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Storia e miti della parapsieologia (l)
di GIOVANNI IANNUZZO
Una delle maggiori ambizioni di chi si occupa della storia di una
scienza sicuramente quella di comprendere in che modo quella data
disciplina scientifica si sia originata in uno specifico momento storico e
come mai la sua evoluzione si sia articolata in un modo anzich in un altro.
Credo che sia questa la domanda che ha mosso tutte le ricerche sto-
riche su ogni specializzazione scientifica e su ogni altro aspetto, natural-
mente, del pensiero umano.
Quando noi, per esempio, diciamo che la fisica e la scienza sperimen-
tale moderna nacquero con Galileo, dovremmo chiederci - e'ci chiedia-
mo - perch sia stato proprio nel '600 che un astronomo pisano scopr
il segreto della evoluzione della scienza. Non certo per semplice caso,
oppure perch Galileo era pi intelligente di altri. Non star, natural-
mente, a divagare su questo argomento. Vorrei per richiamare la vostra
attenzione - prima di occuparmi del tema di questa .conferenza in ma-
niera pi specifica - sul fatto che ormai un dato acquisito che una
scienza si sviluppa in un certo periodo perch sono maturate determi-
nate esigenze storiche e culturali, e non per la semplice e geniale inizia-
tiva del singolo che nel mare della storia ben poca cosa. Una disciplina
scientifica, quindi, si sviluppa solo quando maturano certe condizioni
economiche, sociali, politiche, cio quando 'la societ ha l'esigenza della
nascita di quella scienza.
Nel discutere della storia 'della parapsicologia, noi dimentichiamo
spesso questo fatto. Dimentichiamo cio che non esiste vera storia senza
genuina critica storica, cio senza l'obiettiva analisi dei documenti di-
sponibili, delle fonti, in una parola, della realt dei fatti contrapposti alla
vacuit del mito. Naturalmente, questo non vale per tutti gli studi storici
sulla parapsicologia, ma indubbiamente per una certa parte di essi.
Esiste infatti una esigua letteratura attendibile in questo campo, e
(1) Conferenza di apertura dell'anno sociale 1984-85 del CSP di Bologna
(Circolo della Stampa di Bologna, 10 Novembre 1984).
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questi studi rappresentano isole sperdute nell'infinit dell'oceano. Abitual-
mente, purtroppo, non si fa storia, ma si fa della mitologia ;spicciola.
Esistono, naturalmente, delle ragioni per questo atteggiamento. La
mia impressione che si tratti di un espediente psicologico. Chi si occupa
in genere di storia della parapsicologia aprioristicamente convinto, per
esempio, della verit del' paradigma dominante in questa disciplina. Si
tratta, in genere, di studiosi che si sono occupati solo di questo argomento,
assai spesso non direttamente coinvolti in altri campi di ricerca, che
reputano la storia dellaparapsicologia un argomento di ampia genericit.
Oggi, comunque, le cose stanno cambiando; si comincia ad affermare un
diverso concetto di studio storico , inteso come ricerca scientifica. Sta
nascendo, cio, un nuovo modo di fare storia della parapsicologia (che
poi l'unico valido) che motivato dalla esigenza di chiarire quali 'siano
le radici culturali della parapsicologia, , dal desiderio cio di capire cosa
sia realmente questo campo di ricerca, ben al di l dellefa'ciIi mitologie
che da decenni vengono propinate come fatti storici. .
Una ricerca sulla storia della parapsicologia deve, secondo me, ri-
spondere ad alcune domande preliminari inalienabiIi, e cio: quando
nata realmente la parapsicologia come scienza, e perch nata in quello
specifico momento storico? Quale , stata l'evoluzione della parapsicologia
da quel dato momento storico sino ad oggi e, infine, quali sono i rapporti
storici e culturali della parapsicologia con altre' correnti di pensiero e con
altri movimenti culturali e scientifici?
.~ a tali domande che, in questa conferenza, vedr di abbozzare
qualche risposta di cui mi assumo la piena responsabilit, rendendomi
conto che si tratta di risposte sinora approssimative. Molti studi dovran-
no ancora essere compiuti prima di poter davvero, come necessario,
riscrivere interamente la storia della parapsicologia, ma questo tentativo
ha solo lo scopo di fornire qualche informazione abbastanza nuova ri-
spetto a quelle che sinora sono state in genere fornite da altri studi.
Gli autori che si sono occupati di storia della parapsicologia sono
sostanzialmente concordi nel suddividerla nei seguenti periodi: un primo
periodo mitico , che va dall'antichit sino a Franz Anton Mesmer,
il medico austriaco scopritore dell'ipnosi e teorico del magnetismo ani-
male; un periodo intermedio che va da Mesmer ai fatti di Hydesville
e sino alla fondazione nel 1882 della Society for Psychical Research; un
periodo scientifico che va da questo evento alle ricerche di Rhine e,
infine, un periodo contemporaneo che va dall'inizio di tali ricerche
sino ai nostri giorni.
Con qualche variante, questa classificazione quella abituale adottata
e le varianti sono del tutto irrilevanti, poich la struttura sostanzialmente
la stessa. Essa comune oltre tutto ad alcuni testi stranieri (1). Qualche
autore particolarmente zelante fa risalite addirittura la parapsicologia
ancora a prima, delineando una vera storia naturale della paranor-
malit, che dal primo protozoo ci fa arrivare allo Space Lab. L'errore
che; secondo me, implicito in questa classificazione che essa confonde
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i fenomeni con la scienza che se ne occupa. come se, per esempio,
occupandoci di storia della medicina noi dicessimo che la preistoria
della medicina 'coincide con la prima malattia dei dinosauri, prosegue
attraverso la patologia degli uomini di Neanderthal, e via via fino ad
arrivare ad Ippocrate. Ecco, dalla prima malattia dei dinosauri ad
Ippocrate vi la preistoria della medicina, da Ippocrate, poniamo, a
Vesalius abbiamo il periodo pre-scientifico della storia dell'arte medica,
ai quali potremmo aggiungere un periodo scientifico fino a Pasteur, ed
infine un periodo contemporaneo. una classificazione che farebbe sorri-
dere qualunque storico della medicina.
Anche se presumibile che pure nell'antichit certi fenomeni fos-
sero noti, noi non abbiamo alcun modo di sapere se si trattasse real-
mente di fenomeni paranormali. Possiamo supporre che tali fenomeni
esistessero, cos come possiamo supporre che anche i dinosauri si am-
malassero di influenza, ma ambedue le notizie sono del tutto irrilevanti
per la storia della scienza. La storia di una scienza, infatti, inizia quando
una comunit di studiosi, o talora uno studioso isolato, si dedica con una
certa sistematicit allo studio di un campo dello scibile.
Nel nostro caso, cio nel caso della parapsicologia, questo non av-
venne prima dell'Ottocento. da allora che possiamo datare l'origine
della parapsicologia come scienza, lasciando agli sciamani dell'era glaciale
le loro credenze, e agli oracoli greci e latini le loro' funzioni religiose.
