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IL SENSO DEL GUSTO Il gusto un senso un po particolare, collegato agli altri sensi in modo molto stretto.

. Soprattutto olfatto e gusto sem rano non essere separa ili uno dallaltro, infatti per molti aspetti si so!rappongono"

Entram i sono sensi chimici, rispondono cio ad agenti c#imici naturali o artificiali$ Entram i proteggono il tratto gastrointestinale da sostanze non digeribili o addirittura noci!e.

E c#e siano strettamente legati tra loro lo !erific#iamo %uando a iamo il raffreddore e facciamo fatica a percepire odori e sapori di ci& c#e stiamo mangiando. 'lla fine dellOttocento si pensa!a c#e la lingua fosse di!isa in %uattro (one, corrispondenti alle %uattro categorie fondamentali di sapori" dolce, salato, amaro e acido. In realt) i sapori si possono percepire in tutte le (one della lingua c#e contengono i recettori del gusto, le gemme gustative. *ueste si tro!ano nelle papille, piccolissime protu eran(e, !isi ili %uando e!iamo un icc#iere di latte. Le sostan(e c#imic#e presenti nel ci o si disciolgono nella sali!a e raggiungono le cellule gustati!e$ %ui interagiscono con proteine specific#e e producono un segnale elettrico c#e !iene diretto al cer!ello. I segnali gustati!i ser!ono al nostro corpo per prepararsi a rice!ere ci& c#e stiamo mangiando e spesso ci sal!ano dallingestione di !eleni. Esiste un forte legame tra gusto e piacere, gusto ed emo(ioni, ma %uesto oggetto di tratta(ione pi+ ampia nella se(ione del ci o e dei suoi aspetti sim olici.

IL T'TTO

IL SENSO DEL T'TTO Nella fisiologia classica, il tatto !iene spesso anno!erato tra i ,sensi minori-. Si tratta peraltro di una erronea semplifica(ione. 'ristotele considera!a il tatto indispensa ile$ san Tommaso non #a creduto fino a %uando non #a toccato. Una !olta si pensa!a c#e il tatto fosse il senso pi+ ,intimo- delluomo, oggi molti scien(iati lo ritengono fondamentale perc#. lunico in grado di percepire gli stimoli meccanici. Il tatto il primo senso c#e s!iluppa il feto. Esistono pro!e di risposta a stimoli tattili da parte dei am ini piccolissimi" i prematuri si s!iluppano prima e raffor(ano le loro difese immunitarie con il solo contatto dei genitori. Il !ero e proprio organo del tatto la pelle, finestra e difesa !erso lam iente c#e ci circonda, con la sua miriade di recettori distri uiti in tutto il corpo a seconda delle necessit).

E alla pelle facciamo riferimento alla se(ione.

L' /IST'

0olloca(ione Gli occ#i si tro!ano frontalmente nella parte superiore del !iso, uno a destra, laltro a sinistra. Il lato sinistro in di!erse tradi(ioni legato al femminile, al notturno ed al satanico, la destra al masc#ile, al diurno, al di!ino. Destro anc#e il !erso in cui si muo!e il sole, mentre sinistro il suo !erso opposto. Locc#io sinistro %uindi legato ad una !isione ,notturna-, locc#io destro a una ,diurna-. Nella 1#aga!ad Gita e nelle Upanis#ad, gli occ#i sono identificati nei due astri principali" %uello destro il sole, %uello sinistro la luna. La !isione c#e ne deri!a per& unica$ e cio il risultato di una sintesi, fun(ione %uesta c#e in di!erse tradi(ioni assimilata al ter(o occ#io, occ#io del cuore. Lunione, la sintesi degli opposti appare c#iara anc#e dal legame analogico della pelle con locc#io. 2alpe re, congiunti!e, cornea, cristallino, presentano una composi(ione simile alla pelle, mentre retina e ner!i ottici l#anno simile a %uella del cer!ello. 'm edue, la pelle e locc#io, deri!ano dallo stesso strato em rionale" lectoderma. Locchio in tal modo rappresenta una struttura paradigmatica dellunit mente-corpo. Le strutture ner!ose centrali, c#e coordinano sensa(ioni e rea(ioni, s!iluppatesi dal mesenc#ima e la pelle c#e il ,confine- c#e separa lIo dam mondo, tro!ano nellocc#io una perfetta sintesi. 3un(ioni Nello s!iluppo, la !ista assume un !alore fondamentale proprio per il ruolo sintetico mediatore tra interno ed esterno. 2iaget considera latti!it) percetti!a alla ase dello s!iluppo dellintelligen(a, do!e lo s!iluppo psic#ico e percetti!o !anno di pari passo. La !ista s!olge un ruolo fondamentale anc#e nel comportamento sociale. Lo sguardo consente al am ino di cogliere i messaggi ed il comportamento degli adulti e di comunicare con loro. *uesta tenden(a permane anc#e in et) successi!e, %uando un semplice sguardo parentale pu& punire, incoraggiare, permettere o !ietare$ peraltro, a assare lo sguardo da parte del am ino pu& esprimere im ara((o o paura. Locc#io cos4 lo specc#io delle emo(ioni e dellanima e %uesta caratteristica lo rende uno strumento di comunica(ione. Non solo nelluomo, ma in tutti i mammiferi lo sguardo lancia

