Biblioteca Comunale "G. Siani", Sant'Anastasia (Na) 21 dicembre 2013
PICCOLA ANTOLOGIA DEL PREMIO
Comune di SantAnastasia Provincia di Napoli
2 Siamo cos giunti alla undicesima edizione! Anno dopo anno, senza mai mancare un appuntamento, il Concorso Nazionale di Poesia "Citt di Sant'Anastasia" ha rappresentato una tappa importante nella storia culturale della nostra citt. Il motivo di questa continuit semplice: seriet ed impegno. Seriet nell'organizzare l'evento, seriet e imparzialit dei criteri di giudizio, ma soprattutto caloroso e appassionato impegno da parte nostra. Sappiamo benissimo quante competizioni letterarie di questo tipo esistono in Italia e quante di queste nascono e muoiono nel giro di pochi anni o di poche edizioni, messe su soltanto in occasioni particolari e senza molta competenza o spirito di collaborazione. Abbiamo ricevuto diverse critiche, questo s, e ce ne dispiace, ma questo non vuol dire che abbiamo lavorato male o addirittura per assecondare gli indirizzi di qualcuno. La nostra Giuria sempre stata, e sempre lo sar, perfettamente cristallina ed imparziale, oltre che competente. Il fatto che un concorso di poesia, come in qualsiasi altro evento che preveda una graduatoria di merito, deve per forza alla fine dare dei risultati, premiando quelle opere che meglio di altre si sono classificate; si badi bene: opere, non autori, perch nel nostro concorso si valuta esclusivamente il testo e non chi l'ha scritto, cos che pu anche accadere che il miglior poeta partecipante non venga premiato, perch ha presentato un'opera pi "debole" rispetto a quelle di altri concorrenti, ma ci non vuol dire che quel poeta, in generale, sia qualitativamente "scarso": stato solo pi sfortunato, ecco tutto. Queste sono le regole di un concorso serio, e del nostro concorso! E poi c' l'aspetto della competizione, dell'incoraggiamento, del "mostrare la strada": quanti giovani talenti, anche del nostro territorio, partecipando al nostro concorso hanno visto premiati i propri sforzi poetici, chiamamoli cos, fino a farli entrare con dignit nel difficile mondo della poesia italiana attuale? Quanti continuano a "misurarsi" con gli altri in una competizione serena e colta, per affinare sempre di pi le proprie capacit artistiche e creative?... Quest'anno, accanto ai premi per le poesie singole, a tema libero o dedicate all'ambiente e territorio vesuviano, per la prima volta premieremo anche la poesia edita. Un unico premio da assegnare ad un libro di poesie che si sia distinto per contenuti, stile e spessore qualitativo. Inizieremo cos il percorso da sempre auspicato, e cio quello di portare il nostro Concorso di Poesia a livelli sempre pi alti e gratificanti, con una ricaduta culturale significativa sulla nsotra citt, che sempre di pi si pone all'attenzione degli addetti ai lavori nel campo letterario e poetico nazionale. Direi anzi internazionale, perch l'altra novit di quest'anno la sezione esteri: abbiamo oltrepassato i confini italiani e anche europei, invitando a partecipare i poeti di altre Nazioni. Grazie anche alla fitta collaborazione con la Fondazione Lermontov, sar presente una poetessa russa alla quale sar consegnato un premio di rappresentanza. Ed infine, largo ai giovani! Come per le trascorse edizioni, anche quest'anno sar premiato un giovane talento poetico. Senza dimenticare i talenti locali, naturalmente! Un premio sar assegnato ad una valente poetessa di Napoli, mentre altri poeti locali, soprattutto di Sant'Anastasia, riceveranno diplomi di encomio. E' doveroso infine ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questa undicesima edizione del concorso, e senza stare qui a redigere un freddo elenco di nomi, ci riferiamo soprattutto gli Autori partecipanti, all'amministrazione comunale, al Parco Nazionale del Vesuvio, all'Associazione Napoli Cultural Classic, al Lions Club Sant'Anastasia e, naturalmente, al Circolo IncontrArci.
Giuseppe Vetromile
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I dati del concorso
Numero totale dei Partecipanti: 184. Numero di libri di poesia: 44. Numero complessivo dei testi presentati: 304, (di cui 28 relativi alla sezione dedicata all'Ambiente e Territorio vesuviano).