Questo voler necessariamente riportare troppo indietro la storia della
parapsicologia dovuto, credo, ad uno dei miti pi pericolosi della
cultura: quello di voler nobilitare le origini di una scienza. Come i poli-
tici dell'antica Roma, che si preoccupavano di retrodatare gloriosamente
le origini dell'Urbe facendole risalire persino ad Enea e a Troia, cos
gli storici della parapsicologia, o almeno alcuni di essi, hanno retrodatato
le origini della parapsicologia come scienza sino all'antichit remota.
. .
La parapsicologia come scienza nasce quindi nella prima met del-
l'Ottocento. Questo naturalmente ci sorprende. Se infatti fosse documen-
tabilmente vero che sino alla prima met dell'Ottocento non esisteva
nessun corpus organizzato di conoscenze relative a fenomeni alieni alla
scienza, indagati con metodi scientifici, dovremmo rinunciare ad alcuni
antenati della parapsicologia, primo fra tutti quel Franz Anton Mesmer
che ne viene ritenuto un indubitabile pioniere e).
In realt, perch mai dovremmo avere Mesmer per diretto ante-
nato? Semmai egli fu solo un lontano ascendente. Mesmer non dedic
alcuna sua opera allo studio del paranormale. Se anche vero che
durante la trance ipnotica che induceva emergevano dei fenomeni di
chiaroveggenza, la 'cosa ci importa meno che mai. Anche Aristotele
(1) In effetti lo , ma in un senso talmente generale da essere comune, come
si tenter di evidenziare qui di seguito a diverse discipline scientifiche (compreso,
per Ellenberger la psicanalisi) e non specificamente alla parapsicologia.
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si occup di telepatia e di sogni veridici, ma non per questo avremmo
l'autorizzazione a ritenerlo il fondatore. della ricerca psichica. Forse
maggiormente imparentato con essa sembrerebbe il successore di Mesmer,
Marchese di Puysegur, che sicuramente dedic una maggiore attenzione
ai fenomeni superiori dello stato di ipnosi.
Ma ci sono almeno due ragioni per rifiutare anche questa parentela:
la prima che anche Puysegur non si occup sistematicamente di questi
fenomeni, veri o presunti che fossero, e la seconda che una similepa-
rentela non molto auspicabile visto che Puysegur stato presumibil-
mente uno dei pi formidabili ciarlatani dell'era moderna. Ouando
si accorse che aveva troppi pazienti da 'cur-are col magnetismo, de-
cise di delegare i suoi fluidi ad un albero, attorno al quale si raccoglie-
vano i suoi pazienti per essere magnetizzati; d'altra parte il fratello fece
ancora di meglio magnetizzando una intera nave! Puysegur aveva
inventato un prototipo di sistema sanitario nazionale. Non aveva inven-
tato, invece, la parapsicologia.
Dopo le vicende del magnetismo, abitualmente si introduce l'argo-
mento della nascita dello spiritismo. Ecco qual l'interpretazione pi
accreditata e fors'anche la pi intelligente. Il magnetismo si era diffuso in
tutta Europa ma soprattutto a Lione, in Francia. Da quelle parti si stabil,
parecchio tempo prima della nascita dello spiritismo, un pedagogo sviz-
zero, tale Ippolite Rivail. Il magnetismo di Mesmer e ancor prima l'asce-
tismo di Immanuel Swedenborg avevano preparato il terreno. E quando.
nel 1848, due sorelline americane inventarono il modo di parlare con gli
spiriti, nella cittadina di Hydesville, nello Stato di New York, esplose
il movimento spiritico. Esso si diffuse sia in America che in Europa dove
fu abilmente trasformato in un gigantesco affare commerciale proprio da
Rivail,che nel frattempo si era fatto chiamare Allan Kardec (2).
Nacquero cos le sedute medianiche, la trance e tutto quel corteo di
manifestazioni che cominciarono, a poco a poco, ad incuriosire gli scien-
ziati sino a quando essi, constatata la realt dei fenomeni che si ma-
nifestavano in seduta e disgustati dall'atteggiamento bigotto e contro-
riformista della scienza ortodossa, decisero di mettersi in proprio.
Il risultato di questo atteggiamento di alcuni rigorosi uomini di scienza
port alla nascita nel 1882 della prima societ che si occupasse scienti-
ficamente dei fenomeni medianici. E il gioco fatto, la storia della pa-
rapsicologia definita. Essa segue una linea ideale che passa per il ma-
gnetismo di Mesmer e le balzane pratiche di Puysegur, lambisce la Francia
nella quale Kardec era emigrato e resta ad attendere le rivelazioni spiri-
tiche di Hydesville. Si organizza quindi il movimento spiritico prima e
qualche anno dopo il movimento della ricerca psichica. Il mesmerismo
in Francia e i fatti spiritici in America confluiscono nel movimento di
Kardec e i fenomeni prodotti nelle sedute stimolano l'interesse della
scienza.
~ strano il fatto che per tanti anni nessuno studioso si sia posto il
problema di verificare questa interpretazione della storia della parapsi-
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cologia. Anche perch si tratta di una interpretazione deficitaria, che non
spiega troppe cose fondamentali. Qual , allora, la realt storica?
lo credo che la parapsicologia come scienza sia nata prima e del tutto
indipendentemente dal movimento spiritico e ,che ad un certo momento
della loro reciproca storia questi due movimenti si siano intersecati. Per
un certo periodo di tempo, dell'ordine di alcuni decenni, sono coesistiti
spiritismo <Classico (cio dottrinario), spiritismo scientifico e ri-
cerca psichica. Poi, ad un certo momento, questi tre movimenti si sono
distaccati e ognuno ha continuato il proprio cammino indipendentemente
dall'altro. Da questa interpretazione consegue che la parapsicologia
un movimento sdenti'fico del tutto indipendente dallo spiritismo.
Per fare un esempio, come se avessimo da sempre saputo che lo
spiritismo era la madre della parapsicologia, mentre ora sappiamo, con
una ragionevole certezza, che sono stati soltanto occasionali amanti.
Gi prima del 1848 {data di nascita ufficiale dello spiritismo),
alcuni studiosi avevano condotto, infatti, delle sistematiche osserva-
zioni su presunti fenomeni paranormali. Uno dei primi era stato, per
esempio, Justinus Kerner, un medico tedesco che studi da vicino (ospi-
tando tra l'altro a casa sua per tre anni il soggetto delle sue osservazioni)
una veggente e mistica: Friedericke Hauffe. Egli cominci i suoi studi
intorno al 1826, quando ancora lo spiritismo era ben al di l da venire.
Nelle sue osservazioni Kerner dimostra una mentalit da moderno pa-
rapsicologo.
Kerner non fu il solo studioso. Altri due studiosi, prima della nascita
del movimento spiritico, condussero delle estese ricerche parapsicolo-
giche . Si tratta di Buchanan e Denton, rispettivamente un medico e un
geologo universitario, che si occuparono di psicometria o psicoscopia,
anche in questo caso con spirito scientifico e in totale distacco dalle pre-
tese spiritiche.
