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RENATO ALTERIO

NAVELLORUM

LUNGO LA STRADA DEI RICORDI LA STORIA DI FAUSTO

LUNGO LA STRADA DEI RICORDI

Il nonno ai suoi nipotini Valerio e Chiara

Ora che il giorno scivola via verso sera vorrei tanto raccontarmi, ma non capisco perch. Forse ho solo bisogno di fare qualcosa per esorcizzare la noia.

RICORDI DI UNA VITA DIFFICILE


Ora che sono in procinto di tuffarmi nellarchivio dei ricordi, per rivangare il passato, mi assale il timore che, rievocando i ricordi remoti, mi ritorni in mente anche langoscia e la sofferenza che, a suo tempo, li ha accompagnati e mi dispiacere e se io dovessi soffrire di nuovo le sofferenze di allora! "er tanti anni la mia non # stata un vita normale perch$ per uona parte, ai tempi della mia fanciullezza e della mia giovent% # stata accompagnata da frustrazioni e dolori! &emo perci' che rievocare certi ricordi mi far( certamente riaffiorare nella mente la tristezza per le umiliazioni su ite! ) pur tuttavia, se voglio

riesumarli +ualche rischio lo devo pur correre, perci' mi far' coraggio e andr' avanti comun+ue! Inoltre, fra il racconto di un episodio e +uello successivo, # nelle mie intenzioni discettare anche sul mio modo di pensare e sul mio modo di essere che certamente sono la conseguenza delle mie particolari esperienze del passato ! ,emmai, il timore pi% grande che ho # +uello della inutilit( del mio ricordare nel caso che nessuno legger( +uello che avr' scritto al di fuori dei miei nipotini supposto che loro avranno la pazienza di farlo! "er', se nessun editore vorr( pu licare +ueste mie esperienze allora, chi mai potr( leggere anche il racconto delle esperienze di una vita vissuta nella penom ra- .imane per' indiscuti ile il fatto che ho voglia di raccontarmi comun+ue vadano le cose! /i piacer( anche di illustrare come era un piccolo mondo contadino allinizio del secolo ventesimo! "er di pi% far' particolare riferimento anche a +uegli accadimenti di guerra avvenuti nel mio piccolo orgo natio intorno agli anni +uaranta! /i rendo conto comun+ue che, in fondo, si tratta solo di vicende locali che, seppur fuori dal comune, si

svolsero a 1avelli paese d2 ruzzo arrampicato sul fronte di una collina da dove fa da elvedere alla pianura di fronte! ,e far' la cronaca di vicende che risalgono a +uando avevo intorno ai dodici anni # perch$ mi sono rimaste particolarmente impresse nella mente ed anche perch$ si tratta pur sempre di vicende che forse nessuno racconter( mai! ,e non lo far' io forse scompariranno per sempre nel
mondo dello lio! "rima per' ritengo che sar( utile che io

descriva nei dettagli la struttura e la natura di allora del mio paese! Il mio, poich$ era un paese contadino, era +uasi del tutto autarchico ossia autosufficiente in +uanto consumava solo +uello che produceva ed era del tutto uguale a +uei tanti paesi a ruzzesi che i viaggiatori ammiravano da lontano con una certa curiosit( ma che, non avendo particolari motivi per fermarvisi, tiravano dritto! )d invece fra gli anni 1344 e 1354, proprio a 1avelli, fummo testimoni e partecipi di eccezionali e cruenti eventi di guerra! /i si perdoni lardire con il +uale oser' cimentarmi con rievocazioni storiche, si tratta per' di +ualcosa che non ho mai fatto prima e +uindi gli eventi stessi saranno

rievocati secondo il mio punto di vista! "er una migliore comprensione della mia foga rievocatrice aggiungo che6 se +uando ero uno scolaro, erano i miei insegnanti a costringermi a scrivere, adesso invece lo faccio in o edienza ad un mio inaspettato desiderio! Ci' detto, se +ualcuno mi chiedesse per +uale altro motivo rievoco i miei ricordi non saprei dire altro se non rispondere6 C hi lo sa perch! Ci' nonostante mi sforzer' di essere o iettivo sia +uando parler' di me stesso 7 ma che narciso rischier di sembrare!) che +uando descriver' gli eventi dei +uali sono stato testimone! "er' avverto gli impro a ili occasionali lettori che # pi% forte di me la inconteni ile voglia di mettere sempre tutto in discussione, per dissentire +uando serve perch$ mi piace ragionare con il mio cervello e non mi faccio troppo facilmente influenzare dal pensiero comune!

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CHI SONO IO, RIFLESSIONI


8 appena incominciato lanno 2414 ed io ho ormai una et( ragguardevole, con i miei settantanove anni che sto per compiere9 mi sono avvicinato agli ottanta ed # inutile dire che mi pesano a astanza! :o capito che, stando cos; le cose, se voglio usare la mente per fare ancora +ualcosa di uono non mi posso pi% concedere di perdere tempo! <inora, da pensionato, ho passato il mio tempo li ero facendo il fannullone, e s; perch$, se di tempo li ero ne ho avuto tanto altrettanto ne ho perso, s; lho passato in casa oziando per' sempre alla ricerca di +ualcosa di utile da fare, senonch$ non ho saputo fare altro che giocherellare con il computer, curiosare su internet e usare la mia casella di posta elettronica! 8 vero che i miei pro lemi di sempre sono stati lo scetticismo ed il disincanto ma, ora che sono ormai vecchio, +uesti miei pro lemi si sono aggravati! "er +uesto motivo, annoiato, ho letto con continuit( e con +ualche interesse solo alcune riviste di mio gradimento ed ogni tanto anche +ualche +uotidiano! Il pro lema sta nel

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fatto che io diffido della stampa di oggi perch$ essa # in genere al soldo del padrone e perci' # falsa e ugiarda, inaffida ile! In aggiunta, anche la nostra &V di stato # lottizzata di parte e perci' anche i vari telegiornali raccontano solo frottole ad uso dellineffa ile = popolo sovrano> che ama essere preso in giro! 8 per +uesto che spesso sono costretto ad usare il telecomando per azzittire +uei cialtroni che senza vergogna ci stordiscono con le solite ugie! 8 chiaro adesso che tipo sono io- In realt( un po distaccato dal mondo, per mia natura, ci sono sempre stato per il fatto che non ho mai capito il mistero per cui si nasce, si cresce, si invecchia e si muore! Invece, lunica certezza che ho sempre avuta # stata solo +uella di esistere, anche se persino tutto +uello che esiste # per me solo a tempo determinato

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IL 21 GIUGNO DEL 1931


?eh@ Ora che mi sono sfogato, mi si perdoni la de olezza! Voglio passare finalmente al racconto della mia vita incominciando addirittura dallinizio, ossia dal giorno in cui sono venuto in +uesto nostro misterioso e meraviglioso mondo che lincoscienza degli uomini rischia di guastare! 1on me ne vogliate per' se prima, ed ancora una volta, aggiungo =chiss perch> lo faccia! Aopo di che vi voglio raccontare davvero tutto a partire dalla storia della mia nascita avvenuta nel modo in cui mi # stata riferita ! )ra il giorno 21 di giugno dellanno 1331 e da +uanto ho saputo dal racconto di mia madre +uella del 21 giugno era una ella giornata di sole a 1avelli, orgo contadino dell2 ruzzo! 2l mattino di +uel primo giorno destate, mia madre &eodora, era al settimo mese di gravidanza ed io mi dimenavo tran+uillo nel suo pancione, perci' nulla lasciava presagire +uello che sare e successo pi% tardi! "er orgo di in+uadrare meglio levento aggiungo che il

1avelli era semi deserto +uel giorno perch$ tutti i

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contadini, uomini e donne erano nei campi a mietere il grano ormai maturo! /a mia madre no, per fortuna era rimasta prudentemente a casa, infatti successe +uanto nessuno si sare e aspettato! Ba donna, verso mezzogiorno, cap; che io avevo deciso di venire al mondo +uel giorno anche se ero stato concepito solo sette mesi prima! /i # stato riferito che la povera donna fece solo +uello che poteva fare, si mise a urlare, facendo accorrere le poche donne del vicinato che erano rimaste a casa! ) furono +uelle che si dettero da fare, chiamarono la levatrice, come la chiamavano allora e si misero allopera! /algrado limprovvisazione per' il parto and' ene mentre i pro lemi veri vennero dopo! ,iccome ero arrivato totalmente inaspettato ed in +uella casa contadina esisteva solo lessenziale, le volenterose donne presenti non riuscirono a trovare un posto dove potermi adagiare! 1on solo non cera nessun lettino preparato per me ma nulla era stato preparato per accogliermi! 2lla fine, mi sistemarono alla belle e meglio sul ripiano di una macchina da cucire con la +uale mia madre confezionava gli indumenti al mio

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pap(, una ,inger per lesattezza, macchina che da +ualche parte nella mia vecchia casa esiste ancora! Be civettuole e pettegole donne presenti al parto osservarono su ito che ero rutto, ed io non sono mai riuscito a capire se sem ravo cos; perch$ ero nato di sette mesi o perch$ ero proprio rutto! /a che importa, se la situazione era +uella, non mi sem ra che io a ia incominciato la mia vita nel migliore dei modi, anzi lavevo incominciata nelle peggiori condizioni possi ili /a pazienza, oramai esistevo e perci' andiamo avanti! Aei miei primi anni di vita ricordo naturalmente poco! I miei primi ricordi sono vaghi come # naturale che siano, ricordo per' confusamente un lettino in una stanza in cima alle scale della mia vecchia a itazione! .icordo i risvegli del mattino +uando ormai il sole era alto, ricordo il silenzio rotto solo dal tran+uillo e dolce razzolare delle galline nella strada sottostante! .icordo il viso di una donna ellissima! "er come li ricordo erano risvegli meravigliosi, dolcissimi, pieni di gioia di vivere!

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MIA MADRE I MIEI NONNI E LE STREGHE


/a mia madre era una donna onesta, determinata e coriacea, si comportava per' sempre con un pizzico di cinismo, adava allessenziale! "oich$ credo che ne valga la pena, vi racconter' revemente la strana storia della sua vita! Ba donna aveva certamente avuto una vita a dir poco difficile, come del resto tutte le donne di allora, per' alcuni degli episodi della sua vita risultano fuori della norma anche per +uei tempi! /a ad onor del vero ancora pi% fuori norma era mia nonna! Costei si chiamava 2nna Aomenica, era molto religiosa e purtroppo nello stesso tempo credeva anche alle streghe, delle +uali a +uei tempi ce nerano a volont(! Cuella rava donna aveva generato tanti figli, non ho mai saputo con esattezza +uanti, per' mi # stato raccontato che ogni volta che gliene nasceva uno lo lasciava nella culla solo ed incustodito per tutto il giorno! Il perch$ # presto detto! )ssendo molto povera, cos; come a +uei tempi erano tutti, lei era costretta ad assentarsi per andare ad aiutare mio nonno nel duro lavoro dei campi! /a

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erano cos; poveri da ricavarne con molta fatica, si e no, il minimo indispensa ile per sopravvive! )rano tanto poveri che non possedevano nulla al di fuori di un asinello, di alcune galline e di un solo appezzamento di terreno che si trovava per di pi% in una zona lontanissima dal paese chiamata pian cisterna situata nei possedimenti di +uel paese limitrofo al loro che si chiama Capestrano! Cuellappezzamento si trova in una valle in fondo ad una zona scoscesa, accessi ile solo a piedi e tuttal pi% dagli asinelli! )ra tutto +uello che avevano, in +uel terreno avevano creato e vi coltivavano un uliveto, un vigneto ed un po di grano! "er raggiungerlo per' si dovevano mettere in cammino al mattino di uonora, affrontando un viaggio a piedi che durava ore e non potevano +uindi portare i neonati con loro! )ra per +uesta ragione che erano costretti ad a andonarli a casa per tutto il giorno per riprenderne poi, per cos; dire, la cura solo alla sera tardi +uando tornavano sfiniti per il lavoro ed il lungo viaggio! Aetto +uesto, non # difficile capire i motivi per i +uali i loro figlioletti morirono tutti uno dopo laltro, tranne lultimo

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ossia mia madre, la +uale, chiss( per +uale miracolo, si salv'! Ba cosa assurda # che i miei nonni, data la loro estrema ignoranza, soggiogati da terrificanti superstizioni, non si sentivano colpevoli di nulla anzi si ritenevano semplicemente vittime! )ssi erano convinti che la colpa delle loro tragedie fosse tutta da adde itare alle streghe cattive, le +uali, sempre secondo +uello che loro credevano, avevano a +uei tempi la rutta a itudine di ru arsi, chiss( perch$, la vita ai am ini@ 8 una storia di altri tempi e perci' ve lho voluta raccontare per' io non vorrei fare ulteriori commenti, ognuno se vuole faccia i suoi! 1on posso per' fare a meno di constatare che +uel comportamento # una chiara prova di +uali possono essere le conseguenze dellignoranza e delle superstizioni insieme!

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IL MIO PAESE FRA LEGGENDA E REALT

NAVELLI

1el mio racconto poteva mancare la descrizione del mio paese- Certo che no! )d allora, eccola! Il mio paese # conosciuto soprattutto perch$ # uno dei pochi luoghi in Italia dove si coltiva il fiore di croco, ossia lo zafferano, fiore ello e delicato, dalla vita effimera ma che ha una storia ed il cui derivato # molto apprezzato in cucina! Il orgo # di origine medioevale e si avvolge a forma di superficie conica intorno al fronte di una collina ad una altitudine fra i 044 e i 054 metri dal livello del mare! 8 facilmente riconosci ile anche da lontano perch$ mostra

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alla sua sommit( un grande maestoso palazzo simile ad un castello medioevale! ,i tratta di una struttura +uadrangolare con tanto di cortile interno, in tutto simile a +uello di tanti altri castelli settecenteschi! 1el el mezzo del cortile esiste la solita cisterna usata nel passato per la raccolta e luso delle ac+ue piovane! I paesani chiamano +uesta costruzione semplicemente l !alazzo. Ba storia di +uesto antico paese contadino # una storia poco certificata e perci' lascia spazio a miti, leggende e dicerie di ogni tipo! Ba prima cosa che incuriosisce # il suo stesso nome di "avelli nome che evoca nella mente lidea delle navi e +uindi del mare! &anto pi% che nello stemma comunale del paese vi # raffigurata proprio una arca, con laggiunta della scritta 1avellorum, che induce a pensare che lorigine del orgo # antica e risale forse al tempo in cui come lingua si usava il latino! Cuesto riferimento alla parola 1avellorum significa forse quelli delle navi, oppure =quelli dei navelli> ossia delle piccole arche- Cuesta ovviamente # per' solo una mia interpretazione cervellotica priva di prove ma a astanza suggestiva! Come gi( detto ri adisco che non esistono

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prove di ipotetici navelli e nullaltro o poco si sa in proposito! Il mistero comun+ue rimane perch$ ci sono altri indizi tutti da interpretare! 8 vero che in realt( linsediamento # situato in un altipiano la cui altitudine sul livello del mare supera i settecento metri, ma # vero anche che uno dei +uartieri del orgo ancora oggi viene chiamato le spiagge grandi ed un altro pi% a monte prende invece il nome di le spiagge piccole, perch$- /istero! Dna leggenda vuole che nella piana che si estende davanti al paese fosse esistito in tempi remoti un lago! Cuel lago sare e stato poi prosciugato su iniziativa di fantomatici frati i +uali pare che fecero aprire un canale che permise il deflusso a valle delle ac+ue regalando il suo prezioso alveo alla coltivazione contadina! 1ei tempi della mia fanciullezza nel mio paese natale la vita dei paesani era molto pi% difficile e diversa da +uella attuale, il paese durante il giorno era +uasi sempre deserto perch$ tutti i contadini erano nei campi dediti al duro lavoro della terra, sem rava un paese a andonato da tutti e vi regnava dovun+ue un silenzio assoluto, impressionante, specialmente in estate! 1elle stradine