Sono pervenuti testi da Autori delle seguenti Regioni: Piemonte: 3. Lombardia: 13. Liguria: 5. Friuli: 3. Veneto: 2. Emilia Romagna: 13. Toscana: 18. Lazio: 19. Abruzzo e Molise: 2. Campania: 73. Puglia: 6. Basilicata: 1. Calabria: 5. Sicilia: 10. Sardegna: 1. Dall'estero: 5 (Bulgaria, Russia, Albania).
La composizione della Giuria:
Prof.ssa Anna Bruno, dott. Luigi De Simone, Prof. Gerardo Santella, Prof. Raffaele Urraro, Prof.ssa Monia Gaita, Dott.ssa Vanina Zaccaria. Coordinatore: Giuseppe Vetromile.
I risultati
Sezione Libro di Poesia
La Giuria si soffermata in modo particolare sui volumi dei seguenti Autori: Daniela Raimondi ("Selected Poems", Gradiva), Andrea Venzi ("Lune doppie", Pendragon), Caterina Davinio ("Il libro dell'oppio", Puntoacapo), Gianni Rescigno ("Nessuno pu restare", Genesi), Antonio Spagnuolo ("Il senso della possibilit", Kairos), Franco Casadei ("Il bianco delle vele", Raffaelli), Giovanni Perrino ("Dorso d'asino", Interlinea), Rosanna Di Iorio ("Arianna e il filo", Kairos), Mariastella Eisenberg ("Madri vestite di sole", Interlinea). Al termine di un approfondito dibattito, la Giuria ha designato vincitore di questa sezione il libro
- Il senso della possibilit, di Antonio Spagnuolo, Kairos Editore
e attribuendo una segnalazione di merito ex-aequo ai rimanenti otto finalisti.
Sezione A - Tema libero
- 1 premio: Adolfo Silveto, di Boscotrecase (Na), con la poesia "Scampia". - 2 premio: Angelo Taioli, di Voghera (Pv), con la poesia "C' la nebbia, Piero". - 3 premio: Umberto Vicaretti, di Roma, con la poesia "Il grido della rosa". - Premio Speciale Lions Club Sant'Anastasia - Monte Somma dell'Arch. Giacomo Vitale, a Ketti Martino, di Napoli, per la poesia "Cupressus". - Premio Speciale Napoli Cultural Classic della Poetessa Anna Bruno, ad Armando Saveriano, di Avellino, per la poesia "Quel che il tempo non muta". Una segnalazione di merito ai Poeti: Valter Simonini, di Ronchi (MS); Tullio Mariani, di Molina di Quosa (Pi); Serena Manfrida, di Firenze; Nicoletta Fazio, di Lanciano (Ch).
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Sezione B - Ambiente e territorio vesuviano
1 premio: Liliana Arena, di Castellammare di Stabia (Na), con la poesia "Rime all'ombra del Vesuvio". Segnalazioni di merito: Giovanni D'Amiano, di Torre del Greco (Na); Anna Ciufo, di Salerno; Enrico Del Gaudio, di Castellammare di Stabia (Na).
Sezione Giovani Autori:
1 premio: Eugenia Galli (anni 17), di Rimini, con la poesia "Elena". Segnalazioni di merito: Mattia Auriemma, di Somma Vesuviana (Na); Francesca Parisi, di Capodrise (Ce); Valentina D'Ant, di Acerra (Na).
Sezione Autori del Territorio:
1 premio: Carmen Gallo, di Napoli, con la poesia "Ricucire le schiene nere disperse in mare". Segnalazioni di merito: Deborah Daniele, di Marigliano (Na); Angela Piscopo, di Sant'Anastasia (Na); Melania Panico, di Sant'Anastasia (Na); Raffaele Liguoro, di Sant'Anastasia (Na). Un attestato di partecipazione con encomio ad alcuni Poeti del napoletano e delle zone vesuviane.
Sezione Autori dall'estero:
Tra i Partecipanti esteri, la Giuria ha ritenuto di attribuire una particolare menzione alla poetessa russa Anna Tumanova.
Si ringraziano tutti i Poeti che hanno partecipato a questa undicesima edizione del concorso, con laugurio di sempre maggiori affermazioni, specialmente per i tanti che non sono rientrati nella stretta rosa dei finalisti, pur dimostrando una grande competenza e qualit poetica.
