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P er i o di c o del l I s t i t ut o per l a f o r ma z i o ne a l gi o r na l i s mo di Ur bi no
Sempre caro mi fu
quest ermo Colle
Quindicinale - 5 maggio 2006 - Anno 16 - Numero 8
Internet: Ducato on line - www.uniurb.it/giornalismo
Cresce il numero di visitatori,
ma a Pasqua laffluenza stata
molto inferiore. Per gli alberga-
tori e il Comune colpa dei prezzi
alti (e del maltempo). Mazzoli:
Abbiamo migliorato le promo-
zioni. Biagioni (Conf-turismo):
Leggera ripresa. Record di pre-
senze per il primo maggio, con il
biglietto per Palazzo Ducale ri-
dotto a un euro.
a pagina 7
Ad aprile
altalena
di presenze
Turismo
Dopo anni di ritardi e polemi-
che, riapre il cantiere della bre-
tella. Dalla Regione il via libera
ai lavori con modifiche al piano
per migliorare la sicurezza. Ma il
sindaco Corbucci sottolinea:
"La bretella importante ma ri-
cordiamoci che fondamentale
avere una risposta sulla Fano-
Grosseto".
a pagina 4
I lavori
pronti a partire
Bretella
Bernardo Valli, inviato del quo-
tidiano la Repubblica, ha incon-
trato studenti e professori della
facolt di Sociologia. Al centro
del dibattito, i problemi della
carta stampata e la ricetta per
salvare i quotidiani. A un giorna-
lismo senzanima e asettico, va
contrapposta una penna leggera
e ironica in grado di raccontare
le storie della gente.
a pagina 13
Cos racconto
le storie
della gente
Bernardo Valli
S
aranno venduti i
Collegi (College, si dice
a Urbino)? A chi sale
da anni lerta del Colle
dei Cappuccini, e poi
si trova davanti lanfi-
teatro della valle sottostante,
cos suggestivo in qualunque
stagione e con qualunque
tempo, difficile reprimere una
sensazione di perdita; come se
dovesse venire a mancare qual-
che cosa che si imparato ad
amare. Anche il pensiero delle
camerette spartane fino al
monacale, dove un televisore
anche a portarcelo da casa
non prende, fa nostalgia. O di
quelle giornate inevitabili in cui
ci si addormenta o sveglia con il
mantello di neve fino a met
finestra o a met porta e si capi-
sce subito che la famosa erta
sar insuperabile per qualun-
que macchina, fosse pure un
4X4. O delle maledizioni perch
non c lacqua calda, o non
funziona il riscaldamento o la
doccia fa scherzi alla Ollio e
Stanlio. Ci si affeziona, o meglio
si ricordano con affetto, talvol-
ta, proprio i disagi e il malcon-
tento, quando appartengono al
passato.
Forse vendere necessario. I
Collegi abbiso-
gnano con
urgenza di
manutenzi one
st raordi nar i a,
m e n t r e
lUniversit ha
bisogno non di
spendere ma di
incassare. E fa
bene il Rettore a
ricordare che per la destina-
zione degli edifici deve restare
quella, perch Urbino non
rinuncer alla sua tradizione di
Universit con una delle miglio-
ri attrezzature ricettive per stu-
denti e professori. Il problema
sar di garantire il contenimen-
to della spesa; chiunque acqui-
sti e ristrutturi lo far nella pro-
spettiva di avere
un utile, mentre i
Collegi sono pre-
ziosi per gli stu-
denti soprattutto
perch non trop-
po costosi. E
sarebbe ben
altra cosa che ad
acquistare fosse
un investitore
privato o un ente pubblico.
Viene spontaneo ad esempio
pensare allErsu che per ha
dovuto sempre fare i conti con
costi strutturali (soprattutto per
il personale) fuori mercato, e
quindi sarebbe, se trovasse i
soldi, ideale come acquirente
ma non come gestore (mentre
la sua vocazione specifica pro-
prio quella di gestire).
Gli urbinati dei Collegi, tranne
chi ci lavora, probabilmente
sanno poco. Forse dovrebbero
approfittare di una bella giorna-
ta e andarli a visitare. Cos capi-
rebbero perch tanti ospiti arri-
vati qui da ovunque, ricordano
con particolare simpatia pro-
prio laustera ospitalit di quel-
le camerette. E perch impor-
tante che sia conservato quello
spirito, sia salvaguardata quel-
latmosfera che consente di
vivere lesperienza universitaria
a Urbino come immersi in uno
spazio omogeneo e coerente,
armonico e sereno, in sintonia
con le linee rinascimentali che
la skyline (come si dice ades-
so) del Palazzo Ducale impone
a tutta la citt. E quindi si venda
pure se si deve, ma con patti di
ferro su tutto quello che avverr
dopo.
LEDITORIALE
polemica sullamministrazio-
ne del Palazzetto dello sport di
Mondolce. Le associazioni spor-
tive che nel palazzetto si allena-
no accusano il Comune di catti-
va gestione . Ma dallAssessora-
to allo Sport si difendono: Il pa-
lazzetto il nostro fiore alloc-
chiello. Intanto si deciso di af-
fidarne la gestione allAmi.
a pagina 14
Il Palazzetto
passa allAmi
Sport
I collegi
universitari
simbolo
di ospitalit
da salvare
Maggio, sboc c iano i fiori daranc io
il mese dei matrimoni. Tra tradizioni e ultime tendenze, siamo andati a vedere
come le coppie si preparano alle nozze. Quanto devono sborsare i moderni Renzo
e Lucia? La storia di Andrea e Nicoletta dal primo bacio al s. alle pagine 8 e 9
Una lista della spesa, otto cit-
t. Il "Ducato" ha rilevato i
prezzi dei supermercati di Ur-
bino e Fermignano per con-
frontarli con quelli del resto
d'Italia. Si scopre che Urbino
pu essere conveniente. Ma
solo per chi ha l'automobile.
Paragonando i prezzi pi eco-
nomici del Sasso a quelli di al-
tri centri italiani, quasi sempre
il risultato che qui si pu ri-
sparmiare. Se si fa la media di
tutti i supermercati, le cifre sal-
gono e la citt si scopre cara, so-
prattutto per gli studenti.