messaggi en precisi. 3issare con gli occ#i un altro animale assume il significato di minaccia, mentre e!itare lo sguardo od interromperlo, #a il !alore di offerta di pace. Ecco allora c#e gli occ#i fisici di!entano gli occ#i della mente e c#i ,oculato- molto perspicace ed acuto, il ,c#iaro!eggente- colui c#e !ede c#iaro nel futuro. La conoscen(a %uindi, anc#e %uella c#e !a al di l) delle semplici forme !erso il trascendente, passa attra!erso latto del !edere. 0on gli occ#i si pu& immaginare, sognare, spa(iare, con la mente trascendere i limiti della propria umanit). Il senso della !ista di!enta organo di conoscen(a proprio in !irt+ di %uesti due duplici aspetti fun(ionali" %uella di cogliere la forma delle cose e del mondo e %uella di andare al di l) di essa. Il corpo sinteti((ato nelliride Secondo liridologia, nelliride sono rappresentati tutti gli organi del corpo$ essa lunit) da cui tutto prende forma. 'ttra!erso losser!a(ione delliride di!iene cos4 possi ile diagnosticare alcune malattie. 5 interessante notare come nelliride, ma anc#e nellorecc#io e nel piede, siano rappresentati, secondo antic#e tradi(ioni medic#e, tutti gli organi" come se fosse rappresentato un processo ela orati!o di sintesi per ,tappe-, c#e tro!a il suo traguardo in ci& c#e lorgano ottico rappresenta. La prima tappa, il piede, rappresenta il contatto con la terra su cui muo!ersi, appoggiarsi e dal %uale non si pu& prescindere 6il contatto con le parto om ra, la prima morte alc#emica, il sepolcro7$ la seconda tappa lorecc#io, in cui a!!iene la ,feconda(ione del /er o-, dello spirituale$ la ter(a locc#io, in cui i due aspetti precedenti !engono integrati a li!ello cosciente per cogliere il mondo nella sua intere((a. 'ttra!erso la !ita infatti, la coscien(a allarga i suoi confini !erso gli oggetti c#e coglie, gra(ie alla luce, c#e d) forma. Le lacrime Nella nostra epoca il pianto considerato una manifesta(ione di de ole((a, mentre s!olge unimportantissima fun(ione, c#e consente il defluire di stati emoti!i c#e, se repressi, possono comportare la comparsa di sintomi somatici 6rinite, cefalea, mal di stomaco, mal di cuore, a seconda del tipo di emo(ione loccata7. *uando !iene loccata la fun(ione primiti!a di comunicare le emo(ioni, propria del pianto, le lacrime defluiscono allinterno dellorganismo, cercando altre modalit) di espressione. Essendo una componente ac%ua del nostro organismo le lacrime sono naturalmente portate a fluire allesterno, sullonda emoti!a, c#e se dinamica, di!enta feconda, se ferma, di!enta sterile. Le lacrime %uindi rappresentano le pulsioni che si sciolgono, la coscienza liquida che consente la trasformazioni. La cecit) Numerosi miti e leggende fanno riferimento alla perdita o diminu(ione della !ista. 2er la legge sim olica dellanalogia, la cecit) o la diminu(ione della facolt) !isi!a possono essere intese come perdita o come interiori((a(ione della !isione.