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OPERE PREMIATE
1) - Sezione libro di poesia
In memoria di Elena - IV
Ascolto sciogliersi le ore nel libro duro dei giorni, per l'assoluto incanto di preghiere. Questo Dio possente che non parla agli umani, e che non palesa, ha troncato improvviso il tuo candore, per distruggere ogni cosa. Non c' segno alcuno al tuo ritorno qui tra i ninnoli che ancora custodisco per l'inganno di qualche nuovo incanto. Dove rincorro il tuo passo che a volte nell'incertezza ritardava i sorrisi se non tocco pi la tua carne e dispero i lunghi segni che tracciammo insieme? Si lacera oramai ogni poesia perch parole corrodono le ombre.
(Da: "Il senso della possibilit", Kairos Editore)
Antonio Spagnuolo, Napoli 1 premio
Motivazione:
Antonio Spagnuolo, nella raccolta Il senso della possibilit, d limpressione di elaborare una sorta di bilancio della sua esistenza, tanto vero che vi si parla del passato, quando il verso scorreva armonioso, fluido; vi si parla del presente, doloroso e amaro, perch lo costringe a vivere solo, privato com della compagna della sua vita, dellamore che ha permeato di s tutta la sua esistenza e che ora lo costringe a vivere lultima parte del suo tempo dialogando con i fantasmi del passato, vagando tra ricordi e nostalgie; vi si parla del futuro che non lo lusinga n lo attrae, e che gli fa dire Sovraccarico danni fingo certezze, quelle certezze che non pi possibile nutrire realisticamente ma che pure, immaginate e cullate come illusioni, pure aiutano ad affrontare con coraggio e amore quel tempo che ci auguriamo lunghissimo e fertile di doni poetici che il fato assegna con capriccio e volubilit. Insomma i tre piani temporali, passato presente e futuro, si sovrappongono, nella raccolta poetica di Spagnuolo, fin quasi a fondersi e confondersi nella sua coscienza di uomo, tanto che del passato confessa di non poter pi avere larmoniosa versificazione che caratterizzava i suoi libri; del presente non riesce a vedere che lautunno / ormai lunghissimo, ingombrante che sta vivendo; per il futuro gli rimane ancora la poesia, anche se, comegli confessa, sembra che essa abbia perduto la sua speditezza, la sua zampillante freschezza. Ma non cos. Il senso della possibilit poesia vera perch il contenuto, a volte intriso di nostalgia e di malinconia, a volte di mestizia e di amarezza, si inverato in una struttura linguistica e formale 6 di grande momento, nella quale si scorge, accanto ad una dolente vena ispirativa, la ricerca di una parola che, con grande discrezione, d vita al dolore e alla sofferenza del poeta. Perci la Giuria, riscontrando in questa raccolta il segno della grande poesia, dopo un approfondito e sereno dibattito, la dichiara vincitrice della XI edizione del Premio SantAnastasia 2013. (Raffaele Urraro)
2) - Sezione poesia singola
Scampia
Lo so che non verrai mai a Scampia a sognare in un cielo di paure, a decifrare scritte sopra i muri per leggere il silenzio dei balconi abbracciati alle "vele" crocifisse, i messaggi del vento nei lenzuoli appesi ai fili della sofferenza, e i libri sanguinanti di cultura che danno alla tua vaga onnipotenza soltanto le risposte che si aspetta. Tu non verrai tra i tubi massacrati che grondano solo acqua arrugginita sul cuore frantumato del cemento dove la smorfia amara delle crepe ti svela sorridente un estorsore che ti spara nel centro dei pensieri.
Tu non vedi che calce scolorita, cristalli neri in strade tenebrose dove la vita spaccia le sue morti. Tu non osservi i giochi che fa il sole sui visi dei bambini senza giochi, la danza dei ragazzi a perdifiato, il loro canto al tempo senza tempo, per soffiarti negli occhi un credo antico di lacrime affondate nella polvere per dare spazio a brividi di gioia. Non puoi vedere il fremito del cuore abbarbicato a ruspe addormentate come una dura croce nella cenere che roditori oscuri si contendono tra zoccoli di luce e chiodi neri.
