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Capitolo 4. Let repubblicana. 4.1.

Le comunit ebraiche nel secondo dopoguerra La Costituzione repubblicana, come si visto, e il dibattito che aveva preceduto e seguito la sua entrata in vigore a contribuire alla nuova tendenza, aveva caratterizzato la II met dell800 nel processo per la parificazione dei culti e la libert religiosa dei cittadini. Le linee dicontiene le garanzie idonee a proteggere i diritti inviolabili delluomo, e a tutelare la libert religiosa e a considerare lorganizzazione delle confessioni religiose alla streguanel uadro di ordinamenti giuridici distinti da uello dello !tato, si tracciano proprio nel periodo costituzionale.". #ali principi sono stati trasposti nella legislazione successiva. $l tempo stesso, nel periodo del %overno &e %asperi coincide con lapprovazione delleLa leggei "' febbraio "()(, n. 8), rappresent* agevolazioni autorizz* per liscrizione nel ruolo di revisori ufficiali dei conti, a favore dei di coloro che non erano stati iscritti al partito fascista oppure di erano stati soggetti vittime dellealle leggi razziali. Il governo !celba dellLa legge #erracini del "0 marzo "(++, n. (', in favore deiconcerneva i perseguitati politici antifascisti o razziali e dei loro familiari superstiti,. Di seguito. - utile soffermarci alla legge n. (' del "(++-ssa stata oggetto di due significative pronunce della Corte Costituzionale, che verranno esaminate nel prosieguo../ Ho spostato la parte che segue alla fine del capitolo, perch altrimenti il discorso confuso e non rispetta la successione cronologica degli eventi. Lei saltata dal 1955 agli anni Novanta, e poi tornata di nuovo indietro nel tempo al 1955.
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%. &isegni, Le premesse della riforma in atto, in 0La 1assegna 2ensile di Israel3, "(8+, ., p. ))0. 2 %. &alla #orre, Il fattore religioso nella ostitu!ione, %iappichelli, #orino, "(88, p. 4(. 3 Cfr. par. ).,... 2. 2adonna, La legisla!ione ra!!iale italiana e l"esclusione degli e#rei dalle scuole pu##liche dal 19$% alla senten!a &5 mar!o &''$ n. %())**(+, della orte dei onti , in 05uaderni di diritto e politica ecclesiastica3, ,00., ., p. 88,.

lordinanza n. ,." del "((' aveva dichiarato la manifesta inammissibilit della uestione di costituzionalit dellart. " di tale legge in relazione allarticolo . della Costituzione, sollevata dalla Corte dei Conti. I giudici costituzionali hanno affermato il caso di internamento di un ebreo in un campo concentramento nazista dopo l8 settembre "(). non rientra nellipotesi regolate dallarticolo " della legge ('6"(++. La uestione stata, giudicata dalla Corte manifestamente inammissibile perch7 8indirizzata verso ad un norma regolatrice di una diversa fattispecie che non risulta pertinente rispetto alla situazione che stata portata alla valutazione giudiziale9.) La successiva sentenza della Corte Costituzionale n. ,'8 del "((8 ha preso in esame della legge ('6"(++/ i giudici costituzionali hanno dichiarato lillegittimit dellart. 8 della legge in uestione, in relazione allart. . della carta fondamentale, nella parte in cui non prevede che della commissione istituita per esaminare i benefici previsti della stessa legge, 8faccia parte anche un rappresentante dell:nione delle Comunit ebraiche italiane9+. La Corte ha definito 8irragionevole disparit di trattamento lomesso inserimento nella commissione di un rappresentante dei perseguitati razziali9, mentre sono membri di essa i rappresentanti dei perseguitati politici. Limportanza di uesta pronuncia, nel riconoscimento dei giudici costituzionali del 8ruolo dell:nione delle comunit ebraiche italiane come rappresentanti non solo degli interessi religiosi dellebraismo italiano, bens; anche dellelemento razziale dellebraismo stesso9. La sentenza delle !ezioni 1iunite (6(8652 ha stabilito che gli 8atti di violenza dellart. ", sono integrati da due elementi/ 8la forza coercitiva che caratterizza al violenza9, e la 8direzione di tale violenza verso la lesione di un bene delle vita9. &i uesti importanti principi enunciati dalle !ezioni 1iunite si
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Cit. in i#idem. 2. 2adonna, La legisla!ione ra!!iale italiana e l"esclusione degli e#rei dalle scuole pu##liche dal 19$% alla senten!a &5 mar!o &''$ n. %())**(+, della orte dei onti , in 05uaderni di diritto e politica ecclesiastica3, ,00., ., p. 88,. 5 I#i, p. 88..

aperto un contrasto giurisprudenziale tra le diverse sezioni della Corte dei Conti, ed stato affrontato della !ezioni 1iunite della Corte dei Conti, con sentenza n. 86!!11652 del ,+ marzo ,00..' <uori da tale Corpus iuris, va menzionata la legge !i deve ricordare anche la legge Leone del ( aprile "(++, n. ,'' per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti allestero da parte di individui colpiti da persecuzioni razziali o politiche.4 !ul fronte interno delle comunit ebraiche, a$llinizio degli anni '0 lidea venne di un rinnovamento delle strutture organizzative delle comunit tra i giovani della <ederazione %iovanile -braica propose un rinnovamento delle strutture organizzative8. Di seguito =el "('" il >I? Congresso dell:nione delle Comunit auspic* che 8in attuazione dei principi di parit sanciti dalla Costituzione, le singole Comunit, in materia di elezioni, si attengano, nellinterpretazione della legge, alle seguenti direttive/ "@ iscrizione nelle liste dei contribuenti e nelle liste elettorali di tutti gli ebrei maggiorenni senza distinzione di sesso, censo o stato civileA ,@ estensione alle donne dellelettorato passivoA .@ elezione generale del Consiglio ogni sei anni, fermi restando i rinnovi parziali biennali9. Il Congresso invita altres;Inoltre, invit* il Consiglio dell:nione a porre allo studiostudiare 8lattuazioneuna 8legge istituzionale dell:nione delle Comunit in relazione a un eventuale adeguamento alle esigenze attuali dellebraismo italiano9(. -ra necessario introdurre alcune innovazioni per vivificare lebraismo italiano e le sue strutture comunitarie. =cos;, nel '8 venne cos; formulata una serie di principi innovativi con lintroduzione del fu riconosciuto il diritto di suffragio a tutti i maggiorenni gli appartenenti alla Comunit che fossero maggiorenni, con la possibilit per tutti gli elettori che avessero compiuto i ,+ anni di venire elettiA lintroduzione delfu introdotto il principio di progressivit
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I#i, p. 88). %. &isegni, Le premesse della riforma in atto, cit., in 0La 1assegna 2ensile di Israel3, "(8+, ., p. ))0. 8 Lautore, avvocato di #orino, stato !egretario %enerale della <ederazione %iovanile -braica dItalia. Cit., %. &isegni, p. ))0. 9 Cit. in iI#i, p. ))+.
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nella determinazione dei tributiA listituzione dellfurono istituite lassemblea della Comunit, nonch7 e dellassemblea rabbinicaA lintroduzione del principio di rappresentanza delle minoranze nei Consigli di Comunit da sei a uattro anni e del Consiglio dell:nione da cin ue a uattro anniA laffermazione dei furono disciplinati i poteri del Consiglio dell:nione con limitazione di uellie della %iuntaA fu infine affermato che . >enne inoltre stabilito che le espressioni 8israelita9 e 8israelitico9 fossero da intendersi e uipollenti a sinonime di uelle di 8ebreo9 e di 8ebraico9, per evitare cos; che avessero un significato piB restrittivo. Di seguito Il Congresso aveva aperto la strada ad un#ale processo di rinnovamento che si sarebbe consolidato col tempo non poteva disattendere le norme piuttosto discusse della legge dell.0 come la limitazione dellelettorato passivo agli ebrei di 8regolare condotta religiosa9. $veva comun ue deliberato direttive statutarie in applicazione del ,? comma dellarticolo 8port* a porre in discussione la legislazione di et fascista Cdi cui si detto nel capitolo ,@ che regolava le comunit ebraiche"0. 2a nella comunit ebraica italiana molti volevano rimanere ancorati alla legislazione del .0 e non riconoscendosi nelle modifiche apportate non le applicavano. Ci* cre* delle fratture allinterno della comunit. Il Concordato necessitava una revisione circa i rapporti tra lo !tato e le varie confessioni, emerse cos; nuovamente la problematica dellattuazione del . comma dellart. 8 della Costituzione. !i susseguirono cos; diverse bozze di revisione del concordato che lasciarono insoddisfatti i laici, le minoranze, ma anche molti cattolici. 4.2. La sentenza della Corte costituzionale n. 239/1984 $ tale processo di rinnovamento contribu; anche levoluzione nel uadro dei rapporti tra lo !tato e le confessioni religiose, prima con la revisione del Concordato lateranense e poi con lavvio delle trattative per la stipula di intese e-