2er %uel c#e riguarda il primo caso ricorderemo c#e in molte leggende, dei o so!rani, c#e a iano commesso a(ioni indegne, perdono la !ista o un occ#io ed in seguito a ci& perdono anc#e i loro poteri di!ini o il loro diritto al regno 6come per Edipo7. La perdita della !ista anc#e la puni(ione di coloro c#e, sen(a a!ere i re%uisiti, !ogliono affrontare i risc#i dellini(ia(ione. 8icordiamo soltanto i ca!alieri c#e, cercando il Graal, si perdono e i cor!i ca!ano loro gli occ#i. 9a molto pi+ fre%uenti sono i riferimenti alla cecit) come corrispetti!o della !isione interiore" molti di!ini o !eggenti sono ciec#i, come il greco Tiresia. 'llo stesso modo :otan de!e dare un occ#io per ottenere la sapien(a e con essa il diritto di regnare sugli dei e sul mondo. MI I ! "I I Occ#io destro, occ#io sinistro Nella tradi(ione orientale locc#io destro ;ang, rappresenta %uindi il Sole, il 3uturo, la Luce, lEnergia e il 9o!imento, mentre %uello sinistro ;in, rappresenta %uindi la Luna, il 2assato, la 2assi!it), la Terra. Nella tradi(ione cristiana si riscontra lo stesso senso sim olico attri uito alla destra ed alla sinistra. La sinistra collegata al femminile, notturna e satanica in opposi(ione alla destra, masc#ile, diurna e di!ina. 'lcuni commentari ra inici precisano c#e il primo uomo era androgino" nel lato destro uomo, nel lato sinistro donna. Dallintegra(ione di %uesta dualit) si per!iene cos4 alla !isione sintetica, allintegra(ione di ci& c#e rappresenta la materia e lo spirito delle cose. Lesaspera(ione di uno dei due aspetti porta ad una !isione unilaterale e limitati!a. La croce della !ista 6c#iasma ottico7 La croce soprattutto il sim olo di totali((a(ione dei contrari, accosta ile al <na, insieme di ;in e ;ang. Sotto %uesto aspetto, per la medicina cinese rappresenta lunica ecce(ione" mentre tutta la parte destra del corpo !iene considerata ;ang, plasmata in origine dalle categorie uni!ersali ;ang nel 0ielo 'nteriore 6luogo in cui lesisten(a ancestrale prende forma e precede la nascita7 ed allo stesso modo la parte sinistra !iene considerata ;in, gli occ#i, in!ece !engono considerati esattamente nella maniera in!ersa. 0 una sorta di incrocio a li!ello oculare %uasi a manifestare la possi ilit) di sintesi c#e si concreti((a nella !isione. Nelle leggende orientali, la croce il ponte o scala su cui le anime salgono !erso Dio. Sotto %uestultimo aspetto la croce, %uale sim olo ascensionale, racc#iude in s. ogni grado del cammino della 2erfe(ione, costituito dai sette gradini o cieli c#e spesso !engono rappresentati con forma sferica. La forma a croce del c#iasma ottico sem ra cos4 accostare il sim olo della croce a %uello della sfera.

