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LEONARDO

PICCARDI

IL SOTTILE FILO ROSSO


( FRAMMENTI DI PENSIERI E RIFLESSIONI )

2001

Nessuno immune dalla strana voglia di raccontare le proprie riflessioni, frutto di esperienze che la vita gli ha concesso di scoprire. Forse per poter condividere con altri certe emozioni o forse, solo per il gusto di fare quattro chiacchiere. Certo che solo cominciando a raccontare che inizia il meraviglioso coinvolgimento della comunicabilit. Oggi, per definizione, nessuno ha tempo per discutere e per dialogare serenamente. In un certo senso, si ha timore di esprimere i propri pensieri, soprattutto se riguardano lesistenza, lamore, il dolore. Argomenti per filosofi, psicologi, religiosi, scrittori, insomma materia per altri. E cos, per la paura di manifestare la propria esperienza e conoscenza, si preferisce il silenzio o magari, che pi facile, la critica. Cos facendo, quella strana e sana voglia di raccontare, viene soffocata e repressa in fondo alla nostra anima, commettendo un insensata violenza nei nostri confronti. Per questo motivo ho deciso di ritagliarmi del tempo, che guarda caso ho trovato, per scrivere alcune riflessioni, perch mi sembrava ingiusto non comunicare ci che ho dentro di me, frutto anche di regali, ma soprattutto di faticose conquiste che la vita mi ha concesso di ottenere.

Leonardo Piccardi

LA POSSIBILITA
Alla fine, quando ci chiediamo che cosa veramente vogliamo dalla vita, lunica vera risposta sensata una possibilit. Forse labbiamo gi avuta e non ce ne siamo accorti, forse deve ancora arrivare; quello che certo, che per ognuno di noi, luniverso ha predisposto una possibilit. Solo a chi non riconosce i propri errori e ha paura dellignoto, non viene concessa una seconda occasione, perch, in ogni caso, non avrebbe il coraggio di afferrarla. Allora, prima di inveire contro la vita, sarebbe pi saggio riflettere se siamo proprio convinti di volere la libert, perch questa la nostra vera possibilit

NESSUNO
Nessuno pu assaporare le gioie dellamore, se prima non ha contratto i pugni per lodio. Nessuno pu parlare di sincera amicizia, se prima non stato oggetto di scherno. Nessuno pu sapere quanto sia alto il cielo, se prima non ha toccato larido terreno. Nessuno ha bisogno di donare amore agli altri, se prima non ha imparato ad amare stesso. Nessuno pu considerarsi davvero fedele, se prima non ha conosciuto il tradimento. Nessuno nel dolore riesce ad aprire il proprio cuore, se prima non lha avuto sigillato come uno scrigno. Nessuno pu immaginare le bellezze del paradiso, se prima non precipitato negli abissi degli inferi. Nessuno capace di gustare il dolce sapore della vittoria, se prima non ha assaporato lamarezza della sconfitta. Nessuno pu colloquiare con lo spirito della vita, se prima non ha parlato con lo spirito della morte. Nessuno potr diventare davvero qualcuno, se prima non si convince che deve essere nessuno.
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SOLO A VOI
Solo con voi lascio andare nel vento il mio lamento, solo con voi stendardi verdi lanciati verso lazzurro, solo con voi. Le foglie, le spine, i fiori, i rami protesi allignoto accompagnavano le mie braccia nella mia supplica. Ricordo le mie lacrime miste alla rugiada, rammento il mio pianto nel silenzio del sentiero. Tutto era con me! Anche le pietre senza et, immobili e austere a custodia del tempio. Anche le sagge querce mi abbracciavano le spalle. Cullato, amato, ma mai consolato; compreso, ascoltato, ma mai deriso, solo con voi. Macchia colorata delluniverso, voce silenziosa senza affanno. Anchio albero, anchio fiore, anchio profumo selvatico. Solo con voi ancora mi sorprendo al sorgere del sole; solo con voi sorrido allaccarezzare del vento; solo con voi aspetto labbraccio della luna. E allora come potrei aver paura delle tenebre, come potrei aver paura dei fantasmi. Possono comparirmi davanti agli occhi, ma con un soffio sparirebbero nel nulla. Solo con voi posso parlare dellamore che mi devasta; solo con voi posso condividere le pi assurde emozioni. Solo con voi racconto delle battaglie, degli agguati, perch mi sento un guerriero del cielo. E mi inginocchio. Solo a voi.
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INNO
No cari miei, non si fa cos! Non si resta a guardare con occhi sbalorditi i fatti della vita quando ci riempiono di angoscia! Ci che si vede esiste e ci che si immagina, esiste lo stesso. Nessuna paura ad immaginare e nessuna paura ad agire. Orribile, insopportabile, mostruoso e allora? C, vivo, presente, da sempre, da prima. E con noi, dentro di noi, forse ci ha creato. Guai a pensare che non ci appartiene. Il male, linimmaginabile, appartiene alla vita, come la vita appartiene inesorabilmente alla morte. Basta pensare che toccher a qualcun altro e non a me! Il sacro, il compito, il dovere, accettare il profano, accettare luniverso e le sue misteriose leggi. Accettare lignoto, totalmente, con la sua perfidia e con il suo splendore. Noi siamo il senso, anche se fosse insensato. Apparteniamo alla vita, perch siamo la vita; siamo un sogno e realt; siamo carne e spirito; siamo lacrime e risa; siamo mortali ed eterni. Siamo. Siamo e sappiamo. Larena ci aspetta, la lotta ci chiama. Non eroi, ma guerrieri. Le ferite ci tempreranno. E poi, non importa morire, se saremo stati vivi.