"In centro i costi di gestione
sono pi alti - spiega Giorgio
Calcagnini, docente di Eco-
nomia - ma il divario rispon-
de anche alle leggi di merca-
to". Chi non ha modo di cer-
care le offert, compra lo stes-
so. E i commercianti lo sanno.
C' anche una buona notizia:
confrontando le nostre rile-
vazioni con quelle fatte due
anni fa dalla Confesercenti di
Urbino, si scopre che molti
prodotti (il latte, lo yogurt,
lacqua ) non sono aumentati
di un centesimo.
Il racconto, infine, di chi sce-
glie di fare la spesa in colletti-
vo: i Gas, gruppi di acquisto
equo e solidale, raccolgono
l'adesione di sempre pi fa-
miglie. A Urbino ce n' una
quarantina: risparmio s, ma
anche qualit.
alle pagine 2 e 3
Urbino, ma quant o mi cost i?
In periferia si riesce ancora a risparmiare. Ma Fermignano batte tutti
Prezzi: nostro sondaggio nei supermercati con un carrello-tipo
il Ducato
2 3
INCHIESTA
Conad
Sasso
URBINO
Conad
Raffaello
Conad
Debitori
Conad
Ospedale
Super
A&O
Sisa Conad Conad Conad Esse-
lunga
Conad Il
Pellicano
Conad
FERMIGNANO
ACQUA
(6 x 1,5 litri)
Levissima
Ferrarelle
Carapelli Il Frantoio
Bertolli
il pi economico
il pi economico
Parmalat Natura premium
Granarolo
Tarallucci (800 gr.)
Tarallucci (400 gr.)
Lavazza Rossa
Lavazza Crema&Gusto
le pi economiche
pezzo al bancone al kg
1taglio
Barilla
Cirio Rustica
Cirio Verace
Granarolo
Santa Lucia
Granarolo
Yomo
Granarolo
Nelsen 1250 ml.
Dash in polvere 2,18 kg
Dash liquido 3 litri
Scottex, 10 rotoli
OLIO EXTRA VERGINE
DOLIVA (1 litro)
ZUCCHERO (1 kg)
SALE FINO (1 kg)
LATTE p.s. uht
(1 litro)
BISCOTTI
MULINO BIANCO
CAFFE
(250 gr.)
UOVA (6 medie)
PARMIGIANO REGGIANO
BOVINO ADULTO
PASTA (500 gr.)
PASSATA POMODORO
(700 gr.)
BURRO (250 gr.)
MOZZARELLA
(125 gr.)
YOGURT
(2 x125 gr.)
DETERSIVO PIATTI
CARTA IGIENICA
1,38 1,49 1,60 1,42 1,35 1,29 1,38 1,53 1,19 0,79 1,10 1,41 1,29
DETERSIVO
LAVATRICE
1,02 1,10 1,45 1,05 1,08 0,89 1,02 1,13 1,12 1,07 0,92 - 1,05
1,43 1,65 1,80 1,43 1,48 1,47 1,39 1,30 1,49 1,38 1,12 1,70 1,60
6,59 6,99 - - 7,99 - 6,59 - 7,99 11,70 - - -
5,99 6,59 - 6,19 - - 5,99 - 6,99 5,29 5,70 6,77 7,50
- 2,99 3,30 2,95 3,59 2,79 2,89 2,98 3,39 - 3,52 - 2,89
1,09 1,16 1,20 1,12 1,12 1,28 1,09 - - - - - -
- - 1,36 - 1,18 1,18 1,22 - - 0,88 0,90 - 1,35
1,52 1,74 - 1,62 1,59 1,78 1,59 1,78 - - - - 1,62
0,85 1,08 - 0,89 0,94 - 0,85 0,95 0,85 - 0,67 1,09 1,15
0,99 1,24 - 1,12 0,99 1,15 0,99 1,09 1,28 - 1,38 1,49 1,46
0,54 0,59 0,60 0,57 0,55 0,54 0,54 0,57 0,56 0,53 0,49 0,57 0,61
13,80 16,74 - 15,35 13,80 - 13,80 21,53 11,95 - 11,99 12,00 10,50
14,90 16,50 16,50 15,50 16,50 14,90 14,90 - 15,90 14,90 15,10 13,40 12,90
0,87 0,92 0,95 0,87 0,99 1,08 0,87 0,55 1,15 1,18 1,08 0,86 0,83
2,18 2,25 2,20 2,19 - 2,05 2,18 2,15 1,99 - 1,94 2,09 2,15
- 2,68 2,65 2,49 - 2,18 2,40 2,28 2,29 - 2,09 2,45 2,55
1,35 1,48 1,45 1,42 1,29 1,29 - 1,64 1,35 - 1,42 1,39 1,45
2,49 - - 2,65 2,39 - 2,49 - 2,32 2,18 - 2,47 2,70
0,89 1,00 1,18 0,97 0,99 - 0,92 1,07 1,06 1,76 1,10 1,55 0,90
0,89 1,03 1,08 0,95 0,99 0,89 0,89 1,05 1,05 - 0,84 1,13 1,04
0,13 0,20 0,20 0,13 0,34 0,18 0,13 0,42 0,36 0,11 0,29 0,15 0,20
0,82 0,89 0,90 0,83 0,87 0,88 0,82 0,93 0,98 - 0,85 0,91 0,99
5,99 6,59 - 6,19 5,49 5,69 5,99 6,59 6,15 5,90 6,68 5,99 6,44
5,99 6,59 6,70 6,19 5,59 5,79 5,99 6,59 5,59 5,89 6,01 6,69 7,25
2,63 2,88 3,30 2,76 2,64 2,64 - 2,88 2,58
-
2,46 2,88 3,30
2,76 3,42 3,48 2,95 2,76 2,94 2,76 3,12 2,94 - 2,70 2,88 2,94
PESARO ROMA MILANO FIRENZE CAGLIARI PALERMO
A caccia nella giungla dei prezzi pazzi
Dal centro alla periferia per uno stesso prodotto si paga quasi 1 euro in pi. In media Fermignano batte Urbino. Grandi citt a confronto
LAURA TROJA
Tut t i insieme
per risparmiare
I gruppi di acquisto solidale
L
oro preferiscono il pane
prodotto con metodi
tradizionali: scelgono la
farina da utilizzare per l'im-
pasto e richiedono al fornaio
anche la lievitazione natura-
le. Sono i partecipanti al
Gruppo di acquisto solidale
(Gas), organizzato da circa
due anni a Urbino. E' com-
posto da 30-40 famiglie che
ogni mese acquistano in
gruppo alcune merci diretta-
mente dai produttori. Per
loro non si tratta soltanto di
risparmiare sui costi, ma
anche di educarsi a un con-
sumo pi consapevole e
attento.