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razzolavano tran+uille solo le galline! Be rustiche a itazioni di allora erano tutte in pietra, con le fondamenta semplicemente poggiate sulle rocce della collina! 1on esistevano fognature, le strade le stradine e i vicoli erano solo dei camminamenti spesso maleodoranti, a causa dei rifiuti organici che venivano scaraventati gi% nella strada da alconi e finestre senza troppi riguardi per i malcapitati passanti! "oich$ le strade non erano pavimentate si camminava sulla reccia o sulla terra attuta e ogni volta che pioveva +uei camminamenti diventavano piccoli ruscelli e pantani fangosi! Bassetto sociale degli a itanti, era +uello tipico di una comunit( contadina ma, pur essendo +uasi tutti contadini, erano in pochi +uelli che erano proprietari terrieri, la maggior parte di loro coltivava la terra a mezzadria o era costretta a coltivare +uella dei padroni! "er +uesto i pi% facevano la fame perch$ non rimaneva loro altra possi ilit( se non +uella di adattarsi a coltivare in proprio solo piccoli appezzamenti montani, poco fertili e di disagevole accesso! "er di pi%, i padroni usavano verso di loro ogni tipo di prepotenza approfittando

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del fatto che senza la loro terra +uei poveracci sare

ero

veramente morti di fame! Ba razza padrona esisteva allora come oggi e non aveva nessun riguardo per i propri dipendenti! I raccianti iniziavano il loro lavoro al mattino allal a per terminarlo alla sera dopo il calar del sole, senza soste, sotto il controllo continuo dei loro padroni! "er rendersi conto di come funzionavano le cose asta pensare che i possidenti del paese, allora del pranzo, sfamavano i loro raccianti solo con zuppe di ceci rossi, di +uelle che i contadini, ogni tanto, in previsione di lavori particolarmente impegnativi, davano in pasto anche ad asini e cavalli per farne aumentare il rendimento! 2i raccianti per' i ceci rossi venivano serviti allinterno di particolari recipienti di legno, in gergo chiamati schifi, ricavati da tronchi dal ero e opportunamente sagomati per la isogna! Be posate non cerano oppure erano +uelle che i raccianti stessi si portavano dietro! 2llEora del pranzo, tanta era la loro fame che chi non era svelto ad arraffare i ceci nello schifo rischiava di rimanere senza pasto! Cuesta era la situazione in paese per +uel che riguarda la vita terrena dei

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paesani! &utti per' nel paese erano devoti e la cura delle anime era naturalmente compito del clero! Il clero era rappresentato da un arciprete ed un prete suo assistente! Fli o lighi spirituali erano rigidi e venivano controllati puntigliosamente! Aei due, larciprete era zoppo ma possedeva la terra appartenente alla diocesi, il prete semplice invece viveva di elemosine! Ba parrocchia, ossia larciprete, possedeva la terra ed era perci' economicamente autonoma! ), ci' malgrado, larciprete in chiesa era sempre molto minaccioso verso i fedeli, ai +uali prometteva le pene dellinferno se non si pentivano dei loro peccati e poi pretendeva o edienza assoluta, la faceva anche lui da padrone! Ba comunit( comun+ue era del tutto autarchica perch$ si limitava a consumare solo ci' che produceva, per' cEera sempre chi non riusciva a sopperire ai isogni pi% elementari! Infatti i figli delle famiglie pi% povere non portavano scarpe ai piedi ma camminavano scalzi! Be scarpe, per +uelli che le portavano, le facevano su misura i due calzolai del paese! )rano scarpe funzionali con luso che se ne dovevano fare, erano scarponi da

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montanari a ondantemente provvisti di chiodi sotto e zeppe sul davanti! /a per s arcare il lunario i suddetti calzolai si adattavano a fare pi% spesso da cia attini! I due fa ri del paese invece si arrangiavano mettendo i ferri negli zoccoli di asini e cavalli! I falegnami costruivano +ualche mo ile del tipo di +uelli dellarte povera, i sarti confezionavano vestiti su misura ed un paio di muratori facevano il loro mestiere +uando capitava! ,tavo per trascurare di menzionare il mulino e lesistenza di un mugnaio! Cuesto invece ne macinava di grano@ Il suo mulino serviva anche le comunit( dei paesi limitrofi! Infine, a 1atale, entrava in funzione anche un frantoio per la macina delle olive! Aalla spremitura di +ueste si ricavava, cos; come ancora oggi si ricava, un tipo di olio veramente eccezionale per +ualit(! Cuesto frantoio era provvisto di una grossa ruota di pietra il cui motore era un asino endato che la faceva girare in tondo, e la ruota girando schiacciava le olive e le preparava ad una successiva spremitura che avveniva in speciali torchi manovrati a mano! Ba nostra comunit( era +uindi, come gi( detto, a suo modo

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praticamente autarchica, perch$ era provvista di tutti gli strumenti per utilizzare in loco +uasi esclusivamente tutto +uello di cui aveva isogno! 1on cerano negozi che vendevano il pane perch$ il pane veniva ammassato in ogni casa dalle massaie e portato poi a cuocere in un forni a legna! /a in un paese autarchico non potevano mancare neanche i macellai fai da te che vendevano la carne degli animali che loro stessi ammazzavano, ne esistevano un paio, ma la carne spesso mancava perch$ se ne consumava poca ed era ritenuta un lusso! Cuando cera era +uasi sempre carne di pecore vecchie o di agnelli di stagione e solo raramente di nostri vitelli! "er completare il +uadro della struttura paesana di allora aggiungo che esistevano nel paese due o tre piccole otteghe, per la verit( di scarsa utilit( collettiva, che servivano solo per lac+uisto di particolari prodotti, spesso aperte partGtime, a discrezione del ottegaio e spesso isognava ussare per accedervi! Che cosa vendevano- Vendevano il sale, le sigarette anche sfuse, le famose popolari e nazionali, ma vendevano anche ta acco da avvolgere, ta acco da naso, sarde, stoccafissi,

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caramelle ed altre piccole cose! 2lla parte amministrativa provvedeva il municipio situato in cima al paese ed era diretto da un rappresentante dello stato italiano nella persona del podest, ma in pratica era gestito dal segretario comunale con laiuto di una guardia municipale il tremendo Ottavio che faceva anche il guardiano del territorio! Be novit( erano rare, ecco perch$ le poche notizie di pu lico interesse venivano comunicate al popolo paesano da un anditore che si appostava nei punti strategici del paese, suonava la sua trom etta e, a s+uarciagola, urlava ai +uattro venti le notizie del giorno, +uando cerano! 1on erano grandi notizie, erano di solito del tipo6 =# arrivato alla piazza ,an "elino, ossia alla piazza di sotto, il venditore di scarpe>, oppure> # arrivato il merciaio>, oppure rendevano note le decisioni del podest( e cosi via! Il paese era idealmente diviso in due +uartieri che i paesani chiamavano il quarto di sopra ed il quarto di sotto intendendo per +uarto il +uartiere! Cera la guerra fra i due +uartieri, guai se +uelli di un +uartiere si cercavano la fidanzata nellaltro +uartiere, di notte volavano le pietre! Ael resto

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lilluminazione notturna allora era scarsa, molte strade erano affogate nel uio, le altre erano illuminate da lampade di de ole potenza! 2lla sera non molto dopo il calar del sole dappertutto calava il silenzio assoluto, era come se tutto il mondo fosse sprofondato nel uio della notte! Ai giorno comun+ue ognuno dei due +uartieri poteva rivendicare il possesso della sua piazza, ovviamente chiamate piazza di sopra +uella a monte e piazza di sotto +uella da asso! 1el el mezzo di +uella di sotto esiste ancora una ella fontana di +uelle che dallalto fanno lo schizzetto con tre distinte cannelle che versano lac+ua in una vasca, intorno alla +uale facevano e fanno ancora lom ra una serie di grossi platani! "er il resto del paese case stalle e pagliai coesistevano in un unico agglomerato! 1elle stalle gli ospiti pi% fre+uenti erano gli asini, a +uesti a volte tenevano loro compagnia una vacca ed un maiale, a volte un cavallo o un mulo, a volte cerano anche le pecore e spesso anche le galline! 2llal a la sveglia agli a itanti veniva data dal canto dei galli! 2 +uei tempi, nelle a itazioni lac+ua corrente non cera, lac+ua pota ile

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doveva +uindi essere prelevata nelle fontane pu erano corredate di vasca per la la

liche,

esistenti nel paese in numero di due o tre! Cuelle fontanelle everaggio di asini, cavalli e mucche, e di un lavatoio dove le donne andavano a lavare iancheria! Cuando in casa serviva dellac+ua erano +uasi sempre le giovani donne +uelle addette a +uesto servizio, loro servendosi di +uel recipiente caratteristico di rame che # la conga abruzzese, rifornivano la loro casa di ac+ua pota ile!

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In estate per' anche nelle fontanelle lac+ua scarseggiava a causa dellesaurimento delle sorgenti e si doveva perci' razionarla nel senso che poteva essere erogata solo per tempi revi presta iliti consentendo cos; al ser atoio comunale di accumulare i piccoli flussi di ac+ua che ancora arrivavano dallac+uedotto! Cuando poi lac+ua mancava del tutto si era costretti a servirsi di secchi e idoni e recarsi presso i pochi pozzi esistenti nei dintorni malgrado che in essi lac+ua fosse poco pota ile, melmosa e tor ida! Ba mia a itazione si trovava in Via delle ,piagge Frandi, era disposta con le stanze una per piano, ai lati di una scala! 2 pianterreno si trovava la cucina e poi, su livelli diversi, due piccole stanze a destra e due a sinistra della scala! In cucina facevano ella mostra di se le =conghe# con lac+ua pota ile disposte su un ripiano in muratura a ridosso di una parete, vi si prelevava lac+ua con un grosso mestolo di rame e non si pensava neanche a proteggerle dalla polvere coprendole! In inverno poi, visto che il riscaldamento domestico non esisteva, lac+ua delle =conghe> durante la notte ghiacciava e al mattino, per poterla usare isognava

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aspettare che il ghiaccio si sciogliesse! 1aturalmente i servizi igienici in casa non erano previsti non essendoci ac+ua corrente e neanche le fognature! Ci servivamo tutti delle nostre stalle! )ppure, anche se ci' pu' sem rare strano, c# da dire che malgrado tutto non vi era in+uinamento n$ dellaria e neanche del suolo cos; come invece accade oggi +uasi dappertutto! Baria era pulita, si respirava il profumo della campagna e, specialmente a primavera, +uello dei fiori selvatici o +uello del fieno, mentre in autunno prevaleva il profumo del mosto! 1on esisteva neanche il pro lema dello smaltimento dei rifiuti perch$ +uesti non cerano, a parte +uelli di natura organica provenienti dalle stalle che comun+ue erano usati per concimare i campi! "er fortuna la plastica allora non esisteva ancora! Be relazioni sociali erano caratterizzate da rispetto, cordialit( ed amicizia e cera fra i contadini grande solidariet(! "er chiarire meglio asta ricordare che accesso allinterno delle a itazioni era praticamente li ero per tutti perch$ nessuno pensava, almeno durante il giorno, di chiudere con la chiave la porta di casa! Cuesto la dice

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lunga sulla natura semplice e solidale di +uella comunit( contadina! Cualche furfante per' cera anche a +uei tempi!

LA MIA FANCIULLEZZA

I piselli el !es"i#$

I miei ricordi di am ino risalgono a +uando allet( di tre anni, mi recavo tutti le mattine allasilo gestito dalle suore situato nella parte alta del mio paese!! 1on mi accompagnava nessuno, mi ci recavo da solo con il cestino in mano! /ia madre mi faceva indossare un grem iulino

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ianco, mi preparava il cestino con gli ingredienti per il pranzo e spesso ci metteva una scodella di piselli raccolti nellorto! /a per me i piselli erano un pro lema, non erano graditi al mio palato, ci' malgrado lei nel cestino ce li metteva lo stesso perch$ diceva che io dovevo imparare a mangiare di tutto! )ro piccolo, per' avevo gi( capito che con mia madre non serviva a nulla discutere! "er' se lei era
testarda io lo ero ancora di pi% perch$ facevo finta di niente,

uttavo via i piselli e mangiavo solo +uello che rimaneva nel cestino! Il pro lema dei piselli per' dur' poco perch$ cam iai asilo! Aa 1avelli io e mia madre e mio fratello ci trasferimmo nella citt( dell2+uila e l; seguitai ad andare allasilo del posto! Aopo lasilo, dallet( di sei anni, fre+uentai i primi tre anni di scuola elementare in +uella citt(! Ogni anno nel mese di otto re ci trasferivamo l; e ci restavamo per tutta la durata dellanno scolastico, sino al mese di giugno allo scopo di permettere a mio fratello maggiore 2urelio di proseguire gli studi nelle scuole superiori! 2ndavamo tutta la famiglia ad eccezione di mio padre che rimaneva al paese per occuparsi della

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coltivazione dei campi! <u per +uesto motivo che io ero all2+uila allepoca di +uelle =patriottiche> manifestazioni studentesche a favore della seconda guerra mondiale! Io ero stupefatto, divertito ma, in realt(, non ne capivo il perch$! Cuelle gazzarre durarono per diversi giorni e poi la guerra tanto invocata ci fu davvero! &uttavia io e la mia famiglia, infischiandocene della guerra, alla fine di ogni anno scolastico tornammo a 1avelli per restarci sino alla fine dellestate! Cueste migrazioni dal nostro paese in citt( e viceversa durarono fino a +uando mio fratello non fin; gli studi nel liceo scientifico, dopo di che, stipati come sardine insieme ad altri nel taHi di =,po$en#, cos; come veniva soprannominato il tassista, tornammo per sempre a 1avelli!
&erminai +uindi la scuola elementare a 1avelli e l; conseguii la

licenza elementare! ,u ito dopo per' la mia vita cam i' ruscamente perch$, mentre prima la mattina andavo a scuola ed ero costretto a dedicarmi al pesante e sgradito lavoro dei campi solo nel pomeriggio, dopo invece il mio impegno lavorativo divenne totale! .icordo che finch$ ero andato a scuola il sa ato mattina le lezioni erano sospese,

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perch$ al loro posto cera ladunata fascista nella piazza di sopra del paese! Fuai a mancare@ Vestiti con la divisa da =balilla# noi ragazzi eravamo attesi tutti in piazza per seguire gli addestramenti paramilitari alla fierezza fascista! Invece, dopo essere stati balilla sino allultimo anno delle elementari, ci preparavano alla guerra come avanguardisti. Ba divisa era diversa, pi% simile a +uella dei militari veri, con i pantaloni alla zuava e fasce alle gam e e si fingeva di insegnarci luso delle armi facendoci giocare con un vecchio fucile! Il tutto era accompagnato da trionfalisti inni fascisti che erano tutto un programma e che recitavano fra laltro con il6 %chi se ne frega di morir# , oppure %chi se ne frega della brutta morte# . /a che el futuro prospettavano a noi giovani@ Cuelli per' erano i tempi del %credere obbedire combattere.# 2lla la fine dei cori si chiudeva allegramente tutti insieme con un saluto fascista e con un6 =eia eia alal# e cos; finivano le adunate.

