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Domenica 29 novembre 2009 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 www.lagazzettadelmezzogiorno.

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IL FATTO IERI LA MANIFESTAZIONE. MOMENTI DI TENSIONE QUANDO HA PRESO LA PAROLA FABIO MATACCHIERA SOSTENITORE DEL VOTO PER LA CHISURA DELL’ILVA

La marcia delle polemiche


QUELLA CITTA’
CHE IERI
NON ERA
NEL CORTEO
di DOMENICO PALMIOTTI Il referendum divide il palco e la piazza di «Altamarea»
In quindicimila hanno sfilato nelle vie
P
oniamo subito una do-
manda agli organizzato- IL LEADER DEI VERDI
ri della marcia per l’am- del centro cittadino arrivando
biente che ieri ha attra-
versato il centro della città: e se sino a piazza Garibaldi «Città snobbata
non ci fossero stati gli studenti? E
Tanti i giovani e i bambini nel corteo
se le scuole non si fossero mo-
bilitate? Perchè il punto vero non è
un ricorso
chiedersi se ieri c’era lo stesso
numero di persone, o di più o di
meno, rispetto ad un anno fa, ma
l Erano in 15mila circa a sfilare ieri con «Al-
tamarea», il cartello di associazioni ambienta-
per difenderla»
quanto la città tutta sia stata coin- liste che ha organizzato la seconda marcia per
volta. Poche rappresentanze po- chiedere al mondo politico e alle industrie nuove l «Per l'inquinamento il gover-
litiche e istituzionali. Ma questo azioni contro l’inquinamento a Taranto. E’ stata no italiano, attraverso il ministe-
non è uno scandalo perchè tra una la marcia delle polemiche. A daccendere la miccia ro dell’Ambiente, ha messo all’ul-
politica che sfila in passerella ed il referendum per la chiusura dell’Ilva. A nome timo posto Taranto. Tra i 157 pro-
una politica che produce fatti e dei referendari ha cercato di prendere la parola getti all’ordine del giorno per
decisioni che tutelano gli interessi Fabio Matacchiera. C’è stata molta tensione sul l’Autorizzazione integrata am-
collettivi, preferiamo senz’altro palco e sono emerse diversità di vedute con la bientale, Taranto risulta solo al
quest’ultima. No, il punto è che nel leadership di «Altamarea» contraria alla chiu- 113 posto». Lo ha dichiarato il pre-
corteo di ieri avremmo voluto ve- sura dell’Ilva e favorevole all’eco-compatibilità sidente nazionale dei Verdi, An-
dere più trentenni, quarantenni, industriale. Dalla politica l’impegno a continuare gelo Bonelli, ieri alla marcia di
cinquantenni. Più classe dirigen- nell’azione e a fare di più I cittadini temono per la Altamarea. «Si tratta di una cosa
te, più mondo delle professioni, loro salute e chiedono di far presto sconcertante per i cittadini ta-
più imprenditori, perchè si può SERVIZI DA PAG. II A PAG. VII >> rantini che da anni convivono
fare buona impresa e sviluppo con una grave emergenza sani-
senza spargere polveri, fumi e ve- taria ed ambientale. Una situa-
leni. Avremmo voluto vedere an- zione intollerabile. Per questo noi
che qualche striscione in più di DOPO LA MANIFESTAZIONE Verdi - rileva Bonelli - nella pros-
organizzazioni di categoria. Inve- sima settimana presenteremo
ce nel corteo la rappresentanza
adulta - escluse le tante madri che
accompagnavano i propri figli -
non aveva il peso che sarebbe stato
E Pelillo litiga una denuncia alla Corte europea
e chiederemo che sia aperta una
procedura d’infrazione per que-
sta situazione sconvolgente».
giusto aspettarsi. Ma soprattutto
nel corteo non c’erano, esclusa la
rappresentanza del Circolo ope-
con alcuni CASTELLANETA
ambientalisti
raio ionico, i lavoratori dell’Ilva e
delle fabbriche.
Sia molto chiaro: la manifesta- Tenta di rapinare
zione non è stata un fallimento. Ha
lanciato un nuovo segnale forte. un cameriere
Però se la posta in gioco è abbat- l Finale con litigio, ieri, per l’assessore re-
tere le sostanze inquinanti, con-
trollare in continuo ciò che esce da
gionale Michele Pelillo presente alla manifesta-
zione per l’ambiente organizzata da «Altama-
finisce in manette
MASSARI A PAG. VIII >>
torce e ciminiere, avere un siste- rea».
ma industriale rispettoso dell’am- Era da poco calato il sipario sulla marcia quan-
biente, bisogna fare in modo che do Pelillo si è avvicinato ad un gruppo di par-
questa diventi ancor di più una tecipanti criticando alcuni aspetti relativi all’in-
vera battaglia collettiva. E questo tervento che, dal palco, puntava l’indice contro i INFLUENZA A
può avvenire se ci si confronta con
quei pezzi di città ieri assenti. Se si
politici riprendendo uno scritto di Giorgio Gaber.
Pelillo avrebbe invitato a non generalizzare per Da Manduria
coinvolge chi in quelle industrie ci evitare i pericoli del qualunquismo, ma è scattata
vive e ci lavora. Giusto investire una scintilla polemica che ha rischiato di de- a Lecce, grave
nelle giovani generazioni, e quin- genare. L’intervento di alcune persone ha scon-
di la presenza dei ragazzi va bene,
ma sarebbe un errore chiudersi
giurato lo scontro fisico tra l’assessore regionale e
uno dei manifestanti limitando il tutto a un di-
bimba di 2 anni
SERVIZIO A PAG. IX >>
nel clamore di un giorno. verbio animato. BAMBINI CONTRO L’INQUINAMENTO Un’immagine della manifestazione di ieri [foto Todaro]
II I TARANTO PRIMO PIANO Domenica 29 novembre 2009