Se, ancor,a prima che si diffondessero per il mondo i fatti di Hydesville,
vi erano studiosi che si occupavano di casi spontanei e di ricerche speri-
mentali sulla Esp, questo significa indiscutibilmente 'che la parapsicologia
,come scienza esisteva anche prima. Non solo: ma esiste un corpus di
prove indiscutibili che il filone parapsicologico puro sia continuato
anche dopo l'exploit del movimento spiritko. E la prova migliore la ab-
biamo nell'analisi di una delle prime relazioni svolte da uno studioso
su fenomeni paranormali nell'ambito di un complesso scientifico istitu-
zionalizzato. Mi riferisco alla celebre relazione di Sir William Barrett,
tenuta alla British Association for the Advancement of the Science, nel
1876. Siamo gi nel periodo aureo dello spiritismo, dei tavoli ballerini
e delle comunicazioni medianiche, ma Barrett non ne fa alcun cenno.
Barrett parla ai colleghi semplicemente di trasmissione del pensiero
(basta che pensiate che allora il termine telepatia non era stato ancora
creato) e riporta i risultati delle sue esperienze.
Kerner, Buchanan, Denton, Barrett sono i primi parapsicologi della
storia e l'esame della loro opera dimostra che la parapsicologia come tale,
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nelle finalit, se non nei metodi, esisteva gi da prima della nascita del
movimento spiritico.
Una analisi pi attenta di alcune date storiche, sia della letteratura
parapsicologica originaria, sia della nascita del movimento spiritico sem-
bra confermare queste deduzioni.
I fatti di Hydesville avvennero nel 1848 e la primaconvention del
movimento spiritico si tenne a Cleveland in USA, nel 1852. A quell'epoca
il movimento spiritico europeo non si era ancora ben organizzato (secon-
do le ricerche di Vartier, lo spiritismo sbarc in Francia solo nel 1853).
Sempre nel 1853 venne pubblicata in Europa la prima bibbia dello
spiritismo, il volume DEGLI SPIRITI del marchese di Mirville. Kardec
avrebbe dato alle stampe il suo ben pi celebre Libro Degli Spiriti solo
nel 1857, anche se a quanto pare egli lo aveva ultimato gi prima, visto
che cominci a scriverlo nel 1855. Queste date sono importanti se para-
gonate a,quelle delle prime ricerche parapsicologiche. In Europa, Kerner
pubblica il suo libro nel 1829 e negli USA Buchanan il suo articolo sul
Journal 01 Man nel 1849. Ma la dimostrazione maggiore ci data dal-
l'analisi del contenuto, dello stile e degli intendimenti delle opere in
questione.
Ammetto che alquanto difficile stabilire una separazione tra la pa-
rapsicologia e lo spiritismo. Una delle obiezioni possibili , per esempio,
che per quanto possano essere state separate, in realt il calderone dal
quale si erano originate era lo stesso. Basti pensare che Justinus Kerner
non solo osserv i fenomeni della Hauffe ma cre anche una specie di
setta mistica. La differenziazione appare, quindi, quanto mai complessa
e forse anche impossibile. In realt io non sono di questa opinione. Credo
che dovremmo infatti considerare con una maggiore attenzione le fonti
originarie del movimento parapsicologico e le fonti del movimento spi-
ritico. Non v' alcun dubbio che una loro fonte culturale e filosofica
comune sia stata rappresentata dal mesmerismo. Ma nel caso dello spi-
ritismo, esso ha radici molto pi profonde e antiche, si riallaccia alle
pretese antichissime di poter comunicare con gli spiriti dei defunti e di
poter dimostrare l'esistenza dell'immortaHt dell'anima. Non un caso
che, sin dall'inizio, lo spiritismo prese un aspetto dottrinario e quasi
ieratico che sempre mancato alla parapsicologia.
L'influenza che il mesmerismo pu aver avuto sulla nascita dello
spiritismo francese (3) non mi pare sufficiente a suffragare questa ipotesi
e credo che tra Mesmer {che in fondo era uno scienziato) e Kardec (che
era un insegnante puritano e dogmatico) vi sia la stessa differenza che
pu correre tra Sigmund Freud e Mary Eddy Baker (4).
D'altra parte dal calderone del mesmerismo si origin anche la psi-
coanalisi e la ipnosi clinica (5) che nulla hanno a che vedere col movi-
mento spiritico. Nel caso dello spiritismo ho l'impressione che ebbero una
influenza determinante certe suggestioni e soprattutto l'attesa ieratica di
una religione rivelata. Non dimentichiamo che non un caso se lo spiri-
tismo si affermato in un momento storico quanto mai critico del mondo
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occidentale. In America si respirava aria di guerra (l'exploit dello spiri-
tismo avvenne tra la guerra col Messico e quel1a di secessione) e lo stesso
pu dirsi dell'Europa. Vi era una specifica domanda sociale di una nuova
religione che fosse fondata anche su dati empirici e che avesse la car.at-
teristica di essere realmente interclassista.
In Francia, lo spiritismo divenne, infatti, la religione della classe pic-
colo-borghese. iLo spiritismo di Kardec, quindi, fu una sorta di surro-
gato del socialismo utopistico, del cattolicesimo avanzato e, nello stesso
tempo, del produttivismo capitalistico. Le sue radici culturali sono lon-
tanissime da quelle della parapsicologia. Le fonti del movimento para-
psicologico sono diverse. Per esso il mesmerismo assunse un'importanza
maggiore e non credo sia azzardato ritenere che la parapsicologia nacque
dalle stesse matrici culturali dalle quali si sarebbe sviluppata anche la
psicoanalisi (6). Se dovessi definire tali matrici direi che si tratta della
filosofia romantica della natura (ScheHing e Fichte), della psichiatria
pre-dinamica e, infine, in un periodo successivo, di quel1oche ho definito
altrove positivismo spiritualistico. Che la filosofia romantica della natura,
per esempio, sia presente nell'opera di Kerner risulta evidente anche da
una approssimativa lettura del libro che gli diede la celebrit:
Non bisogna giudicare queste rivelazioni - scrive Kerner - come
facenti parte di un sistema filosofico immaginato da uno spirito illumi-
nato. Esse scaturiscono dall'intima contemplazione della natura stessa e
si trovano spesso in stretta concordanza non solo con le credenze popolari,
ma anche con le opinioni di Platone, entrambe provenienti dalla mede-
sima fonte (7).
Lo psichiatra americano Henry F. Ellenberger, autore di una monu-
mentale ed eccellente storia della psichiatria dinamica (8), d un giudizio
sull'opera di Kerner che ampiamente condivisibile:
In quanto a Justinus Kerner non vero che egli cadde ciecamente
nelle trappole tesegli dalla paziente Friedericke Hauffe, come spesso si
dice. Egli la consider piuttosto con una certa sorpresa e insieme con
spirito critico. Non incoraggi i presunti talenti terapeutici di lei, fu
orgoglioso di mostrarla a celebrit del mondo filosofico e teologico, e
rendendo famosa la sua profetessa, Kerner ottenne fama per s pubbli-
candone la storia.
