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04/03/14 10:00
PMI e crisi: casi studio di aziende che la stanno superando (grazie anche all'entusiasmo)
15 Luglio 2013
Quali sono i fattori di successo che permettono alle PMI e alle aziende di superare la crisi? Qual il metodo pi efficace e veloce? Qual il segreto dell'innovazione e dell'invenzione di prodotti e servizi nuovi di PMI e aziende? Quali sono le conseguenze di una diversificazione aziendale? Qual l'atteggiamento giusto dell'imprenditore che ce la fa? Accelero o mi muovo passo, passo? Entusiasmo e prudenza possono convivere? Quali sono le aree cui prestare pi attenzione? Tanti esempi di esperienze e casi visssuti direttamente nelle pmi e in azienda.
Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata da un giovane laureato di 26 anni che mi chiedeva come potessi prepararlo per affrontare con pi sicurezza e possibilit successo un talent show in TV condotto da un noto personaggio pubblico. Una trasmissione cult in 30 Paesi, portata dapprima al successo da Donald Tramp in USA e sbarcata anche in Italia. Ci che mi ha colpito nella conversazione con Giovanni (nome di fantasia) stato l'entusiasmo, la determinazione, l'energia, la ferrea volont di prepararsi per la trasmissione e allo stesso tempo il riconoscere di avere lacune, nel marketing, nelle tecniche di negoziazione, negli economics aziendali, e nella gestione dei gruppi. Lacune che intendeva colmare con sessioni di business coaching. Era da tempo che non sentivo una tale carica energetica focalizzata su un obiettivo ben individuato. Ci vuole metodo per battere i concorrenti. Lavorando in aziende, molte volte trovo un ambiente umano ansiogeno. Manager affannati sull'ultima cosa da farsi e incapaci di seguire un piano con ordine, metodo e costanza. Ma ancor pi importante, riscontro un'incoerenza operativa tra strategia e implementazione delle azioni. In molte Pmi la strategia sovente orale, non scritta e subisce cos tanti adattamenti che alla fine, del progetto originario rimane ben poco. Perch? Si trascurano tutte le conseguenze lungo la filiera: gli approvvigionamenti saranno continui e costanti? I nuovi articoli vengono percepiti dal cliente finale come davvero diversi da quelli del core business? Qual il posizionamento? E quali sono i vantaggi per il cliente finale, il rivenditore e gli agenti? Esiste un piano di marketing operativo che consideri come lanciare il prodotto? Chi il nuovo cliente per cui nata questa linea di prodotti? La forza di vendita stata preparata ( e incentivata) adeguatamente per mettere in evidenza i vantaggi competitivi di questo allargamento di gamma? Come ci assicuriamo che il messaggio arrivi ai rivenditori? Col solo materiale da punto vendita? Chi sono gli influenzatori d'acquisto, che in fase di start up sono il mio target primario (es. centri stile, architetti, etc.) ? Che conseguenze ci saranno sulla struttura interna? Ci si dovr organizzare per brand con un capo progetto operativo che si crea la propria fdv (forza di vendita), che seleziona i rivenditori presso cui esporre questa nuova marca? Che cura una comunicazione ad hoc; che faccia del web marketing mirato? Ci sono le competenze e le risorse per sostenere un simile progetto? Inoltre, ci sono gli aspetti, vitali, di Conto Economico, specifico e consolidato, da stimare e controllare ogni tre mesi
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Il paradosso che, a volte, preferiscono non crescere, anzi accettare anche una riduzione di fatturato pur di non correre rischi. Sovente si autoconcentrano sul core business, piccolo-piccolo. Questo li fa sentire pi sicuri...per quanto tempo? L'arrocco pu funzionare a breve. La prudenza anche. Sono il primo a capire il problema degli insoluti. Cosa me ne faccio di clienti che non pagano?. L'accesso al credito, se l'azienda ben patrimonializzata non un problema. Lo diventa se lo score bancario basso e se la reputazione dell'imprenditore non eccellente. Altrimenti anche in questi casi, magari pagando mezzo punto in pi d'interessi, il credito non un ostacolo insormontabile.
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(http://it.wikipedia.org/wiki/Margine_operativo_lordo) , in particolare) motivano i collaboratori (avendo lasciato alle spalle l'approccio padre-padrone o della grande famiglia) pianificano le scorte in funzione del budget di vendita e dei costi di carico o di cambio valuta non improvvisano, ma pianificano e prendono decisioni forti e non muovono l'aria con manager che corrono di qua e di l. Insomma, che hanno un strategia.
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laureati). Mentre il settore costruzioni, un tempo fortissimo nell'area, ha perso 5.000 imprese e 9.000 posti di lavoro. Innovazione nel futuro delle PMI: il fatto su misura Esistono aziende, anche artigianali o PMI, che col know-how dei loro designer, l'inventiva connaturata, possono inserirsi nel grande gioco. Sono aziende all'avanguardia, ma sovente non lo sanno e non lo fanno sapere. Silicon Valley si accinge a produrre oggetti con le tecnologie web e da qualche parte c' uno Steve Job che in qualche garage ha bisogno di coniugare design e funzionalit, gusto e manualit artigiana. Proprio le caratteristiche del nostro artigianato. Ma pensare in questo modo eccentrico, fuori dagli schemi. Invece potrebbe essere il giusto connubbio per una collaborazione imprenditoriale. Il fatto su misura prender sempre pi piede (cit. La repubblica 29 giugno).