NO ALL’INQUINAMENTO I NUMERI
Quindicimila partecipanti hanno sfilato
nelle vie centrali del Borgo.
LA MARCIA DI ALTAMAREA La manifestazione in piazza Garibaldi

Il referendum
divide la «marea»
«Non volete la chiusura dell’Ilva». È bagarre sul palco
FULVIO COLUCCI edificante dal punto di vista del
morale e della morale, ma insuf-
l La marcia di «Altamarea» ha ficiente nell’azione di salvaguar-
raccolto ieri quindicimila persone dia della salute pubblica.
sfilate lungo le vie del centro cit- Quella che rischia di affievolir-
tadino (manifestazione finale in si, distratta dalla preparazione de-
piazza Garibaldi). L’iniziativa ha gli striscioni, è la reale volontà di
confermato ampia partecipazione azione, la pressione costante sulle
e grandi timori: a Taranto il mo- istituzioni perché facciano il loro
vimento ambientale rischia di di- dovere: stringere all’angolo la
ventare un simbolo vuoto se non grande industria e imporre pre-
continuerà a incidere sulla realtà. scrizioni che riducano l’inquina-
Se cioè sceglierà striscioni, slogan, mento e riequilibrino la disastrata
parole d’ordine, musica, marce e situazione ambientale tarantina.
marcette per aggirare l’ostacolo: il Sarebbe stato molto più utile, in
confronto sui fatti con l’apparato questa settimana, preparare la let- IN MARCIA
politico-industriale che fa finta di tera nella quale chiedere al sin- Alcune
dividersi ed è, in realtà, interessato daco Stefàno di mobilitare l’Arpa e immagini
a condizionare e, lì dove possibile, avviare nuove indagini sull’origi- della
a spaccare il fronte ecologista. ne dell’inquinamento da benzoa- manifesta-
Non una Taranto ha sfilato ieri, pirene. Sarebbe stato molto più ur- zione di ieri
ma pezzi di Taranto. Schegge di gente stringere il sindaco sull’ipo- organizzata
uno specchio infranto con le quali tesi prescrittiva che permette al da
è facile ferir- Comune di chiedere all’Ilva le cen- «Altamarea»
La replica si. Pezzi sle-
gati tra loro e
traline di montoraggio all’esterno
dello stabilimento.
[foto Todaro]
.

«Sbagliato spaccarsi compresi nel


ruolo di sal-
Per la marcia il tempo c’era. E
c’era il tempo per liberarsi
rimaniamo uniti vatori della
patria che
dall’equivoco: la manifestazione
andava fatta per un obiettivo con-
nella lotta» prende sem-
pre più le for-
creto. Chiedere, appunto, una
«stretta» sulle emissioni di benzoa-
me del social pirene, il nuovo grande pericolo.
network Facebook e sempre meno Saranno, a questo punto, le ele-
quelle dei quartieri-sudario cui le zioni regionali il grande esame di
ciminiere fanno da corona di spi- maturità del movimento ambien-
ne. tale tarantino. Parlare di 15mila
Solo il referendum per la chiu- partecipanti è relativo. Tanti di
sura dell’Ilva, come un’«indicibile questi erano bambini e adolescen-
bestemmia», nella sua drammati- ti, il mondo della scuola ha dato un
ca carica di ordalia, di forca cau- contributo decisivo a ridurre il pe-
dina, di spareggio con la Storia, ha so delle frazioni.
avuto la forza di svelare l’equivo- Gran parte di Taranto, inutile
co. nasconderlo, era altrove, l’Italia ie-
«Altamarea non vuole il referen- ri era altrove. E se proprio guar-
dum, non vuole la chiusura dell’Il- dava al Mezzogiorno si soffermava
va» ha spiegato Fabio Matacchie- su Bari e sulla manifestazione del-
ra. «Non dividiamoci, restiamo la Cgil. Quella, per intenderci, che
uniti, non siamo contrari al refe- ha tolto da ogni impiccio il segre-
rendum, ma pensiamo a un’indu- tario Luigi D’Isabella.
stria eco-compatibile» è stata la li- Insieme al segretario della Uil
nea di difesa del cartello ambien- Sorrentino, D’Isabella aveva pro-
talista. Ma la tensione è salita alle messo una «significativa» parteci-
stelle, per Matacchiera non è stato pazione. Dei due sindacati nem-
facile prendere la parola in mezzo meno una bandiera. Più coerente
alle polemiche. Il malessere era la Cisl di Daniela Fumarola ferma
palpabile. all’«adesione morale» e al rifiuto di
Il rischio è che restino Quella pa-
tria, fino a
qualsiasi superamento della cul-
tura industriale. Questo gesto è
i simboli ma l’azione quando non
comprende-
stato persino più apprezzabile del-
la contraddittoria «toccata e fuga»
perda la sua spinta rà operai (a
centinaia e
attuata dal presidente della pro-
vincia Florido e, pare, dal sindaco
contro l’inquinamento non in spa- Stefàno. Del presidente della Re-