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DOPO LA SCUOLA LA SCHIAVIT%

Con il conseguimento della licenza elementare fin; la fre+uenza della scuola e finirono anche le adunate fasciste! ,i appesantirono invece, ruscamente e di molto, i miei molteplici o lighi lavorativi! /io padre riteneva che dopo la suola io, giovane e forte, dovessi = full time> dedicarmi allagricoltura! 2nche se a me il lavoro della terra non piaceva ero costretto ad o edire ai suoi ordini, lui mi portava in campagna con se tutti i giorni e mi dava le direttive circa il lavoro che dovevo fare, io non potevo sottrarmi pena le percosse! Be attivit( alle +uali ero

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costretto erano svariate a seconda delle esigenze del momento, dovetti fare il pastore di pecore, lo stalliere, il ifolco, lo zappatore, il mietitore di grano, la estia da soma e tante altre cose senza peraltro ac+uisire nessun merito! "er di pi%, in famiglia, non riscontravo e+uit( di trattamento fra me e mio fratello maggiore! I miei genitori cinicamente usavano per noi due pesi e misure diverse! 2urelio, il mio fratello maggiore, malgrado avesse dieci anni pi% di me, non lo si doveva =sciupare> facendogli fare il contadino! Bui era il figlio intelligente, lintellettuale di famiglia, perci' a lui accordavano il relaH dellEintellettuale mentre da me pretendevano i lavori forzati! Io venivo considerato come una estia, utilizzato solo come strumento di lavoro e estia da soma! ,enza scrupoli, mi usavano anche e soprattutto in molte attivit( fisicamente molto pesanti che mio padre non si sentiva di fare e perci' le programmava per me anche se erano fuori misura per un adolescente 7 avevo solo poco pi% di dodici anni di et(I! /a, come se tutto ci' non astasse, la cosa ancora pi% grave era che i miei genitori non avevano nessun rispetto

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per me come persona, mi consideravano semplicemente un automa senza anima, una estia da soma, un oggetto, una provvidenziale macchina da lavoro al loro servizio! "er +uesto motivo furono proprio loro i primi che uccisero il mio =io>! Come poteva non essere cos; se mi costringevano a vestire come uno straccione, in particolare facendomi indossare pantaloni rattoppati e logori nel di dietro! Ai fatto, Indossavo sempre un a e mai un a igliamento da lavoro logoro igliamento decente! Boro per' non se ne

preoccupavano affatto, se ne infischiavano! )ra soprattutto mia madre +uella che mi costringeva a vestire in +uel modo poich$ era molto avara e non era disposta a spendere neanche una lira per un vestiario per me pi% dignitoso! Ba conseguenza fu che io mi vergognavo di mostrarmi agli occhi della gente in +uelle condizioni e non mi sentivo alla pari con i giovani del pese della mia stessa et(! /i sentivo offeso nella mia dignit( di ragazzo! Cuesto fatto mi spinse gradualmente a nascondermi sempre di pi%, a starmene da parte, da solo, sempre pi% a margine rispetto ai miei coetanei! /i sentivo profondamente umiliato! Fli effetti di

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+uello stato di cose hanno pesato molto nello sviluppo della mia vita sociale futura! &ulcis in fundo, come se tutto ci' non astasse spesso mi picchiavano pure e, ogni volta che ci' accadeva, io tentavo di salvarmi correndo precipitosamente a rinchiudermi a chiave in camera mia! "er' serviva a poco perch$ la salvezza era solo temporanea! .icordo che smisero di picchiarmi solo +uando incominciai a ri ellarmi ed a scaraventare piatti e icchieri contro i muri della cucina! <u la vendetta della pecora! Ovviamente, stando cos; le cose non avevo n$ la forza n$ i mezzi per uscire da una simile umiliante situazione di schiavo! "er me non cera alternativa, privo di personalit(, morto dentro, mi comportavo come un automa u idendo ai loro ordini! Be conseguenze per' sono state terri ili al punto che +uelli di allora sono rimasti fra i ricordi pi% terrificanti della mi vita!

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IL SECOLO DELL&ERA FASCISTA

1ei tempi in cui la mia vita familiare era +uella appena descritta eravamo in piena era fascista e a = vegliare> sulla sorti della nazione cera il Auce! Aicevano che costui ci era stato mandato direttamente dalla divina provvidenza con la marcia su .oma delle camicie nere per la gloria sua per prima e poi per +uella della nazione! ?enito /ussolini, forte di =sei milioni di baionette#, si era messo in mente di

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con+uistare il mondo intero in com utta con +uel pazzo di :itler! ,ervendosi della milizia fascista aveva soggiogato il popolo ignorante di allora e ne era diventato il padrone assoluto! Ovviamente odiava gli inglesi perch$ che erano suoi nemici, tanto che cera scritto persino6 = &io stramaledica gli inglesi> su di un distintivo di regime! )rano +uelli i tempi in cui a scuola il regime distri uiva gratis agli alunni giornalini a fumetti nei +uali si derideva il premier inglese 'hurcillone. Aa tenere presente che, a +uei tempi, i mezzi di comunicazione di massa erano +uasi inesistenti, da noi esisteva solo la radio del dopolavoro! Ael resto i nostri contadini lavoravano nei campi durante tutto il giorno e non avevano certamente il tempo per distrarsi, perci' venivano indottrinati ed informati sullandamento della guerra alla sera, per mezzo dei microfoni del dopolavoro del paese! )rano due i gracchianti microfoni della radio di regime istallati per la isogna sui alconi del dopolavoro sovrastanti la piazza ,! "elino! Be trasmissioni erano sempre precedute dagli s+uilli di una marcia militare e proseguivano poi con ro oanti proclami accompagnati da

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notizie di guerra ad uso degli stolti! 1otizie alternative per' non ce nerano se si escludono +uelle = clandestine> trasmesse da radio Bondra proi ite dal regime e che solo coraggiosi cospiratori potevano ascoltare di nascosto! Ba guerra naturalmente, ad ascoltare il regime, andava enissimo, le perdite erano sempre solo +uelle del nemico, noi vincevamo sempre ed il nemico invece, era sempre allo s ando e su iva perdite su perdite sotto i colpi delle =truppe dell()sse>! I contadini del paese per' = scarpe dure ma cervello fine> non si facevano prendere in giro e mugugnavano! 1on credevano alla sempre imminente vittoria dellasse =*oma +erlino! &uttavia, poich$ eravamo in inverno e linverno si sa # una cattiva stagione, i fascisti dicevano che tutto era rimandato alla primavera! ) perci' cantavano, cantavano6 =a primavera viene il bello> e forza con le canzonette di regime come +uella il cui ritornello suonava cos;6 =vincere e vinceremo, in cielo in terra e in mare, , la parola d(ordine, dura ed estrema volont# come se astasse la volont( per vincere una guerra! In realt( pi% le cose andavano male e pi% martellante si fece la

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campagna

propagandistica

fascista

necessaria

per

mascherare i fallimenti! /a oltre alla pu

licit( dinamica

cera +uella murale, ='redere Obbedire 'ombattere#, erano le tre parole chiave della propaganda di regime! ) non parliamo dellonnipresente =fotocopia>del capoccione del condottiero =+enito imperatore> con tanto di elmetto! Cuesto ed altro era costretto a sopportare lingenuo e maltrattato popolo italiano al +uale non veniva permessa n$ li ert( di pensiero n$ tanto meno +uella di espressione! Il regime fascista non perdonava il dissenso e per eliminarlo utilizzava gli spioni del regime che osservavano e riferivano perch$ le malelingue venissero punite! &utti li
temevano! )ravamo rassegnati! 2 volte per' le cose di +uesto

nostro mondo cam iano allimprovviso e cos; avvenne allora +uando ormai non avevamo pi% nessuna speranza di cam iamento!

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LA FINE DI UNA DITTATURA


)ro a lavorare nellaia +uel giorno in cui ci arrivarono i primi echi degli importanti avvenimenti diffusi dai notiziari della radio del nostro dopolavoro! ,tentammo a credere alle nostre orecchie, eravamo s alorditi e perci' smettemmo di lavorare per esultare e cercare conferma di +uanto si era appena appurato! <ra lEincredulo e lEeccitato, apprendemmo +uello che non avremmo mai osato immaginare! )ra stato spodestato il Auce e +uesto fatto segnava la fine dellera fascista! /a chi lo avre e mai sperato@ "er una volta tanto, noi appartenenti al popolo contadino di allora, esultammo di cuore! 2ppurammo in seguito che, cacciato /ussolini, aveva prese il suo posto il generale ?adoglio con lincarico di presiedere un governo provvisorio! &uttavia, dopo lesultanza del primo momento su entr' in noi la paura perch$ +uello sconvolgimento della vita pu lica e e conseguenze drammatiche e determin' poi una vera e propria catastrofe nazionale! Il fatto pi% sconvolgente di tutti fu la firma di un armistizio con gli anglo americani ed

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il conseguente capovolgimento delle alleanze! I tedeschi diventarono nostri nemici mentre gli anglo americani divennero di otto i nostri alleati! 1ella nuova situazione ci si doveva s arazzare di +uellormai incomodo di /ussolini e che cose se ne fece- <u arrestato e deportato in fretta e furia a respirare aria fresca sul Fran ,asso dItalia, nella speranza di averlo cos; definitivamente messo da parte! /a non and' proprio cos;! I servizi segreti tedeschi vennero a sapere dovera stato deportato e riuscirono a riprenderselo, un po stralunato ma ancora vivo e vegeto! ,e lo portarono via a ordo di un piccolo aereo chiamato =cicogna>! /a se +uesta fu linizio dellodissea del Auce, il .e come si comport' il .e- ) gi(, il .e! "erch$ a +uei tempi lItalia era ancora una nazione monarchica, vi regnava ,ua /aest( Vittorio )manuele III, chiamato dal popolo semplicemente !ippetto a causa sia della sua !ippetto *e, li eratosi del Auce, avre assa statura che e avuto il dovere di dellineffa ile inconsistenza del suo essere! ) ene, farsi coraggio e di prendere la situazione nelle sue mani! /a ,ua /aest( +uel coraggio non lo e e, anzi nella

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speranza di salvare il salva ile, pens' ene di tirarsi fuori dai guai s+uagliandosela dallItalia alla chetichella! Aecise di attendere allestero che maturassero i tempi che gli consentissero di riprendere il suo ruolo di monarca senza pro lemi! "erci', +uatto, +uatto si fece portare nel porto di Ortona in 2 ruzzo e l; si im arc' su di una nave che lo port' in esilio, o se preferite in vacanza, in )gitto, ospite dellallora suo collega .e <aruJ! ) cos; il paese Italia orfano sia del Auce che del .e divenne simile ad un cane cieco! "urtroppo +uesti eventi straordinari furono solo linizio delle future rovinose tempeste! 2l popolo italiano non rimase altro che annusare laria in attesa di novit(! 1on avevamo capito ancora che era la guerra +uella che stava per dilagare allinterno di tutta la nazione!! "urtroppo, come vedremo, +uel che stava per accadere si rivel' una vera tragedia con morti e distruzioni anche in casa nostra! 1oi a ituati alla calma ed alla tran+uillit( di un piccolo paese contadino di montagna, non vi eravamo preparati, perci' disorientati e confusi fummo costretti a su ire ogni sorta di malversazione!

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L&INVASIONE TEDESCA
&utto incominci' nel giorno in cui vedemmo transitare lungo la strada provinciale che costeggia la parte assa del nostro paese una strana carovana di camion militari, mai visti prima dalle nostre parti!! 1on capimmo su ito di che cosa si trattava per', dopo il ripetersi di +uellavvenimento, finalmente scoprimmo la che si aggiravano dalle nostre parti le truppe dellesercito tedesco! Cuesta prima scoperta per' non ast' per farci capire il perch$! 1on capivamo per +uale motivo su +uei camion cerano i soldati tedeschi e non i nostri! Ba verit( per' non tard' ad arrivare e si tratt' di una verit( amara! Besercito italiano non esisteva pi%!
Che cosa era successo- I comandanti dellesercito italiano,

dopo il capovolgimento delle alleanze, privi di direttive chiare, entrarono in uno stato confusionale e non seppero che pesci pigliare, perci' fecero cos; come aveva fatto "ippetto, si eclissarono, consegnando di fatto lItalia in mano ai tedeschi! 2 loro volta il nostro esercito, senza comandanti, a andonato al suo destino, non e e altra

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scelta, a

che

+uella

di

sciogliersi!

nostri

soldati

andonarono vettovaglie armi e munizioni e si dettero

alla fuga in un fuggi, fuggi generale e se ne tornarono a fatica nelle loro case, insomma disertarono in massa! <u +uella una delle pi% ingloriose disfatte della recente storia del popolo italiano! Aopo di che accadde +uello che era logico che accadesse! )vaporato lesercito italiano rimase padrone della piazza lesercito tedesco! 1essuno di noi avre e potuto immaginare che, a causa di ci', avremmo dovuto su ire le sevizie dei soldati di :itler! Con tristezza e paure fummo costretti ad affrontare uno dei periodi pi% incerti e pericolosi della nostra vita! Bunica speranza che ci rimaneva era che arrivassero al pi% presto gli angloG americani a li erarci dalloccupazione tedesca! /a le loro truppe, che erano s arcate in ,icilia, stavano risalendo la penisola per' la loro avanzata fu lenta e difficile e perci' non arrivavano mai! Cos;, passa oggi che viene domani, perdemmo anche +uella speranza! Bavanzata alleata lungo la penisola rallent' a causa della forte resistenza dellesercito tedesco, che con il passare dei giorni si era

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sempre pi% riorganizzato, anzi alla fine, il fronte di attaglia si sta ilizz' nei pressi di Cassino! <urono i cannoni dellarmata tedesca ad inchiodare gli alleati a Cassino per lungo tempo! ) si che l; gli alleati le provarono tutte ma non riuscirono a passare! Aisperati, e addirittura la ero ella idea, con uno lo stile di guerra

s+uisitamente americano che prevede la tecnica ancora oggi in uso dal loro esercito del distruggi e terrorizza, di distruggere sia la citt( di Cassino che la asilica enedettina di /ontecassino! /a neanche +uesto serv; a nulla perch$ la resistenza delle truppe tedesche rimase sempre la stessa! ) perci' intanto, mentre il fronte era fermo a Cassino, a 1avelli, retrovia del fronte, si sta ilirono i servizi di sussistenza tedesca occupando di fatto tutta la parte assa del paese utile ai loro scopi e vi istallarono forni, cucine e +uantaltro serviva per la confezione dei ci i destinati alle truppe del fronte di Cassino! 1oi a itanti del posto diventammo loro sudditi! 2lla sera avevamo lo ligo di rispettare il coprifuoco, di notte nessuno poteva pi% uscire di casa! /a i nostri sonni

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non

erano

tran+uilli,

spesso

eravamo

svegliati

di

soprassalto dai

oati delle

om e sganciate dagli aerei

inglesi in ricognizione notturna sul nostro territorio, sulla statale 10 e sulla provinciale per Capestrano! )rano le strade lungo le +uali transitavano, in un continuo viavai notturno i convogli dellesercito tedesco diretti al fronte! /a avveniva la stessa cosa anche di giorno, i caccia inglesi arrivavano allimprovviso a tutte le ore, perlustravano le strade e distruggevano +uei convogli nemici che vi si avventuravano di giorno! Ai notte inveceK +uei candelotti luminosi che gli aerei alleati sparavano nel cielo per illuminare il territorio sottostante sem ravano fuochi di artificio!! Ai solito per' il uio della notte era profondo ed era reso omogeneo anche nei centri a itati perch$ vigeva lo ligo del coprifuoco ed era o ligatorio per tutti il totale rispetto delloscuramento notturno! "er di pi%, noi non potevamo immaginare che anche la struttura del territorio intorno al nostro paese avesse per i tedeschi una valenza strategica! Ce ne accorgemmo solo dopo che arrivarono da noi dei reparti militari della .epu lica

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Italiana di ,al', i cosiddetti =repubblichini>, agli ordini dei tedeschi! 2ccadeva che, siccome le truppe tedesche com attenti, attestate sul fronte di Cassino, promettevano di rimanerci a lungo, gli strateghi di guerra tedeschi ritennero di avere a disposizione tutto il tempo necessario per realizzare a scopo preventivo una linea fortificata di difesa nel nostro territorio estesa fra la chiesetta di montagna di ,! )ugenio ed il territorio di Civita .etenga! 1aturalmente la manovalanza necessaria per allestire +uelle trincee fortificate di montagna era affidata ai repu lichini ecco perch$ erano arrivati! )rano loro che muniti delle necessarie attrezzature da lavoro scavavano e fortificavano +uelle trincee! "er nostra fortuna +uella linea di resistenza di riserva non entr' mai in funzione perch$ gli eventi poi si svolsero in maniera diversa dal previsto! 2l momento per' nel paese eravamo angosciati e vivevamo con il fiato sospeso a causa della pesante atmosfera di guerra che ci opprimeva, nel timore di una futura e possi ile catastrofe che da un giorno allaltro avre e potuto a attersi su di noi! 1el frattempo per noi il pericolo maggiore era