William Denton, poi, davvero un pioniere per eccellenza. La
storia delle sue ricerche, che cominciano praticamente intorno al 1840,
una avventura intellettuale affascinante. Denton lavor alla sue ri-
cerche per dieci anni, e molte delle sue intuizioni sono di tale scon-
certante precisione e interesse da lasciare stupefatti. Non c' nulla nel
suo libro pi famoso (8 b) di comune agli scritti degli spiritisti; c' solo
una sconfinata fiducia nella scienza, la certezza che lo studio di queste
capacit porter allo loro utilizzazione pratica e soprattutto la fiducia
incrollabile nel metodo scientifico come mezzo per studiare capacit
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sconosciute ma sicuramente umane e non extra-umane f). Purtroppo il
suo libro , stato per anni dimenticato o considerato con sufficienza, men-
tre altri volumi sono stati ritenuti molto pi importanti.
Indiscutibilmente permeato da genuino spirito scientifico anche lo
scritto di Barrett sulla trasmissione del pensiero. Siamo nel 1876 e lo
spiritismo si ormai diffuso in tutto il mondo occidentale, ma la relazione
di Barrett (che fu talmente sgradita ,agli S'cienziati britannici da non
essere nemmeno pubblicata negli atti della societ e fu data alle stampe
solo parecchi anni dopo nei Proocedings della SPR) genuinamente
scientifica:
Esistono alcune condizioni mentali, indotte temporaneamente o abi-
tuali, che appaiono associate con alcuni rimarchevoli fenomeni che
hanno sinora ricevuto solo una parziale attenzione da parte degli uomini
di scienza (9).
Sono le prime righe della relazione di Barrett e dimostrano ampia-
mente lo stile del suo lavoro e soprattutto l'assenza di concezioni spiri-
tualistiche. Barrett era uno scienziato e come tale presentava i risultati
delle sue investigazioni:
In varie occasioni, durante gli ultimi decenni, ho avuto l'opportu-
nit di osservare alcuni di questi singolari stati (mentali), e nella spe-
ranza di scoprire ulteriori informazioni o di stimolare un'indagine da
chi pi competente di me, mi arrischio a portare i seguenti fatti a cono-
scenza dell'associazione britannica per il progresso della scienza .
:B vero che Barrett successivamente divenne spiritista convinto, ma
qui stiamo discutendo del primo Barrett e il primo Barrett uno scien-
ziato interessato alla telepatia e solo alla telepatia. Il primo Barrett un
parapsicologo.
Credo di avervi fornito una qualche evidenza della mia ipotesi e cio
che la parapsicologia non deriv dal movimento spiritico. Tale movi-
mento nacque successivamente e per alcuni anni non interess la scienza.
Anche questo un argomento che non stato discusso con sufficiente
attenzione: quindi parliamone. Se il movimento s-piritico nacque intorno
al 1850, come mai la SPR nacque soltanto trent'anni dopo? La spiega-
zione risiede nel fatto che tra la fondazione della SPR e quella del mo-
vimento spiritico non vi affatto una relazione diretta. Dicevo, all'inizio
di questa conferenza, che una scienza nasce praticamente quando la
societ lo richiede. Ed esattamente quello che accadde alla ricerca psi-
chica. Sino al 1882 la societ non aveVa richiesto la nascita di una
scienza che si occupasse di fenomeni psichici indipendentemente dai fatti
spiritici. E perch nel 1882 vi fu questa domanda sociale? Semplicemente
(2) Alla domanda: Fra tutte queste forme eteree, cos vivacemente presenti
ai sensi, non avete mai riconosciuto spiriti di trapassati? , Elisabeth Denton
risponde: Per quanto riguarda le mie concezioni su questo argomento, confesso
francamente che esse non ammettono nemmeno la possibilit di questo . (I segreti
della natura, pago 260 dell'edizione italiana citata).
209
perch il momento storico era diverso. L'immagine che intorno al
1880 veniva accreditata del mondo era in effetti deprimente ed esaltante
nello stesso tempo, in dipendenza della prospettiva. stato ormai accer-
tato dagli storici della parapsicologia che la fondazione della ricerca
psichica fucatalizzata da un movimento di protesta al materialismo posi-
tivistico. Ecco perch la ricerca psichica non nacque ufficialmente con
Denton, bens con Myers. E soprattutto nacque in maniera del tutto in-
dipendente dal movimento spiritico. anche vero che nelle manifesta-
zioni mediani che i primi ricercatori psichicicercavano una dimostra-
zione dell'esistenza di quel mondo invisibile del quale parlarono a lungo
in una notte stellata Myers e Sidgwick; ma lo spiritismo era solo un pre-
testo per suggerire una nuova visione del mondo. Infatti, certi aspetti
dello spiritismo furono utili ai primi ricercatori psichici e solo quando
questa convinzione venne meno, avvenne la scissione tra le due branche
di una disciplina solo apparentemente unica. Non un caso che nel 1882,
l'anno della sua fondazione, il Council della SPRera praticamente in
mano agli spiritisti (che erano circa il 68%) e che gi nel 1887, tale
percentuale cal repentinamente al 25% (lO).
poco gradevole, ma i ricercatori psichici si servirono bellamente
degli spiritisti e poi li scaricarono. L'idillio tra parapsicologia e spiritismo
gi intorno al 1890 era assolutamente in crisi. Un tentativo di mediazione
fu effettuato da quello che sarebbe stato impropriamente definito spiri.
tualismo scientifico, e che io ho preferito chiamare positivismo spiri.
tualistico (l1).
Questo movimento nacque da quella frangia di indecisi che ci sono
sempre stati nelle scienze. Si trattava cio di persone che credevano molto
semplicemente nelle premesse dello spiritismo, ma che pretendevano di
basare tale convinzione su fatti scientifici. In qualche modo spesso lo
spiritualismo scientifico si mischi allo spiritismo, qualche altra volta i
trahfughi da questo movimento raggiunsero le lande della ricerca psichica.
Perch spiritualismo positivistico? Perch la premessa di base di questa
corrente, che comunque non assunse mai le dimensioni del movimento
spiritico n lo standard scientifico della ricerca psichica, era che lo spiri-
tismo conteneva delle basi filosofiche positive (in senso politico) che
potevano essere confermate dallo studio scientifico dei fenomeni e che
avrebbero prodotto una evoluzione dell'umanit. Gli intenti erano enco-
miabili, ma purtroppo spesso questi studiosi erano talmente convinti
della bont degli insegnamenti morali dello spiritismo e del loro valore
positivo che non andavano tanto per il sottile nell'analizzare i fenomeni
spiriti ci. Alcuni esempi? 'William Crookes', che fu uno dei maggiori rap-
presentanti di questo movimento. Spiritista convinto, Crookes non rag-
giunse mai in questo campo uno standard di attendibilit sufficiente.
Conan Doyle invece il classico transfuga dallo spiritismo scientifico a
quello dogmatico. In Italia uno dei massimi rappresentanti di questo
movimento fu per esempio Lombroso, che non seppe mai decidersi tra
spiritismo scientifico e non. Il pi illustre, giustamehte noto, comunque
210
I
Ernesto Bozzano che era pervenuto alla ricerca psichica dall'evoluzio-
nismo positivi sta di Spencer. Egli, pur di conformare il suo modello filo-
sofico, non esit talvolta a forzare i dati oggettivi. In questo risiede il
limite della sua opera che credo, comunque, sia compensato dall'enorme
quantit e qualit del suo lavoro.
