. 214-215.
6
Per i fogli di Stanzione si veda S. SCHTZE, Teoria e pratica del disegno napoletano e larte del Cavalier Massimo, in Le Dessin Napolitain, Atti del Convegno Internazionale di Parigi, 6-8 marzo
2008, a cura di F. SOLINAS, S. SCHTZE, Roma 2010, pp. 81-90. Si veda inoltre Le dessin Naples
du XVIe sicle au XVIIIe sicle, catalogo della mostra a cura di C. MONBEIG-GOGUEL, W. VITZTHUM,
(Paris 1967), Paris 1967.
8
Per la committenza del marchese Marino Radulovich si veda M. BASILE BONSANTE, Arte e devozione. Episodi di committenza meridionale tra Cinque e Seicento, Galatina 2002, pp. 90-91.
Si veda in proposito la scheda di C. DI TOMA in Paolo Finoglio e il suo tempo. Un pittore napoletano
alla corte degli Acquaviva, catalogo della mostra (Conversano 2000), Napoli 2000, p. 170, n. 45. Per
la presenza di Carlo Rosa a Conversano si veda F. LOFANO, Gli stucchi della Chiesa dei SS. Medici
, Fasano 2009, pp. 25-28.
10
I disegni del Cinquecento e del Seicento. La collezione Ferrara Dentice, a cura di M. Causa Picone,
gni e per aver discusso con me la loro attribuzione negli assolati sopralluoghi a Polignano e
Conversano.
11
TESI DI DOTTORATO
GIROLAMO IMPARATO (1549 CA. - 1607)
ED ALTRE QUESTIONI DEL TARDO CINQUECENTO NAPOLETANO
TUTOR
PROF. SSA PAOLA SANTUCCI
COORDINATORE
CANDIDATO
nellintrico di radici, fronde e dirupi taglienti, latmosfera ideale per la stravolta contemplazione
del crocifisso in cui assorto il santo834. La visione quasi animistica della natura, al punto che
il San Girolamo sembrato il quadro pi eccentrico e nordico (Pugliese) dellartista, ritorna in
altri dipinti dellultimo, intensissimo biennio di attivit imparatesca, e principalmente nel Martirio
di San Pietro da Verona [fig. 170], in cui riemerge un prepotente interesse per la cultura paesistica
brilliana, come diremo. Le somiglianze tra le due tele salentine appena discusse sono tali da poter
congetturare una stretta contiguit cronologica fra di esse, verosimilmente non discosta dagli anni
1605-1606.
150
con la Circoncisione firmata e datata 1606 dallImparato, esposta sullaltare maggiore della chiesa
dei domenicani di Ragusa (Dubrovnik) fino ai primi anni dellOttocento, quando venne
danneggiata dalle truppe napoleoniche. La tela, semidistrutta, in seguito fu arrotolata e conservata
nel soffitto del convento. Tali informazioni, finora del tutto sfuggite agli studiosi occupatisi
dellImparato, sono riferite in un saggio di Giuseppe De Vito il quale dichiara di averle apprese
dal professor Kruno Prijateli dellUniversit di Zagabria e Spalato.842 Questultimo aveva avuto la
notizia dellesistenza del dipinto imparatesco, firmato e datato 1606, da uno storico dellordine
domenicano, Padre Antonin Zaninovi, dopo la seconda guerra mondiale, e aveva cercato invano
il dipinto.843 Le caratteristiche della perduta pala ragusea coincidono perfettamente con quelle
desumibili dalla polizza emessa nellagosto 1606 dal Radulovich, committente, qualche tempo
dopo, di una ben pi celebre pala del Caravaggio (mai rintracciata, forse perch mai dipinta)
raffigurante la Madonna col Bambino, San Domenico e San Francesco, San Nicol e San Vito.844
Il dipinto della collezione del Banco di Napoli potrebbe essere soltanto una derivazione della
Circoncisione di Ragusa, forse destinata alla devozione privata. Nella tela stato evidenziato un
legame culturale con la corrente pi schiettamente filoromana, rappresentata a Napoli dal
Corenzio e da Luigi Rodriguez:845 lo rivela in particolare il carattere un po fosco e lugubre dei
personaggi in secondo piano. LImparato non tralascia elementi pi antichi della sua pittura come
lattenzione micrografica con cui descrive la raffinatezza dei materiali, i luccichii delle perle e dei
ricami in oro del ricco paliotto e delle vesti dei sacerdoti; cos come non trascura nei panneggi
sfaccettati e nella delicatezza del profilo dolce e armonioso della Vergine la personale vocazione
baroccesca che lo rende affine a maestri come il Vanni e il Salimbeni.846
7. LA TRINITAS TERRESTRIS
DI
SAN GIUSEPPE
DEI
RUFFI,
LA
VISIONE
DI
151
Item esso testatore si rimette al conto che far Giovan Battista de la Porta di quello si deve havere et dare
tra esso testatore et Geronimo Imperato et ad quello che detto Giovan Battista far si debia stare.
Item declara como stato sodisfatto da Giovan Angelo de Amato del pesone dela casa dove al presente
habita per tutto il passato sino alultimo daprile del presente anno [omissis]
1605
ESEGUE UNIMMACOLATA PER FRANCESCO FRANCIA
90) ASBNF, Banco di SantEligio, giornale di cassa, matricola 28
Napoli, 20 giugno 1605
A Francesco de Francia ducati venticinque et per lui a Geronimo Imperato disse in conto de ducati cento
quali se renderanno per accordio per uno quatro della Concettione con angeli et sarafini con 14 misterij et
con Idio patre et tutti in tavola con lo manto della Madonna et in qualche altra parte che intraranno de
ultramarino, a lui contanti
(E. Nappi, Catalogo delle pubblicazioni edite..., cit., p. 80)
1606
PAGAMENTO PER LA CIRCONCISIONE DELLA CHIESA DEI DOMENICANI DI RAGUSA
91) ASBNF, Banco dello Spirito Santo, giornale di cassa, matricola 43, ff. 357-358
Napoli, 8 agosto 1606
A Nicol Radolovich ducati quarantasette tari 1 grana 5, et per lui a Geronimo Imperato dissero a
compimento de ducati cento venti, che se li pagano per lo prezzo di una cona della Circoncisione del
Signore, che li ha fatto et consignato, atteso che li altri have avuti cio ducati cinquanta nel mese di
ottobre 1603 per lo banco de lo Monte de la Piet et ducati 22.3.11 in tanto panno di Londra, che li ha fatto
dare da Carlo de Gennaro, tal che resta sodisfatto et pagato, con sua firma, a lui contanti
(G. B. DAddosio, Documenti..., cit., 1919, p. 394)
FIRMA
SANTA
ANTA MARIA
DEL
GES
FACIEBAT
1606
1607
ESEGUE IL MARTIRIO DI SAN PIETRO DA VERONA PER LA CAPPELLA PISANO IN SAN PIETRO MARTIRE
92) ASBNF, Banco dello Spirito Santo, giornale di cassa, matricola 44, f. 1462
Napoli, 9 giugno 1607
A Giovan Lorenzo Pisano ducati venti et per lui Geronimo Imperato pittore dissero per saldo della pittura
duno quadro in tavola, che li ha consignato per la loro cappella dentro Santo Pietro Martire di Napoli
declarando che stato pagato del resto, con sua fiducia, a lui contanti
(G. B. DAddosio, Documenti..., cit., 1919, p. 394)
ULTIMO PAGAMENTO PER IL QUADRO DELLA CAPPELLA
CAPPELLA DEL MONTE DI PIET
93) ASBNF, Banco della Piet, Libro maggiore del patrimonio, 1603-1609, parte II, matricola 10 (ex 186),
f. 499
Napoli, 6 luglio 1607
ducati 25 a Geronimo Imparato a compimento di ducati 55 per il quadro della cappella
(E. Nappi, Documents..., cit., p. 150, n. 23)
233
1997
C. ACIDINI LUCHINAT, Taddeo e Federico Zuccari, fratelli pittori del Cinquecento, Milano-Roma 1997.
L. AVELLA, Fototeca nolana. Archivio dimmagini dei Monumenti e delle opere darte della citt e dellagro, IV, Napoli 1997.
A. CATTABIANI, Florario. Miti, leggende e simboli di fiori e piante, Milano 1997.
S. CAUSA, Teodoro DErrico il Fiammingo: note in margine ad una mostra recente, in Bollettino dArte, LXXXII, VI s., 101-102, 1997, pp.
35-48.
S. CAUSA, Un Battista Franco fuori contesto, in Settanta studiosi italiani. Scritti per lIstituto Germanico di Storia dellArte di Firenze, a
cura di C. Acidini Luchinat, L. Bellosi, M. Boskovits, P. P. Donati, B. Santi, Firenze 1997, pp. 311-316.
S. Causa, Un disegno di Giuseppe Valeriano e Scipione Pulzone a Vienna, in Paragone, 565, 1997, pp. 80-83.
LE CINQUECENTINE napoletane della Biblioteca Universitaria di Napoli, a cura di G. Zappella e E. Alone Improta, Napoli 1997.
A. DA RIPABOTTONI, SantElia a Pianisi, guida storico-spirituale, s. l. 1997.
P. DI GIAMMARIA, Girolamo Muziano Brixien Pictor in urbe da Brescia a Roma, s. l. 1997.
M. T. LPEZ DE GUEREO SANZ, Monasterios Medievales premonstratenses. Reinos de Castilla y Leon, I, Valladolid 1997.
R. NALDI, Girolamo Santacroce. Orafo e scultore napoletano del Cinquecento, Napoli 1997.
F. NEGRI ARNOLDI, Scultura del Cinquecento in Italia Meridionale, Napoli 1997.
E. PINDINELLI, Confraternite ed oratori laicali a Gallipoli tra XVI e XIX secolo, in E. Pindinelli, M Cazzato, Civitas Confraternalis. Le
confraternite a Gallipoli in et Barocca, Galatina 1997, pp. 9-21.
V. PINTO, Racconti di opere e racconti di uomini. La storiografia artistica a Napoli tra periegesi e biografia. 1685-1700, Napoli 1997.
A. SCHIATTARELLA, F. IAPPELLI, Ges Nuovo, Sarno 1997.
F. SRICCHIA SANTORO, Larte del Rinascimento. Il Cinquecento, Milano 1997.
1997-98
P. DAGOSTINO, Pietro Bernini, tra Manierismo e Barocco considerazioni su uno scultore di transizione, in Rendiconti della Accademia
di Archeologia e Belle Arti, 67, 1997-1998, pp. 147-171.
1998
A. BRACA, La pittura fra XVI e XVII secolo in una regione del Viceregno di Napoli: la Diocesi di Capaccio nel Principato Citra, in Cultura e
Scienza tra 500 e 600 nel Principato Citra, atti del convegno (Battipaglia 1996) a cura di C. Carlone e S. Ciceria, Salerno 1998, pp. 65109.
CASTIGLIONE ieri e oggi. Riscoperta di un paese attraverso le immagini, a cura di L. Marsico, Cosenza 1998.
LA COLLEZIONE DARTE del Banco di Napoli a Villa Pignatelli, a cura di N. Spinosa, A. Tecce, Napoli 1998.
F. DIVENTO, Napoli lEuropa e la Compagnia di Ges nella Cronica di Giovan Francesco Araldo, Napoli 1998.
F. IAPPELLI, Il Cappellone di SantIgnazio al Ges Nuovo di Napoli: iconografia e spiritualit, in Napoli Nobilissima, XXVII (n. s.), 1998,
pp. 21-30.
P. LEONE DE CASTRIS, Su Aert Mijtens e la colonia dei pittori fiamminghi a Napoli, Prospettiva, 93-94, 1999, Omaggio a Fiorella Sricchia
Santoro, II, pp. 69-78.
F. S. PERILLO, Famiglie dalmate in terra pugliese: i Radulovich di Polignano in Homo adriaticus. Identit culturale e autocoscienza
attraverso i secoli, Atti del convegno internazionale di studio (Ancona 1993) a cura di N. Falaschini, S. Graciotti e S. Sconocchia, Reggio
Emilia 1998, pp. 271-284.
1999
ARTE RUBATA. Il patrimonio artistico napoletano disperso e ritrovato. Linventario di tutti i furti darte dal 1970 al 1999, Napoli 1999.
G. DE VITO, Il Maestro di Fontanarosa e Geronimo de Magistro, in Ricerche sul 600 napoletano. Saggi e documenti 1998, Napoli 1999,
pp. 23-31.
P. LEONE DE CASTRIS, Museo Nazionale di Capodimonte. Dipinti dal XIII al XVI secolo. Le collezioni borboniche e post-unitarie, Napoli 1999.