«Istituzioni e politici hanno il dovere


ruti simula- gione Vendola nessuna traccia. Ma
cri) e classe perché Taranto è meno importante
media avulsa dalla Burberry so- di Bari? Forse la marcia ha perso
ciety resterà, virtualizzandosi pro- l’appeal dello scorso anno?

di non deludere le attese della gente»


gressivamente, la piccola repub- Il palco ha vinto, ieri, sulla real-
blica dello sterile risentimento. tà. Ai quindicimila che hanno
Al contrario dello scorso anno, marciato non è stato risparmiato
quando l’obiettivo - chiaro, persino nulla: né l’entusiasmo né il dolore
politicamente «certificato» - era la né il narcisismo e nemmeno le «di-
richiesta di una legge regionale verse» correnti di pensiero. Per l La marcia contro l’inquinamen- verso la stessa meta con la comune Richieste che intendiamo sostenere
per il taglio alle emissioni di dios- questo «Altamarea» deve interro- to a Taranto è sicuramente riuscita in volontà di cambiare le cose. Domani anche nelle istituzioni in cui siamo
sina, ieri si marciava per «troppi» garsi e capire i rischi che si celano quanto a partecipazione. Ma ora? Che si riparte di qui». presenti».
obiettivi: dal monitoraggio in con- se tutto diventa, numeri a parte, la si fa? Come possono le istituzioni non «Ora le istituzioni - dichiara l’ono- «La grande partecipazione popo-
tinuo alla tutela della salute pub- stanca ripetizione di un rito. deludere i cittadini? «La Regione Pu- revole Pierfelice Zazzera, coordina- lare a questa manifestazione - sostie-
blica alla sicurezza in fabbrica. In Defilato, Sandro Marescotti, lea- glia deve continuare a fare quello che tore regionale dell’Italia dei valori - ne l’assessore comunale al Bilancio,
concreto, quindi, non si chiedeva der di Peacelink, non ha preso la sta già facendo da quattro anni per la devono ascoltare i cittadini che non Dante Capriulo - deve rappresentare
nulla di attuabile a stretto giro se parola. Un errore perché c’è bi- titela ambientale - risponde l’asses- vogliono continuare a vivere sotto il una spinta a fare di più nei program-
non attraverso scelte che impon- sogno della sua carica «riformi- sore regionale al Bilancio, Michele ricatto occupazionale dell’Ilva, che mi istituzionali. Ma bisogna dire ai
gono una visione ferrea di proble- sta», di pacato ragionamento e di Pelillo -. E’ avvenuto un grande mi- chiedono a tutte le aziende presenti cittadini che la trasformazione di Ta-
mi e soluzioni, non il riadattamen- strategia a lungo termine. Per gui- racolo: la gente ha alzato la schiena nel polo industriale di Taranto di ade- ranto in una città ecocompatibile non
to in salsa d’ostriche di Give peace dare la «marea» ed evitare la de- sui problemi del territorio. E adesso guarsi alle norme e di sottoporsi ai è un passaggio immediato che si at-
a chance di John Lennon, di per sé riva. cittadini e istituzioni vanno insieme monitoraggi continui di organi terzi. tua con una marcia o un referendum,
Domenica 29 novembre 2009 TARANTO PRIMO PIANO I III
LA POLITICA LA GENTE
Dal Pd all’Idv un coro unanime I cittadini chiedono che continui
«Adesso la Regione Puglia e gli altri enti locali la lotta all’inquinamento
devono fare ancora di più» per la tutela della salute pubblica

