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DIAFRAMMA
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pag. 98
pag. 88
pag. 76
pag. 64
pag. 54
pag. 46
pag. 32
pag. 20
pag. 6
pag. 4
pag. 110
Cos un diaframma?
Un diaframma un elemento ottico che
determina il diametro dellapertura per
mezzo della quale la luce fluisce attraverso
una lente o un obiettivo fotografico.
Cos Diaframma?
Diaframma una rivista che nasce con
lidea di raccontare e sperimentare le cat-
egorie della percezione visiva, mettendole
a contatto diretto con le loro applicazioni
pratiche.
Sebbene non ce ne accorgiamo spesso,
abbiamo a che fare continuamente con
queste categorie.
Sono parte del mondo che ci circonda.
Perch dunque non renderle ancora pi
partecipi, mettendole in rapporto con i pi
importanti elementi della nostra cultura
visuale?
Ecco cos che arte, design, fotografia, gra-
fica, fumetti, cinema, architettura trovano
uno spazio di aggregazione comune,
dove raccontare e raccontarsi, per varcare
ulteriormente i loro confini di arti visive,
diventando un multiforme laboratorio
visuale.
Un modo di scoprire la modernit vivendo
il passato ed inventando il presente.
Un fantasmagorico viaggio per dimostrare
come tutto quello che ci circonda sia frutto
di precise configurazioni, delicati equilibri,
preoccupanti tensioni, espressioni coinvol-
genti, sviluppi particolari, colori travolgenti,
movimenti armonici, spazi dinamici, luci
abbaglianti, forme variabili.
Un esercizio di stile, una dimostrazione,
una esercitazione delle capacit e delle in-
finite possibilit grafiche che le arti visive
ci offrono ancora oggi.
Perch Diaframma?
Perch cos come lo strumento fotografico,
questa rivista vuole scandagliare, esplora-
re, aprire gli occhi su nuovi e vecchi oriz-
zonti, focalizzando o spaziando, stringendo
il fuoco, facendo entrare la luce, poich la
luce non mai abbastanza. Lattitudine
alla grafica e al visivo non cessa mai, e cos
la sperimentazione.
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Letteratura disegnata, cos la chiamava Hugo
Pratt. Will Eisner invece laveva battezzata
arte sequenziale. In qualunque modo lo
si chiami, il fumetto un media che, piano
piano, riuscito a ritagliarsi un grande spazio
allinterno dei vari sistemi di comunicazione.
A volte semplice ed efficace, a volte adulto e
di ampio respiro, basa la sua forza sul disegno,
e sulle infinite possibilit che stile, fantasia e
nuove tecniche possono concedere.
Ed infatti su queste tre caratteristiche che
Moebius, uno dei pi grandi autori di tutti i
tempi, baser la sua rivoluzione del fumetto;
rivoluzione che ha influenzato e tuttora influ-
enza il mondo della letteratura disegnata.
Ma questi fumetti, in fondo, che cosa sono?
Illustrazioni concatenate da una logica
consequenziale. Ed qui la difficolt e la
bravura del saper realizzare un buon fumetto:
essere in grado di costruire una composizione
efficace, regolare ma soprattutto leggibile di
pi illustrazioni. Una singola illustrazione deve
sempre rispettare un equilibrio, bilanciare i
pesi, ed essere realizzata per funzionare bene
a primo impatto. Un fumetto altro non che
un insieme vastissimo ed organizzato di il-
lustrazioni tutte legate tra loro. Ed ecco allora
che le conoscenze dellequilibrio risultano
essenziali per saper raccontare bene una storia.
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Punto primo: il fumettista una persona brutta e depressa.
Queste sono solo alcune delle controindicazioni che il
mestiere del fumettista vi procurer. Io vi avverto...
Andiamo ora ad elencare i
principali materiali che userete:
capello sconvolto
occhiali nerd
occhietto
rosso per la
stanchezza
barba sfatta
MALESSE GENERALE
occhiaie
profoooonde
tazzo
na di caf

pennini a china Staedler


C
o
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ennello
a china m
o
lto
fg
o
Pilot G-Tec-C4 detta
Gipipen molto fga
m
u
sica di fo
ndo
g
o
m
m
a bianca
appuntalapis
lapis morbido (2B)
lapis duro (2H)
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Procurati i materiali, importante
trovare una buona idea
sviluppata lidea, dovrete trovare poi
UN INIZIO
COINVOLGENTE
STORIA
MERITI
RACCONTATA
una
che
di essere
CONCLUSIONE
e soprattutto una stupenda
Una volta che avete in mano tutte queste belle cose, dovete armarvi del pi grande potere che
ogni persona che lavora nel campo creativo possiede e addestra continuamente: LA PAZIENZA!
