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UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PISA FACOLT DI INGEGNERIA Corso di Laurea Specialistica in INGEGNERIA IDRAULICA, TRASPORTI E TERRITORIO A.A.

2013-2014
Corso di

Costruzioni di Strade, Ferrovie, Aeroporti


Alessandro Marradi

La progettazione di interventi di riciclaggio a freddo

Alessandro Marradi Universit di Pisa _______________________________________________________________________________________________

SOVRASTRUTTURA STRADALE (O PAVIMENTAZIONE)


(CNR B.U. n 169)

Parte del corpo stradale costituita dall'insieme di strati sovrapposti, di materiali e spessori diversi, avente la funzione di sopportare complessivamente le azioni indotte dal traffico e di trasmetterle e distribuirle, opportunamente attenuate, sul sottofondo nonch di garantire condizioni di sicurezza e di confortevolezza della circolazione stradale.

Sovrastruttura

SOTTOFONDO

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LA DIFFUSIONE DELLA TECNICA DEL RICICLAGGIO A FREDDO

Le ragioni che giustificano limpiego della tecnologia del riciclaggio a freddo per la riqualificazione strutturale delle pavimentazioni stradali sono numerose: - TECNICHE - AMBIENTALI - ECONOMICHE CNR B.U. n. 125 Progetto: la migliore soluzione tecnico/economica realizzabile con le risorse disponibili: dato infatti il limite di spesa sostenibile occorre analizzare e ricercare quale livello massimo di funzionalit si pu ottenere.

LE TECNICHE DI RICICLAGGIO
Riciclaggio (sviluppo in Italia agli inizi degli anni 70)

Riciclaggio a caldo In sito In impianto

Riciclaggio a freddo

In sito

In impianto

LE TECNICHE DI RICICLAGGIO

Leganti bituminosi
Emulsioni bituminose Bitume schiumato

Tecniche che consentono di ridurre la viscosit del legante bituminoso al fine di renderne efficace la miscelazione con gli inerti a temperatura ambiente

LE TECNICHE DI RICICLAGGIO

Leganti bituminosi
Emulsioni bituminose
EMULSIONI BITUMINOSE: Si classificano in funzione della velocit di rottura, della composizione chimica dellemulsionante e in funzione delle caratteristiche del bitume di partenza (tal quale o modificato, con lattice o elastomeri).

Bitume schiumato
BITUME SCHIUMATO: Si classifica in funzione delle caratteristiche schiumogene del legante (rapporto di espansione e tempo di semivita). Bitumi per schiumatura ad alte prestazioni schiumogene.

Bitume schiumato Propriet schiumogene del legante 170C

Le prove di valutazione delle propriet schiumogene del legante vengono utilizzate per determinare landamento del rapporto di espansione ER ed il tempo di semivita 1/2 in funzione del quantitativo di acqua di schiumatura. Il valore ottimo di acqua di schiumatura quello con il quale si ottiene: ER 20 1/2 25 s

Bitume schiumato Propriet schiumogene del legante 170C


La caratteristiche schiumogene di un legante possono anche essere identificate mediante un indice sintetico, funzione del tempo di dimezzamento e del rapporto di espansione, che prende il nome di Foam Index.

Kim Jonathan Jenkins Mix design consideration for cold and half-warm bituminous mixes with emphasis on foamed bitumen PhD Thesis, University of Stellenbosh 2000.

In valore di FI corrispondente a un rapporto di espansione di 20 volte ed a un tempo di semivita di 20 secondi pari a Fimin=450.

Bitume schiumato Propriet schiumogene del legante 170C

Bitumi ad alte prestazioni schiumogene

FI maggiore di 2000

Leganti idraulici
Cemento
EMULSIONI BITUMINOSE: Il cemento funziona da catalizzatore di processo favorendo la rottura dellemulsione. Nelle emulsioni sovrastabilizzate ( a lentissima rottura) permette di regolare la rottura dellemulsione in modo che avvenga seguito della compattazione BITUME SCHIUMATO: Il cemento favorisce la dispersione delle particelle di bitume allinterno della miscela, rendendo pi resistenti i punti di saldatura tra gli aggregati. Sia per le miscele prodotte con emulsione che con bitume schiumato il cemento permette di raggiungere in tempi brevi sufficienti livelli di rigidezza necessari per poter riaprire al traffico linfrastruttura. La quantit di cemento deve essere limitata a valori minimi per evitare fessurazione da ritiro ed eccessivo irrigidimento della miscela.