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costituito dagli aerei alleati in ricognizione che sganciavano om e +ua e l( e mitragliavano i convogli che sulle strade si muovevano di giorno! Ci convincemmo che nulla era dato per scontato tanto pi% perch$, un rutto giorno, a rafforzare i nostri tormenti e le nostre paure, fummo testimoni di una vera e cruenta attaglia fra aerei inglesi e la contraerea tedesca! Io, che allora ero un ragazzo di dodici anni, ricordo enissimo la paura che provai dal momento che +uella attaglia si svolse fra cielo e terra proprio al di sopra della mia testa! Fli artiglieri della contraerea tedesca avevano piazzato le loro atterie mo ili di contraerea leggera, fornite di mitragliatrici a +uattro canne, lungo il tratto di strada provinciale che attraversa la parte assa del nostro paese! "erci', +uando arrivarono i caccia inglesi non fecero fatica ad individuarle per' +uando si accinsero a mitragliarle, i tedeschi furono pi% svelti di loro e colpirono in pieno il primo aereo che picchi' su di loro! ) cos;, laereo inglese, con grande angoscia di noi paesani, precipit' sulla collina a ridosso della itato e ci rimise la vita +uello sfortunato pilota che lo pilotava! Colti di

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sorpresa e vista la malaparata, gli altri aerei della pattuglia preferirono dileguarsi alla svelta! Cuella fu la riprova del fatto che ormai per noi non cera pi% sicurezza e tutto poteva ancora accadere in +ualsiasi momento! "urtroppo la sussistenza tedesca, rimase l; dovera sino alla andono del fronte di Cassino da parte delle loro truppe com attenti! Il pane che usciva da +uei forni consisteva in pagnotte scure e pesanti che a noi paesani a ituati al uon pane casereccio facevano storcere il naso! )ravamo rassegnati, nessuno si sentiva al sicuro, nulla si poteva fare per proteggersi dalla scelleratezza dei nostri invasori! &anto per citare +ualche episodio che meglio ricordo mi torna in mente la paura di +uella volta +uando i tedeschi re+uisirono le donne del paese! "er', per fortuna, se le portarono nei loro capanni semplicemente per s ucciare i noccioli di mandorle che servivano per la confezione di dolci da inviare alle truppe del fronte in occasione del 1atale! /a era forte la paura anche al solo pensiero di chiss( che cosa sare e successo se il fronte di Cassino avesse ceduto! Il fatto # che +uella linea di difesa di cui ho gi( scritto

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prevedeva trincee fortificate sui monti, con a valle campi minati, le cui mine ivi interrate, dopo la ritirata tedesca uccisero comun+ue vacche e contadini del paese! ,e il fronte si fosse spostato da noi sare ero stati guai seri! In previsione di +uesto scenario i contadini del paese cercarono di correre ai ripari accaparrandosi luso di tutte le grotte nascoste sparse nel nostro territorio per trasferirvi in caso di necessit( il loro estiame e le vettovaglie necessarie alla sopravvivenza per un certo periodo di tempo! )d a +uesto punto ricordo una uffa preoccupazione dei ero potuto ragliare contadini i +uali temevano che gli asini che avre ero voluto nascondere in +uelle grotte avre facendo scoprire ai tedeschi il luogo dove erano nascosti ed allora addio sicurezza@ /a intanto mentre i contadini discutevano sul modo per non far ragliare gli asini i giorni passavano e con il passare dei giorni arriv' il 1atale ed arrivo anche linverno, che manco a farlo apposta, fu un rutto inverno con tanta neve! Cuellanno le nevicate furono particolarmente fre+uenti ed a ondanti ed ostruirono di continuo le strade non consentendo il transito

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ai convogli militari tedeschi! )d allora, +uesta volta fu la volta degli uomini validi, i tedeschi li re+uisirono e muniti di pale e li portarono a spalare la neve sulle strade! Il pericolo era evidente perch$ siccome tali operazioni avvenivano di giorno gli inermi spalatori di neve non potevano evitare di trovarsi costantemente esposti al tiro degli aerei alleati che sicuramente come al solito sare ero arrivati!!)d arrivarono infatti e lunico modo per tentare di ripararsi da +uegli attacchi erano +uelle file di uche a forma di =->, profonde un paio di metri, che loro stessi scavarono sui due lati delle strade! Cuando alla sera, gli spalatori tornavano a casa raccontavano che spesso i piloti alleati si rendevano conto della loro incolpevole situazione di pericolo e perci', a volte, prima di mitragliare facevano dei passaggi a assa +uota facendo capire agli spalatori che dovevano scappare! /a non # tutto perch$ intanto, nel nostro orgo, la soldataglia tedesca spadroneggiava, era e potuto trovarsi lungo la sempre a caccia di maiali o di galline alle +uali sparava per strada incurante di chi avre traiettoria dei tiri dei loro fucili! Io stesso ricordo +ualcosa

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del genere per esperienza diretta! Comun+ue, dopo tanto tempo, accadde +uello che tutti aspettavamo, finalmente il fronte di Cassino fran' a causa dello s arco degli alleati ad 2nzio a nord di Cassino! 2llora i tedeschi che erano da noi non e ero altra alternativa se non +uella di sloggiare alla svelta, se non lavessero fatto sare ero stati tagliati fuori dalle vie di fuga! Cuindi non e ero scelta e furono costretti ad una precipitosa e disordinata ritirata! Il contingente italiano repu lichino che non serviva pi%, fu +uello che spar; per prima, alla chetichella, sicuramente di notte +uando cera il coprifuoco! Bo stesso fece per lo stesso motivo anche la sussistenza tedesca, spar; dalla sera alla mattina! Cuando al canto del gallo il paese si svegli' si accorse che i tedeschi non cerano pi%! ,i pu' +uindi facilmente immaginare la nostra gioia che per' dur' poco perch$ a rovinarci la festa furono gli eventi in procinto di verificarsi! 2vevamo fatto i conti senza loste ed infatti dovemmo far fronte ad uno dei fenomeni pi% pericolosi di una guerra, la ritirata dopo una disfatta! Vi posso assicurare, per esperienza diretta, che non c# cosa peggiore

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di +uella di essere investiti dal una ritirata incontrollata di un esercito in rotta! "urtroppo il flusso disordinato delle truppe di :itler in fuga, provenienti da Cassino, dur' diversi giorni, e per diversi giorni le soldataglie tedesche in fuga transitarono e sostarono da noi! 2rrivavano sempre di notte, non si sa con +uali mezzi, e la mattina ci li ritrovavamo fra i piedi! ,i trattava sempre di una soldataglia a andonata a se stessa, senza responsa ili del comando ed ogni gruppo si gestiva la ritirata a modo suo! )rano soldati visi ilmente stanchi, disorientati, sporchi, a rutiti da una lunga permanenza al fronte, a ituati ad uccidere senza pensarci due volte! Aal loro modo di comportarsi si capiva che erano molto pericolosi e per di pi% senza propri mezzi di trasporto! 2vevano fretta, si fermavano da noi un solo giorno, il tempo necessario per riposarsi e rifocillarsi con +uello che trovavano con le loro razzie e poi alla sera ripartivano con mezzi di fortuna re+uisiti sul posto! /a il particolare che, indele ile mi # rimasto scolpito nella mente, # il ricordo di +uando, in uno di +uei giorni di caos, io e mio nonno rischiammo davvero

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di rimetterci la vita! Ve lo racconto! 2l mattino di +uel giorno, noi due eravamo a sornione presidio della nostra cantina, ne avevamo spalancata la porta rendendola
accessi ile a tutti perch$ i soldati tedeschi, se trovavano delle

porte chiuse, le forzavano e facevano razzia di +uello che trovavano! 1oi, per evitare +uesto pericolo, decidemmo di tenere la porta della cantina aperta perch$ fosse chiaro a chi passava fuori che non cera nulla da ru are! In realt( non era proprio cos;, linganno cera! Infatti la cantina aveva un vano sotterraneo al +uale si accedeva da una otola situata su ito a fianco della porta dingresso! Il pro lema era che in +uel sotterraneo tutto il vicinato aveva nascosto +ualcosa da sottrarre alle ru erie tedesche ed inoltre vi si trovavano anche delle otti piene di uon vino! Il compito di mio nonno e mio era proprio +uello di fare in modo che i tedeschi non se ne accorgessero! "er nascondere alla vista la otola di accesso al sotterraneo vi avevamo sistemato sopra una catasta di legna! 2l piano terra cera invece un vano in cui troneggiava un torchio per la spremitura delle uve! 1ello stesso piano, ma dietro al vano del torchio, vi

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era un altro vano dove cera una vasca per la pigiatura delle uve ed un pozzetto per la raccolta del mosto! ) dovera il trucco- Il trucco era rappresentato da una otte piena di vino adulterato, posta da noi ad arte, nellinterno di +uella vasca, a copertura delle otti uone nascoste nel sotterraneo! "ensavamo che se era vero che la nostra era una cantina doveva pur avere, da +ualche parte, una otte di vino! )ntr' un soldato tedesco, vide la otte del vino adulterato, e malgrado che +uel vino facesse schifo al palato, ne tracann' non si sa +uanto, poi u riaco fradicio sprofond' malamente nel pozzetto per la raccolta del mosto! /a +uel pozzetto, alto un paio di metri, era in uona parte pieno di ac+ua! Cuellac+ua era per noi una riserva idrica di sicurezza da usare nel caso in cui i guastatori tedeschi, che in +uei giorni erano molto attivi, avessero distrutto anche il nostro ac+uedotto! Cuel timore era giustificato dal fatto che i guastatori stavano gi( a attendo sistematicamente tutti i tralicci delle linee elettriche e stavano danneggiando anche ponti e strade ed era perci' prevedi ile che avessero danneggiato anche lac+uedotto!

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Vi lascio immaginare in che modo +uel soldato u riaco e semi affogato si mise a gridare aiuto! I suoi commilitoni che stazionavano nella strada lo udirono e credendo che fosse stato aggredito ci puntarono le armi contro pronti a spararci! <ortuna volle che il soldato incidentato, onestamente, riusc; a fugare le+uivoco dichiarando su ito di essere caduto nel pozzo da solo, senza essere stato, per cos; per dire, aiutato da noi! ) fu cos; che io e mio nonno ci salvammo la vita !

IL NONNO SE'ASTIANO
/io nonno si chiamava ,e astiano ma nel paese lo chiamavano ?iano! Io gli ero molto affezionato, lui era lunico nonno che mi era rimasto visto che i nonni paterni erano morti entram i +uando io ero ancora troppo piccolo per ricordare di loro +ualcosa di significativo! ?iano invece era un vecchietto arzillo, dalla chioma tutta ianca, di statura medio G assa, di sana costituzione ed aveva una formida ile memoria! "er me lui era il li ro delle favole

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perch$ non perdeva occasione per raccontarmi +ualcosa della sua vita e delle sue conoscenze! /i raccontava cose che sono rimaste impresse nella mia mente come per esempio +uella di +uando in giovent%, durante la stagione estiva, partiva dal suo paese insieme ad altri contadini ed insieme andavano a mietere il grano nei Castelli .omani! Dna specie di transumanza umana del penultimo secolo! Aopo un lungo cammino attraverso i monti arrivavano nei pressi .oma, in +uel di /arino, per offrirsi come mietitori di grano con la speranza di potersene, alla fine, tornare a casa con +ualche soldo per la famiglia! "er capire +uei viaggi della speranza occorre sapere che erano pochissimi ai suoi tempi i contadini che possedevano la terra, +uasi totale appannaggio di poche famiglie enestanti! "oich$ per arrivare a /arino ci volevano pi% giorni di cammino a piedi attraverso le montagne, si portavano appresso, insieme ai loro pochi agagli, nelle proprie isacce la farina di mais e le pentole che usavano per cuocere la polenta, perch$ solo di +uella si nutrivano durante il loro lungo viaggio Aurante le soste allaperto accendevano il fuoco, si preparavano la

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polenta e poi tutti a dormire per terra, si riposavano fino allal a del giorno successivo! Il viaggio pare che durasse di solito sei o sette giorni! <inita la mietitura facevano il percorso inverso, con +ualche soldo in tasca e, sempre a piedi, tornavano al paese! /io nonno per' era curioso e in una delle sue transumanze trov' il modo di deviare dal solito percorso di ritorno! Bui, malgrado il suo umile stato, era un uomo pieno di interessi e di voglia di conoscere, e per +uesto non volle perdere lopportunit( di visitare la citt( di .oma ed in modo particolare la asilica di ,an "ietro! In +uella visita sicuramente si avvalse dellaiuto di +ualche addetto alla asilica per ricavarne le informazioni pi% interessati su parte del suo contenuto artistico perch$ era in grado di raccontare a me storie e leggende relative a sculture e pitture ivi contenute! "overo Dlisse dellottocento@ )videntemente =nato non era per vivere come bruto ma per seguir virtude e conoscenza >! Ci' malgrado la mancanza di mezzi pecuniari lo costringeva a tornarsene in cima al paese a casa sua dove lo aspettava la moglie!! Ba sua era una a itazione da contadino il cui

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ingresso era adornato da un super o pergolato di ottima uva ianca! )ra povera e spoglia la sua a itazione, consisteva solo in una grande cucina con camino in pietra, di +uelli che al giorno doggi non esistono pi%, oltre alla cucina cera uno stanzino ed una camera con un letto i cui sacconi, leggi materassi, erano ripieni con foglie secche di mais! Oltre alla casa il mio povero nonno non possedeva altro che una vigna ed un uliveto in +uel di Capestrano, paese limitrofo a +uello di 1avelli! "er chi avesse interesse a saperlo dir' che Capestrano si chiama cos; perch$ in tempi antichi era il posto in cui cera un tri unale, un capestro per le esecuzioni capitali e la casa del oia! Ba sua vigna si trovava per' in un posto non solo distante dal nostro paese ma anche di accesso disagevole, si raggiungeva solo a piedi oppure a dorso dasino! .ecarvisi e+uivaleva a fare un viaggio che durava circa unora di asino! /io nonno mi ci portava spesso in +uel luogo, tutti e due andavamo in groppa al suo asinello! "er tutta la durata del tragitto lui tirava sempre fuori alla sua memoria +ualcosa da raccontarmi! "er me i suoi racconti erano favole, erano in

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parte frutto di sue conoscenze dirette, in parte leggende provenienti da racconti orali tramandatisi di padre in figlio per intere generazioni! Cuando lui apriva il li ro di storia contenuto nella sua mente tirava fuori di tutto, come per esempio la singolare leggenda della peste! ,econdo la versione di mio nonno tale leggenda era il racconto di +uando nel paese, nei tempi passati, cera stata la peste, per' non ricordo se sapeva dire +uando! Comun+ue lui mi raccontava che lepidemia decim' +uasi tutta la comunit(, e che +uando fin; erano rimaste vive solo venticin+ue persone! Bui ricordava persino +uale risult' la distri uzione dei superstiti nei vari vicoli del paese alla fine dellepidemia! /a lui non li chiamava vicoli ma rue e ruette diceva6 tanti ne rimasero nella tale rua e tanti altri nella tale ruetta. Buso di +uesti nomi che non sono della lingua italiana incuriosisce, per' forse erano entrati nel dialetto del posto durante la presenza in +uei luoghi di un esercito di soldati di ventura! ) mio nonno raccontava anche un particolare raccapricciante riferito sempre al periodo della peste! "are che, mentre +uella malattia

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dilagava, tutti fossero terrorizzati per la gran paura di infettarsi a contatto degli ammalati e che perci' nessuno si premurava di rimuovere i cadaveri! Fli infettati allora furono costretti a risolvere il pro lema da soli! Cuando scoprivano di essere appestati si recavano in un sotterraneo della chiesa dove era stata scavata una fossa comune, si sedevano su una sedia ai ordi di tale fossa e una volta spirati vi cadevano dentro automaticamente! Cuesta versione dei fatti ve la offro proprio cos; come mi # stata riferita per' per +uanto assurda possa sem rare potre e essere almeno in parte vera, soprattutto perch$ nei sotterranei in +uestione di recente # stata rinvenuta davvero una moltitudine di scheletri mummificati che solo ora incominciano ad essere oggetto di indagine scientifica! Comun+ue vero o falso che sia +uella che ho fatto # la cronaca di +uello che mi raccontava mio nonno!

