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Equipes Notre Dâme Settore di Milano o

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GIORNALINO DI SETTORE
Anno 20 n°3 – Ottobre 2001

UNA PARTENZA ALL’INSEGNA DELL’ENTUSIASMO

Il concerto è terminato. Scoppio di applausi, mentre cala il sipario. Poi incominciano


le chiamate: uragano di applausi, mentre sul proscenio appare il violino, che, dopo
l’inchino di rito, additando il violinista timido, in disparte si rivolge alla platea
plaudente e: “Desidero che il vostro applauso vada anche al Signore; in realtà, devo
ammettere che senza il suo concorso il mio successo sarebbe stato meno strepitoso”.
E’ con le parole di Père Caffarel tratte dal suo breve racconto La favola del violino e
del violinista inserito nel libretto Lettere sulla preghiera che iniziamo a parlarvi, con
molti dubbi ed esitazioni, qualche certezza ed un po’ di speranza.
Chi ci ha preceduto sa bene cosa intendiamo e quale sia il nostro stato d’animo.
Proprio a loro, Paolo e Lidia, va il nostro pensiero ed il nostro ringraziamento per il
cammino che ci hanno aiutato a percorrere. Riceviamo coraggio e speranza
dall’abbandonarsi all’azione divina, dalla certezza che lo Spirito Santo ci aiuterà; il
nostro cuore si affida a Lui recitando: Spirito Santo illuminaci, Spirito Santo guidaci,
Spirito Santo proteggici.
Noi non siamo una coppia isolata che deve pensare a tutto, fare tutto, organizzare
tutto……..e no, proprio no ! Abbiamo la nostra comunità, il settore, gli amici, i
coequipier! Il cuore si allarga e la speranza aumenta: ce la faremo!
Chiediamo a tutti di aiutarci, chiamarci, coinvolgerci perché dalla comunione possano
scaturire progetti ed azioni per il bene nostro e di chi ci sta accanto in casa e sul
lavoro.
Già nella prima riunione della nostra Equipe di Settore con Don Sandro Villa, Luigi e
Cinzia Brambilla, Michele e Dina Dicorato, Rodolfo e Paola Gatti, Walter e Gisella
Mazzucco, Angelo e Anna Pennacchia, Cesare e Lucia Reverdito, ci siamo impegnati a
lavorare in spirito di collegialità ed a trasmetterlo a tutte le altre equipe.
Equipes Notre Dame – Milano 1 Ottobre 2001
Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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L’elaborazione del progetto del nostro settore richiederà davvero un profondo


coinvolgimento di tutti noi per guardarci dentro, scoprire le nostre esigenze,
decidere dove vogliamo andare, stabilire un percorso da fare insieme: noi non
arriveremo alla meta ad uno ad uno ma a due a due. E’ la felicità delle nostre coppie
che c’interessa ed è per questo che lavoreremo. Non per starcene rintanati nel
nostro guscio ma fuori per ascoltare, capire, proporci, diffondere la fortuna e la
ricchezza che noi abbiamo: essere degli equipier. Su sollecitazione dei responsabili
dell’Equipe Italia, Carlo e Maria Carla Volpini, che “vedono” una gran potenzialità nel
settore di Milano, affronteremo il tema di come diffondere il movimento nel nostro
settore.
Siamo certi che l’Equipe di regione, guidata dai generosissimi Edoardo e Renata Faini,
ci sosterrà nel nostro cammino.
Purtroppo il mondo, tutti noi, viviamo oggi una grande angoscia ed incertezza perché
la guerra, il terrorismo, le armi chimiche e batteriologiche pongono grandi e
drammatici interrogativi sul nostro futuro. Il contrasto tra alta tecnologia e miseria
è lacerante. Sullo schermo della televisione appaiono fiumi d’uomini soli, urlanti, più o
meno armati, rinsecchiti dai digiuni; non vediamo coppie ma solo uomini in preda al
furore, in balia di venti sconosciuti, privi di pace. Noi crediamo che le nostre coppie
siano sorgenti di pace. Guardiamo nei nostri cuori per riconoscere che la pace è il
bene più grande, che non è qualcosa di astratto ma può essere vissuta
concretamente, quotidianamente: vivere con pace, camminare con pace, parlare con
pace, guardare con pace, respirare con pace. “Radicarsi più solidamente nel Vangelo,
vivere più realmente la nostra realtà, sentirci amati per amare, perdonare più
profondamente, impegnarci maggiormente malgrado le nostre fragilità, sono le strade
che noi siamo chiamati a prendere, con fede, insieme, da oggi e prima di tutto di
divenire sale e lievito nella pasta dell’umanità di domani”.

Eravamo approdati alle Equipe, circa 15 anni fa, per trovare qualcuno che
condividesse i nostri stessi valori per stare insieme, mentre la vita di tutti i giorni
divideva: lavori diversi, tempi diversi, problemi diversi. Il nostro desiderio era ed è di
stare uniti tra noi e con altri. La nostra ricerca non è stata vana perché le END, la
nostra equipe di base Monza due, ci hanno aiutato a conoscerci, ad unirci e nello
stesso tempo ad aprirci insieme verso gli altri: i figli, la famiglia, gli equipier,….. Sono
passati 15 anni ma la storia continua, il futuro è sempre una sorpresa e grazie alla
fantasia e creatività di Dio avremo ancora molto da scoprire e realizzare.

Ciampino è stato l’ingresso “ufficiale” nel ruolo di responsabili del settore di Milano.
Nonostante il ritmo incalzante, lo spirito che si muoveva tra noi e ci univa nella
preghiera e nello scambio in una dinamica molto intensa ha consentito, in un pur

Equipes Notre Dame – Milano 2 Ottobre 2001


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breve tempo, di partecipare e condividere esperienze con coppie provenienti da varie


parti d'Italia. Ci siamo ricordati di quando, con i nostri figli, eravamo andati al
raduno mondiale di Fatima. Molto più in piccolo naturalmente ma lo spirito era lo
stesso e l’apertura davvero notevole grazie al contributo della coppia responsabile
internazionale, Gèrard e Marie Christine de Roberty, che ci ha portato gli echi di
tutto il mondo. Hanno portato esempi e sollecitato gemellaggi con equipe di paesi
diversi che possono scaturire prevalentemente dagli incontri internazionali (Fatima,
Santiago), ma si possono pensare, inventare nuove strade, per sviluppare e
mantenere nuove relazioni. Constatare che in varie parti del globo altre coppie, delle
più svariate culture e provenienze, ricercano la loro figliolanza in Dio e da Lui
aspettano forza e creatività, per camminare su questa terra, nell’attesa di
incontrarLo, ci ha commosso. Spesso vediamo i nostri problemi come fossero solo
nostri. Se solo pensassimo che altri sperimentano problemi e sentimenti analoghi ai
nostri, forse potremmo sentirci meno “unici”, abbandonare un po’ del nostro
ingombrante e perituro io, per aprirci maggiormente alla vita ed avere curiosità ed
interesse per superare insieme con altri le difficoltà e capire maggiormente la
necessità della collaborazione. Ricerchiamo sempre e in ogni modo la forza per
andare verso la “Sorgente”. Insegnare ad attingere a questa “Sorgente” è stata la
costante attività di Père Caffarel che ci dice: ” o pregare o perire, io credo
fortemente che non ci sia altra alternativa”.
Solo mettendoci innanzi tutto in ascolto della Parola potremo trasmettere
quell’amore che attraverso l’accettazione trova spazio in ognuno di noi. I
Consiglieri Spirituali, sulle orme di Père Caffarel ci aiutano ad incontrare la
"Sorgente”, c’insegnano i linguaggi del Vangelo e ad amare e percorrere nella
quotidianità i sentieri di Dio.
Cercheremo di lavorare in unità e collegialità con tutte le nostre equipe, con
l’equipe regione e l’equipe Italia per vivere la realtà quotidiana con il respiro di tutto
il Movimento inserito nel gran cammino della Chiesa.
Ci aspettiamo da voi comprensione e aiuto, perché sentendoci uniti, partecipando,
seguendo il metodo, superiamo i nostri limiti e le nostre difficoltà e otteniamo la
pace e la gioia del Cristo che è l’obiettivo di tutto il nostro fare.