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I#i, p. ))'.

art. 8, comma . Cost. con le rappresentanze delle confessioni religiose diverse dalla cattolica. Di seguito =el Il primo progetto di intesa con l:nione delle comunit ebraiche risale al che venne esaminato nel "(44. Di seguito da una commissione governativa nominata per la revisione del Concordato che riguardava i singoli ebrei per uanto riguardava le comunit e le istituzioni ebraiche. =egli anni pass* attraverso varie stesure. -sso regolava alcune uestioni Lattenzione dei dirigenti dellebraismo italiano si concentr* su alcuni punti ritenutei essenziali per la sopravvivenza della comunit dellebraismo organizzato italiano, vale a diree principalmente, liscrizione di diritto alla comunit ,e la contribuzione obbligatoria, listruzione e la scuola,e il matrimonio e il contenzioso tributario interno"". Deve inserire la fonte. Dove ha letto .ueste informa!ioni/ &ue importanti tappe segnarono la storia dei rapporti fra lo !tato e le confessioni acattoliche lapprovazione, dopo il nuovo Concordato dall8), dellintesa tra lo !tato e la #avola >aldeseA la sentenza n. ,.( del "..4.8) con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato lillegittimit dellart. ) del 1.&. .0."0."(.0 n. "4." sullappartenenza di diritto ",. 5ueste due tappe che non sembravano collegate fra loro servirono da ulteriore stimolo alla trattative tra lo !tato e le comunit ebraiche. Da .ui in poi il discorso disordinato. 0ndando in ordine cronologico e logico, .uesto paragrafo va concluso con l"esame della senten!a &$9(19%1 di cui tratte alle pp. 9219. 0 p. & ha parlato della senten!a &3%(199% 4che io ho spostato alla fine del capitolo5 e, dopo vari salti logici(cronologici, di nuovo torna a parlare della stessa senten!a. Ho spostato anche la parte seguente alla fine del capitolo.

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2$=C$ L$ <D=#-. I#i, p. ))(.

Il ruolo dell:nione delle Comunit ebraiche italiane come rappresentanti degli interessi religiosi ebraici e dellelemento razziale dellebraismo stesso vennero ulteriormente sottolineati dalla sentenza n. ,'8, emessa il 4 luglio "((8, dalla Corte Costituzionale. Loccasione fB lesclusione di un rappresentante della comunit ebraica dalla commissione composta da perseguitati politici antifascisti o razziali, cui era rimesso lesame delle domande dirette a conseguire i benefici previsti, bench7 la legge aveva previsto la parificazione tra antifascisti e perseguitati per ordine razziale".. Larticolo 8 della legge in oggetto stato dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla corte, perch7 viola il principio di uguaglianza previsto dallart. . della Costituzione stessa, uesto perch7 non era prevista la presenza di un rappresentante dell:nione della comunit ebraiche allinterno della commissione istituita per esaminare le domande per lottenimento dei benefici previsti dalla legge. Eer ebraismo si deve intendere un insieme di cultura, religione, tradizione e norme di comportamento di un popolo, in cui laspetto religioso costituisce una parte di un tutto piB complesso. =ella societ dove vissuto, il popolo ebraico ha sempre cercato di trovare una sua identit ed autonomia, per i suoi caratteri etnici, religiosi e nazionali e si aggregato in comunit a livello locale, che sono enti autosufficienti attraverso le celebrazioni rituali lo studio ed approfondimento della legge, la garanzia, la tutela e lassistenza dei consociati. $ccanto alle attivit religiose, nelle comunit ebraiche, si sono realizzate e si continua a realizzare funzioni eFtrareligiose come gli aspetti culturali etnici ed assistenziali"). Lo stato sociale odierno, riconosce alle varie confessioni che, molteplici attivit temporali connesse a uelle spirituali siano di competenza delle confessioni stesse ed attribuisce alle stesse una rappresentanza di interessi che superano il momento puramente religioso. In ci* lo !tato dimostra una vera
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>. Eedani, Note sul ruolo dell"6nione delle comunit7 e#raiche italiane , in 0Il &iritto -cclesiastico3, "((8, ,, p. )"4. 14 I#i, p. )"8.

volont di collaborare nellinteresse dellindividuo e del gruppoG istituzione come portatori di interessi individuali e collettivi. =el caso in uestione, le conclusioni raggiunte dalla Corte Costituzionale non rappresentano certo una sorpresa ma la specificazione autorevole dei rapporti tra !tato ed -braismo italiano, che gi sul piano della rappresentanza degli interessi ebraici era desumibile dallanalisi dellintesa con l:nione delle Comunit ebraiche italiane e dello !tatuto dellebraismo italiano conseguenza delle inconfondibili caratteristiche e della peculiare natura della confessione ebraica"+. Il diritto di perseguire e soddisfare secondo la legge e la tradizione ebraiche altre agli interessi religiosi anche altre esigenze di carattere non tipicamente religioso Cad esempio la promozione della cultura e lassistenza ai membri della comunit@ riconosciuto dallart. "8 dellIntesa. $ conferma di ci* lart. ,+ comma " dellintesa stabilisce che la 81epubblica italiana prende atto che secondo la tradizione ebraica le esigenze religiose comprendono uelle di culto, assistenziali e culturali9. Eoich7 lebraismo si configura come confessione religiosa peculiare, espressione di una comunit etnica, culturale e religiosa, lo !tato italiano riconosce agli enti rappresentativi ebraici la competenza circa il soddisfacimento di finalit anche temporali assimilabili a uelle statali. La piena tutela dellidentit etnicoGculturalGreligioso presuppone infatti, che si conceda alla comunit il diritto a perseguire tali finalit assieme alle finalit religiose perch7 insieme formano uel tuttuno inscindibile del uale composto lebraismo. Eassando in rassegna le funzioni attribuite alle comunit dalla statuto dellebraismo italiano risulta linevitabilit di suddetta disciplina la lettera a@ dellart. ", comma ,, dello !tatuto si riferisce direttamente alle attivit di religione e di culto in senso strettoA spetta cos; alla comunit di 8curare lesercizio del culto, assicurare i servizi rituali, provvedere allistruzione e alleducazione ebraica9"'.

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I#i, p. )"(. I#i, p. ),0.

Le restanti lettere, da b ad o, dellart. ", comma ,, dello !tatuto attribuiscono alle comunit tutta una serie di funzioni a carattere culturale, amministrativo e di tutela del valori etnicoGtradizionali che, se dal punto di vista confessionale ebraico non hanno unautonoma valenza in uanto strettamente legate alle componenti piB propriamente religiose, dal punto di vista civile si caratterizzano come attivit o interessi di natura temporale. !econdo la disciplina ricavabile dallIntesa e dallo !tatuto, le comunit si ualificano come enti che perseguono e rappresentano interessi di gruppo e di serie, uesti ultimi da identificare in uella serie di funzioni della comunit che attengono alla rappresentanza e salvaguardia dei valori dellebraismo per tutti coloro che sono ebrei secondo la legge e la tradizione ebraiche. &opo la sentenza in esame, lo stesso pu* essere affermato per l:nione delle Comunit ebraiche italiane. La Corte ha esplicitato una funzione di rappresentanza dellidentit etnica degli ebrei italiani che gi implicita nella disciplina contenuta nellintesa e nello !tatuto. Lart. "(, comma ,, dellIntesa secondo il interlocutore privilegiato per uale l:nione, oltre a rappresentare la confessione ebraica nei rapporti con lo !tato, si pone come uanto riguarda le materie di interesse generale dellebraismo, corrisponde allaffermazione contenuta nellart. .4, commi " e ,, dello !tatuto secondo la uale l:nione lente rappresentativo degli ebrei italiani deputato a presentare e tutelare gli interessi generali ebraici di fronte al %overno, alle altre autorit statali e al pubblico. In una commissione destinata a porre rimedio agli errori compiuti dal regime fascista che ha rischiato di condurre, alleliminazione violenta lidentit razziale del popolo ebraico, uale interesse piB grande pu* configurarsi se non uello di salvaguardare tale specifica identitH"4 $desso, uesta sentenza e la legge n. 4(" del "86""680 promuovono con maggiore autorevolezza il ruolo dell:nione delle Comunit ebraiche come
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I#idem.

rappresentante etnicoGculturalGreligioso e a societ intermedia rappresentante di un gruppo etnico. >a rilevato che lart. . della l. 4("680 prevedeva, nellindicare i componenti della commissione istitutiva per il conferimento del vitalizio, un rappresentante dell:nione delle Comunit israelitiche accanto al rappresentante dell$ssociazione dei deportati politici e a perseguitati politici, aggiunge un portatore di interesse di serie"8. Con uesta sentenza l:nione delle comunit ebraiche, ente esponenziale dellebraismo italiano, si trasforma in ente esponenziale dellebraismo italiano, per la tutela e salvaguardia di interessi plurimi, preminentemente dordine temporale, facendosi portatrice di interessi di serie, cio di uanti si riconoscono nellebraismo, indipendentemente dallappartenenza ad una comunit, e dellebraismo stesso. uello dell$ssociazione dei uindi accanto a due portatori di interessi di gruppo si

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4.2. Le trattati e e la sentenza della Corte costituzionale n. 239/1984.