Uno studioso che insospettabilmente appartiene a questa categoria
C. Richet del quale oggi abbiamo fondati motivi di ipotizzare una vera
conversione allo spiritismo (12). Lo spiritismo scientifico si oggi
quasi del tutto esaurito. Una sua traccia storica rimane nell'attuale mo-
vimento sopravviventista che ha proseliti e adepti sia in Europa che
in America. .Lo spiritismo dottrinario, invece, rimasto lo stesso. Kardec,
Ubaldi e altri ne sono tuttora i profeti. .La religione della rivelazione
spiritica continua a rappresentare un movimento ben organizzato, pro-
speroso. La ricerca psichica sin dalla fine del secolo scorso si configur
come parapsicologia e prosegu del tutto indipendentemente le sue
ricerche.
Dopo aver evidenziato il fatto che la parapsicologia si sia originata
come disciplina autonoma, anche se questo in contraddizione con uno
dei miti pi radicati della presunta storia della parapsicologia, neces-
sario ora vedere quale sia stata l'evoluzione di questo indirizzo di
ricerca.
Se paragoniamo, l'evoluzione delle conoscenze scientifiche e l'evoluzio-
ne della parapsicologia da Kerner a Rhine e dopo ancora, ci rendiamo con-
to di come i progressi della ricerca parapsicologica siano stati soltanto un
riflesso del progresso della scienza. Questo d'altra parte rientra nella
normalit e quindi non c' niente' di strano nel fatto che il progresso
metodologico della parapsicologia abbia coinciso col progresso metodo-
logico della scienza. in questo che gi troviamo una differenza fonda-
mentale con lo spiritualismo scientifico (senza tener conto, per il suo
carattere dottrinario, dello spiritismo) che invece non si mai aggior-
nato nei metodi e nelle interpretazioni.
'Non cos la para psicologia, sicuramente coerente con i tempi. Quando
era in voga l'osservazione naturalistica - e la sottesa filosofia della na-
tura - i parapsicologiseguironoquell'indirizzo. Quando andava di moda
l'esperimento qualitativo, i parapsicologi seguirono quell'indirizzo, e via
discorrendo.
Vorrei farvi alcuni esempi di questo tipo di evoluzione. Verso il finire
del diciannovesimo secolo, la statistica cominci ad affermarsi come scien-
za. Fu esattamente in quegli anni (quando la statistica era ancora una scien-
za neonata) che i ricercatori psichici cominciarono a pensare di applicare
l'ipotesi statistica alla ricerca sui fenomeni paranormali. Vi furono due ten-
tativi di Edgeworth (13), e prima ancora il tentativo migliore, quello di
Charles Richet (14), che gi nel 1884 preconizz l'impiego del metodo sta-
tistico in parapsicologia. Il tentativo non ebbe successo, forse i tempi non
erano maturi, ma dimostra l'attenzione dei parapsicologi ai progressi della
scienza. Gli esempi potrebbero continuare a 'lungo, ma per evitare la
211
dispersivit di una rassegna necessariamente troppo breve, mi riferir
ad un autore notissimo, Joseph Banks Rhine.Esiste una vera mitologia
su questo biologo americano. Chi lo ritiene il padre della parapsicologia
moderna, chi lo ritiene un arido detratto re della ricchezza intrinseca e
naturalistica, direi, del paranormale. 'Probabilmente, nessuna di queste.
ipotesi esatta. Rhine non fu il padre di alcunch. Non fu lui a inventare
la dimensione universitaria della parapsicologia, non fu lui a dare
dignit di scienza alla parapsicologia, n tantomeno a creare il primo
laboratorio universitario che si occupasse di questa scienza. Chi fu,
allora, J. B. Rhine?
Sta fiorendo una notevole letteratura storica su questa leggendaria
figura di studioso (15). lo vorrei recare il mio modesto contributo di-
cendo semplicemente che Rhine fu una persona capace di carpire il
momento giusto e l'intonazione giusta. Fu un opportunista, se vogliamo,
ma anche un vero e autentico manager. Quando egli comincia la sua
attivit di ricerca, l'America attraversa un particolare e specifico mo-
mento storico. Si va affermando una filosofia utilitaristica, si va affer-
mando il pragmatismofilosofico e, dopo la tempesta creata da Watson
nel mondo della psicologia accademica, il pragmatismo entra a far parte
anche della cultura psicologica.
Rhine fu in grado di capire che il momento era giusto per proporre
una immagine semplice, arida e pragmatica della parapsicologia. Do-
vremmo chiederci, caso mai dubitassimo di questa ipotesi, perch l'ipotesi
di ricerca statistica fu accettata intorno al 1930 e non all'epoca di Richet;
la risposta che proprio nel periodo rhiniano la statistica era divenuta
l'arma metodologica di maggiore prestigio tra gli psicologi. Insomma,
era di moda, e Rhine ne approfitt palesemente.
iLa mia affermazione vi sembrer sicuramente eccessiva, ma io credo
che il grande merito di Rhine, miti e mitologie a parte, solo questo.
Per il resto la sua opera non di grande rilevanza scientifica. Ha rap-
presentato, al contrario., una vera manna per i critici (il 90% delle critiche
si fondano su quel paradigma) e non ci ha in fondo detto molto sulla
natura della psi.
Rhine ha avuto, per, una grande importanza, per cos dire, politi-
ca nella storia della parapsicologia. stato l'unico, infatti, a capire
qual era la domanda della comunit scientifica nei confronti. della
parapsicologia. La comunit scientifica chiedeva che il modello parapsi-
cologico si adattasse al paradigma della psicologia di quel periodo storico.
E qui necessaria una breve digressione. Negli anni '20, la psicologia
americana aveva subito una trasformazione notevole, per merito di un
giovane intraprendente psicologo: G. B. Watson. Watson apparteneva ad
una famiglia non solo religiosa, ma anche bigotta. Il suo odio per la re-
ligione e il dogmatismo sembra avere avuto un'influenza determinante
sulla evoluzione del suo pensiero. Comunque stiano le cose, Watson
pubblic, nel 1913, un articolo sulla pi importante rivista di psicologia
arnericana, nel quale si proponeva di cambiare il corso della storia di
212
questa scienza (16). 1a sua assunzione di base, infatti, era che la psico-
logia, in quanto tale, non esistesse, e il difetto stava nella eccessiva con-
siderazione che gli psicologi avevano della mente. :1a mente, come entit,
non esisteva, e se anche esisteva non era indagabile, non essendo l'intro-
spezione un metodo' scientifico accettabile. L'unico modo di studiare la
mente, quindi, era quello di studiarne le manifestazioni esteriori, cio il
comportamento, tant' che la sua corrente di pensiero fu chiamata com-
portamentismo . Ed ebbe soprattutto molto successo. Perch questo
successo? Per il periodo storico nel quale la societ americana di aHora
viveva. Era un periodo di grandi successi economici e politici, oltrech
scientifici. Dopo la vittoria nella prima guerra mondiale, gli Americani
erano creditori di milioni di dollari nei confronti del vecchio continente
ed avevano, con un anno di guerra, riguadagnato la posizioni che avevano
perse dopo il distacco dalla madrepatria inglese. Ora gli Europei, civili e
progrediti, con secoli di cultura alle spalle, non li guardavano pi dall'alto
in basso. Nello stesso tempo si viveva nel sogno, tipicamente americano,
dell'Highest standard 01 living (il pi alto tenore di vita). Quello che la
societ e la cultura americana chiedevano era pragmatismo, capacit
pratica, filosofia applicabile alla quotidianit. Watson con la sua psico-
logia prometteva lo studio ed il controllo del comportamento , e ,le
implicazioni sociali e politiche di questa politica erano incalcolabili.