IL LUPO
Il lupo un animale terribilmente feroce ed aggressivo, per ama leccare la mano, di chi lo accarezza. Il lupo vive in ambienti, dove sopravvivere difficile, ma la natura fa di tutto per farlo vivere. Il lupo indiscutibilmente ritenuto una bestia selvaggia, per sa essere fedele fino alla morte alla sua compagna. Il lupo solitamente vaga stando sempre nel branco, ma a volte si allontana per stare da solo. Il lupo lanimale pi temuto dai bambini, per tutti i bimbi lo vorrebbero per amico. Il lupo non ha paura di niente neanche del buio, ma teme per la sorte dei suoi cuccioli. Il lupo si rivolge alla luna con lagghiacciante ululato, per la luna ne riconosce la sacra preghiera. Il lupo sa di essere completamente diverso dalluomo, ma luomo non sa di assomigliare al lupo.

ESSERCI
Ci sono momenti nella vita di un uomo, nei quali si avverte la propria presenza nelluniverso; lesserci. Allora tutto sembra normale, perch ci si sente parte del grande mistero. Non ci si pone pi domande, essendo noi stessi la domanda e la risposta. Langoscia, la paura, la disperazione compaiono, quando questa sensazione viene a mancare, inevitabilmente. E proprio allora, che si deve avere la forza ed il coraggio di andare avanti, di andare oltre, perch anche il sentirsi assenti dalluniverso, paradossalmente, pu essere un altro modo di esserci.

ANIMALE
E vero. A volte gli animali sono meglio delluomo. Non torturano, non violentano, non fanno guerre. Addirittura cacciano solo quando hanno fame. Non costruiscono ne armi, ne chiese. Ne prigioni, ne altari. E poi non si vestono. Quando muoiono lo fanno con dignit. E vero. Hanno una strana filosofia, si lasciano uccidere. Non sanno cos un cinema, un teatro, una scuola. Non conoscono la televisione e ne i supermercati. Non hanno ne oro ne denaro e non pagano tasse. Si accoppiano quando lora e non temono malattie. E vero. Tutto fa supporre, che siano esseri sacri. Asceti immobili nel tempo. Per questo molti popoli li hanno venerati o offerti in sacrificio agli Dei. Comunque sia, bisogna amare e non maledire la misteriosa forza, che spinge luomo ad essere diverso. In fondo proprio la sua diversit che lo rende meraviglioso, comunque.