E. NAPPI, La chiesa di Santa Maria di Porto Salvo di Napoli, in Ricerche sul 600 napoletano. Saggi e documenti 1998, Napoli 1999, pp.
33-58.
MODELLI di lettura iconografica. Il panorama meridionale, a cura di M. A. Pavone, Napoli 1999.
K. OBERHUBER, Raffaello. Lopera pittorica, Milano 1999.
ROMA E LO STILE CLASSICO di Raffaello. 1515-1527, catalogo della mostra (Mantova-Vienna 1999) a cura di K. Oberhuber, Milano 1999.
SACRE VISIONI. Il patrimonio figurativo nella provincia di Reggio Calabria (XVI-XVIII secolo), catalogo della mostra (Reggio Calabria 19992000), a cura di M. R. Cagliostro, C. Nostro, M. T. Sorrenti, Roma 1999.
L. Spanu, Cagliari nel Seicento, Cagliari 1999.
256
Home
Foto gallery
I polignanesi
Ultime attivit
Il centro culturale
La storia
Lo statuto
Le attivit
La biblioteca
Sez. C - Periodici
Sez. D - Manoscritti e
documenti
Sez. F - Fotografie
Sez. G - Diapositive
Sez. H - C artoline
Sez. I - C d-rom
Il paese
open in
I polignanesi
Diario cittadino
Abitato
Lame e cale
Grotte
Masserie
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
Foto gallery
pdfcrowd.com
Saetak
Kapucinski red, kao plod kasnijeg razvoja franjevakog redovnita, na teritoriju Dubrovake Republike nije naiao na plodno tlo, jer
je dravni teritorij ve bio pokriven mreom franjevakih samostana,
organiziranih u posebnoj Dubrovakoj provinciji; isto tako, Republika
nije mogla tolerirati djelovanje reda ije se sjedite nalazi na teritoriju druge drave. Jedini presedan na podruju Dubrovake Republike
bilo je djelovanje Isusovakog reda. Ipak, arhivskim je istraivanjem
utvren pokuaj gradnje kapucinskog samostana u Dubrovniku, u
koji su bili ukljueni ugledni dubrovaki vlastelini i brodovlasnici. Prvi
pokuaj utemeljenja kapucinskog samostana od strane neimenovanih
dubrovakih graana potjee iz godine 1541.; drugi, takoer neuspio,
zabiljeen je godine 1587., ali ovaj put novano potpomognut uglednim imenimaa dubrovakog plemstva i trgovaca.
Dubrovani koji su djelovali meu kapucinima bili su malobrojni, rijetki su oni koji su ostali zabiljeeni u dubrovakoj povijesti. Najistaknutije ime meu kapucinima iz Dubrovnika je Mihovil (Miho)
Arkanel Bodarevi (1654.-1729.). Kapucini su kao misionari djelovali u Dubrovniku tijekom XIX. stoljea. U mjesecu studenome 1875.
u Dubrovniku je osmodnevne puke misije vodio o. Roberto Menini,
rodom Splianin. On je osmodnevnu duhovnu obnovu stavio pod zagovor Gospe Presvetog Srca Isusova. Kao vrstan propovjednik oduevio
je Dubrovane za tu pobonost i predloio im je da na spomen duhovne obnove nabave Gospin kip, to se i zbilo. Danas se taj kip uva
na baroknom oltaru altarista Giuseppea Sardija u franjevakoj crkvi
Male brae u Dubrovniku. Nastojanjem dubrovakog biskupa Josipa
Marelia ocima kapucinima predano je svetite Gospe od Milosra
na Lapadu godine 1913., uz koje se utemeljuje kapucinski samostan.
252
23
24
25
Mijo Brlek, Rukopisi knjinice Male brae u Dubrovniku, sv. I, Zagreb, 1952.,
156-157.
M. Brlek, nav. dj., 1952., 214.
M. a Tugio, Bullarium Ordinis Fratrum Minorum S.P. Francisci Capucinorum, sv.
2, Romae, 1743., 215; Sebastijan Slade, Fasti litterario-ragusini, Venetiis, 1767.,
45-46; Gabriele da Modigliana i Bonaventura da Imola, Leggendario Cappuccio,
ovvero Vite di persone illustri de serafica religione Cappuccina, sv. 6, Venezia
Faenza, 1789., 11-32; ime Ljubi, Dizionario biografico degli uomini illustri
della Dalmazia, Vienna Zara, 1856., 59, 210; Nepoznati autor, Andio Bodar
(Angelo Bosadri), Slovinac, 7, Dubrovnik, 1884., 225-235; Pelegrino da Forli,
Annali dellOrdine dei FF Minori Cappuccini (1633 1725), sv. 4, Milano, 1885.,
289-293; Annales Franciscaines, Paris, 1904., sv. 28, 17-20; Lexicon Capuccinum
Promptuarium historico-bibliographicum Ordinis Fratrum Minorum Capuccinorum
(1525 1950), Romae, 1951., 1118-1119; Stjepan Krasi, priredio, S. M. Crijevi,
Bibliotheca Ragusina, sv. 2 i 3, Zagreb, 1977., 481-486; H. Borak, 250. obljetnica smrti o. Mihaela Anela Boidarevia (17291979), Vjesnik Hrvatske kapucinske provincije, sv. 13, Zagreb, 1979., 550-553.
DAD, Knjinica Ragusina, 18, D. Michele Radulovich, Il sacro garione, Tiskano
kod Pietro Michaeli, Lecce, 1657.
259
2. Kapucini
Trebinjsko-mrkanjskoj
biskupiji
27
28
260
Tanzio da Varallo
La Madonna di Costantinopoli
Floriana Conte
IL
6 ottobre 1606 Caravaggio si impegna a consegnare entro dicembre dello stesso anno al
ricco mercante e armatore Nicol Radulovic
una grande Madonna di Costantinopoli con
cori di angeli intorno, in basso san Domenico
e san Francesco abbracciati, a destra san Nicola di Bari, a sinistra san Vito; la pala verosimilmente destinata alla chiesa francescana di Santa Maria di Costantinopoli nella citt portuale di
Polignano a Mare (oggi in provincia di Bari), di cui il Radulovic
marchese dal 1604. Non noto se Caravaggio abbia effettivamente consegnato la pala o se, intascata in anticipo la cospicua
somma di duecento ducati, abbia lasciato inevasa la commissione:
il grande pittore lombardo si ferma a Napoli fino alla fine del giugno 1607 e, quando vi rientra dalla Sicilia nel 1609, il marchese
morto. Lassenza di qualsiasi documentazione successiva induce
a credere che la danarosa commissione non sia stata portata a termine; se il dipinto fosse stato eseguito ne avremmo qualche eco
(rilevabile in fonti, copie e derivazioni) considerata la notoriet
di Caravaggio. Comunque siano andate le cose, forse sulla scorta
di incerte notizie al momento circolanti, il barone Tommaso
dAmata nel 1614 potrebbe aver chiesto al giovane pittore lombardo Tanzio da Varallo di realizzare, con le personalizzazioni del
caso e in scala minore, una pala come quella sollecitata a Caravaggio dal marchese di Polignano. Forse per emulare il ricco ma
sfortunato committente del celebre Caravaggio, il barone dAmata
in origine voleva collocare la tela di Tanzio nel capo altare
dellerigenda chiesa pescolana, ugualmente francescana, intitolata
a Ges e Maria di Costantinopoli di cui era deputato: arruolare
Caravaggio difatti era impossibile perch era morto nel 1610, un
anno prima della fondazione del convento. Non noto come e
dove il barone dAmata, produttore e mercante di lana tra Pescocostanzo, Napoli e Roma, sia entrato in contatto con Tanzio: appare fortemente probabile che la commissione sia avvenuta a
Napoli, magari durante qualche trasferta di lavoro.
Tommaso dAmata paga il non modesto onorario di ottantacinque ducati per il capolavoro di mistura bellissima di natura-
42
Home
Die Caravaggio-Verschwrung
Autorin
Romane
Leseprobe
Bonusmaterial
Playlist
In dieser ganz besonderen Nacht
Mariposa - Bis der Sommer kommt
Links
Sitemap
Impressum
Belletristik
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
"Die Caravaggio-Verschwrung ist ein interessantes und zugleich spannendes Buch, das den
Leser schon auf den ersten Seiten fesselt und erst am Schluss wieder loslsst."
Main-Post, Wrzburg
Stand: 14.02.2015
"Besonders gelungen ist bei diesem Roman, dass Nicole C. Vosseler dem berhmten Maler sein
Geheimnis bewahrt und seinen Charakter nicht erklrt. Sie lsst ihn durch seine Kunst sprechen und
fngt so seine Faszination ein."
Eselsohr
"Nicole C. Vosseler macht in diesem Buch das Leben eines berhmten Menschen wieder lebendig.
Sie erzhlt, ohne zu beschnigen, oder Caravaggio etwas von seinem Geheimnis zu nehmen."
Ramona Nicklaus, kielfeder.de.tl
gebunden
eBook Kindle
Die CaravaggioVerschwrung
Die CaravaggioVerschwrung
EUR 0,98
Kaufen
ISBN: 978-3401060675
Kaufen
ASIN: B00DELM3S4
pdfcrowd.com
Home
Die Caravaggio-Verschwrung - Bonusmaterial
Autorin
Romane
Personenverzeichnis
Nach Schaupltzen geordnet, enthlt diese Auflistung die wichtigsten Personen in Caterinas und
Riccardos Welt, z. T. mit kleinen Aussprachehilfen (danke, Melli, fr diese Anregung!); Namen ohne
diese Hilfe werden so gesprochen wie man sie schreibt.
Die Namen historisch verbrgter Personen sind farblich gekennzeichnet.
Bonusmaterial
Playlist
In dieser ganz besonderen Nacht
In Neapel
Links
Sitemap
Impressum
Belletristik
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
Radolovich
Prijavite se
Knjige
Napiite recenziju
Stranica 4
Obrii pretraivanje
Stranica 4
Amazon.com
Trai u knjinici
Svi prodavai
0
1 Recenzija
Napiite recenziju
Radolovich
Trai
Stranica 307
... 107 Quagliata, Andrea, 166 Quagliata, Giovan Battista, 165-7 Quagliata,
Giovan Domenico, 166 Quaranta, Mariano, 208 Quevedo, Francisco de, 34,
35
Quinta, Giovanni, 94 Radolovich, Niccolo, marchese di Po- lignano, 4
Raffaello
Sanzio, ...Za ovu stranicu pregled nije mogu. Kupite ovu knjigu.
O ovoj knjizi
pdfcrowd.com
PrintFriendly.com:Printwebpages,createPDFs
1of23
12.12.2015.14:37
PrintFriendly.com:Printwebpages,createPDFs
2of23
architettonica sullo sfondo e laltare in primo piano con il Cristo bambino, memore di esiti del primo Cinquecento
risalenti a Giovan Filippo Criscuolo, abbiamo un chiaro riscontro della produzione finale dellartista, che consolida in
una formula organica e compatta le precedenti inclinazioni volte a conciliare le tendenze fiamminghe di Teodoro
dErrico con la maniera tenera del Barocci, pur mantenendo viva lattenzione al risalto cromatico dei particolari
decorativi.
Con il balzo conseguente alla successiva commissione al Caravaggio, appena giunto a Napoli
e prontamente
sostenuto dallambizione collezionistica del Radulovich, la scelta in direzione del naturalismo viene a porsi in linea
con la svolta operata da parte di quel gruppo di pittori attivi a Napoli, che rimarranno segnati dal caravaggismo.
Se le figure maggiormente accreditate del panorama napoletano tenderanno a fronteggiare il fenomeno attraverso
abili manipolazioni del linguaggio, rivolte ad un incupimento delle forme (come il Forli, il Santafede, il Curia e il
Borghese)
, un interesse crescente o meglio una linea operativa si registra attraverso le nuove generazioni, a
partire da Carlo Sellitto
, Battistello e Vitale, che avranno influenza sulla formazione di Massimo Stanzione, Andrea
Vaccaro e del Ribera.
La lezione caravaggesca ebbe modo di incidere profondamente in ambito napoletano attraverso le esperienze che ne
avevano decretato il successo a partire dal 1607: in un primo tempo con la tela raffigurante le Sette Opere di
Misericordia per il Pio Monte della Misericordia, la Salom con la testa del Battista (Madrid, Palazzo Reale) la
Crocifissione di SantAndrea per il Vicer, conte di Benavente (Cleveland, Museum of Art), la Flagellazione per
Tommaso De Franchis (poi trasferita in San Domenico Maggiore) e quella del Museo di Rouen, la Madonna del
Rosario (Vienna, Kunsthistoriches Museum), oltre che con le tre tele per la cappella Fenaroli (gi in SantAnna dei
Lombardi), la Resurrezione, il San Giovanni Battista, e il San Francesco che riceve le stimmate; e in un secondo
momento, tra il 1609/10, con dipinti ancor pi segnati da una cruda incisivit, quali il Davide e Golia (Roma, Galleria
Borghese) e il Martirio di SantOrsola (Napoli, Palazzo Zevallos).