Leganti idraulici
Calce

Nel riciclaggio in sito ha la funzione di stabilizzare le eventuali particelle fini che possono aver inquinato il materiale da trattare (stabilizzazione a calce dei fini plastici). Nel riciclaggio in impianto laggiunta di calce viva permette di ridurre lumidit degli aggregati in modo rapido (gestione dellacqua). Research program Lime in Cold Recycling University of Pisa, Parma, Nottingham, Stellenbosh.

Figline Val dArno (FI) Trial Section

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IL COMPORTAMENTO DELLE PAVIMENTAZIONI STRADALI CONTENENTI STRATI RICICLATI A FREDDO Limpiego sempre pi ampio di queste tecnologie dovuto alla sempre maggiore diffusione di macchinari specifici per trattamenti di riciclaggio in sito ed in impianto

Necessit di comprendere il comportamento delle miscele riciclate al fine di poter prevedere il comportamento strutturale di pavimentazioni contenenti strati riciclati

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FATTORI CHE IINFLUENZANO IL COMPORTAMENTO MECCANICO DELLE MISCELE RICICLATE A FREDDO Lo sviluppo di modelli che descrivano sia il comportamento meccanico sia le prestazioni di strati riciclati a freddo complicato da diversi fattori: - diversit degli aggregati impiegati per la formazione delle miscele (tipo di aggregati, composizione granulometrica, caratteristiche frazione fine); - presenza o assenza di cemento (o altro filler attivo), quantit; - basso/alto contenuto di legante bituminoso (< 2.5% - >3.5%); - temperatura degli aggregati al momento del riciclaggio; - tipo di bitume e temperatura di impiego;

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MODELLI PRESTAZIONALI PER MISCELE RICICLATE Ognuno di questi fattori in grado di influenzare in modo marcato le prestazioni delle miscele riciclate che, pertanto, risultano contenute in un range piuttosto ampio

LO SVILUPPO DI UN MODELLO PRESTAZIONALE UNIVOCO DA APPLICARE A TUTTE LE MISCELE UN OBIETTIVO AMBIZIOSO E, PROBABILMENTE, NON REALISTICO (K.J. Jenkins, International Journal of
Pavement Engineering, 2007)

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METODI DI DIMENSIONAMENTO DELLE PAVIMENTAZIONI

METODI EMPIRICI AASHTO, CBR, ASPHALT INSTITUTE, ROAD NOTE 29, ecc. Basati essenzialmente su esperienze. CATALOGHI Predimensionamento, evitano errori grossolani.

METODI RAZIONALI
Basati su modelli matematici di analisi strutturale, la pavimentazione viene schematizzata con un multistrato elastico o viscoelastico, sottofondo a lineare o non lineare. Si possono utilizzare i dati relativi alle caratteristiche dei materiali, al clima ed alla reale configurazione dei carichi.

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METODI DI DIMENSIONAMENTO DELLE PAVIMENTAZIONI METODI EMPIRICI

si basano sullosservazione delle risposte ai carichi da traffico di pavimentazioni esistenti, anche di tronchi sperimentali appositamente realizzati. Nel metodo AASHTO, lo Structural Number SN (o Indice di Spessore IS) tiene conto della resistenza strutturale delle pavimentazioni.
Esprime uno spessore equivalente della sovrastruttura, funzione degli spessori si dei vari strati, della resistenza dei materiali impiegati (attraverso i coefficienti strutturali ai) e, per gli strati in materiali non legati, della loro sensibilit allacqua (mediante i coefficienti di drenaggio mi), in modo che pavimentazioni con uguale valore di SN siano caratterizzate da risposte ai carichi da traffico simili tra loro.

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METODI DI DIMENSIONAMENTO DELLE PAVIMENTAZIONI METODI EMPIRICI

Valori dei coefficienti strutturali ai (fonte AIPCR):


- Per materiali riciclati a freddo con emulsione Range da 0.17 a 0.41 - valore medio 0.29

- Per materiali riciclati a freddo con bitume schiumato Range da 0.20 a 0.42 - valore medio 0.31

Utilizzando un valore di 0.30, rispetto al valore di 0.40 comunemente utilizzando per i conglomerati a caldo, si ha una riduzione del 30%.