7 Anche se tu non credi alla scintilla di un trasalimento scovata tra le pieghe del dolore
sono felice ... in fieri ma tu mai!
Adolfo Silveto, Boscotrecase (Na) 1 premio
Motivazione:
Una poesia moderna, attuale, che tratta gli annosi problemi di una Scampia napoletana che possono essere, tra l'altro, anche i problemi, pi in generale, di una societ degradata, troppo abituata e rassegnata ad una quotidianit che ha perduto ogni valore etico e morale. Il poeta compie un atto di denuncia, senza mai cadere di tono nell'ovviet di un argomento che potrebbe prendere il sopravvento rispetto alla dimensione lirica del testo, dimostrando cos la sua grande esperienza poetica e la sua generosa prospettiva d'amore nonostante tutto.
C' la nebbia, Piero
C' la nebbia, Piero, che ti sarebbe piaciuta, che confondeva il passo ed il sentiero e le nostre parole e ci avvolgeva nel suo mantello mentre salivamo con le nostre domande sul sacro monte... Mi piace pensarti - l dove sei - tra cavolfiori e occhi di radicchio, o con la forbice in mano sulla scala a decidere quale ramo vedr un'altra primavera... (Ha dato frutto finalmente il tuo parlare al fico sterile? e a quest'ora il vino di tuo padre che luna aspetter? e tua madre ancora te? - quel figlio cos pronto ad ubbidirle, dove trov la forza e la dolcezza per strpparsi alla sua terra, alla sua vigna, al miele aspro di tarassaco?) E' che mi mancano, Piero, tutti i tuoi capelli, il coltello del tuo naso, il tuo sorriso dentro il palmo della mano... (nella nebbia di Novembre, che ha tempo e pazienza e piet per tutto... per l'urlo delle guerre le parole dei morti, le morte parole dei vivi...) E' che le corde sono sempre tese... - quelle che innalzavano le croci sul calvario sopra il pianto di gesso delle donne - ed io non so pi, Piero, quali libri interrogare quale il segno che ci parli in un abbaglio, 8 quale il nome di Dio tatuato sulla pelle di questo giorno orribile e bellissimo... (Come il lenzuolo macchiato di sangue che la nebbia confondeva prima dell'ultima salita, della volta d'oro, prima che la mano dell'angelo comparisse ad indicarci la discesa ed il ritorno).
Angelo Taioli, Voghera 2 premio
Motivazione:
Una poesia del ricordo, un ricordo struggente e nello stesso tempo dolce e misurato, grazie al procedere cadenzato dei versi che man mano ci rivelano la storia e la figura di "Piero", intento alla cura dei suoi alberelli e del suo orto. Ora "c' la nebbia, Piero", ripete il poeta, una nebbia che confonde e copre, ma non cancella del tutto la memoria. Impreziosiscono il testo le immagini belle e forti, e poi l'uso sapiente di figure retoriche quali il chiasmo ("le parole dei morti, le morte parole dei vivi") e le espressioni acute come ad esempio "sopra il pianto di gesso delle donne".
Il grido della rosa
Arreso alle ombre gi sincurva il giorno, questa scommessa che giocammo ai dadi, lavere e il dare al volgere di lune, un grido e una preghiera a ogni caduta.
Pi non mi tenta ormai lirraggiungibile, perfetta geometria del girasole (perla del caos, o forse orma dEterno?).
Le luci che saccendono su questo cielo che sovrasta i cosmi hanno perduto il brivido dellora che trepida in aprile sapprestava a incoronare le costellazioni.
Sfoglia ancora le bluse della luna larco del sole, e ancora seduce amanti il fremito di Sirio. Ma noi sappiamo il grido della rosa, il suo martirio al vento degli autunni.
Abbiamo attraversato questa vita alzando vele indomite ai naufragi, noi argonauti che inseguimmo il sogno. Sfaldano ancora il cuore il rosso e il nero (tenace la memoria dei papaveri), ma il tempo tutto consumato ed ora dmano fuochi lossido e la neve, spengono soli, accendono silenzi. 9 Fermo il respiro e sento le voci che cantarono il mattino
(se appena tendi il cuore e ascolti, cara, la sera unurna viva di memorie, volo accorato darchi, incantamento).