Riguardo poi alla continuit dei rapporti dei pittori napoletani va considerata anche la funzione avuta dal console
raguseo a Napoli, Vincenzo Bune (anchegli nativo di Lopud e appartenente al ceto mercantile come i Radulovich), la
cui presenza nella capitale del Viceregno documentata dal 1607 al 1612
La memoria caravaggesca, ritenuta agli inizi del secolo fonte imprescindibile di riferimento, al punto da sollecitare
integrazioni persino in ambito tardomanieristico, venne considerata dalle generazioni successive quale formula da
adeguare a pi moderne istanze, sulla scorta delle nuove suggestioni prodotte a seguito della nuova ondata di pittori
fiamminghi giunti in Italia (Rubens, Van Dyck).
Un caso emblematico rappresentato da Antonio De Bellis, che il De Dominici colloca tra i discepoli dello Stanzione,
segnalando la forte suggestione esercitata su di lui da un dipinto del Guercino, noto a Napoli (Resurrezione di
Lazzaro, Parigi, Louvre)
: unendo il dolce colorito di Massimo, al forte del Guercino, ed imitando il gran
chiaroscuro di quello, ne compose la sua maniera, la quale robusta, e bene intesa di lumi, e dombre
Il pittore, la cui attivit si colloca tra la met degli anni trenta e la seconda met degli anni cinquanta, con un percorso
che si svolge in stretto parallelo con quello di Bernardo Cavallino, riemerso di recente allattenzione degli studi,
consentendo di approfondire il rapporto sviluppato con il Ribera, il Maestro degli Annunci ai pastori e soprattutto con
Francesco Guarini da Solofra. Tali riferimenti andranno integrati anche in relazione alle opere di Giovanni Ricca
e
di Andrea Vaccaro, come risulta dal confronto con la tela di questultimo realizzata per laltare maggiore della chiesa di
Santa Maria del Pianto (1660)
, che consente uno stringente confronto con la Madonna del Rosario di Santa
Maria di Portosalvo del De Bellis
, per la parte relativa al gruppo di anime del Purgatorio.
Nel suo percorso artistico il De Bellis, dopo aver messo a frutto la formazione naturalistica, nutrita anche di riferimenti
a Battistello Caracciolo, specie per i sondaggi condotti in penombra e allusivi alla profondit spaziale, ebbe modo di
testimoniare ladesione alle scelte del Cavallino, non disgiunte dai riferimenti al Grechetto, come risulta evidente dal
Ritrovamento di Mos (Londra, National Gallery), dalla coppia di dipinti di collezione dAvalos (Napoli, Museo di
Capodimonte)
e dalla serie di tele, ora in collezione privata, con tematiche relative al Vecchio Testamento (Mos
fa scaturire lacqua
, Ebbrezza di No
, Lot e le figlie
, Trionfo di Davide
, Sansone e Dalila
), ad
episodi della vita di Cristo (Riposo durante la fuga in Egitto
Cristo e la Samaritana
, il Buon Samaritano
)
e dei Santi (San Giovanni Evangelista
Santa Caterina dAlessandria
, Santa Dorotea
), oltre che a
soggetti mitologici (Apollo e Marsia
).
12.12.2015.14:37
Sveto i
profano
slikarstvo
talijanskog
baroka u
Hrvatskoj
Impresum
izlobe
Produkcija izlobe
Galerija Klovievi dvori
Suorganizator izlobe
Hrvatski restauratorski zavod
Autor izlobe
Radoslav Tomi
Struna suradnica
Vinja Brali
Kustosica izlobe
Danijela Markovi
Postav izlobe
Radoslav Tomi
Danijela Markovi
Vizualni identitet
Igor Kuduz D72
Tehnika realizacija
Dragutin Matas
Davor Markoti
Tomislav Antoli
Damir Babi
Vinko Soldan
Tomo etek
Edukativni programi
Liljana Velkovski
Monika Megli
Marketing
Antonio Picukari
Odnosi s javnou
Gordana Brali
Transport izlobe
Galerija Klovievi dvori
Osiguranje izlobe
Croatia osiguranje d.d
Maraka (Marche) i Rima, u prvom redu iz Napulja, glavnoga grada Napuljskoga kraljevstva pod panjolskim vladarima. Vane narudbe i vrste veze uspostavljene su na samom poetku 17. stoljea i
trajale su do ranoga 19. stoljea jer je i klasicistiki slikar Carmelo Reggio doao u Dubrovnik sa Sicilije. Jednako je vano da su napuljski slikari u naoj sredini ostavili ne samo, relativno brojna, nego i
umjetniki vrijedna djela. Naa poetnika nesnalaenja oko njihovih autora posve su razumljiva jer
je napuljsko slikarstvo 17. i 18. stoljea sve donedavo u povijesti umjetnosti openito bilo konfuzno,
s brojnim nejasnoama i nepoznanicama pa je metaforino ocrtano kao lava iz Vezuva to sve pokriva i
ujednaava, ispod koje se postupno, strpljivim radom definiraju pojedinane linosti i pravci stilskih kretanja
od Caravaggiova i Riberina naturalizma do visokog baroka i klasicizma 18. stoljea.56
Prva, za sada poznata i dokumentima potvrena narudba bila je pala Imena Isusova (Obrezanje Krista) na glavnom oltaru u dominikanskoj crkvi kod Girolama Imparata. Na njoj su, oko sredinje teme
bili i prizori iz Kristova ivota te je prema svjedoenju oevidaca imala i slikarov potpis iz 1606.
godine (A. 1606 FACIEBAT HIERONYMUS IMPERATUS), a naruio ju je Miho Stjepov Balabani Sorgo
Sorkoevi za 1000 cekina.57
Dokument o isplati to ga je publicirao Giambattista DAddosio davne 1919. godine pohranjen u
Banco dello Spirito Santo u Napulju (ASBN, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze, matr.
43) i datiran 8. kolovoza 1606., kazuje da je sliku s prikazom Obrezanja Krista isplatio Nikola Radulovi.58 Spomen imena Nikole Radulovia, i nepoznavanje historijata dubrovake slike, odveli su
talijanske istraivae do zakljuka da slika nije isporuena u Dubrovnik pa su je stoga poistovjetili
s palom Obrezanja to se uva u Napulju (Museo di Capodimonte; kolekcija Banco di Napoli). Danas
se misli da je napuljska slika (230 x 150 cm) replika dubrovake unitene pale.59 Kako razumjeti da
je sliku Obrezanja isplaivao Nikola Radulovi? Je li on bio posrednik izmeu dubrovakoga naruitelja Miha Sorga i slikara Imparata, ili se moda moe pretpostaviti da je Imparato izradio dvije
slike iste tema za dvojicu Dubrovana: jedna je od 1606. do Napoleonovih ratova stajala na glavnom
oltaru dubrovake dominikanske crkve, a druga je ona to se danas uva u Museo di Capodimonte?
31
Radoslav
Tomi
128
Sakralne
teme
Katalog
A
Salvatore Abita, Michele Pagano,
un paesaggista a Napoli nel
Settecento, Bollettino darte, 1976.,
188-192.
Irne Aghion, Claire Barbillon,
Franois Lissarague, Gods and
Heroes of Classical Antiquity, ParisNew York, 1996.
Bernard Aikema, Pietro Della
Vecchia, a profile, Saggi e Memorie
di Storia dellArte, 14 (1984.), 77-100,
171-206.
Bernard Aikema, Pietro della Vecchia
and the Heritage of the Renaissance in
Venice, Firenze, 1990.
Livia Alberton Vinco da Sesso,
Jacopo Bassano. I Dal Ponte: una
dinastia di pittori. Opere nel Veneto,
Bassano del Grappa, 1992.
Livia Alberton Vinco da Sesso,
Bassano, u: Encyclopedia of Italian
Renaissance & Mannerist Art I, ur.
Jane Turner, London-New York,
2000., 134-143.
Alessandro Magnasco 1667 1749,
katalog izlobe (Milano, Palazzo
Reale, 21. oujka 7. srpnja 1996.),
ur. Ettore Camasesca i Marco Bona
Castellotti, Milano, 1996.
Antonio Alisi, La famiglia e il
palazzo Besenghi, Pagine Istriane,
III/I, (1950.), 172-176.
Antonio Alisi, Istria. Citt minori,
[1937], ur. Maria Walcher, Trieste,
1997.
Sergej Androsov, Pietro il Grande
collezionista dellarte veneta, Venezia,
1999.
Anonim, Dipinti nella Chiesa
e Monastero de MM. OO. In
Macarsca, Bulletino di archeologia e
storia dalmata VI, Split, 1883., 22.
Elisabetta Antoniazzi Rossi, Davide
Banzato, Bartolomeo Pedon, u: Da
Canletto a Zuccarelli. Il paesaggio
veneto del Settecento, katalog izlobe
(Passariano, 8. kolovoza 16. rujna
2003.), ur. Annalia Delneri i Dario
Succi, Tavagnacco, (Ud), 2003.,
51-53.
B
Francesco Babudri, I vescovi di
Parenzo e la loro cronologia, Atti
e Memorie della Societ Istriana di
Archeologia e Storia Patria, XXV/1-2
(1909.), 170-284.
Alessandro Ballarin, Jacopo Bassano,
tavole, parte prima 1531-1568., tomo
terzo, Citadella/Padova, 1996.
Davide Banzato, Elisabetta
Antoniazzi Rossi, Paesaggi e
battaglie nella pittura veneta del
XVII secolo, u: La pittura nel Veneto.
Il Seicento, Milano, 2001., 689-708.
Novella Barbolani di Montauto,
Francesco Maria Niccol Gabburri
gentiluomo intendente al pari
dognaltro e dilettante di queste
bellarti, u: Storia delle arti in
Toscana. Il Settecento, ur. M. Gregori
e R.P. Ciardi, Firenze, 2006., 83-94.
Barok i prosvjetiteljstvo, Hrvatska i
Europa kultura, znanost i umjetnost,
3. sv., ur. Ivan Golub, Zagreb, 2003.
Massimo Bartoletti, ad vocem
Strozzi Bernardo, u: La pittura
nel Veneto. Il Seicento, II, ur. Mauro
Lucco, Milano, 2001., 878-879.
343
Bibliograja
Katalog
348
Bibliograja
Katalog
E
Sharon Elkins, Gertrude the Great
and the Virgin Mary, Church
History LXVI/4, Cambridge, (1997.),
720-734.
Giuliana Ericani, Peter de Coster, u:
Da Padovanino a Tiepolo. Dipinti dei
Musei Civici di Padova del Seicento
e Settecento, ur. Davide Banzato,
Adriano Mariuz i Giuseppe
Pavanello, Milano-Padova, 1997.,
225, kat. 164.
Evaristo Baschenis. La natura morta in
Europa, ur. F. Rossi, katalog izlobe,
4. listopada 1996. 12. sijenja,
Accademia Carrara, Bergamo
F
Donato Fabianich, Storia del
frati minori dai primordi della loro
istituzione in Dalmaza e Bossina 2,
Zara, 1864.
Pier Luigi Fantelli, Nicol Renieri
Pittor Fiamengo, Saggi e memorie
di Storia dellArte, 9 (1974.), 77-115,
173-197.
N
Jasminka Najcer Sabljak i Silvija
Luevnjak, Likovna batina obitelji
Pejaevi, katalog izlobe, Galerija
likovnih umjetnosti, Osijek, 2013.
Pietro Napoli Signorelli, Gli artisti
napoletani della seconda met del
sec. XVIII, (ur. G. Ceci), Napoli
Nobilissima, 1923., 26.
Eduardo Nappi, Pontecorvo tra i
secoli XVI e XVII, Ricerche sul 600
napoletano, 2005., 91.
Wilhelm Anton Neumann,
Mitteilungen der central-Kommission
zur Erforschung und Erhaltung der
kunsthistorischen denkmale, N. F.
XXVII, Wien, 1901., 22.
Nicola Grassi ritrattista, katalog
izlobe (Tolmezzo, 23. rujna do 27.
studenog 2005.), Udine 2005.
Pietro Novelli e il suo ambiente,
katalog izlobe, Palermo, 1990.
O
Od svagdana do blagdana: barok u
Hrvatskoj, katalog izlobe, Muzej za
umjetnost i obrt, Zagreb, 25. 5.-26.
9. 1993. (ur. Vladimir Malekovi),
Zagreb, 1993.