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Improvvisazione e approssimazione sono i killer di qualsiasi attivit di business, piccola o grande che sia. Da un po' di tempo ci aggiungo anche la pigrizia. Cio il rifiuto secco e netto di imparare cose nuove, ma essenziali per il business che si ha in testa. Diventare imprenditori/trici non l'ha prescritto il medico. Lo ripeto sempre. Di certo chi ne ha le skills sa anche che occorre lavorare molto, vincere l'indolenza di imparare cose nuove, come scrivere un articolo per social media o per il proprio sito, come leggere, almeno leggere, un Conto Economico, come stendere un piano marketing, come analizzare i dati di vendita agente per agente ogni mese, cos per il mix prodotti, e per gli indicatori di servizio, come usare il web (oltre ad altri mezzi pi tradizionali) per fare prospezione, fidelizzazione e promozione. Ovvero instaurare una relazione con i clienti, i rivenditori, gli opinion makers. E andare alla scoperta nel mondo di materiali nuovi, di idee, di partnership. Scrivere un business model aiuta a capire come girano i soldi e un buon business plan pu aiutare a trovare soci, finanziatori istituzionale e non, ad avere una road map operativa.
Mi piace citare la marca di jeans e casual wear Jeckerson. Ha inventato anche i Therapy jeans, ha un marketing diretto efficace via web che arriva sugli smart phone, ha fatto del marchio un brand ricercato. Non ho visto i dati di bilancio, ma non sar certo per il marketing che l'azienda eventualmente non avr un Margine Operativo soddisfacente. Saranno eventualmente i costi dei punti vendita a pesare nel C.E.
Il settore moda sicuramente all'avanguardia, perch ha nel DNA l'inventiva nel creare glamour. Il tutto con una sapiente organizzazione che controlli tutta la filiera dalla scelta della materia prima, alla distribuzione, al branding, agli economics, particolarmente complessi nelle case che vendono in tutto il mondo. Ci sono marchi emergenti da seguire con attenzione: La Martina, Acqua di Parma, Belstaff. Alcuni di essi sono marchi storici, ieri polverosi, oggi ritornati in vita con strategie di marketing agguerrite.
Le case di moda pi famose hanno capito da anni che innovare ed espandersi all'estero frutta e cos continuano a mietere EBITDA (http://en.wikipedia.org/wiki/Earnings_before_interest,_taxes,_depreciation_and_amortization)%20succulenti,%20soprattutto%20p trascurato dagli industriali". Anche Loro Piana ha ceduto l'80% ad Arnault (gruppo LVMH) perch per crescere, innovare, espandersi e diventare top occorre avere alle spalle un gruppo ben organizzato e forte finaziariamente con la mission di sviluppare marchi prestigiosi.
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mix stato studiato per rispondere alle esigenze di chi cerca espressioni di creativit e innovazione dalla pi up-to-date, alla pi polisensuale. Ma tutti uniti dalla voglia di socializzare intorno ad un oggetto bello, che fa parlare di s. Il target di architetti (in prima battuta), trover risposte alle richieste dei clienti pi trendy. Entusiasmo, energia, competenze, metodo, coerenza operativa ci permettono di lavorare velocemente superando gli inevitabili ostacoli da start up che ogni fase d'avviamento comporta. Il vantaggio che un business coach efficace li conosce e quindi o li evita o li sorpassa. Sono sorpreso dalla determinazione, dall'impegno, dalla velocit operativa, dal coraggio di questo imprenditore che ha capito benissimo come il mondo non sia limitato dalla nostra intelligenza, ma dal nostro coraggio e dalla nostra creativit (cit. Eric Astro Teller, direttore Google X). Certo, compiere un tale lavoro, e nel frattempo continuare a preparare le collezioni degli articoli della gamma base, impegnativo, molto. Assorbe tempo, energia, risorse. Ma vedere nascere una collezione sotto i propri occhi in pochi mesi, d una grande soddisfazione anche a chi, come me, in azienda ha visto di tutto e di pi. Con quanto descritto desidero andare contro i catastrofisti e gli sfiduciati. Il lavoro se non c', lo si crea. Col coraggio di osare, ma sempre con metodo e in modo pianificato. Sono contrario al pensiero debole in azienda. Per questo insisto nel fare analisi, nell'andare in profondit, nell'elicitare i dettagli, nel valutare conseguenze e responsabilit organizzative. Nell'ossessione sul controllo degli economics, sul lavorare a budget e non sulle controcifre dell'anno, rifacendosi all'anno precedente (chi guida un'auto guardando sempre nello specchietto retrovisore?). Alla fine di questo articolo, mi accorgo di avere chiarito anche cosa fa in pratica un business coach efficace per un imprenditore, un'imprenditrice o manager, per una start-up, per una PMI della old o new economy.
Pronto a vincere?
Oggi esistono molte possibilit di fare business. Chiudiamo la stagione del pessimismo. Guardati intorno, nel mondo. Trova un'idea rivoluzionaria, ma che lo sia veramente. Non avere paura. Osa... contattami.
STUDIO GA DI GIULIO ARDENGHI Via Palma il Vecchio, 111 Bergamo telefono e fax: 035 241282 mobile: 333 3631393 Via Bramante, 39 20100 Milano telefono: 02 34938382 fax: 02 3491266 Per contattarmi usa il modulo contatto oppure chiamami su skype: giulio.ardenghi.ga
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