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IL FATTO IERI LA MANIFESTAZIONE. MOMENTI DI TENSIONE QUANDO HA PRESO LA PAROLA FABIO MATACCHIERA SOSTENITORE DEL VOTO PER LA CHISURA DELL’ILVA
NO ALL’INQUINAMENTO I NUMERI
Quindicimila partecipanti hanno sfilato
nelle vie centrali del Borgo.
LA MARCIA DI ALTAMAREA La manifestazione in piazza Garibaldi
Il referendum
divide la «marea»
«Non volete la chiusura dell’Ilva». È bagarre sul palco
FULVIO COLUCCI edificante dal punto di vista del
morale e della morale, ma insuf-
l La marcia di «Altamarea» ha ficiente nell’azione di salvaguar-
raccolto ieri quindicimila persone dia della salute pubblica.
sfilate lungo le vie del centro cit- Quella che rischia di affievolir-
tadino (manifestazione finale in si, distratta dalla preparazione de-
piazza Garibaldi). L’iniziativa ha gli striscioni, è la reale volontà di
confermato ampia partecipazione azione, la pressione costante sulle
e grandi timori: a Taranto il mo- istituzioni perché facciano il loro
vimento ambientale rischia di di- dovere: stringere all’angolo la
ventare un simbolo vuoto se non grande industria e imporre pre-
continuerà a incidere sulla realtà. scrizioni che riducano l’inquina-
Se cioè sceglierà striscioni, slogan, mento e riequilibrino la disastrata
parole d’ordine, musica, marce e situazione ambientale tarantina.
marcette per aggirare l’ostacolo: il Sarebbe stato molto più utile, in
confronto sui fatti con l’apparato questa settimana, preparare la let- IN MARCIA
politico-industriale che fa finta di tera nella quale chiedere al sin- Alcune
dividersi ed è, in realtà, interessato daco Stefàno di mobilitare l’Arpa e immagini
a condizionare e, lì dove possibile, avviare nuove indagini sull’origi- della
a spaccare il fronte ecologista. ne dell’inquinamento da benzoa- manifesta-
Non una Taranto ha sfilato ieri, pirene. Sarebbe stato molto più ur- zione di ieri
ma pezzi di Taranto. Schegge di gente stringere il sindaco sull’ipo- organizzata
uno specchio infranto con le quali tesi prescrittiva che permette al da
è facile ferir- Comune di chiedere all’Ilva le cen- «Altamarea»
La replica si. Pezzi sle-
gati tra loro e
traline di montoraggio all’esterno
dello stabilimento.
[foto Todaro]
.
agli universitari
l’industrializzazione
ha portato
anche
conseguenze
negative come
ammonisce
questo cartello
un urlo: veleni via MARIA ROSARIA GIGANTE coro quando piazza Garibaldi si insieme. «Ci stiamo occupando a
La delusione di Merico (Bambini contro l’inquinamento) anima per i discorsi finali, un bri- scuola di come abbattere l’inqui-
«Sfilare non basta più,
. occupiamo le sedi istituzionali»
l Centinaia, migliaia di bam-
bini e giovanissimi ieri in corteo a
vido corre lungo la schiena. Fosse
tutto genuinamente vero, qualcu-
namento. E’ un argomento tra-
sversale in tutte le materie”, dice
manifestare per il diritto ad un no dovrebbe realmente tremare. Pietro Troia, III C dell’istituto Ce-
Era il marzo del 2008 quando le strade prima di nascere, com’è stato scientifica-
di Taranto furono per la prima volte invase ambiente migliore. Al netto di po- Un grande lenzuolo bianco su sare Battisti. Pronti a testimonia-
mente provato e comunicato anche di re-
da migliaia di persone, molte delle quali lemiche, strumentalizzazioni e cui centinaia di mani piccine han- re in tal senso i compagni che gli si
cente in occasione di una relazione che il
bambini, che chiedevano con insistenza dottor Roberto Bugio (fra i pediatri più co- tentativi tali, di interessi di altra no impresso la loro impronta co- stringono intorno, Veronica Ric-