I membri del Gas si incontra-
no una volta al mese in occa-
sione dei pranzi collettivi.
"In quel momento confron-
tiamo le nostre esperienze,
decidiamo quali sono i pro-
dotti da comprare e nomi-
niamo i referenti per l'acqui-
sto", spiega Jacopo Cherchi
del Gas di Urbino.
"Compriamo tante cose:
pasta, salumi, cereali, ortag-
gi e frutta di stagione, vino,
olio, pelati". L'acquisto col-
lettivo delle merci ha due
vantaggi immediati per i par-
tecipanti al Gas: da un lato
consente una riduzione del
prezzo, dall'altro permette di
decidere con il produttore gli
ingredienti e la lavorazione
del prodotto, come ad esem-
pio per il pane o per la pasta.
Le differenze con la grande
distribuzione dei supermer-
cati e dei discount sono
numerose. Cambia il rappor-
to con i produttori: "Si crea
maggiore fiducia con i forni-
tori: riusciamo a valutare
meglio il lavoro che c' in
ogni prodotto e questo ci
educa a dare valore alle cose
che consumiamo, al lavoro
impiegato per fabbricarle",
nota Jacopo. Un'altra diffe-
renza consistente nelle
modalit di consumo delle
merci acquistate:
"Comprando prevalente-
mente prodotti locali siamo
costretti a seguire le stagioni,
il ciclo naturale".
La procedura per gli acquisti
di gruppo semplice. Ogni
trenta giorni arriva sulle
caselle e-mail dei membri
una lista dei prodotti e delle
quantit richieste. In genere
si tratta di formaggi, salumi,
carni fresche, latticini, cerea-
li, vino, olio, pelati, pane e
pasta. "Le famiglie fanno la
loro ordinazione, poi il refe-
rente si occupa dell'acquisto
all'ingrosso. un meccani-
smo basato sulla fiducia tra
venditore e acquirente. Si
paga in conto vendita: il
referente salda il conto dopo
aver ritirato la merce", osser-
va Jacopo.
Con questo sistema una
famiglia pu arrivare a
coprire circa un terzo della
spesa alimentare mensile,
con una garanzia diretta
sulla qualit dei prodotti.
Nelle Marche sono undici i
gruppi di acquisto solidale:
si sono organizzati anche a
Fano, a Jesi, a Pergola, a
Osimo, a Misa e Nevola,
nell'Alta Var Marecchia, a
Tolentino, a Gassosa e a
Civitanova. La rete di colle-
gamento regionale ha sede a
Pesaro. I Gas possono conta-
re su gruppi diffusi in tutto il
territorio nazionale per com-
prare i prodotti tipici di altre
zone d'Italia (come la moz-
zarella di bufala campana):
basta contattare i responsa-
bili del Gas locali.
LUCA DELLO IACOVO
M
ano ai carrelli
(e ai blocno-
tes) per sco-
prire quanto
costa fare la
spesa a Urbi-
no: una citt d'arte, non ben
collegata, ma che si rivela un
posto in cui al supermercato si
pu spendere poco. Purch si
abbia la macchina. Secondo i
risultati dell'inchiesta del "Du-
cato", infatti, i prezzi pi bassi
della citt (al Conad Montefel-
tro) battono in convenienza
quelli di Pesaro, Roma, Milano,
Cagliari, Firenze, Palermo. Ma
includendo nel calcolo tutti i
punti vendita le cose cambia-
no, soprattutto per gli studenti.
I numeri lo dimostrano.
Fermignano batte Urbino 8 a
2. Prima di viaggiare per l'Italia,
uno sguardo ai nostri vicini.
Prendendo come campione un
carrello di 10 prodotti di largo
consumo e facendo la media
tra i 5 supermercati di Urbino e
i 2 di Fermignano, solo in due
casi la prima pi economica
della seconda: 6 bottiglie d'ac-
qua Levissima ad esempio co-
stano a Urbino 3,07 euro con-
tro i 2,85 di Fermignano, l'olio
Carapelli 6,21 euro in media
contro 5,89. Cos anche il latte
Parmalat, lo zucchero, il caff,
la pasta, lo yogurt, il detersivo
per i piatti. Solo per le uova e la
mozzarella Fermignano risulta
pi cara.
Con lo stesso carrello in giro
per l'Italia. Una confezione di
latte, una di sale, una bottiglia
l'olio, 6 uova, 200 grammi di
parmigiano, 500 grammi di pa-
sta, 2 vasetti di yogurt e (dopo
mangiato si dovranno pur lava-
re i piatti) un flacone di Nelsen:
la lista della spesa la stessa,
quello che cambia la citt. Il
totale degli otto prodotti di
14,21 euro al Conad del Sasso.
Cos conveniente, solo Firenze.
All'A&O per lo stesso carrello
alla cassa si pagano 14 euro e
59. Sempre meno di Milano
(14,62 euro), Roma (14,58), Pa-
lermo (15,26) e Cagliari (15,61),
ma, soprattutto, meno di Pesa-
ro: 16,33 euro. I prezzi a Urbino
salgono, per, spostandosi in
centro: 14,68 euro al Conad di
via Salvemini, vicino all'ospe-
dale. In via Raffaello si arriva a
15 euro e 74.
Conveniente per le famiglie,
per gli studenti un po' meno.
