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La Spada nella Roccia di Parsifal A. Drake http://www.spadanellaroccia.blogspot.

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Controllo, Potere e Progresso


Esiste una linea sottilissima che costituisce un confine quasi del tutto invisibile fra quello che l'evoluzione e quello che non lo . Lo specchio pi adatto alla situazione cui ho sottoposto la mia attenzione la societ attuale, costituita da un sistema di leggi, burocrazie, tecnologia e sviluppo scientifico medico. Se scorriamo velocemente la storia cronologica della civilt umana, ci troviamo di fronte a quella che, dopo una prima analisi, potrebbe apparire come il lustro, il vanto e l'avanguardia del progresso delle capacit umane bench! questo sia dato per assodato dalla maggior parte del popolo, per me di estremo interesse e dubbio, materia di studio e ancora di indagini a sfondo antropologico universale che ogni essere appartenente alla categoria dell'esperienza singolare "ossia attraverso la visione e l'espressione cognitiva e percettiva di un punto di vista fondamentale" condivide. #uando penso all'umanit come razza "genia priva di differenze sostanziali fra un popolo e l'altro" mi riesce inevitabile riflettere sulla quantit di sviluppi conseguiti durante il rincorrersi delle epoche$ sto parlando di quelli che noi definiamo come %passi da gigante& all'interno di un contesto di esperienze dentro la quale le domande fondamentali hanno perso del tutto il loro significato. 'on sto parlando di enigmi filosofici, quindi, ma di vere e proprie indagini che hanno sospinto l'umanit verso un progresso sempre pi raffinato e prolisso nel decodificare le informazioni ricevute e traslate in scoperte prettamente umane, quindi fisiche "materiali", utilizzate di conseguenza per quel fatidico miglioramento del tenore di vita. (l che sarebbe come dire %'on so cosa ci faccio qui, per) fin tanto che ci sono me la godo al meglio&. E' incredibilmente facile guardarsi attorno e farsi due o tre domande "quelle che bastano per capire dove siamo arrivati con le domande fondamentali", per arrivare alla conclusione quasi del tutto certa che di quelle domande, quelle che ci siamo fatti appena apparsi sulla terra con una conformazione neurologica adeguata e %moderna&, non ce n' fregata una benemerita. *bbiamo sviluppato l'intelligenza artificiale per permettere a delle macchine di svolgere lavori pesanti al posto nostro abbiamo sviluppato medicine e tecniche di cura "anche queste piene zeppe di macchinari" per salvare delle vite umane appese a un filo. (n cambio ne abbiamo ricevuto paura e insicurezza$ non siamo pi sicuri di

riuscire a sopravvivere senza l'ausilio di certi macchinari, o di produrre una quantit indecente di escrementi alimentari serviti al volgo con la stessa non calanche di chi passeggia per un prato alla domenica mattina abbiamo raggiunto l'apice della paura$ l'ignoranza esplosa dall'inconoscibile, da quelle esperienze che non vogliamo pi vivere perch! ci tormentano. +ipo la morte, una fra le pi popolari e importanti, che sferza le menti di tutti perch! tutti, prima o poi, dobbiamo affrontare quel passo che la fine dell'esperienza umana sulla terra. 'e abbiamo un'insana paura perch! davanti a quelle domande fondamentali che abbiamo detto prima ci siamo tappati le orecchie e abbiamo urlato per ignorarle, ancora un po', fin quando proprio non diventa obbligatorio girarsi a guardarle per domandarsi, come un idiota$&E mo,&. 'e paghiamo lo scotto per quei motivi che ci hanno portato ad accomodarci sulla poltrona e spendere le nostre vite a pensare cosa vedere al cinema, che lavoro fare, quanto correre alla mattina o al tramonto, l'affitto da pagare. La lista potrebbe essere pressoch! infinita. Lo sappiamo bene. *bbiamo guadagnato la perdita di noi stessi, siamo stati sostituiti con delle figure morte ancor prima di terminare la propria formazione cognitiva e psicologica in modo tale che le nostre scelte siano suggestionate e gestite da chi nutre interessi nel fatto che sia cos-. .oteva sembrare tutto un mio sfogo, all'inizio. /a quella che ne uscita col passare del tempo una vera e propria ricerca personale, un'indagine che delinea le parole chiave dell'uomo e cerca ostinatamente di capire il perch! delle cose. 0ome ogni indagine, ho imparato, le risposte arrivano. 1asta saper aspettare.