Se la parapsicologia voleva inserirsi nel gioco doveva prospettare alla
comunit scientifica 'CJualcosadi simile. Non pi misteriose sedute media-
niche, n ricerche sulla sopravvivenza. Alla scienza Americana di quel pe-
riodo interessava come poter trarre utilit pratica dalle capacit umane,
non avere un contatto con i defunti, ma utilizzare meglio, in questa vita,
i mezzi che la ricerca metteva a disposizione.
Come fare, allora, per far accettare la parapsicologia come scienza?
Il periodo certo non era dei migliori. In America la pi grossa autorit
nel campo era il professor W. McDougall che non era riuscito a far fare
un solo passo in avanti alla parapsicologia. Anzi, questo grande acca-
demico era abbastanza impopolare tra gli psicologi e gli scienziati. I
motivi di questa impopolarit erano molteplici. Anzitutto era un uomo
di destra, profondamente razzista (era convinto che i nordici fossero
una razza superiore ai meridionali) e tutt'altro che progressista {17).
Quando Watson espresse la sua idea (sicuramente materialista), McDougall
fu sommerso dal successo del suo avversario (18).
Rhine - non so quanto consciamente - colse la palla al balzo.
Qual era la domanda del pubblico? Pragmatismo? E Pragmatismo avreb-
be avuto.
Intendiamoci: non che Rhine sia stato meno spiritualista di Mc
Dougall o di ConaTI Doyle (19), n sicuramente un progressista. Ma era
pi giovane (aveva poco pi di trent'anni) e pi intraprendente.
Anzitutto, Rhine decise di definire con esattezza quali fossero i limiti
e l'oggetto della parapsicologia. Per farIo scelse i fenomeni pi asettici
e meno emotivamente coinvolgenti, quelli che 'avrebbe successivamente
213
chiamato di percezione extrasensoriale . Nel far questo - e forse se
ne rese perfettamente conto - si ricolleg alle inziali ricerche di Barrett,
ristabilendo quella continuit ideale ,che era stata in qualche modo
inquinata da certi atteggiamenti dello spiritualismo scientifico. Anche
quando, negli anni '30, egli aggiunse al campo di ricerca della parapsi-
cologia laPK, la sua riforma della parapsicologia era stata straordi-
nariamente radicale. D'altra parte la sua scelta era necessaria per poter
applicare alla ricerca il metodo sperimentale. Anche in questa sua scelta
Rhine non fu originale, ma riprese la vecchia idea di Richet del calcolo
statistico. Ora poteva presentare nuove ricerche su vecchi fenomeni
vestiti a nuovo. E la presentazione che ne fece fu straordinariamente
efficace.
Anzitutto presentava agli psicologi, soprattutto, una scienza con un
nome nuovo, parapsicologia, termine coniato da Max Dessoir nel 1899,
dimenticato (sempre 'per Ia mancanza di una domanda sociale) e rispol-
verato con un fine preciso: quello di ricollegare quanto pi possibile la
parapsicologia alla scienza del momento. Poi present un contenuto di
questa scienza ampiamente accettabile: cio lo studio di una forma di
comunicazione e! o di informazione di natura sicuramente psicologica,
il che non escludeva - anzi implicava - una sua utilizzazione pratica.
Infine, utilizz un modello classicamente psicologico per lo studio della
psi. Tra sigle, metodi matematici e ridefinizioni, Rhine ottenne il suo
risultato. Soprattutto Rhine ebbe il grande merito (politico beninteso e
non scientifico) di presentare un modello pragmatico della psi, presen-
tandola come capacit ,studiabile e controllabile dagli esperimenti. Pre-
sent, inoltre, un modello che allora sembrava ripetibile e lo ricolleg
al modello psicologico imperante. Sta di fatto che in pochissimi anni la
parapsicologia ottenne quel riconoscimento scientifico che non 'aveva ot-
tenuto sino allora. Lo ottenne a spese del depauperamento della sua
problematica, della sua fenomenologia, del suo metodo. Oggi noi ab-
biamo la certezza che Rhine avesse avuto una concezione limitata della
psi, per la sua fu una strategia che gli consent di fare accedere per la
prima volta stabilmente la parapsicologia all'universit.
Intorno agli anni '40 (gli anni del secondo conflitto mondiale) la
situazione politica e sociale della parapsicologia mut col mutare degli
equilibri sociali e politici in America. Il pragmatismo americano era al
suo massimo livello, e la parapsicologia, infatti, raggiunse il suo pi
alto standard scientifico. Uno dei miti pi celebri di quel periodo (tra
gli anni venti e i quaranta) riguarda l'ostilit preconcetta deI!a scienza.
Questo non assolutamente vero, ed ho anzi l'impressione che sia stato
--inventato successivamente. Sulla rivista Nature, per esempio, comparve
una recensione (non firmata) del primo libro di Rhine (20), ed
una recensione chiaramente positiva. L'articolista si mostra molto in-
teressato al lav()ro di Rhine e l'unica critica legittima che fa quella
relativa alla ripetizione di questi risultati. Se questi risultaticontinueran-
no, dice insomma, la scoperta di Rhine sar una grande scoperta. E no-
214
nostante tutto, dei critici diedero anche il loro contributo, per esempio, a
ESP aiter 60 years, che per anni rappresent la pi autorevole risposta
ai critici (21).
Per anni i parapsicologi continuarono a lavorare indisturbati dalla
scienza nei loro laboratori. Anzi, il loro lavoro era ,seguito con un certo
interesse, Le cose cominciarono a cambiare intorno 'agli anni '50 quando,
col mutare delle condizioni economiche e sociali erano mutate anche le
condizioni che avevano favorito l'exploit della ricerca psichica. Direi,
anzi, che dal 1960 in poi i parapsicologi divennero il bersaglio preferito
dei critici. E il motivo semplice: Rhine non aveva continuato sulla
strada originaria. Aveva promesso molto, ma aveva mantenuto poco.