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IL PECCATO
E da quando ha fatto la sua comparsa sulla terra che luomo cerca di catalogare, in nome di qualcosa che non conosce, ci che peccato e ci che non lo . E questo, per poter tracciare un confine netto tra bene e male e, di conseguenza, agire per paura di punizioni, sia in vita, che dopo la morte. Cos facendo, vive costantemente le sue azioni nel terrore se siano peccaminose o no, non ponendosi mai il problema se siano fatte per amore o meno.

IL TEMPIO
E pi difficile varcare la soglia del tempio, che stato eretto dentro di noi, che entrare in qualsiasi altro luogo di culto.

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LALTRO
Noi pensiamo di esistere, quando un altro si rivolge a noi. Anche quando siamo soli esistiamo. Basta far parlare laltro, che c in noi; lunico autorizzato a giudicarci.

ORCHESTRA
Noi siamo come una grande orchestra. Abbiamo il compito di dirigere tutti i musicisti che suonano dentro di noi. Accettiamo con serenit, che qualcuno sbagli a suonare un pezzo; anchegli fa parte dellorchestra. E ricordiamoci, che lo spartito non siamo noi a sceglierlo.

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CERTEZZE
Quando un uomo vive la sua vita basandosi su certezze, come se abitasse in un castello costruito sulla sabbia. Tutto pu crollare da un momento allaltro. Solo se coltiver il dubbio e si metter in discussione ogni volta, riuscir a modellare lessere autentico che c in lui, proprio come lartigiano modella la creta.

DIO
Per i religiosi, chi non riconosce il loro Dio lo fa per comodit e quindi in torto. Per gli atei, credere in un Dio, assurdit. Per alcuni, Dio quello, che ci dice cosa fare. Per altri, Dio luniverso e tutte le sue misteriose leggi. Molti, sono ancora alla ricerca di Dio. Altri ancora, aspettano che si manifesti. Non importa chi ha ragione. Limportante non atteggiarsi a chi ha scoperto la verit, perch allora Dio ancora molto lontano.

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COSE DA DIRE
Ci sono cose che si possono dire solo alla propria compagna. Altre solo ad un fratello; alcune esclusivamente ad un amico. Ma le pi importanti, solo a Dio.

TRE COSE
Ad ogni essere umano, quando nasce, vengono date tre cose: una chiave, un paio di scarpe ed un libro di pagine bianche. La chiave, per aprire la porta segreta della sua anima. Il paio di scarpe, per percorrere il cammino tracciato per lui. Il libro, per scrivere la storia incredibile ed unica della sua vita.

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LA PAURA
A volte qualcosa dentro di noi si blocca; tutto quanto si ferma e cominciano ad erigersi le mura per proteggerci dallesterno. E la paura. E come soldati angosciati, aspettiamo lassalto di un nemico misterioso, che distrugger il castello delle nostre certezze. Forse venuto a prendere i nostri amori pi cari; forse venuto a prendere la nostra anima. La paura ci acceca. Quello che vediamo non pi la realt. Quello che proviamo non sembra pi umano. Sar la Morte, sar il Diavolo. Non resistiamo pi, troppo dolorosa lattesa. Allora, alcuni lasciano uscire un cavaliere con la bandiera bianca, decisi alla resa, pur di non soffrire. Altri rimangono sotto lassedio pronti a combattere fino alla morte, chiudendosi al mondo. Invece, se la paura ci assale, perch non vogliamo incontrare il misterioso messaggero. Viene a ricordarci, che un tempo avevamo preso un impegno con la vita e che dobbiamo mantenerlo. Dobbiamo solo ritornare sulla nostra via. E luniverso, magicamente, ci sblocca. La paura sparisce. E il Diavolo e la Morte ci fan sorridere.