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IL SOLDATO DI NAPOLEONE
/a cerano altre leggende conservate nel li ro di storia di mio nonno, +uello contenuto nella sua memoria, perch$ raccontando e raccontando a volte gli tornava in mente anche la storia di un suo avo vissuto, pensate un po, ai tempi di 1apoleone e che come soldato dellesercito di 1apoleone partecip' alla campagna di .ussia arrivando fino a /osca!! Cuel contadino di cui non mi # dato sapere il nome, forse perch$ amava lavventura ed era stufo di fare una vita di stenti nel suo paese, decise di emigrare e con la isaccia piena di misere cose, lasci' il paese e si rec' a piedi a .oma! ) l; come suo primo lavoro fece la guardia notturna nella citt( e pare lo facesse con molto impegno ed intelligenza! /a non gli ast' perch$ un el giorno si arruol' nellesercito di 1apoleone ?onaparte e +uando +uesti decise di invadere la .ussia se lo port' con il suo esercito! 2rriv' a /osca e partecipato ai saccheggi ma dopo accadde +ualcosa per cui, o perch$ disert', oppure perch$ lesercito di 1apoleone se lo perse, rimase solo! Che

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cosa fece da disperso in terra straniera non si sa! Cuello che invece si # saputo dopo # che non si scoraggi' e decise temerariamente di intraprendere una lunga marcia di ritorno nel suo paesello d2 ruzzo certamente a tappe successive! Intenzione pazzesca a +uei tempi per chi sicuramente non aveva mezzi adeguati per farla! 2 volte per' la perseveranza aiuta anche se richiede tempi lunghi! <atto sta che =, il soldato di 1apoleone> torn' nel suo paese e sicuramente torn' a piedi o con mezzi i fortuna magari facendo ogni volta piccole tappe! ) +uello s; che fu un el viaggio, per' di sicuro c# solo che ricomparve inaspettatamente nel suo paese dopo diciassette anni da +uando era partito! Il suo ritorno e+uivalse ad un rutto scherzo per i suoi fratelli i +uali dovettero ridistri uirsi leredit( gi( ac+uisita +uando si erano persuasi che lui fosse morto! Cuesti e tanti altri, che pi% non ricordo, erano i racconti di mio nonno, ed ora si capisce meglio perch$ io lo ritenevo il li ro delle favole!

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LA FINE DELLA RITIRATA NAZISTA


Chiusa la parentesi relativa a mio nonno, # ora che torni a descrivere le conseguenze delle ultime fasi della ritirata tedesca! <urono molti i soldati tedeschi in fuga che transitarono nelle nostre strade e che si fermarono un solo giorno nel nostro paese! &orno a ripetere che arrivavano per gruppi e che non avevano organizzazione n$ leve di comando, che ogni gruppo si gestiva la ritirata da solo, che arrivavano di notte e nessuno sapeva con +uali mezzi fossero arrivati, la sola cosa che era chiara era che non avevano mezzi di trasporto propri e che perci' erano costretti a reperire e servirsi di +ualsiasi mezzo mo ile che trovavano in loco purch$ fosse utile a trasportare le loro cose! In sostanza per poter proseguire la fuga senza a andonare le loro armi avevano isogno di +ualsiasi tipo ivaccavano da noi durante il giorno, si rifocillavano con tutto +uello che riuscivano a razziare e poi re+uisivano carri agricoli, cavalli, asini, e loro padroni! Dsavano i padroni di mezzo con le ruote! Cuesto fu il motivo per cui

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dei carri per caricare le loro cose e alla sera se li portavano via come conducenti dei loro carri!

LA STORIA PARTIGIANA DI AURELIO E COMPAGNI

"recedendo nel tempo le soldataglie tedesche in fuga i soldati della repu lica di ,al', erano scappati per tempo ed avevano lasciato in un magazzino i loro normali attrezzi di lavoro! Bi trovarono l; in seguito i contadini del paese e se ne appropriarono! Vi trovarono pale, picconi, seghe, mazze di ferro ed altri attrezzi che erano stati usati come strumenti per lo scavo e lallestimento di +uelle trincee scavate sulle montagne circostanti delle +uali a iamo gi( detto! 2nche se tutta +uella attrezzatura aveva un modesto valore ai nostri contadini autarchici fece pur sempre comodo! Invece i repu lichini le poche ed o solete armi da guerra che avevano in dotazione, +ualche fucile, un po di munizioni ed una vecchia mitragliatrice le sotterrarono nel cortile di una a itazione in Via del Commercio numero

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1* che, guarda caso, in seguito divent' la mia nuova a itazione! Il caso volle che +uelle armi diventassero di l; a poco una fonte di molti guai per alcuni giovani del nostro paese! Il perch$ # presto detto, +ualcuno nel paese se ne accorse e pass' parola, alla fine la notizia si diffuse ed arriv' allorecchio di mio fratello, il partigiano 2urelio e dei suoi amici, i +uali sentendosi patrioti =in pectore> pensarono di recuperarle, lucidarle, oliarle e poi utilizzarle in +ualche modo! "er fare che cosa- "er fare i partigiani no- ) cos; si misero allopera! "rogettarono un loro piano che prevedeva lassalto, in una notte uia, al primo trasporto tedesco isolato che fosse capitato a tiro lungo la provinciale che da Capestrano porta a 1avelli! Bo progettarono lassalto e lo fecero davvero! /a non e ero successo e non potevano averlo perch$ a conti fatti lim oscata altro non fu se non una specie di arrem aggio fallito! 1el dettaglio le cose andarono cos;6 si appostarono a ridosso della provinciale, non distante da Capestrano, aspettarono sino allarrivo del primo camion e, +uando +uesto arriv' a tiro, il capo partigiano 2urelio ordin' di

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fare fuoco@ /a ahim#@ 1on ci si improvvisa guerriglieri su due piedi, +uelle armi erano o solete e non potevano funzionare ma loro non lo avevano capito! Ba mitragliatrice infatti riusc; a sparare un solo colpo, poi si incepp' ed allora i nostri spericolati partigiani fuggirono a rotta di collo gi% per il pendio a valle del luogo dove si erano appostati dileguandosi nella notte! Ba conseguenza fu che un presidio tedesco di stanza a 1avelli si insospett; e decise di segnalare il pericolo ai loro commilitoni in transito su +uella strada con cartelli con su scritto6 =)ctung +anditen>! )ppure neanche +uesto ast' a scoraggiare le attivit( partigiane di mio fratello 2urelio e della sua com riccola! Cuesta era composta da un gruppetto di cin+ue o sei persone che erano solite riunirsi alla sera a casa di 2urelio in Via delle ,piagge Frandi per ascoltare di nascosto =.adio Bondra> e progettare altre azioni! .icordo enissimo +uel rullo di tam uro e poi6 > .ui , radio -ondra, questa , la ++'>! Il regime fascista ne aveva proi ito lascolto e perci' loro la ascoltavano di nascosto parlando sottovoce e mantenendo asso il volume della

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radio, con prudenza insomma, attenti a non farsi scoprire! Invogliati dagli appelli alla resistenza che +uesta lanciava al nostro popolo, loro sentirono il dovere di seguitare ad impegnarsi in ogni sorta di azione di contrasto possi ile alle attivit( delle truppe tedesche! <ra le altre cose decisero di fare lunica cosa per loro pi% agevole, +uella di nascondere i prigionieri fuggiaschi che ogni tanto evadevano da un campo di concentramento tedesco situato nei pressi della citt( dell2+uila per poi facilitarne la fuga! "er carit(, +uesta s; che era unopera di solidariet( umana meritoria e condivisi ile per' anche +uesta era rischiosa, ed infatti, anche in +uesta attivit( le loro iniziative non andarono a uon fine! Vediamo perch$! /io fratello ed alcuni suoi amici passavano le loro giornate passeggiando ed oziando! 2ccadde che in uno di +uei giorni, mentre la loro com riccola passeggiava lungo la strada statale, venne avvicinata da una donna che si present' fingendo di essere una prostituta ma che in realt( era una spia al servizio dei tedeschi!! 1on le fu difficile farsi credere dai nostri annoiati peripatetici +uando confid' loro di aver nascosto nelle

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vicinanze alcuni fuggiaschi inglesi evasi da !un campo di concentramento! Incautamente la com riccola a occ' allamo ed accett' di occuparsene, si disse disposta a prenderli in consegna e di facilitarne la fuga e si dettero appuntamento al calar del sole, cascando in pieno nella trappola! Infatti una volta calata la notte, invece di trovare la donna con i fuggiaschi inglesi, trovarono i servizi segreti tedeschi con le armi spianate! Ba spia aveva fatto per i tedeschi un ottimo lavoro! /a non furono arrestati solo per +uesto episodio di fallito favoreggiamento di soldati inglesi perch$ in realt( i tedeschi cercavano i famosi = banditen> della strada di Capestrano ed erano convinti di aver messo le mani sulle persone giuste! Inutile dire che il loro destino a +uel punto sem rava segnato ma, anche +uesta volta, li aiut' la fortuna! Infatti dopo tante paure ed altrettante peripezie se la cavarono! In manette furono trasferiti prima nel carcere di ,ulmona, successivamente in +uello di &eramo ed # +uasi superfluo spiegare che rischiavano la fucilazione@ ) fu proprio mentre erano rinchiusi nel carcere di &eramo che li aiut' la dea fortuna ed avvenne il

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miracolo, perch$ i tedeschi erano ormai allo s ando, in procinto di fuggire ed avevano +uindi pro lemi pi% urgenti da risolvere per cui nella concitazione generale ne avevano affidata la custodia a carcerieri italiani! Cuesti da parte loro erano disorientati per il modo in cui si succedevano gli eventi e perci', dopo +ualche trattativa, si fecero convincere a chiudere un occhio ed alla fine addirittura scapparono rendendo cos; possi ile la loro evasione! Cuesta in ogni caso fu una evasione al cardiopalma, perch$ furono il ersaglio del tiro dei cecchini tedeschi che un po di ritardo si accorsero che stavano evadendo! "er non essere scoperti dovettero attendere che arrivasse la notte sdraiati immo ili in un campo di grano prima di proseguire la fuga, ma con il uio riuscirono a proseguire e si salvarono! ,cavalcarono a piedi il massiccio del Fran ,asso e riuscirono finalmente a tornarsene a casa +uando gli ultimi tedeschi se nerano appena andati via!

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L&AVVENTURA DI MIO PADRE SE'ASTIANO


/a ora, tornando di un giorno indietro nel tempo rispetto alla fuga di mio fratello, de o aggiungere alle peripezie di 2urelio +uelle di nostro padre ,e astiano! <u se+uestrato dai tedeschi nellultimo giorno della loro ritirata insieme alla sua asina 2ngelapalma! I soldati tedeschi gli re+uisirono il suo carro agricolo, lo fecero caricare con le loro ro e e gli ordinarono in modo perentorio di partire con loro! ) cos; i tedeschi, ,e astiano, 2ngelapalma ed il loro carro partirono tutti insieme nel uio della notte andando verso un destino ignoto! Immaginatevi langoscia che assali me, mia madre ed i miei nonni una volta rimasti soli! Aopo aver perso le tracce di mio fratello stavamo perdendo anche +uelle di mio padre! /a, devo riconoscere che per merito del suo coraggio anche +uesta volta tutto and' per il meglio! Infatti mio padre, dopo un viaggio di una trentina di chilometri che lo aveva portato nei pressi della citt( dell2+uila, alla sera tardi, mentre i tedeschi stanchi ed u riachi dormivano, si fece coraggio e ne approfitt' per

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fuggire portando con se anche lasina 2ngelapalma@ Il suo viaggio di ritorno a casa fu tortuoso e pieno di pericoli, avvenne di notte, lontano dalle strade di transito, con la persistente paura che lasina si mettesse a ragliare e che fosse +uindi scoperta la sua fuga spericolata! "er', per fortuna, i tedeschi si accorsero troppo tardi della sua fuga e non furono pi% in grado di rintracciarlo! Cos; dopo una fuga avventurosa e dallesito incerto attraverso viottoli e sentieri scoscesi, alla fine mio padre e la sua docile asina riuscirono ad arrivare in prossimit( del nostro paese e poi a ricongiungersi con la famiglia! ,opravvenne solo allora la +uiete dopo la tempesta!Fli eventi appena descritti furono infatti gli ultimi di una lunga serie che aveva coinvolto tutti, anche mio nonno ?iano! 2nche lui +ualche tempo addietro aveva avuta sua piccola avventura ma al cardiopalma, era stato protagonista di un salvataggio, un episodio, che se fosse andato storto avre e potuto costargli la vita!! /a mio nonno era una persona mite e con grande senso dellumana solidariet(! Bui, rischiando molto, riusc; a salvare un prigioniero austriaco che era appena

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fuggito dal distaccamento tedesco di stanza sotto i platani di piazza ,an!"elino! Baustriaco se lerano portato dietro i tedeschi per farlo lavorare al loro servizio e di certo non avevano nessun riguardo per lui, per' in un momento di distrazione dei suoi aguzzini era fuggito! 2veva ormai gli inseguitori alle spalle ma,!+uando stava per essere raggiunto, mio nonno riusc;, appena in tempo, a nasconderlo in mezzo al fieno del suo pagliaio! ,u ito dopo arrivarono gli inseguitori e alle loro domande mio nonno rispose di non aver visto nessuno dalle sue parti, i tedeschi tornarono indietro e fu cos; che laustriaco pot$ riprendere la sua fuga e mio nonno e e sala la vita!

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LA FINE DELLA RITIRATA TEDESCA


Fli ultimi tedeschi a transitare nel nostro territorio furono i soldati del genio guastatori! Costoro non li vedemmo neanche perch$ si tennero alla larga dal paese per' sentimmo i oati della loro dinamite usata per a attere i tralicci dellalta tensione, per distruggere ponti e ponticelli e danneggiarono la statale 10! /a, per fortuna, furono gli ultimi e, dopo di loro, sopravvenne una calma surreale! <u come la +uiete su ito dopo la tempesta perch$ anche le galline tornarono sulle strade! /a i guai no, +uelli per noi non erano finiti perch$ ci ritrovammo isolati e senza corrente elettrica! Ci volle del tempo perch$ il nostro modo di vivere tornasse normale! ,enza illuminazione, le strade di notte erano uie, e nelle case fummo costretti a riesumare vecchi lumi e lampade ad olio messe in disuso dai nostri nonni! Aopo il passaggio degli ultimi guastatori tedeschi ci aspettavamo larrivo immediato delle truppe alleate ed invece +ueste se la presero comoda, inviarono prima in perlustrazione un piccolo aereo che atterr' in un

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prato nella pianura antistante al paese di Collepietro e fu accolto dai navellesi con grande calore ed entusiasmo oltre che con grande curiosit( perch$ mai un aereo era atterrato prima nelle nostre campagne! Il suo pilota si ferm' giusto il tempo necessario per raccogliere le informazioni di cui aveva isogno e caricare una donna che si diceva ammalata ma forse non lo era! ,olo in seguito finalmente arrivarono le truppe alleate di terra! Ba tempesta era passata, la gioia fu tanta e da allora, anche se molto lentamente, ci fu possi ile riprendere la nostra vita normale!