Ecco come la spesa, soprattut-
to per chi non ha l'auto, pu di-
ventare un problema. Nei Co-
nad di via Raffaello e di via Giro
dei Debitori per lo stesso pro-
dotto si pagano cinque, dieci,
anche sessanta centesimi in
pi rispetto al maxiconad
Montefeltro. "I negozi in cen-
tro hanno un valore maggiore,
l'affitto e il trasporto sono pi
cari - spiega Giorgio Calcagni-
ni, docente di economia politi-
ca dell'Universit di Urbino - e
l'aumento dei costi di gestione
viene fatto pagare ai clienti sot-
to forma di aumento dei prez-
zi". Bisogna fare i conti anche
con le leggi di mercato: "Per chi
vive incentro, come gli studen-
ti - continua Calcagnini - si par-
la di 'domanda pi rigida'. In
pratica, se si ha meno possibili-
t di andare a cercare il prodot-
to pi coveniente, si acquista
comunque". Cos uno studente
cheha bisogno del latteper l'in-
domani, lo compra in centro e
non va al Sasso per risparmiare
dieci centesimi. disposto, o
quasi costretto, a pagare di pi
anche per generi come il latte e
la pasta cheincidono sul suo bi-
lancio pi che su quello di una
famiglia.
Lo sanno benealla Conad, chea
livello nazionale indica ai pro-
pri esercenti linee guida per i
prezzi, ma li lascia liberi di non
rispettarli "purch siano i pi
competitivi rispetto alle carat-
teristiche del territorio".
Un confronto con il passato.
Urbino, a differenza di altre cit-
t, nonha unosservatorio prez-
zi. L'Istat calcola l'inflazione
della provincia rilevando solo
quelli di Pesaro. Due anni fa la
Confesercenti di Urbino aveva
tentato una rilevazione, chepoi
fu interrotta per mancanza di
fondi. Una tabella di quella ri-
cerca, per, pu essereutileper
un confronto temporale riferito
allostessopuntovendita: il Ma-
xiconadMontefeltro. Adistanza
di due anni (periodo marzo-
aprile), i cartellini non sono
cambiati di un centesimo per
molti prodotti: dal prosciutto
San Daniele (22,70 euro al chilo
nel 2004eancoranel 2006), al sa-
lame Milano (16,22 euro al chi-
lo), dal latte Trevalli (1,20), allo
yogurt (il Vipiteno costa come
allora 82 centesimi). Anche per
la passata rustica Cirio (0,99),
l'acqua Ferrarelle (2,63), lo zuc-
chero(0,82)gli urbinati pagano
ancora come due anni fa.
Le rilevazioni a Urbino e Fermignano sono state fatte nei giorni 3
e 4 aprile. A Palermo l'11 aprile, a Roma, Firenze e Cagliari il 12
aprile. A Pesaro e a Milano il 15 aprile.
Il Conad di Pesaro quello di via Correnti. Nelle altre citt
d'Italia si sono scelti punti vendita confrontabili, per grandezza e
collocazione, al Conad di via Salvemini a Urbino. Per il paniere
sono stati scelti solo prodotti di marca facilmente confrontabili.
Non si tenuto conto delle offerte.
Per la carne, dove non esisteva il bancone, si considerato il prezzo al chilo
delle fettine scelte. Per il parmigiano, stato considerato il tipo base.
(Tutti i prezzi sono in euro)
NOTA METODOLOGICA
il Ducato
4
Bretella, lavori in corso
Si avvicina la riapertura del cantiere dopo il s della Regione
Nel piano esecutivo dellAnas anche la galleria di 900 metri sar solo a due corsie
Maquillage
cittadino
per l89 Giro
Viabilit
D
i eci , qui ndi ci
giorni al massi-
mo. Il cantiere
della bretella di
Urbino sar ri-
aperto e le ruspe
della ditta appaltatrice Ati-Se-
col si rimetteranno al lavoro
per completare l'opera che in
tanti anni ha collezionato ri-
tardi, blocchi e modifiche oltre
ad essersi attirata le critiche
degli ambientalisti per il suo
i mpat t o ambi ent al e.
La regione Marche ha dato il via
libera al progetto esecutivo
dell'Anas. Sar cos realizzata
la galleria di 900 metri che por-
ter la nuova strada, che da Bi-
vio Borzaga collegher Urbino
alla Fano-Grosseto, in localit
Le Conce.
Prevede tempi brevissimi l'as-
sessore regionale ai lavori pub-
blici Gianluca Carrabs: "Dieci,
quindi giorni al massimo. Vo-
gliamo chiudere al pi presto i
lavori del cantiere di Urbino da
diversi anni in definizione. Il
nostro compito principale
stato la verifica dell'impatto
ambientale. Abbiamo chiesto
alcune garanzie per la costru-
zione della galleria - spiega
l'assessore - tra cui un appara-
to di ventilazione per il ricam-
bio dell'aria, un sistema di rile-
vamento per la concentrazio-
ne del monossido di carbonio e
dell'anidride carbonica, un si-
stema di regolazione del traffi-
co veicolare e strutture di pro-
tezione per le
costruzioni civi-
li".
L'Anas ha intro-
dotto nel pro-
prio piano una
sol a modi fi ca
che stata ana-
lizzata e infine
condivisa dagli
esperti della Re-
gione: per moti-
vi di sicurezza
stata esclusa la
realizzazione di
una doppia cor-
sia in salita nella
galleria C Gulino. Non era
possibile costruire una terza
corsia - spiega Rodolfo Novelli
- perch all'uscita si sarebbe
creato un restringimento delle
carreggiate e quindi problemi
per la sicurezza dei viaggiato-
ri".
Adesso i lavori riprenderanno
a part i re dal
compromesso
raggiunto dieci
anni fa quando il
progetto della
strada a quattro
corsie era stato
bocciato da Ver-
di e Rifondazio-
ne Comunista
preoccupati dal-
l'elevato impat-
to ambientale.
Anche il sindaco
di Urbino, Fran-
co Corbucci,
ottimista sui tempi: "Stiamo
preparando il cantiere quindi
si pensa finalmente che l'inizio
dei lavori sia vicino. L'Anas ci
ha dato il via libera, la Regione
pure. La bretella importante
ma ricordiamoci che fonda-
mentale avere una risposta
sulla Fano-Grosseto. Non ap-
pena sar nominato il nuovo
ministro delle
infrastrutture -
conclude il sin-
daco - partiremo
per incontrarlo,
questa volta so-
no ottimista, ci
spero concreta-
mente".
Nella delibera
con cui la regio-
ne ha dato l'ok
all'Anas ci sono
soprattutto pre-
scri zi oni am-
bientali. Come
spiega Rodolfo Novelli, diri-
gente del servizio mobilit e in-
frastrutture della Regione Mar-
che, sono previsti rivestimenti
con mattoncini e barriere anti-
rumore.