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METODI DI DIMENSIONAMENTO DELLE PAVIMENTAZIONI


CATALOGHI Un catalogo delle sovrastrutture comprende varie tipologie di pavimentazioni, diverse per numero e spessore degli strati e caratteristiche dei materiali. Ognuna delle soluzioni proposte pu essere utilizzata con riferimento a determinati valori di portanza del sottofondo e classi di traffico. Rappresentano unalternativa allanalisi rigorosa del problema progettuale da affrontare seguendo il metodo razionale, praticabile quando le informazioni disponibili siano limitate e si renda comunque necessario un dimensionamento preliminare.

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METODI DI DIMENSIONAMENTO DELLE PAVIMENTAZIONI CATALOGHI Informazioni minime necessarie - Tipo di infrastruttura - Livello di traffico previsto - Portanza del sottofondo - Tipologia di pavimentazione

SGC FI.PI.LI Traffico in 20 anni = 25,000,000 veicoli commerciali Sottofondo = 90 MPa

SGC FI.PI.LI Traffico in 20 anni = 25,000,000 veicoli commerciali Sottofondo = 90 MPa

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Soluzione RPA1 USURA DRENANTE 4 cm
5

RISANAMENTI PROFONDI

Soluzione RPA2 USURA DRENANTE 4 cm


5 10 15

Soluzione RPA3 USURA DRENANTE 4 cm


10 15

Soluzione RPA 18 milioni di assi da 12 t TGM=50.000

CB di binder soft 5 cm

CB di binder soft 7 cm

CB di binder soft 6 cm

CB di base hard 14 cm
20 25 30 35 40 45 50 55

CB di base freddo con emulsione 20 cm

20 25 30 35

CB di base hard 14 cm

GESTIONE DELLE PAVIMENTAZIONI STRADALI LINEE GUIDA DI PROGETTO E NORME TECNICHE PRESTAZIONALI
La lavorazione dello schiumato permette di riciclare in sito vecchie fondazioni (misti cementati ammalorati, misti stabilizzati da potenziare (in manutenzione) o per creare la fondazione con materiale in sito o con materiale di apporto

Schiumato 25 cm

Misto cementato 25 cm
40

Schiumato 25 cm

45 50 55

trattamento del sottofondo

Soluzione RPB 10 milioni di assi da 12 t TGM=28.000

Soluzione RPB1 USURA DRENANTE 4 cm


5

Soluzione RPB2 USURA DRENANTE 4 cm


5 10 15

Soluzione RPB3 USURA DRENANTE 4 cm


10 15

CB di binder soft 6 cm

CB di binder soft 7 cm

CB di binder soft 6 cm

CB di base hard 13 cm
20 25 30

CB di base freddo con emulsione 20 cm

20 25 30 35 40

CB di base hard 14 cm

Schiumato 20 cm

35 40

Misto cementato 20 cm

Schiumato 20 cm
45 50 45 50

trattamento del sottofondo

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METODO RAZIONALE La progettazione di una pavimentazione non si discosta, nelle sue linee generali, da quella che limpostazione di qualsiasi altra opera di ingegneria civile: - pre-dimensionamento, numero e spessore degli strati, caratteristiche dei materiali da impiegare per ciascuno di essi; - analisi dello stato di tensione e deformazione indotto dal traffico di progetto; - verifica che tensioni e deformazioni rientrino nei limiti stabiliti, ovvero che non diano luogo a situazioni critiche, tali cio da inficiare lintegrit strutturale della pavimentazione;

- se la verifica di cui sopra non soddisfatta si effettua un nuovo dimensionamento della pavimentazione aumentando gli spessori degli strati e/o variando le caratteristiche dei materiali.

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In generale, lefficienza strutturale di una pavimentazione flessibile deve essere verificata con riferimento a due tipi di fenomeni:

- le fessurazioni per fatica degli strati bituminosi superficiali, (alle quali va aggiunto il cracking termico nel caso in cui la pavimentazione debba essere realizzata in climi molto freddi o soggetti a forti escursioni termiche); il calcolo della fatica va inteso come danno accumulato durante la vita utile (verifica che esso non produca fessurazioni eccessive)

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Ci comporta la necessit di disporre di criteri con i quali stabilire quando la vita utile di uno strato in conglomerato bituminoso sia da ritenere esaurita, ovvero in corrispondenza di quale livello fessurativo identificata la rottura di uno strato legato a bitume

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- le ormaie, ovvero le deformazioni permanenti subite dal sottofondo per effetto dei carichi; con il calcolo della profondit delle ormaie si verifica che al termine della vita utile non ci siano alterazioni della regolarit dello strato superficiale.