«Dirò sì alla chiusura


dell’Ilva per salvaguardare
la vita di noi giovani»
«Voterò no, chiudere o no è scelta dei tecnici»
SÌ AL PAMELA GIUFRÈ
REFERENDUM
Dall’alto in l In 15mila hanno marciato
basso, contro l’inquinamento ieri a Ta-
Raffaele ranto. Un fiume di gente ha sfilato
Boccuni e dall’Arsenale della Marina a piaz-
Alessandra za Garibaldi.
Corrado nel A distanza di un anno dalla pri-
corteo di ieri ma, grande manifestazione a fa-
promosso da vore dell’ambiente promossa dal
Altamarea comitato Altamarea, ieri i citta-
[foto Todaro] dini sono di nuovo scesi in piazza.
Erano meno i sindacalisti e i po-
litici, forse, ma non gli studenti, i
ragazzi, i bambini. E con loro tan-
te mamme. Tutti convinti che in-
sieme si può e si deve lottare per il
diritto alla salute. Nel 2008 alcuni
piccoli risultati si sono ottenuti. E’
il caso della legge regionale ta-
glia-diossina, del no al raddoppio
dell’Eni e del primato regionale TRA SI E NO
nell’utilizzo di energie rinnovabi- ALL’ILVA
li. Ma ci sono anche segnali di In senso orario,
apertura da parte della stessa partendo dall’alto,
grande industria, decisa ad abbas- Valentina Panunzio,
sare i livelli di inquinamento. Ed è Mauro De Luca e
per questo che la popolazione ha Angela Pignatelli.
preso più coscienza della sua forza Molte le opinioni a
persuasiva ed è tornata a prote- favore della chiusura
stare con striscioni e megafoni. dell’Ilva. Taranto
Tutto in maniera pacifica. Una Futura ha indetto su
forza persuasiva che in tanti san- questi temi un
no di poter esprimere. E vogliono referendum cittadino a
farlo. carattere consultivo
Ieri non era difficile distinguer- che però non si
li dietro la bandiera dei referen- svolgerà insieme alle
dari, ovvero di coloro che vogliono elezioni regionali di
dire subito la loro opinione marzo
sull’eventualità di chiudere, par- [foto Todaro]
zialmente o totalmente, l’Ilva. Co-
me Raffaele
Boccuni, in drò a votare a favore della chiu-
marcia nel sura totale dell’Ilva». Florido (Provincia)
gruppo di chi
chiede il refe-
«La vita prima di tutto. - affer-
ma Alessandra Corrado - Non si «I giovani
rendum subito.
«La consulta-
può sacrificare la salute umana in
nome dell’occupazione. Perciò al
in prima linea»
zione - dice - referendum metterò la croce sulla «Almeno l’80 per cen-
dev’essere fat- chiusura dello stabilimento. L’Ilva to di chi ha partecipato alla
ta immediata- deve cessare la sua attività a Ta- manifestazione contro l’in-
mente. E’ ver- ranto non soltanto per le conse- quinamento erano giova-
gognoso che il guenze sull’ambiente e sulla sa- ni. Significa che questo
Comune di Ta- lute, ma anche perché ogni giorno
messaggio di battersi per
la difesa della salute sta
ranto abbia gli stessi operai che vi lavorano passando tra le nuove ge-
rinviato il refe- all’interno rischiano la loro vita nerazioni». Così il presi-
rendum a dopo molto più che in qualunque altra dente della Provincia di
le elezioni re- realtà occupazionale e industria- Taranto, Gianni Florido,
gionali. E’ un le». durante la marcia alla qua-
tentativo di Più moderata infine la posizio- le hanno aderito anche nu-
boicottaggio. ne di due giovani genitori: Mauro merosi politici, tra i quali il
Ma noi cittadi- De Luca e Angela Pignatelli. «Ab- sindaco di Taranto Stefà-
ni non casche- biamo sempre fatto il nostro do-
no ed il suo vice Cervelle-
ra, ma anche i sindaci dei
ranno. Votere- vere - dice lui -, non ci tireremo comuni ionici, i quali, da
mo per la chiu- indietro neppure questa volta, e Palazzo di città, dove era
sura totale e andremo a votare al referendum in corso una riunione per
immediata sull’Ilva anche se non siamo com- l’Area vasta, hanno dichia-
dell’Ilva. E pletamente favorevoli a questa rato la loro vicinanza ai
chiederemo consultazione. Le soluzioni drasti- manifestanti. C’erano an-
che i proprieta- che, infatti, non sono mai le mi- che i presidenti delle cir-
ri delle indu- gliori». «Il problema - aggiunge coscrizioni Tamburi-Lido
strie risiedano sua moglie - va risolto a livello
Azzurro (Egidio Di Toda-
GIOVANI Tanti i ragazzi che hanno aderito alla marcia [foto Todaro] ro), Borgo-città vecchia
nello territorio legislativo. Noi cittadini possiamo (Luigi Paradiso) e Monte-
ma un lungo e faticoso percorso». E «Le istituzioni - rileva l’assessore dei loro stabilimenti. Se Riva vi- soltanto esprimere un parere, ma granaro-Salinella (Gianni
l’assessore comunale ai Lavori pub- provinciale al Lavoro, Vito Miccolis - vesse al quartiere Tamburi, non non si può scaricare addosso alla Azzaro) e Tre Carrare Soli-
blici, Alfredo Spalluto, aggiunge: «Il devono essere costanti e attente nella avrebbe il coraggio di dire, come gente la responsabilità così gran- to (Adriano Tribbia). «Dob-
nodo principale da sciogliere è la bo- battaglia per l’ambiente. Non si può ha fatto, che a Taranto non si muo- de di dover decidere del futuro di biamo ripartire dalle ulti-
nifica. Il Governo nazionale e la Co- guardare solo all’Ilva autorizzando re di tumore». questa città. Forse, avrebbero do- me parole del vescovo di
munità europea devono trovare i fi- dall’altra parte la costruzione di me- Voterà per la chiusura dell’Ilva vuto coinvolgerci prima e non Taranto per fare di Taranto
nanziamenti per bonificare l’area in- gastrutture inquinanti». E per il con- anche Valentina Panunzio: «Ho quando siamo arrivati a questo una città ecosostenibile in
cui convivano industria e
dustriale. Nel frattempo, però, si deve sigliere provinciale Luigi Pinto «l’im- parenti e amici che lavorano nel punto, quando la valutazione sulla salute», dice Azzaro. E
pretendere che l’Ilva e le altre in- pegno deve continuare. Come medi- siderurgico, ma preferisco la sa- chiusura dell’Ilva o sulla possibi- Tribbia, stigmatizzando il
dustrie rispettino le leggi sulle emis- co, infatti, constato quotidianamente lute all’occupazione. E’ un diritto lità di ricorrere alle migliori tec- rinvio del referendum:
sioni inquinanti, e si devono spingere l’aumento di allergie e patologie a da salvaguardare, soprattutto per nologie per portare a zero il livello «C’è il rischio che la gente
l’Arpa e gli altri enti preposti alla carico dell’apparato respiratorio do- noi giovani. Perciò, al di là di di inquinamento, dovrebbe spet- non vada a votare». [p.giuf.]
continua verifica di tutto questo». vute all’inquinamento». [p.giuf.] quando si farà il referendum, an- tare ai tecnici. Noi voteremo no».
IV I TARANTO PRIMO PIANO Domenica 29 novembre 2009