- 10 giorni alla consegna - 4 giorni alla consegna - 1 giorni alla consegna
... d
ai
...d
ai
... ce la faccio
Maledizione!
boia! Argh!
Ce la devo
fare! Devo!
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Quando avrete raggiunto lequilibrio interiore (cio mai), doveroso scegliere il protagonista.
Curiosamente moltissimi autori usano loro stessi come personaggi. Forse perch hanno bisogno di
attenzione, o perch sono egocentrici, o semplicemente perch non sanno disegnare altro...
Scelto il protagonista, dovrete metterlo
di fronte ad un problema da risolvere,
che sar il fulcro di tutta la nostra storia
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Arriviamo ora ad una parte molto interessante e importante nel fumetto: il disegno vero e proprio.
Dovrete nel corso del tempo scegliere, anzi, sviluppare un vostro stile; questo pu essere pi
umoristico, o molto realistico, totalmente sgraziato e deforme oppure illustrativo. Le possibilit
sono infnite. E qua arriviamo ad un punto ancora pi importante e di dificile discussione:
Serve davvero saper disegnare?
un discorso veramente lungo e dificile da spiegare. Ma la risposta probabilmente NO.
Bisogna anche capire cosa si intende per saper disegnare: semplicemente, saper disegnare signifca
saper trasmettere un messaggio. Limportante che il disegno comunichi. Potete anche rispettare
tutte le proporzioni del corpo umano perfettamente, ma se il disegno non si capisce, freddo,
inutile. Uno sgorbio disegnato male pu essere molto pi evocativo di un ritratto perfetto.
Quindi non preoccupatevi se siete come me e non sapete disegnare altro che mostri e storpi.
Limportante che impariate a comunicare con eficacia ci che volete trasmettere. E poi magari col
passare del tempo le vostre schifezze (al contrario delle mie) diventeranno un po pi guardabil.i
Un discorso a parte lo
meriterebbero le proporzioni e
la prospettiva. Limportante
che le cose abbiano un senso..
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FINE!
Infne, la cosa pi importante: trovare qualcuno che vi
paghi. Un editore che sborsi quattrini per le vostre idee.
Auguri, ne avrete bisogno...
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
N
o
!
Mi spiace, c crisi, siamo
senza soldi, siamo disperati,
coi buchi nelle scarpe... sigh!
NO! Fai schifo, non sai
disegnare, tutto lanno che
ci rompi lanima, non farti pi
vedere, basta, sparisci!
Ahahahah! Siamo una casa
editrice importante, non diamo
certo da lavorare a dei
disperati come te! Sparisci!
Ohohoh, siamo talmente ricchi
che non ce ne frega niente di
assumerti. Anzi, assumiamo qualcun
altro ancora pi capra di te!
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Essenzialmente, un fumetto una composizione regolare di pi illus-
trazioni legate tra loro. Se una illustrazione semplice, come ad esempio
una copertina, pu funzionare benissimo da sola, reggendosi sulla forza
di quella singola immagine, un fumetto deve riuscire a bilanciare i pesi
e le forze in ogni illustrazione.
Ogni inquadratura, ogni tratto, ogni vignetta unimmagine a s stante,
ma deve convincere, cos come deve essere legata e leggibile nel con-
testo generale di tutto il racconto.
Questo i fumettisti lo sanno, forse anche inconsciamente, ed per
questo ritroviamo molto spesso tante delle componenti dellequilibrio in
quella che viene, non a torto, chiamata arte sequenziale.
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Alcuni esempi
Le 28 inquadrature di Wally Wood che funzionano sempre
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Moebius & Jiro Taniguchi - Icaro
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Moebius - Arzack
Bill Watterson - Calvin & Hobbes
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Quino
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Frank Miller - Sin City
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Andrea Pazienza - Le straordinarie avventure di Pentothal
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In fondo, anche una maglietta non altro che
un insieme organizzato di parti. Fili e fili di
materiale diverso cuciti insieme in modo tale
da formare un tessuto unico e definito. Tanto
maggiore sar lorganizzazione, e tanto pi
sar impercettibile per locchio, quanto pi sar
raffinato. E visti i tempi che corrono, ormai un
sacco di cose vengono passate per raffinate.
Magliette con grafiche orribili vendute a prezzi
indecenti, con colori orribili.
Meglio piuttosto disegnare e stamparsi da soli
le magliette, seguendo le regole della categoria
della Configurazione. Almeno si sar soddis-
fatti del proprio lavoro. O se proprio far schifo,
non ci si potr rifare altro che con noi stessi.
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Psikotic Art
Lidea per questa maglietta nata molti anni
fa, ai tempi in cui mio fratello, ora spensierato
imprenditore ventisettenne nel campo dei
vetri amorfi, si dilettava sui banchi di scuola a
disegnare tutto ci che la sua mente adoles-
cente si divertiva a propinargli.