Pellegrino Antonio Orlandi,
Abecedario pittorico, Bologna, 1704.
Pellegrino Antonio Orlandi,
Abecedario pittorico del M.R.P.
Pellegrino Antonio Orlandi
bolognese contenente le notizie
de professori di pittura, scultura
ed architettura in questa edizione
corretto e notabilmente di nuove
notizie accresciuto da Pietro
Guarineti, Venezia: Giambatista
Pasquali, 1753.
355
Bibliograja
Katalog
363
Bibliograja
Katalog
Index
196
DOMAGOJ VIDOVI
Institut za hrvatski jezik i jezikoslovlje
Ulica Republike Austrije 16, HR-10000 Zagreb
dvidovic@ihjj.hr
1. Uvod
Popovo, podruje u neposrednome dubrovakom zaleu (locus in retroterra
Ragusii), sa sjeverne je strane zatvoreno visokim vapnenakim masivom, kroz
Popovsko polje protjee rijeka Trebinjica zbog ijega je plavljenja sve do najnovijih vremena prijelaz sa sjevera na jug bio nemogu i do est mjeseci, a s juga
ga zatvara povijesna granica Dubrovake Republike i Osmanlijskoga Carstva,
tj. dananja hrvatsko-bosanskohercegovaka granica, koja neprirodno razdvaja
juni dio Popova od susjednoga Dubrovakog primorja. Popovo se dijeli na vie
prirodnih i povijesnih cjelina. Izdvajaju se dva temeljna prirodna potpodruja:
Donje polje (obuhvaa podruje od Zablatka kod Hutova na zapadu do Ravna i
Koteke vale na istoku; sjeverna je granica Hrasno, a juna hrvatsko-bosanskohercegovaka dravna granica) i Gornje polje (istono od Donjega polja; istona
je granica Lug, sjeverna Ljubinje, a juna meudravna granica). U povijesnim
se vrelima upa Popovo spominje u 12. st. kao jedna od devet srednjovjekovnih
humskih upa (ii 1928: 327). Podruje popovske upe obuhvaalo je znatno vei
207
Vidovic_4.indd 207
23.5.2012 19:12:42
vii, Pajii, Puljii, Vulievii i Botice22 (usp. Kriste 1999: 225226). U Podgori u
Dubrovakome primorju spominje se od 1736. etniko prezime Kijevac (Golui
1991: 180). Sudei po toponimiji, Kijev Do su nastanjivali jo i Jozii te Butori23.
Selo su 1813. tijekom Rusko-francuskoga rata opustoile srpske i crnogorske postrojbe, a 1918. crnogorski komiti. Kijevski Hrvati izrazito su stradali i u Drugome
svjetskom ratu kad su etnici ubijali ak i Srpkinje udane za Hrvate (usp. Pulji-Vukorep-Bender 2001: 426428), a u selu su u studenome 1991. pripadnici srpskih
snaga ubili osam staraca. Selo se esto naziva i Kjevo. Ojkonim se dovodi u svezu
s apelativom kij eki (usp. Sk 2: 78). Zanimljivo je i to da se nekoliko kilometara zapadno od sela nalazi oronim Bat. Toponimi motivirani apelativom kij veoma
su esti na trebinjskome podruju. Samo u Povri zabiljeeni su mikrotoponimi
Kijev do i Kijevtak u Ljubovu, Kijevi dolu u Mrnjiima te Kijev do i Kijevtice u
Bobovitima (Puji 2003: 168). Selo ima zajedniko groblje s crkvom sa susjednim
selom Belenii, ali je mogue da se neko na podruju Kijeva Dola nalazila i crkva
sv. Martina. Naime, u selu je zabiljeen toponim Mratna dolina te svi kijevski katolici kao obiteljskoga zatitnika imaju upravo svetoga Martina.
4.4. Zavala
Selo se Zavala (aualla) u povijesnim vrelima spominje od 1362. Dokument
spominje Boitka (Bositchum) i Bogdana Pribiia (Bogdanum Pribissich) te Pribinu Gojkovia (Pribignam Goycouich24; DAD 1/43). U dokumentima se iz 15. st.
u selu spominju i Bogdanovii. Puka etimologija ime sela dovodi u svezu s poloajem sela za popovskom valom, no odrazi su srednjovjekovnoga mletakog
apelativa vala, koji odgovara hrvatskim apelativima do, prodol(ina), uvala, pa
ak i polje, a koji je prenesen iz obalne toponimije, razmjerno kasno potvren u
istonoj Hercegovini, pa je ojkonim uputnije izvoditi od apelativa zavala udolina
omeena visokim uzvisinama jer on veoma dobro opisuje poloaj sela smjetenoga izmeu brda Ostroga i Klisure. Zavala je popovsko selo s najobilnijim izvorima
ive vode. U Popovskom polju tako nahodimo vrela Bovan i Pokrivenik, a u brdu
su ive vode Bitomilje, Crnjava, Bjeluica, Orlica i Pitet. Lokva Zakrje nalazi
se iza brda Gradac.
Zavala je bila srednjovjekovno popovsko upravno sredite: ondje se nalazio
srednjovjekovni Popovski grad, a na stara utvrena zdanja upuuju i toponimi
22 Kralji na Golubincu potjeu od Botica. Zanimljivo je da u Otoku kod Sinja i danas ive hercegovaki doseljenici Botice s obiteljskim nadimkom Kralj. Na podatku zahvaljujem Ivanu Botici.
23 U popisu istonohercegovakih izbjeglica u Slanome 1. veljae 1876. spominju se obitelji Lazara i Mitra Butora bez naznake podrijetla. Moda je rije o negdanjim stanovnicima Kijeva Dola
(Pulji 2008: 175).
24 Ranija je datacija upuivala na 1372. godinu, no naknadnom provjerom Marinka Maria
(2011: 118) prvi je spomen Zavale pomaknut za deset godina.
220
Vidovic_4.indd 220
23.5.2012 19:13:16
Grad, Gradac i Ostrog. U Zavali postoji spomen na 15 zavoskih knezova. Posljednji zavoski knez Marin Radulovi preselio se iz Dubrovnika u Italiju na prijelazu
iz 15. u 16. st. Njegov unuk Nikola roen je 1627. u Polignanu, bio je nadbiskupom
u Chietiju, a kardinalom ga je 1699. imenovao Inocent XII. Umro je 1702. u Rimu
(Vrutak 7/2002: 48). Prezime su Radulovi neko nosili Potrebice. Toponim pak Bogiina dolina mogao bi biti spomen na popovske knezove Bogainovie (Fermendin 1892: 560) koje se takoer povezuje s Potrebicama. Zavala je bila i duhovno
sredite svekolikoga Popova. Naime, u Zavali nahodimo nekropolu s 45 steaka
(Patsch 2005/2006: 180), a nahodimo i ostatke predromanike crkve nedaleko od
koje je podignut pravoslavni manastir Vavedenja Presvete Bogorodice25 koji se u
povijesnim vrelima spominje 1514. (orovi 1999: 160). Na lokalitetu Petkovica
nalazila se katolika crkva svetoga Petra26 koja se u povijesnim vrelima spominje
1525. kada ju je pohodio franjevac Siksto iz oblinjega Slanog i koja je predmetom
viestoljetnoga sporenja izmeu mjesnoga pravoslavnoga i katolikoga puka, a
koju, ponajprije zbog motiva pletera, pojedini povjesniari datiraju u razdoblje
8. 10. st. (orovi 1999: 173)27. Na lokalitetu Miljava/Miljeva crkva ili Crkvina
kod Andria i Jovia kua (to je ujedno i najstariji dio sela Zavala) donedavno se
nalazio kameni prag, ostatak katolike crkve sv. Mihajla/Mihovila, a nedaleko su
se od nje pokapali i stariji pravoslavni rodovi Srba i Kora. Zanimljivo je da se crkva posveena istome svetcu nalazila i u Ravnome (usp. toponim Miholja crkva),
a sveti je Mihajlo/Mihovil zatitnik Trebinjsko-mrkanske biskupije. I to je jedan
od dokaza kako je Popovo u ranome srednjem vijeku bilo srce navedene biskupije i katolitva u istonoj Hercegovini. Selo se kadto u 17. st. nazivalo i engii
po uglednome muslimanskom rodu koji je gospodario velikim dijelom Popova.
Po predaji zabiljeenoj u Neretvanskoj krajini upravo su od engia Kadijevii
kupili dananju Kadijevia kulu u Zavali, koju su nakon preseljenja Kadijevia u
zaselak Kremena u upi Slivno Ravno kod Opuzena, preuzeli ljubinjski muslimani Serdarevii koji su povremeno boravili u zavoskoj Ljubini (Ljubinu su od njih
kupili Korai). Koncem 19. st. kulu je kupio trgovac Marko Jeli iz Slanoga (koji je
u Zavali otvorio pogon za proizvodnju rakije klekovae)28, a od njega Sopii i na
25
Na temelju je tih arheolokih ostataka Srpska pravoslavna crkva neargumentirano pomicala izgradnju manastira na rani srednji vijek.
26 Zanimljivo je da puk u Popovu i Zaablju crkvama iji je titular sv. Petar esto kao suzatitnika domee sv. Pavla ili sv. Petku (koju puk esto dri suprugom sv. Petra). Tako crkve sv. Petra
u Glucima i na Zaplaniku puk naziva crkvama sv. Petra i Pavla. Podruje oko crkve sv. Petra puk
naziva Petkovicom te je u puku iva predaja o postojanju crkve sv. Petke iako povijesna vrela spominju samo crkvu sv. Petra. Po svemu je sudei rije o ostatcima iste crkve iz razliitih razdoblja
(opirno o tome u Pulji 2011: 303306).
27 Da je rije o velianstvenoj graevini, svjedoio je i Ljubo Mievi koji je na Petkovici naiao na dvadesetak grkih ploa (Filipovi-Mievi 1959: 148).
28 Rije je o potomcima Ivana Jelia koji se preselio iz Trnove u Slano te koji 1835. ondje osniva
svoju trgovinu da bi 1842. od Austrije otkupio Kneev dvor u Slanome (koji su 1806. spalili Crno-
221
Vidovic_4.indd 221
23.5.2012 19:13:16
222
Vidovic_4.indd 222
23.5.2012 19:13:16
se zavoski zaselak eljari. Ime je zaseoka spomen na rod eljari (< eljar
osoba koja izrauje eljeve). Selo se nalazi na putu od Zavale prema Orahovu
Dolu. Rod se eljari 1719. spominje u Orahovu Dolu, a dvorjeno prezime eljari Nikoli od 1721. nosili su mnogi iseljenici iz Popova (u eljarima je 1732.
roen bogoslov Ivan Nikoli; Sivri 2003: 218, 272, 368). Iz navedenoga je razvidno da je rod eljari nastao raslojavanjem roda Nikoli. Osim prema Dubrovniku pripadnici su se toga roda selili i prema Stocu u kojemu se spominju 1721.
(MKG: 22). Nikolii su inae bili srednjovjekovni popovski velikai, tako da je
selo bilo jamano nastanjeno mnogo prije 1694. kad se spominje u povijesnim
vrelima (Hrabak 1985: 44). Po popisu iz 1733. zaselak je nastanjivalo 35 katolika
(Krei 2006: 450), a nakon posljednjih je ratnih zbivanja posve naputeno. Sudei
po povijesnoj toponimiji, mogue je da se na podruju eljara ili neto junije
prema Orahovu Dolu nalazilo srednjovjekovno naselje Poljiani. U zaseoku se nalazi crkva sv. Ante ozidana 1927., a obnovljena nakon osloboenja zaseoka 1992.
Tijekom osmanlijske vladavine bogosluje se obavljalo pod dubovima. Na mogue dolaske slanskih franjevaca mogao bi pak upuivati toponim Patarska sopra
(vjerojatno od pratarski fratarski + sopra31 gozba). Zanimljiv je i toponim Vara
koji bi mogao biti znakom tovanja sv. Barbare. Postavljena su i dva zavjetna
kria: jedan iznad Piteta gdje se zavjetovalo svetomu Martinu, a drugi u Krivoj
vlaci, gdje se odravala sveta misa na blagdan sv. Ilije, u znak zavjeta protiv grada
i nevremena. U selu su se nalazile i dvije kule iz osmanlijskoga vremena. U jednu
su se naknadno naselili orii, a druga je Joviima sluila kao ostava za sijeno. U
eljarima su do 1991. stanovali rodovi ori, Jovi, Kreak i Leto. Po povijesnim
dokumentima razvidno je da su u eljarima stanovali jo i Benii, Brenjii, Bokovii, Martinovii, Petrovii i Radulovii (od kojih bi mogli potjecati Kreci koji
su se zabiljeeni pod dvorjenim prezimenom Radulovi Kreak; usp. Kriste 1999:
225226). U svjetlu migracija iz Popova u Dalmaciju te seljenja toponima zanimljiv je podatak da se u vlasnitvu Kreaka u eljarima nalazi Radonjin do (po
jednoj od predaja Radonji je starije prezime Kreaka), a da su se Kreci odselili u
Radonjie kod ibenika. U toponimiji se eljara uva spomen na rodove Dadi,
Dragi, uri, Kralj i Suac.