Con amicizia

Tullio e Maria Luce Galleno

Equipes Notre Dame – Milano 3 Ottobre 2001


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IL DOVERE DI COMPETENZA

L’eredità di Padre Caffarel riscoperta nei suoi scritti

La sera di un giorno di ritiro un amico medico mi confidava: «Ho preso la decisione di


dedicare due ore di più, ogni settimana, alla lettura delle mie riviste mediche».(…)
Sono certamente numerosi i medici che leggono le riviste scientifiche del loro
campo. Vi sono spinti da vari motivi: ambizione, amore della scienza, dedizione ai loro
malati; ma ciò che merita riflessione è che la risoluzione del mio amico è stata
ispirata dalla fede e dalla preghiera. Vi è infatti un dovere di competenza. Molti
cristiani lo dimenticano, immaginando che la devozione basti a tutto. (…) Sono proprio
questi gli errori di condotta che finiscono per rendere sospette le proposte o le
riviste di spiritualità. Si pensa che parlare ai laici di vita interiore, di unione c on Dio,
significhi incoraggiarli a disconoscere la loro personalità, a evadere dai loro doveri
familiari, professionali, apostolici: chi si occupa di Dio è ancora atto ad occuparsi
delle cosa terrene? Non si comprende che la vita spirituale dei laici non consiste nel
darci una brutta copia del monaco, ma nel vivere la carità nel proprio stato di vita: ed
è precisamente questa carità che impone il dovere di consacrarsi ai propri compiti
con una competenza sempre maggiore, competenza che è essa stessa una forma di
carità. Essere competenti in realtà significa amare i propri fratelli: colui che applica
la sua intelligenza e la sua forza alla scoperta dei segreti della natura o
all’elaborazione di leggi migliori per la città, colui che diventa capace di soccorrere i
corpi sofferenti o di diminuire la pena degli uomini, non pratica eminentemente
l’amore fraterno? Essere competenti è ancora amare Dio. Non «chi grida Signore,
Signore» lo ama di più, ma chi fa la sua volontà e fare la sua volontà vuol dire
collaborare alla sua opera. Poiché Dio ha accordato agli uomini una grande fiducia
eleggendoli a suoi collaboratori: la terra non darà i suoi frutti senza il lavoro del
contadino, il bambino non diventerà uomo senza l’educazione. Ma senza competenza
contadini, genitori e insegnanti sono un aiuto ben meschino.
Amare il Signore è anche rendergli testimonianza: ora il cristiano competente in
certi ambienti è il solo testimonio di Dio che faccia autorità. Là dove la predicazione
non è ascoltata, la virtù non è compresa, spesso si impone la competenza. Quando un
assistente sociale, un coltivatore o un professore sono competenti, quelli che li
circondano, guadagnati dal prestigio della loro valentia sono attirati verso l’uomo e
qualche volta verso Dio presente nel cuore di questo uomo. (…) L’apologetica della
competenza, soprattutto quando si unisce all’apologetica dell’abnegazione, può
riuscire dove le altre falliscono. Amici, vi esaminate qualche volta sul dovere di
competenza?

Equipes Notre Dame – Milano 4 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano
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VERBALE DELL’EQUIPE DI SETTORE

Allo scopo di rendere sempre più fecondo lo scambio tra il Movimento e l’Equipe di Settore, è stato deciso,
nell’ultima riunione EDS, di pubblicare sul Giornalino anche un estratto del verbale degli incontri EDS.

Data : 06.10.2001
Luogo : Monza Casa Galleno
Invitati : Tullio e Maria Luce Galleno Monza 2 Coppia Responsabile di Settore
Don Sandro Villa Milano 10 Consigliere Spirituale di Settore
Cesare e Lucia Reverdito Milano 10 Coppia Referente Cultura
Rodolfo e Paola Gatti Monza 3 Coppia di Collegamento
Angelo e Anna Pennacchia Cormano 1 Coppia di Collegamento
Walter e Gisella Mazzucco Monza 2 Coppia di Collegamento
Michele e Dina Dicorato Pavia 1 Coppia di Collegamento
Luigi e Cinzia Brambilla Monza 4 Coppia di Collegamento

Tutti quanti si stava aspettando questa prima riunione con un misto d’ansia e preoccupazione; la maggior parte
dei partecipanti era neofita ad un incarico di settore e nessuno sapeva bene cosa aspettarsi. Questo era il clima che
si respirava seduti sui divani di casa Galleno. Ad onor del vero questo clima è durato molto poco, infatti subito
dopo la presentazione ognuno si è “sentito a casa”, come se si stesse partecipando alla propria Equipe. Ha
contribuito ad alleggerire gli animi, una meditazione proposta da Maria Luce e Tullio, tratta da un libretto che
diventerà il Tema di Riflessione di settore per quest’anno. La riflessione ci ricordava che il servizio a cui siamo
chiamati è uno dei tanti modi che Dio usa per realizzare il suo regno; il fatto stesso di essere chiamati significa che
il Signore si è rivolto proprio a noi (vi immaginate Dio che ad un certo punto dice “fermi tutti adesso voglio
parlare con Cinzia e Luigi, oppure con Angelo ed Anna….) ha voluto prenderci per mano, guardarci in viso e
pronunciare il nostro nome. Questo sguardo, queste parole ci testimoniano che anzitutto Dio non ci chiede di
“Fare” bensì di “Amare” ; è significativo a questo punto ricordare l’esperienza di Pietro: per ben tre volte Gesù gli
rivolge la domanda “Pietro, mi ami tu?”, solo dopo Gesù comunica il mandato “…Pasci le mie pecorelle”. Questa
riflessione, questo sentirsi avvolti dalle attenzioni di Dio, ci hanno trasmesso un senso di serenità e cordialità che
si è mantenuto per tutto l’incontro.
Dopo la presentazione di ogni coppia, si è parlato del ruolo delle coppie di collegamento, raccogliendo la
testimonianza delle coppie che già da tempo svolgono tale servizio, e con l’intervento di Don Sandro che ci ha letto
un passo significativo dalla Carta delle Equipe Notre Dame. Il compito che il movimento affida alle coppie di
collegamento, è quello di portare le indicazioni del settore direttamente nelle case degli Equipier in modo che
possano essere raccolti commenti, suggerimenti, critiche così che l’Equipe di Settore possa mettersi meglio al
servizio delle varie Equipes di base. La Coppia di collegamento non è un giudice e tanto meno un controllore è una
coppia che ha a cuore le relazioni fra le persone e che è convinta che solo attraverso lo scambio, il confronto, la
relazione appunto si possono tessere dei legami che tengono unite le persone. Al fine di rendere più visibili le
coppie di collegamento, l’Equipe di Settore ed il loro operato, si conviene che il giornalino di settore ospiterà volta
per volta i verbali delle riunioni di Equipe di Settore.

E’ analizzata la bozza del calendario annuale delle attività di settore.


Le scadenze analizzate sono state:

Equipes Notre Dame – Milano 5 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano
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* Giornata di Settore del 28.10.01

* Veglia per le coppie in difficoltà


È diventato ormai appuntamento annuale quello della veglia per le coppie in difficoltà, che anche quest’ anno si
terrà a Monza presso il Santuario delle Grazie il giorno 11 Novembre 2001. Per coloro che non potessero spostarsi
a Monza, viene accettata la proposta di tenere in contemporanea una veglia a Milano nelle chiese disponibili o
nelle diverse case di chi può riunire piccoli gruppi di preghiera. Si ritiene importante in tali casi l’utilizzo del
medesimo materiale.

* Incontro fra le coppie responsabili di Equipe e la EDS


L’incontro è fissato a Cormano in data da confermare (dipende dalla disponibilità) per il 24 Novembre.

