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INQUADRAMENTO GENERALE

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INQUADRAMENTO GENERALE DELLAREA DI STUDIO E DESCRIZIONE DELLAPPLICAZIONE

La possibilit di applicare e di approfondire, sotto il profilo della ricerca, alcuni dei concetti teorici esposti nella prima parte del presente lavoro stata offerta da un progetto di ricerche sugli effetti sismici locali e di sito in unarea piuttosto vasta della Toscana comprendente la Garfagnana, la Lunigiana e la Media Valle del Serchio, promosso dalla Regione Toscana. Tale progetto (Programma VEL), che ha visto la collaborazione a livello nazionale di vari Enti e Istituti universitari, tra i quali il Dipartimento di Ingegneria Civile dellUniversit di Firenze, si rivelato unoccasione particolarmente interessante, sia dal punto di vista scientifico sia per diverse altre ragioni. Innanzitutto esso costituisce un esempio di studio di microzonazione sismica applicato ad una vasta area e non limitato ad un singolo centro urbano, con tutte le complicazioni tecniche e organizzative che inevitabilmente si introducono ogni volta che uno studio di questo genere viene esteso dalla piccola alla grande scala. In secondo luogo lo studio presenta degli elementi fortemente innovativi sia nei presupposti che nelle finalit; nei presupposti in quanto interessa unarea che ancora non stata colpita, recentemente, dal terremoto, ma nella quale atteso un evento sismico di forte intensit (di intensit macrosismica pari a VIII MCS e picco di accelerazione massima pari a 0.32 g) e perci si colloca nellambito della prevenzione dallevento sismico piuttosto che dellanalisi demergenza dei suoi effetti. Nelle finalit, in quanto aldil dei risultati ottenibili (utili ai fini della programmazione degli interventi da eseguire sugli edifici esistenti, ai fini della progettazione di nuove strutture e pi in generale ai fini della pianificazione urbanistica), tra

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gli obiettivi che questo progetto si proposto vi quello di fornire una metodologia per la microzonazione sismica su vaste aree estendibile ad altre zone e contesti. Questo un tipico caso in cui le risorse pubbliche e lo spirito scientifico vengono utilizzati per un piano preventivo e con finalit pi generali di quelle del singolo risultato che si pu ottenere da unanalisi della risposta sismica locale, creando attorno al progetto un interesse sociale che va ben aldil di quello puramente scientifico. 5.1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLAREA DELLA GARFAGNANA Nellambito di questa ricerca stata concentrata lattenzione sulla Garfagnana. I tratti distintivi della Garfagnana sotto il profilo storicoarchitettonico, sismico e geologico possono essere cos brevemente riassunti. Dal punto di vista storico, ben noto che la Garfagnana, pur contenendo numerose tracce anche di epoca preistorica e romana, stata segnata soprattutto dalle vicende dellet medievale. A questo agitato periodo storico, in cui la regione stata contesa tra estensi e lucchesi, risale la maggior parte degli insediamenti antichi, molti dei quali sono arroccati su terreni acclivi, su bordi di ciglio, su creste sottili o valli strette, in situazioni geologiche favorevoli alloccorrenza in condizioni sismiche di fenomeni di instabilit o di esaltazione del moto sismico rispetto alla situazione standard di terreno duro pianeggiante, previsto dalla normativa. Molti di tali centri conservano, oltre che pregevoli monumenti e abitazioni signorili, il tipico impianto urbanistico medievale, in cui chiese, torri, rocche e castelli e normali costruzioni si integrano in forme armoniose con la natura e con il paesaggio, e sono spesso il risultato di un sapiente equilibrio di secoli di cultura diffusa nel territorio. Non comunque da trascurare lattivit artigianale e industriale, molto attiva, specie nel centro pi grande (Castelnuovo Garfagnana), e in continua espansione. Quindi obiettivo prioritario degli enti locali quello di conservare intatti questi centri storici e confrontarsi con le loro delicate situazioni geomorfologiche e con lelevata sismicit dellarea, senza per trascurare, in ordine di importanza, le aree di espansione destinate alledilizia e agli insediamenti industriali. Dal punto di vista geomorfologico, il territorio, che comprende il bacino montano del Serchio, interessato da tipiche corrugazioni appenniniche, con una presenza diffusa di formazioni rocciose paleozoiche e mioceniche, stratificate e spesso alterate, con elevate pendenze, intercalate da valli talora profonde e strette, colmate da depositi alluvionali. Una variet di situazioni geomorfologiche contraddistingue, perci, i centri abitati della