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LA RIPRESA DELLA VITA NORMALE

) riprese respiro anche la mia vita in famiglia, ormai occorreva pensare di nuovo a progettare il futuro! 1egli anni prima della ufera mio padre aveva deciso che mio fratello 2urelio dovesse proseguire gli studi post elementari nella scuola superiore, nella citt( dell2+uila e gli dette la possi ilit( di conseguire la maturit( nel locale liceo scientifico! Aieci anni dopo di lui decise che toccava a me, perci' ritenne che gli stessi studi avrei dovuto farli anchio! 8 ene ricordare che in +uel tempo listruzione era considerata un lusso, possi ile solo per chi se lo poteva permettere! "er accedere alla scuola superiore dopo le elementari era addirittura o non era o ligatorio superare un =esame di ammissione#. 2llora per' listruzione postelementare ligatoria, perci' di scuole di +uel tipo ne esistevano poche e perci' +uellesame era possi ile sostenerlo solo nei luoghi dove +ueste scuole esistevano e cio# in citt(! ), la citt( a noi pi% vicina era +uella

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dell2+uila degli 2 ruzzi! Cuella era allora la citt( nella +uale operava tutta la urocrazia provinciale ragione per cui +uando i miei compaesani dovevano risolvere i loro pro lemi con lamministrazione pu lica, essendo ignoranti e non sapendo districarsi da soli, si rivolgevano ad una specie di azzeccagar ugli, domiciliato in +uella citt(, soprannominato /ettepanze. &ale soprannome era dovuto al fatto che +uando +ualcuno si rivolgeva a lui per essere aiutato, era ene che ussasse alla sua porta con i piedi, avendo le mani occupate da prosciutti, salsicce, uova, olio, vino e +uantaltro aveva a disposizione per lui, e per di pi% ,ettepanze non si mostrava mai sazio! .icordo che la notte prima dellesame di ammissione, mio padre mi svegli' a notte fonda, attacc' lasina al carretto ed insieme partimmo per B2+uila! Il viaggio dur' molte ore, lasina camminava piano e la strada da fare era tanta, circa 35 chilometri! Io ero preoccupato, eccitato per il fatto di andare in citt( ma non sapevo in +uale situazione di difficolt( mi sarei trovato! Invece, feci +uellesame e, +uando dopo +ualche giorno, ci comunicarono lesito, fui

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contento di apprendere che tutto era andato per il meglio e che ero stato ammesso a fre+uentare la scuola media! "er' onestamente ho ancora il sospetto che mi a ia, per cos; dire, aiutato il signor ,ettepanze! &ornammo a 1avelli e poich$ gli eventi ellici che si susseguirono furono +uelli che ho gi( descritti in precedenza, addio scuola, dovetti aspettare a lungo prima di iniziare gli studi regolari nella scuola media dell2+uila! 1el frattempo comun+ue, mio padre mi affid' alle cure di Aon Cesare, il pacifico prete del paese! /a, a +uel tempo, per i curati di campagna, specialmente +uelli di seconda categoria come Aon Cesare che aveva come superiore un arciprete, s arcare il lunario non era certo cosa facile, ragion per cui Aon Cesare si adattava a fare un po di tutto anche se non ne era allaltezza! Bui infatti cercava di insegnarmi un pochino di tutto, dallitaliano al latino, dalla storia alla geografia e insomma faceva +uello che poteva ma con scarso successo! Cuesto per due motivi, il primo perch$ non aveva lui stesso una preparazione adeguata per farlo, il secondo perch$ io, profondamente inserito comero in +uel contesto contadino,

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non avevo nessuna voglia di studiare ed andavo da lui con malavoglia, perci' apprendevo con scarso profitto! /a se non mi invogliava il fatto che Aon Cesare mi dava limpressione che gestisse i suoi insegnamenti in maniera approssimata e caotica, non mi aiutava neanche mio padre che si rivelava per me un nume tutelare negativo perch$ mi portava sempre con se al lavoro dei campi impegno che diventava cosi la mia occupazione principale facendomi sentire, a torto o a ragione, un contadino per il +uale lo studio, tutto sommato, non fosse poi cos; tanto importante! /a come poteva essere cos; ottimista mio padre se pensava che io alla sera, sporco e stanco comero, avevo ancora la voglia di mettermi a studiare@. Basciai gli insegnamenti di Aon Cesare alla fine della guerra e finalmente s arcai nella citt( dell2+uila per completare i miei studi! 1on tutti i pro lemi per' erano risolti perch$ listruzione ricevuta da Aon Cesare era stata una istruzione privata e piuttosto approssimata ed ufficialmente del mio grado distruzione non risultava nulla a nessuno! Aovetti +uindi sottopormi ad una specie di nuovo esame, +uesta volta piuttosto

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informale, di verifica delle mie conoscenze perch$, alle autorit( scolastiche, serviva capire da +uale livello potevano farmi partire! <eci con i professori il collo+uio richiesto, dopo di che loro decisero che avevo let( giusta e sufficienti competenze per poter fre+uentare nientemeno che la classe terza della scuola media, cos; di otto, senza avere prima fre+uentato n$ la classe prima e neanche la seconda! .itennero che poteva astare +uello che mi aveva insegnato Aon Cesare! )d e i la sensazione che avre e potuto andare anche meglio perch$ per poco non mi ammisero addirittura allesame di licenza media@ /iracoli di altri tempi@ "er' +uesti erano i rischi ed i miracoli del dopoguerra! ,uccessivamente ho pagato caro +uesto salto in avanti perch$, a mano a mano che fre+uentavo la terza media, con professori veri, mi rendevo conto di tutte le lacune che mi ero lasciato alle spalle! Comun+ue sia, malgrado tutto superai anche lesame di terza media!

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LE MIE DISAVVENTURE DI STUDENTE

Cera per' +ualcosa in me che non funzionava in modo giusto! Infatti incominciai a fre+uentare il liceo scientifico senza voglia di studiare, non mi sentivo a mio agio, sentivo che i miei compagni a+uilani avevano rispetto a me una marcia in pi%, io invece mi sentivo ancora un contadino ignorante ed ingenuo ed avevo la sensazione di essere in +ualche modo emarginato! "er esorcizzare +uella spiacevole sensazione e tentare di portarmi al livello dei miei coetanei tentai di eccellere almeno in attivit( eHtrascolastiche rifugiandomi nel gioco del pallone! /a se il mio tempo li ero lo consumavo soprattutto giocando a pallone era ovvio che mi rimanesse poco tempo per studiare ed poca voglia di farlo! ,tando cos; le cose fu inevita ile che, alla fine del secondo anno di liceo fossi occiato! /a a volte non tutti i mali vengono per nuocere perch$ +uellinsuccesso produsse nella mia vita una svolta radicale, vedremo come e perch$! Fi( la occiatura di per

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se mi aveva procurato un grande sconforto mi sentivo allo s ando, un fallito, per di pi% intervenne su di me in modo pesante anche mio padre ,e astiano che non esit' a trattarmi con maniere forti, fin troppo forti!

PAP SE'ASTIANO

) visto che lho tirato in allo voglio parlare anche di mio padre per far capire chi era costui! ,e astiano, figlio di contadini poveri, fu costretto da giovane, come molti altri contadini del suo paese, ad emigrare negli ,tati Dniti d2merica in cerca di fortuna! Vi arriv' come tutti in +uei tempi con una nave per via mare! Dna volta l; si rese su ito conto delle opportunit( che gli offriva lamerica e perci', siccome era una persona intelligente e volenterosa, non si limit' ad accettare la prospettiva di un lavoro +ualsiasi, cos; come del resto faceva la maggior parte dei suoi compaesani, ma intu; che in +uel contesto dalle ampie

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opportunit( listruzione era una cosa molto importante per chi voleva avere successo! ,i iscrisse perci' ad una scuola serale dove non solo impar' a leggere e scrivere linglese ma incominci' anche a fre+uentarvi un corso per ene, e che elettricisti! "are che se la cavasse molto

ricevesse elogi sperticati da parte di insegnanti e compagni di studio! "urtroppo per' +uelli erano i tempi in cui si stava com attendo in )uropa la prima guerra mondiale e gli ,tati Dniti entrarono in guerra anche loro! "oich$ lui aveva appena ottenuta la cittadinanza americana si sent; americano a tutti gli effetti e non si sa perch$ e consider' un dovere! Cos;, dopo un e la ella idea di arruolarsi nellesercito di +uel paese, forse lo reve periodo di addestramento, ottenuta la +ualifica di fuciliere scelto, fu mandato a com attere nel fronte francese! Ba sua guerra dur' per' meno di un giorno perch$, appena arrivato al fronte, fu ferito seriamente in prossimit( dellinguine dalle schegge di una om a nemica scoppiatagli vicino e se la cav' per miracolo anche dai gas asfissianti solo perch$ +ualcuno e e la ont( di infilargli in tempo la maschera

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antigas! <u portato nellospedale da campo, poi rimpatriato in 2merica dove fece una lunga convalescenza in ospedale! 2lla fine, con una pensione di guerra torn' in Italia dove, ormai anziani, vivevano i suoi genitori! Vi si sta il; definitivamente e si spos' con mia madre!

LA DIFFICILE CONVIVENZA FAMILIARE

) +ui praticamente finisce la storia di mio padre padrone perci' ora posso raccontare che cosa mi com in' in occasione della mia occiatura! Ba prima cosa che fece fu +uella di maltrattarmi in presenza dei miei coetanei nei pressi della mia scuola, comportamento orri ile che provoc' in me una vergogna tremenda, poi come se ci' non astasse, tornati a casa lui e mia madre decisero insieme di togliermi la parola mettendomi in +uarantena ed ignorandomi del tutto e +uesto fecero per lungo tempo! )ra come se io per loro non esistessi pi%@ <acevano finta di non

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vedermi e di non sentirmi, mi trattavano come se io non esistessi! Io in situazioni simili non avrei mai riservato alle mie figlie un trattamento del genere loro per' lo adoperarono per me! &ale comportamento # inutile dirlo mi sconvolse! /i sentivo un intruso nella mia stessa famiglia e +uello non era certamente il trattamento del +uale avrei avuto isogno! /a la cosa non fin; l; perch$ lanno alla riapertura dellanno scolastico per successivo,

punizione mi segregarono in collegio nel Convitto 1azionale dell2+uila! Boro ritenevano che l;, sotto stretta sorveglianza, non potendo uscire per scorrazzare nella citt( non avrei potuto fare altro che studiare per forza! ) +uesta volta e ero ragione perch$ nel giro di un anno studiai tanto da diventare il pi% rillante alunno della mia classe! Conservai +uella nomea e +uella posizione sino alla fine del corso di studi del liceo scientifico riportando agli esami di maturit( la migliore votazione di tutta la classe! Cuesto rasseren' di molto latmosfera familiare, mi sem rava che agli occhi della famiglia avessi finalmente ac+uisito +uella dignit( e +uel rispetto di cui avevo estremo isogno! )ro

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pi% sereno, +uasi felice, ma non tutti +uei pro lemi miei che venivano da lontano erano risolti! )rano state troppe e troppo profonde le umiliazioni e le ferite del passato che era impensa ile che potessero rimarginarsi cos; facilmente! ) poi, cera ancora +ualcosa nel loro comportamento verso di me che mi metteva a disagio! ,enza rispettare minimamente la mia personalit( loro seguitavano a trattarmi come se potessero disporre di me a loro piacimento trattandomi da padroni, non mi lasciavano spazio, mi impedivano di fatto la li ert( di contatti relazionali con i miei coetanei! ) fu per +uesto che, per sfuggire allo stato di schiavit% in cui mi tenevano, facendo leva sui miei ultimi successi scolastici chiesi ed ottenni di poter proseguire gli studi alluniversit(!

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LA DISDICEVOLE ESPERIENZA DI TORINO

Ba mia scelta cadde sulla facolt( di ingegneria presso il politecnico di &orino! <eci +uella scelta non per vocazione ma perch$ volevo allontanarmi +uanto pi% possi ile dalla mia famiglia in modo da evitarne +ualsiasi controllo e godermi finalmente la mia li ert(! Intimamente sapevo che dal punto di vista professionale +uella era una scelta s agliata per' volli farla lo stesso! ) loro mi accontentarono! Intanto 2urelio, il mio fratello maggiore, si era laureato in Chimica alluniversit( di ?ologna e pensava come sempre solo ai fatti suoi, pur avendo pi% esperienza di me non mi dette nessun consiglio e mi lasci' partire semplicemente ignorandomi! 1on cera nessuna comunicazione fra di noi, non succedeva mai che lui avesse +ualche attenzione per me, preferiva ignorarmi forse anche perch$ si vergognava di me perch$ i miei genitori mi gestivano come un garzone di famiglia! Oggi mi accorgo che, gira e rigira, non riesco ancora a fare a meno di

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ricordare con tristezza le difficolt( del passato! /a vado avanti con il racconto! "rima dellinizio dellanno accademico nel "olitecnico arrivai a &orino! "artii in pullman per .oma e da .oma proseguii in treno per &orino! "rima di allora non avevo mai viaggiato su di un treno, +uella fu la prima volta! .imasi un paio di giorni in al ergo, poi presi alloggio in un pensionato universitario situato in una contrada di &orino chiamata <ioccardo, fra &orino e /oncalieri! Cuel pensionato era gestito da "adri /aristi! Vi trovai un am iente molto diverso da +uello del Convitto 1azionale perch$ i preti lasciavano ai loro studenti ospiti piena autonomia di comportamento! )d io non e i sufficiente forza per gestire al meglio +uella improvvisa li ert(! 1on vi ero a ituato e per di pi% avevo estremo isogno di sentirmi li ero e di gestirmi a modo mio! "er i suddetti motivi di +uella li ert( non seppi fare uon uso! &rascinato dal vento delle mie pulsioni personali non riuscii +uindi ad evitare di cadere in +uella trappola che io stesso avevo preparata! ), a favorire il mio fallimento gioc' il fatto che, siccome noi ospiti eravamo tutti studenti

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universitari, avevamo creata una unatmosfera goliardica troppo spensierata, e poich$ oltre me anche altri miei compagni, arrivati a &orino dal sud, avevano allincirca i miei stessi pro lemi, non riuscivamo a studiare con +uella convinzione e perseveranza che sare e stata necessaria! Insomma, fatta eccezione per alcuni virtuosi, la maggioranza degli studenti del pensionato preferiva scorrazzare per la citt( in cerca di divertimento! 2ndavamo volentieri a teatro, giocavamo volentieri a pallone, per' fre+uentavamo luniversit( con fastidio e non trovavamo molto tempo da dedicare allo studio! "er di pi%, su insistenza dei miei amici forse un pochino pi% fur i di me ed in cerca di polli da spennare, imparai, si fa per dire, a giocare a poJer! Io non avevo la grinta del giocatore e non avrei potuto permettermelo, per' il vizio del gioco # un vizio satanico che una volta preso non te lo togli pi%, a meno che non ti accade +uello che accadde a me! 1oi poJeristi ci eravamo tanto appassionati a +uesto cinico gioco che spesso restavamo a giocare sino a notte fonda ed io lo facevo malgrado perdessi sempre parte di +uei soldi

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che i miei genitori mi inviavano per pagarci la pensione! <ui tanto stupido e sconsiderato che mi giocai persino i soldi con i +uali avrei dovuto pagare un mese di retta, e compiuto il misfatto, dovetti ricorrere a degli stratagemmi per rimediare! Insomma, in poche parole im rogliai i preti o almeno cos; pensai io, ma forse in realt( loro e ero piet( di me e chiusero un occhio! Ba cosa incredi ile fu che, malgrado tutto, un po di profitto nello studio lo ottenni lo stesso perch$ riuscii a superare diversi esami importanti come +uello di analisi matematica, analitica, chimica, mineralogia ed altri! /a ora, visto che ci sono, in +uanto a fatti incredi ili ve ne racconter' uno del tutto particolare! 2ccadde un giorno nel +uale il destino decise di giocare con me e mi mise molta paura! <u uno scherzo di cattivo gusto +uello che il destino fu sul punto di farmi! <orse voleva punirmi per la mia vita dissoluta ma, per fortuna, allultimo momento si confuse, si distrasse e moll' la preda! Cuel giorno io ed un mio compagno ed amico carissimo, salvadoregno, che si chiamava Buis decidemmo di andare in riva al "o per fare un agno in un posto in cui

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sulla riva vi era una piccola spianata di sa

ia! Io non

sapevo nuotare e stavo ene attento a che la corrente del fiume non mi portasse con se! Ci' malgrado, mentre ero in ac+ua, sentii mancarmi la terra sotto i piedi ed affondai! <ortuna volle che, un istante prima di essere sommerso dalle ac+ue, riuscii a gridare cercando aiuto dopo di che, con la mente attiva come un vulcano, mi preparai a morire! Chi non ha mai vissuto una esperienza del genere non pu' neanche immaginare +uale folla di tragici pensieri ti possono passare per la mente in pochi istanti /a per fortuna che cera Buis perch$ +uando credevo di essere gi( morto accadde il miracolo, il destino forse ci ripens' credendo che la lezione mi sare e astata e permise al mio amico di salvarmi la vita! Infatti Buis riusc; ad individuarmi, ad afferrarmi per un raccio ed a portarmi a riva +uando il mio corpo era gi( sparito sottac+ua! 2ncora oggi mi monta la paura +uando ripenso a +uell avvenimento e nello stesso tempo sento una grande gratitudine per il mio generoso amico con il +uale dopo tanti anni ho perso i contatti ma che mi piacere e rivedere

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nel caso esista ancora in vita! Frazie Buis!@ Aopo +uel rutto incidente, piano, piano, la mia s ornia di li ert( si attenu' ed allincoscienza su entr' la riflessione! /i resi conto che le cose non potevano seguitare ad andare cos; e che perci' sare e stato opportuno cam iare aria e su ito!