Ogni occ#io pu& ,aprirsi- !erso due possi ilit). Nella croce, nella sintesi tra occ#io destro=solare e occ#io=sinistro lunare, racc#iusa la possi ilit) di percepire la totalit) celeste=terrestre. Locc#io e il sole *uesto aspetto in cui la sintesi !iene rappresentata da un occ#io centrale ricorda molto un altro sim olo, utili((ato dagli alc#imisti" %uello del sole. Esso consiste in un cerc#io con al centro un punto. 9olte di!init) sono in %uesto senso rapportate al sole, c#e etimologicamente si riconduce alla luce, ,luce suprema-. Nella tradi(ione medioe!ale, 0risto costantemente associato al sole e c#iamato ,sol salutis-, ,sol in!ictus-. Locc#io partecipa a %uesto isomorfismo. 2resso i 3igini, i 1oscimani, i Samoiedi e numerosissime altre tri + il sole considerato locc#io di dio. Locc#io e Dio Nel cristianesimo e nella massoneria fre%uente la rappresenta(ione iconografica dellocc#io di!ino inscritto nel triangolo 6sim olo dellunit) c#e riprende la dualit)7 ed interessante a %uesto proposito il detto e!angelico" ,Locc#io il lume del corpo. Se dun%ue locc#io tuo sano, tutto il tuo corpo sar) illuminato- 69t. >,??7. 8icordiamo anc#e i riferimenti alle pagliu((e ed alle tra!i negli occ#i come differenti gradi di imperfe(ione morale. Nella tradi(ione induista, lOcc#io del 0uore rappresentato dallocc#io frontale di S#i!a, mentre il 1uddismo fa riferimento allocc#io del D#arma. 2resso gli Egi(i locc#io Ugiat, sim olo sacro presente in molte opere darte, era fonte di fluido magico. In tutti %uesti esempi locc#io solo uno, sim olo della !isione sintetica, completa, e della conoscen(a. Locc#io e la coscien(a 0on gli occ#i c#iusi si aprono le porte del mondo interno, dei sogni, delle fantasie, delle illusioni, cos4 come gli occ#i aperti conducono alla !isione del mondo c#e ci circonda. Locc#io come un ponte fra mondo esterno e interno. La rela(ione occ#io = luce = coscien(a presente in molti mitologemi, ad indicare il li!ello di maturit) raggiunto dalleroe. In tal senso, il mito pi+ significati!o %uello di 9edusa. 9edusa era una Gorgone, custode dell'de. 0#iun%ue ne incrocia!a lo sguardo rimane!a pietrificato. Solo 2erseo, aiutato da 'tena, dea della coscien(a, riuscir) a decapitarla.

L! #$ %L%&I! '!L (!)(% '!LL$ *I( $ Nellapparato !isi!o si ripercuotono numerose ed importanti malattie c#e possono manifestarsi sotto s!ariati aspetti, a seconda delle strutture interessate dallagente lesi!o e c#e determinano sintomi c#e incidono sullatto della !isione 6distur i !isi!i7 o c#e denotano uno stato di molestia o di pena 6distur i irritati!i7. @. 0ongiunti!iti ?. 2atologie della cornea o c#eratiti A. 2atologie della sclera B. 8etinopatie C. 2atologia del cristallino >. Glaucoma D. 2atologie della motilit) oculare $(#! I (IM+%LI,I

@. ,%)&I-) I*I I La congiunti!ite una patologia molto comune c#e in taluni casi comporta,ancora oggi, la cecit). Suddi!isa in acuta e cronica presenta %uadri sintomatici c#e differiscono per gra!it) ed aspetto. Liperemia particolarmente e!idente in %uelle acute, e la ,secre(ione- congiunti!ale sono i sintomi c#e caratteri((ano ogni processo infiammatorio. Le congiunti!iti di natura infetti!a o allergica sono le pi+ fre%uenti. 2er una lettura analogico sim olica di tali patologie, c#iarificatore anc#e il sintomo di illusoria perce(ione di un corpo estraneo allinterno dellocc#io. La sensa(ione illusoria di tro!arsi in contatto con un corpo estraneo sim oleggia lattivazione di una pulsione rimossa, e pertanto non riconosciuta a li!ello cosciente, c#e in %ualc#e modo ,incrina- la fun(ione ra(ionale rappresentata dallorgano ottico stesso. Tale sintomo infatti si esacer a aprendo locc#io, come se un tentati!o di ,allargare la coscien(afosse ostacolato dal mancato riconoscimento del corpo estraneo. ?. "! I)%#$ I! La retina una complessa struttura a pi+ strati c#e ricopre la parte pi+ interna della parete del glo o oculare, come una pellicola di una macc#ina fotografica. In essa sono contenuti i fotorecettori 6coni e astoncelli7, %uindi sensi ile alla luce. 2roprio come una pellicola fotografica, la retina molto delicata ed facilmente lacera ile.