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Caratteristiche generali dellarea della Garfagnana

Garfagnana, che, ai fini dellanalisi della loro esposizione alle azioni sismiche, sono suddivisibili in 3 classi morfologiche principali, e precisamente: centri urbani su rilievo, su versante e su pianura alluvionale. Dal punto di vista sismico la zona considerata costituisce la regione sismogenetica pi occidentale dellAppennino, le cui vicende sismotettoniche sono state analizzate in profondit da molti Autori (vedi per tutti Scandone et al., 1991). Almeno comparativamente ad altre parti della Toscana e dellItalia Centrale, la Garfagnana ad elevata sismicit e tutti i suoi comuni sono classificati nella II categoria. Gli studi pi specifici condotti da Petrini et al (1995) hanno portato a distinguere nella regione tre diversi livelli di rischio. 5.2 FINALIT DEL PROGRAMMA VEL Il Programma VEL (Valutazione degli Effetti Locali) si colloca nellambito di un programma pluriennale siglato nel 1997 tra la Regione Toscana ed il Dipartimento della Protezione Civile per lavvio di interventi di riduzione del rischio sismico in Lunigiana, Garfagnana e Media Valle del Serchio (Figura 5.1).

Figura 5.1 Area di applicazione del programma VEL (cerchiata e tratteggiata in rosso)

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Finalit del programma VEL

Tale programma costituisce il naturale proseguimento delle iniziative avviate fin dal 1982 dalla Regione Toscana in collaborazione con il Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti (GNDT) nellambito di un progetto noto come Progetto Terremoto in Garfagnana e Lunigiana (1987). Il Programma VEL coinvolge ben 32 Comuni della Lunigiana, Garfagnana e Media Valle del Serchio tutti ugualmente classificati sismici nella seconda categoria (grado di sismicit S = 9), anche se, come confermato dalle ultime indagini predisposte dal GNDT, con differenti livelli di pericolosit e di rischio. Laspetto pi innovativo e interessante di tale programma, come gi ricordato, consiste nel fatto che esso applica in fase preventiva e su unarea regionale piuttosto vasta, delle metodologie che consentano di valutare quantitativamente gli effetti locali indotti da uno o pi terremoti di progetto in termini di coefficienti di amplificazione. Tali coefficienti saranno poi utilizzati ai fini della riduzione del rischio sismico nella gestione del territorio, sia a scala edilizia (cio per quanto riguarda le nuove costruzioni e gli edifici antichi) che pianificatoria (strumenti urbanistici generali e piani attuativi con particolare riferimento a quelli rivolti al recupero del patrimonio edilizio). Lo scopo del Programma VEL. quello di individuare, allinterno di ambiti territoriali a scala sub-comunale (frazioni e centri), delle aree a comportamento omogeneo sotto il profilo della risposta sismica locale nei confronti di un terremoto atteso di riferimento, definendo i possibili effetti sui principali centri urbani, sulle reti di servizio e sulle infrastrutture di comunicazione. Tra gli obiettivi del programma VEL. vi sono oltre alla determinazione dei coefficienti di amplificazione del moto sismico per i siti prescelti, anche la caratterizzazione geomorfologica e geotecnica di ciascuno dei Comuni coinvolti nel programma, nella prospettiva di realizzare una banca-dati che contenga tutte le informazioni, acquisite precedentemente o durante lesecuzione del programma, sulla geologia superficiale e sepolta e sui parametri meccanici, in campo statico e dinamico, delle principali formazioni presenti. Una banca-dati di questo genere non solo consente di programmare efficientemente ulteriori successive indagini o studi di microzonazione, ma consente anche di estendere i risultati ottenuti per alcuni siti con le indagini previste dal programma VEL, ad altri siti di interesse con caratteristiche confrontabili, con un notevole risparmio in termini economici e di tempo. Un altro obiettivo del programma VEL. quello di fornire, da un punto di vista tecnico e organizzativo, una metodologia da seguire per la
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Finalit del programma VEL