DA TORINO A ROMA

) fu per +uesto motivo che a andonai gli studi nel "olitecnico di &orino e mi trasferii alla universit( Ba ,apienza di .oma, cam iando facolt( passai da Ingegneria a /atematica e <isica! Il cam io si rivel' per' un disastro perch$ molti degli esami superati a &orino non mi vennero convalidati e perci' invece di un passo avanti mi resi conto di aver fatto un passo indietro! Oramai per' la frittata era fatta ed io non potevo farci pi% nulla! /i sentivo come un al ero senza foglie, come uno s andato che non ne azzecca mai una, ed ero in un tale stato confusionale da non riuscire

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pi% a concentrarmi nello studio@ ,offrivo dinsonnia, ed il solo aprire una dispensa universitaria mi faceva venire il voltastomaco! ,i trattava del rifiuto assoluto di un percorso che ormai si prospettava per me come un completo fallimento! "otete immaginare +uali furono le ripercussioni di +uesto stato di cose in famiglia!! Come era prevedi ile, i rapporti con i miei genitori tornarono ad essere a dir poco molto tesi! Cuello che mi faceva pi% male era la mancanza di dialogo con loro, mai che a iano cercato di chiedermi spiegazioni, di parlarmi, di comprendere, di chiedermi come potevano aiutarmi, di manifestare per me dellaffetto malgrado che le avessi s agliate proprio tutte! ), tutte le volte che io tentavo di essere affettuoso con loro nella speranza di essere aiutato, loro mi schivavano e si schermivano! 1on mi capivano! 2lla fine diventammo separati in casa, fra di noi cadde definitivamente il silenzio +uasi assoluto, non avevamo pi% nulla da dirci, ci ignoravamo a vicenda! <rustrato, umiliato, disorientato, in uno stato danimo disastroso avendo persa persino la fiducia in me stesso, mi sentivo come paralizzato non

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essendo capace di trovare soluzioni alternative alla mia situazione! 2lla fine per', a denti stretti, non potendo fare altro dovetti riprendere comun+ue a studiare! )d allora il destino, ancora una volta, decise di, aiutarmi e lo fece per caso senza farsene accorgere! Infatti fu proprio in +uel periodo che accadde +ualcosa destinata a cam iare la mia vita!

L&INCONTRO CON LA MIA FUTURA MOGLIE

Aopo tanto uio un po di luce, ci fu il mio primo incontro con una fanciulla diventata poi mia moglie! 2ccadde tutto per caso e vi voglio raccontare come! Aovete sapere che a +uellepoca la mia famiglia risiedeva in +uel piccolo orgo d2 ruzzo chiamato 1avelli, in una via che si chiama Via delle ,piagge Frandi! )ra il mese di maggio e vicino alla nostra a itazione, a ridosso della strada principale del +uartiere, avevamo un orto recintato dove, a ar icato

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sulla rete metallica di recinzione esisteva un el rosaio! Dn giorno, uscendo di casa, sorpresi una ragazza che, infilata una mano attraverso la rete metallica, stava cogliendo dal rosaio una rosa! 1on riuscii a fare diversamente ed approfittai di +uelloccasione perch$ la ragazza mi sem r' molto carina! /i venne su ito il desiderio di essere galante con lei! Ael resto lei era una ragazza che aveva diciotto anni ma ne dimostrava anche di meno ed era di una freschezza e di un profumo pari a +uella della rosa, ed allora non potei proprio farne a meno, colsi la rosa e con gar ata galanteria gliela offrii@ /i innamorai di lei allistante@ Ci fidanzammo! /a per lungo tempo nella mia vita anche +uesta volta in famiglia la fortuna mi volt' le spalle ed infatti, +uando i miei genitori lo vennero a sapere apriti cielo, dovetti fare i conti con la loro cocciutaggine specialmente con +uella di mia madre! 2 loro +uel fidanzamento non piaceva! Il mio matrimonio avre ero voluto com inarlo loro indipendentemente dalla mia volont( e +uesto la dice lunga su +uale era il loro modo di pensare e come era distruttiva per un figlio la loro pretesa

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di esserne i padroni assoluti! ) cos; alle mie ferite del passato se ne aggiunsero altre procuratemi dai miei genitori ed in famiglia si e si apr; un altro fronte di attaglia! "er', se loro erano testardi io ero pi% testardo di loro, avevo fatta la mia scelta, ero sicuro che fosse la scelta giusta ed ero +uindi deciso ad andare ad ogni costo per la mia strada! Inutile aggiungere che +uesta decisione mi cost' molto perch$ dovetti sopportare molte offese da parte loro e su ire minacce e soprusi di ogni tipo! /io fratello, perch$ dovete sapere che in famiglia viveva anche un fratello, ne frattempo si era laureato in chimica presso luniversit( di ?ologna ed aveva trovato un lavoro da insegnante in una scuola di "ratola "eligna dove si era anche fidanzato e poi sposato! Bui per' non mi aiut' mai, in nessuna circostanza, tuttaltro! "er +uesto un el giorno, non riuscendo a sopportare pi% +uella situazione di ostilit( che cera in famiglia, decisi di andar via da casa! <eci la mia piccola valigia e me ne andai nella citt( dell2+uila dove risiedeva la mia ragazza!Vi trovai lavoro come istitutore allo stesso Convitto 1azionale in cui ero stato da studente! Il vitto e

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lalloggio erano garantiti ed in pi% mi pagavano un piccolo stipendio mensile!

LA VITA MILITARE

"er' cos; passavano gli anni e +uando raggiunsi let( di ventisei anni dovetti a andonare tutto! e licenziarmi perch$ fui costretto a partire per il servizio militare! &ornai a casa per salutare, malgrado tutto, i miei genitori ma non trovai laccoglienza che almeno in +uella circostanza speravo! ,em ra incredi ile ma +uando partii loro non mi salutarono neanche, n$ ritennero di darmi +ualche lira per le mie eventuali necessit(, me ne andai via solo ed amareggiato, con una valigia ed il solo iglietto ferroviario fornitomi dallesercito! Aopo un lungo e tortuoso viaggio in treno arrivai ad 2scoli "iceno alla scuola allievi ufficiali di complemento! <ui assegnato alla settima compagnia! Cui la vita era dura, +uelli che ci comandavano per

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spersonalizzarci e farci entrare nelle vesti dei marmittoni e renderci docili e pronti alla cieca u idienza a +ualsiasi ordine, una delle prime cose che ci ordinarono di fare fu +uella di ripulire, procedendo a stretto contatto di gomito, tutti gli spazi er osi della caserma da tutti i mozziconi di sigaretta che vi si trovavano! Fuai se davanti a noi ce ne sfuggiva +ualcuno, ci punivano per la nostra disattenzione! 2l mattino la sveglia era alle cin+ue, poi di corsa tutti in fila nel cortile in pantaloncini e maglietta a fare una mezzora di ginnastica, dopo di che si andava in refettorio per fare la colazione! ,uccessivamente si provvedeva alla pulizia dei cessi ed infine si andava in aula ad assistere alle lezioni di tecnica e tattica militare! I pasti erano +uasi immangia ili ed io purtroppo non avevo alternative o consumavo +uelli o niente altro! 1on avendo altre risorse, potevo disporre, e solo alla fine di ogni due decadi, di circa duemila lire, al lordo delle trattenute, che non potevo spendere perch$ ne avevo isogno +uando, dal sa ato alla domenica, ottenevo i permessi di licenza di trentasei ore, per pagarci il iglietto dellauto us che mi portava

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all2+uila dove risiedeva la mia ragazza! Ba permanenza di circa sei mesi ad 2scoli "iceno fu +uindi per me una specie di lungo incu o che si aggiungeva a +uelli del passato! Infatti +uando finalmente alla sera cera la li era uscita, ero costretto ad uscire da solo, non certo per mia volont(, ma perch$ non avevo i mezzi economici adeguati per accompagnarmi ai miei commilitoni i +uali invece fortunati loro, facevano aldorie e si divertivano andando a cena nelle trattorie della citt(, oppure andando al cinema o in altri ritrovi! Io invece ero costretto ad uscire da solo non sapendo neanche dove andare, camminavo a caso per le strade della citt( senza fermarmi da nessuna parte, giusto il tempo per arrivare allora della ritirata! "er capire certe sofferenze isogna averle vissute! Io stringevo i denti e malgrado tutto andavo avanti con la sola forza di volont(! Con il passare dei giorni ero diventato magrissimo e per di pi% soffrivo senza che lo sapessi di calcolosi renale! .imasi in +uel di 2scoli "iceno +uei cin+ue o sei lunghissimi mesi della durata del corso! Cuando lo finimmo i miei superiori mi comunicarono che mi avevano assegnato alla scuola di

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artiglieria contraerea per allievi ufficiali di complemento di ,a audia! Aopo una reve licenza ripartii dun+ue per ,a audia! Cui le cose non cam iarono di molto, limporto della decade era sempre lo stesso! Be mie li ere uscite serali anche +ui erano come +uelle di 2scoli "iceno! "er di pi%, le spese di viaggio per andare all2+uila erano maggiori perch$ il viaggio era pi% lungo! 1on era proprio il caso di stare allegri neanche +uesta volta! <ra le cose che ricordo con pi% raccapriccio # che l; a pranzo ogni giorno ci servivano sempre rigatoni al rag%, pollo e patatine! Il resto # per me cosa del tutto da dimenticare! )d a ,a audia rimasi per altri cin+ue o sei mesi fino alla fine del corso! 2nche a ,a audia ero solo e lunico mio conforto lo trovavo nella corrispondenza con la mia ragazza che aveva una fre+uenza +uasi giornaliera! Dna sola volta ricevetti inaspettatamente i saluti da mio padre attraverso una cartolina illustrata mandatami da 2 ano &erme dove lui si trovava per fare i fanghi perch$ soffriva di artrite! /a grazie al cielo, come tutte le cose di +uesto nostro mondo, anche +uesto corso di addestramento di ,a audia

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finalmente arriv' a conclusione e, con i gradi di sottotenente di complemento, fui destinato al raggruppamento di difesa antiaerea territoriale di ,avona la cosiddetta A!2!&! <u +ui che mi resi definitivamente conto che, anche se il contesto era completamente cam iato, di non essere io adatto alla vita militare! /a, prima di me se ne era reso naturalmente conto anche il colonnello comandante del raggruppamento il +uale fece scrivere poi sul mio foglio di congedo6 =scarsa attitudine militare>@ /a visto che ci sono, voglio raccontarvi come andarono le cose anche l; a ,avona! Cuando arrivai nel raggruppamento di destinazione, con indosso la divisa nuova di sottotenente, fui assegnato allufficio comando! Cui pensavo che +ualcosa mi avre ero fatto fare, invece la mia presenza era praticamente ignorata dagli altri addetti allufficio, tutti seguitarono a fare il loro lavoro ignorandomi, non mi assegnarono n$ mi proposero nessun lavoro ed io avevo limpressione di stare l; solo a fare la comparsa! Cuesta cosa mi infastid; al punto che dopo alcuni giorni non mi feci pi% vedere! 2pprofittando del lassismo generale,

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preferivo varcare in uscita lingresso della caserma e, salutata la osse+uiosa sentinella di turno, raggiungevo la spiaggia che si trovava a due passi dalla caserma! &ornavo in caserma giusto allora del pranzo e mai nessuno si accorse delle mie assenze, o almeno non se ne cur' nessuno! "er me +uesto voleva dire che in realt( in caserma non servivo! "er', a prescindere dallo strano andamento delle cose, confesso che +uestultimo periodo di servizio militare mi fu molto utile perch$ percepii finalmente una paga pi% decente della decade che mi consent;, risparmiando al massimo, di accumulare un piccolo gruzzoletto!

IL RITORNO A CASA

Dna volta tornato a casa la prima cosa di cui e i isogno fu +uello di mettere mano al mio gruzzoletto guadagnato, si fa per dire, a ,avona! 1e e i un estremo isogno per le

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mie necessit( personali urgenti specialmente in vestiario! Intanto erano passati circa sedici mesi da +uando avevo lasciato lincarico di istitutore nel convitto nazionale dell2+uila! ) correva lanno 1353 +uando ottenni il congedo ed io, una volta a casa, senza prospettive, senza un lavoro, dovetti seriamente riflettere sul come utilizzare il mio incerto futuro! /i sentivo come paralizzato, mi rendevo conto con tristezza che non avevo alternative e che la cosa pi% opportuna da fare era +uella di tapparmi il naso, riprendere seriamente gli studi e concluderli! 1ello stesso tempo per', mi infastidiva molto lidea di non avere appigli per gestirmi da solo senza pesare ancora sui miei genitori! ,entivo di avere un assoluto isogno di intraprendere una +ualsiasi attivit( e che mi mi desse rendesse la economicamente di vivere indipendente possi ilit(

serenamente! <inalmente per' +uesta volta la fortuna mi venne incontro ed io lafferrai a piene mani! Il caso volle che poich$ +uello era un periodo in cui, finita la guerra e completata la ricostruzione, la nazione era in pieno sviluppo e perci' i governanti di allora si resero conto che

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si doveva passare velocemente da una civilt( contadina ad una civilt( preindustriale! Ba prima cosa da riformare era la scuola! "oich$ il grado di istruzione del popolo italiano era mediamente asso, nellintento di innalzarlo, lo stato incominci' ad aprire molte nuove scuole decentrate rispetto a +uelle prima esistenti solo in citt( situate in posti dove prima non esistevano affatto,! <u per +uesto che nel mio paese fu istituita la prima classe di un Istituto di 2vviamento "rofessionale! Il pro lema era che, poich$ gli insegnanti laureati non erano sufficienti a coprire i nuovi posti di insegnamento si dovette ricorrere allutilizzo dei laureandi! ) +uesta fu la mia fortuna che mi tir' fuori dai guai! )ra proprio +uello che mi ci voleva, approfittai di +uella circostanza, chiesi di essere assunto come insegnante di /atematica nella prima classe della nuova scuola di 1avelli! <ui accontentato e vi insegnai a tempo determinato come supplente annuale! Banno successivo fui confermato nellincarico esteso anche alla seconda classe, e lanno appresso esteso anche alla terza classe! Cuesta volta avevo preso tanto seriamente il mio ruolo di insegnante che decisi

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di svolgere il mio lavoro con molto impegno! riuscii a dare ai miei alunni il meglio di me e fui molto apprezzato per i risultati da me ottenuti sia dai colleghi che dalle famiglie degli alunni, cosa +uesta che mi permise di incominciare a recuperare +uella tran+uillit( e fiducia in me stesso di cui avevo estremo le cose a isogno! ,apevo per' che la soluzione ero cam iate e perci' occorreva definitiva dei miei pro lemi era ancora lontana, sapevo che reve sare assolutamente che mi laureassi! /a la svolta determinante che cam i' la mia vita la propizio la mia fidanzata la +uale, malgrado che lei avesse il diploma di maestra elementare aveva trovato lavoro a .oma presso lIstituto Centrale di ,tatistica, ragion per cui decise che era tempo che ci fossimo sposati! <u una decisione che mi colse di sorpresa perch$ non avendo io un lavoro sta ile avevo paura del futuro per' malgrado io fossi molto preoccupato e perplesso ci sposammo nellanno 13*3, il sei di otto re, nella cattedrale dell2+uila!