=ella prima met degli anni Dttanta, le trattative sono state interrotte, essendo pendente un ricorso presso la Corte Costituzionale concernente lart. ) del 1.&. n. "4." del .0 ottobre "(.0, originato dal caso di un aderente alla Comunit israelitica di 1oma che si rifiutava di pagare il contributo dovuto alla comunit stessa. #rattandosi di una
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uestione strettamente connessa allautonomia

I#i, p. ),".

organizzativa dell:nione, uesta ha preferito attendere la sentenza della Corte Cche infatti ha dichiarato lillegittimit costituzionale della norma in uestione@ per poi modificare il proprio !tatuto e uindi proseguire nelle trattative per la stipula dellintesa e- art. 8, comma . Cost."( La Corte Costituzionale, con la sentenza n. ,.( del ". luglio "(8), ha dichiarato lillegittimit dellart. ) del 1.&. n. "4." del .0 ottobre "(.0, che disciplina la struttura e il funzionamento delle Comunit israelitiche in Italia. Il citato art. ) dichiarava testualmente che 8$ppartengono di diritto alla Comunit tutti gli israeliti che hanno residenza nel territorio di essa9. Inoltre, il 1.&. ,) settembre "(.", n. ",4(, stabilisce lelenco delle Comunit israelitiche esistenti nel territorio nazionale, determinando la circoscrizione territoriale di ognuna di esse,0. La pronuncia della Corte, di cui si tratta, consegue alla controversia generata dal ricorso di un aderente alla Comunit israelitica di 1oma, presentato in Eretura il ,4 febbraio "(4(, a seguito dellintimazione di pagamento dun contributo in denaro a carico dello stesso iscritto alla Comunit, stabilito dal citato 1.&. .0 ottobre "(.0, n. "4.". Il pretore, avendo ritenuto non manifestamente infondato largomento del ricorso, cio il contrasto esistente tra alcune norme del &ecreto e la Costituzione della 1epubblica, ha sottoposto alla Corte Costituzionale la uestione di legittimit degli artt. ", ), "+ l. c@ e da ,) a .0 del citato 1.&. "4."6"(.0. =e seguita la pronuncia della Consulta la uale, come si detto, ha dichiarato lillegittimit dellart. ) del &ecreto, laddove stabiliva il principio dellappartenenza di diritto di ogni israelita residente nello !tato alla Comunit ebraica di riferimento,". !i osserva, innanzitutto, che la Corte ha stabilito soltanto lillegittimit dellart. ) e non degli altri articoli del &ecreto cui si riferiva il ricorso. =e consegue che!econdo i principi enunciati nella sentenza, lappartenenza alla
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>. Colorni, L"appartenen!a alla omunit7. 8ffetti della senten!a n. &$9(%1 della ostitu!ionale, in 0La 1assegna 2ensile di Israel3, "(8+, ., p. '),. 20 >. Colorni, L"appartenen!a alla omunit7. 8ffetti della senten!a n. &$9(%1 della ostitu!ionale, in 0La 1assegna 2ensile di Israel3, "(8+, ., p. '),. 21 I#idem.

orte orte

Comunit israelitica non piBdeve essere automatica Csalvo dissociazione@, ma pu* avvenire solo per in seguito alla scelta espressa di associarsi ad essa da parte del membro di associarsi ad essa. EertantoInfatti, solo chi si associa Cvolontariamente@ alla Comunit assume ancheha lobbligo di contribuire finanziariamente nella misura e nei modi stabiliti dalla legge, che sono rimasti pienamente in vigore, non essendo stati dichiarati incostituzionali. Di seguito La decadenza dellart. ) del citato &ecreto, sancita dalla Corte con la citata sentenza, comporta che ualun ue israelita residente nel territorio di una Comunit non appartiene piB alla stessa di diritto e potr in alternativa, e di sua propria scelta, aderire Co meno@ a una ualun ue delle Comunit ebraiche esistenti in Italia. Lavvenuta adesione comporter la corresponsione di un contributo finanziario, prestabilito dalla Comunit prescelta, ai sensi degli artt. ,)G.0 del &ecreto, rimasti in vigore,,. Eer contro$l contrario, lebreo che non sceglie didecide di non appartenere ad alcunaalla Comunit non sar gravato da obblighi pecuniari ma, al tempo stesso, non sar titolare del diritto di usufruire dei servizi che derivano da tale appartenenza, non avr nemmeno il diritto di usufruire delle istituzioni e dei servizi di una ualun ue Comunit israeliticacome A in particolare non avr diritto, in caso di morte, ai servizi rituali e alla sepoltura nei cimiteri israelitici, ai sensi dellart. + del &ecreto, rimasto in vigore. I ovvio che uestiInfatti, tali servizi abbiano hanno un costo e che possoano essere espletati forniti solo a seguito del versamento di un contributo, cos; come avviene per i servizi resi da ualun ue organizzazione ai propri associati,.. La sentenza n. ,.(6"(8) lascia aperte alcune uestioni/ in primo luogo, la Corte sembra aver posto sullo stesso piano giuridico le formazioni sociali citate dallart. , Cost. e le associazioni previste nellart. "8 Cost./ alle prime, infatti, stato applicato lo stesso principio di libert di scelta riconosciuto alle seconde. #uttavia, si deve tener presente che tra le formazioni sociali sono compresi fenomeni non riconducibili, dal punto di vista giuridico, al concetto giuridico di
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I#i, p. ').. I#i, p. ')..I#idem.

libera associazione, perch7 non sempre ladesione consegue a unautonoma espressione della libert individuale,). &altra parte, il concetto di formazione sociale espresso dallart. , Cost., che peraltro dindubbia matrice cattolica, comprende fattispecie di vita comunitaria non riconducibili al concetto di libera associazione, poich7 la loro esistenza non dipende dal consenso libero ed esplicito dei loro aderenti. !e ne hanno esempi nella realt della vita familiare, nelle Comunit etnicoGlinguistiche e, secondo lopinione di alcuni, anche nelle realt confessionali. Eertanto, pu* suscitare ualche perplessit laffermazione della Corte concernente la 8libert dadesione,+9 nei suoi due diversi aspetti Cpositivo e negativo@, che devessere tutelata non solo nel caso delle associazioni, ma anche in uello delle formazioni sociali cui si riferisce lart. , Cost., fra le uali, secondo il giudice delle leggi, 8si possono ricomprendere anche le confessioni religiose9. Eer uesto motivo, infatti, lart. ) del &ecreto in uestione stato dichiarato incostituzionale, perch7 ritenuto incompatibile con il principio delleguaglianza, laddove riconosce lo status particolare di alcuni cittadini, non fondato su una libera scelta. Inoltre la possibilit di recesso, stabilita dallart. + del &ecreto, stata ualificata dalla Corte, nella pronuncia citata, come 8un rimedio e- post a una situazione che, nel suo stesso realizzarsi, gi si pone in insanabile contrasto con il ricordato principio fondamentale sancito dallart. . della Costituzione9. #uttavia, non viene negata limportanza del fattore storicoGetnico, legato alla matrice religiosa, essendo lappartenenza a una realt etnica un fatto inerente alla persona umana, legato alle origini dellindividuo e anteriore a ogni libera scelta. Infatti, la 8formazione sociale9 Cart. , Cost.@, differisce proprio in uesto dallassociazione Cdi cui allart. "8 Cost.@,'. &altra parte, nellambito della cultura ebraica, lappartenenza alla confessione consegue a radici etniche che si
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2. <. 2aternini Jotta, 0lcune osserva!ioni in merito alla senten!a n. &$9(19%1 della ostitu!ionale, in 01assegna 2ensile di Israel3, "(8+, ., pp. '".G'"8. I#i, p. '"+.

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2. <. 2aternini Jotta, 0lcune osserva!ioni in merito alla senten!a n. &$9(19%1 della ostitu!ionale, in 01assegna 2ensile di Israel3, "(8+, ., p. '".. 26 I#i, p. '"+.