misure idonee a contrastare i veleni. Il mo- nosciuti in Italia e all’estero) ha svolto lo natura ed occasioni di pura eva- lorata - quasi a voler affermare il ciardi, Cristel Ficarella, Cristian
vimento «Bambini contro l’inquinamento», scorso settembre. Perché allora qualcuno sione da altri impegni (scolastici), proprio diritto a mettere loro le Inerte. Accanto a loro, Ernesto
creato dal pediatra Giuseppe Merico, ha dice che far partecipare i bambini a manife- il cuore vero della marea di gente mani sul proprio futuro - precede, Grassi, già dirigente scolastico,
fatto da apripista alla presa di coscienza di stazioni contro l’inquinamento possa costi- che ieri mattina ha travolto l’ar- alla testa del corteo, il gruppo di oggi esponente Unicef. «Tutelare
un territorio offeso e abusato come forse tuire una strumentalizzazione, si chiede teria principale cittadina ha mo- piccoli degli asili nido. «Proprio il bene della città e dell’ambiente è
nessun altro al mondo. Merico ieri non ha Merico? «Sono loro i più colpiti. Io stesso strato di essere animato da una noi riscontriamo il prodotto anche pensare alla tutela dell’in-
voluto mancare all’appuntamento di Alta- sono testimone di migliaia di casi che, sep- coscienza che è civile, sociale e dell’inquinamento ambientale fanzia - dice -. Per questo ci sono
marea, ma alla sua partecipazione que- pur non costituendo una statistica, sono un
st’anno ha voluto conferire il sapore di ulti- incontrovertibilmente ambienta- nella diffusione esponenziale di molte scuole a testimoniare. Cer-
segnale importante del degrado ambienta-
matum: «Ormai la sensibilità dei cittadini è le con cui siamo costretti e convivere e che le. Dai piccolissimi degli asili ni- asma ed allergie tra i bambini. to, in molti casi il percorso di-
alta. Sono convinto che è finito il tempo ci avvelena lentamente». E’ sconsolato Me- do, accompagnati per mano e in Dobbiamo fare qualcosa per re- dattico è mancato. In molti qui
delle manifestazioni. Da domani, occorre rico, che già pensa che, avvicinandosi la passeggino dai genitori, passando stituire un futuro a queste giovani sono soprattutto presi dall’emo-
cambiare musica. O saranno adottate mi- nuova scadenza elettorale delle regionali, per gli alunni di scuola elemen- generazioni», dice Marzia Negro, zione del momento, ma anche
sure concrete, o non parteciperò più a si continuerà da un lato a fare promesse e tare e media - che se non orga- coordinatrice dell’asilo Zero-Tre questo è un fatto importante».
marce o a iniziative che diventano sterili se dall’altro a perdere tempo prezioso. «Sono nizzati dalle scuole sono a sfilare di via Abruzzo. Ma come è pos- Fa eco Elisabetta Zelatore, Casa
ad asse non seguono i fatti». Merico ritiene convinto che scendere in piazza non serva con i genitori -, agli universitari sibile sensibilizzare su temi da Famiglia Prisma, con un gruppo
che dallo scorso anno sia stato fatto po- più. Dobbiamo occupare Governo, Regio- che coniugano il tema della tutela adulti anche i bimbi? «Nei nostri di minori loro affidati: «Manife-
chissimo: c’è una legge regionale, è vero, ne, Comune e Provincia. Dobbiamo obbli- dell’ambiente a quello dello svi- progetti pedagogici c’è la testimo- stare è fondamentale per la cre-
ma si tratta di un testo che dopo qualche gare gli inquinatori a rispettare le leggi». Al-
mese ha ridotto sensibilmente la propria trimenti? «Altrimenti chi ha responsabilità luppo territoriale, gli adulti di do- nianza del nostro impegno per scita di un individuo». Beatrice