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RASSICURAZIONI
Lessere umano ha sempre bisogno di rassicurazioni. Il neonato le chiede al seno materno; il bambino ai suoi genitori; lamico allamico; luomo alla sua compagna; la donna al suo compagno; il religioso alla sua chiesa; il malato al suo medico; il soldato al suo re. Dio a tutti gli uomini.

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ETICA
Letica ci che contraddistingue ogni individuo. E stata scritta per ogni uomo, ancor prima che nascesse. E questi trascorre la vita alla ricerca della sua etica. La cerca nei libri sacri, nei testi antichi, nei manuali. Ma deve essere cos. Letica la sacra legge per la quale si deve essere disposti a morire e spesso si ha paura di trovarla troppo presto. Poi arriva il momento del crollo, non reggendo pi, vivere senza la propria etica. Disperato luomo travolge tutto, urla inveisce, brontola, si ribella, odia, lotta, cade, inesorabilmente, inevitabilmente. Ma quando tutto sembra perduto, qualcosa, qualcuno gli indicher di cercare il libro delletica nel profondo della sua anima. E solo la speranza lo aiuter a trovarlo. Non sar facile leggerlo, perch le pagine sono piene di polvere. Polvere del passato, polvere di rancori, polvere di sofferenze, di ferite che sanguinano ancora. Solo se soffier con amore la polvere sparir e per sempre. E letica comparir, chiara e limpida indicando come una legge divina, ci che dovr seguire. Nascer cos un uomo libero, un cavaliere, un guerriero che fino allultimo vivr lottando ed amando in nome della sua etica, avendo trovato lunico modo sensato di vivere.

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LA LIBERTA
Luomo da sempre parla di libert. Da sempre vuole la libert. Ma quando scopre che cosa veramente la libert, scappa. La libert non una bella parola. La libert non un sogno. La libert non un trofeo. La libert vivere ubbidendo alle leggi della propria etica. La libert lottare come guerrieri. La libert non correre in mezzo ad un prato. La libert non guardare un bel tramonto. La libert non non esserci. La libert saper comandare quando il momento. La libert saper ubbidire quando serve. La libert accettare le sfide quotidiane della vita La libert non dimenticare gli altri. La libert non contraddire sempre. La libert non viaggiare in cerca di avventure. La libert assunzione di responsabilit La libert saper accettare il diverso. La libert la capacit di entusiasmarsi. La libert non provocazione. La libert non prevaricazione. La libert non indifferenza. La libert accogliere limprevisto. La libert guardare amorevolmente le proprie ferite. La libert non aver la presunzione di conoscere la verit. La libert in fondo la voglia di amare per leternit.
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CONOSCENZA
E solo la conoscenza, che trasforma una pagina piena di strani segni e pallini neri in un susseguirsi di suoni; il musicista lo sa. E solo la conoscenza, che rende una pietra colorata una raccolta di storie del passato; larcheologo lo sa. Solo la conoscenza ci permette di stupirci. Ma la conoscenza va trasmessa. Avr un prezzo, ma non pu stare chiusa dentro di noi. Ogni uomo possiede la conoscenza, per cercare altra conoscenza, fino alla morte. La conoscenza quel talento unico e meraviglioso che ognuno deve mettere al servizio delluniverso e la cui rinuncia metterebbe in discussione il senso dellesistenza.

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FELICITA
La felicit non un punto darrivo. Nella vita non importante raggiungere la meta. Conta solo il percorso. Conta solo ci, che accade durante il tragitto. La felicit arriva nel momento stesso che si deciso di intraprendere il cammino stabilito dalla propria etica, a qualunque prezzo.

CRISI
E solo unautentica crisi che permette laccesso al libro delletica. Nulla di autentico e sacro conquistabile senza dolore. Lintensit del dolore misura quanto dobbiamo ancora mettere in ordine dentro di noi e ci dice anche quanto di noi non sar pi come prima. La crisi il segnale della svolta, la chiamata, liniziazione a un nuovo essere. La crisi ci vuol dire, che non possiamo permetterci di vivere senza ubbidire alle legge delluniverso, che pretende il rispetto della propria etica. Solo se accettiamo e comprendiamo il doloroso messaggio la sofferenza scomparir. In fondo, anche se paradossale, la crisi ci chiama ad un autentico atto damore.