U selu se nalazi 21 zdenac. ivu vodu nalazimo u Pitetu povie sela. Ondje nalazimo i veliko ograeno pojilo. Spomenuto vrelo tee itavu zimu i proljee. Vodu
s vrela Bitomilja eljari dijele sa Zavalom. U lokvi Otine (< otina pregrada)
voda se nalazi samo poslije kie. Lokvu Sitnicu eljari dijele s Parauniima.
Vrlo razvijeni sustav puhaljki opisao je Pero Marijanovi. On djeluje u nekoliko odjelitih faza: ispuhivanje zraka iz podzemlja uz biljeit zvuni uinak, ispu31 Usp. sofra trpeza; zaokruena uinjena koa na ijemu su rubu povezane duge petlje takoer od koe koja slui za odnoenje hrane teacima na njivi (kalji 1979: 568). U Popovu je pak
zabiljeen apelativ sofra u znaenju gozba (Kriste 2007: 227).
223
Vidovic_4.indd 223
23.5.2012 19:13:16
home
chi siamo
storia
catalogo
contatti
Carrello () - 0,00
18,00
Qt:
open in browser PRO version
AGGIUNGI AL CARRELLO
pdfcrowd.com
Qt:
AGGIUNGI AL CARRELLO
Descrizione breve
+ VISTE
Tags prodotto
Aggiungi una tua parola chiave:
AGGIUNGI TAGS
Usa gli spazi per separare i Tag. Usa gli apostrofi (') per le frasi.
pdfcrowd.com
Informativa
UNA di
LINGUA
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati siSCEGLI
avvalgono
cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalit
illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di pi o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie
di GIACOMO ANNIBALDIS
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
LECCE - La continuit confermata dalla mise del giustiziere: un giovane dai capelli neri che brandisce lelsa della spada per
decollare il santo Battista. Il boia indossa la camiciola bianca aperta e i calzoncini marroni che sono gli stessi che portano i varii
David con la testa di Golia dipinti dal Caravaggio. Anche il suo volto, ora solcato da una ruga profonda, sembra lo stesso del
personaggio caravaggesco, seppure un po invecchiato e adeguato al ruolo negativo. lui il protagonista della grande tela
ritrovata a Bari, nel convento di Santa Fara, che raffigura il martirio di san Giovanni Battista (o per alcuni quello di san Paolo):
una tela ragguardevole che ha fatto pensare subito allarte del Merisi per quel luminismo evidente, con i due protagonisti
investiti dalla tenebre e dalla luce. Un recente restauro ha fatto emergere la sigla dellautore: la traccia di una V e di una A
sovrapposti, firma di Andrea Vaccaro, pittore napoletano i cui inizi sono sulla scia della nuova maniera, quella imposta da
Caravaggio nel primo decennio del Seicento.
La bella e sorprendente tela una delle attrazioni della mostra Echi caravaggeschi in Puglia inauguratasi ieri a Lecce,
presso la chiesa-museo di San Francesco della Scarpa. La rassegna, curata da Antonio Cassiano e Fabrizio Vona (che ha
visto la proficua collaborazione della Soprintendenza per i Beni storici e artistici di Puglia con il museo provinciale di Lecce
Sigismondo Castromediano), vuol essere un omaggio al grande pittore milanese, nel quarto centenario della sua morte,
avvenuta appunto a Porto Ercole (Grosseto) nel 1610. In questo anno - e anche nel prossimo - al Caravaggio sono state
dedicate mostre e rassegne, iniziative e celebrazioni; nonch studi sui suoi resti corporei, nei quali sono stati coinvolti gli
studiosi dellUniversit di Lecce.
Ma, gi prima di questa mostra, la citt manierista e barocca per eccellenza aveva dedicato - sempre nellinterno di San
Francesco della Scarpa la interessante esposizione dei due quadri di San Francesco in preghiera, invitando lo spettatore a
riconoscere il vero Caravaggio tra i due. La Puglia non del tutto estranea allattivit di Michelangelo Merisi, sottolinea
Fabrizio Vona. Il sovrintendente ricorda come fu proprio Niccol Radulovich, signore di Polignano a Mare, a commissionare al
Caravaggio appena giunto in Napoli una tela raffigurante la Vergine con Bambino. Il signore di Polignano, un nobile della
dalmatica Ragusa, intendeva cos suggellare il suo acquisto nobiliare del 1604 con opere pittoriche di rango. La tela forse non
giunse mai nel feudo pugliese; alcuni ritengono che essa sia finita nel museo viennese del Kunsthistorisches, la sublime
Madonna del rosario. Come non giunse mai in Puglia laltra tela commissionata al Caravaggio da un nobile salentino, il
marchese De Franchi di Taviano, che raffigura la celebrata Flagellazione conservata dapprima nella chiesa napoletana di San
Domenico e ora in Capodimonte.
E tuttavia la regione non pot non subire linflusso della nuova arte. La cui eco noi ora possiamo ammirare in questa mostra,
che ci presenta in una cronistoria di gusto e attraverso pi di sessanta dipinti la parabola ascendente del caravaggismo fin
dai suoi prodromi, lo sviluppo prorompente della maniera nellarco del Seicento, e anche laffievolirsi e il virare verso un altro
vedere, con i dipinti degli ultimi epigoni. Non manca dunque nella mostra una prima sezione con opere, sempre conservate in
Puglia, che ricordano altri artisti che con Caravaggio ebbero dimestichezza: dal Cavaliere Arpino, alla cui bottega romana il
Merisi si appoggi, fino a Giovanni Baglione, il pittore che intent contro Merisi un procedimento per diffamazione, che
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
contribu non poco ad esacerbarne la gi inquieta personalit. Dalle chiese di Puglia e dalle collezioni private, dalle
pinacoteche e dai depositi emergono tele non tutti ineccepibili per gusto, ma di certo illuminanti rispetto alla nuova poetica del
dipingere, quel ricavare la realt dalla camera oscura - come la defin Roberto Longhi - che Caravaggio seppe utilizzare, in
un geniale gioco di luci e di tenebre.
Alcune di queste opere si rivelano delle vere scoperte. Ed ecco allora i quadri del Sellitto, che contemporaneo del Merisi,
mostra gi - soprattutto nella tela della Madonna delle grazie proveniente da Aliano, in Basilicata - il passaggio contemporaneo
dal manierismo ornato di luce e di putti allo scavo profondo della coscienza racchiuso tutto nel ritratto del committente, nella
stessa tela, dipinta prima del 1610. Un San Carlo Borromeo dello stesso Sellitto gi nellatmosfera piena del caravaggismo
tenebroso. Con il Sellitto, si mostrano i quadri del Finoglio, il pittore campano che molto oper in Puglia, nel Salento e a
Conversano per gli Acquaviva dAragona (fino agli anni Trenta del 600): su questo pittore c poco da eccepire, e la sua
assimilazione del caravaggismo maggiormente evidente nel quadro del miracolo di SantAntonio con i santi Medici, in cui lo
scenario tanto plumbeo, da far risaltare le carni pallide degli ammalati. Lo Stanzione e il Ribera, Mattia Preti e Bernardino
Mei, il pugliese Francesco Fracanzano e Orazio Gentileschi, il Guarino e Pacecco De Rosa, Bernardo Cavallino e lOrbetto. . .
sono testimoni esaltanti dellentusiamo con cui larte italiana accolse e fece sua la lezione innovativa del Merisi. I quadri in
mostra sono firmati da questi autori, non di secondordine; ma alcuni di essi hanno ora loc - casione di essere riletti e
diversamente attribuiti. Un successo stilistico che conobbe infine il degrado: come naturale succeda per tutte le novit che
diventano moda.
Il gusto del quadro alla Caravaggio si diffuse talmente tanto che anche i privati non riuscirono a concepire la raffigurazione
dellarte se non a quella maniera. Molti delle sue tele - sotto lurgenza di una impellente richiesta - furono reiterate, con
copie che a volte gareggiano con gli originali. Lo si constat in estate con le due opere su San Francesco in preghiera,
talmente belle ambedue, s che risultava difficile anche lindicazione delloriginale e della copia. Lo si pu constatare ora
scorrendo le tele in mostra: tra le quali non mancano quelle della Incredulit di san Tommaso, una direttamente traslitterata dal
Caravaggio e laltra invece opera forse dello Stanzione. Ma quella conquista del luminismo fu per sempre. Sottolinea
Fabrizio Vona: anche quando il caravaggismo era morto, larte non pot pi fare a meno di misurarsi con le ombre.
[ CHIUDI QUESTA PAGINA ]
pdfcrowd.com
Architetture Rurali
Insediamenti Archeologici
Miani Montepaolo
Informazioni Descrizione Per saperne di pi
La masseria Miani ubicata allinterno della Tenuta
Montepaolo al confine tra la Contrada di Lamacerase
e quella di Montepaolo.
Secondo G. Talenti la masseria potrebbe essere
lantica masseria di Lama Cerase detta anche La
Torre del Marchese. Era di propriet della famiglia
Radulovich come altre masserie di questo
comprensorio.
Nel tempo la masseria ha subito vari rifacimenti e
trasformazioni, senza cambiare la sua funzione
originaria di azienda agricola. Oggi di propriet della
famiglia Milillo.
Si raggiunge la masseria attraversando un lungo viale
collocato allinterno di un vigneto.
Il nucleo principale della masseria l'antica torre,
originariamente servita da scala e ponte levatoio,
successivamente trasformati in ambienti di servizio
alla masseria. L'ingresso al piano padronale, quindi,
viene garantito da una nuova scalinata addossata alla
torre. Quattro torrioni angolari e un cornicione appena
aggettante incorniciano il fabbricato, alla cui sommit,
rivolto verso il viale di accesso, svetta il campanile a
vela. Non sono visibili caditoie e feritoie, ma con
un'attenta analisi possibile individuare la loro
Home
Il Progetto
Credits
Links
pdfcrowd.com
ZavalaGooglekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Crna+Gora/@42.2846833,18.854087,15.21z/data=!4...
19.12.2015.10:45
ZavalaGooglekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Crna+Gora/@42.4893685,18.533964,10.94z/data=!4...
19.12.2015.10:48
ZavalaGooglekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Crna+Gora/@42.3869173,18.686373,11.83z/data=!4...
19.12.2015.10:46
ZavalaGooglekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Crna+Gora/@42.2810092,18.8478979,13.94z/data=!...
19.12.2015.10:45
HrvatskaznanstvenabibliograjaPrikazrada
h ps://bib.irb.hr/prikazirad?&rad=583144
Naslovna
Pregledavanje radova
Jednostavno pretraivanje
Napredno pretraivanje
Skupni podaci
Upis novih radova
Upute
Ispravci prijavljenih radova
Ostale bibliografije
Slini projekti
Bibliografske baze podataka
O projektu
FAQ
Kontakt
srednjovjekovnoga Popovskog grada te se obrauje oko 500 toponimskih razlinica u tome dijelu Popova. U uvodnome se dijelu opisuje zemljopisni smjetaj te kulturnopovijesno okruenje kojemu
obraeno podruje pripada. U drugome se dijelu rada iznosi i osvrt na demografske prilike. Obraeno je podruje bilo izloeno velikim migracijama stanovnitva zbog kojih ondje danas ivi dvadeset puta
manji broj stanovnika nego koncem 15. st., a ak trideset puta manje nego 1961. Na podruju obuhvaenim ovim radom potpuno je izmijenjen narodnosni sastav. Neko iskljuivo, a donedavno veinsko
hrvatsko stanovnitvo nakon ukidanja pruge 1976. Gabela Dubrovnik demografski je uniteno te je 1991. inilo tek treinu stanovnitva. Tijekom Domovinskoga rata u studenome je 1991. u Kijevu Dolu
od petnaestak Hrvata koji su ostali nakon to su Popovo i Bobane zaposjele srpske postrojbe osam je ubijeno, a petorica su poslana u bileki zatvor. Nakon osloboenja Bobana Hrvati su se dijelom vratili
u Kijev Do (Srbi su ga potpuno napustili 1992.), a Belenii su, eljari i Golubinac posve opustjeli. U Zavali je tijekom okupacije ostala jedna hrvatska obitelj koja i danas nastanjuje selo, a u Zavali,
Muharevoj Ljuti i Budimu Dolu ivi danas desetak srpskih povratnika. U treemu dijelu ovoga rada obrauju se biljeite dijalektoloke znaajke mjesnih govora koji pripadaju istonohercegovakome
ijekavskom tokavskom dijalektu, ali je iz mjesne toponimije razvidno da je prvotni jezini sloj bio akavski, vjerojatno i ikavski te nedvojbeno pripada hrvatskomu narodnom biu. To pokazuju u uuvana i
skupina r- te apelativi kao to su gri, hr, klijet ili vas koji su se odrazili u Popovu i susjednome Zaablju. U etvrtome se dijelu rada iznose prve povijesne potvrde ojkonima obraenoga podruja,
objanjava se nastanak pojednih ojkonima te donose podatci o mjesnim rodovima. Sredinji se pak dio rada odnosi na mjesnu toponimiju u kojoj se ogleda reljefna, biljna i ivotinjska raznolikost,
gospodarska djelatnost puka (osobito su esti stoarski toponimi i toponimi koji se odnose na stvaranje obradiva tla krenjem) te vanost mjesta na kojima se nalazi voda (poglavito u brdskim predjelima).