Umberto Vicaretti, Roma 3 premio
Cupressus
Spogliami e fammi brezza in aridit di cibo. Come gheriglio fradicio, maglio uncinato proteso verso il nulla, accolgo lamplificazione di questo ventre.
Frango il letargo degli abissi e mi nutro dello spasimo di chi per nascere stato partorito con dolore e per morire ha soffiato i gemiti del mare.
Copro i papaveri con labbraccio corto che cuce ogni frattura in cielo, mentre la luna dacqua salza, grigia piuma a tenere il canto degli uccelli.
Nelle metamorfosi di cento arbusti velo i misteri dellessenza e le speranze altrui; nelle radici il raggio profanante che buca la memoria.
Sono privo di suoni nello spazio. Inutile cima a fermare il vento.
Se i muri avessero anche un solo gesto, direbbero che silenzio obliquo il pianto degli umani; oscillazione di una giostra in unora qualunque del meriggio.
Direbbero che vita navigare nei dettagli, scivolare nellignoto. E marmo il fuoco che ci osserva offeso; polvere il verde che colora le mie vesti.
Vita la pastura sciagurata della sera e di fogliame e lacrime concime.
10 Ketti Martino, Napoli Premio Speciale Lions Club International, Arch. Giacomo Vitale
Motivazione:
Il cuore di questa poesia sta nei versi finali: la vita un navigare nei dettagli, nelle piccole cose di tutti i giorni, uno scivolare nell'ignoto. L'autrice, con termini e immagini potenti di un dettato poetico intenso e colto, a volte simbolico, vuole mostrarci lo sforzo immane e sovente improduttivo, come inutili cime di cipresso al vento, dell'umanit immersa in un cosmo troppo forte e determinante. Ma proprio grazie alla sua consapevolezza di fragilit, l'uomo potr equilibrarsi sulla roteante giostra dell'esistenza..
Quel che il tempo non muta (Istantanea dall'alta Irpinia)
Sfoggiano le strade del paese lo sciame mantecato delle foglie che invecchiano cricchiando com'umili sementi nella bocca di donne d'ombra frettolosa e fonda all'umido discioglier della messa.
Querulo autunno cala e audace il pagano bastone cappuccino a rimuovere - per celia o accidente - i ricci bruni, irti di quiete.
Senza singulto il passo madrenotte chiede a un giorno disilluso dalla luce poco disposto oramai a secondare le piste allucinate del malvento, mentr'attorciati vicoli, sbirciando gutturali tra i portoni, scommettono se carme sia di spettro il sogno verginale che non s'ode:
"...Senti nella mia bocca, nella mia bocc'amata, la cerea rosa, la fiaba dell'addio."
Scivola uno sbadiglio sulle pietre: la luna fa la maga dei ladroni.
11 Sotto la cenere di fatti immobili ed uguali espa una secchezza d'arenaria.
Le stelle si spezzano sui monti, tu dondoli, preghiera, intorno ai pini, qua sdenta il maleficio una ianara per ottime vivande, le carte di denari, il vino.
Armando Saveriano, Avellino Premio Speciale "Napoli Cultural Classic"
Motivazione
In genere la poesia descrittiva si perde facilmente nella solita sequela di tratti paesaggistici e umani privi del minimo vigore poetico. Ma in questo testo assai evidente la competenza e l'esperienza poetica dell'autore, il quale utilizzando un linguaggio alto e ricco di termini originali, assonanti e anche recuperati dal lessico locale (come ad esempio ianara), e figurazioni molto efficaci, ha saputo costruire, anzi ricostruire reinventandolo, il paesaggio descritto, dando una sua interpretazione scenografica e altamente poetica a questa "istantanea dell'alta Irpinia".
3) - Sezione Ambiente e territorio vesuviano
Rime allombra del Vesuvio
Ha i fianchi coperti di frutta marcita le vesti strappate sterpaglia abbandono un contadino rimasto a guardare per altro avvenire il figlio partire.
Hanno offerto elemosine per le albicocche e quantaltra ricchezza mia Madre sa dare una goccia una lacrima tra solchi di sole sul volto del vecchio questo rimane.
E miseria miseria silenzio poi un tonfo laddove le voci cantavano un tempo gridando al vento lorgoglio di avere come una gara il raccolto migliore.