Resta il problema della riquali-
ficazione della zona del vec-
chio tracciato richiesta dal mi-
nistero dell'Ambiente.
E' un lavoro pre-
visto dalla deli-
bera regionale
ma che secondo
Novelli compor-
ter tempi pi
lunghi. "I piloni
sono ancora in
piedi - spiega -
ed necessario
un rimodella-
mento morfolo-
gico dell'alveo,
interventi di in-
gegneria natura-
listica, risolu-
zione dei danni creati dagli
sbancamenti, ripopolamento
della zona con la flora tipica".
( l.d.i.)
S
trade spianate e fre-
sche di bitume per i
ciclisti del giro d'Ita-
lia che attraverseran-
no Urbino il 13 mag-
gio.
Con i lavori di asfaltatura co-
minciati il 2 maggio, via Giro
dei Debitori, viale Comandino
(strade del tracciato su cui
sfrecceranno i corridori ) e via-
le Gramsci si presenteranno
con un nuovo volto. "Stiamo
attrezzando il percorso perch
sia privo di pericoli", ha detto
l'assessore allo sport Maria
Clara Muci. Pericoli che gli au-
tomobilisti conoscono bene,
abituati come sono a dedicarsi
a uno sport poco piacevole, lo
slalom tra le buche cittadine.
Centodiecimila euro per il
restyling della citt sulle quali
erano troppo evidenti le tracce
dei danni provocati dal mal-
tempo. E che si prepara ad ac-
cogliere il passaggio dei ciclisti
impegnati nella settima tappa
della corsa rosa.
"Il Giro ha accelerato l'inter-
vento - ammette l'assessore ai
lavori pubblici Lino Mechelli -
che comunque era necessario
da tempo perch ha riguardato
strade molto utilizzate ormai
in condizioni di degrado inac-
cettabile". Non sono mancati i
disagi dei cittadini che si sono
trovati di fronte alle strade
chiuse alla circolazione e a di-
vieti di sosta.
Abbiamo reso noto gli orari di
chiusura, abbiamo utilizzato
una segnaletica adeguata e
mobilitato la polizia munici-
pale. Abbiamo poi tentato di
assicurare i trasporti pubblici.
Sono state un po' modificate le
fasce orarie ma non ci sono sta-
te variazioni sostanziali, infat-
ti i trasporti scolastici non sono
stati toccati. Mi sembra che la
gente abbia risposto con com-
prensione anche se vero che
abbiamo preso questa decisio-
ne con una certa urgenza".
I lavori si fermano qui ma le bu-
che restano in molte zone della
citt, in particolare nelle viuzze
del centro storico. Il comune
per ora non prevede altri inter-
venti.
LUISIDA DE IESO
Rivestimenti
in mattoncini
e barriere
antirumore
per ridurre
limpatto
ambientale
I tempi
saranno pi
lunghi per
recuperare
anche larea
del vecchio
tracciato
5
CITT
Tra i candidat i
la bat t aglia
sui programmi
Le elezioni comunali a Fermignano
Marino Maccioni, Giorgio Cancellieri
e Piero Benedetti si sfideranno
a fine maggio per la carica di sindaco
C
orsa a tre per la
poltrona di Sinda-
co di Fermignano.
Una partita tutta
da giocare quella
tra Marino Mac-
cioni, Piero Benedetti e Giorgio
Cancellieri - candidati rispetti-
vamente con "Il Ponte - Lista
civica", "L'Unione per Fermi-
gnano" e "Fermignano - Nuova
lista civica". Il candidato del-
l'Unione sembrerebbe partire
avvantaggiato, visto che a Fer-
mignano i partiti del centrosi-
nistra sono alla guida del co-
mune dagli anni '70, ma la Ca-
sa delle libert (confluita in
"Fermignano - Nuova lista civi-
ca") alle politiche del 9 aprile
ha ottenuto un risultato positi-
vo, superando il 40% delle prefe-
renze. Altra incognita costitui-
ta dal Ponte, la lista fondata nel
2001 da Rifondazione comuni-
sta, Italia dei valori, Verdi e da al-
cuni esponenti dei Ds. Alla sua
prima prova, alle scorse elezioni
comunali, il Ponte aveva ottenu-
to il 28% dei voti. Questa volta si
presenta forte di cinque anni di
opposizione in consiglio comu-
nale ma indebolita dal ritorno di
Rifondazione, Italia dei valori e
Verdi all'interno dell'Unione.
Il Ducato ha chiesto ai tre candi-
dati di sintetizzare i loro pro-
grammi.
Marino Maccioni, 59 anni, diret-
tore amministrativo di un'azien-
da, il candidato della lista n1, il
Ponte. "Per il cittadino - spiega -
pi importante avere strade
senza buche piuttosto che opere
faraoniche". Il suo programma si
basa su una politica di piccole
cose come la manutenzione or-
dinaria delle strade o la posa dei
marciapiedi dove non ci sono.
L'impegno di Maccioni va so-
prattutto nella direzione di un al-
leggerimento delle imposte.
"Negli ultimi anni - sostiene -
sia l'Ici che l'addizionale Irpef
sono aumentate dello 0,1% e
anche l'acqua diventata un
lusso: bisogna riportare le tas-
se ai livelli di prima e fare pres-
sione sulla societ che gestisce
l'acquedotto perch abbassi i
prezzi". Ultimo punto, gli stru-
menti urbanistici: per Maccio-
ni il Comune dovr dare a chi
decide di investire nella zona
garanzie sui tempi per ottenere
le concessioni.
Piero Benedetti, 55 anni, me-
dico, sostenuto da tutti i par-
titi del centro sinistra, raccolti
nella lista "L'Unione per Fer-
mignano". Per lui gli interven-
ti andranno concentrati so-
prattutto in tre settori. "A Fer-
mignano c' un benessere dif-
fuso - dice - ma ci sono anche
persone che vivono in situazio-
ni di disagio e vanno aiutate non
con l'elemosina ma con servizi
come mense e trasporti". Dun-
que la solidariet ma anche il
rapporto con i giovani: il candi-
dato dell'Unione ha infatti in
mente affidare alle associazio-
ni il capannone dell'ex Tabac-
chificio Donati, gi di proprie-
t del COmune, per farne un
centro di aggregazione. Al
mondo delle attivit produtti-
ve, invece, Benedetti vuole de-
dicare un assessorato ad hoc:
"La crescita dell0imprendito-
ria va favorita, perch un
vantaggio per tutti".