Unutar skupine toponima u kojoj su odrazili toponomastiki nazivi biljeita je prisutnost apelativa kraj, a u oblinjim krajevima (Zaablju) i apelativa kolj prenesenih iz obalne toponimije. U mjesnoj su
toponimiji vidljivi tragovi predrimskoga dalmatskoga supstrata (atrnja, Dumnice, Gustijerna, Klaina, Olje brdo). Od adstratnih je slojeva najzastupljeniji turski koji se ponajvie odrazio u zemljopisnome
nazivlju (bubreg 'iljato brdo', air 'panjak', hada 'rijeni otok', surdup 'klanac') te meu kulturno-povijesnim i vojnim (itluk, Hasa, Kula, Meteriz), a u neto manjoj mjeri meu gospodarskim toponimima
(Baa i Majdan). Veoma je zastupljen i meu topnimima antroponimnoga postanja. Od adstratnih je slojeva znatno zastupljen i mletaki sloj koji se odrazio u zemljopisnome nazivlju (kono 'prokop', vala
'prodolina') i meu gospodarskim toponimima (Dardin, Jarite). Vlakoga su postanja toponimi koji se odnose na krevine Razbojne i Za Prlom, a albanskoga toponim Linenin do i moda Pjetoraj.
Njemaki se toponimi odnose na zemljine i meudravne granice (Carine, Cilj). Obilne migracije dovele su do toga da su mjesnome puanstvu posve neprozirni toponimi hrvatskoga postanja kao to su
Mili, Naklo, Nereza, Otine, Srbi, Ubo, Zgon itd. Meu toponimima antroponimnoga postanja (koji ine gotov petinu obraenoga korpusa) mnogi su motivirani prezimenima raseljenih rodova. Toponimija
nam otkriva i mjesta negdanjih slavenska poganskih svetita koja su se prometnula u kranska oltarita i bogomolje (arheoloka bi istraivanja mogla potvrditi postojanje crkava posveenih sv. Martinu,
Mihajlu i Spasu), a na patarensku nazonost upuuje toponim Starac. Ostatci su slavenske mitologije i kranstva najrazvidnije u Igritima, sreditima popovskih sela u kojima su neko igrale vile.
Projekt / tema: 212-2120920-0921
Izvorni jezik: HRV
Current Contents: NE
Citation Index: NE
Kategorija: Znanstveni
Znanstvena podruja: Filologija
Tiskani medij: da
asopis izlazi u samo elektronikom izdanju: NE
Google Scholar: Toponimija sela Zavala, Golubinac, Belenii i Kijev Do u Popovu
Upisao u CROSBI: dvidovic@ihjj.hr (dvidovic@ihjj.hr), 7. Lip. 2012. u 21:35 sati
Ispravak podataka
Verzija za printanje
Sadraj objavljen na bib.irb.hr (osim ako je drugaaije navedeno) podloan je pravilima Creative Commons licence
Copyright 1997-2015. IRB. Pripremili: Ivo Batisti i Jadranka Stojanovski. Dizajn: Studio8. Software: postgresql
1of2
19.12.2015.11:00
ZavalaGooglekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Bosna+i+Hercegovina/@42.7571098,17.9781522,11.6...
19.12.2015.11:21
ZavalaGooglekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Bosna+i+Hercegovina/@42.8472705,17.9773566,14.6...
19.12.2015.11:19
ZavalaGooglekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/place/Zavala,+Bosna+i+Hercegovina/@42.7966611,17.8465477,12.6...
19.12.2015.11:21
Googlekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/@40.9938406,17.2192301,15z
15.12.2015.17:46
Googlekarte
1of1
h ps://www.google.hr/maps/@41.0119661,17.1026336,11z?hl=hr
15.12.2015.17:26
Resources
Surnames
Search
Search
Login / Register
404,178th
most common
DNA test
information
Approximately 652
people bear this surname
Most prevalent in:
Croatia
Croatia
Nations
2014
By incidence
Save
Fullscreen
pdfcrowd.com
+
-
2014
Country
Incidence
Frequency
Rank in Nation
Croatia
583
1: 7,360
1,210
United States
31
1: 10,331,296
431,883
Australia
24
1: 981,925
71,059
Canada
1: 7,085,505
280,667
Slovenia
1: 687,878
6,774
Italy
1: 30,381,160
124,220
Germany
1: 80,716,000
172,258
France
1: 65,959,000
277,603
pdfcrowd.com
Czech Republic
1: 10,517,400
174,544
Spain
1: 46,507,800
151,601
Surname
Incidence
Prevalency
Radolvic
94
Radilovic
89
12
Radielovic
84
Hrdlovic
82
234
Radulvic
82
Radojlovi
80
223
Radulovik
78
938
Radlovi
78
592
Radulovac
78
30
Rodulovic
78
ICU Latin
Are you a developer? Try out the HTML to PDF API
Percentage of Incidence
pdfcrowd.com
Translate
Options
PRIJAVA
REGISTRACIJA
Radolovi
Like
Podrjetlo
Raspostranjenost
Poalji mail
Learn mor
history an
Croatopica
Aktivnosti
Etimologija
How do you
Migracije
Radolov
Thumnail
Ime
Last name
Lokacija
0 ocjena
Opis
Year
of birth
Place
of birth
Forum
0 topics se
pdfcrowd.com
0 topics se
Dragan
Radolovi
arhitekt
1944
Marana
Radolov
Start a new
name Rad
Ljubomira
Radolovi
Aldo
Radolovi
Veljko
Radolovi
Boris
Radolovi
lijenica
lijenik i dunosnik
1947
Vidi jo
Poveznice:
Pogledaj pre
telefonskom
1947
1949
Pula
1957
Pula
0 komentara
Select Language
Copyright 2015 imeHrvatsko.net - Privatnost - Uvjeti uporabe - Kontakt - hrvatski
pdfcrowd.com
Resources
Surnames
Search
Search
Login / Register
1,476,688th
most common
DNA test
information
Approximately 70
people bear this surname
Most prevalent in:
Italy
Italy
Nations
2014
By incidence
Save
Fullscreen
pdfcrowd.com
+
-
2014
Country
Incidence
Frequency
Rank in Nation
Italy
45
1: 1,350,274
95,259
United States
19
1: 16,856,325
581,593
Canada
1: 8,856,881
340,120
Peru
1: 30,814,175
31,584
Spain
1: 46,507,800
151,601
pdfcrowd.com
Similar Surnames
Similarity
Surname
Incidence
Prevalency
Radlovich
95
Radulovich
90
640
Radilovich
90
39
Radislovich
86
Radlevich
84
58
Hrdlovich
84
13
Rudlovich
84
Radulevich
80
92
Redolevich
80
Ratalovich
80
The surname statistics are still in development, sign up for information on more maps and data
email
Subscribe
By signing up to the mailing list you will only receive emails specifically about surname reference on Forebears and your information will not be distributed to 3rd parties.
pdfcrowd.com
12/20/2015
WorldFamilyNames
NameSearch
AreaSearch
EthnicitySearch
FAQ
Contact
Surname:RADOLOVICH
Surname:
Search
WORLD
http://worldnames.publicprofiler.org/Default.aspx
1/2
12/20/2015
WorldFamilyNames
Statisticsfor:RADOLOVICH
faslefasle true
Rootsofthisname:
Surname
Group
Subgroup
Language
RADOLOVICH
EUROPEAN_OTHERWESTERN
ITALIAN
ITALIAN
TherootsofanamearederivedfromOnomapwhichisa
researchmethodologythatclassifiesnamesintogroupsof
commonculturalethnicandlinguisticorigins.Formore
informationaboutOnomap,seetheFAQ.
PoweredbyOnomap
Doyouagree?YesNo
TopCountries
TopRegions
TopCities
Country
FPM
AreaName
FPM
City
ARGENTINA
1.57
ISLASBALEARES,SPAIN
4.45
SERIATE,LOMBARDIA,ITALY
ITALY
0.82
KANSAS,UNITEDSTATES
3.27
ROMA,LAZIO,ITALY
SPAIN
0.1
FRIULIVENEZIAGIULIA,ITALY
2.62
SHAWNEEMISSION,KANSAS,UNITEDSTATES
UNITEDSTATES
0.1
THEPAMPAS,ARGENTINA
2.38
BERGAMO,LOMBARDIA,ITALY
UNITEDKINGDOM
0.02
LAZIO,ITALY
1.92
VAPRIOD'ADDA,LOMBARDIA,ITALY
TopForenames
Forename
ANTONIO
GIOVANNI
JOSELUIS
Notaforename?Pleasegivefeedback
Copyright2010PublicProfilerAllrightsreserved.
http://worldnames.publicprofiler.org/Default.aspx
2/2
dall'Erzegovina [199] passarono sulle isole del Quarnero, donde nel 1523, e negli anni susseguenti, invasero presso che tutto il
Castelnovano ed un tratto della Carsia, dando origine agli odierni Cicci, allora in gran parte romanici (123), oggi slavizzati [non tutti!]. Nel
1463 una trib slava si stabili a Salvore, disertata dalla peste. Nel 1476 il comune di Pirano concesse ad immigrati slavi di stabilirsi a
Castel venere. Nel 1490 Bosniaci e Croati, fuggendo dai Turchi, giunsero sulla Carsia colle loro greggi, e ne incendiarono i boschi (124).
Nel 1500 la republica veneta trasport Morlacchi nel territorio di Montona. Nel 1617 il comune di Trieste ordin di uscire entro cinque
giorni dal territorio a quei Morlacchi che non vi possedevano beni immobili; nel 1521 permise a quelli dell'altipiano di scendere gi ad
abbeverare il loro bestiame. Nel 1525 il comune di Rovigno assegna a famiglie morlacche venute dalla Dalmazia la Valle di Laco-Verzo,
affinch vi fondino una villa (Villa di Rovigno); nello stesso anno altri Morlacchi fondano la Villa nova nel territorio di Parenzo, ed il
comune di Montona colloca Morlacchi nelle ville di Montreo, S. Giovanni della Cisterna e Mondellebotte. Nel 1540 Morlacchi, Albanesi e
Greci vengono trasportati dal senato veneto nei territori di Cittanova, Umago, Buie e sul Carso di Pinguente, e settanta famiglie di
napolitani (da Nauplia di Romania) e malvasiotti vengono stabiliti nella citt e territorio di Pola. Nel 1641 Morlacchi ed altre famiglie
dalmate fondano nel territorio di Parenzo le ville di Radolovich, Radmani, Jecnich, Starich, Delich e Prodanich: altre famiglie [200]
morlacche fondano nel 1556 Villa nova nel territorio di S. Lorenzo al Leme; Abrega e Fratta (125) vengono ripopolate con Morlacchi e
Montenegrini. Buon numero di Morlacchi accorrono all'offerta del comune di Pola (nel 1561) di cedere terreni incolti ai forestieri che si
stabilissero in citt e territorio.
Trasporti di coloni in quantit non esigua devono essere avvenuti in questo periodo di tempo anche nella contea, se l'arciduca
Ferdinando credette opportuno di aumentare le imposte, riformandone l'urbano; come conseguenza dell'avvenuto aumento della
popolazione dopo il 1535 (126).
La villa di Torre fu ripopolata nel 1576 da gente venuta dalla Dalmazia (127). Nel 1570, quaranta famiglie morlacche, venute dai dintorni di
Zara e Knin, si stabilirono a Sbandati nel territorio parentino, ed altre fondarono la villa di Varvari.