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richiamano al concetto di Knazione. !i pu* aggiungere che tale appartenenza, in conformit alla dottrina e allordinamento del popolo ebraico, si pu* realizzare solo in una dimensione comunitaria, con losservanza delle norme che regolano i rapporti tra luomo e &io, che prevedono pratiche di culto attuabili solo in ambito collettivo e che hanno origine nelle !acre !critture e nella #radizione,4. Eroprio per uesto, uindi, un fenomeno storicoGetnico complesso e di antica origine come lebraismo si colloca in una dimensione ben diversa dai fenomeni associativi Cprevisti dallart. "8 Cost.@ cui si richiamata la Corte la uale, nella sentenza in oggetto, si limitata ad esaminare lart. ) del &ecreto, prendendo in considerazione, esclusivamente, il diritto individuale di aderire, o meno, a una Comunit. !i pu* aggiungere che, in merito a uesto, si creato un ampio spazio per valutazioni successive concernenti la confessione ebraica, intesa in senso collettivo. Infatti, la pronuncia della Corte in oggetto, che Cos; facendo, la Corte ha dichiarato incostituzionale una delle norme fondamentali previste dal legislatore per dellordinamento delle Comunit israelitiche, sulle uali poggia su cui tradizionalmente ha poggiato lintera struttura dellebraismo in Italia, rendendo necessaria, come si accennato, una revisione dello !tatuto dell:nione prima di poter procedere ha avuto leffetto di dimostrare lurgenza dellaalla stipulazione di undellintesa tra le Comunit ebraiche e lo !tato italiano, sollecitando il dibattito politico e la riflessione dei giuristi,8. I giudici hanno raggiunto tale conclusione richiamando gli artt. ,, . e "8 della Costituzione. Lart. . viene in rilievo in ragione della disuguaglianza di fronte alla legge di un cittadino fondata solo sulla sua appartenenza religiosa. 2erita di essere rilevata lanalisi esegetica che la Corte pone a fondamento della sua sentenza, nel cui ambito evidenzia le matrici storicoGgiuridiche del &ecreto in uestione. I stato preso in esame, in primo luogo, il diverso regime giuridico cui sottostavano, in Italia, le Comunit ebraiche degli inizi del secolo scorso, derivanti dai particolari ordinamenti degli !tati preunitari. EiB in dettaglio, stato posto in risalto lo spirito della normativa, che testimoniava la volont del
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I#i, p. '"'. I#i, p. '"4.

legislatore dellancor giovane 1egno dItalia di unificare le diverse discipline di matrice preunitaria. I stato altres; evidenziato che il &ecreto in esame esprimeva unesigenza peculiare del regime fascista, per cui il legislatore voleva che fossero 8sottoposte allautorit dello !tato, ed opportunamente vigilate, tutte le forme di attivit, specie uelle a base collettiva9,(. La Corte prosegue la sua analisi, rilevando alcuni aspetti particolari della normativa in esame, posti in risalto anche dalla dottrina contemporanea, giungendo a definire il 1.&. "4." 8un esempio, forse unico, nel nostro ordinamento giuridico, di statuto di confessione religiosa formato ed emanato dallo !tato9. Inoltre, la Corte aggiunge ai rilievi ispirati al principio di libert dellart. . Cost., ulteriori argomenti desunti dagli artt. , e "8. In relazione allart. "8, si la Corte ha sottolinea confermato la necessit di assicurare unadeguata tutela al principio della 8libert di non associarsi9, gi ribadito affermato nella sentenza della Corte n. '( del '(6"(',, ed evidentemente eluso dalla precedente legislazioneribaltando dun ue lorientamento fascista che, essendo orientata afondato una concezione totalitaria dello !tato, tendeva a disciplinare obbligatoriamente, in ambito pubblicistico, ualsiasi realt associativa in modo illiberale. 1iguardo a uesto, la sentenza ,.(6"(8) evidenzia che la normativa sottoposta alla pronunzia della Corte tipica del periodo fascista. !i menziona, inoltre, il fatto che la stessa Corte si era gi espressa ine uivocabilmente in tema diCome hanno affermato i giudici, la libert negativa di associazione stabilendo che 8tale libert violata tutte le volte in cui gli appartenenti a un gruppo o ad una categoria siano costretti ad associarsi tra loro, violando un diritto o una libert o un principio costituzionalmente garantito8 e lasciando intendere che uesta fattispecie ricorrerebbe anche nel caso in esame, ove fosse violato il principio delluguaglianza di tutti i cittadini.0.

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I#idem. 2. <. 2aternini Jotta, 0lcune osserva!ioni in merito alla senten!a n. &$9(19%1 della ostitu!ionale, in 01assegna 2ensile di Israel3, "(8+, ., I#i, p. '"8.

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#ale sentenza ha avuto una diretta influenza sulle trattative tra l:nione e lo !tato per la stipula dellintesa/ problema delle di seguito $ssume rilievo anche il fatto che la Corte, con uesta sentenza, ha posto in evidenza la necessit di tutelare le prerogative minoritarie di una confessione come uella ebraica, che solo nellaffermazione della sua diversit pu* realizzare la propria identit. &a un punto di vista piB generale, si affermata la necessit di far emergere al piB presto, per ogni confessione religiosa minoritaria, dotata di ualun ue tipo di organizzazione, i fattori che consentano di porla in relazione con lordinamento statale. !ar possibile, in tal modo, istituire rapporti bilaterali che fungeranno da premessa per ogni normativa, di tipo speciale, che lo !tato pervenga a promulgare a garanzia della particolare natura e struttura confessionale delle suddette organizzazioni. I funzionale allistituzione di tali rapporti bilaterali la soluzione del problema delle 8rappresentanze ufficiali9, laddove dallart. 8, c. . Cost. il ueste sono prefigurate in modo anomale, vale a dire delle confessioni in oggetto, cos; come prefigurato uale, riferendosi proprio allebraismo, perviene al risultato anomalo di una rappresentanza che ha avuto origine dacon una legge dello !tato C1.&. "4.", II? titolo L 8&ell:nione delle Comunit9@, piuttosto che essere come frutto di una libera espressione dellordinamento ebraico e dei suoi esponentidei membri della confessione.". !""etti della sentenza #rancesco #inocchiaro tolga .uesta specie di titolo. +uesto va #ene se prende degli appunti. ,a nella tesi non pu9 lasciare una parte cos:. Inoltre, vale la solita osserva!ione. Non si copia, ma si riela#ora con parole proprie. Dove riprende letteralmente l"autore, allora mette tra virgolette. uesta, infatti, pu* essere firmata solo dalla rappresentanza di una confessione religiosa e, in uesta prospettiva, emerge il

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I#idem.

La sentenza n. ,.(6"(8) della Corte Costituzionale, concernente lorganizzazione delle Comunit israelitiche, ha pronunciato solo sullart. ) del 1.&. n. "4." del "(.0, che concerneva lappartenenza di diritto degli ebrei alle Comunit anzidette, dichiarando 8assorbite9 le altre uestioni sollevate dal Eretore di 1oma con lordinanza del "' maggio "(4( e che riguardavano anche le norme del &ecreto anzidetto concernenti il recesso, i contributi obbligatori Cdovuti alle Comunit@ e il contenzioso tributario.,. &ichiarare 8assorbita9 una uestione di legittimit, nei procedimenti concernenti la costituzionalit delle norme di legge, significa escludere che vi siano state pronunce della Corte in merito. &altra parte, poich7 non esistono giudici di livello superiore alla Corte, lunica possibilit di riesame, per una stessa norma, consiste nellessere nuovamente sottoposta al giudizio della Corte costituzionale, a seguito di una nuova ordinanza di rimessione da parte di un giudice ordinario che ritenga non manifestamente infondata una legittimit costituzionale concernente la stessa norma. >a peraltro precisato che =ella fattispecie la Corte cost. con sentenza n. ,.(6"(8) ha dichiarato lillegittimit solo dellart. ) del 1.&. n. "4."6"(.0, lasciando in vigore tutte le altre norme dello stesso &ecretodel decreto in materia di concernenti il recesso, i contributi obbligatori e il contenzioso tributario. La sentenza, infatti, si limitata a riaffermare-ssa, infatti, ha confermato il principio che lappartenenza ad unassociazione o formazione sociale Ccome si intende alla Comunit israelitica@ deve essere volontaria e non avvenireiene di diritto. La natura volontaria delladesione non esclude #uttavia, ci* non vale a escludere che le Comunit stesse continuino ad avere lo status di enti pubblici e abbiano, pertanto, il potere di possano uindi riscuotere i contributi dovuti dai loro uestione di

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<. <inocchiaro, 8ffetti della senten!a "(8+, ., p. '"(.