Giorgio Cancellieri, 48 anni,
medico, candidato con "Fer-
mignano - Nuova lista civica"
mette al primo posto nel suo
programma le infrastrutture e i
servizi. "Per questa citt servo-
no pi parcheggi, una stazione
delle corriere e poi piste cicla-
bili, piscine, palestre e una ca-
sa di riposo per gli anziani".
Guardando alle difficolt di bi-
lancio cui vanno in contro tut-
ti gli enti locali, Cancellieri in-
dividua alcune priorit come
la riqualificazione dell'arredo
urbano, dei manti stradali e lo
spostamento della stazione
degli autobus nell'area dell'ex
campo sportivo, opere che se-
condo lui si potrebbero finan-
ziare tagliando le spese per
consulenti e dirigenti del Co-
mune. "Anche il problema del-
la sicurezza va affrontato e in-
tendiamo farlo chiedendo il
potenziamento dell'organico
dei carabinieri e assumendo
altri due vigili urbani".
LAURA VENUTI
Da sinistra:
Giorgio Cancellieri,
Piero Benedetti
e Marino Maccioni
Cambiano i metodi dassistenza, i numeri tornano persone
Anziani, il passat o gi fut uro
L
argo ai giovani", recita un detto. Ma
nel caso di Urbino non stonerebbe
neanche un pi inusuale "largo agli
anziani", visto il costante aumento della
popolazione ultrasessantenne nel territorio.
Longevit che, dal punto di vista dell'assi-
stenza offerta ai non autosufficienti, preoc-
cupa Mario Borghi, segretario della Lega di
Urbino della Federazione nazionale pensio-
nati, sindacato della Cisl.
Formata da nove comuni, la Lega compren-
de, complessivamente, quattro Case di ripo-
so (Urbania, Urbino, Mercatello sul
Metauro, Sant'Angelo in Vado) e due
Residenze sanitarie assistenziali (le
strutture di Urbania e di Sant'Angelo
in Vado riservate agli anziani non
autosufficienti). Il segretario monito-
rizza costantemente la qualit degli
edifici e dei servizi erogati, il costo
delle rette, il numero degli operatori.
Voto: benino, la situazione sotto
controllo. "Ovunque il servizio
accurato - precisa Borghi - e il rap-
porto con gli ospiti buono. Ma si
potrebbe fare di pi".
L'intervento pi urgente la creazio-
ne di nuovi posti per gli anziani biso-
gnosi di elevata assistenza sanitaria.
Soprattutto, di residenze esclusiva-
mente dedicate a loro, visto che
molti sono oggi ospitati nelle Case di
riposo, accanto agli autosufficienti.
Secondo una recente indagine di Borghi, i
letti attualmente disponibili nel territorio,
circa centocinquanta, tra pochi anni
potrebbero non bastare. Una proiezione al
2013 evidenzia che tra i quasi 4000 anziani
che oggi hanno tra i 70 e i 79 anni, pi di 250
potrebbero risultare non autosufficienti
bisognosi di ricovero. Servono poi strutture
riqualificate e maggior personale per la
riabilitazione. "La Casa di riposo di
Mercatello - spiega Mario Borghi - era un
vecchio monastero. In quella di Urbino, poi,
i corridoi sono stretti e non c' un parco. Ma
purtroppo mancano i fondi". E fondamen-
tale, inoltre, sviluppare iniziative capaci di
stimolare e reinserire gli anziani in un conte-
sto socio-culturale: ginnastica, incontri con i
pi giovani, gite, concerti. "L'anziano una
risorsa - precisa Borghi - ha tanto da dare: il
passato non va dimenticato".
Ne convinto anche Mirco Marchetti, coor-
dinatore dei servizi di assistenza e di anima-
zione della Casa di riposo "Piccini Naretti" di
Urbania. "Molte persone non prestano
attenzione alle attivit ricreative dell'anzia-
no. Pensano che se ha mangiato ed stato
vestito e lavato, a posto. Invece molti nostri
ospiti amano cos tanto la musica che a
volte non vogliono mangiare pur di cantare.
Anche i pi disorientati".
Marchetti stato il primo a proporre sul ter-
ritorio i Piani di assistenza individuali: pro-
grammi di intervento modellati sui bisogni
del singolo ospite, che si rifanno a un inno-
vativo approccio che valorizza l'anziano, il
cosiddetto Metodo Validation. "Quando la
persona inizia a sviluppare deficit cognitivi,
tende a chiudersi in se stessa e a
ripercorrere, inconsciamente, le fasi
della vita pi traumatiche. Noi cer-
chiamo di creare con lei un rapporto
empatico, di convalidare i senti-
menti che prova e di farle esprimere,
anche attraverso laboratori creativi,
le sofferenze represse".
Nella Casa di riposo di Urbania,
infatti, vengono costantemente pro-
mossi corsi di pittura, musica, gin-
nastica dolce, uncinetto. Alcuni sono
tenuti dagli stessi ospiti della casa e
aperti anche ai bambini delle scuole
locali, che possono cos attingere a
un sapere altrimenti sprecato, se non
addirittura perduto.
Basti l'esempio della signora Rosa,
forse l'unica anziana del territorio a
conoscere ancora la tecnica del
"chiacchierino". Con una spoletta e un po'di
filo di cotone, Rosa in grado di realizzare
sorprendenti fiori e ricami. "E' una tecnica
che ho appreso in convento. Carlo Bo,
vedendo alcuni miei lavori, un giorno mi
disse: Lei dovrebbe insegnarla all'universi-
t. L'arte non deve finire.
La signora Rosa,78 anni,
mostra un fiore realizzato
con la tecnica del chiaccherino.
Nella pagina accanto
la bretella di Urbino
MONICA NARDINI
il Ducato
6
Ecco le signore vacche
Negli allevamenti biologici di razza marchigiana tutti i comfort
I costi sono aumentati, i contributi sono diminuiti e linteresse dei produttori cala
Poche adesioni
allo sciopero
per il contratto
Settore legno
ALESSIO SGHERZA
LORENZO LUZI
I
l Montefeltro del legno
sciopera poco, anche per
il tipo di lavoratori
(immigrati e a tempo
d e t e r m i n a t o ) .