Purtroppo col passare del tempo la sua voglia
e la sua tecnica nel disegnare si sono affie-
volite (come sa bene chi rifugge il significato
della parola talento, considerando piuttosto la
bravura e lo stile come una continua e costante
applicazione), tanto da fargli dimenticare
questi suoi lavori. al punto che molti di essi non
sono sopravvissuti; ma quei pochi sono bastati
a regalare oggi ad un giovane ed aspirante
designer lidea per una maglietta basata sulla
trasformazione e sullinsieme, cos che da
una vecchia idea, o da un piccolo punto, pu
scaturire un turbine di creativit.
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Lo studio a china del disegno
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Bilanciamento di livelli e pulizia dellimmagine su Photoshop
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Prova di colorazione in digitale
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Scimminchia Army
Questa maglietta nasce invece un paio danni fa. Ispirata vagamente a
Tonalamatl, il calendario Maya, ha cambiato aspetto svariate volte nel
corso del tempo, fino a diventare quello che attualmente, ovvero il
simbolo, lalfa e lomega, di tutti gli strampalati personaggi del calendar-
io Coglioniglio, ovvero i partecipanti alla performance del Festival Della
Creativit del 2010 svoltosi alla biblioteca delle Oblate.
A partire dalla Grande Scimminchia, si sviluppa il calendario di questi
folli esseri. Ognuno di essi va a comporre una parte del tutto, in armon-
ico equilibrio con gli altri, aventi come vertici la scimmia e il coniglio. E
da questi poi si sviluppa un alchemico e lisergico esercito di forme tutte
configurate e ordinate tra loro.
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Prima prova a matita
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Ricalco in vettoriale
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Il disegno a matita finale
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Le t-shirt realizzate
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Una performance artistica non te la inventi
cos dal niente. Ha bisogno di duro lavoro, di
sacrifici, di continui ragionamenti e lampi
di genio, per riuscire a trovare una o pi idee
soddisfacenti. Deve essere pensata, attrezzata,
svolgersi in un posto ben definito, poich la
performance stessa pu variare a seconda del
luogo. Ha bisogno di un lungo iter progettuale,
che sfoci nel finale nella produzione e nella
rappresentazione di un concetto, di un signifi-
cato importante. O semplicemente, pu essere
un fortunato evento per permettere a quattro
amici di dare forma alle loro idee.
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Un foglio di carta piegato in quattro come un origami, tre sfigati di tre
diverse generazioni, una donna che fa sempre di testa sua, una Casa
della Creativit non tanto creativa, una lamentela politico-ideologi-ca,
molti cocktail, qualche birra e fiumi dinchiostro. Apparentemente, fatti
totalmente slegati tra loro. Ma andiamo con ordine.
Maggio duemiladieci, Firenze. I sopravvissuti del corso di fumetti Sot-
toilponte si ritrovano per brindare alla fine del corso e al futuro di tutti,
in attesa dellesame che potrebbe segnare per sempre la vita di uno di
loro. Una proposta molto vaga ed eterea viene fatta dal guru del corso:
Una mostra delle vostre opere, la possibilit di farvi insultare da qual-
cuno che non sia il sottoscritto, il boss della Comics o il fumettistacomu-
nista. O forse, addirittura una performance al Festival della Creativit.
Chi vuole partecipare? Chiamati dalla gloria ed increduli, tutti gli
aspiranti disegnatori accettano. Dopo una settimana, la met del gruppo
ha gi scordato tutto. Ma grazie allaiuto dei potenti mezzi informatici,
la proposta viene spammata tramite mail a tutto il gruppo. E stavolta,
quattro disgraziati accettano lonere. Laccordo col Festival viene fatto,
rimane un unico problema. Cosa diavolo fare?!
il momento di buttare gi idee. I giovani e non pi giovani artisti,
con le menti offuscate dai fumi dellalcool e dai fumetti dei comics,
cominciano a ritrovarsi, dopo qualche difficolt, con un rituale preciso:
ore 19 al REX. Portare sketchbook. Cos, senza la minima idea di dove
sarebbe andata a parare, ma aiutata da generose dosi di aperitivi,
patatine, crostini, primi piatti, birre, mojiti e cocktail, lallegra brigata
comincia a fare brainstorming. Le serate ideologiche si affollano ben
presto di probabili facce, di strane storie, di balloon formato gigante, di
tele chilometriche stese dallalto in testa a suore di clausura. Ma non
ancora abbastanza. Lestate arriva e tutto rimane in sospeso, mentre
la fatidica data si avvicina. Finita lestate, arriva il momento di risveg-
liare gli ormai sopiti neuroni afferenti con una sana dose di china e
SpiritoDaArdere, il tutto versato su papiri e pergamene e pergamene e
papiri. A poche settimane dalla performance, finalmente viene definito
un progetto. Il Festival lo accetta entusiasta, con 600 euri di sovvenzioni
complessive per materiali. Spendendone 300 vuol dire che ne restano
altrettanti per droghe, vestiti di marca e rave party. Il progetto c, ed
fighissimo: dipingere a pennello dei balloon su delle tele nel cortile delle
oblate, lasciarle riempire ai passanti per qualche giorno e poi dopo diseg-
nare i personaggi che parlano. Rimane un dubbio: quali personaggi fare?