*uesta parte dellocc#io particolarmente legata alla fun(ione luce ed al relati!o senso sim olico. Il distacco dalla retina, pi+ fre%uentemente negli an(iani, porta, se non adeguatamente curata, alla cecit). 0i& do!uto alla separa(ione della retina dalla coroide c#e produce cos4 degli ,strappi-= Si !edono ini(ialmente come fa!ille e poi compare una (ona cieca del campo !isi!o. Non c dolore ma si #a come la sensa(ione c#e su parte dellocc#io si sia tirata una tenda. Il distacco della retina !iene imputato dalla medicina a cause circolatorie e traumatic#e. ,Stendere un !elo pietoso- una frase popolare per indicare la volont di non considerare quellevento c#e ricorda molto il ,!elo- c#e locc#io pone alla !isione in %uesta patologia, !erso agenti endogeni o esogeni ampiamente intesi. 9olte espressioni popolari in cui compare il !elo si riconducono alla fun(ione di coprire, celare" , una !erit) !elata- 6cio nascosta7$ ,c come un !elo tra di loro- 6o!!ero una sorta di distacco, %ualcosa c#e non consente un rapporto c#iaro e comunicati!o7 e cos4 !ia. 5 come se locc#io fosse ,distaccato- da suo supporto, la coroide scura e dura c#e, in termini sim olici, pu& essere rapportata alle forme dellam iente esterno. A. ,"I( $LLI)%#$ I! Di di!ersa natura sono le patologie c#e interessano il cristallino, struttura gra(ie alla %uale possi ile mettere a fuoco luni!erso. Le affe(ioni c#e colpiscono %uesta parte, se di forte entit), possono determinare la forma(ione di una placca opaca 6detta cataratta7 ed, in et) senile, fenomeni di opaci((a(ione o atrofia. I sintomi sono costituiti da" di!isione di macc#ie scure, c#e si accentuano %uando lo sguardo si ri!olge !erso superfici rillanti 6c#e sottolineano la fun(ione di ,saracinesca-, di fronte certe ,realt)-7, !isione doppia di un occ#io solo 6c#e indi!idua il carattere non o ietti!o7 e ridu(ione del !isus 6c#e assume il senso di un restringimento di coscien(a di fronte al rifiuto del cam iamento7. Da un punto di !ista sim olico %uindi linsieme di tali sintomi lespressione di una esasperante mancanza di obiettivit, legata analogicamente a di!ersi fattori da indi!iduare caso per caso. B. #$ %L%&I! '!LLI'"%'I)$MI,$ Limportan(a del normale fluire, del dinamismo della parte ,ac%ua-, femminile, inconscia fondamentale per le%uili rio psicofisico. Se le pulsioni !engono frenate, loccate nel loro naturale fluire si #a la malattia e con essa lincapacit) di cogliere il mondo nella sua intere((a, lasciando spa(io ad una c#iusura di tipo difensi!o. Il glaucoma infatti 6manifesta(ione ipertensi!a7 connotato da condi(ioni clinic#e come lele!a(ione della pressione oculare 6come se la fun(ione difensi!a di cui locc#io sim olo, fosse sottoposta a dura pro!a per arginare contenuti negati7, atrofia ottica, ecc, c#e determinano un danneggiamento !isi!o propor(ionale alla gra!it) delle condi(ioni fisic#e 6il tentativo di eliminare la propria capacit di far luce7.

C. #$ %L%&I! '!LL$ M% ILI $ %,-L$"! Una delle principali affe(ioni della motilit) oculare costituita dallo strabismo. Il corpo in tal caso rifiuta la congiun(ione degli opposti, c#e nel processo alc#emico costituisce, come a iamo !isto, unimportante tappa del processo 6c#e per Eung sim olo del processo di indi!idua(ione del S.7, un cam iamento. Ne consegue una !isione completamente distorta del mondo, c#e, nei casi peggiori, si riflette in una catti!a deam ula(ione ed orientamento. La paura del cambiamento pu& condurre allimmo ilit) psicofisica pi+ totale e naturalmente allirrigidimento facciale ed alle !ertigini.