All'agitazione del 2 mag-
gio per il rinnovo del contratto,
ha aderito solo un addetto su
due, contro una media nazio-
nale dell'80-90%.
Una vertenza (il contratto di
lavoro del settore scaduto da
4 mesi) che riguarda pi di
mille addetti delle circa 60
imprese del Montefeltro.
Distanti le posizione della
Federlegno e dei sindacati:
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal
Uil chiedono un'aumento di 83
euro al mese, pi una somma
una tantum (332 euro) per i
quattro mesi di ritardo. Gli
imprenditori propongono
invece un aumento di 75 euro,
niente una tantum e un
aumento della durata del con-
tratto a due anni e mezzo.
Sui motivi della scarsa adesio-
ne allo sciopero, Giovanni
Giovannelli, segretario provin-
ciale della Filca Cisl, punta il
dito contro le pressioni che le
imprese ("Ma nomi non ne fac-
cio") fanno sui lavoratori.
Diversa l'analisi di Alessandro
Sguazza, responsabile di zona
di Fillea: "Cambia la mentalit
fra la costa e l'entroterra, come
diverse sono anche le possibili-
t lavorative". "Nell'entroterra
- spiega Sguazza - le imprese
sono pi forti. A Pesaro, ad
esempio, un lavoratore che ha
problemi si sposta in un'altra
azienda, ci sono pi alternative
e quindi pi movimento".
Una delle imprese pi grandi
della zona l'Imab di
Fermignano. Giuseppe Patrizi
uno dei delegati sindacali.
Come si spiega la scarsa ade-
sione? "Paura. Molti hanno il
contratto a tempo determinato
e la maggior parte, il 70%, sono
extracomunitari. Molti voleva-
no aderire, poi sono passati i
dirigenti e li hanno convinti a
non scioperare, senza minacce
ovviamente. Nel mio capanno-
ne siamo 50, alla fine abbiamo
scioperato in pochi, forse tre".
C
hi decide di
fare l'alleva-
tore lo fa per
passi one".
Lo dice
quasi sospi-
rando, forse perch sta pensan-
do da quanto tempo non si
prende qualche giorno di ferie.
Paolo Minutelli titolare di una
azienda agricola di Urbino alleva
con metodo biologico circa 100
vacche di razza bovina marchi-
giana purissima. Una razza
autoctona nata qui alla fine
dell'800 dall'incrocio con un'al-
tra razza locale, prevalentemen-
te utilizzata per il traino e la
razza chianina. La passione per
ci vuole e ce ne vuole tanta
quando si fatta una scelta
come quella di Minutelli, la zoo-
tecnia biologica. Minutelli uno
dei quattro allevatori rimasti in
tutto il Montefeltro ad aver fatto
la scelta di non usare concimi di
nessun tipo per coltivare i forag-
gi, per esempio. Ma le regole
imposte dalla normativa sono
tante e sono rigide e spesso non
ne vale la pena, almeno nel caso
della carne marchigiana. S per-
ch gi di suo la carne della
razza bovina marchigiana da
anni allevata sulle montagne di
Carpegna, del Montefeltro e del
parco di monte Simone con
metodi molto simili a quelli bio-
logici.
Cosa ha di diverso dalla carne
che si compra al supermercato
quella biologica, viene da chie-
dersi. Innanzitutto meno gras-
sa ed pi nutriente, ma soprat-
tutto puoi stare sicuro di quello
che c' dentro. Gli stessi foraggi
con cui sono nutrite vengono
prodotti biologicamente spesso
dalla stessa azienda agricola che
le alleva.
Nel 2000, nei mesi successivi alla
crisi della mucca pazza, la razza
marchigiana aveva avuto una
specie di boom, non solo per la
tradizione che la distingueva
dalle carni importate, ma anche
perch il consorzio delle carni
bovine marchigiane,
BovinMarche, aveva elaborato
un sistema di etichettatura che
riportava tutte le caratteristiche
del taglio di carne, la data di
macellazione e ogni altra infor-
mazione utile a sapere cosa fini-
va nel nostro piatto. Era proprio
con la domanda "Quale carne
nel piatto" che in quel periodo si
aprivano le puntate di Porta a
Porta mentre, il Sole24 ore titola-
va "La mucca pazza rilancia le
carni locali". Oggi non ci si
preoccupa pi per la carne con
l'osso, che ora non pi bandita,
e le carni locali, anche quella di
Urbino, cominciano a soffrire di
nuovo. Non tutti per, anzi quasi
nessuno, fa la scelta radicale di
produrre con metodi biologici.
"Se allevassi con tecniche nor-
mali qui ce ne starebbero molte
di pi di vacche".
Cos gli allevatori della zona,
quando non fanno il biologico, si
garantiscono, anche grazie al
consorzio, una buona posizione
sul mercato con ottime forniture
non solo locali e una buona rete
di macellerie. Ma il problema di
fondo rimane. Perch continua-
re a fare margini cos sottili,
quando la gente ancora non
distingue bene la differenza tra
biologico e non? Come giustifi-
care un'attivit faticosa e senza
contributi comunitari se i prezzi
finali rimangono bassi, per man-
canza di domanda?
Nella foto,
alcuni
esemplari
di bovino
di razza
marchigiana
nellalleva-
mento
di Paolo
Minutelli
a Urbino
7
ECONOMIA
Nella foto
accanto,
un gruppo
di studenti
visitano
la Galleria
Nazionale
delle
Marche,
a Palazzo
ducale
Albergatori:
Ma non
un record
La critica
LUCA DOMENICHINI
P
otrebbe non essere
stata cos "rosea"
(come si detto) la
stagione turistica di
aprile. A spiegarlo
Giacomo Biagioni,
presidente di Confturismo
Urbino e direttore dell'hotel
Mamiani.
Come andato per il mese di
aprile il turismo?
Le presenze, negli alberghi,
sono state intorno al 70 per
cento, ma ci sono giornate in
cui le prenotazioni sono arriva-
te ai minimi storici. Dati non
definitivi, ma il pienone mi
sembra ci sia stato solo per il
ponte del 22-25 aprile. Mentre
non mi risulta un'affluenza
record per il primo maggio.