Ricominciano cos le sedute mistiche condite con appuntamenti al REX,
patatine, alcol e tanta creativit ma poca voglia di fare. Volano idee e
fogli di carta, e cominciano a delinearsi pochi ed improbabili personaggi,
come il Fridacervo e la Scimminchia. Ma non sono ancora abbastanza, e
il popolo chiede spettacolo. Il guru corre in soccorso, ed usando un anti-
quato metodo creativo Shaolin, vengono disegnate in gipipen linee non
finite che saranno completate a giro da altri. Il risultato? Un memorabile
esercito di idioti, mostri, folli, creature e personaggi ridicoli, ognuno con
un proprio nome ed una storia da raccontare.
Il dado tratto: la performance pronta, i personaggi ci sono, i parte-
cipanti anche. E il tutto a soli due giorni dal Festival. Non rimane che
andare a festeggiare il lavoro compiuto con uno o pi brindisi alcolici. Ma
incredibilmente gli allegri ed ebbri Sottopontini si diradano, e riman-
gono in quattro: una donna che fa sempre di testa sua, e tre sfigati di tre
diverse generazioni.
Si dirigono alla Casa della Creativit, e complici la musica squallida, i
cocktail e le menti spremute creativamente, parte il dibattito:
Casa della Creativit? solo un posto come un altro dove andare la sera
a bere ed ascoltare musica, ma se solo si volesse si potrebbe fare davvero
qualcosa di grande e di creativo per i giovani!
il guru a rispondere saggiamente alla giovane donna.
- Il guaio che qui le cose rimangon sempre tutte uguali. pi facile e
pi comodo gestire un pub che un centro creativo per ragazzi. In Italia
non si investe sui giovani. E poi, il problema che a pensarla cos, siamo
solo noi quattro coglioni. -
Attimi di sconforto e di giramento, ma il prode sfigato di seconda gener-
azione rompe la situazione con un piccolo origami a quattro angoli, sui
quali possibile leggere, in senso antiorario
4, co, glio, ni.
Ed qui che la giovane sbotta: Come mai hai scritto quattro conigli?
Matte risate, sorrisi, giramenti di capo. E quella sensazione che ti fa
capire di avere appena assistito a qualcosa di nuovo e di epocale.
cominciata lera dei Coglionigli.
Una religione dinchiostro
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La nascita dei mostri
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La performance
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Esiste un solo modo per imparare: fare.
Lasciate stare la teoria, lasciate stare il talento.
Se vi interessa davvero imparare qualcosa,
lunica via che dovete seguire quella
dellesercizio. Un esercizio continuato, costante,
ripetuto nel tempo. Solo cos, un giorno in cui
vi sentirete particolarmente demoralizzati per
la vostra mancanza di bravura, e guardando
avanti vi accorgerete che c ancora tanta, forse
troppa strada da fare, vi rivolgerete al passato, e
scoprendo quanto siete cambiati, vi rivolgerete
nuovamente al futuro, ma con un sorriso
sulle labbra. Sviluppare uno stile, imparare a
disegnare, cosa molto, molto difficile. Uno dei
modi per vincere questa difficolt costring-
ere le proprie mani a disegnare, forzarle fino
al punto in cui non potranno pi dimenticarsi
come si fa. Giorno, dopo giorno, dopo giorno,
come insegna David Foster Wallace. Ecco
quindi che nasce il regalo boomerang. Un
regalo temporaneo, con un limite di tempo
di 80 giorni (tanti quante sono le pagine) per
raccontare la propria vita disegnando.
Ecco cos che sfogliando 80 fogli di carta
possiamo assistere ad 80 e pi giorni di vita
dellautore, e scoprire come il suo stile e il suo
modo di raccontare si evoluto col tempo.
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In viaggio verso
Di film e di indicazioni
Regali di Natale
Entropia
Empty Days
Un infinito brindisi
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STICKER POWER
Essere papponi oggi
Vecchie, belle e gratuite
Warhol aveva torto
Attraverso lo specchio
Lotta al Q2
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odoniB
Ritratto in 7 secondi
Il bicchiere di Moebius
DROPDABASS
Dalla finestra
Leggerissimo
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Il genio della truffa
Il mirto del padre
Time Is On My Side
La notte si laora
Quelli che
Ritagli negativi
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F UCK (v2)
Dovevo rimanere Perch?