Ginestre di giugno sussurrate ritorno che veda suo figlio allarrivo del giorno e sia giusto il ricavo per tanto sudore andar gi per la scala col cesto ricolmo.
Duna madre il ricordo compagno dattesa tornava alla mente quel ritornello u piccir tu m e sent! u piccir tu l e sap! 12 nove vote nove vote dinta nu iuorno e pass pe sta terra prim d o scuro si vu, quando tiempo, chessa te dia a meglia e tutte d e regale.
Ed era allegria si sparavano fuochi ad ogni raccolto ad ogni madonna e la tammorra suonava alla luna la taranta sfrenata alla donna regina.
Follia duna notte un canto profano rendeva omaggio al sacro Gran Cono e quella donna per pudore ritrosa sollevava la gonna faceva il suo dono.
Di Bacco e Venere tornava lincanto fino allaurora serbato dal vento che tra i millenni non sera smarrito e dai millenni sera affacciato.
Liliana Arena, Castellammare di Stabia (Na) 1 premio
Motivazione:
L'autrice ha saputo creare un canto di ottimo livello lirico, dedicando questi versi al Vesuvio, che da tempo immemore con il suo Cono simbolo di fertilit e di tradizioni popolari. L'esperienza poetica dimostrata dall'autrice si evidenzia nei versi dotati di un ritmo melodioso e armonico, e nelle immagini molto ricche, colorate e pittoresche.
4) - Sezione Giovani Autori
Elena
Lei era l'acqua santa, era il vino, a volte era solo bagnata.
Stesa nella penombra del fanale, me la ricordo come la falena che s'innamorava delle lucciole ma poi bruciava tra le lampadine.
Fumava the e tabacco, lei, scriveva ballate, odiava i capolavori.
Ma erano tutti troppo ubriachi 13 per capire ci che non era carne e troppo stanchi per addormentarsi nudi tra le assi del pavimento.
L'arpa era perfetta per l'incavo tra i suoi seni, ma le dita sudate.
E' partita all'alba senza cappello e senza sogni, senza camminare tra le ortiche, per farsi le unghie sui sedili di macchine da scrivere.
Eugenia Galli, Rimini 1 premio
Motivazione:
Poesia originale, fresca, scritta di getto coerentemente a quell'impulso sentimentale deciso che spesso muove i giovani, e lo si nota dai versi slegati e perentori, che non concedono nulla alla morbidezza e alla musicalit se non nelle immagini davvero molto poetiche, come quando la giovane autrice riflette sugli "altri", ancora troppo ubriachi per capire ci che non era soltanto carne, ed ancora nei versi finali quando annuncia che Elena, forse un'amica o forse ella stessa, andata via limandosi le unghie sui sedili delle macchine da scrivere.
5) - Sezione Autori del Territorio
Ricucire le schiene nere disperse in mare
Ricucire le schiene nere disperse in mare le bocche lasciate aperte al sonno avere fame di occhi da mangiare aperti al sole a forza di scalare meridiani e meridiani di sale
tornare a incollare i pezzi a dire le ombre scontornate nella lingua terra che nessuno aspetta e poi scrivere, scrivere ancora
di sere sprofondate, di stanze appese al muro per non essere rovesciate di uomini che si parlavano al buio di finestre da spalancare
nella fretta di andare e tornare 14 farsi marea di corpi senza nome e cancellare lintero che separa
ci hanno chiamati ladri anche ora che siamo tornati
Carmen Gallo, Napoli 1 premio
Motivazione:
Una poesia dai toni forti, sferzanti, palesemente allusiva, dedicata alle migrazioni, a coloro che hanno "appeso al muro le loro stanze per non rovesciarle", cio per non perderle nella memoria di un mondo cosiddetto moderno e civile che fagocita per distruggere ogni residuo valore etico. E siamo noi ora i migranti, lo siamo sempre stati, perch il mondo un continuo rimescolio di popoli e di razze, ma ci chiamano "ladri" perch ancora non hanno capito, ancora ci respingono, ancora non ci considerano uguali. Per questo, bisogna "ricucire le schiene nere disperse in mare", ritrovare la nostra dignit di uomini. E questa poesia, densa di immagini, ci aiuta a farlo.