orte

ostitu!ionale , in 01assegna 2ensile di Israel3,

aderenti.., in conformit alle norme contenute negli artt. ,, e segg. del citato &ecreto. &a un punto di vista pratico, prima della sentenza in esame, tutte le iscrizioni nel registro Eertanto, la sentenza in esame si limitata a sancire il principio che lappartenenza alladella Comunit continuavano a produrre effetti giuridici, i uali cessavano solo in caso di recesso che, ai sensi di seguito devessere volontaria, sancendo lillegittimit costituzionale dellart. ) del &ecreto, ai sensi dellart. ".' Cost. #uttavia, uesto non ha comportato che, dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza nella %.:., le Comunit israelitiche italiane siano rimaste prive dei propri appartenenti. In merito a uesto, si deve considerare che lappartenenza degli ebrei alle Comunit stabilita dalla registrazione prevista nellart. , del 1.&.. "( novembre "(.", n. "+'". Liscrizione in tale registro non una semplice attivit materiale ma ha effetti giuridici, poich7 comprova che i soggetti iscritti appartengono alla Comunit e hanno il diritto di essere ualificati come ebrei e di essere tutelati dalle norme che disciplinano lebraismo. Eertanto, liscrizione nel registro un atto amministrativo, i cui effetti possono essere rimossi solo dal recesso, previsto dallart. + del 1.&. n. "4."6 del "(.0 tuttora in vigore, pu* avvenire solo con atto autentico, consegnato alle autorit delle Comunit oppure a un notaio. !uccessivamente, si resa necessaria #utte le iscrizioni nel registro anzidetto sono state legittimamente compiute dufficio in base allart. ) del citato 1.&., fino al giorno in cui uesta norma decaduta, per effetto della sentenza della Corte. &a allora in poi, liscrizione nel registro ha richiesto una specifica manifestazione di volont degli interessati.). , che hanno scelto di aderire a una delle Comunit. Eertanto, tutte le iscrizioni effettuate prima che la sentenza della Corte producesse la decadenza dellart. ) del &ecreto e che non siano state tempestivamente impugnate Cessendo
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<. <inocchiaro, 8ffetti della senten!a "(8+, ., p. '"(.


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orte

ostitu!ionale , in 01assegna 2ensile di Israel3,

I#i, p. ',0.

perci* divenute inoppugnabili@, costituiscono altrettanti rapporti gi perfezionati, rispetto ai uali la dichiarazione dillegittimit costituzionale contenuta nella sentenza n. ,.(6"(8) non ha avuto effetto, trattandosi di atti amministrativi legittimamente compiuti in osse uio alle norme vigenti allepoca in cui furono posti in essere. La dichiarazione della Corte, infatti, produce effetti sulle sentenze di condanna penale passate in giudicato, facendone cessare lesecuzione e gli effetti Ccfr. legge n. 84 del "(+., art. .0 c. )@, ma non riguarda il giudicato civile e nemmeno gli atti amministrativi inoppugnabili Ccfr. Cass. ", marzo "(8., n. "8'0A Cons. !tato, !ez. I>, ,4 agosto "(8,, n. +4'@.+. In altri termini, il sistema discrizione 8a richiesta9, che deve essere applicato per le iscrizioni effettuate a seguito della sentenza n. ,.(6"(8), non riguarda le iscrizioni gi effettuate secondo il sistema previgente. #uttavia, laddove si ritenesse, invece, che anche gli iscritti di diritto CeF art. )@ devono manifestare la propria volont di adesione, uesta potrebbe emergere, oltre a ogni uestione di forma, da fatti concludenti/ il piB importante di uesti dato dal mancato recesso dalle ComunitA si tratta, infatti, di uno strumento che gli iscritti di diritto potevano utilizzare per porre fine alla propria appartenenza alle Comunit, anche prima della sentenza n. ,.(6"(8) della Corte costituzionale, la uale ha mantenuto in vigore la norma che lo prevede. =e consegue che chi non ha scelto di recedere dallappartenenza alla Comunit alla uale era consapevole di essere iscritto, ha manifestato, di fatto, la volont di continuare a esserne membro. $ltri fatti concludenti, che implicano la volont di essere membri di una Comunit, sono leventuale iscrizione dei figli minorenniA la regolare corresponsione dei contributi dobbligo, luso dei servizi forniti da istituzioni che dipendano dalle Comunit, eccM Eer uanto concerne il pagamento dei contributi previsti dalla legge, la loro obbligatoriet non impedisce che la volont delliscritto sia a favore dellappartenenza alla Comunit di cui fa parte/ in caso contrario, infatti, essendo il pagamento dovuto soltanto dagli iscritti, sarebbe stato sufficiente il recesso per
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I#i, p. ',0.

non dover piB versare alcun contributo. Eer uanto concerne il pagamento degli stessi, diritto delle Comunit esigerne il versamento da parte dei membri, con relative notifiche degli accertamenti e riscossione del dovuto per opera di un esattore delle imposte. !i tratta, responsabilit degli uindi, di atti legittimi, che escludono ogni delle Comunit, ualora ritengano amministratori

regolarmente iscritti i membri delle stesse il cui ingresso, con relativa registrazione, risalga a epoca anteriore alla sentenza n. ,.(6"(8) della Corte cost., a patto che non abbiano nel frattempo effettuato alcun recesso. Eer contro, gli stessi amministratori potrebbero rendersi responsabili verso le rispettive Comunit per leventuale mancata riscossione degli importi dovuti. &altra parte, la citata sentenza n. ,.(6"(8) della Corte cost., pur avendo stabilito lillegittimit dellart. ) del 1.&.. "4."6"(.0, non ha fatto decadere lo status di enti pubblici delle Comunit, che rimangono tali ai sensi degli altri articoli dello stesso &ecreto ancora in vigore, nonostante la volontariet delliscrizione alle stesse, che ora avviene per scelta di coloro che decidano di farne parte. Il recesso, secondo le disposizioni dellart. + del &ecreto tuttora in vigore, pu* avvenire esclusivamente con atto autentico, consegnato alle autorit delle Comunit oppure a un notaio. !i tenga presente, inoltre, che le norme che regolano lappartenenza dei membri, cos; come il loro recesso, sono interne allorganizzazione delle Comunit e potrebbero perci* essere modificate in sede di congresso, organizzato dalla loro :nione. Eer uanto concerne la potest statutaria, la Costituzione Cart. 8 c. ,@ la riconosce alle confessioni religiose acattoliche nel loro complesso Cad esempio lintero ebraismo italiano@, ma non alle singole Comunit in cui dette confessioni possono articolarsi allinterno dello !tato. 4.3. $ contenutiLe trattati e per la stipula dell$ntesa =el grande dibattito interno allK-braismo che ci fu prima del confronto con lo !tato, si afferm* che i problemi tecnicoGgiuridici affrontati dal Consiglio

dell:nione delle Comunit, non esaurirono evidentemente i temi politici, e le esigenze politiche, che lIntesa era chiamata a soddisfare. #ali &opo la sentenza della Corte costituzionale sopra esaminata, l:nione delle comunit ebraiche italiane ha approvato un nuovo statuto durante il Congresso del 'G8 dicembre "(84, ed uindi stata in grado di proseguire le trattative con lo !tato per la stipula dellIntesa. 5uesta mira a soddisfare tre esigenze erano di tre ordini/ primo, la tutela della libert di essere ebrei, che investe il profilo individualeA secondo, la tutela delleguale libert dell-braismo italiano, in uanto confessione religiosa organizzata, concernente la dimensione comunitariaA terzo, il riconoscimento dellefficacia nellordinamento dello !tato degli atti compiuti nellordinamento comunitario, riguardante . Il primo interessa la libert dei singoliA il secondo la libert del culto organizzato, dellorganizzazione comunitariaA il terzo investe i rapporti fra lorganizzazione ed il singololo !tato e la confessione stessa.'. La libert per gli ebrei garantita dal riconoscimento, da un lato, esisteva solo in presenza di due elementi separati/del leguaglianza intesa come divieto di discriminazionedei diritti e, dallaltro, deil diritto alla diversit. Il primo era tutelato dallaLa prima di ueste garanzie aveva gi trovato specificazione nella legge ,0 maggio "(40, n. .00.4 e dalla Costituzione, che vietava le discriminazioni di tipo religioso nei rapporti di lavoro, e danella legge ". ottobre "(4+, n. '+))+, contro la discriminazione razzialerecante ratifica ed esecuzione della convenzione Internazionale sullNeliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. La Eroposta bozza dellIntesa estendeva tale tutela al chiedeva per* una tutela piB completa in uesto veniva a far dipendere atti, negozi, o provvedimenti dalladesione o non adesione allebraismo o allatteggiamento verso la religione. Il culto, ai riti, alle collettivit ebraiche, sia oggetti, o e a tutte le la manifestazionie tipiche dellebraismo, al fine di privare o limitare lesercizio o il
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#ratto dalla relazione al convegno 8-brei e !tato verso un nuovo rapporto9, svoltosi su iniziativa della <ederazione giovanile ebraica dItalia il ,+ maggio "(80 a 1oma. %. <ubini, ;erso l"Intesa fra lo )tato e l"8#raismo Italiano, in 0Il &iritto -cclesiastico3, "(80, ", p. .+.. 37 Lo !tatuto dei lavoratori. %. <ubini, cit., I#i, p. .+'.