Wine Silhouette
Vecchie canzoni
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The End
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Ci sono muri che parlano. Mattoni che ridono,
pareti che osservano silenziose, intonaci dis-
trutti che piangono per la loro sorte. Cemento
allungato con sabbia, orripilanti copie di luoghi
fantastici ammantati di sogni. Luoghi di-
menticati, o fatti dimenticare di proposito, ab-
bandonati a loro stessi. Archeologia industriale,
riscoprire la ruggine e ledera che corre sulle
grondaie, osservare leternit che si screpola
pian piano, le mattonelle consumarsi. Manu-
fatti enormi e dimenticati, simbolo di uno
spazio che ci appartiene, o almeno vorremmo
fare nostro; manufatti che vanno ad opporsi a
capolavori in acciaio, sinfonie di pietra, idoli del
modernisimo, del classicismo, delleclettisimo.
Larchitettura e i palazzi occupano un grande
spazio nella nostra vita, ed giusto non
dimenticarlo, ma anzi far vivere questi spazi.
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Lo scorrere del tempo
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Laltra faccia del Portogallo
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Il classico...
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...e il moderno
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Il classico...
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Il fuoco e la luce sono sempre stati un mistero
per lessere umano, fin dallalba dei tempi.
La fiamma guizzante, il fulmine che squarcia
il cielo, avevano un qualcosa di magico, di
sovrannaturale, qualcosa che entusiasmava.
La luce, tuttora misterioso connubio di onda
e particella, il limite massimo della velocit
per lessere umano. Il confine oltre il quale
non si pu andare, quella barriera che una
volta infranta potrebbe aprire infiniti orizzonti
sul tempo e sullo spazio. Ed per questo che
riuscire ad ingabbiarla, questa luce, riuscire ad
addomesticarla, piegando il tempo ed i fotoni
al nostro volere, cos affascinante. Riuscire
a dipingere laria con la luce, fermare listante
del caos fiammeggiante del fuoco acceso, e
plasmare la materia secondo i propri gusti.
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La libert despressione non conosce confini, e
non deve conoscerne. I primi uomini, spinti dal
desiderio di comunicare, cominciarono a trac-
ciare sulle pareti di pietra dei semplici simboli,
che si sono poi evoluti col tempo. Luomo
moderno, circondato com di spazi, talmente
libero da non esserlo affatto, oppure si ritrova
costretto a esercitare le sue libert in spazi
ristretti. Ecco come nasce la Street Art.
Riprendere possesso dei propri spazi, di quelli
altrui, senza farsi fermare da regole o permessi.
Senza chiedere nulla a nessuno, ma os-
tentando con forza il proprio pensiero, o il
proprio nome. Cos, i nostri muri e le nostre vie
prendono nuova vita, andando a formare un
mondo nuovo, ricco di colori e di idee, libero da
spazi e divieti; un mondo immaginario ma non
troppo, che critica le nostre sconsiderate scelte
che stanno portando laltro mondo alla rovina.
E ci insegna che solo grazie alla libert, alle
idee, al colore, possiamo sperare di cambiare.
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Jean Michael Basquiat
Jean Michael Basquiat
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Keith Haring - Tuttomondo (Pisa)
Keith Haring - Tuttomondo (Pisa)
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Artisti vari (Portogallo)
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Artisti vari (Parigi)
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Artisti vari - Rue Dnoyez, Via dei Folli (Parigi)
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SPACE INVADER (Parigi)
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GuerrillaSpam - MisseriCordia (Firenze)
GuerrillaSpam - La prima NON mostra NON autorizzata (Firenze) GuerrillaSpam - La prima NON mostra NON autorizzata (Firenze)
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Clet - Uomo Qualunque (Parigi)
BLU - La medusa
Clet - Uomo Qualunque (Firenze)
BLU - Le otto sorelle
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Banksys Church
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Banksy?!
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Vita in tumulto, vita squilibrata
Questo il significato di Koyaanisqatsi, antica
parola della lingua hopi. Ma Koyaanisqatsi
anche molto di pi. Film - documentario del
1982, ha avuto bisogno di 6 anni di riprese
prima di vedere la luce. Unico, anzi trino (fa
parte di una trilogia), capolavoro del cinema, ha
scolpito il suo ricordo nelle menti di molti spet-
tatori sia come polpettone filosofico per quei
cinefili pazzi che riescono a sostenerlo tutto
senza addormentarsi, sia come ineguagliabile
rappresentazione del tumulto e dellansia della
vita moderna. Anni e anni di riprese, time
lapse e stop motion vanno a rappresentare le
grandiosit del mondo naturale, per pas-
sare poi drasticamente alla civilt attuale,
mostrandocene tutto lo squilibrio, la furia e il
movimento. Tutto questo accompagnato da
coinvolgenti musiche, capaci di donare ulteriore
movimento alle gi concitate immagini del
film, firmate da Philip Glass, uno dei pi grandi
maestri della musica moderna.