L'Apocalisse in miniatura #uesto mio scritto nasce da una curiosit introspettiva di fondo, la stessa che mi ha spinto a ricercare e conseguire determinate abilit e conoscenze pi o meno note nel panorama spirituale e coscienziale. 2a luogo, soprattutto, da quelle profondit che fanno sempre le stesse domande e, indispettiti dal fatto di non poter aspettare che una risposta giunga inspiegabilmente dall'esterno, hanno ben deciso di proiettare la cosa su uno scenario diverso, psicnautico, interiore. /olto utile mi stato il lavoro di 3raham 2ancoc4, la sua opera pubblicata in (talia col nome di %Sciamani 5 ( maestri dell'umanit& da Edizioni +E* e tutti i lavori da lui studiati "inseriti nella bibliografia alla fine di ogni capitolo". Senza fare una recensione sofisticata del volume, esso tratta a grandi linee dello sciamanesimo in senso ampio e assolutistico del termine, ossia sviscerando la nascita e lo sviluppo di quella conoscenza attraverso una ricca e avvincente ricerca fra arte rupestre, sostanze psicoattive, alieni e visioni. E' importante sottolinearlo perch! sar indispensabile conoscere la fonte di certe argomentazioni prima ancora che esse vengano esposte in una rielaborazione di idee del tutto personale e che, a parer mio, si avvicina di molto alla verit dei fatti. .arlo del valore collettivo della vita sulla terra, beninteso. Sar necessario fare spola da uno squarcio di storia a un altro, che grossomodo coincidono con quello antico che corrisponde all'apparizione dell'uomo neurologicamente moderno e con la societ nella quale la maggior parte delle popolazioni inserita. Le credenze, pi o meno fondate, di inganni e cospirazioni ai danni della massa da parte di una certa !lite di potere "quelle tre o quattro famiglie in tutto il mondo" sono sulla bocca di tutti, giornalisti e improvvisati ricercatori di antichi culti esoterici che hanno pubblicato le loro indagini su una moltitudine di canali ormai accessibili comunemente. +uttavia in pochi, ahim, sono giunti a delle conclusioni soddisfacenti per quanto riguarda il %perch!& di questo gioco di potere in atto da qualche centinaio d'anni "uno fra questi, senza indugiare oltre in aliene spiegazioni a riguardo che esulano dal contesto trattato, 0orrado /alanga". *ncor pi importante del perch!, che sta venendo a galla per tutti quelli

che stanno sinceramente trovando le risposte dentro e documentandosi attraverso i canali giusti, sapere il %come& potuto accadere questa tirannia di coscienze e anime. 0ome, #uesta domanda, bench! non ne dia la parvenza, fortemente legata alle domande fondamentali sulla presenza umana sulla terra. Saltando di palo in frasca, come quando si giocava col dizionario per imparare delle cose nuove ed esotiche, cos- accade per certi argomenti che portano spesso a riflettere da un frammento di verit verso la pi profonda rete di esistenza che esiste e giace al di la del pensiero comune. La parola chiave, qui, %0ontrollo&. (l progresso, fortemente influenzato dalla prospettiva umana di giacere nell'indolenza anzich! creare un futuro pulito "per quanto incognito", ha fatto il grosso del lavoro, isolando le menti creative per essere utilizzati come geni della lampada asserviti a un padrone malvagio. La creazione non malvagia in se la creatura, come il golem, miticizza la forma priva di vita e ne esalta la potenza$ la sua forza "anzich! costruire" distrugge laddove si poteva edificare. .arlo in maniera molto schietta quando faccio obiezione al mondo per com' diventato, senza scadere nel volgare n! passare dalla parte del torto ma, al contrario, esprimendo quella che la mia idea senza paura di giudizio e critica. *ttraverso una serie precisa di edificazioni strutturate con massima accuratezza su diversi ambiti della comunit sociale, quei potenti hanno destrutturato la psicologia umana per rimpiazzarla con qualcosa di preconfezionato e incredibilmente difficile da modificare. Sto parlando di mezzi di comunicazione, comodit, abusi di una tecnologia che diventata oscura nel momento in cui viene usata per incentivare l'indole subumana e idiota dell'uomo. #uesta presentazione del mondo, visto con gli occhi di chi ha vissuto un'infinit di esperienze al di fuori dell'ordinario, sembra una sciorinatura da vittima che ha da lamentarsi per come le cose girano storte in ogni angolo del globo. .er capirle oltre il loro aspetto banale, quindi, opportuno "ancor prima che necessario" fare un passo indietro e cercare di capire meglio cos' successo nella preistoria della mente umana. 0ompletato il suo sviluppo neurologico 6circa 788 mila anni fa9, l'uomo ha da subito espresso in maniera esplicita il bisogno di una societ, diversa da quella attuale "lo sappiamo dai ritrovamenti archeologici". #uesta societ