* Equipe Regione presso il settore di Milano


In data 09 e 10 Febbraio 2002, si terrà presso il settore di Milano l’Equipe Regione. L’equipe di settore si
preoccuperà di organizzare l’accoglienza ed il pernottamento per le coppie responsabili di settore che si
presenteranno all’appuntamento. Sarà celebrata anche una messa in comune con tutte le coppie che vorranno
parteciparvi.

* Equipe miste
È fissata la data per le Equipe miste per il 06 Aprile 2002. Si propone che tramite don Silvano Caccia si offra la
possibilità ai giovani del seminario diocesano che a giugno saranno ordinati sacerdoti, di partecipare all’Equipe
mista . E’ un’occasione unica per far conoscere il movimento ai futuri novelli sacerdoti perché ne possano uscire
possibili consiglieri spirituali. Tullio e Maria Luce con Luigi e Cinzia contatteranno Don Silvano per verificare la
possibilità del progetto.

Si è parlato inoltre di:

*Lettera alla redazione di “Lettera END” :


L’ Equipe di settore ha inviato alla redazione di “Lettera END” una lettera il cui testo integrale è riportato
nel giornalino di settore. L’iniziativa è frutto della condivisione con le riflessioni che alcune equipe di base
hanno fatto sulla mancanza nella lettera END di riferimenti agli scritti relativi alla spiritualità del fondatore
Padre Caffarel, scritti molto difficili da recuperare, e di riferimenti relativi all’internazionalità del
movimento. L’osservazione è quanto mai opportuna dal momento che Tullio e Maria Luce, reduci dalla
riunione delle coppie responsabili di Ciampino, hanno riportato come indicazione una forte impronta a
sottolineare l’internazionalità del movimento.

* Progetto EDS :
Volontà del settore di Milano è quella di definire un “progetto di Settore”; definire le linee guida affinché le
direttrici tracciate con l’incontro di SantJago “ Essere coppia nella Chiesa e nel mondo” possano essere
attualizzate nel nostro settore. Per questo motivo è indispensabile una forte collaborazione con le coppie
responsabili di Equipe affinché possano suscitare una riflessione su questo tema nelle proprie Equipe di
base. Tali sollecitazioni dovranno essere poi raccolte dalla coppia di collegamento che le riporterà nell’equipe
di settore dove saranno discusse ed analizzate. A tal proposito si decide di riservare uno spazio durante la
riunione dell’Equipe di settore dove le coppie di collegamento potranno, se lo riterranno opportuno, esporre
l’esito delle loro visite.

* Tema di Studio per EDS :


L’Equipe di Settore è consapevole di svolgere un compito al servizio dei propri fratelli equipier; è altresì
conscia del fatto che solo mettendosi innanzitutto in ascolto della parola di Dio potrà far trasudare
quell’amore che attraverso l’ascolto trova spazio dentro ognuno di noi. A tal proposito su proposta di Maria
Luce si decide di seguire come tema di riflessione per gli incontri un volumetto “Se non così come?”. Il
volume proposto affronta il tema della responsabilità, facendosi aiutare da riferimenti biblici e documenti del
magistero della Chiesa.

Equipes Notre Dame – Milano 6 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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* Pilotaggio e Diffusione :
Su sollecitazione dei responsabili di Equipe Italia, che “vedono” una grande potenzialità nel settore di
Milano, si è affrontato il tema di come promuovere il movimento nel nostro settore. Abbiamo notato che per il
momento il settore ha un approccio “reattivo” ossia grazie alla testimonianza diretta di coppie o da
conoscenze personali, capita che singole coppie o parrocchie o associazioni si interessino del nostro
movimento; le richieste sono convogliate verso il settore che di volta in volta verifica la disponibilità di
equipiers per presentare il movimento e le sue iniziative. Questo tipo di approccio non è più sufficiente, in
particolare è opportuno strutturare il servizio e coordinarlo. A tal proposito è stata proposta la formaiozne di
una specifica Equipe denominata DIP (Diffusione, Informazione e Pilotaggio) che raccolga e gestisca le
richieste e promuova iniziative di diffusione. L’istituzione di un’Equipe apposita consentirebbe di tener
sempre traccia delle attività svolte senza dover ricominciare ad ogni avvicendamento di Equipe di Settore. I
facenti parte di questa Equipe DIP dovranno essere coppie che già hanno un’esperienza del movimento e che
hanno già rivestito almeno incarichi di collegamen to. A cura dell’Equipe DIP sarà la realizzazione di un sito
Internet del settore di Milano; Ogni coppia di collegamento è incaricata di verificare se fra gli Equipiers
esistono le professionalità necessarie per la realizzazione di tale progetto informatico.

* Giornalino :
Cesare e Lucia ci hanno descritto l’impostazione del giornalino di settore così come conosciuta ora ed hanno
chiesto che vengano forniti suggerimenti per un possibile completamento del “piano editoriale”. È di nuovo
ribadito l’invito a tutti gli equipiers a collaborare con scritti personali o di coppia alla composizione di ogni
numero del giornalino. Le coppie di collegamento si fanno carico di riportare questo invito nelle Equipes di
base. Si pensa inoltre di dare uno spazio anche alla parola della Chiesa sul tema della coppia. Tutta l’Equipe
di Settore è incaricata, inoltre, di individuare in che modo il giornalino di settore possa essere uno strumento
per veicolare il “Progetto di Settore” che sarà oggetto degli incontri delle prossime EDS.

Verbale redatto da Luigi e Cinzia Brambilla (Monza 4)

Equipes Notre Dame – Milano 7 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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Alla Equipe di Redazione di “Lettera END”

Riportiamo il testo della lettera che il Settore di Milano ha inviato alla Redazione di “Lettera End”, dopo aver
raccolto queste indicazioni da numerosi equipiers ed averne discusso in Equipe di Settore.

Da qualche tempo con alcuni amici del settore abbiamo pensato di


scrivervi per comunicarvi alcune nostre riflessioni in merito alla
Lettera END.
In particolare abbiamo individuato due temi che ci sembrano
importanti e che potrebbero essere oggetto di approfondimento
sulla Lettera:
- La conoscenza di Padre Caffarel
- L’internazionalità del Movimento
Per quanto riguarda la conoscenza di Padre Caffarel, tutti gli
equipier potrebbero attingere nuova linfa spirituale con un
contatto regolare, attraverso le pagine della Lettera END, con il
pensiero e la spiritualità del Fondatore del nostro Movimento. Gli
scritti di Padre Caffarel sono molto difficili da reperire e non
hanno la diffusione che meritano: nel nostro settore solo le coppie
anziane li hanno, mentre tutti gli altri si arrangiano con fotocopie e
traduzioni più o meno caserecce. Eppure, ogni volta che veniamo in
contatto con Padre Caffarel, ci rammarichiamo di non poter
attingere di più al suo pensiero, che ci pare ancora così attuale e
ricco di preziosi e pratici suggerimenti per il nostro cammino di
coppia.
Per quanto riguarda l’internazionalità del Movimento, pensiamo
che tutti gli equipier potrebbero giovarsi dell’esperienza di altre
coppie anche di Paesi e realtà lontane dalle nostre. L’apertura agli
altri è proprio intrinseca al metodo END: in particolare pensiamo
che l’esperienza dei fratelli che vivono in Paesi dove la fede può
essere motivo di scelte molto coraggiose può risvegliare il nostro
torpore. La Lettera END potrebbe diffondere testimonianze,
notizie e iniziative da altre regioni, traduzioni di articoli tratti da
Lettere di altri Paesi, scambi di temi e contributi ecc.
Sperando di aver dato un piccolo contributo al vostro lavoro, Vi
ringraziamo sinceramente per il servizio che state svolgendo.
Con amicizia

Equipes Notre Dame – Milano 8 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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RITIRO ANNUALE DI SETTORE