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RIPETIZIONE
DEI CARICHI TRAFFICO CONFIGURAZIONE GEOMETRICA CARICHI AGENTI TERRENO VERIFICA A FATICA ACCETTAZIONE

DETERMINAZIONE CLIMA

DI

s, t, e
VERIFICA ORMAIE

CARICHI AGENTI

MATERIALI STRATI VERIFICA AL GELO DIMENSIONI ASSUNTE RIFIUTO

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CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLO STRATO RICICLATO Nel caso di materiali nuovi il progettista ha la possibilit di: - scegliere il tipo dei materiali componenti; - effettuare il mix design delle miscele; - calibrare il contenuto di legante in modo da ottenere le caratteristiche meccaniche richieste dalle Norme e dai Capitolati . Con la tecnica del riciclaggio in sito le caratteristiche dei materiali presenti in sito determineranno in larga parte le caratteristiche meccaniche che potranno essere raggiunte una volta effettuata la stabilizzazione.

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CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLO STRATO RICICLATO le operazioni di mix design delle miscele potranno fornire solo valori delle caratteristiche meccaniche da considerare indicativi e variabili in un range piuttosto ampio. Inoltre A causa delle caratteristiche evolutive delle miscele riciclate a freddo utilizzate nelle pavimentazioni stradali (nel tempo e sotto le azioni dei carichi del traffico) i valori dei parametri che descrivono il comportamento meccanico, determinati in laboratorio dopo un processo di maturazione standardizzato, sono caratterizzati da un certo livello di arbitrariet.

Con le tecniche di riciclaggio in impianto i problemi connessi alla variabilit dei materiali, e quindi delle loro prestazioni, viene parzialmente superato (possibilit di selezione il materiale da riciclare prevedendo leventuale aggiunta di aggregati vergini di integrazione) sebbene permanga una certa arbitrariet nel descrivere il comportamento nel tempo nelle miscele riciclate a freddo.

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CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLO STRATO RICICLATO Le differenze nei valori di resistenza previsti in diversi Paesi sono da imputare principalmente a: - il tipo di materiale che viene riciclato (strati di nero, fondazioni,..) - lobiettivo della stabilizzazione (fondazione, sottobase, base) anche in relazione al tipo di strada e dal traffico di progetto. Le principali caratteristiche meccaniche analizzate sono: - la resistenza a trazione indiretta o a compressione semplice sia prima che dopo immersione in acqua per valutare le propriet di durabilit delle miscele; - il modulo di rigidezza, come indice della deformabilit delle miscele.

Non vengono di solito condotte prove per la determinazione della resistenza a fatica.

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CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLO STRATO RICICLATO Le pi recenti ricerche hanno messo in evidenza come le prove di trazione indiretta e quelle di compressione non siano i tipi di prove ideali per la caratterizzazione dei materiali riciclati a freddo. Prove triassiali cicliche si sono rivelate pi affidabili per caratterizzare le prestazioni di queste miscele.

s1
CONGLOMERATO BIT RICICLATO
SOTTOFONDO

s2

s3

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CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLO STRATO RICICLATO

1 Livello

Granulometria miscela Umidit di costipamento

Contenuto di legante
Filler attivo (tipo e quantit)

Resistenza e Sensibilit allacqua s1


Selezione finale miscela

2 Livello
s2

s2=s3

Performance correlate in modo pi affidabile alle miscele

Propriet di taglio, Modulo resiliente

PRESCRIZIONI DI PREQUALIFICA IL CAPITOLATO PRESTAZIONALE ANAS 2008

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Variazione del modulo con la temperatura

Nelle miscele il legame delle particelle solide differisce da quello proprio delle miscele a caldo: di conseguenza la dipendenza del modulo dalla temperatura e dalla frequenza di applicazione dei carichi non sar la stessa di un conglomerato bituminoso di pari composizione volumetrica