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Londra un bel posto dove andare a studiare
Graphic Design. Che centra Londra? Be, al
momento Berlino, Londra e gli altri paesi del
Nord Europa sono il top del top della grafica,
della typografia e di tutto ci che riguarda
lillustration, il graphic design, il character e
tutte quelle belle parole inglesi che suonano
tanto bene. S, ma tutto questo cosa centra
con questo lavoro? Centra che io avevo una
mezza idea di andare a Londra a fare il
tirocinio, e quando mi hanno detto queste cose
allinizio mi sono un po abbattuto, della serie
guarda che l son tosti, o ti metti dimpegno
o senn un casino. E poi ho pensato vabb,
intanto cominciamo a provarci!.
E cos ho tirato fuori un po di illustrazioni
molto semplici (ricordate sempre che Less Is
More) e molto carine, tanto per iniziare, basan-
domi sulla categoria percettiva della Tensione.
E cho preso gusto, insomma. E alla fine mi son
divertito. solo un inizio, appunto. Chiss se ci
arriver, prima o poi, a Londra...
100
La copertina
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La rivista
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I logotipi
103
Immagine coordinata
104
Ambigue percezioni
105
Taglia e piega
106
Oggetto impossibile
107
Eppur sillumina!
108
Spigolose funzioni
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Errori di progettazione
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FIRENZE A
FUOCO LENTO

QUARTIERE DUE COMUNE DI FIRENZE
FABBRICA TOSCANA DEL FUMETTO
Rinnovare il giornalismo. S, ma come?
Semplice, trasformandolo attraverso un canale
di comunicazione pi efficace e pi interes-
sante, ovvero il fumetto. Il nostro cervello basa
la maggior parte della sua conoscenza sulle
esperienze visive, quindi perch non andare a
sommare scrittura ed immagini per raccon-
tare qualcosa di nuovo e di importante? cos
che nasce il Graphic Journalism, letteralmente
Giornalismo Grafico, fortunato e recente filone
dellaltrettanto recente e fortunato Graphic
Novel, cio i Romanzi Grafici di ampio respiro
e dalle tematiche adulte. Il Graphic Journal-
ism non altro che una narrazione fatta con
stile documentaristico e giornalistico (basata
dunque su fatti reali) unita invece che alle
fotografie a disegni a china, a colori sgargianti,
con stili a volte sobri a volte pazzesci. Il Graphic
Journalism spazia in tantissimi campi, dai
teatri di guerra alla povert nei paesi civilizzati,
questo grazie alla freschezza di un medium
come il fumetto.
Lesempio qui proposto, Firenze A Fuoco Lento,
si pone come un modo nuovo di scoprire ma
anche riscoprire una Firenze forse troppo spes-
so trascurata, quella delle cucine, dei ristoranti,
dei sapori, sia moderni sia tradizionali.
Ecco cos che esce fuori un piccolo panorama
culinario di Firenze inaspettato: accanto a
trattorie tipiche gestite da fiorentini DOC si
affacciano anche Open Bar, ristoranti di moda,
cuoche dai capelli fucsia e ritrovi per celebrit.
112
Probabilmente, un fumettista degli anni 70, purista del disegno e dello
stile, se leggesse queste pagine le strapperebbe come un qualcosa di
blasfemo. Ma i tempi cambiano, e nellera moderna non tutti sanno
disegnare, o non hanno voglia, ma soprattutto voglia e sacrificio di farlo.
Ed ecco quindi che la fotografia diventa un alleato insostituibile per gli
aspiranti disegnatori.
Per realizzare queste storie - interviste, sono state prodotte quantit
industriali del protagonista, raffigurandolo in svariate posizioni, diverse
luci, ambienti, atteggiamenti, soffermandosi sui particolari, o scegliendo
campi lunghi. Tutto questo, si potrebbe dire, per imparare a disegnare.
Una mano allenata ed esperta capace di disegnare tutto ci che essa
si ricordi, pu rievocarla e trasmetterla sul foglio senza problemi. Ma
per chi ancora alle prime armi scegliere inquadrature giuste, soggetti
buoni, definire i particolari, saper disegnare una mano totalmente
coperta di anelli e bracciali decisamente difficile. Ed ecco quindi che
le foto corrono in soccorso. In fondo, quando si scatta una fotografia,
uninquadratura, un modo di porre lattenzione lo si sceglie, anche incos-
ciamente magari. Ma alla fine si riesce ad ottenere tutti i soggetti neces-
sari per disegnare la storia, e laddove si presentino difficolt tecnica di
realizzazione, baster solo mettersi dimpegno e copiare la foto.