valutazione degli effetti locali in aree estese come quella in oggetto, attraverso delle Istruzioni tecniche che fissino (a livello regionale) i criteri da seguire per la scelta dei siti, del tipo di indagini e delle modalit con cui effettuare tali indagini, per garantire la massima coerenza e omogeneit tra risultati ottenuti e rendere possibili eventuali confronti. Lo scopo di tali Istruzioni anche quello di sensibilizzare i tecnici locali, sia delle Amministrazioni Pubbliche che delle ditte private, al rispetto di uno standard nellesecuzione di indagini sperimentali anche nellottica delle finalit con cui tali indagini vengono eseguite. 5.3 PRECEDENTI STUDI SUL RISCHIO SISMICO IN GARFAGNANA La Regione Toscana, in collaborazione con vari Istituti e Dipartimenti Universitari, tra i quali lUniversit di Firenze, impegnata ormai da diversi anni nella valutazione del rischio sismico nellarea della Garfagnana, per cui gli studi e le ricerche avviate sono piuttosto numerose, tra queste si ricordano: la microzonazione speditiva del centro urbano di Castelnuovo Garfagnana effettuata sulla base della cartografia geologica e geomorfologica disponibile (CNR-Regione Toscana., 1987) e sulla base delle modellazioni numeriche realizzate dallIRRS (Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico, CNR-IRRS 1996); la valutazione degli effetti locali in alcuni centri della Garfagnana e Lunigiana (Piazza al Serchio, San Romano, Minucciano, Castiglioncello, Vigneta, Pugliano, Ugliancaldo) effettuata sulla base della cartografia geologica, geomorfologica e litotecnica disponibile, con una modellazione numerica (QUAD4), nella quale i parametri geotecnici utilizzati sono quelli di letteratura (CNR-IRRS, 1993; CNR-IRRS, 1994); le indagini sismiche sperimentali nei Comuni di Castelnuovo Garfagnana (Turrite), San Romano e Pieve Fosciana finalizzate alla caratterizzazione dei terreni di copertura della rete infrastrutturale e di alcuni centri urbani della Garfagnana, per analizzare eventuali fenomeni di amplificazione locale (CNR-IRRS 1996); una valutazione del rischio sismico a fini urbanistici (IRRS, 1998), dove stato utilizzato un input sismico definito sulla base dei dati sismologici gi disponibili, sono state definite le aree a maggiore pericolosit sismica locale quantificando i possibili valori di amplificazione-cedimento ed stata valutata la vulnerabilit sismica degli edifici; le carte a maggiore pericolosit sismica locale per alcuni centri quali Piazza al Serchio, San Romano e Minucciano (C.N.R, 1998);

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Par. 5.3

Precedenti studi sul rischio sismico in Garfagnana

A questi studi si aggiunge un programma di sondaggi stratigrafici, prove geotecniche di laboratorio e in sito realizzato nellambito del progetto di adeguamento sismico di tipo preventivo degli edifici pubblici strategici relativo alla Legge Regionale L.R. 730/86.