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Influence of temperature and traffic velocity (frequency) on permanent deformation behaviour (Francken 2002)

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Correzione dei valori di modulo in base alla temperatura dello strato

Valori di ricavata mediante specifica sperimentazione presso lUniversit di Pisa

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Analisi dello Spettro di Traffico

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Effetti dello Spettro di Traffico


Andamento tensioni s xx alla base dello strato in bitume schiumato Andamento tensioni s xx alla base = dello Inverno - Hsch 250 strato mm in bitume schiumato Estate - Hsch = 250 mm
5.00E-02 5.00E-02 Gg10 Gg10 Gg11 -1500 -1500 -1000 -1000 -500 -500 0 0 500500 1000 1000 1500 1500 2000 2000 Gg11 Gg12 Gg12 Gg13 Gg13 Gg8 Gg8 Gg9 Gg9 Gp2 Gp2 Sg4 Sg4 Sg5 Sg5 Sg6 Sg6 Sm8 Sm8 Sm9 Sm9 Sp1 Sp1

0.00E+00 0.00E+00

Tensioni s xx [MPa] Tensioni s xx [MPa]

-2000 -2000

-5.00E-02 -5.00E-02 -1.00E-01 -1.00E-01 -1.50E-01

-1.50E-01 -2.00E-01 -2.00E-01 -2.50E-01

Distanza centro ruota [mm] Distanza centro ruota [mm]

Da un punto di vista progettuale la variazione del modulo con la temperatura comporta una sensibile variazione dello stato tenso-deformativo della pavimentazione.

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LA PROGETTAZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI CONTENTENTI STRATI RICICLATI A FREDDO ASPETTI GEOMETRICI ANAS (2008) Hmin = 12 cm - Hmax = 25 cm possibile per spessori superiori a 20 cm dividere la lavorazione in due strati.

WIRTGEN Hmax = 30 cm

C.B.
SCH

Hmax Hmin

Sottofondo

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LA PROGETTAZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI CONTENTENTI STRATI RICICLATI A FREDDO ASPETTI MECCANICI Modulo elastico Esch ??? Coefficiente di Poisson msch ???
Conglomerato bituminoso Ecb - mcb

Strato riciclato con schiuma di bitume e cemento - Esch - msch

Sottofondo - Es - ms

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Dai rilievi in cantiere emerso che la rigidezza di uno strato stabilizzato con bitume cambia durante la sua vita utile.

Aumento a breve termine Maturazione del legante, diminuzione del contenuto dacqua, costipamento per effetto dei carichi da traffico. Riduzione del modulo Lentit di tale riduzione dipende dalla qualit e dal tipo di materiale, dalla quantit di bitume e cemento nella miscela, dalla configurazione della pavimentazione, dalla portanza del sottofondo, dallefficacia degli interventi di drenaggio.
Raggiungimento della fase stabile

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Nella modellazione per il calcolo razionale della pavimentazione pertanto necessario fare riferimento a due schemi diversi Fase 1: Fase di assestamento. Lo strato soggetto ad ammaloramento per fatica: si verifica una fessurazione associata alla ripetizione dinamica del carico che porta ad una diminuzione della rigidezza. Fase 2: Stato stabile. Si usa generalmente il termine stato granulare equivalente che tuttavia pu risultare fuorviante poich i livelli della rigidezza ridotta sono ancora di gran lunga superiori alla rigidezza del materiale non trattato.

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I modelli che generalmente vengono utilizzati per determinare lammaloramento di uno strato riciclato a freddo sono: - riduzione della rigidezza; - deformazione permanente.

La fase identificata dalla riduzione della rigidezza viene definita dal numero di ripetizioni di carico per la quale il valore del modulo resiliente iniziale si riduce al valore rappresentativo della rigidezza di uno strato granulare equivalente.
Nella seconda fase il materiale non necessariamente in una configurazione non legata o fessurata e la valutazione del danno avviene determinando laccumulo di deformazione permanente nello strato riciclato a freddo.

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Una maggiore quantit di cemento determina un incremento della resistenza a taglio aumenta la resistenza alla deformazione permanente. Laumento del contenuto di bitume riduce la resistenza a taglio ed il modulo resiliente si riduce la resistenza alla deformazione permanente. aumenta della flessibilit del materiale che determina un significativo aumento della prima fase della vita utile della pavimentazione (riduzione del modulo). fondamentale che il contenuto di cemento sia ottimizzato per assicurare sia adeguata flessibilit sia adeguata resistenza alla deformazione permanente.