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EQUILIBRIO
Tutto luniverso tende allequilibrio. Solo nella situazione di equilibrio possiamo gustare. Gustare i sapori, gli odori, i suoni. Gustare le immagini, le emozioni, il tatto. Gustare nellequilibrio porta un piacere immenso. Se usciamo dallo stato di equilibrio rischiamo di cadere. E nota la caduta fisica, ma molto dolorosa la caduta dellanima. Luniverso utilizza le sue innumerevoli risorse per indicarci e riportarci nella situazione di equilibrio, perch solo cos noi produciamo benessere interiore. E il benessere interiore ad alimentare e nutrire il mondo. Dobbiamo produrre amore, sempre, in qualsiasi condizione, in qualsiasi situazione, ovunque ma in equilibrio. Gli eccessi, qualunque siano, non portano benessere perch alterano lo stato di equilibrio. Possiamo oscillare, anzi a volte necessario, ma poi dobbiamo assumere la posizione pi stabile. Sappiamo, che non sempre piacevole ma dobbiamo aspettare di comprendere quale sar la posizione pi sicura, prima di avventurarsi in una nuova pericolosa oscillazione. Equilibrio non significa immobilismo. Dobbiamo percorrere un cammino, passando, se possibile, da una posizione allaltra, ma sempre garantendoci lo stato dequilibrio. E cos che il funambolo compie imprese incredibili.
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Il coraggio, la forza, lo scatto, la velocit a nulla servirebbero se non fossimo capaci di stare nellequilibrio universale. Allora, se non ci prendesse la presunzione di pensare che tutto ci che ci circonda, che non ci consente di stare in equilibrio, comprenderemmo, che il nostro equilibrio dipende esclusivamente da noi. E se ci convincessimo davvero, che solo ci che produciamo nellautenticit dellequilibrio sacro, perch cos richiede la nostra etica, allora non permetteremmo mai a nulla e nessuno di turbarlo.

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ACCETTARE
A volte lo smarrimento ci coglie allimprovviso. Nulla sembra andare come noi vorremmo. Quello che avevamo previsto, non avviene. Ecco comparire lo sconforto, la delusione e poi la rabbia. E difficile accettare lavversit perch ci sentiamo puniti. Sempre abbiamo la presunzione di credere alla nostra superiorit. Sempre guardiamo con invidia ci che di positivo capita agli altri. Sembra che la nostra presenza non venga considerata. Sembra che il nostro dolore non interessi a nessuno. Ecco linizio della rivolta alluniverso o a Dio. Vogliamo sapere addirittura cosa sar di noi. Insomma vogliamo una spiegazione. Ma la spiegazione non verr mai dallesterno perch ogni risposta scritta dentro di noi. Prima dobbiamo accettare. Accettare con amore tutto quello che ci procura dolore, tutto ci che ci sconvolge, quello che non comprendiamo. Nessuna rassegnazione, nessuna compassione. Siamo parte delluniverso, del mistero della vita e guai pensare che conosciamo e sappiamo tutto. Dobbiamo accettare ci che ci capita perch quello il nostro cammino e se sul nostro percorso incontriamo conflitti, li affronteremo. La vita non ci vuole santi, ma guerrieri. Se accettiamo con umilt, ma anche con coraggio lignoto, sapremo incontrare la morte con dignit. Sparir linvidia, sparir la rabbia.
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ETERNITA
Dove eravamo, prima di nascere, nessuno lo sa con certezza. Dove andremo, quando moriremo, nessuno lo sa con certezza. Le ipotesi sono tutte valide, solo se vogliamo crederci. Luomo di conoscenza non cambia il suo percorso per una ipotesi. Se luniverso eterno e noi siamo parte delluniverso, allora noi siamo eterni. In che modo saremo eterni non ci dovrebbe interessare.