6) - Sezione Poeti Esteri
pocam cnona na nerep- Hnxora ne xpanm oemannx, 3axnram rpostx pxnnt, Ormeuam nera nenuanne. Konym na nepexpecrxax, Pasmennnam rpexn na naneprn, Bxoxy n xonraxr npocro- 3ro y menx or marepn. Ornnmam cnt y nspocntx, apm essaornocrt erxm, Orneuam ne na nce nonpoct, Hpenpamam ornert n nenen. 3aratnam xenannx n neo, Htm, rnorax, ncm ont o na, Henpomennax n ropax Ha semne x raxax ona.
Io butto le parole al vento- Non mantengo mai le promesse, Coloro in rosso i grappoli del sorbo Festeggio lo sposalizio dellestate. Pratico la magia agli incroci, Cambio i peccati presso il sagrato, Entro in contatto facilmente- Ho preso da mia madre. Porto via i sogni degli adulti, Regalo la spensieratezza ai bambini. Non rispondo a tutte le domande, Trasformo le risposte in cenere. Esprimo i desideri verso il cielo, Bevo il dolore fino al fondo, Non perdonata e orgogliosa Sono unica su questa terra.
Anna Tumanova (Russia) Menzione speciale
Anna Tumanova, cittadina russa, linguista e membro della WARP (Associazione Mondiale della Stampa Russa), nata nel 1983 in Ucraina. Ha cominciato a scrivere prestissimo: gi allet di 7 anni componeva le sue prime favole. Ha svolto la sua attivit di scrittrice nel 15 giornale per i bambini Lisola dei tesori (Isola di Sakhalin), dove venivano pubblicati le sue poesie, i suoi racconti e i suoi reportage. Dopo il trasferimento al Caucaso ha lavorato nel giornale per i giovani Ya - moldoi come redattrice della rubrica dedicata al mondo dei libri. Dal 2006 vive a Napoli. Lavora nellIstituto di Cultura Russa M.Lermontov. Attualmente redattrice del giornale Shepot&krik in lingua russa.
ALBO DORO:
I Edizione 2002: Clara Di Stefano (sez. A).
II Edizione 2003: Salvatore Cangiani (sez. A); Giovanni Caso (sez. B).
III Edizione 2004: Armando Saveriano (sez. A); Salvatore Cangiani (sez. B).
IV Edizione 2005/6: Gennaro Grieco (sez. A); Vincenzo Russo (sez. B).
V Edizione 2006/7: Carmen De Mola (sez. A); Armando Saveriano (sez. B); Alessandro Nannini (sez. giovani); Massimo De Mellis (sez. SantAnastasia).
VI Edizione 2007/8: Giovanni Bottaro (sez. A); Agostina Spagnuolo (sez. B); Vanina Zaccaria (sez. giovani); Alessandra Mai (sez. SantAnastasia).
VII Edizione 2008/9: Rodolfo Vettorello (sez. A); Adolfo Silveto (sez. B); Erlinda Guida (sez. giovani); Raffaele Liguoro (sez. autori locali).
VIII Edizione 2009/2010: Paolo Polvani (sez. A); Rossella Luongo (sez. B); Francesco Iannone (sez. giovani); Domenico Cassese (sez. autori locali).
IX Edizione 2011: Loriana Capecchi (sez. A); Raffaele Galiero (sez. B); Giovanna Garzia (sez. giovani); Anna Ruotolo (sez. autori del territorio).
X Edizione 2012: Benito Galilea (sez. A); Giovanni D'Amiano (sez. B); Sandra Biondo (sez. giovani); Floriana Coppola (sez. autori del territorio)
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La manifestazione promossa e patrocinata dal Comune di SantAnastasia
Si ringrazia inoltre per il Patrocinio Morale:
Si ringrazia per la collaborazione:
Associazione Culturale Napoli Cultural Classic (Poetessa Anna Bruno)
Lions Club Sant'Anastasia - Monte Somma (Presidente anno sociale 2012-2013 arch. Giacomo Vitale)
ORGANIZZAZIONE CURATA DA
ENTE PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO CIRCOLO INCONTRARCI PIAZZA C. CATTANEO 9, 80048 SANTANASTASIA (NA) TEL. 081.5301490 E-mail: incontrarci@tiscali.it CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO http://concorsopoesiasantanastasia.blogspot.com