primordiale era formata per lo pi da pochi elementi "famiglie", che vivevano di caccia e raccolta "i famosi gruppi di cacciatori:raccoglitori". .er un lungo periodo, durante il quale l'2omo Sapiens ha imparato a costruire utensili pi o meno raffinati per la caccia e per altre utilit pratiche, non vi stato uno sviluppo cerebrale avanzato. .oi, circa ;<8 mila anni pi tardi, alcuni individui "si stima che fosse circa il 7= della popolazione mondiale di allora, ma anche di adesso" scoprirono di poter accedere a degli stati alterati di coscienza in maniera del tutto naturale e autonoma 6quelli che, in seguito, vennero definiti Spontaneous Trancers9. 3razie ad essi, ovvero ai primi sciamani della storia, vi fu un'evoluzione nella storia dell'uomo, il quale cominci) a fare uso di sostanze psicoattive "anche di composizione complessa, come l'a>ahuasca" per sperimentare quello stesso stato al quale solo quel 7= aveva libero accesso. ?enne a crearsi cos- la prima forma di religione, con le pitture rupestri, le figure di teriantropi, di rituali mirati all'alterazione coscienzale 6la trib dei San nell'*frica /eridionale9 e tutto quello che si riusciva a vedere o fare in quel mondo interiore ma oggettivo. .er l'2omo Sapiens di allora non vi era una suddivisione reale tra %quel& mondo e il nostro, quello che di norma percepiamo e viviamo attraverso i nostri organi di senso. *l contrario$ si trattava di qualcosa ci oggettivo, coinvolgente e convincente a tal punto da non poter essere messo in dubbio. La societ di allora, con lo sviluppo internauta e psiconauta delle figure svolgenti il ruolo di sciamani 6uomo medicina9, rimane "a mio parere" indiscutibilmente pi avanzata di quella attuale, l'apice dell'evoluzione che siamo riusciti a raggiungere. .er quanto riguarda il progresso, siamo ancora al livello di un neonato che aspetta di scoprire l'universo intero. +orniamo ora all'era moderna, a quel macabro gioco cui le potenze d'!lite hanno giocato per spodestare @io e assumerne le sembianze. 0ome hanno fatto, ci chiedevamo, a ridurci cos-, 2anno semplicemente interrotto il contatto con l'evoluzione stessa, col @io dentro di noi che bramava di essere scoperto con quella concessionaria di shuttle che vive dentro di noi e aspetta solo che ne scegliamo uno per andare a visitare stelle e mondi lontani. Senza il loro aiuto. Senza macchine. #uesto loro lo sapevano bene, gi ai tempi delle prime industrializzazioni, e hanno ben pensato di eliminare, con la semplice mossa di rendere %illegale&, tutto ci) che la natura ha messo di meraviglioso su questo

pianeta, ossia quelle piante di potere che possono spalancare le porte a una conoscenza interiore e dar vita a una nuova evoluzione umana. 2anno contribuito ad eliminarne l'uso minacciando di galera o cure psichiatriche, ammonendo chi ne faceva uso del fatto che avrebbero avuto ripercussioni tanto gravi quanto terribili sulla sanit mentale dei soggetti. 2anno iniettato paura, terrore puro di conoscere i nostri demoni e superarli. 0i hanno istigato a vivere in un mondo che, per comodit, vogliono che sia, resti e venga percepito come oggettivo anzich! soggettivo e individuale. 2anno lanciato un bastone nei raggi della ruota evoluzionistica di qualsiasi potenziale sciamano. 2anno scatenato l'*pocalisse nelle coscienze delle persone, le hanno rese cieche e timide nei confronti di loro stesse, insicure di quei piccoli atti un tempo nitidi.