godimento in condizioni di uguaglianza dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.8, ed includeva una norma secondo la uale linsegnamento. In un altro punto la Eroposta affermava che nelle scuole di ogni ordine e grado linsegnamento era improntato alrispettava i principi costituzionalio del rispetto della libert religiosa garantita dalla Costituzione e della pari dignit dei cittadini indipendentemente dalla religione professata..( Di seguito Eer la eguaglianza dei diritti, la Eroposta dIntesa chiedeva di punire:nulteriore disposizione puniva 8listigazione in ualsiasi modo allodio nei confronti degli ebrei a causa della religione da essi professata e ogni altra pubblica manifestazione di antisemitismo9)0. :n impegno che lo !tato italiano avrebbe dovuto prendersi per compensare la disapplicazione della legge ,0 giugno "(+,, n. ')+, sulla repressione dellattivit fascista, che assimilava la propaganda razzista allapologia del fascismo.!ul diritto alla diversit, si affermava che se gli ebrei adottarono a propria norma di comportamento il &ecalogo, la normativa biblica contenuta nel Eentateuco, la tradizione interpretativa talmudica e rabbinica, ebraica. Il diritto alla diversit era invece tutelato garantendo la possibilit di porre in essere 5uesto va ricollegato in particolare ai comportamenti propri dellessere ebreo, come il diritto a macellare gli animali secondo il rito ebraico e uello di astenersi dal lavoro che, nel rituale ebraico, investivano la vita uotidiana/ la macellazione degli animali, la separazione delle stoviglie destinate alla carne e suoi derivati da uelle destinate al latte e suoi derivati, il rigoroso divieto di determinati cibi sempre e in particolare dei cibi lievitati nella settimana di Eas ua, il divieto di ualsiasi attivit creativa nel giorno di il sabato ed in alcunie nei giorni festivi indicati dall:nione delle comunit ebraiche italiane, erano solo esempi alcuni di un rituale dettagliatamente regolato dalla legge e dalla tradizione
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la

libert

di

essere

ebrei

sarebbe

riconosciuta

tutelata

dallordinamento, e si potrebbe vivere in conformit della legge e della tradizione

Cart. I, comma )?@. %. <ubini, cit., p. .+4. I#i, p. .+4. Cart. ', comma I?@. I#idem. 40 Cart. ,, comma .?@. I#idem.

ebraica, che, non essendo contrario al buon costume, costituiva un diritto per lart. "( della Costituzione)". Il diritto allassistenza, di cui allart. .8 cost., era garantito dalle !i trattava di un diritto la cui tutela nelle istituzioni scolastiche, di assistenza e beneficenza, nelle carceri, nelle caserme, e in genere in tutte le istituzioni di vita collettiva, trovava il suo strumento nellIntesa. Eer uanto riguardava in particolare le IE$E, la proposta adottata dal Consiglio dell:nione era volta ad assicurare il soddisfacimento dei diritti previsti dallart. .8 della Costituzione, attraverso le ebraica.), La seconda esigenza era 1iguardo alleguale libert dell-braismo rispetto alle altre confessioni,. ! si affermava che il principio che si ricavava dallart.di cui agli artt. 8, comma "?, e dallart. ,0 della Costituzione, era il principio che si potrebbe chiamare della religione piB favorita/ uando richiedevano che una legge, un concordato, unintesa,norma che assicurava ad una confessione religiosa una libertlesercizio di una libert dovesse essere estesa anche, il principio di eguale libert posto dallart. 8, comma "?, importava automaticamente lKestensione della stessa libert alle altre confessioni religiose. Eer uesto motivo, occorreva garantire la Eroposta dIntesa chiedeva allo !tato, in caso di offese, bestemmia e vilipendio alla religione, di parificare la tutela del sentimento religioso e dei diritti di libert fra tutte le confessioni Cart. ,, I? e ,? comma@. !i ricordava inoltre il processo &urando era ancora una ferita aperta per l-braismo italiano. di seguito !empre per il principio di eguale libert, la Eroposta chiedeva che:gualmente, i ministri e gli edifici del culto godessero ebraico dovevano godere della medesima della parit con uelli di altre religioni e che la tutela assicurata dalla legge agli edifici del cultoa uelli cattolici/ uesto comportava inter alia il riconoscimento dellesonero dei ministri del culto ebraico dal servizio militare, dellaccesso ai medesimi finanziamenti, contributi e servizi forniti dallo
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IE$O e

dalle Dpere Eie Israelitiche,

a coloro che

intendevonointendevano vivere in conformit della legge e della tradizione

%. <ubini, cit., p. .+4. $rt. "0, comma .?. I#i, pp. .+4G.+8.

!tato, dalle 1egioni, dalle Erovince e dai Comuni e dellapplicazione del medesimo trattamento tributario o Cart. ). Cost., comma "?A art. 8@ fosse garantita anche a uelli degli ebreiA veniva richiesta anche labolizione della tutela prefettizia e ministeriale a cui doveva sottostare l-braismo, unico fra i culti organizzati)., conservando soltanto lautorizzazione per gli ac uisti delle persone giuridiche. La Eroposta dIntesa poteva contenere delle previsioni che urtavano la coscienza laica. $d esempio, lestensione alla religione ebraica della tutela contro il vilipendio Cprevista per la sola religione cattolica@A lesonero dei ministri del culto dal servizio militare, come per uelli cattoliciA lammissione delle scuole ebraiche a godere dei finanziamenti, contributi, servizi e provvidenze assicurati alle scuole consimili dallo !tato, 1egioni, Erovincia e ComuniA la stessa tutela agli edifici del culto ebraico prevista per uelli cattoliciA ladeguamento al miglior trattamento tributario riconosciuto agli -nti e alle attivit di altre confessioni. !i affermava che applicando lart. 8 comma " della Costituzione le possibili parificazioni servivano ad assicurare alla religione ebraica la stessa tutela offerta a uella cattolica. !i affermava anche che gli ebrei italiani erano pronti a rinunciare a tali pretese a condizione che tutti rinunciassero a tali pretese, a condizione cio che fosse assicurato a tutte le confessioni religiose lo stesso grado di libert, e che fosse fatta cessare la differenza di trattamento le cui origini giuridiche risalivano al Concordato del "(,(, ma le cui origini culturali affondavano le radici nelloscurantismo medioevale. Infine, Lla terza esigenza, era che lo !tato riconoscesse senza distinzioni lordinamento giuridico ebraico perch7 cera una differenza fra lKordinamento delle Comunit e uello religioso, ma essa non aveva importanza nei rapporti con

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Lart. )8 del r.d. .0 ottobre "(.0, n. "4." subordina il bilancio dell:nione delle Comunit allapprovazione del 2inistero dellinternoA gli artt. +' e +4 del r.d. del "(.0 assoggettato le Comunit, l:nione e le istituzioni di culto da esse dipendenti alla vigilanza e tutela del 2inistero allinternoA lart. .' del r.d. "( novembre "(.", n. "+'", e lart. " del r.d.l. ( agosto "(.,, n. "080 sottopongono allapprovazione del prefetto il bilancio di previsione della ComunitA lart. .4 del r.d. n. "+'" sottopone allapprovazione del prefetto la delibera istitutiva delle tasse e dei diritti per i servizi e prestazioni richiesti alla Comunit. I#i, p. .+(.