Greci, Napolitani e Cipriotti vennero nel 1580 nel territorio di Pola, ove si stabilirono nel susseguente anno altre 260 famiglie emigrate
dalla contea di Pisino. Nel 1578 il provveditore veneto colloc 25 famiglie napoletane ed altrettante di cipriotti a Peroi ed a Maderno su
quel di Pola. Nel 1580 famiglie candiotte vennero a Pola ed a Parenzo (128); nel 1583 [201] morlacchi zaratini si accasarono a Marzana,
a Pomer a Monticchio (129). Nel 1585 il provveditore Renier colloc otto famiglie morlacche, composte di 80 persone, a Promontori Altre
famiglie a Sissano; alle Merlere ed a Lisignano ebbero stanza da lui e dal suo successore, nel 1588. A Fratta, territorio di Parenzo,
furono collocate nel 1590, 25 famiglie morlacche, ed in quell'anno stesso si assegnarono terreni ai nuovi venuti nei territori di Dignano
(130), Gallesano, Sissano, Stignano, Lisignano, Promontore (131), Cittanova (132), Valle, Due Castelli (133). Nuove famiglie vennero
trapiantate negli anni 1593 e 1595 nel territorio di Parenzo, ed altre provenienti dall'Albania furono insediate a Fontane (134). Altri
Morlacchi vennero dotati di campi incolti su quel di Buje verso il castello di Momiano, nel 1599. Nel 1604 furono collocate nel territorio
di Umago trenta famiglie venute dai paesi turcheschi. Altre famiglie slave presero stanza in quel torno di tempo nella contrada di
Visignano, e 78 famiglie nel territorio di Pola. Altri Slavi, fuggendo dai Turchi, si stabilirono nel 1601 ad Altura: famiglie di Sebenico si
stanziarono nel 1605 nella contrada di Foscolino; nel 1611, 18 famiglie albanesi ebbero terreni presso Monghebbo; nel 1612 vennero
investite di 700 campi alcune famiglie albanesi nel [202] territorio di Umago; altre stabilironsi ad Orcevano, e nello stesso anno dodici
famiglie scuterine si accasarono a Monsalice (territorio parenlino), accresciute poi da altre, giunte da Dulcigno nel 1623. Nel 1617 Croati
e Morlacchi ricevettero assegnamento di terreni nella contea di Pisino, lungo il confine veneto. Nel 1622 otto famiglie albanesi si
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Regione istriana
La Regione istriana (in croato Istarska upanija)
una regione della Croazia. Essa la pi occidentale della repubblica, e occupa gran parte dell'Istria, omonima
penisola bagnata dall'Adriatico. Conna a nord con la
Slovenia e a est con la Regione litoraneo-montana.
2. Buri
5. Mileti
9. Poropat
3. Radolovi
4. Peruko
6. Boi
7. Brajkovi
8. Matoevi
10. Ivani
Popolazione
2 Citt e comuni
2.1 Citt
2.2 Comuni
2.3 Sedi organi Regione Istriana
Assemblea: Drevka ulika / Via Drevka 1, Pisino
Giunta: Flanatika ulika / Via Flanatica 29, Pola
Ucio per l'attivit dell'Assemblea e della Giunta:
Drevka ulika / Via Drevka 1, Pisino
Sezione per i rapporti interregionali e internazionali:
Carrarina ulika / Via Carrarina1, Pola
1. Beni
1
5 ALTRI PROGETTI
Assessorato alla comunit nazionale italiana e gli
altri gruppi etnici: Obala A.Rismondo / Riva
A.Rismondo 2, Rovigno
Assessorato alla cultura: G.Martinuzzi ulika / Via
G.Martinuzzi 2, Albona
3 Note
[1] Popolazione della Regione istriana
[2] Censimento 2001, dzs.hr, 16 gennaio 2011. URL
consultato il 12 gennaio 2011.
[3] http://www.dzs.hr/Eng/censuses/census2011/results/
htm/e01_01_31/e01_01_31_zup18.html
[4] Sito uciale - Elenco citt e comuni
[5] Censimento Croazia 2011, 31-03-2011
[6] Censimento Croazia 2001, 31-03-2011
4 Voci correlate
Cartina della Regione istriana indicante la suddivisione in citt e
comuni
Diocesi di Cittanova
Diocesi di Parenzo e Pola
Diocesi di Pedena
Margraviato d'Istria
Provincia di Pola
5 Altri progetti
Testo
Regione istriana Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Regione_istriana?oldid=75878700 Contributori: Nur, Gac, Retaggio, Civv, YurikBot, Septem, Ivana51, Zinn, Wiskandar, SunBot, Rutja76, Paolopk2, Ediedi, Kuro~itwiki, Dch, Rollopack, SashatoBot, PersOnLine,
Thijs!bot, Filbot, Francesco Betti Sorbelli, Mess, .anaconda, Sirabder87, .anacondabot, Nuada, JAnDbot, Razzairpina, Edowikip, Castagna, Theirrulez, Andre86, DodekBot, TXiKiBoT, VolkovBot, LukeWiller, DE.MOLAI, Abbot, Gliu, Crisarco, Arbalete, Ale Mister, BotMultichill, SieBot, Phantomas, Kyle the bot, G.F.S., Mng3, No2, Alexbot, Traiano, Ticket 2010081310004741, LaaknorBot, Luckas-bot,
FrescoBot, Aradic-es, Frassionsistematiche, Maksim-bot, ISTRABANK, LucienBOT, RibotBOT, Conquistador, EmausBot, ZroBot, JackieBot, Bufo Bufo, ZimbuBot, WikitanvirBot, CocuBot, Movses-bot, Cellistbot, AvocatoBot, Spazzino, Botcrux, Legobot, Atbc, Addbot,
HeavyAngel95 e Anonimo: 70
6.2
Immagini
File:Commons-logo.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Commons-logo.svg Licenza: Public domain Contributori: This version created by Pumbaa, using a proper partial circle and SVG geometry features. (Former versions used to be slightly
warped.) Artista originale: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, based on the earlier PNG version, created by
Reidab.
File:Flag_map_of_Croatia.svg
Fonte:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c9/Flag_map_of_Croatia.svg
Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Questa immagine vettoriale include elementi che sono stati presi o adattati da
questa: <a href='//commons.wikimedia.org/wiki/File:Flag_of_Croatia.svg' class='image'><img alt='Flag of Croatia.svg'
src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1b/Flag_of_Croatia.svg/40px-Flag_of_Croatia.svg.png'
width='40'
height='20' srcset='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1b/Flag_of_Croatia.svg/60px-Flag_of_Croatia.svg.png
1.5x,
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1b/Flag_of_Croatia.svg/80px-Flag_of_Croatia.svg.png
2x'
data-le-width='1200' data-le-height='600' /></a> Flag of Croatia.svg. Artista originale: Conquistador
File:Flag_of_Croatia.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/Flag_of_Croatia.svg Licenza: Public domain
Contributori: http://www.sabor.hr/Default.aspx?sec=4317 Artista originale: Nightstallion, Elephantus, Neoneo13, Denelson83, Rainman,
R-41, Minestrone, Lupo, Zscout370,
<a href='//commons.wikimedia.org/wiki/User:MaGa' title='User:MaGa'>Ma</a><a href='//commons.wikimedia.org/wiki/File:
Croatian_squares_Ljubicic.png' class='image'><img alt='Croatian squares Ljubicic.png' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/
commons/thumb/7/7f/Croatian_squares_Ljubicic.png/15px-Croatian_squares_Ljubicic.png' width='15' height='15' srcset='https:
//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7f/Croatian_squares_Ljubicic.png/23px-Croatian_squares_Ljubicic.png
1.5x,
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7f/Croatian_squares_Ljubicic.png/30px-Croatian_squares_Ljubicic.png
2x' data-le-width='202' data-le-height='202' /></a><a href='//commons.wikimedia.org/wiki/User_talk:MaGa' title='User
talk:MaGa'>Ga</a> (based on Decision of the Parliament)
File:Grb_Istarske_upanije.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c3/Grb_Istarske_%C5%BEupanije.svg Licenza: Public domain Contributori: www.istra-europa.eu, www.istra-istria.hr Artista originale: Conquistador
File:Istarska_zupanija_in_Croatia.svg
Fonte:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Istarska_zupanija_in_
Croatia.svg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Questo le graco vettoriale stato creato con Adobe Illustrator.. Artista originale:
TUBS<a href='//commons.wikimedia.org/wiki/User_talk:TUBS' title='User talk:TUBS'><img alt='Email Silk.svg' src='https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5f/Email_Silk.svg/15px-Email_
File:Istria_cartina.svg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/3/32/Istria_cartina.svg Licenza: CC-BY-SA-4.0 Contributori:
Opera propria Artista originale: Utente:Mess
File:Istria_italiani_2001.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/69/Istria_italiani_2001.png Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: ?
File:Julian_Venetia_and_Dalmatia.png Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9d/Julian_Venetia_and_Dalmatia.
png Licenza: Public domain Contributori: Trasferito da it.wikipedia su Commons. Artista originale: L'utente che ha caricato in origine il le
stato Jalo di Wikipedia in italiano
File:Zastava_Istarske_upanije.svg
Fonte:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7e/Zastava_Istarske_%C5%
BEupanije.svg Licenza: Public domain Contributori: www.istra-istria.hr Artista originale: Conquistador
6.3
Licenza dell'opera
Voce Discussione
Ricerca
Regione istriana
4514N 1356E (Mappa)
Coordinate:
Pagina principale
Ultime modifiche
Regione istriana
Vetrina
Aiuto
Comunit
Portale Comunit
Il Wikipediano
Contatti
Puntano qui
Modifiche correlate
Carica su Commons
Pagine speciali
Link permanente
Informazioni sulla
pagina
Bar
Strumenti
regione
Localizzazione
Stato
Croazia
Amministrazione
Capoluogo amministrativo: Pola
deliberativo: Pisino
Lingue croato, italiano
ufficiali
Territorio
Coordinate
4514N 1356E
pdfcrowd.com
Elemento Wikidata
Cita questa voce
Stampa/esporta
Crea un libro
Scarica come PDF
Versione stampabile
Altri progetti
Wikimedia Commons
del capoluogo
1 Popolazione
Superficie 2 822 km
2 Citt e comuni
2.1 Citt
2011[1])
2.2 Comuni
Comuni 41
3 Note
Altre informazioni
4 Voci correlate
5 Altri progetti
In altre lingue
Aragons
Bosanski
Catal
etina
Deutsch
English
Esperanto
Espaol
Eesti
Euskara
Popolazione
Targa PU
[ modifica wikitesto ]
percentuale
croata
71,88%
italiana
6,92%
serba
3,20%
slovena
1,49%
Suomi
Autodichiarati istriani
4,30%
Franais
Altre
bosniaca
0,98%
11,23%
Hrvatski
Magyar
Bahasa Indonesia
Sito istituzionale
pdfcrowd.com
Kernowek
Latina
Lietuvi
croata
italiana
serba
slovena
bosniaca
istriani
148.328
14.284
6.613
2.020
3.077
8.865
71,88%
6,92%
3,20%
0,98%
1,49%
4,30%
Nederlands
Norsk nynorsk
Norsk bokml
Polski
N.B. Nei censimenti croati si richiede la nazionalit e la madrelingua, e questi dati non
necessariamente coincidono. Nella regione istriana gli abitanti autodichiaratisi di madrelingua
italiana sono 15.867, pari al 7,69% del totale
Portugus
Romn
Smegiella
Srpskohrvatski /
Slovenina
istriana sono[3]:
1. Beni
2. Buri
Slovenina
3. Radolovi
Shqip
4. Peruko
/ srpski
5. Mileti
Svenska
6. Boi
Trke
7. Brajkovi
8. Matoevi
9. Poropat
Vneto
Winaray
10. Ivani
Modifica
collegamenti
Citt e comuni
Are you a developer? Try out the HTML to PDF API
pdfcrowd.com
[ modifica wikitesto ]
Citt
[ modifica wikitesto ]
Citt:
italiano,
croato
Albona,
Labin
Buie (*),
Buje
Altitudine
Superficie
m s.l.m.
km
Ab.
Densit
ab./km
Madrelingua
Frazioni
italiana
(croata)
320
72,81
11.703
160,73
17 3,09% (92,62%)
222
103,28
5.127
49,64
25
26,81
4.328
161,43
135
101,70
6.144
60,41
29
113,70
16.696
146,84
58 6,42% (87,12%)
151
165,00
6.133
37,17
71 0,87% (96,63%)
Cittanova
(*),
Novigrad
Dignano (*),
Vodnjan
Parenzo (*),
Pore
Pinguente,
open in browser PRO version
39,66%
(53,76%)
15,32%
(77,59%)
19,93%
(73,16%)
pdfcrowd.com
Buzet
Pisino,
Pazin
151
165,00
6.133
37,17
71 0,87% (96,63%)
277
134,87
8.878
65,75
19 1,21% (97,56%)
3 (+ 16
Pola (*),
Pula
Rovinj
1.124,71
32
77,89
14.367
184,45
83,53
13.594
162,74
23
Umago (*),
Umag
10,81%
(81,85%)
20,70%
(72,87%)
[ modifica wikitesto ]
Comune:
italiano,
croato
Antignana,
Tinjan
Arsia, Raa
Barbana,
Barban
Canfanaro,
Kanfanar
57.765
locali)
Rovigno (*),
Comuni
51,36
Altitudine
Superficie
m s.l.m.
km
Ab.