Cominciava a parlare alla scienza negli stessi termini in cui avevano
parlato gli spiritisti dell'epoca di McDougall: concetti come lo psi-missing
(o errore psi), l'influenza dello sperimentatore e l'effetto declino; affer-
mazioni teoriche del tutto inverosimili; risultati sperimentali sempre
meno costanti cominciarono ad irritare il mondo della scienza. Dov'erano
i fatti che Rhine aveva promesso? Non esistevano. La ripetibilit era un
sogno. Una delle critiche maggiori quella fatta da un testo accademico
americano di psicologia, che accusa tra l'altro i parapsicologi di utilizzare
analisi statistiche troppo sofisticate per analizzare i risultati (22). Insomma,
si cominciavano a chiedere gli scienziati: questa psi c' o non c'? Se c'
la' dimostrazione deve essere semplice, chiara ed efficace. ,Se non c'
inutile continuare a proporre la parapsicologia come una scienza (23).
Dobbiamo riconoscere che non avevano torto. Non un caso che
proprio in quegli anni sulla parapsicologia si river,sarono le critiche pi
severe. La .domanda di affiUazione alla AAAS fu rifiutata pi volte. :La
domanda sociale della parapsicologia era calata.
'Le azioni della parapsicologia, invece, subirono una impennata
qualche anno dopo, intorno al 1969. Ci dovuto a due fatti, uno dei
quali ho gi altrove evidenziato. Il primo fatto quello tecnologico:
la trovata di un fisico tedesco aveva risolto un grosso problema tecnolo-
gico, quello della completa autonomia delle prove dallo sperimentatore,
mediante l'utilizzazione dell'elettronica (24). Questo fece sicuramente
una buona impressione, insieme ad altri esperimenti che utilizzarono le
sofisticazioni della tecnica moderna. Si cominci a studiare i sogni tele-
patici in laboratorio, con tecniche EEG (25), si cominci a studiare il
rapporto tra la psi e la neurofisiologia (26). Insomma la parapsicologia
dimostr di essere in grado di aggiornarsi. Questo fu possibile dopo
l'abbandono della politica rhiniana. Rhine ormai era un decano. Na-
scevano altri indirizzi. Non un caso, per esempio, la vivace antipatia
che legava Rhine a Helmuth Schmidt (27). Ma vi fu anche un altro
fatto importante, oltre alla affermazione dei giovani su una leadership
quasi gerontocratica, e cio le mutate condizioni culturali. Siamo nel
1969, e l'America,come tutto il mondo occidentale, percorsa da fre-
miti di rinnovamento. C' la contestazione in Europa, nella California
Berkeley gi esplosa. Si afferma una politica libera!, o radica!, se pre-
215
feriie, aperta a tutte le innovazioni, a tutti i progressi. C' l'ansia di un
rinnovamento spirituale che dalle coste del PacifIco giunge sino a quelle
dell' Atlantico. Il rinnovamento investe molte sfere della societ america-
na: si contesta per il Vietnam, si contesta per l'universit, si contesta con-
tro un certo tipo di scienza. I parapsicologi pi accorti hanno capito che
i tempi sono cambiati e gettano via gli abiti, ormai logori, del rhinismo.
Watson gi un ricordo (la sua carriera accademica finita nel pantano
di uno scandalo coniugale).
Nuove correnti di pensiero si affacciano alla ribalta della cultura
americana: ,c' la marijuana, le esperienze di vetta, e un certo Carlos
Castaneda si laureato in antropologia discutendo una tesi di laurea
sul suo 'apprendistato presso uno stregone yaqui (28). Uno psicologo
accreditato come Tart ne uno dei mentori (29). Uno degli argomenti
che pi interessano quello degli altri stati di coscienza, e non un caso
che proprio in quegli anni migliaia di giovani lasciano il mondo occi-
dentale per le comuni indiane. La meditazione trascendentale e i nuovi
movimenti filosofici imperano. A Citt del Messico Herbert Marcuse
continua a svolgere la sua attivit di insegnamento. Il Marxismo
sbarcato gi da tempo in America, il movimento per i diritti civili dei
negri americani fa passi da gigante. un momento cio di grande rin-
novamento. il momento adatto perch questo rinnovamento si estenda
anche alla parapsicologia che viene ammessa all'AAAS. La battaglia
vinta, ma a vincerla non stata la parapsicologia, quanto il rinnovarsi
del pensiero che trova, per esempio, espressioni in nuove correnti filoso-
lfiche, la cui manifestazione pi nota forse quel Mattino dei maghi di
Pawels e Bergierche diviene subito un best-seller. L'accettazione della
parapsicologia come scienza uno dei momenti di questo rinnovamento.
Questi esempi dimostrano che vi sono molti fatti della storia della
parapsicologia che andrebbero riconsiderati per sfatare alcuni miti. Molti
altri argomenti andrebbero discussi, ma qui ho inteso presentare non
una revisione critica della storia della parapsicologia, ma solo una di-
versa chiave di lettura.
Vi ho esposto alcune mie persbnali idee sulla storia della parapsi-
cologia e sui suoi miti, limitandomi naturalmente a una discussione delle
linee generali di questo argomento. Vorrei ora dirvi qual il mio parere
sull'importanza della ricerca storica in parapsicologia.
lo credo che la ricerca storC'a non sia solo ricerca di dati, di fatti
sconosciuti, di eventi poco noti. anche ricerca delle motivazioni, delle
idee originarie, delle istanze psicologiche. Quando un archeologo, per
esempio, trova un reperto appartenente ad una civilt del passato
non si limita a costatarne la presenza, bens tenta di interpretarlo alla
luce delle conoscenze disponibili di storia, di letteratura, di filosofia, di
scienza, di economia e altro ancora.
Lo studioso della preistoria non si limita, per fare un esempio, a
prendere atto dell'esistenza dei dipinti rupestri, bens tenta di compren-
derne il significato storico. Nel fare questo pu anche sbagliare, ma
216
anche attraverso l'errore di tanti studiosi che noi abbiamo compreso l'evo-
luzione storica della civilt umana. Lo stesso vale per la ,storia della
scienza. La storia della parapsicologia stata sinora una pittura rupestre
che non stata interpretata. Forse perch vi stata una tendenza a
creare facili mitologie, pi motivanti e gratificanti della realt storica.
Eppure questo dipinto rupestre deve avere un significato: non so quale
esso sia, ma deve averlo. La parapsicologia, scienza o non scienza che
sia, un sentiero che si snoda verso la conoscenza ed ha una sua ori-
gine, per quanto misteriosa, che ne ha condizionato la direzione.
iLa situazione delle ricerche storiche in parapsicologia mi ricorda
un'opera di fantascienza di Philip Jos Farmer (30). Si tratta di
un'epopea meravigliosa. Ad un certo momento del tempo ed in un
certo luogo dello spazio, tutta l'umanit di tutti i tempi contempora-
neamente risorge. Non si tratta della resurrezione promessa dalle religioni,
bens di uno straordinario esperimento scientifico. Tutti gli uomini ri-
sorgono sulle rive di un fiume lungo milioni di chilometri, e i pi in-
traprendenti decidono di scoprire da dove questo fiume si origini, alla
ricerca del segreto di quell'immortalit .,che hanno acquisito.
Anche noi abbiamo scoperto un fiume immenso e misterioso. Ora
dobbiamo scoprirne le sorgenti.
Giovanni Iannuzzo
RIFERIMENTIBIBLIOGRAFICI
1) Questa classificazione per esempio riportata in:
INARDIM.: Storia della parapsicologia. Quaderni di Parapsicologia, IV-VI,
n. 6,8, 1975.