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Per realizzare le nove storie sono stati scelti una serie di formati e di
regole comuni. Prima di tutto, il formato del volumetto finale un A5
verticale, e limpaginazione stata realizzata su di una semplice griglia
a 4 vignette. Per lo stile di disegno, tutte le storie sono state realizzate
con tratti semplici e puliti, abolendo completamente tratteggi e ombre,
tutte quante basandosi sulle fotografie scattate.
Infine, per aumentare il senso di uniformit, sono state scelte due tonal-
it di rosso e una di bianco per rappresentare tutti i volumi.
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La colorazione stata realizzata interamente in Photoshop, usando una tonalit di
bianco e due di rosso, che vanno bene a rappresentare lambiente della cucina.
La colorazione
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Il lavoro finale
MI CHIAMA VILLA MEDICI E DICONO: C' UNO
FAMOSO, VUOLE VENIRE A MANGIARE DA TE STASERA
TROVAGLI IL POSTO
PER FORZA PERCH
VENUTO QUI PER TE
DOPO UN'ORA ASPETTAVO CHE VENISSE QUESTO QUI,
GLI LASCIO IL TAVOLO, CHISSA CHI , E ARRIVA...
E CHI ?
I METALLICA LI CONOSCI?
NON LO SO,
NON MI RICORDO CHI CAZZO
LO MANDAVA, UN AMICO SUO
DICO SIETE VENUTI
QUI A FIRENZE A FA'
IL CONCERTO?"
NO IL CONCERTO L'ABBIAMO
DOMANI A MILANO, PER LUI M'HA
DETTO SE VAI IN ITALIA L'UNICA COSA
IMPORTANTE CHE DEVI FARE
ANDARE A MANGIARE ALLA GIOSTRA
DICE: NON TE LO POSSO DIRE,
CE LHO QUI DAVANTI, PER
BISOGNA TU GLI TROVI IL POSTO
DICO: GLIELO TROVO, MA LO CONOSCO?
S, DICE CHE UN TUO AMICO
IO AMICI
COS FAMOSI
UN LI CONOSCO"
QUANDO LO VEDI LO CONOSCI
SCUSAMI..
CHE VINO
CHA IL
13?
ARRIVATO KIRK HAMMET QUI, MI FA:
CIAO TE SEI SOLDANO, MI MANDA...
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DAL PUNTO DI VISTA UMANO
QUESTO LAVORO
STREPITOSO, PER IL RESTO
'NA FATICA INDEGNA
NON C'HAI VITA, CAPITO,
PERCH IO LAVORO
TUTTI I GIORNI DELL'ANNO
LA MIA VITA SOCIALE
IL RISTORANTE
LO SCONSIGLIO
A CHIUNQUE
SAPPI CHE LO FAI
PER PASSIONE, NON
PER LEVARTI LA
SODDISFAZIONE
LA PASSIONE FONDAMENTALE.
SE LO FAI PER ALTRI MOTIVI LASCIA PERDERE;
FALLO SOLO PER PASSIONE, POI IL RESTO VIEN DA S
CHE DICEVI?
NON MI RICORDO
PI UN CAZZO.
FACCIO PI FOTO IO DI CINDY
CRAWFORD CAZZO, C'AVESSI
I SOLDI CHE HA LEI...
LA PASSIONE FA LA DIFFERENZA...
LA PASSIONE S.
SOLO PASSIONE.
PER CUI HO LASCIATO LA BAND L, SON VENUTO
QUA COL MANAGER, MANGIO DA TE E DOMANI
TORNO A FA' IL CONCERTO A MILANO...
UNA SOFFERENZA
ECCO
SE LO VUOI FARE...
FACCIO QUESTO LAVORO PERCH
MIO PADRE HA SEMPRE AVUTO
LA PASSIONE DI CUCINARE...
IO AVEVO
PASSIONE PER STARE
CON LA GENTE
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MI CHIAMO SOLDANO DASBURGO LORENA
E SE DOVESSI DESCRIVERMI CON UNA FRASE,
DIREI QUELLA DI ROY BATTY, DI BLADE RUNNER,
HAI PRESENTE IL FILM?
FINO ALLET CHE HO LAVORATO, PER ANDARE
IN VACANZA HO FATTO UN SACCO DI LAVORETTI,
DALLE DISCOTECHE AL CAMIONISTA
E MI SO'
DIVERTITO
UN SACCO
CUOCHI, ALLORA, COME TUTTE LE COSE,
TANTO TI DICO UNA COSA UN PO'
SCONTATA PER COS, IL TALENTO
CE LO DEVI AVERE.
O CHAI IL GUSTO
O LASCIA PERDERE
DEVI FARTI UN CULO
PAZZESCO PER CAPIRE
COSA GLI PIACE ALLA GENTE
SCUSAMI.. CHE VINO CHA IL 13?
CHI, CHI ?