UN’ OCCASIONE DA NON PERDERE

Finalmente quest’anno siamo riusciti a scacciare i “ma” e i “però” e, lasciando le


bambine dai nonni, siamo andati al famoso ritiro. Abbiamo trovato quello che
desideravamo : preghiera, silenzio, tempo di confronto tra di noi, riposo fisico ma
soprattutto serenità di spirito. Il tema di quest’anno è stato : “NON VOI AVETE
SCELTO ME, MA IO HO SCELTO VOI E VI HO COSTITUITO PERCHE’ ANDIATE E
PORTIATE FRUTTO E IL VOSTRO FRUTTO RIMANGA” (Gv. 15,16). Le meditazioni
sono state guidate da don Giorgio Basadonna che è stato molto semplice, ma le sue
parole sono risuonate forti e profonde. Nella giornata di sabato è stato sottolineato e
approfondito:
• Gesù è Via , Verità e Vita
• Gesù è la vite e noi siamo i tralci: dobbiamo rimanere in Gesù, perché senza di Lui
non possiamo fare nulla;
• Ascoltare e rimanere in Gesù, perché la nostra gioia e pace sia piena
Durante la veglia di sabato sera abbiamo lasciato risuonare e scendere nel cuore i 7
messaggi dell’Amore di Dio. Domenica mattina invece è stato meditato il
comandamento di Gesù : “ Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato voi.” Il
comandamento per eccellenza dell’Amore ; il comandamento per Gesù è la sintesi dei
suoi discorsi, è il concetto della sua parola. Infine con gioia ci siamo resi conto di
quanto amore Gesù ci colma. Ci ha scelti per essere suoi amici. Che privilegio e che
dono grande !!!! Gesù ci cerca, ci sceglie, ci chiama per nome e ci fa suoi amici. Dopo
ogni meditazione era previsto un tempo piuttosto lungo per meditare in silenzio, da
soli o in coppia su quanto abbiamo ascoltato. Infine lo scambio tra coppie è stato
piacevole ed arricchente. Questa esperienza è stata per noi molto positiva, perciò
……………da ripetere.

Enrico e Anna Alberti

Equipes Notre Dame – Milano 9 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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“…è proprio vero, ogni qual volta si ha la possibilità di partecipare alle iniziative che il movimento
propone, sia a livello di settore, a livello regionale, a livello na zionale o altro, il risultato è che si torna
a casa molto soddisfatti e con una gran voglia di coinvolgere in queste esperienze le persone più care”.

Queste erano le parole che ci siamo scambiati Cinzia ed io mentre ci apprestavamo ad intraprendere
il viaggio di ritorno dopo i quattro giorni della sessione Estiva Nazionale a Ciampino.

Per noi era la prima volta che partecipavamo ad una sessione nazionale ed eravamo un po’ imbarazzati
per quel senso di inadeguatezza che assale ogni qual volta si intraprendono esperienze nuove e quando
non si conosce praticamente nessuno. Sarà stato questo sentimento con l’aggiunta del fatto che siamo
arrivati con molto anticipo, che ci ha spinti ad andare subito alla ricerca di facce note con le quali
“sentirsi a casa”, sapevamo infatti che alcune coppie del nostro settore avrebbero partecipato. Visto
il largo anticipo del nostro arrivo, non abbiamo incontrato anima viva ad eccezione delle coppie di
segreteria che accoglievano gli equipiers, per cui abbaiamo optato per una bella rinfrescante nuotata
nella vicina piscina. Come al solito (non impariamo mai!) queste preoccupazioni si sono rivelate
infondate, man mano che arrivavano i partecipanti e la casa si riempiva, il centro di spiritualità
sembrava trasformarsi ora dopo ora in una grande piazza dove ci si è dati appuntamento dopo una
lontananza durata un anno. Idiomi del nord si mischiavano con quelli del sud in un grande abbraccio che
non faceva distinzioni di provenienza. In quest’aria da “mercato rionale” abbiamo finalmente
incontrato i nostri co-equipiers del settore di Milano e abbiamo cominciato a fare le prime
conoscenze.

Eravamo in molti, pensate più di 90 coppie, circa una sessantina di bambini di tutte le età, un buon
numero di consiglieri spirituali e tutti quanti eravamo li perché abbiamo a cuore il nostro matrimonio
e siamo convinti che confrontarci, discutere, pregare insieme è la strada migliore per curarlo, capirlo
e illuminare un po’ questa “relazione a tre (lei, lui, Dio”) che in ultima analisi rimane sempre un mistero.
Equipes Notre Dame – Milano 10 Ottobre 2001
Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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L’obiettivo che quest’anno il movimento si è prefissato con la sessione nazionale, quest’anno nasceva
dal desiderio di approfondire il significato ed il valore del sacramento per poterlo vivere meglio nel
nostro cammino di vita e di fede.

Spesso i sacramenti sono vissuti da noi un po’ pigramente, un po’ svogliatamente addirittura un po’
meccanicamente; spesso sono considerati dei traguardi da raggiungere come in una sorta di “raccolta
punti”; una volta ultimata la tessera, si passa all’incasso del premio eterno. Ebbene si, una bella
sessione di quattro giorni sul tema del “Sacramento” è proprio quello che ci voleva per scrollarci di
dosso queste infrastrutture che ci accompagnano sin dalla nostra infanzia. Ci siamo immersi subito con
passione nelle relazioni e nelle testimonianze degli equipier, e non siamo stati delusi! Ogni relazione
era una vera e propria bomba!

Così ad esempio Monsignor Renzo Bonetti (Direttore Ufficio Nazionale Pastorale per la famiglia della
CEI) ci ha riscaldato il cuore quando ha ricordato che non si può capire la chiesa prescindendo dal
rapporto fra un uomo ed una donna. Infatti essi sono gli unici che ci possono parlare del mondo di Dio,
dal momento che quando Dio ha voluto dire qualcosa di se li creò, uomo e donna li creò perché
potessero essere, con la loro relazione di coppia, segno e quindi sacramento del suo amore, perché Dio
è Amore. Quindi così come riconosciamo la presenza di Cristo Pastore nei presbiteri, così dobbiamo
riconoscere la presenza di Dio Amore negli sposi.

Mica male come inizio eh!? L’intervento di “Uragano” Bonetti ci ha lasciati tutti un po’ frastornati,
raramente si ha la possibilità di ascoltare rappresentanti della Chiesa “ufficiale” parlare con tanta
libertà e passione.

Altre scariche di adrenalina ce le ha trasmesse la teologa Professoressa Lilia Sebastiani. Il suo


compito è stato quello di sviluppare l’argomento “L’uomo è sacramento di Dio”. La Professoressa Lilia
Sebastiani è proprio una donna in gamba, d’altra parte non poteva essere diversamente dal momento
che ha scelto una professione dove le pari opportunità sono messe a dura prova e dove le donne sono
di numero ancora inferiore a quelle presenti nel nostro parlamento. Con parole semplici, la
professoressa ci ha aiutato a capire come il sacramento è segno efficace della Grazia, cioè della vita
“intima” di Dio, grazie al fatto che Gesù ha caricato questi segni umani del significato salvifico
associato al suo mistero. Infatti anche Gesù è sacramento di Dio dal momento che “rinvia” al Padre.
La professoressa ha poi portato degli esempi parlando dei vari sacramenti della vita cristiana parlando
anche del matrimonio. Su questo argomento l’assemblea ha dimostrato una particolare attenzione,
segno che il tema stava molto a cuore; infatti subi to dopo la relazione negli spazi riservati agli
interventi, non sono mancate domande molto provocatorie sulle coppie sposate/separate, le coppie
divorziate, le coppie omosessuali. L’assemblea si stava scaldando,certamente non poteva la
professoressa imbastire una riflessione teologica su quegli argomenti quando il tempo a disposizione
era di pochi minuti, per cui le risposte alle domande poste sono state rinviate al prossimo anno quando
l’intera sessione sarà dedicata al tema del sacramento del matrimonio.