INARDIM.: Il romanzo della parapsicologia. Milano, SugarCo, 1974.
DETTOREU.: Storia della parapsicologia. Milano, Armenia, 1975.
EBoNM.: Una storia della parapsicologia, in E. D. Mitchell (ed.) Esplorazioni
psichiche in USA, voI. I, Torino, MEB, 1975.
BELOFFJ.: Panorama storico, in L'universo della parapsicologia (B. B. Wolman
ed.), Milano, Armenia, 1979.
2) Confrontare il volume:
VARTIERJ.: Allan Kardec, la nascita dello spiritismo, Roma, Edizioni Medi-
terranee, 1973. Il nome di Kardec sembra gli sia stato suggerito da una seduta
spiritica, nella quale gli fu detto essere la reincarnazione di un druido
celtico che aveva quel nome, che Rivail adott quindi come pseudonimo.
3) Un sostenitore di questa tesi Vartier (op. cit.).
4) MARYEDDYBAKER la fondatrice della Christian Science una setta religiosa
americana uno dei cui aspetti pi noti quello delle guarigioni spirituali .
5) Confrontare:
ELLENBERGER H. F.: La scoperta dell'inconscio. (2 volumi) Boringhieri, To-
rino, 1976.
6) KERNERJ.: La veggente di Prevorst. Milano, Armenia, 1979.
7) In realt, il mesmerismo ebbe una notevole importanza per molti movimenti
scientifici afIerenti all'area della moderna psicologia e psichiatria poich fu la
prima corrente scientifica ad evidenziare fenomeni e teorie che poi sarebbero
state comuni a numerose discipline scientifiche (basti pensare alla trance, ai
fenomeni ipnotici e a tutta la teoria che sottende tali fenomeni).
217
8) ELLENBERGER H. F.: La icopert dell'inconscia, op. cit.
8b) DENTONW.: I segreti della natura. Milano, Armenia, 1980.
9) BARRET W.: On some phenomena associated with abnormal conditions of mind.
Proc. SPR, 1, 238-244, 1882-83.
lO) Vedi: .
FRASERNICOL: The Founders od the S.P.R. Proc. SPR, 55, 1972, 341-69.
Sulla fondazione dell'SPR si possono anche consultare:
GAULDA.: The lounders 01 psychical research. London, 1968.
INARDI M. e IANNuzzoG.: Parapsicologia realt contestata, Milano, SugarCo,
1981.
RANDALL T.: La parapsicologia e la natura della vita. Milano, Armenia, 1975.
11) IANNuzzoG.: Il pensiero di Ernesto Bozzano tra' spiritualismo scientifico' e
parapsicologia: una rivalutazione. Luce e Ombra, 1982.
IANNuzzoG.: Ernesto Bozzano: la vita e l'opera. Le monografie di Luce e
Ombra, Bologna, 1983.
12) RICHETafferm, in una lettera a Bozzano, poi pubblicata su Light di condivi-
dere le sue idee sulla sopravvivenza.
13) EDGEWORTH F. Y.: The calculus of probabilities applied to psychical research.
Proc. SPR, 3, 1885.
EDGEWORTH F. Y.: The calculus of probabilities applied to psychical research.
4, 1886.
14) RICHETC.: La sujestion mentale et le calcul des pl'obabilits. Rvue Phila-
sophique, dicembre 1884.
15) Vedi per esempio:
RAOK. R. (ed.): f. B. Rhine: On the Frontiers 01 Science. Tefferson, N. C.,
McFarland, 1982.
The life and work of T.B. Rhine: 1895-1980.Numero speciale del Journal al
Parapsychology, 45, n. l, 1981.
BRIAND.: The Enchanted Voyager: The Lile al J. B. Rhine. Englewood Cliffs,
N. T., Prentice Hall, 1982.
16) Vedi il volume:
SCHULTZD. P.: Storia della psicologia moderna. Firenze, Giunti-Marzoco, 1974.
17) Confrontare quanto afferma D. P. SCHULTZnella sua Storia della psicologia
moderna , op. cit.
18) WATSONe McDOUGALLebbero numerose polemiche sul comportamentismo;
gli scritti polemici su questo argomento furono poi raccolti in un volume,
dall'emblematico titolo di The battle lor Behaviourism , la battaglia per il
comportamentismo.
19) Sullo' spiritualismo' di Rhine vedi:
IANNuzzoG.: La rivoluzione spiritualista di Toseph Banks Rhine. Luce
e Ombra, 1, 1983.
20) RHlNET.B.: Extrasensory Perception. Boston, Branden Press, 1973.
21) RHlNEet al.: Extrasensory perception alter 60 years. Boston, 1940.
22) La critica espressa in:
HILDGARD, ATKINSONe ATKINSON:Psicologia, corsa introduttivo. Firenze,
Giunti-Barbera, 1974.
23) Questa osservazione fu, tra gli altri, espressa da C.E.M. Hansel nel suo ESP:
a scientific evaluation, dove afferm che se, con l'utilizzazione di particolari
macchine elettroniche non si fosse dimostrata l'esistenza dell'ESP era inutile
distogliere giovani studiosi da ricerche pi costruttive.
24) Si tratta delle macchine elettroniche inventate da Helmut Schmut basate su
processi di decadimento radioattivo.
25) Una buona rassegna di queste ricerche disponibile in:
ULLMANM., KRIPPNERS. with VAUGHANA.: Dream telepathy. Penguin Books,
New York, 1973, al quale si rimanda anche per la bibliografia sull'argomento.
26) Un esempio di queste ricerche pu essere fornito dalle tecniche di isolamento
sensoriale (come il ganzfeld).
27) Dei suoi rapporti con Rhine ha parlato lo stesso Helmuth Schmidt in una in-
tervista pubblicata su 'Il monda della parapsicologia '.
218
28) Castaneda ha poi pubblicato in un volume questo suo studio:
CASTANEDA C.: A scuoladallo stregone.Una via yaqui alla conoscenza.Roma,
Astrolabio, 1970.
29) TARTdiscute delle esperienze di Castaneda in uno scritto pubblicato nel vo-
lume Aspetti scientifici della parapsicologia, a cura di R. Cavanna, Borin-
ghieri, Torino, 1974.
30) L'opera di FARMER nota come' ciclo del fiume' e consiste di quattro ro-
manzi:
FARMER P. J.: Il fiume della vita. Ed. Nord, 1981;Alle sorgenti del fiume, Ed.
Nord, 1983; Il grande disegno, Ed. Nord, 1983; Il labirinto magico, Ed. Nord,
1981.
SUMMARY
The Author, in this paper, analyze some probIems of the history of parapsy-
chology, like and the origins of spiritualism, the foundation of psychicai research,
and the advancement of experimentai parapsychology, among others.
He suggest that many of the correDI opinions - expressed by a number of
students - about the history of parapsychology afe misrepresentation of this topic.
According to the Author it seems exist a ' mithology' of the history of parapsy-
chology, that musI be modified and corrected.
Therefore, the Author enphasize the importance of historical researches in
parapsychological field.
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