I 'I( -"+I '!LL$ "$"!.$/I%)! %,-L$"! I distur i sicuramente pi+ comuni riguardano le patologie c#e interessano la rarefa(ione oculare, o!!ero la miopia, lipermetropia, lastigmatismo, ecc. In ognuna di essi limmagine retinica sfocata e %uindi la !isione ridotta. Tale ,restringimento- del campo !isi!o pu& essere associato a li!ello sim olico a di!ersi fattori. '. L$ MI%#I$ Nella miopia le immagini sare ero messe a fuoco da!anti alla retina, ed il risultato finale unimmagine lontana sfocata. 0i& c#e il miope altera ci& c#e lontano da s0, limitando cos4 lori((onte. Nella miopia, in particolare, lo sguardo caratteristico di c#i ne soffre spalancato, simile ad unespressione di paura. Effetti!amente gli occ#iali di!entano uno sc#ermo, ,uno scudo-, simile a %uello adoperato da 2erseo per distruggere 9edusa. Il miope sem ra proprio temere del mondo questo aspetto uroborico ed il futuro 6la sua difficolt) la messa a fuoco in lontanan(a7. Spesso la personalit) del miope profondamente timida, tal!olta insicura e c#iusa in se stessa. 1. #"!(+I%#I$ Nella pres iopia, fre%uente dopo i BC anni, a generare la paura sono le cose !icine, il presente. Infatti unaffe(ione c#e colpisce soprattutto in et) a!an(ata, do!e la paura della !ecc#iaia e della morte pu& tradursi nella paura del presente, in %ualcosa c#e si sente prossimo. *uando in!ece la pres iopia si presenta in et) precoce testimonia c#e i !issuti dellan(iano sono stati drasticamente anticipati.

' !olte una pres iopia precoce pu& essere la rea(ione a un momento difficile in cui !engono meno le naturali capacit) reatti!e. Ecco allora c#e di fronte a una delusione affetti!a, una perdita, un licen(iamento non c risposta alcuna e si finisce per farsi trasportare dagli e!enti. 5 proprio %uando il futuro ,nero- e il presente frustrante c#e locc#io pu& farsi pres ite, e cio scegliere una !ia rigida di rea(ione. 0. I#!"M! "%#I$ In %uesto distur o, locc#io non focali((a ene a nessuna distan(a, come se si rifiutasse di fermarsi su %ualsiasi piano della realt). Non si sofferma mai a astan(a su nulla, ,consumando- tutto su ito e in fretta. 5 fisiologicamente ,pi+ piccolo- di un occ#io normale e rimanda allocc#io del am ino. Nellipermetropia la difficolt) maggiore mettere a fuoco da !icino$ di conseguen(a tro!iamo lincapacit) di concentrarsi per lungo tempo su unimmagine, il isogno impellente di passare alla successi!a e su ito dopo unaltra ancora. Lipermetrope non #a %uasi mai una distan(a !isi!a sulla %uale a riposo, una dimensione c#e lo lasci tran%uillo, ma in stato di continua e!asione" la fuga rapida da ogni cosa sem ra essere la sua legge. D. $( I&M$ I(M% 0ome !ede lastigmaticoF Non #a un solo punto di fuoco, ma tanti punti a astan(a a fuoco e gli oggetti gli risultano distorti o nelle linee !erticali o in %uelle ori((ontali. La realt) appare %uindi multipla e distorta in alcune dire(ioni, deformata" #a pi+ facce, tutte di uguale !alore. 5 molteplice, troppa, distur ante. 0ome la sua realt) #a pi+ facce, cos4 si presenta %uesto indi!iduo" mutevole, inafferrabile, ambiguo, ma anc#e adattabile, nel senso c#e riesce a calarsi in situa(ioni di!erse, a coglierne le atmosfere, le sfumature, i significati da molteplici punti di osser!a(ione.