NO ALL’INQUINAMENTO VOGLIA DI FUTURO


Il gruppo nel quale sono i piccini degli asili nido è
IL «CUORE» GIOVANE DEL CORTEO aperto da un lenzuolo bianco sul quale centinaia
di mani hanno impresso la loro impronta

Dai più piccoli


NON SOLO
COZZE
Molti anni fa
Taranto era
conosciuta
come capitale
delle cozze. Poi

agli universitari
l’industrializzazione
ha portato
anche
conseguenze
negative come
ammonisce
questo cartello

un urlo: veleni via MARIA ROSARIA GIGANTE coro quando piazza Garibaldi si insieme. «Ci stiamo occupando a
La delusione di Merico (Bambini contro l’inquinamento) anima per i discorsi finali, un bri- scuola di come abbattere l’inqui-
«Sfilare non basta più,
. occupiamo le sedi istituzionali»
l Centinaia, migliaia di bam-
bini e giovanissimi ieri in corteo a
vido corre lungo la schiena. Fosse
tutto genuinamente vero, qualcu-
namento. E’ un argomento tra-
sversale in tutte le materie”, dice
manifestare per il diritto ad un no dovrebbe realmente tremare. Pietro Troia, III C dell’istituto Ce-
Era il marzo del 2008 quando le strade prima di nascere, com’è stato scientifica-
di Taranto furono per la prima volte invase ambiente migliore. Al netto di po- Un grande lenzuolo bianco su sare Battisti. Pronti a testimonia-
mente provato e comunicato anche di re-
da migliaia di persone, molte delle quali lemiche, strumentalizzazioni e cui centinaia di mani piccine han- re in tal senso i compagni che gli si
cente in occasione di una relazione che il
bambini, che chiedevano con insistenza dottor Roberto Bugio (fra i pediatri più co- tentativi tali, di interessi di altra no impresso la loro impronta co- stringono intorno, Veronica Ric-
misure idonee a contrastare i veleni. Il mo- nosciuti in Italia e all’estero) ha svolto lo natura ed occasioni di pura eva- lorata - quasi a voler affermare il ciardi, Cristel Ficarella, Cristian
vimento «Bambini contro l’inquinamento», scorso settembre. Perché allora qualcuno sione da altri impegni (scolastici), proprio diritto a mettere loro le Inerte. Accanto a loro, Ernesto
creato dal pediatra Giuseppe Merico, ha dice che far partecipare i bambini a manife- il cuore vero della marea di gente mani sul proprio futuro - precede, Grassi, già dirigente scolastico,
fatto da apripista alla presa di coscienza di stazioni contro l’inquinamento possa costi- che ieri mattina ha travolto l’ar- alla testa del corteo, il gruppo di oggi esponente Unicef. «Tutelare
un territorio offeso e abusato come forse tuire una strumentalizzazione, si chiede teria principale cittadina ha mo- piccoli degli asili nido. «Proprio il bene della città e dell’ambiente è
nessun altro al mondo. Merico ieri non ha Merico? «Sono loro i più colpiti. Io stesso strato di essere animato da una noi riscontriamo il prodotto anche pensare alla tutela dell’in-
voluto mancare all’appuntamento di Alta- sono testimone di migliaia di casi che, sep- coscienza che è civile, sociale e dell’inquinamento ambientale fanzia - dice -. Per questo ci sono
marea, ma alla sua partecipazione que- pur non costituendo una statistica, sono un
st’anno ha voluto conferire il sapore di ulti- incontrovertibilmente ambienta- nella diffusione esponenziale di molte scuole a testimoniare. Cer-
segnale importante del degrado ambienta-
matum: «Ormai la sensibilità dei cittadini è le con cui siamo costretti e convivere e che le. Dai piccolissimi degli asili ni- asma ed allergie tra i bambini. to, in molti casi il percorso di-
alta. Sono convinto che è finito il tempo ci avvelena lentamente». E’ sconsolato Me- do, accompagnati per mano e in Dobbiamo fare qualcosa per re- dattico è mancato. In molti qui
delle manifestazioni. Da domani, occorre rico, che già pensa che, avvicinandosi la passeggino dai genitori, passando stituire un futuro a queste giovani sono soprattutto presi dall’emo-
cambiare musica. O saranno adottate mi- nuova scadenza elettorale delle regionali, per gli alunni di scuola elemen- generazioni», dice Marzia Negro, zione del momento, ma anche
sure concrete, o non parteciperò più a si continuerà da un lato a fare promesse e tare e media - che se non orga- coordinatrice dell’asilo Zero-Tre questo è un fatto importante».
marce o a iniziative che diventano sterili se dall’altro a perdere tempo prezioso. «Sono nizzati dalle scuole sono a sfilare di via Abruzzo. Ma come è pos- Fa eco Elisabetta Zelatore, Casa
ad asse non seguono i fatti». Merico ritiene convinto che scendere in piazza non serva con i genitori -, agli universitari sibile sensibilizzare su temi da Famiglia Prisma, con un gruppo
che dallo scorso anno sia stato fatto po- più. Dobbiamo occupare Governo, Regio- che coniugano il tema della tutela adulti anche i bimbi? «Nei nostri di minori loro affidati: «Manife-
chissimo: c’è una legge regionale, è vero, ne, Comune e Provincia. Dobbiamo obbli- dell’ambiente a quello dello svi- progetti pedagogici c’è la testimo- stare è fondamentale per la cre-
ma si tratta di un testo che dopo qualche gare gli inquinatori a rispettare le leggi». Al-
mese ha ridotto sensibilmente la propria trimenti? «Altrimenti chi ha responsabilità luppo territoriale, gli adulti di do- nianza del nostro impegno per scita di un individuo». Beatrice
portata, svuotando di contenuto gli obietti- precise deve avere il coraggio di agire», ri- mani ci sono. E sono appunto tan- una sensibilizzazione in tal senso. Catozzella, docente di Scienze ma-
vi che si volevano raggiungere. E intanto, sponde Merico, ricordando l’ordinanza di ti a provare a dire che da qui non Ed i bambini sanno cosa significa tematiche: «Dobbiamo scrollarci
aggiunge il pediatra, a Taranto i bambini chiusura delle cokerie di qualche anno fa vogliono andar via. Che qui ci vo- più aree verdi e più aria pulita». di dosso la mentalità della stru-
continuano ad ammalarsi di tumore, anche imposta dall’ex sindaco Di Bello. [S.Esp.] gliono restare. A sentirglielo Più indietro, giovanissimi ed mentalizzazione e dello stereotipo
scandire negli slogan e cantare in adulti continuano ad alternarsi che chi partecipa è di qualche co-
Domenica 29 novembre 2009 TARANTO PRIMO PIANO I V
MARZIA NEGRO L’APPELLO DI MAZZA
«Proprio noi, negli asili, riscontriamo «Qual è il progetto di futuro che
la diffusione esponenziale di asma e ci diamo? Parlare di morti e malattie
allergie tra i bambini» non serve se rimane fine a se stesso»