portata, svuotando di contenuto gli obietti- precise deve avere il coraggio di agire», ri- mani ci sono. E sono appunto tan- una sensibilizzazione in tal senso. Catozzella, docente di Scienze ma-
vi che si volevano raggiungere. E intanto, sponde Merico, ricordando l’ordinanza di ti a provare a dire che da qui non Ed i bambini sanno cosa significa tematiche: «Dobbiamo scrollarci
aggiunge il pediatra, a Taranto i bambini chiusura delle cokerie di qualche anno fa vogliono andar via. Che qui ci vo- più aree verdi e più aria pulita». di dosso la mentalità della stru-
continuano ad ammalarsi di tumore, anche imposta dall’ex sindaco Di Bello. [S.Esp.] gliono restare. A sentirglielo Più indietro, giovanissimi ed mentalizzazione e dello stereotipo
scandire negli slogan e cantare in adulti continuano ad alternarsi che chi partecipa è di qualche co-
Domenica 29 novembre 2009 TARANTO PRIMO PIANO I V
MARZIA NEGRO L’APPELLO DI MAZZA
«Proprio noi, negli asili, riscontriamo «Qual è il progetto di futuro che
la diffusione esponenziale di asma e ci diamo? Parlare di morti e malattie
allergie tra i bambini» non serve se rimane fine a se stesso»
«I nostri bambini
nascono col peccato
lore politico. L’ambiente è di tut- una ridefinizione totale del futuro IL
originale del tumore»
l «Chiediamo che i bambini di Ta- sui veleni nell’aria che negli ambu- dice Francesco Capuzzello, medico di
ti”. Un’altra prof di Scienze - dice il loro portavoce, Ernesto DESIDERIO ranto siano equiparati ai bambini di latori si traducono in sofferenza e Medicina generale -. Sono sicura-
dell’Alfieri commenta invece: «Va Voccoli -. Siamo per un nuovo wel- «Vorrei morire tutto il mondo. Chiediamo che sia dolore. «I nostri bambini - aggiunge - mente in aumento le patologie respi-
bene manifestare, ma oggi qual è fare che passa attraverso i diritti solo di tutelato uno dei principali diritti del- nascono col peccato originale del tu- ratorie e ematologiche. Ma manca an-
lo spirito? Occorre più proposi- ad un ambiente più salubre, alla vecchiaia» si la Convenzione dei diritti per l’In- more incubato in utero. Assistiamo cora un Registro tumori per quan-
tività ora. Come convertiamo salute, alla cultura accessibile, al legge su uno fanzia, quello alla salute. I nostri con inquietitudine a quanto e come tificare e seguire nel tempo come e
l’economia? Passiamo ai fatti». reddito di cittadinanza. Non sia- striscione. bambini stanno male. Uno su tre ha tutti questi fattori inquinanti stiano quanto le patologie siano legate ai
L’arma dell’ironia è una pun- mo per la contrapposizione am- Esprime la seri problemi: dalla tosse che non va anche inficiando le capacità cogni- fattori ambientali». Il direttore ge-
teggiature lieve ed è dei più gio- biente-lavoro». Gli universitari si paura dovuta mai via a forme di ostruzione ai bron- tive dei nostri figli». Anche l’oncoe- nerale della Cittadella della Carità,
vani. «Signor ministro, altro che stringono dietro lo striscione ai tanti casi di chi. Per questo noi pediatri siamo matologo Patrizio Mazza, che ha sco- Vito Santoro, partecipa al corteo per
suina, qui si muore di diossina», dell’Udu, «Agli studenti l’aria non tumore dovuti usciti dai nostri ambulatori e siamo perto tumori negli adolescenti come il «futuro nostro e dei nostri figli. Qui
recita un cartellone. Lì vicino, Ga- piace, pulisci Taranto e chiudi la alle malattie e andati sul territorio». quelli riscontrabili in fumatori in- nessuno immagina di conciliare l’esi-