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IL TRASFERIMENTO A ROMA

Aopo di che fui costretto a lasciare linsegnamento a 1avelli per trasferirmi a .oma dove lavorava mia moglie! 2 .oma prendemmo in affitto un piccolo appartamento mo iliato vicino a Via Veneto al costo di 3*!444 lire al mese! ) fu +ui che portai tutto +uello che avevo, una sola valigia con i miei li ri e pochi effetti personali! .icordo che di affitto pagavamo trentaseimila lire al mese +uando dal macellaio lo spezzatino di vitella costava duemilacin+uecento lire al chilogrammo! ) per di pi% lavorava solo mia moglie! "erci' mi detti molto da fare per trovare un lavoro e poich$ lunico lavoro che sapevo fare era +uello dellinsegnamento lo cercai nelle scuole private di .oma perch$ trovarlo nella scuola statale, nelle mie condizioni di non laureato era impossi ile! )ro molto preoccupato per il nostro futuro perch$ +ualche lavoro nelle scuole private lo trovavo per' si trattava sempre di lavori precari che da un anno allaltro potevano finire! Bunico

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lato rassicurante del nostro menage era che ormai, risiedendo sta ilmente a .oma, fui in grado di riprendere a fre+uentare luniversit( perch$ ero deciso a laurearmi ad ogni costo pur non avendo la preparazione che avrei voluta! ) cos; fu, nel mese di fe <inalmente dallotto re raio a denti stretti mi laureai in successivo, alla riapertura matematica e fisica alluniversit( Ba ,apienza di .oma! dellanno scolastico, e i accesso con pieni diritti

allinsegnamento nella scuola statale! )ra +uello che volevo, fu la svolta di una vita perch$ +uellevento, dal punto di vista temporale, coincise con il vertice di una para ola con la go a rivolta verso il asso che da +uel momento incominci' a risalire! In altre parole fu da +uel momento che, una volta con+uistata la tanto agognata semiG tran+uillit( economica, inizi' per me un periodo molto lungo durante il +uale pian piano riuscii a curare, cicatrizzare, se non a guarire del tutto, molte delle ferite del mio tormentato passato! <inalmente, a mano a mano che mi li eravo da +uella zavorra pesante che mi ostruiva i canali della mente, recuperavo la coscienza del mio vero modo di

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essere! /a confesso che c# voluto ancora molto tempo perch$ la mia guarigione potesse considerarsi completa o +uasi! )cco perch$, solo dopo di allora, la storia della mia vita # diventata a poco a poco la storia di una vita normale! )d # stato ello scoprire, dopo tante sofferenze, di avere ancora un cervello in grado di ragionare, a modo suo si intende, per' sempre in uona fede! ), a +uesto punto, con la mente sgom ra da zavorre e pregiudizi, ho incominciato ad osservare e giudicare il mondo con disincanto, usando solo la mia ragione in maniera autarchica e con spirito critico senza tener conto in alcun modo delle pi% comuni suggestioni della gente! 1on ho mai assor ito il pensiero di massa Che diavolo@ 1on sar( mica proi ito rivendicare li ert( di pensiero- 2 molti pu' dare fastidio che alcune mie osservazioni e le conseguenti meditazioni solitarie si siano esplicitate in una collana di favole = fuori norma>raccolte in un volume dal titolo6 %F)0O-1 a modo mio# pu licatomi a denti stretti da una casa editrice inaffida ile! Inaspettatamente ho scoperto che oltre al piacere della meditazione esiste anche il piacere di scrivere!

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&roppo tardi- "u' darsi, so che avrei isogno di rigoroso tirocinio per' alla mia et( imparo soltanto facendo! ) comun+ue, come suole dirsi, # meglio tardi che mai, ora con la mente li era mi rimane la malinconia dellet( per' faccio finta di avere accantonata la mia vita passata e vado avanti! Il fatto # che dal punto di vista mentale mi sento un vulcano, ho la mente perfettamente funzionante, forse troppo, se considero il fatto che metto tutto in discussione senza riguardi per nessuno!

RIFLESSIONI FINALI

Dna delle credenze che faccio particolarmente fatica ad accettare consiste nel fatto che lumanit(, da sempre, alla ragione ha sostituito la =supposizione> e la verit( # stata sostituita dalla ugia dando cos; spazio a +uelle = pandemie di fantasie collettive> che traggono origine solo da una ar itraria ed infondata interpretazione della realt(! 2lla

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certezza si # sostituita la speranza! Il motivo va cercato nel rifiuto della certezza della morte e nella speranza dellaldil(! &uttavia, poich$ io da solo non ho la forza e la capacit( per cam iare landamento delle cose, sono costretto a starmene alla finestra senza poter fare nulla, anzi la finestra spesso la chiudo per non vedere le storture e le nefandezze di un mondo che non condivido e che mi procura la nausea! 2 scanso di fraintendimenti +ui ri adisco che per esempio lo sport # cosa ella ed utile per' +uando come il calcio viene utilizzato per alimentare assi interessi commerciali allora diventa una fa rica di illusioni che alleggerisce le tasche della povera gente ingrassa +uella pletora di persone che lo gestiscono e distoglie le menti sia dai pro lemi reali della vita sia dai veri interessi culturali! Aevo confessare che, da pensionato, mi sare uon e piaciuto fare come facevano gli

antichi romani i +uali +uando smettevano di occuparsi della =cosa pubblica> si dedicavano alla coltivazione del loro orticello fuori o dentro le mura di .oma! Il mio orticello ce lavrei avuto anchio, per' si trova nel mio paese natale ed

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# +uello al +uale si dedicava con molta passione mio padre in et( avanzata! "urtroppo c# stato il terremoto in 2 ruzzo ed il mio orticello e diventato inaccessi ile e comun+ue per diversi motivi non sono pi% in condizioni fisiche idonee per poterlo fare ed allora ho ripiegato sullesercizio della mente! :o s agliato- ,ono sicuro di no perch$ +uesta # una opportunit( che consente a noi persone anziane, una volta li eratici dagli assilli giovanili, di mettere a fuoco tanti aspetti della vita che in precedenza avevamo trascurati! Insomma # lora delle riflessioni! Ael resto, ad usare la mente non solo non # cosa inutile ma # soprattutto un piacere! ,emmai +uello che genera in me un po di tristezza # lincapacit( di comunicare agli altri +uello che penso, forse le conclusioni delle mie riflessioni nessuno mai le legger(! ) forse interesseranno a pochi! /a tant#, poco me ne importa, perch$ limportante # lessere sicuri delle proprie verit( ed io ne sono sicuro e non dico ugie! /a c# di pi% perch$ confesso che a furia di scrivere, sia pure da dilettante e con uno stile = fai da te>, alla fine, +uasi senza esserne consapevole, ho scoperto il piacere di farlo, non

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solo occupandomi di me stesso, ma anche delle vicende di +uesto nostro strano e complicatissimo mondo! <ra le cose che si capiscono a volte solo ad una et( avanzata ho capito che +uando il corpo invecchia e man mano perde alcune sue prerogative, la mente invece, se si mantiene in funzione, si arricchisce sempre di pi% perch$ osserva il mondo con disincanto e fa tesoro di tante nuove conoscenze cosicch$ pi% verit( scopre e pi% ancora ne vuole scoprire!! Cuello che per' non si pu' fare # adattare il mondo alle nostre esigenze mentre # molto pi facile adattare noi stessi alle esigenze della natura! 2lla fine una # soprattutto langoscia che mi rimane e che si concretizza nella domanda6 perch$ in +uesto nostro mondo tutto ci' che comincia, finisce- Ba verit( sta nella fisica o nella metafisica- )d esistono davvero +uesti due mondi cos; diversi eppur conseguenti- Cuello fisico e +uello metafisico- /i viene da ridere perch$ io credo di sapere +ual # la risposta giusta ma non ve lo voglio dire! "er' chi legge non ci faccia caso, provi a ragionare con la sua testa e

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ad essere un tantino pi% ottimista di me se ci riesce! 2uguri@

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Re#("$ Al"e)i$

LA STORIA DI FAUSTO

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LA STORIA DI FAUSTO

?uttati <austo, uttati@ Fli grid' disperatamente un suo amico mentre la loro nave affondava! /a <austo non sapeva nuotare e perci' allamico non rimase che piangerlo! Il giovane Cantalini <austo era nato a 1avelli, paese di montagna nel cuore dell2 ruzzo, in provincia dell2+uila, paese di contadini! 2pparteneva ad una famiglia numerosa composta dai genitori, da en +uattro figli maschi e due figlie femmine! 2vevano tutti la residenza a 1avelli ma vivevano a "opoli, in provincia di "escara, perch$ il capofamiglia aveva trovato lavoro in uno sta ilimento chimico a ?ussi, paese non distante da "opoli! Aei suoi tre fratelli lui era il maggiore, il pi% grande dopo di lui era <rancesco, e poi, via, via, venivano prima 2ldo e poi Carlo il pi% piccolo dei maschi, seguivano le due sorelle /aria e

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Bucia o Buciana come la chiamava <austo! Correva lanno 1341 +uando <austo, allet( di appena diciannove anni, si affid' al destino che per' si prese gioco di lui e lo eff' dopo averlo trascinato nellunica avventura della sua vita! In una famiglia cos; numerosa come la sua, nella +uale lavorava solo il capofamiglia, non doveva essere semplice far +uadrare i ilanci familiari! "er +uesto motivo, <austo, che era ormai +uasi maggiorenne, decise di arruolarsi nel Corpo della .! Fuardia di <inanza! Ignorando il fatto che era in corso una guerra, lui e e due tipi di incentivi per farlo, il primo era la possi ilit( di contri uire al ilancio familiare ed il secondo era la speranza che in +uel Corpo lui riuscisse a fare carriera! )ra un ragazzo uono, religioso, amava la patria e la famiglia, era volenteroso, ma un po troppo credulone! Inoltre, non aveva un apprezza ile grado di istruzione in +uanto, a +uei tempi, nei piccoli paesi contadini d2 ruzzo,

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listruzione era un lusso che non tutti si potevano permettere! 2i contadini di allora astava ci' che a stenti avevano imparato nella scuola elementare, in pratica, la cultura per loro non era necessaria perch$ per la coltivazione dei campi astava la loro esperienza! Cuei contadini si accontentavano di saper leggere e scrivere e poco importava loro la grammatica e la sintassi! "erci', non facciamoci nessuna meraviglia, allora si scriveva male perch$ si parlava male, e si parlava sempre in dialetto, e +uando si scriveva veniva fuori una scrittura con tanti strafalcioni, met( in italiano e met( in dialetto! Cuesta era la norma e non se ne scandalizzava nessuno! <austo non era diverso dagli altri! ) fu con +uel tipo di agaglio culturale che i due compaesani ed amici <austo ed Dgo partirono insieme da 1avelli con le loro valigie di cartone! "rima tappa a .oma e poi, in treno, via verso "redazzo in provincia di &rento dove erano

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attesi alla scuola della Fuardia di <inanza! B; li aspettava un altro navellese di nome 2niceto! Cuando vi arrivarono era il mese di settem re dellanno 1341 e <austo si affrett' a descrivere alla famiglia dovera, +ualera la vita di caserma e a +uanto ammontava la paga 6 L)d )niceto gli hanno gi dato tutto, gli hanno dato una valigia e una cassa con tutto il necessario occorrente. )ppena che mi danno anche a me l(occorrente rimander la valigia2&ove siamo noi vi , una bella caserma siamo vicinissimo al paese il quale , a 3435 metri sul livello del mare2nei dintorni non si vedono che montagne altissime, vi , gi la neve sulle cime dei monti pi6 alti. /i sente un po( freschetto, e a me fa molto impressione2io mi trovo molto bene anche perch c(, )niceto al quale gli posso chiedere qualche consiglio, lui ci aiuta ha voluto persino lavarmi la cavetta il primo giorno che siamo arrivati2/to scrivendo sulla branda insieme con

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)niceto e con 7go2&omani forse ci manderanno a fare la prima marcia, ma io me la caver perch domani sar di ramazza!!L/tate tranquilli Fausto sta bene e distintamente vi saluta )nicetoL!!er il mangiare sto benissimo, e sto facendomi una scorpacciata di frutta che sta a met prezzo di quando era gi a !opoli, e come sai a me piace molto e non ci faccio casoL!er far di tutto per venire a "atale con la licenza premio che probabilmente ci daranno2 ieri ci hanno pagato, e ho ricevuto 8 339,94. )d invece la licenza premio sfum' e <austo anzich$ per "opoli dovette partire prima per &rieste e poi per ?ari! Il perch$ lo spiega lui stesso6 'arissimi genitori:2 0i fo sapere che la mia 'ompagnia , stata mobilitata, e di conseguenza lo sono anch(io2*icevuta questa notizia, vi metterete di sicuro in pensiero, purtroppo invece non dovete pensarci affatto. 'on la parola mobilitata non dovete intendere che vado a

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combattere2) me questa notizia mi ha sollevato, perch i mesi che sono mobilitato, mi contano come se avessi fatto il confine, per poter concorrere alla /cuola /ottuficiali! 2 ?ari incontr' il cugino Buigi, ufficiale del .! )sercito in servizio nei pressi di ?ari! 1e inform' i suoi genitori cos;6 L"el pomeriggio di ieri mi , venuto a trovare il cugino -uigi, e ci abbiamo riabbracciati affettuosamente2gli ho dovuto prestare ;4 lire perch era in bollettaL!Cuando lasciarono ?ari
tornarono al nord a Villa del 1evoso! 2gli spot del regime del tipo6 =0incere e 0inceremo> <austo ci credeva, perci' era tran+uillo, si sentiva fuori dalla mischia! "urtroppo non era cos;, per' lui non poteva saperlo! ) partirono anche da Villa del 1evoso, +uesta volta con destinazione Creta! &ransitarono per ?elgrado, sostarono al "ireo e dal "ireo salparono in nave alla volta di Creta! Aal "ireo <austo scrisse al padre62<o serie intenzioni di fidanzarmi ufficialmente con !esetti )nna, cio, la sorella di Fulvio quella che veniva a studiare a /ulmona. =agari se volete

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andrete voi stessi a casa sua a parlargliene e io sono in attesa di una vostra sollecita risposta che spero sia
affermativa2Invece da Creta scrisse ai genitori6> <o

provato una grande emozione nell(attraversare per la prima volta il mare, durante la traversata mi sono divertito un mondo, ed ho visto tante cose nuove, 2mi trovo benissimo. il clima , mite, tanto freddo non si sente e credo che la neve non ci sar>! Fi( il mare@ 2ffascinante e crudele@ /a, una volta a Creta, en presto, il suo umore cam i'! Infatti, dalla ?ase /ilitare 121 cos; scrisse alla famiglia6=2ho lasciato il paese , ardentemente desidero rivederlo e speriamo che il buon >es6 conceda questa grande grazia. l giorno della 0ittoria non , ancora molto lontano, preghiamo il buon &io che faccia ancora una volta trionfare la nostra bella bandiera# )ra la fine del mese di 2gosto del 1343! Aopo di allora ci fu un lungo silenzio, ma a volte i silenzi pesano pi% delle parole! Ai <austo non si seppe pi% nulla sino a guerra finita! ,olo allora, un suo fortunato compagno di sventura si rec' a riferire alla famiglia come si era conclusa la loro avventura!

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Il suo epilogo non fu molto diverso da +uello dei superstiti della strage di Cefalonia, perch$ furono anche loro catturati dai tedeschi, stipati su di una carretta del mare e naufragarono in adriatico! ), uttati <austo@, ?uttati@ Cos;, gli grid' il suo amico al momento del naufragio, l amico si salv' a nuoto, ma <austo non sapeva nuotare! Aun colpo gli si oscur' il cielo, lac+ua salata gli occup' i polmoni e con gli occhi chiusi dette addio alla vita! ) tutto fin; in un solo momento, giusto il tempo di dire addio ai sogni, addio alle speranze, addio ai genitori, ai fratelli, alle sorelle, addio agli amici, addio ad una giovinezza ru ata!

Re#("$ Al"e)i$

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