«I nostri bambini
nascono col peccato
lore politico. L’ambiente è di tut- una ridefinizione totale del futuro IL
originale del tumore»
l «Chiediamo che i bambini di Ta- sui veleni nell’aria che negli ambu- dice Francesco Capuzzello, medico di
ti”. Un’altra prof di Scienze - dice il loro portavoce, Ernesto DESIDERIO ranto siano equiparati ai bambini di latori si traducono in sofferenza e Medicina generale -. Sono sicura-
dell’Alfieri commenta invece: «Va Voccoli -. Siamo per un nuovo wel- «Vorrei morire tutto il mondo. Chiediamo che sia dolore. «I nostri bambini - aggiunge - mente in aumento le patologie respi-
bene manifestare, ma oggi qual è fare che passa attraverso i diritti solo di tutelato uno dei principali diritti del- nascono col peccato originale del tu- ratorie e ematologiche. Ma manca an-
lo spirito? Occorre più proposi- ad un ambiente più salubre, alla vecchiaia» si la Convenzione dei diritti per l’In- more incubato in utero. Assistiamo cora un Registro tumori per quan-
tività ora. Come convertiamo salute, alla cultura accessibile, al legge su uno fanzia, quello alla salute. I nostri con inquietitudine a quanto e come tificare e seguire nel tempo come e
l’economia? Passiamo ai fatti». reddito di cittadinanza. Non sia- striscione. bambini stanno male. Uno su tre ha tutti questi fattori inquinanti stiano quanto le patologie siano legate ai
L’arma dell’ironia è una pun- mo per la contrapposizione am- Esprime la seri problemi: dalla tosse che non va anche inficiando le capacità cogni- fattori ambientali». Il direttore ge-
teggiature lieve ed è dei più gio- biente-lavoro». Gli universitari si paura dovuta mai via a forme di ostruzione ai bron- tive dei nostri figli». Anche l’oncoe- nerale della Cittadella della Carità,
vani. «Signor ministro, altro che stringono dietro lo striscione ai tanti casi di chi. Per questo noi pediatri siamo matologo Patrizio Mazza, che ha sco- Vito Santoro, partecipa al corteo per
suina, qui si muore di diossina», dell’Udu, «Agli studenti l’aria non tumore dovuti usciti dai nostri ambulatori e siamo perto tumori negli adolescenti come il «futuro nostro e dei nostri figli. Qui
recita un cartellone. Lì vicino, Ga- piace, pulisci Taranto e chiudi la alle malattie e andati sul territorio». quelli riscontrabili in fumatori in- nessuno immagina di conciliare l’esi-
briele Ioudioux, V H liceo Bat- fornace». Remo Pezzuto, il loro all’inquinamento Anna Maria Moschetti, responsa- calliti, ed ancora oggi assiste ad una genza di migliorare la qualità della
taglini, non sembra avere dubbi: portavoce, afferma: «Noi giovani [foto Todaro] bile regionale dell’Associazione cul- continua escalation di casi oncologici vita a danno dell’industria, ma è
«Siamo qui perché vogliamo sen- puntiamo alla riconversione. La turale pediatri, recupera dal palco di con grande evidenza legati all’inqui- all’industria che si chiede di diven-
sibilizzare la classe politica e la nostra economia non può basarsi piazza Garibaldi la primogenitura namento, da tempo ormai auspica tare ecocompatibile. D’altro canto, ci
classe dirigente della grande in- solo sul lavoro industriale. L’al- dell’idea originaria, messa in pratica che si faccia realmente un passo sono esempi nel mondo che ci dimo-
dustria. Riteniamo che il ricatto ternativa è nell’ambiente». lo scorso anno dall’associazione avanti. Come dire, insomma, che leg- strano come giusti investimenti pos-
occupazionale non possa essere Sino alla fine il corteo sfila sotto «Bambini contro l’inquinamento», di ge antidiossina, controlli e quant’al- sono coniugare industria e ambien-
contrapposto ai morti per tumo- un sole che si nega. Sabino Ca- portare in piazza i bambini a chiedere tro, sono già inesorabilmente alle te». E Pierguido Conte, primario della
re». La prof di Scienze, Rosanna tucci, ingegnere della Space Sof- un ambiente sano. Giù dal palco, il spalle. «Ora - dice - vorremmo sapere Fisiatria del SS. Annunziata, aggiun-
Cetera, a sua volta commenta: tware Italy, chiosa: «La manife- padre di quella manifestazione, Giu- cosa si intende fare del prossimo fu- ge: «E’ arrivato il momento di co-
«Questi ragazzi sono perplessi: stazione afferma una sensibilità e seppe Merico, responsabile della Pe- turo, sin dalle prossime elezioni. minciare a ragionare con coraggio
sentono dire da alcuni coetanei una presa di coscienza: i tarantini diatria del SS. Annunziata, scalpita. Qual è insomma il progetto di futuro individuando in prospettiva come
che preferirebbero morire di tu- non vogliono essere assistiti. Oc- Quello che in un anno dalla prece- che ci diamo? Parlare di morti e ma- migliorare la salute e soprattutto i
more, ma non toglierebbero il la- corre puntare all’innovazione, al- dente manifestazione è accaduto è lattie non serve più se rimane fine a se responsabili di ciò che c’è da costrui-
voro a nessuno. Ma anche smon- le nuove tecnologie ed a bloccare troppo poco. Ci vuole di più. «Occu- stesso. Dobbiamo andare oltre». re in questo processo di miglioramen-
tare le ciminiere è un lavoro». la fuga di cervelli. La base di ri- peremo la sede del Governo, la Re- Intanto, si manifesta per l’ambien- to dello stato di salute della popo-
Vivace sfila anche il gruppo del partenza per Taranto è nel trian- gione, la Provincia e il Comune”, dice. te e si pensa alla salute. «Nei nostri lazione. Insomma, è il momento di
Centro sociale Cloro Rosso che golo istituzioni, imprese e ricer- Sul palco, Anna Maria Moschetti con- ambulatori abbiamo la percezione di capire chi sono i nemici e chi sono gli
raggruppa 7-8 scuole. «Chiediamo ca». tinua a parlare di quei dati dell’Arpa un malessere sempre più profondo - amici». [Maria Rosaria Gigante]
VI I TARANTO PRIMO PIANO Domenica 29 novembre 2009