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IRONIA
Possiamo esseri privi di molte qualit. Possiamo aver ricevuto e sviluppato poche virt. Possiamo vivere con limitati talenti. Ma tutto questo pu essere vano, se non possediamo un po di sana ironia. E lironia che ci permette di non prenderci sul serio. E lironia che smussa gli angoli della sofferenza. E lironia che ridimensiona un avvenimento. Impariamo a sviluppare ed usare con intelligenza lironia. Scopriremo che tanti problemi insormontabili alla fine si scioglieranno come neve al sole, grazie ad un po di ironia. E quando un giorno la signora morte ci verr a trovare, accogliamola con spirito ironico. Moriremo lo stesso, ma almeno non sembrer un inutile trapasso e chiss, magari ci verr da ridere.

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SCEGLIERE
Quando scegliamo perch crediamo di fare la cosa migliore. Forse non cos, ma limportante che si sia disposti a prendere la responsabilit di ci, che la scelta ha comportato. Per sapere poi, se la scelta operata giusta, dobbiamo verificare la coerenza con la nostra etica. Pu succedere col tempo di pentirsi della scelta fatta. Allora dobbiamo capire se perch non rispettava la nostra etica originale, oppure se la nostra etica nel frattempo cambiata. In ogni caso non disperiamo della scelta sbagliata. Probabilmente da quella dobbiamo tranne frutto. Forse dovevamo imparare qualcosa. Dentro di noi, per, una voce ci dice se abbiamo scelto con sincerit o no e allora, se siamo convinti di avere sbagliato di proposito, dobbiamo accettare non solo le conseguenze con umilt, ma anche a pagare il prezzo giusto del pentimento. La scelta errata volutamente diventa colpa e va espiata. La scelta errata in buona fede solo un errore. Nelle situazioni nelle quali non si ha la possibilit di scegliere, occorre piegarsi senza rancore e attendere con fiducia che luniverso ci ridia la possibilit di scegliere.

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LO SCULTORE
Noi, quando nasciamo, siamo come il blocco di marmo dello scultore, grezzo e pieno di venature. Luniverso, con tutti i suoi misteri, il nostro scultore. Col tempo, gli attrezzi dello scultore, che sa come usarli, ci modellano, togliendo pezzetti di marmo. A volte lo scalpello infligge pesanti colpi, a volte con leggerezza sembra asportare, ci che ci fa male. Certo ci vuole pazienza, tenacia, amore, ma poi col tempo dal blocco di marmo, spunter la vera immagine, che vi stava imprigionata dentro. Che sia unopera darte o meno non importante, limportante che lopera sia autentica.

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IL SOTTILE FILO ROSSO


Ci sono persone che ci attraggono,inspiegabilmente. Magari non le conosciamo a fondo, ma una strana sensazione ci inonda, quando le incontriamo. C qualcosa di affine o di magico, che ci unisce. Misteriosamente, siamo subito complici. Con laltro sesso questo viene definito colpo di fulmine, ma c di pi. Non c solo attrazione erotica, perch quellemozione la proviamo anche con persone del nostro sesso. E un legame, che forse sempre esistito, prima di noi. Sentiamo calore, simpatia, ma soprattutto positivit. Stiamo bene. Assieme a queste persone, stiamo bene. Ci unisce il sottile filo rosso. Il filo universale che abbraccia le anime vive. Anime che si nutrono della propria libert, di ideali, di battaglie, di eros. Anime assetate di conoscenza. Il sottile filo rosso indistruttibile. Resiste al tempo per leternit. Una volta che il filo ha legato unanima la rende autentica. E la corrente delluniverso la trasposta alla ricerca di altre anime, allinfinito. Se ci pensiamo bene, in fondo il sottile filo rosso altro non se non lamore o, che lo stesso, lirrinunciabile desiderio di amare.

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