IO HO VISTO
COSE CHE
VOI UMANI
NON POTRESTE
NEANCHE
IMMAGINARVI
ORA NON STO QUI A FARTI IL GANZO CON TE,
NON VOGLIO RACCONTARTI CAZZATE, PER CAPITO...
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AH, SS MA OFFRIGLIELO A LORO
OFFRIGLI TUTTO, SIA A LORO CHE
AL TAVOLO TRE, OFFRIGLI TUTTO
TUTT'EDDUE OFFRIGLI TUTTO.
I'MI BABBO FACEVA UN FRITTO CHE
SI CHIAMAVA FRANZ JOSEPH, CHE
PER IO UN LO SO RIFARE,
IL MITICO FILETTO FRANZ JOSEPH CHE
ERA BUONISSIMO,
GLI CI VOLEVA TRE ORE PER FARLO.
NON PENSO FOSSE IL VERO
NOME, SAI NOI VENIAMO...
DALLIMPERATORE
NON FARLO SOLO, PERCH
SE LO VUOI FARE DI LIVELLO
ALTO DA SOLO NON CE LA
FARAI MAI.
NON PUOI ANDARE
ALLE 4 DI MATTINA
A PRENDERE LA FRUTTA
LA GENTE CERCA ME,
TUTTI CONOSCANO ME,
TUTTI A TELEFONAMMI
SUL CELLULARE PER
PRENOTARE I TAVOLI,
UN DISASTRO.
POSSO DIRTI CHE
HO COMINCIATO A
LAVORARE PER VIVERE...
...E HO FINITO
A VIVERE PER LAVORARE.
E LA SERA FA
LE DUE COI CLIENTI
PERCH SO GANZI
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ANDREI VIA PER SEMPRE
LO VENDEREI DOMATTINA, IL RISTORANTE. HO VISTO
UN SACCO DI COSE, CHE ADESSO MI ANNOIANO.
PERCH QUI HO CONOSCIUTO
DELLA GENTE FIGHISSIMA
C' UN VANTAGGIO, QUI,
MIO PADRE DICEVA SEMPRE,
PERCH ERA UNO CHE
LO FACEVA VERAMENTE COL
CUORE QUESTO LAVORO,
PROPRIO COL CUORE,
TUTTA LA GENTE CHE VENIVA QUI A
MANGIARE E LUI, IL PRINCIPE,
SOLDI NON LI HA MAI FATTI.
NON HA MAI FATTO
IL CONTO A NESSUNO.
ANCHE A PONTELLO, GLI FACEVA LO SCONTO.
GLI DICEVO: BABBO QUESTO CHA CENTOMILA
MILIARDI SUL CONTO CORRENTE MI DICI
CHE CAZZO DI DIFFERENZA GLI FA?
SE POTESSI...
SMETTO SE VINCO DIECI MILIONI DI EURO,
COS VADO A TROVARE TUTTI I MIEI AMICI MERAVIGLIOSI
CHE HO CONOSCIUTO...
VENDO PER SMETTERE.
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VAI TE VAI TE VAI TE, VAI TE A FARGLI IL CONTO,
SON CAZZI TUOI, A ME IO I SOLDI
NON MI INTERESSANO...
CIO LUI GLI VENUTA
GENTE A DIRGLI
TI RICORDI DI ME?
E LUI NON SI RICORDAVA
CHI ERANO,
MA LI MANDAVA VIA GRATIS
PROPRIO LUI
DEI SOLDI NON GLIENE
FREGAVA UN CAZZO
CHE HO PAGATO IO.
APPARTE
ANCH'IO
SO' UGUALE...
HAI VISTO? DU' TAVOLI,
GLIEL'HO REGALATO
A TUTTI E DUE
E NON LI CONOSCO
NEANCHE...
LUI SE POTEVA
LI MANDAVA
TUTTI GRATIS, CAPITO?
INFATTI MORTO
COI DEBITI...
LUI FACEVA FARE
I CONTI A ME.
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DIAFRAMMA
progetto conclusivo di Ricerca Visiva
alunno: Lorenzo Farris
docente: Siliano Simoncini
anno accademico 2011/2012
ISIA Firenze
DESI GN
MI UR
AFAM
I SI A
Mi ni st er o del l I st r uzi one, Uni ver si t e Ri cer ca
Al t a For mazi one Ar t i st i ca, Musi cal e e Coreut i ca
FI RENZE Ur bi no Roma Faenza
DESI GN
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Al t a For mazi one Ar t i st i ca, Musi cal e e Coreut i ca
FI RENZE Ur bi no Roma Faenza
DESI GN
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Mi ni st er o del l I st r uzi one, Uni ver si t e Ri cer ca
Al t a For mazi one Ar t i st i ca, Musi cal e e Coreut i ca
FI RENZE Ur bi no Roma Faenza
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