Quanto siamo piccoli 0on una popolazione di schiavi terrorizzati, insensibili alle domande e alla prospettiva di un'evoluzione che prevede la coscienza e non il nuovo telefono cellulare, i padroni del mondo hanno potuto proseguire il loro piano di sostituirsi a @io con le conseguenze del loro primo atto$ hanno suggellato la loro vittoria vedendo crollare il progresso umano a pezzi, mentre seduti su una poltrona osservavano come la coscienza dell'uomo moriva, e con essa la speranza di evolversi verso la reale estensione naturale dell'uomo in quanto creatura dell'universo. 0i hanno resi piccoli e impotenti, e al contempo importanti come re e regine quelle che erano stupide caricature ai bordi delle priorit del vivere naturale umano, si sono trasformate in problemi enormi, gigantografie di un microscopico germe iniettato nella paura umana di perdere qualcosa, creando una malattia tumorale inseritasi nel @'* umano col passare del tempo. *bbiamo finito col dare importanza alle idiozie, alle amenit, a tutto quello che potrebbe benissimo essere eclissato con una risata abbiamo reimpostato le priorit nel nostro sistema di pensiero e simboli. 0i siamo affidati ai demoni della sicurezza. 0ome conseguenza, ne uscita una brama incontrollabile di poter manipolare ogni piccola cosa. *bbiamo la fissazione del controllo, di poter avere tutto sotto osservazione attenta mentre in realt ogni nostro movimento dettato da una serie di automatismi che la macchina biologica adotta con l'induzione del sonnambulismo nel vivere umano. Se l'uomo potesse vedere, anche solo per una frazione di secondo, la coscienza alle sue pi vaste estensioni impersonali e plurime, credo che la stragrande maggioranza delle persone crollerebbe in uno stato di oblio mentale pari solo alla morte cerebrale. ?olete sapere quanto siamo grandi, +utta la nostra vita non che un battito di ciglia, un'orma nel deserto che viene spazzata via a mezzanotte, quando cala la temperatura e bufere di vento imperversano per appianare ogni cosa. 0os- piccoli da non poter essere neanche contati, neanche sentiti sul segnale della coscienza$ non siamo neanche un %bip& sul segnale. 'on siamo la nostra personalit, la nostra memoria, il nostro corpo o le nostre idee. Siamo un punto microscopico in mezzo a migliaia di altri. Siamo illusione capricciosa che

smette di esistere esattamente mezzo secondo dopo che nata. Sei gi morto, e tutto un .ost"/ortem, un'illusione potenziata dal tuo formidabile sistema cognitivo capace di ricreare sogni e fantasie per renderle credibili e solide alla tua esperienza. Sei tutti i tuoi personaggi onirici in un sogno lucido, vivi e morti. 'on sei pi tu. E la tua vita non conta niente fin quando non riuscirai ad accettare questo per appropriarti dell'impersonale e diventare qualcosa che non niente. E in quel nulla assoluto, in quel vuoto, affermi la tua presenza, sai di esserci. @iventi ogni cosa.

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%(mprovvisamente l'(nfinito, forse l'eterno, enigmaticamente e come un paradosso$ Il Vissuto della orte& *ngoscioso terrore di avere terminato per sempre il rapporto ordinario con la vita quotidiana, con la realt di ogni giorno. An addio fattosi improvviso alla vita. An senso di impotenza, l'impossibilit di porvi rimedio per poter tornare indietro. L'ambiente attorno a me si improvvisamente trasformato in un ambiente scuro e opprimente come se tutto fosse stato di lana o di moquette$ pavimento, pareti, divano, arazzo sul muro fatti di un tessuto caldo, cucito punto dopo punto. (o ero seduta davanti al tavolo e ho provato a girarmi verso sinistra per togliermi dagli occhi quell'immagine sentivo delle punture in tutto il corpo, il dolore diffuso era forte. Ebbene, in quel senso di perdita, in quella strana e %definitiva& dimensione "che solo dopo ho avuto la capacit di definire !orte, sono tornata alla mia infanzia. ?edevo la sala da pranzo, quella con il vecchio e caro lampadario arancione tondo come un disco volante " la voce di mia nonna innervosita che mi rimproverava per aver preso Salvia" la sua voce era forte, era arrabbiatissima, sentivo il suo rimprovero, la sua voce forte e nitida nelle orecchie. (l ricordo dei suoi capelli neri che cadevano sulle spalle.

E una voce muta che mi ripeteva che non sarei mai pi tornata indietro nella vita di tutti i giorni, come una condanna, una sentenza. %?edi, adesso e per sempre sarai cos-, vivrai in questa dimensione. @- addio a ci) che conoscevi primaB 'on c' spazio neanche per rassegnartiB& %?edi, questo l"infinito, questa l'eternit#$. (mprovvisa l'immagine della credenza di legno della vecchia sala da pranzo dove giocavo da bambina. Sulle porte di legno erano inserite, coperte da un vetro, diverse immagini di piante, e il mio caro cuginetto scalzo, con la faccia sempre sporca che mi sorride...& "Esperienza riportata da un amministratore del forum psiconautica.forumfree.it" Parsifal A. Drake

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