lo !tato italiano, che perci* non doveva considerarla )). LKIntesa doveva anche contenere laera soddisfatta dal riconoscimento del diritto dell:nione delle comunit ebraiche di possibilit di autodeterminazione per lK:nione delle Comunit su alcune norme specifiche, al di l di ci* che lo !tato avesse stabilito. !i trattava delle scelte del singolo in rapporto alla comunit, dicendo che veniva particolarmente accentuata la libert dellebreo di mantenere liscrizione alla Comunit o di rinunciarvi. >eniva in definitiva!i riconosceva riconosciuto che liscrizione di diritto, dellebreo alla Comunit, non era un obbligo, ma un diritto, e si affermava che era corretto affermare non tanto che. Eotrebbe essere sbagliato dire gli ebrei appartengono appartenevano di diritto alla Comunit, e sarebbe corretto dire bens; che la Comunit appartiene apparteneva di diritto agli ebrei, in uanto il valore di uesto patrimonio di beni. e di servizi, di impegno umano, di soddisfazioni e di sacrifici, che ci stato legato dalle generazioni precedenti, verrebbe certamente compreso di piB. Eer tale ragione, il recesso non era definito in termini -d era proprio considerando uei valori che la Eroposta dIntesa non parlava di dimissioni dalla Comunit, o di cancellazione, ma parlava di rinuncia, perch7 la rinuncia ad un diritto)+. 4.4. Lappro azione e lapplicazione dell$ntesa. Leffetto della sentenza n. ,.( del "(8) provoc* una velocizzazione del processo di revisione delle relazioni tra !tato e confessioni ebraica che port* ad una protesta unitaria e fB la conseguenza che port* alla realizzazione di una bozza dellintesa da sottoporre al governo. =el progetto si discussero le scelte di togliere o riservare le definizioni dei criteri di appartenenza alla comunit, uesto sembrava favorire una distinzione dei rapporti con lo !tato dalla regolamentazione dellassetto giuridico interno. Il nuovo progetto che aveva unimpostazione ibrida, faceva sentire ancora di piB, rispetto a uello del "(8,, il tentativo di conservare unassetto di continuit con uello del "(.0La bozza del testo dellIntesa sopra descritta fu modificata nel
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I#i, p. .'0. I#i, p. .'0.

corso delle trattative, dal momento che i membri della commissione governativa avanzarono alcune riserve)'. Di seguito Confrontando i primi due commi dellart. "0, nelle formulazioni del "(8, e del "(8+ era evidente come la nuova proposta avesse eliminato il riferimento al dettato costituzionale sul riconoscimento del principio dellautoderminazione e della libert religiosa, mentre nella statuto uesto riferimento manteneva una posizione marginale limitata alle attivit istituzionali)4. La nuova definizione rappresentava un segnale sullorientamento della nuova commissione governativa che si sarebbe sempre distinta per la sua azione, la chiarezza degli obiettivi e il rigore delle soluzioni normative. La risposta fu il ripristino degli ambiti di competenza che la bozza dintesa sembrava violare in piB punti. La delegazione ebraica si risent; delle obiezioni dei rappresentanti del governo perch7 ritenevano che avessero scarsa familiarit sulle credenze e i riti dellebraismo. La nuova commissione era stata impostata in antitesi a uella ebraica perch7 ancorata alla salvaguardia della laicit dello !tato. In particolare, furono modificati lart. , sul riconoscimento ai ministri di culto dellesonero dal servizio militare, lart. . sul riposo sabbatico, lart. "0, comma , sul La commissione governativa formul* delle eccezioni sulla bozza dintesa, proponendo che/ al comma , dellarticolo "0 riportava che lo !tato fosse disposto o disciplinare soltanto il riconoscimento della personalit giuridica degli enti ebraici, lart. ". sul sistema di finanziamento e larticolo ,4 in materia di edifici di culto)8. . Larticolo ". ultimo comma precedette laccesso alla forma di finanziamento indiretto previsto dall8P mille. -ra che la commissione aveva chiarito il proprio orientamento mettendo allordine del giorno la uestione che prima era rimasta ai margini della trattativa. Lintesa fra !tato e confessione
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!. &azzetti, L"autonomia delle comunit7 e#raiche italiane nel novecento. Leggi, intese, statuti, regolamenti, %iappichelli, #orino, ,008, p. "((. 47 Cit., !. &azzetti, p. "((. 48 !. &azzetti, L"autonomia delle comunit7 e#raiche italiane nel novecento. Leggi, intese, statuti, regolamenti, %iappichelli, #orino, ,008, pp. "((G,0'.

ebraica avrebbe dovuto riportare ciascuno dei due a recuperare la loro autonomia)(. Il testo dellintesa aveva altre disposizioni che risentirono dellintervento della commissione di studio, come lart. , che riconosceva ai ministri del culto la facolt di essere esonerati dal servizio militare e lart. . sul riposo sabbatico che era piB tollerante sullorganizzazione del lavoro e larticolo ,4 in tema di costruzione degli edifici di culto. :na volta trovato laccordo sul testo dellIntesa, esso fu firmato il ,4 febbraio "(84 e sottoposto al parlamento per lapprovazione. La legge 8 marzo "(8(, n. "0" recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo %tato e l&'nione delle Comunit ebraiche italiane ( stata pubblicata nella )azzetta '""iciale della *epubblica $taliana del 23 marzo 1989+ n. ,9 e successi amente modi"icata nel 199, per includere l'nione nella ripartizione delle -uote dellotto per mille dell$*.!# deri anti sia dalle scelte espresse che da -uelle non espresse. La soluzione adottata dalla commissione 2argiotta Oroglio, in conformit con larticolo 8 comma ., reput* che il testo dellintesa ebraica andasse integralmente trasfuso in una legge da sottoporre allapprovazione del parlamento Cart. .. comma "@+0, perch7 rimosso tale vincolo lo !tato poteva prendere atto che lebraismo era ualcosa di piB di una religione e riconoscendo alle sue comunit, uali istituzioni complesse, il perseguire scopi sconfinati dalla sfera confessionale. Infatti, il ' dicembre "(84 era stata ratificata lintesa prevista dallart. 8 comma . che il ,4 febbraio "(84 era stata sottoscritta dal Eresidente del Consiglio CraFi e dalla Eresidente dell:nione #ullia Jevi. Il nuovo statuto venne approvato l8 dicembre "(84. Liter avviato il "? luglio "(80 era giunto al termine con la trasmissione dello statuto alle autorit governative. In adesione al principio costituzionale, lintesa del ,4 febbraio "(84 aveva aperto la strada allautonomia organizzativa+".
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I#i, p. ,0'. I#i, p. ,",. 51 %. <ubini, <rime considera!ioni sull"=Intesa e#raica3, in 0Il &iritto -cclesiastico3, "(88, p. ",4.

Il nuovo statuto era stato approvato dalle Comunit israelitiche italiane durante il Congresso del ' e 8 dicembre "(84. %li articoli .. e seguenti rispettavano la tradizione e trovavano riscontro Lart. "4 dellIntesa riconosce che le omunit7 e#raiche, in .uanto istitu!ioni tradi!ionali dell>e#raismo in Italia,

sono forma!ioni sociali originarie che provvedono, ai sensi dello )tatuto dell>e#raismo italiano, al soddisfacimento delle esigen!e religiose degli e#rei, secondo la legge e la tradi!ione e#raiche. La *epu##lica italiana prende atto che le omunit7 curano l>eserci!io del culto, l>istru!ione e l>educa!ione religiosa, promuovono la cultura e#raica, provvedono a tutelare gli interessi collettivi degli e#rei in sede locale, contri#uiscono secondo la legge e la tradi!ione e#raiche all>assisten!a degli appartenenti delle omunit7 stesse. In materia di finanziamento, ai sensi ndellart.icolo ,(, dove si legge che/ 8lLa 1epubblica prende atto che le entrate delle Comunit ebraiche di cui allart. "4 sono costituite anche dai contributi annuali dovuti, a norma dello !tatuto, dagli appartenenti alle medesime9. Lo stesso articolo affermava che i contributi annuali versati alle comunit e relativi al periodo dimposta nel uale era stati versati erano deducibili dal reddito complessivo imponibile per un importo non superiore a settemilionicin uecentomila lire9. Lart. 4 garantisce ai membri delle forze armate, della polizia o di altri servizi assimilati, ai degenti in ospedali, case di cura o di assistenza pubbliche, e ai detenuti di religione ebraica il diritto di osservare, a loro richiesta e con lNassistenza della Comunit competente, le prescrizioni ebraiche in materia alimentare senza oneri per le istituzioni in cui si trovano. Di seguito Le norme tradotte in legge dallintesa ebraica del ,4 febbraio "(84 tutelavano la libert dei cittadini ebrei, senza discriminazioni tra culti e cittadini Cart. " comma )@. -rano vietate le manifestazioni di intolleranza e pregiudizio razziale e religioso Cart. " ult. cpv@.