briele Ioudioux, V H liceo Bat- fornace». Remo Pezzuto, il loro all’inquinamento Anna Maria Moschetti, responsa- calliti, ed ancora oggi assiste ad una genza di migliorare la qualità della
taglini, non sembra avere dubbi: portavoce, afferma: «Noi giovani [foto Todaro] bile regionale dell’Associazione cul- continua escalation di casi oncologici vita a danno dell’industria, ma è
«Siamo qui perché vogliamo sen- puntiamo alla riconversione. La turale pediatri, recupera dal palco di con grande evidenza legati all’inqui- all’industria che si chiede di diven-
sibilizzare la classe politica e la nostra economia non può basarsi piazza Garibaldi la primogenitura namento, da tempo ormai auspica tare ecocompatibile. D’altro canto, ci
classe dirigente della grande in- solo sul lavoro industriale. L’al- dell’idea originaria, messa in pratica che si faccia realmente un passo sono esempi nel mondo che ci dimo-
dustria. Riteniamo che il ricatto ternativa è nell’ambiente». lo scorso anno dall’associazione avanti. Come dire, insomma, che leg- strano come giusti investimenti pos-
occupazionale non possa essere Sino alla fine il corteo sfila sotto «Bambini contro l’inquinamento», di ge antidiossina, controlli e quant’al- sono coniugare industria e ambien-
contrapposto ai morti per tumo- un sole che si nega. Sabino Ca- portare in piazza i bambini a chiedere tro, sono già inesorabilmente alle te». E Pierguido Conte, primario della
re». La prof di Scienze, Rosanna tucci, ingegnere della Space Sof- un ambiente sano. Giù dal palco, il spalle. «Ora - dice - vorremmo sapere Fisiatria del SS. Annunziata, aggiun-
Cetera, a sua volta commenta: tware Italy, chiosa: «La manife- padre di quella manifestazione, Giu- cosa si intende fare del prossimo fu- ge: «E’ arrivato il momento di co-
«Questi ragazzi sono perplessi: stazione afferma una sensibilità e seppe Merico, responsabile della Pe- turo, sin dalle prossime elezioni. minciare a ragionare con coraggio
sentono dire da alcuni coetanei una presa di coscienza: i tarantini diatria del SS. Annunziata, scalpita. Qual è insomma il progetto di futuro individuando in prospettiva come
che preferirebbero morire di tu- non vogliono essere assistiti. Oc- Quello che in un anno dalla prece- che ci diamo? Parlare di morti e ma- migliorare la salute e soprattutto i
more, ma non toglierebbero il la- corre puntare all’innovazione, al- dente manifestazione è accaduto è lattie non serve più se rimane fine a se responsabili di ciò che c’è da costrui-
voro a nessuno. Ma anche smon- le nuove tecnologie ed a bloccare troppo poco. Ci vuole di più. «Occu- stesso. Dobbiamo andare oltre». re in questo processo di miglioramen-
tare le ciminiere è un lavoro». la fuga di cervelli. La base di ri- peremo la sede del Governo, la Re- Intanto, si manifesta per l’ambien- to dello stato di salute della popo-
Vivace sfila anche il gruppo del partenza per Taranto è nel trian- gione, la Provincia e il Comune”, dice. te e si pensa alla salute. «Nei nostri lazione. Insomma, è il momento di
Centro sociale Cloro Rosso che golo istituzioni, imprese e ricer- Sul palco, Anna Maria Moschetti con- ambulatori abbiamo la percezione di capire chi sono i nemici e chi sono gli
raggruppa 7-8 scuole. «Chiediamo ca». tinua a parlare di quei dati dell’Arpa un malessere sempre più profondo - amici». [Maria Rosaria Gigante]
VI I TARANTO PRIMO PIANO Domenica 29 novembre 2009
NO ALL’INQUINAMENTO LA SCELTA
Sul palco di piazza Garibaldi si è deciso di non far
LE REAZIONI DEGLI AMBIENTALISTI parlare gli esponenti delle associazioni ma
testimoni, parenti di vittime di malattie, operai, artisti