NO ALL’INQUINAMENTO LA SCELTA
Sul palco di piazza Garibaldi si è deciso di non far
LE REAZIONI DEGLI AMBIENTALISTI parlare gli esponenti delle associazioni ma
testimoni, parenti di vittime di malattie, operai, artisti

«Siamo ormai una forza


non potete ignorarci»
Legambiente: risposte serie con le nuove autorizzazioni
SABRINA ESPOSITO sempre di Legambiente, che ha piacevolmente con- alla coesione».
statato una partecipazione più corale rispetto allo scor- Quella coesione che ieri è in parte mancata per la
l E’ un bilancio positivo quello che le associazioni so anno e, soprattutto, differenziata. La novità positiva decisione di alcune associazioni, tra cui Taranto Fu-
ambientaliste riunite in Altamarea tracciano a chiu- è stata la presenza della classe operaia e un’elevata tura, promotrice del referendum pro o contro l’Ilva, di
sura della grande manifestazione contro l’inquina- percentuale di studenti delle scuole superiori. Corvace non condividere con Altamarea metodologie di in-
mento organizzata ieri a Taranto. «E’ andata bene - dice si è compiaciuto anche del modo in cui i singoli hanno tervento. Nel corso della manifestazione in piazza Ga-
Lunetta Franco, presidente di Legambiente - e di sicuro voluto dare il proprio contributo alla manifestazione, ribaldi c’è stato anche chi, come Fabio Matacchiera,
il risultato non era affatto scontato. sventolando ambientalista sempre in prima li-
Non era facile confermare e incre- bandiere, esi- nea, ha creato qualche imbarazzo
mentare numeri e partecipazione LUNETTA FRANCO bendo striscioni, LEO CORVACE tra gli organizzatori per aver pre-
dell’anno scorso, anche perché i te- intonando slo- teso di parlare al microfono. Lu-
mi posti alla base del movimento di «Tra i nostri obiettivi gan eloquenti e «Buona parte del netta Franco si è detta dispiaciuta
Altamarea non sono di facile com-
prensione». Giudizio positivo
aumentare la pressione di grande impat-
to. «Con Altama-
risanamento ambientale di quanto accaduto e comunque ha
cercato di gettare acqua sul fuoco
sull’organizzazione e sulla scelta di su istituzioni e politici» rea - afferma - è passa proprio dall’Aia» ribadendo che vanno rispettate le
non fare intervenire alcun rappre- scesa in piazza la opinioni di tutti. Ha anche chiarito
sentante delle associazioni sul pal- città. Le associa- il motivo per il quale Legambiente
co allestito in piazza Garibaldi, ma di lasciare il mi- zioni ambientaliste sono ormai diventate un soggetto teme il referendum: «Mi sembra una strada velleitaria
crofono a testimoni, operai, parenti di vittime di pa- forte col quale le istituzioni dovranno confrontarsi e inutilmente massimalista. Se, nella migliore delle
tologie tumorali, attori, musicisti. Soggetti che po- ogni qual volta saranno chiamate a prendere decisioni ipotesi, il referendum dovesse andare in porto, si rag-
tessero far crescere nella platea dei presenti da un lato importanti che abbiano ripercussioni sull’ambiente e giungesse il quorum e i cittadini votassero a favore
l’indignazione e dall’altro il desiderio di cambiamento. sulla salute dei cittadini. Ora aspettiamo le risposte». della chiusura dell’Ilva, questo nei fatti non compor-
«I nostri obiettivi - continua Franco - erano innanzi Governo, Regione, Comune e Provincia di Taranto terà nulla, non costituirà un vincolo per le istituzioni,
tutto di aumentare la pressione su politici e ammi- saranno costantemente pungolati a pretendere il ri- data la natura consultiva del referendum stesso. L’uni-
nistratori affinchè siano rispettate le procedure per il spetto di severe prescrizioni (in particolare quelle ri- co effetto sarà l’onda d’urto dei lavoratori e degli in-
rilascio dell’Aia all’Ilva e ottenere il monitoraggio in guardanti l’Aia), perché, ha aggiunto Corvace, «buona dustriali che cominceranno a sferrare una guerra
continuo. Ma abbiamo anche voluto che si cominciasse parte del risanamento ambientale passa proprio da cruenta agli ambientalisti. Se poi il quorum non si
a ragionare su ipotesi di sviluppo alternativo della qui. E dunque Altamarea dice no anche al raddoppio raggiungesse, gli industriali direbbero che i tarantini
nostra città, allontanandoci dalla monocultura dell’ac- dell’Eni, alle trivellazioni nel golfo di Taranto, al nu- si disinteressano della questione ambientale e se poi
ciaio». cleare, invitando tutti coloro che sono attenti alle pro- votassero “no alla chiusura”, allora avrebbero un’arma
Soddisfazione è stata espressa anche da Leo Corvace, blematiche ambientali della città alla compattezza e micidiale per respingere ogni ipotesi di confronto».
Domenica 29 novembre 2009 TARANTO PRIMO PIANO I VII
IL MONDO
DEL CALCIO
PRESENTE
A sinistra il
presidente
della società di
calcio Taranto
Sport, Enzo
D’Addario, e il
suo staff [foto
Todaro]