Un’altra bellissima riflessione che ci ha proposto la professoressa è stata quella dell’annunciazione di


Maria che molto probabilmente non si è verificata in modo spettacolare infatti si è più propensi a
pensare che Maria abbia maturato piano piano la decisione di aderire al progetto di Dio. Maria è la
donna dell’Ascolto! Se non riusciamo a capire l’annuncio per noi, forse è perché non siamo in ascolto,
infatti è solo mettendoci in ascolto possiamo accorgerci degli Angeli che quotidianamente ci
annunciano il messaggio di Dio (non necessariamente in modo sfolgorante!).

Come del resto tutte le iniziative del movimento, anche durante la sessione nazionale abbiamo avuto
la possibilità di confrontarci con i nostri co-equipiers nelle Equipe di Formazione.

La nostra è stata particolarmente eterogenea: si andava da Torino a Brescia, dalla Brianza a Genova,
proseguendo sino a Roma, Santa Maria di Leuca per arrivare poi a Palermo.

Equipes Notre Dame – Milano 11 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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Tutte le volte che ci capita di partecipare ad una Equipe di Formazione, capiamo quanto sia
importante la partecipazione a queste iniziative. Senza neppure accorgersene, si parlava con persone
che non si erano mai viste prima, con una serenità, fiducia, intimità che talvolta non riusciamo ad
avere fra noi coniugi. Le riflessioni condotte nelle Equipe di Formazione ci hanno messo in gioco, ed
ognuno di noi non si è tirato indietro tanto che si percepiva che quelle pronunciate non erano solo
parole, bensì erano pezzi di esperienza, frammenti di vita che venivano offerti perché potessero
portare l’esempio di come l’annunzio di Dio trovasse risonanza in quella persona.

Ancora ora mentre scriviamo, abbiamo ben chiaro in mente i loro volti, le loro voci, i loro pensieri, la
loro passione! Marisa e Vittorio, Gianni e Mary, don Paolo, Vito e Anna Rita, Patrizio e Fiore, Luisa,
Gianni e Gabriella, Vito e Gaia, sono stati nostri compagni in questa esperienza. Probabilmente il
prossimo anno ci ritroveremo ancora ad una sessione nazionale, probabilmente non saremo più nella
stessa Equipe di Formazione ma non importa basterà uno sguardo, un richiamo per far riaffiorare le
belle sensazioni del bel tempo passato insieme. I nostri amici non ci sono presenti solo nei ricordi,
abbiamo scoperto che ci aiutano molto a non tralasciare la lettura della Lettera END, infatti
casualmente abbiamo scoperto che alcuni articoli erano stati scritti dai nostri nuovi amici. È stato
molto bello quei nomi scritti sulla carta per noi avevano un volto, una voce, una storia! Prima facevamo
fatica a dare la giusta inquadratura alla lettera END,ora , invece, grazie all’esperienza della Sessione
Nazionale la Lettera END è vista da noi proprio come una corrispondenza fra amici; credeteci, la
lettura è molto più gustosa.

Vorremmo concludere con una riflessione un po’ provocatoria di un te ologo dei nostri giorni. Questo
brano si trovava nella lettera che Carlo e Maria Carla Volpini (responsabili di Equipe Italia) ci hanno
fato trovare all’inizio dei lavori. Queste parole dovevano pro-vocarci ossia chiamare ad una
consapevolezza diversa, più forte e più autentica. Lette in retrospettiva, queste parole contengono un
po’ il senso della Sessione Nazionale di quest’anno.
“…c’è una montagna che viene sempre a salutare la mia finestra. A volte il sole la rende bianca come la
calce. Altre volte la sfiora. Molto spesso la pioggia la sferza. Non di rado la nebbia l’avvolge piano
piano. Mai l’ho sentita lamentarsi per il caldo e per il freddo. Non ha mai ricevuto nulla per la sua
maestosa bellezza. Nemmeno un ringraziamento. Lei si da semplicemente, gra tuitamente. Non è meno
maestosa quando il sole l’accarezza di quando il vento la flagella. Non fa caso se la guardano. Nè si
irrita se la calpestano. Lei è come Dio: tutto sopporta, tutto soffre, tutto accetta. Dio si comporta
come lei. Perciò la montagna è un sacramento di dio: svela, rammenta, addita, ricambia…”.

Con Affetto

Cinzia e Luigi Brambilla

Equipes Notre Dame – Milano 12 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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LA PAROLA DELLA CHIESA

SEGUIRE GESU’ SULLE STRADE DELL’AMORE E DELLA VITA


(Conferenza Episcopale Lombarda 2001)

La sfida della speranza oltre i fallimenti

In occasione della veglia di preghiera per le coppie in difficoltà prevista per il giorno 11 Novembre 2001, abbiamo
scelto un brano tratto dall’ultima lettera alle famiglie dei Vescovi lombardi.

27. Nel corso della vita familiare è possibile andare incontro a dolorose esperienze di fallimenti del proprio
progetto di vita matrimoniale. È la storia di tanti coniugi che ad un certo punto del loro cammino si rassegnano
alla separazione. È anche la storia di quanti, dopo la separazione, accedono al divorzio o vi sono condotti e di
coloro che, dopo il divorzio, si risposano civilmente. Pur nella diversità di queste vicende, ci troviamo di fronte
a una sofferenza profonda, a una ferita difficilmente rimarginabile, allo smarrimento di alcuni tra i più
impor tanti riferimenti della propria esistenza (figli, amici comuni, casa, parrocchia): svanisce un progetto nel
quale un uomo e una donna avevano posto la speranza di una vita. Chi, per le più diverse ragioni, venisse a
trovarsi in queste situazioni non deve incontrare nelle nostre comunità cristiane solitudine, emarginazione, né
tanto meno un giudizio che scoraggia e allontana proprio chi ha bisogno di sentirsi in qualche modo compreso.
Al contrario, tutti abbiamo il dovere di impegnarci per alleviare queste sofferenze e per aiutare queste persone
a fare quelle scelte che sono secondo il Vangelo e che la Chiesa, in fedeltà al suo Signore, indica loro. “La
Chiesa si sente chiamata non ad esprimere un giudizio severo e distaccato, ma piuttosto ad immettere nelle
piaghe di tanti drammi umani la luce della parola di Dio, accompagnata dalla testimonianza della sua
misericordia. I credenti in questa situazione non sono esclusi dalla comunità, sono anzi invitati a partecipare
alla sua vita, facendo un cammino di crescita nello spirito delle esigenze evangeliche”.

28. Chiediamo allo Spirito Santo che ci ispiri gesti e segni profetici che rendano chiaro a tutti che nessuno è
escluso dalla misericordia di Dio, che nessuno è mai da Dio abbandonato, ma solo e sempre cercato e amato. La
consapevolezza di essere amati rende possibile l’impossibile. Siamo testimoni di tanti cammini nella fede
intrapresi proprio a partire da questo dramma interiore, di sofferenze e di solitudini che, vissute nella forza
della croce, hanno saputo trasformarsi in un gesto di offerta e di perdono e, a volte, anche di riconciliazione. Di
fronte a fratelli e sorelle feriti dal fallimento del proprio progetto di vita coniugale e familiare – che come
Chiesa e come famiglie siamo altresì chiamati a prevenire –, la misericordia di Dio sa anche risvegliare più viva
consapevolezza del dono dello Spirito ricevuto nel Matrimonio in tante coppie che lo vivono con tiepidezza. Il
Vangelo di Gesù, lo abbiamo richiamato, proclama ed esige il Matrimonio unico e indi ssolubile. Il desiderio
vivo di ricevere l’Eucaristia e l’accettazione dell’impossibilità di accedervi da parte di coloro che continuano a
permanere in una situazione esistenziale in contraddizione con il Vangelo – mentre, per chi si trova in questa
condizione, sono un atto di verità davanti a Dio e un segno di profonda consapevolezza della grandezza del
Sacramento del Matrimonio –, diventano un ammonimento per molti di noi che si accostano per abitudine e
con indifferenza al dono del Corpo e del Sangue del Signore.