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Tipi di miscele con bitume schiumato (K. Jenkins, Asphalt Academy)


6% Linear-elastic

Bituminous binder
4%

Resistance to perm. def.

High strength

Rigid stiffness

Cemented-type Brittle)
Low strength

fatigue

COLD MIX
UNBOUND
Crushed stone/ gravel

Viscous-type (flexible) Granular-type (stress dependent)

HMA

Permanent Stress deformation dependent

Time, temp dependent Flexible Flexible stiffness stiffness

Cement

CEMENTED

brittle cracking

Less economical mixes

Towards a mechanistic structural design procedure for emulsiontreated base layers (J. Liebenberg, A. Visser)

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Il valore reale della rigidezza nelle due fasi di vita in sito dipende da diverse variabili. Quelle pi importanti sono:

- la quantit di filler attivo e di bitume nella miscela; - la qualit del materiale non trattato; - la densit del materiale trattato; - le condizioni ambientali (temperatura, umidit, ecc.);

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Moduli elastici caratteristici della Fase 1

Wirtgen

Milton (UK) Valore minimo da prove dinamiche in configurazione di trazione indiretta (ITSM Indirect Tensile Stiffness Modulus) 2000 MPa
Leek (Australia) Variazione dei valori dei moduli con la profondit

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Moduli elastici caratteristici della Fase 1 (continua)

Autostrade per lItalia

Moduli elastici caratteristici della Fase 2

Moduli elastici caratteristici della Fase 1 AIPCR Pavement Recycling

Towards a mechanistic structural design procedure for emulsiontreated base layers (J. Liebenberg, A. Visser)

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Resistenza a fatica (Fase 1) Marcatamente dipendente dalle caratteristiche della miscela

Aspetti progettuali

Le leggi di fatica presenti in letteratura forniscono valori di durabilit sensibilmente diversi. GIUDIZIO INGENGERISTICO!!!
1000

Initial deformation ()

100

10 1,000

10,000

100,000

1,000,000

10,000,000

100,000,000

Number of cycles
Giannini Camomilla Autostrade TEEM Emulsione Santucci Schiumato Austroads Asphalt Institute TEEM Emulsione SAMPRDM Emulsione Pretoria HVS, dati Emulsione Jordaan Emulsione Pretoria HVS, tipo B

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Conclusioni (1/2) Supportare le scelte progettuali con un sufficiente numero di prove sperimentali, soprattutto nel caso di interventi di riqualificazione strutturale di strade esistenti (FWD per conoscere la portanza dei sottofondi, GPR per conoscere gli spessori, DCP.); Limitare luso dei metodi empirici e dei cataloghi alla sola fase preliminare di pre-dimensionamento; Utilizzare il metodo razionale adottando modelli in grado di descrivere le differenze stagionali dei moduli del conglomerato bituminoso (temperature) e del sottofondo (umidit), ad esempio Estate, Autunno/Primavera, Inverno;

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Conclusioni (2/2) Schematizzare lo strato riciclato a freddo in due fasi, attribuendogli diverse caratteristiche meccaniche per ciascuna fase;

Effettuare un controllo rigoroso dei livelli tensionali (massima tensione di trazione alla base dello strato riciclato) e di deformazione (massima deformazione di trazione) al fine di evitare prematuri passaggi dalla Fase 1 alla Fase 2; Supportare tali controlli con un adeguato numero di prove di caratterizzazione di 1 Livello (ITS, UCS) delle miscele stabilizzate e, quando lentit delle lavorazioni lo renda possibile, effettuare prove di 2 Livello (resistenza a fatica, triassiali cicliche).

Esempi applicativi
Traffico di progetto 4,000,000 veicoli commerciali in 20 anni Temperatura media annuale della pavimentazione 22C

Esempi applicativi
Caratteristiche meccaniche degli strati

Esempi applicativi
Verifiche di durabilit

Esempi applicativi
Traffico di progetto 10,000,000 passaggi del transtrainer gommato

PAVIMENTAZIONE DI PROGETTO

Esempi applicativi

Esempi applicativi

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