«Niente più deleghe, la città


tenga palla sull’ambiente»
Il presidente del Taranto: sino alla vittoria gestiamo noi tarantini il gioco
l «Il calcio è una delle realtà più tario: «Una partecipazione superba - Un coro incessante che in questa oc- lo stadio. Una serie di operazioni fi-
rappresentative di una città ed è per come l’ha definita lo stesso D’Addario casione inneggiava però ad una squa- nalizzate a restituire un nuovo volto al
questo che ho ritenuto giusto mar- - perché non si è trattato di una con- dra di migliaia di giocatori in marcia calcio ionico affinchè possa diventare
ciare per l’ambiente». Enzo D’Adda- vocazione obbligatoria. Questa volon- per il diritto alla salute e al lavoro. «La magari nuovo biglietto da visita della
rio, presidente della tà compatta di essere presenza di così tanti città. Ma la nuova
UN CORTEO ALLEGRO E Taranto Sport, spie- tra la gente, frutto giovani è un punto di immagine di Ta-
FESTOSO
Non solo striscioni e
ga così la partecipa- D’ADDARIO della libera scelta di forza - ha continuato CHI C’ERA ranto non può co-
zione alla manife- ciascuno, rappresen- il presidente rossoblu munque prescinde-
bandiere, ma anche stazione di ieri. «E’ «La presenza di così ta in modo tangibile -. In una realtà alla Col presidente anche re dalla qualità am-
maschere colorate e stato bellissimo - ha
tanti giovani è senz’altro l’avvenuta integra- ricerca di riscatto, co-
l’allenatore Brucato, i bientale e D’Adda-
cartelli che giocavano commentato l’im- zione tra il calcio e la me quella della no- rio lo sa e ha scelto
sulla parola Riva. prenditore taranti- un punto di forza» città». Una parteci- stra città, sport e calciatori e lo staff tecnico di offrire il suo con-
Inventiva e fantasia si no - vedere la città pazione breve, ma al- mondo della cultura tributo senza dele-
sono sbizzarrite per la reagire con civiltà e tamente significati- devono essere forti ghe, soprattutto
marcia ambientale di ieri decisione alle violenze subite. L’ho va. Dopo un paio di ore, infatti, al- sostegni per loro». Dal giorno del suo per il futuro: «C’è voglia di reagire - ha
nel centro di Taranto vista viva e forte: la partecipazione lenatore e squadra hanno lasciato il insediamento a capo della Taranto concluso - e per questo, usando il
[foto Todaro] così copiosa dei tarantini è il segnale corteo per tornare ad allenarsi in vi- Sport, Enzo D’addario ha avviato nel gergo calcistico, è il momento di non
importante che qualcosa è cambiato». sta della gara di oggi contro il Verona. calcio un processo di ristrutturazione passare la palla a nessuno. Non bi-
Insieme a D’Addario c’erano anche i Presenti i tifosi che, anche quest’an- attraverso il dialogo con la tifoseria, sogna più delegare: facciamo posses-
calciatori, l’allenatore Giuseppe Bru- no, hanno riproposto i cori che ani- l’accoglienza degli avversari e il ri- so palla e saremo noi a gestire il gioco
cato e l’intero staff tecnico e socie- mano le gare casalinghe del Taranto. torno delle famiglie e delle scuole nel- fino alla vittoria». [F.Ca.]

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