Equipes Notre Dame – Milano 13 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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IL CAMMINO DI FEDE DI MARIA

Alla Madonnina del Grappa di Sestri Levante, è appena terminato il corso di Esercizi
Spirituali tenuto da Mons. Dante Lafranconi che, dal 27 al 31agosto, ci ha visti riuniti
in 25 coppie a meditare insieme a lui su: " Il cammino di fede di Maria ".
La sua parola ci ha guidato a scoprire la grande umanità di questa donna.
Abituati a vedere nella famiglia di Nazaret un idillio perfetto, abbiamo scoperto
che la fatica del dirsi e del capirsi in famiglia fu anche fatica per Gesù, per Maria
e per Giuseppe.
L’annuncio dell’angelo alla fanciulla di Galilea è solo l'inizio di quel rapporto
unico di una creatura alla quale il suo Dio che le è Padre, chiede il consenso per
diventarne Sposo e Figlio. Pur non comprendendo pienamente il grande mistero che
sta per compiersi in lei, Maria acconsente totalmente e accoglie la Parola anche se
conosce il pericolo, nel contesto in cui vive, di una maternità vera ma così
misteriosa. Maternità in cui frammenti di luce, di gioia pura si mescoleranno a
momenti d'ombra. Possiamo immaginare l'intensità luminosa del suo volto, quando
Maria comparve davanti a Elisabetta, all'esultanza di Giovanni che ne recepì la
pienezza di gioia e di vita: i due primi che riconobbero il Verbo. E pensiamo al
giubilo del Magnificat.
Ma quante umiliazioni, quanti imprevisti nella vita di Maria: dal trovarsi la
stalla, dove ha appena dato alla luce il Figlio, invasa da un gruppo di emarginati e
da maghi sconosciuti, allo smarrimento per le parole di Simeone così diverse da
quelle dell'angelo; dallo sgomento nel fuggire di notte in Egitto, all'incomprensione
per la prima risposta del figlio adolescente: (Lc. 2, 49) e del figlio già adulto
poi:(Lc. 8, 19-21 ). Il suo, è stato un continuo camminare, un andare sempre oltre.
Oltre i giudizi malevoli della gente, oltre le prove, oltre … sempre oltre, fino a
trasformare il suo cammino di mamma in quello di discepola di Cristo. Dopo Cana,
con l'inizio dei segni che manifestano la gloria del Figlio, Maria continua sui passi
di Lui, dentro quel regno misterioso già e non ancora qui. Abbeverata di calunnie,
la madre del condannato arriva e resta ai piedi della Croce. Come vera discepola
essa arriva fin lì. E solo lì , essa assume per Giovanni i connotati di madre e di
madre universale.

Equipes Notre Dame – Milano 14 Ottobre 2001


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Ciò che colpisce in Maria è la sua estrema umiltà, l'abbandono totale al suo
Dio, al quale si tiene stretta, aggrappata in ogni momento di buio, di
scoraggiamento, di solitudine. Come per lei, Dio può entrare in maniera irruente
nella vita di ogni coppia chiedendo cambiamenti di schemi, sconvolgendo,
intralciando progetti iniziali. Ma Maria, che ci ha preceduti su quella strada, ci
sarà vicina ad aiutarci a comprendere che cosa Lui vuole, a non perdere la
speranza di conoscere il segno misterioso di salvezza nascosto nella nostra vita.
Seguendo la direzione che essa ci indica, meditando le parole del suo Gesù,
sapendoci da Lui pensati e amati da sempre," riconosciamo in Maria la madre, la
persona che ha a cuore la nostra fede, la nostra vicenda, la nostra sorte".
Un grazie di cuore a Mons. Lafranconi che con la sua parola serena ci ha
portati ad
approfondire il cammino di Maria, a tentare di ascoltare come lei il silenzio
di Dio, a sopportarlo, a confrontarci con esso, a lasciare che Dio scavi in noi il
desiderio di Lui , rinunciando a immagini di felicità cristiana troppo ingenue.
La celebrazione della Messa, le due conferenze di Sua Eccellenza, la recita
delle ore e, per chi lo desiderava, l'adorazione silenziosa con le Oblate, ritmavano
i tempi di preghiera. Ampio spazio ci è stato dato per il confronto in coppia. La
sera ci vedeva riuniti in gruppo, sia per una richiesta ulteriore di spiegazioni, sia
per le risonanze che il lavoro in coppia, sulle domande dateci da Monsignore, aveva
suscitato.
Grazie pure alle Oblate della Madonnina del Grappa, che con la loro
discrezione abituale hanno organizzato tutto così bene, permettendo ad ogni
coppia di poter seguire il proprio ritmo di silenzio o di confronto, senza turbare
nessuno.
Anche a tutti coloro che insieme a noi hanno pregato e meditato il nostro
grazie e un gioioso arrivederci.

Andrea e Giovannella Luquer

Equipes Notre Dame – Milano 15 Ottobre 2001


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I VALORI FONDANTI

Una testimonianza preziosa: Appunti di Carla e Giorgio Beghi ( Milano 10)

Nell’occasione di anniversari viene talvolta spontaneo fermarsi, e riflettere sul


cammino. Compiendo i 41 anni di Equipes Notre Dame e i 47 anni di matrimonio,
abbiamo cercato di capire la ragione del nostro essere nel movimento, gli aspetti
essenziali e la sua evoluzione. Immaginiamo di poter dare uno sguardo sintetico,
d’assieme, dall’alto, sul Movimento (struttura, documenti, vita e attività di settori
e regioni, spirito delle coppie, ecc. ) così come era circa 40 anni fa. E di dare lo
stesso sguardo d’assieme sulla situazione di oggi. Se ne trarrebbe l’impressione, in
prima istanza, di vedere situazioni globalmente, e sensibilmente, differenti. Se poi
analizziamo la sostanza, e il dettaglio, quello che è alla base di tutta la vita nel, e
del, movimento, vediamo che le differenze e i cambiamenti sono piuttosto
apparenti, si situano piuttosto a un livello si può dire più “esterno”, più
superficiale, o anche di elaborazione intellettuale. E che l’essenziale, i punti
“fondanti”, sono gli stessi. All’origine, quando le prime coppie si erano riunite
attorno all’Abbé Caffarel, per “approfondire il pensiero di Dio sul loro amore”,
avevano posto delle domande, evidenziato alcuni punti, espresse le loro esigenze, i
loro bisogni; e da essi, con l’esperienza concreta e quotidiana, ne erano scaturite
alcune applicazioni pratiche che erano state poi all’origine del movimento e della
Carta.
Indichiamo questi punti, questi valori fondanti, come dice il Cardinal Martini, in
modo molto sintetico, senza approfondirne tutti gli aspetti.
- l’essere coppia : e ne era nato il “dovere di sedersi”;
- il vivere un sacramento :di qui la preghiera in tutti i suoi aspetti, come
strumento per prendere meglio coscienza del sacramento, per approfondirlo e
farlo crescere;
- l’essere in cammino :sentire la propria inadeguatezza, constatare che c’è;
- bisogno di crescere, e che c’è un bisogno di supporto e di aiuto :quindi, gli
impegni, i punti concreti di sforzo;
- con l’aiuto dei fratelli :il vivere in una comunione cristiana, quindi l’équipe.
Sono stati questi i punti fondanti che dall’origine hanno caratterizzato il
movimento, e ne hanno costituito le peculiarità, sia rispetto agli altri movimenti,
che all’interno della Chiesa. Con la nascita del movimento E.N.D. strutturato si è