Densit
ab./km
Madrelingua
Frazioni
italiana
(croata)
319
54,46
1.672
30,70
8 0,79% (98,59%)
10
79,02
3.197
40,46
26 2,63% (94,29%)
229
91,15
2.715
29,79
31 0,39% (99,21%)
284
60,39
1.538
25,47
21 1,51% (96,23%)
Caroiba,
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Caroiba,
Karojba
287
34,71
1.442
41,54
4 0,94% (97,99%)
197
32,74
1.459
44,56
15 7,80% (88,23%)
287
106,41
1.671
15,70
16 0,46% (99,31%)
172
126,43
2.958
23,40
24 0,40% (94,49%)
14,00
3.569
254,93
2 4,66% (90,75%)
26
7,94
924
116,27
457
60,96
1.408
23,10
7 0,28% (99,16%)
355
71,96
3.470
48,22
33 1,28% (97,80%)
288
69,14
733
10,60
12
40
145,33
327
2,25
CastellierSanta
Domenica
(*), KatelirLabinci
Cerreto,
Cerovlje
Chersano,
Kran
Fasana (*),
Faana
Fontane (*),
Funtana
Gallignana,
Graie
Gimino,
minj
Grisignana
(*), Gronjan
Lanischie,
Lanie
21,01%
(66,16%)
66,11%
(29,17%)
13 0,01% (98,99%)
Lisignano (*),
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Lisignano (*),
Linjan
Lupogliano,
Lupoglav
Marzana,
Marana
Medolino,
Medulin
Montona (*),
Motovun
Orsera (*),
Vrsar
Pedena,
Pian
Portole (*),
Oprtalj
60
62,93
3.916
62,23
5 8,05% (88,29%)
373
94,25
935
9,92
8 0,32% (98,82%)
170
132,07
4.260
32,26
22 0,74% (97,72%)
29,35
6.552
223,24
7 3,05% (89,77%)
270
33,58
1.001
29,81
23
14,91
2.152
144,31
9 2,96% (90,75%)
360
50,23
1.820
36,23
10 0,95% (98,05%)
378
60,67
862
14,21
16
200
56,16
1.017
18,11
24 1,49% (96,38%)
341
14,39
1.067
74,15
1 0,30% (99,21%)
15,46%
(81,28%)
32,11%
(65,04%)
San Lorenzo
del
Pasenatico,
Sveti Lovre
San Pietro in
Selve, Sveti
Petar u umi
Santa
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Domenica,
Sveta
306
60,39
2.980
49,35
21 1,51% (97,32%)
310
80,43
2.183
27,14
22 1,17% (97,16%)
107
28,30
2.042
72,16
145
83,25
1.129
13,56
140
32,17
1.607
49,95
244
67,45
2.266
33,60
46 8,78% (89,44%)
40
34,99
1.155
33,01
27 8,36% (90,59%)
Nedelja
Sanvincenti,
Svetvinenat
TorreAbrega (*),
Tar-Vabriga
Valle d'Istria
(*), Bale
Verteneglio
(*), Brtonigla
Visignano (*),
Vinjan
Visinada (*),
Viinada
30,35%
(62.71%)
22,54% > 39,54
(75,36%)
41,29%
(52,82%)
[ modifica wikitesto ]
pdfcrowd.com
pdfcrowd.com
Note
[ modifica wikitesto ]
Voci correlate
[ modifica wikitesto ]
Diocesi di Cittanova
Diocesi di Parenzo e Pola
Diocesi di Pedena
Margraviato d'Istria
Provincia di Pola
Altri progetti
[ modifica wikitesto ]
[nascondi]
pdfcrowd.com
Portale Croazia
Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 23 ott 2015 alle 09:04.
Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni
ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
Politica sulla privacy
pdfcrowd.com
imehrvatsko.netIme/PrezimeRadolovi
h p://imehrvatsko.net/namepages/view/family_name/prezimeradolovic
Trai
Prijava
Registracija
Poetna
Osobe
Imena
Prezimena
O imenima
Forum
Poalji mail
Forum
0 topics selected the name Radolovi
Start a new thread about the name Radolovi
Vidi jo
Poveznice:
Pogledaj prezime Radolovi u telefonskom Imeniku Hrvatske
Radolovi
Podrjetlo
Raspostranjenost
Radolovii su najee Hrvati, najveim dijelom iz okolice Pule, a vrlo su rijetko i Talijani (iz Pule).
1of2
20.12.2015.15:14
imehrvatsko.netIme/PrezimeRadolovi
h p://imehrvatsko.net/namepages/view/family_name/prezimeradolovic
Razmjerno najvie Radolovia u proteklih sto godina roeno je u Marani kraj Pule, gdje se svaki
trei stanovnik prezivao Radolovi. U Hrvatskoj danas ivi oko osamsto Radolovia u vie od dvjesto
domainstava (873. prezime prema brojnosti). Sredinom prolog stoljea bilo ih je priblino esto, pa
se njihov broj do danas poveao za jednu petinu.
Etimologija
Migracije
Najvea migracija Radolovia u prolom stoljeu zabiljeena je iz Gospia u Pulu.
Thumnail
Ime
Last name
Lokacija
Year
of birth
Opis
Place
of birth
Dragan
Ljubomira
Radolovi
Radolovi
arhitekt
lijenica
1944
1947
Marana
Aldo
Veljko
Radolovi
Radolovi
1947
1949
Pula
Boris
Radolovi
lijenik i dunosnik
1957
Pula
0 komentara
Odaberite jezik
2of2
20.12.2015.15:14
Translate
Options
PRIJAVA
REGISTRACIJA
Prezimena u Barbanu
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
Ivan
Josip
Mario
Anton
Milan
Marko
David
eljko
Branko
Damir
Denis
Marijan
Miho
Slavko
Antonio
Davor
Klaudio
Luka
Marija
Ana
Fuma
Milka
Ivana
Gracijela
Kristina
Ljubica
Marina
Foka
Mirjana
Sanja
Slavica
Andrea
Anela
Boica
Dragica
Elena
Rojni
Buli
Draguzet
Koli
Koljan
Cetina
Verbanac
Glavini
Vitasovi
Radolovi
Grgorini
Kancelar
Mirkovi
Kali
Batel
Pliko
Kleva
Ruba
pdfcrowd.com
19. Marino
20. Martin
19. Gordana
20. Martina
19. Vale
20. Glava
Prezimena u Barbanu
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Mario
Josip
Ivan
Milan
Anton
eljko
Branko
Eugen
Mladen
Nevenko
Romano
Silvano
Aldo Americo
Arturo
Atilio
Basilio
Boo
Cvitko
Edi
Ervin
Ana
Eva
Gordana
Jasna
Mirijana
Sonja
Albina
Ankica
Barbara
Dina
Franka
Miranda
Nevenka
Sara
Zdenka
Amalija
Ana-Marija
Anamarija
Andrea
Anica
pada
Bastijani
Batel
Grgorini
Kali
Beni
Ciceran
Matoevi
Ukar
Vlai
Brgi
Celia
Defraneski
Dimini
Doblanovi
Fumeta
Gambin
Glavini
Grabrovi
Kalebi
0 komentara
Select Language
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Translate
Options
PRIJAVA
REGISTRACIJA
Prezimena u Poreu
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
Ivan
Josip
Marko
Mario
Luka
Petar
Robert
Anton
Igor
eljko
Damir
Milan
Davor
Zoran
Branko
Ivica
Goran
Dragan
Marija
Ana
Ivana
Mirjana
Marina
Nada
Vesna
Sanja
Kristina
Dragica
Suzana
Martina
Jelena
Ljiljana
Danijela
Katarina
Gordana
Sandra
Ritoa
Poropat
Velenik
Legovi
Matoevi
tifani
Beni
Babi
Jurcan
Popovi
Banko
Herak
Prodan
Radolovi
Brajkovi
Janko
Jugovac
Kovaevi
pdfcrowd.com
19. Boris
20. Vladimir
19. Ljubica
20. Sara
19. Dekovi
20. Labinjan
Prezimena u Poreu
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Bruno
Ivan
Mario
Franko
Anton
Branko
Boris
Livio
Valter
Dario
Klaudio
Aldo
Edi
Milan
Marino
Josip
Mladen
Darko
Silvano
Sero
Marija
Ana
Martina
Kristina
Sandra
Marina
Vesna
Ivana
Sanja
Danijela
Petra
Sara
Jadranka
Suzana
Mirjana
Nataa
Jelena
Elena
Gordana
Tanja
Legovi
Ritoa
Bratovi
Matoevi
Kocijani
tifani
Jugovac
ikovi
Bri
Beakovi
Herak
Poropat
ui
Prodan
Rakovac
Bernobi
Dekovi
Gaparini
Jurcan
Milohanovi
0 komentara
Select Language
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
Translate
Options
PRIJAVA
REGISTRACIJA
Prezimena u Puli
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
Ivan
Josip
Marko
Mario
Igor
Milan
Goran
Dragan
Damir
Zoran
eljko
Boris
Luka
Anton
Robert
Vladimir
Alen
Petar
Marija
Ana
Mirjana
Ivana
Vesna
Sanja
Kristina
Gordana
Sandra
Marina
Maja
Nada
Ljiljana
Milka
Suzana
Ljubica
Dragica
Milena
Peruko
Petrovi
Rojni
Buri
Radolovi
Jovanovi
Beni
Babi
Markovi
Boac
Nikoli
Pavlovi
Vitasovi
Perkovi
Bili
Percan
Popovi
Ivani
pdfcrowd.com
19. Davor
20. Mladen
19. Tatjana
20. Jadranka
19. Kovaevi
20. Boi
Prezimena u Puli
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Damir
Igor
Ivan
Goran
Davor
Boris
Alen
Denis
Robert
Mladen
Dragan
Zoran
Branko
Dean
Valter
Nenad
eljko
Elvis
Aleksandar
Marko
Marija
Ana
Ivana
Mirjana
Sanja
Kristina
Vesna
Sandra
Gordana
Martina
Marina
Nada
Petra
Nataa
Sara
Maja
Suzana
Nina
Sonja
Iva
Radolovi
Peruko
Beni
Poropat
Buri
Vitasovi
Boac
Rojni
Ivani
Matoevi
ufi
Cetina
Petrovi
Modruan
Popovi
Brajkovi
Bili
Pami
Hrvatin
Orbani
0 komentara
Select Language
open in browser PRO version
pdfcrowd.com
12/20/2015
WorldFamilyNames
NameSearch
AreaSearch
EthnicitySearch
FAQ
Contact
Surname:RADOLOVI
Surname:
Search
WORLD
http://worldnames.publicprofiler.org/Default.aspx
1/2
12/20/2015
WorldFamilyNames
Statisticsfor:RADOLOVI
faslefasle true
Rootsofthisname:
Surname
Group
Subgroup
Language
RADOLOVIC
EUROPEAN_OTHERWESTERN
ITALIAN
ITALIAN
TherootsofanamearederivedfromOnomapwhichisa
researchmethodologythatclassifiesnamesintogroupsof
commonculturalethnicandlinguisticorigins.Formore
informationaboutOnomap,seetheFAQ.
PoweredbyOnomap
Doyouagree?YesNo
TopCountries
TopRegions
TopCities
Country
FPM
AreaName
FPM
City
ITALY
0.44
FRIULIVENEZIAGIULIA,ITALY
10.47
TRIESTE,FRIULIVENEZIAGIULIA,ITALY
FRANCE
0.25
LORRAINE,FRANCE
2.78
XERTIGNY,LORRAINE,FRANCE
ARGENTINA
0.24
FRANCHECOMT,FRANCE
2.54
ORMESSON,LEDEFRANCE,FRANCE
NETHERLANDS
0.21
NOORDHOLLAND,NETHERLANDS
1.29
BRUGHERIO,LOMBARDIA,ITALY
SPAIN
0.1
COMMUNIDADVALENCIA,SPAIN
1.1
DREXELHILL,PENNSYLVANIA,UNITEDSTATES
TopForenames
Forename
PETAR
Notaforename?Pleasegivefeedback
Copyright2010PublicProfilerAllrightsreserved.
http://worldnames.publicprofiler.org/Default.aspx
2/2