Chi apparteneva alle forze armate e alla polizia, chi si trovava in ospedali, case di cura pubbliche, carceri, non poteva essere impedito nella sua libert religiosa, i cittadini dovevano avere pari dignit senza distinzione di appartenenza religiosa Cart. "0@+,. 5ueste norme erano il risultato dellimpegno e della partecipazione ebraica alla reazione di una societ piB libera. $nche lo statuto del lavoratori approvato con la legge .00 il ,0 maggio "(40 e la legge n. ')+ del ". ottobre "(4+, vietavano discriminazioni politiche e religiose allinterno del rapporto lavorativo. 5ueste leggi ratificavano uelle portate alla Convezione di =eQ RorS del 4 marzo "('', che vietava propaganda e discriminazione razzista, incitazione a commettere provocazioni e violenze nei confronti di persone appartenenti ad altre razze, etnie e nazionalit, vietava associazioni a scopo di incitamento dellodio e della discriminazione razziale. #ali norme potevano non essere sufficienti ad affrontare nuovi tipi di antisemitismo, di uesto erano coscienti i compilatori dellintesa uando scrissero lultimo comma L$i sensi dellart. "", comma )0/ 8lLa 1epubblica italiana, nel garantire il carattere pluralista della scuola, assicura agli incaricati designati dall:nione o dalle Comunit il diritto di rispondere ad eventuali richieste provenienti dagli alunni, dalle loro famiglie o dagli organi scolastici, in ordine allo studio dellebraismo. #ali attivit si inseriscono nellambito delle attivit culturali previste dallordinamento scolastico9+.. - stato sottolineato come lIntesa non fu stata solamente uno strumento per tutelare la libert religiosa, ma anche per proteggere uellKinsieme di enti culturali e assistenziali, di associazioni ospedaliere e scolastiche che facevano fanno parte della tradizione e dellKidentit ebraica. =on solo religione, ma cultura e vita associativa/ lKLebraismo, nellKIntesa, venne cos; riconosciuto come fenomeno complessivo, una come organizzazione viva e presente, da tutelare alla
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Cit. %. <ubini, p. ".'. Cit.Eer approfondimenti, cfr. %. <ubini, <rime considera!ioni sull"=Intesa e#raica3, in 0Il &iritto -cclesiastico3, "(88, pp. ",4Gp. ".8.
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luce del sole sul territorio nazionale, pienamente riconosciuta anche nelle sue particolari espressioni, come il riposo del sabato, C che comporta lKimpegno attivo dello !tato nel farlo rispettare ad ogni livello dellKattivit sociale, dalle scuole ai luoghi di lavoro a uelli della pubblica $mministrazionea garantire lesercizio di tale diritto@. :n lungo cammino verso la piena visibilit ed il pieno riconoscimento, che cominci* con la Legge "(.0, dove il potere amministrativo delle Comunit inizi* a interagire con i poteri pubblici, e si concluse appunto con le con uiste contenute nellIntesa del "(84 Ce nello !tatuto ad essa legato@ +). Di seguito :n altro fondamentale beneficio fu la maggiore importanza assegnataLIntesa ha anche assegnato allK-braismo unimportanza sempre maggiore nella societ italiana e, a ogni livello/ nella partecipazione alla vita pubblica., n =elle grandi uestioni di dibattito della societ italiana, la voce degli ebrei divent* divenuta un punto di riferimento fisso, come mai prima di allora era successo. !empre come conseguenza positiva, ci fu poi un&a segnalare anche il miglioramento dei rapporti fra cristiani ed ebreicon la Chiesa cattolica, divenuto piB solido con in seguito agli storici incontri fra Eapa %iovanni Eaolo II? e il rabbino capo di 1oma -lio #oaff Cincontri avvenuti anche prima della stipula dellKIntesa, ma appartenenti a uel nuovo clima@++. Il pluralismo religioso e il dialogo interreligioso non si svilupparono allo stesso modo, e nella stessa misura perch7 erano ualcosa di ampio e profondo. $ ventanni da uegli incontri, si ricordava che molto cKra ancora da fare, dal momento che non cera stata una valorizzazione del patrimonio che ebraismo e cristianesimo hanno in comune. $ conclusione dellesame della condizione giuridica delle comunit ebraiche in Italia, esaminiamo due sentenze della Corte costituzionale, che si espressa sulla legittimit di alcune norme contenute nella legge ('6"((+. Con lordinanza n. ,." del "((' si dichiarata linammissibilit della uestione di
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#ratto dalla relazione al Convegno di studi su 8Il ,0? anniversario dellintesa ebraica9. C. Cardia, Intesa e#raica e pluralismo religioso in Italia, ,00(, in http/66QQQ.statoechiese.it. p. .. 55 C. Cardia, Intesa e#raica e pluralismo religioso in Italia , ,00(, Cit. C. Cardia, pp. "G., in http/66QQQ.statoechiese.it.

legittimit costituzionale dellart. " in relazione allarticolo . della Costituzione, dal momento che il caso di internamento di un ebreo in un campo concentramento nazista dopo l8 settembre "(). non rientrava nelle ipotesi previste, trattandosi cos; di una uestione 8indirizzata verso ad un norma regolatrice di una diversa fattispecie che non risulta pertinente rispetto alla situazione che stata portata alla valutazione giudiziale9+'. Con la sentenza della Corte Costituzionale n. ,'8 del "((8, i giudici costituzionali hanno dichiarato lillegittimit dellart. 8 della legge in uestione in relazione allart. . Cost., nella parte in cui non prevede che della commissione istituita per esaminare i benefici previsti della stessa legge 8faccia parte anche un rappresentante dell:nione delle Comunit ebraiche italiane9. La Corte ha definito 8irragionevole9 la disparit di trattamento, potendo i rappresentanti dei perseguitati politici fare parte di tale commissione. I giudici hanno cos; riconosciuto il 8ruolo dell:nione delle comunit ebraiche italiane come rappresentanti non solo degli interessi religiosi dellebraismo italiano, bens; anche dellelemento razziale dellebraismo stesso9+4. In tale contesto, l-braismo inteso come un insieme di cultura, religione, tradizioni e norme di comportamento di un popolo, in cui laspetto religioso costituisce una parte di un tutto piB complesso. Il popolo ebraico ha sempre cercato di trovare, nella societ dove vissuto, una propria identit ed autonomia, ed ha perseguito tale obiettivo aggregandosi in comunit a livello locale, che hanno condotto le celebrazioni rituali, hanno studiato ed approfondito la legge e hanno tutelato ed assistito i consociati, assolvendo cio compiti sia spirituali che temporali+8. Lo stato contemporaneo, definito come sociale democratico riconosce alle varie confessioni un ruolo ed una competenza nella rappresentanza degli interessi dei propri membri, che trascendono il momento puramente religioso. !i spiega
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Cit. in 2. 2adonna, La legisla!ione ra!!iale italiana e l"esclusione degli e#rei dalle scuole pu##liche dal 19$% alla senten!a &5 mar!o &''$ n. %())**(+, della orte dei onti , in 05uaderni di diritto e politica ecclesiastica3, ,00., ., p. 88,. 57 Cit. in i#i, p. 88.. 58 >. Eedani, Note sul ruolo dell"6nione delle comunit7 e#raiche italiane , in 0Il &iritto -cclesiastico3, "((8, ,, I#i, pp. )"4G)"8.

cos; laffermazione della Corte costituzionale, che riconosce alle Comunit ebraiche il diritto di perseguire e soddisfare, secondo la legge e la tradizione ebraiche, anche esigenze di carattere non meramente religioso, come appunto la promozione della cultura e lassistenza ai propri membri, anche ai sensi dellart. "8 della legge di approvazione dellIntesa, sopra ricordato. Eoich7 l-braismo si configura come confessione religiosa peculiare, espressione di una comunit al tempo stesso etnica, culturale e religiosa, lo !tato italiano riconosce agli enti rappresentativi ebraici il diritto di tutelare tale identit, intesa come un tuttuno inscindibile del uale composto l-braismo. LIntesa riconosce alle Comunit ebraiche lattribuzione di varie funzioni, dal curare lesercizio del culto, all assicurare i servizi rituali, al provvedere allistruzione e alleducazione ebraica. !i tratta di compiti di tipo culturale, amministrativo e di tutela del valori tradizionali che, dal punto di vista interno ebraico, non hanno una valenza autonoma perch7 sono strettamente collegati alle componenti piB propriamente religiose, ma dal punto di vista esterno dello !tato si caratterizzano come attivit di natura temporale+(. In uesto modo, la Corte costituzionale ha affermato essere propria delle Comunit ebraiche una funzione di rappresentanza anche dellidentit etnica degli ebrei italiani, coerentemente con lart. "8, commi , e . della legge di approvazione dellintesa, secondo cui L>6nione l>ente rappresentativo della confessione e#raica nei rapporti con lo )tato e per le materie di interesse generale dell>e#raismo. L>6nione cura e tutela gli interessi religiosi degli e#rei in Italia? promuove la conserva!ione delle tradi!ioni e dei #eni culturali e#raici? coordina ed integra l>attivit7 delle degli altri paesi. omunit7? mantiene i contatti con le collettivit7 e gli enti e#raici

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I#i, pp. )"(G),0.

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