Equipes Notre Dame – Milano 16 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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aggiunto poi, con l’espansione in diverse realtà ecclesiali, l’aspetto “cattolico”,


come universalità della Chiesa. E si è vissuta una impostazione non totalizzante.
Ma tornando ai punti fondanti, ci si può chiedere, rispetto alle coppie che oggi si
avvicinano alle END : che cosa cercano? e che cosa trovano? O meglio, quali sono i
motivi per cui le coppie oggi scelgono il movimento, o quali sono i motivi per i quali
rifiutano, o si allontanano dalle END (mettendone così in evidenza i punti
discriminanti) ? A parte gli approfondimenti e le evoluzioni delle riflessioni
intellettuali, ci pare di poter dire che per le coppie di oggi, per la “base” attuale
del movimento, i motivi fondamentali, discriminanti sono ancora :
- la coscienza e il desiderio di essere coppia (dovere di sedersi);
- il cercare di capire e di vivere il sacramento;
- la coscienza della necessità di un cammino, cammino che è facilitato dai fratelli,
con le ricchezze della comunità cristiana.
Sono gli stessi valori, gli stessi punti fondanti, degli inizi, e di 40 anni fa : è questo il
vero carisma del movimento. E’ un “sentire”, la cui validità resta nel tempo. E di cui
ha vissuto, e vive, la “base” del movimento, nel vissuto quotidiano : coppia, preghiera,
impegni, équipe. In un quadro comune, che è la Carta. Su questi punti fondanti, di
riferimento e di base, si sviluppano sia gli adattamenti che le evoluzioni. Rispetto allo
spazio e rispetto al tempo .
Rispetto allo spazio, per tener conto delle tante, e diversissime, situazioni locali,
del come vengono sentite e vissute le problematiche quotidiane, le tradizioni, le
usanze, le condizioni di vita, sensibilmente diverse nelle varie realtà, dato il
livello di internazionalizzazione, di cattolicità. I valori essenziali di matrimonio,
sacramento, preghiera, chiesa sono universali, “cattolici”; il modo di viverli è
“secondario”, di secondo ordine, e può essere adattato.
Rispetto al tempo, per tener conto di tutto quanto negli anni evolve, a partire dalla
realtà della Chiesa (basti accennare al fatto che nel periodo di vita del movimento, e
anche delle coppie, vi è stato il Vaticano II…) fino ai valori della società e ai modi di
vita, di lavoro, di pensiero. E’ tutto questo che passa nelle riflessioni e negli
approfondimenti intellettuali, anche all’interno del movimento. Questo “carisma” del
movimento è motivo di gioia per noi, se vogliamo di “orgoglio” di aver vissuto, e di
vivere, un passaggio importante nella vita della Chiesa. E di sentimento di umiltà e di
incapacità, oltre che di continuo motivo per un rinnovamento dell’impegno, personale e
di coppia.

Carla e Giorgio Beghi

Equipes Notre Dame – Milano 17 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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UN SALUTO A TUTTI

Un saluto a tutti i lettori del Giornalino. Cominciamo con questo numero la nostra
attività di servizio come “Coppia Referente Cultura”, con un po’ di trepidazione e la
solita domanda: “Saremo all’altezza?”. Ci conforta il fatto che, nel nostro settore,
altre coppie si trovano come noi alla loro prima esperienza in un particolare servizio…
e poi, oltre che su quella dello Spirito, contiamo sulla vostra collaborazione!
Per prima cosa vogliamo ringraziare a nome di tutti Marina e Biagio (e Pietro) Savare’
che ci hanno preceduto in questo servizio per l’impegno, la dedizione e i bei numeri
del Giornalino che ci hanno regalato. Per quanto ci riguarda li ringraziamo una vol ta di
più per l’assistenza che stanno offrendo alla nostra “partenza”.
Invitiamo tutti voi ad inviarci i vostri suggerimenti su come poter mantenere il
Giornalino sempre utile e vicino alla vita del Movimento. Vi chiediamo perciò di
mandarci i vostri contributi su incontri riguardanti la vita del settore, ritiri spirituali
o eventi culturali inerenti la coppia ai quali avete partecipato, o semplicemente
qualche vostra esperienza che ritenete significativo mettere in comune: saremo lieti
di pubblicarli.
Vi chiediamo di segnalarci anche tutti gli eventi significativi sul tema della coppia di
cui venite a conoscenza (ritiri, incontri, eventi, spettacoli), in modo da poterli
segnalare anche ad altri. Ci interessano anche i vostri commenti su libri che vi hanno
colpito in modo particolare e che ritenete possano essere utili al cammino di coppia
degli altri equipiers.
Alle Coppie Responsabili chiediamo inoltre di segnalarci tempestivamente le nascite,
le morti o altri importanti eventi della vita della loro equipe in modo da poter
informare le altre coppie del settore.
Per quanto ci riguarda vorremmo mantenere sempre uno spazio su alcuni elementi
fondanti del Movimento: gli scritti di Padre Caffarel, la Carta END e la parola della
Chiesa. Inoltre, allo scopo di rendere sempre più fecondo lo scambio tra il Movimento
e l’Equipe di Settore, è stato deciso, nell’ultima riunione EDS, di pubblicare sul
Giornalino anche un estratto del verbale degli incontri EDS.

Equipes Notre Dame – Milano 18 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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Potete inviarci i vostri contributi all’indirizzo:


Lucia e Cesare Reverdito, Via Giardini 6, 20099 Sesto San Giovanni, Milano.
Telefono 02.2620160
e-mail: reverdito@tiscalinet.it

Un abbraccio.
Lucia e Cesare

CALENDARIO DEL SETTORE DI MILANO 2001-02

* Veglia preghiera per le coppie in crisi 11/11/02 a Monza S.Maria delle Grazie - ore 21 (per tutti)
• Incontro Coppie Responsabili Equipe il 24/11/01 a Cormano – ore 17.00 (per CRE e EDS)
• Equipe regione nei giorni 1-2/12/01 (per le Coppie Responsabili di settore)
• Equipe di Settore il 15/12/01 (per EDS) – ore 17.00
• Sessione Regionale per le CRE nei giorni 12-13/01/02 a Triuggio
• Equipe di Settore il 03/02/02 – ore 17.00
• Equipe Regione nei giorni 09-10/02/02 Settore Milano (per CRS e EDS)
• Giornata di settore il 17/02/02 a Monza c/o Canossiane ore 8.45 (per tutti)
• Equipe miste il 06/04/02 ore 20.30 (per tutti)
• Equipe Regione nei giorni 13-14/04/02 Valle S.Martino (per CRS)
• Equipe di Settore il 20/04/02 ore 17.00 (per EDS)
• Sessione nazionale nei giorni 24-28/04/02 a Ciampino (per tutti)
• Giornata di Settore il 26/05/02 ore 8.45 il località da definirsi (per tutti)
• Equipe di Settore il 01/06/02 ore 17.00 (per EDS)
• Incontro con i consiglieri il giorno 03/06/02 – ore 19.30 Casa galleno (per SCS e CRS)
• Equipe di Regione nei giorni 15-16/06/02 a Varese (per CRS)
• Sessione Nazionale nei giorni 28/08-01/09/02 a Ciampino (per tutti)
• Ritiro spirituale nei giorni 14-15/09/02 a Somasca-Lecco (per tutti)

Legenda: CRS: Coppia Responsabile di Settore


CRE: Coppia Responsabile di équipe
EDS: Equipe di settore
SCS: Sacerdoti Consiglieri spirituali

Equipes Notre Dame – Milano 19 Ottobre 2001


Equipes Notre Dâme Settore di Milano o
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“Non ci sarà evangelizzazione nel futuro del mondo


senza la presenza e l’impegno feriale e festivo degli sposi”
(Giuseppe Anfossi, Vescovo di Aosta)

Segnaliamo alcuni testi, usciti in occasione del ventennale della pubblicazione della
Familiaris Consortio, che possono aiutare le nostre coppie. Se da un lato, infatti, ci fanno
riflettere sui compiti e le responsabilità proprie delle famiglie cristiane, dall’altra ci
dimostrano che la via della santità nel matrimonio è possibile.