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IL PROGRAMMA VEL

Par. 5.4

Attivit del DIC e contributo personale

5.4 FASI DI ATTUAZIONE Il programma complessivo delle attivit articolato in cinque fasi (Figura 5.2), di cui le prime tre relative alla parte pi generale e pianificatoria del progetto e le ultime due pi direttamente esecutive. FASE 0 - Individuazione dei principali centri urbani e di comunicazione In questa prima fase preliminare sono stati individuati i principali centri urbani e le infrastrutture di comunicazione oggetto delle valutazioni del VEL., e allinterno di ciascuno di essi sono stati delimitati gli ambiti territoriali di interesse, prefigurando le aree di indagine pi significative per le valutazioni degli effetti locali. FASE 1 - Elaborazione ed emanazione di Istruzioni tecniche sperimentali Con questa fase sono state disposte, a livello regionale, delle Istruzioni tecniche sperimentali che indicano le modalit di redazione delle carte geologiche, geomorfologiche e litotecniche in scala 1:2.000, e gli standard da adottare nellesecuzione di prove geofisiche e geotecniche, con particolare riferimento alle prove di caratterizzazione dinamica dei terreni, sia in sito che in laboratorio. FASE 2 - Avvio indagini di tipo geologico e di tipo geotecnico a scala 1:2.000 Contestualmente alla precedente fase stata avviata unoperazione di recupero di tutte le informazioni preesistenti sullarea in esame (cartografia geologica, geomorfologica e litotecnica, dati geotecnici e geofisici relativi a prove precedentemente effettuate, studi sul rischio sismico finalizzati alla determinazione di uno o pi input sismici, precedenti analisi della risposta sismica locale) finalizzato oltre che alla realizzazione di una banca-dati geotecnici alla individuazione delle informazioni mancanti e quindi alla programmazione di nuove indagini geologiche, geofisiche e geotecniche per la realizzazione di carte a scala 1:2.000 e la caratterizzazione geometrica e meccanica delle coperture e del bedrock. FASE 3 - Indagini VEL su alcuni centri urbani campione (progetto-pilota) Prima di completare tutte le operazioni previste nelle fasi precedenti per ciascuno dei Comuni interessati dal programma VEL, stato deciso di calibrare le metodologie scientifiche e i criteri adottati con riferimento a un numero limitato di Comuni, scelti in modo da rappresentare le numerose e complesse realt geologiche, morfologiche e geotecniche caratteristiche dellintera area dinteresse e per i quali fossero gi disponibili dati di tipo geologico e sismici di buona qualit. In particolare sono stati scelti alcuni centri della Garfagnana, oggetto negli anni passati di specifiche iniziative regionali e di preliminari valutazioni degli effetti locali e che rappresentano,

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IL PROGRAMMA VEL

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Attivit del DIC e contributo personale

per la loro particolare situazione geomorfologica, i casi pi rappresentativi e ricorrenti dellintera area in esame per uno studio di amplificazione del moto sismico. Tali centri sono i capoluoghi dei Comuni di Castelnuovo Garfagnana, Pieve Fosciana, San Romano Garfagnana, Piazza al Serchio e Minucciano e sono riportati in Figura 5.3 insieme ai corrispondenti livelli di pericolosit sismica, ricavati da uno studio condotto dalla Regione Toscana (C.N.R., 1998). In questa fase del Programma stato effettuata: la scelta dei siti in cui effettuare le indagini geotecniche e il tipo e il numero di prove in sito e in laboratorio da eseguire; lesecuzione dei sondaggi e parallelamente delle prove di laboratorio sui campioni estratti; lesecuzione delle prove dinamiche in sito, superficiali e in foro, e lelaborazione dei risultati cos ottenuti; lindividuazione dellinput sismico di riferimento; le modellazioni numeriche con programmi di analisi mono-dimensionali e la determinazione del comportamento in termini di amplificazione del moto sismico delle situazioni prese in considerazione; lo studio di correlazioni, di validit regionale, tra parametri geotecnici ricavati in campo statico e dinamico sulla base dei risultati delle indagini effettuate; la caratterizzazione dinamica di alcune delle principali formazioni geologiche che caratterizzano larea della Garfagnana. FASE 4 - Estensione delle indagini VEL su altri centri urbani campione Sulla base dei risultati acquisiti nella fase 2 e delle considerazioni conclusive relative al progetto pilota prevista, ma ancora in corso di esecuzione, lestensione delle indagini VEL ad altri centri a maggior rischio sismico.

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IL PROGRAMMA VEL

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Attivit del DIC e contributo personale

FASE 0 Individuazione dei principali centri urbani e di comunicazione FASE 1 Elaborazione ed emanazione di Istruzioni tecniche sperimentali FASE 2 Avvio indagini di tipo geologico e di tipo geotecnico a scala 1:2.000 PARTE GENERALE FASE 3 Indagini VEL su alcuni centri urbani

campione

Parte generale

FASE 4 Estensione delle indagini VEL ad altri centri urbani campione

2.1.1.1.1.1 Pr ogetto pilota

PROGETTO PILOTA

Figura 5.2 Fasi del Programma VEL

Giuncugnano Piazza al Serchio San Romano in G.na Minucciano Careggine

Sillano

Villa Collemandina Castiglione di G.na Pieve Fosciana

Camporgiano Fosciandora Vagli di Sotto Molazzana Castelnuovo di G.na

Elevato livello di rischio Medio-elevato livello di rischio Medio-basso livello di rischio

Gallicano Vergemoli

Figura 5.3 Comuni della Garfagnana scelti per il progetto pilota e corrispondenti livelli di pericolosit sismica

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