La percezione diffusa di una
crescita delle presenze rispetto
all'anno scorso (e a due anni
fa), dunque, non conferma-
ta?
Parlando per l'hotel Mamiani,
noto un maggiore interesse e
richieste, rispetto a due-tre
anni fa. Qualche segnale di
movimento quest'anno effetti-
vamente c' stato, ma siamo
ancora lontani dalle affluenze
del 2000. La crisi, anche econo-
mica, ha colpito il settore da
due anni.
A cosa si deve, secondo lei,
questa leggera ripresa?
Tanto per capirci, le vacanze di
aprile sono sempre state un
periodo interessante per i
nostri luoghi. La stagione,
ancora, non permette di anda-
re al mare e il "target" di turisti
primaverili , in genere, un tipo
di turista che ama le citt d'ar-
te. In questo senso, Urbino la
citt ideale.
E' pur vero, comunque, che a
fianco del dato storico, l'ammi-
nistrazione comunale que-
st'anno ha organizzato una
serie di iniziative, come il
biglietto unico per i musei e
l'ingresso a un euro per Palazzo
Ducale nel 1 maggio, su cui
hanno avuto il nostro consen-
so. Resta, per, ancora da
migliorare la comunicazione e
sapere organizzare con pi
anticipo queste iniziative.
Turismo, un t hrilling a liet o fine
Molti stranieri, ma i prezzi sono troppo alti. Altalena di presenze
Dati di aprile: pi 2.368 presenze
nei weekend festivi. Ma a Pasqua
le visite erano state pi basse
Piacciono soprattutto le manie
e le novit newyorkesi. Il costume
interessa pi della politica
cronaca. "Trenta anni fa - ricor-
da Vittorio Zucconi, corrispon-
dente de La Repubblica da
Washington - quando ero in-
viato per La Stampa, scrivevo
per giorni di politica. Poi face-
vo come il carosello: "Or che
bravo sono stato, posso fare an-
che il bucato" e chiedevo al di-
rettore di fare una storia cui ca-
valli dell'Oklahoma, solo allora
avevo qualche chance che me
la passassero. Oggi il rapporto
si invertito. E' cambiato il
quadro internazionale e l'inte-
resse dei lettori, che hanno al-
tre fonti d'informazione. I quo-
tidiani non sono pi una fonte
primaria".
Gli Stati Uniti sono ritenuti gli
anticipatori di tendenze e cam-
biamenti sociali, oltre che tec-
nologici. "E le tendenze socio-
culturali si diffondo in modo
pi veloce di quelle politiche -
spiega Maurizio Molinari - nel
senso che colpiscono subito
l'immaginario e orientano i let-
tori. E' cos ad esempio su temi
come la fede, la terza et come
nuova fascia di consumatori, o i
giovanissimi che negli Usa gira-
no con la carta di credito e spen-
dono pi degli adulti. Tutti mo-
delli che anticipano delle svolte
percepite come necessarie nel
nostro Paese".
Anche lo stile delle notizie
sembra risentire del modello
americano, con articoli facili
da fruire, ben illustrati e leggi-
bili. Questo ancora pi im-
portante per un corrisponden-
te che si occupa di realt spes-
so molto lontane da quelle del
pubblico di riferimento.
"L'accusa pi frequente che mi
viene mossa - racconta Vittorio
Zucconi - di inventarmi le sto-
rie. Ma il giornalismo inven-
zione. Non esiste contraddi-
zione tra narrazione e informa-
zione. Per invenzione intendo
la ricostruzione della realt che
il giornalista deve far arrivare al
lettore, che pu essere vecchio,
giovane, colto o ignorante. In
ottanta righe devi essere in gra-
do di fargli capire cosa suc-
cesso a New Orleans. A tale sco-
po, le fonti sono fondamentali.
Un giornalista "as good as his
sources" e in Italia questo an-
cora non tenuto nella giusta
considerazione.
Giulio De Benedetti sosteneva
che un giornalista ha un solo
peccato da cui deve guardarsi,
quello di non farsi leggere".
ALESSIA GIZZI
U
n'intera pagina-
ta per l'ironico
show dei "due
p r e s i d e n t i "
Bush. Mesi di di-
battito sul caso
Terry Schiavo. Copertine dei
settimanali stracolme di richia-
mi sull'ultima mania newyor-
kese di acconciare Fido. Rubri-
che televisive che mettono a
confronto trasporti, educazio-
ne e dinamiche sociali america-
ne ed europee. I media italiani
mostrano di avere un debole
evidente verso quelli statuni-
tensi. Una forma di dipendenza
che si manifesta con l'aumento
della richiesta, da parte delle re-
dazioni ai corrispondenti di
servizi sugli Stati Uniti. "La
Stampa esce con oltre cinque-
cento articoli l'anno dall'Ame-
rica", racconta Maurizio Moli-
nari, il corrispondente da New
York, che aggiunge: "L'Italia
consuma soprattutto il costu-
me americano piuttosto che la
politica, i lettori sono interessa-
ti agli aspetti sociali e alle storie
di vita". Parzialmente d'accor-
do Daniela Roveda, corrispon-
dente del Sole24Ore: "Il mio
giornale poco influenzato da
questo andamento, anche se
sempre pi frequente la richie-
sta di pezzi con spunti di costu-
me che incide in modo positivo
sulle vendite".
Secondo il corrispondente del
Tg3 da New York, Corradino Mi-
neo, "un tempo bastava accen-
dere una telecamera a Times
Square, la dipendenza dall'A-
merica era molto pi viscerale e
diretta nel dopoguerra. Oggi il
mondo cambiato e gli Stati
Uniti sono pi vicini. Per cattu-
rare il telespettatore necessa-
rio trovare storie curiose, che ri-
chiamino la sua attenzione". Le
storie americane che appassio-
nano il pubblico italiano non
sembrano comunque destina-
te a sostituire la cronaca e gli
eventi politici. Il costume e il li-
fe style si integrano e completa-
no il quadro, funzionano da
moltiplicatori delle notizie e
portano lettori. Il risultato la
differenziazione delle notizie
che vengono chieste ai corri-
spondenti o che loro stessi pro-
pongono alla redazione centra-
le. Grazie a internet e alle tv sa-
tellitari, il lettore continua-
mente aggiornato sui fatti di