Titolo: “Seguire Gesù sulle strade dell’amore e della vita”


Lettera alle nostre famiglie
Autore: Conferenza Episcopale Lombarda
Edizione: Centro Ambrosiano
Pag. 44
Lit. 10.000

Nel ventesimo anniversario della Familiaris Consortio, i vescovi lombardi hanno


pensato di indirizzare una lettera alle famiglie per “testimoniare la nostra
sollecitudine pastorale, per dare come Pastori un segno di amore alle famiglie delle
nostre Chiese di Lombardia, riproponendo il Vangelo del matrimonio e della famiglia
nei suoi aspetti più significativi per oggi”.
E’ una lettera che aiuta a riflettere sulla condizione della famiglia oggi e, in
particolare, sulle sfide della mentalità contemporanea che ogni giorno tende a minare
i valori portanti del matrimonio e della famiglia. Consapevoli che “il dono di Gesù
Cristo non si esaurisce nella celebrazione del sacramento del matrimonio, ma
accompagna i coniugi lungo tutta la loro esistenza”, i vescovi indicano alle famiglie
anche alcuni percorsi per una spiritualità della vita di coppia e della famiglia.
A proposito dell’attenzione alle coppie in difficoltà, che il Cardinale Martini ha
richiesto al nostro Movimento all’incontro di Eupilio del 1998, i vescovi ci ricordano
che: “ La Chiesa si sente chiamata non ad esprimere un giudizio severo e distaccato,
ma piuttosto ad immettere nelle piaghe di tanti drammi umani la luce della parola di
Dio, accompagnata dalla testimonianza della sua misericordia. I credenti in questa
situazione non sono esclusi dalla comunità, sono anzi invitati a partecipare alla sua
vita, facendo un cammino di crescita nello spirito delle esigenze evangeliche”
(Giovanni Paolo II, Giubileo delle famiglie, sabato 14 ottobre 2000).

Equipes Notre Dame – Milano 20 Ottobre 2001


Equipe Notre Dâme Settore di Milano o
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La lettera potrà essere utilizzata negli incontri con le famiglie e i genitori, potrà
accompagnare il cammino dei gruppi familiari, potrà costituire un piccolo dono in
occasione di anniversari e ricorrenze familiari. (Avvenire, 14 Ottobre 2001).

Titolo: “Beati genitori”


Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi nel racconto dei figli.
Autore: Luciano Moia
Edizione: Ancora
Pag. 105
Lit. 16.000

“Luigi e Maria non hanno fondato ordini religiosi, non sono stati protagonisti di
avventure mistiche straordinarie, non hanno scelto il pauperismo oltranzista o la fuga
dal mondo. Con coraggio e con coerenza hanno realizzato in maniera esemplare la
vocazione alla quale erano stati chiamati, quella di coniugi e genitori. Si sono amati
teneramente e hanno contribuito alla reciproca crescita umana, spirituale e
intellettuale. Hanno educato i figli secondo i criteri a loro giudizio più opportuni. Ma,
allo stesso tempo, non si sono dimenticati della società, del lavoro, della casa, delle
amicizie, delle vacanze” (Introduzione)
“Beati genitori” è il racconto dei figli della coppia di sposi che domenica 21 Ottobre
a Roma è stata beatificata da Giovanni Paolo II. Maria e Luigi, una coppia borghese
che visse a Roma all’inizio del Novecento, sono la prima coppia cristiana dell’età
moderna che viene innalzata all’onore degli altari per le virtù vissute nella vita
coniugale e familiare. Vengono proclamati beati proprio nei giorni in cui a Roma si
riuniranno alcune decine di migliaia di famiglie per festeggiare il ventesimo
anniversario dell’esortazione apostolica Familiaris Consortio.
“La beatificazione dei coniugi Beltrame Quattrocchi e il ventesimo anniversario della
Familiaris Consortio rappresentano due tappe preziose per portare un nuovo, più
robusto e motivato contributo alla definizione di quel modello familiare cristiano a
cui la Chiesa ha riservato in questi ultimi anni fervida attenzione.” (Prefazione)

Equipes Notre Dame – Milano 21 Ottobre 2001


Equipe Notre Dâme Settore di Milano o
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Titolo: Anna Maria - la gioia di una vita


Autore: Paolo A. Marchisio
Edizione: Ancora
Pag. 178
Lit.24.000

E’ il racconto della vita di una sposa e madre scritto dal suo sposo. Ma è anche il
racconto di una coppia che ha vissuto con pienezza l’appartenenza al Movimento delle
Equipes Notre-Dame.
“Mio carissimo Paolo, (......) la giornata che abbiamo trascorso ieri insieme mi ha fatto
oggi meditare sul nostro amore; l’ho sentito più vivo, più profondo, più completo che
mai (...). Qualche volta credo che anche noi ci soffermiamo tanto su un nonnulla, ci
preoccupiamo; la preoccupazione ci impedisce di pregare bene, di affidarci al
Signore. Penso che dovremmo avere più fiducia nel Suo aiuto, nella Sua grazia e
provvidenza. Una volta fatto del nostro meglio nel nostro lavoro, nella routine
quotidiana ecc. il resto lo completerà Lui. (....) Sono certa che in questo modo ci sarà
più facile sentirci sempre in tre nel nostro matrimonio, con Gesù fra noi.”

Titolo: Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia


Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per il primo decennio del 2000
Autore: Conferenza Episcopale Italiana
Edizione: Piemme
Pag. 156
Lit. 12.000

Il documento affronta un ampio ventaglio di questioni di attualità: la situazione


sociale e politica del nostro Paese, l’urgenza di un maggiore impegno in campo
educativo, la difesa del valore della famiglia e del dono della vita, il disagio delle
fasce deboli, le nuove forme di povertà.
Questo testo sarà il punto di riferimento nei prossimi anni per i piani pastorali delle
diocesi e delle parrocchie, per le programmazioni delle associazioni e dei movimenti
ecclesiali, per il lavoro degli operatori pastorali. Infatti si propone di sviluppare il
tema proposto dal Papa nella “Novo Millennium Ineunte”.

Equipes Notre Dame – Milano 22 Ottobre 2001


Equipe Notre Dâme Settore di Milano o
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UNA PREGHIERA INSIEME

(Inviata da Davide e Cecilia Martinelli)

Magnificat Jeans

Il mio cuore è ubriaco di gioia per il Signore,


il mio corpo vibra alla venuta del Liberatore,
perché si è indignato per l'oppressione
di questa sua piccola creatura.
Da oggi tutti esclameranno "Beata te",
perché Dio fa vivere in me qualcosa di grande
- sia scritto sui muri il Suo nome! -
e la sua solidale compassione non deluderà
mai quanti sperano in Lui.
Si è rimboccato le maniche con ira
ed ha smontato il pensiero unico dei plutocrati.
Ha rovesciato le loro poltrone girevoli
e ha messo gli esclusi alle loro scrivanie.
Ha ridistribuito cibo sano
e in abbondanza a chi aveva fame,
ha mandato gli ipernutriti a sudarsi il pane.
È venuto in soccorso del popolo della Terra
ricordandosi che cos'è la vera religione,
come aveva sognato all'inizio per i suoi figli
di tutte le generazioni, per sempre.

Equipes Notre Dame – Milano 23 Ottobre 2001


Equipe Notre Dâme Settore di Milano o
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Segnaliamo il seguente incontro:


Martedì 30 Ottobre 2001

La comunicazione educativa in famiglia

Prof. Giuseppe Milan,


docente di pedagogia generale e filosofia dell’educazione,
Università di Padova

L’incontro si terrà alle ore 20.30, presso la Casa Cardinal Schuster, via
S.Antonio5- Milano- salone Pio XII.
L’organizzazione è del movimento Famiglie Nuove, una diramazione del Movimento
dei Focolari, rivolta al mondo della famiglia.
Coordina il dott. Ezio Aceti, psicologo, consulente psicopedagogico del Comune di
Milano e S. Donato

Annuncio:
Il giorno 31 Luglio è venuta a mancare

la cara mamma di Maria Rita Villa ,


di anni 96.
Ringraziamo Maria Rita ed Eufrasio per essere stati uno splendido esempio di dedizione nei confronti della
mamma per tutti i loro amici in questi anni.

Equipes Notre Dame – Milano 24 Ottobre 2001

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