LOL3'TTO

IL SENSO DELLOL3'TTO 2er la maggior parte dei mammiferi lolfatto assolutamente !itale" %uesto il senso c#e !iene utili((ato per tro!are il ci o, per sfuggire ai predatori oppure per scegliere il proprio partner. Gli esseri umani de!ono sfuggire ai predatori e neppure procacciarsi il ci o ed per %uesto c#e #anno perso la capacit) di usare al meglio il proprio naso. 9a come a!!iene il riconoscimento di un odoreF

Il primo incontro a!!iene in una (ona del naso c#iamata epitelio olfatti!o. In %uestarea sono presenti milioni di cellule ner!ose c#e #anno sensori !erso lesterno per catturare le molecole di odore attra!erso dei recettori speciali((ati. *uesti, a loro !olta, producono un segnale elettrico c#e arri!a fino al ul o olfatti!o 6posto nel cer!ello7 e da %ui fino ai centri dellolfatto situati nellencefalo c#e sono in grado di dirci il nome dellodore c#e a iamo appena annusato. 2er %uanto riguarda lorgano dellolfatto e cio il naso, si rimanda allapparato respiratorio, sia per gli aspetti anatomo=fisiologici c#e per %uelli sim olici. 'spetti sim olici 0ome per ogni organo di senso, lolfatto presenta una polarit) positi!aGnegati!a, una am iguit) di ase. Il naso al centro del !olto degli occ#i, o!!ero il senso della !ista c#e sim olicamente collegato al sole ed alla coscien(a e la occa cio il gusto, il senso pi+ !icino alla materia. Tutto ci& c#e analogicamente collegato con il senso olfatti!o riporta al punto di incontro tra i due opposti materia=spirito, al ruolo di mediatore. 0ome ogni mediatore, lolfatto presenta una duplice facciata" per forma e per fun(ione pu& ricordare laspetto negati!o di una istintualit) non integrata a li!ello di coscien(a, molto , assaanimalesca, e pertanto ,dia olica-, o laspetto positi!o di una spiritualit) accentuata, uno spirito artistico spiccato legato ad una estrema sensi ilit) nei confronti delle ,essen(e- del mondo, fino alla di!ina(ioni, al contatto con il sacro. La posi(ione stessa del naso e la sua forma estrema ricordano inoltre un sim olo alc#emico" un cerc#io al cui centro posto un triangolo a ase inferiore c#e rappresenta il fuoco.

Il fuoco racc#iude in s. di!ersi aspetti" purificatore e rigeneratore, accompagna ogni rito di passaggio. 0os4 come lolfatto purifica laria distruggendo i atteri e le sostan(e estranee e permette il passaggio dellaria !erso la profondit) del corpo. Il naso esterno rappresenta una forma piramidale a ase inferiore. 3orme e posi(ione ricordano le piramidi egi(ie. 'nc#e in %uesto caso !i un legame analogico c#e unisce la forma piramidale ed il senso dellolfatto 6la possi ilit) intrinseca di mettere in comunica(ione due mondi" %uello delludito, il senso pi+ !icino allo spirito ed il gusto, pi+ !icino alla materia7 al centro del !iso, proprio come la piramide il punto di incontro del cielo e della terra. Lolfatto il pi+ arcaico e primiti!o dei C sensi. 'nc#e nelluomo la sede del SN0 risiede infatti nella parte pi+ antica in senso filogenetico" il rinencefalo. Esso, costituito da un complesso di centri, in armonia con settori speciali((ati della corteccia cere rale, coordina gli impulsi olfatti!i con altri per la reali((a(ione di atti!it) psico affetti!e.

Il messaggio olfatti!o !iene scarsamente ela orato a li!ello cosciente perc#. la maggior parte degli stimoli arri!a direttamente ad interessare la sostan(a reticolare grigia, lipotalamo ed i centri ad esso collegati. 0ollegato con lippocampo, si situa nella parte arcaica del cer!ello, c#e rappresenta la prima struttura(ione della coscien(a corticale nella storia filo ontogenetica. *uesta parte del cer!ello denominata comunemente retti liana, perc#. legata filogeneticamente allo s!iluppo dei rettili. 8appresenta pertanto il mondo degli istinti, delle strutture arc#etipic#e primarie c#e organi((ano le ,forme-, con cui la coscien(a indi!iduale de!e confrontarsi. 9olti studi #anno messo in e!iden(a come i neonati siano in grado di riconoscere dallodore il latte della propria madre e come %uesta tenden(a sia iuni!oca. /i sono infatti situa(ioni in cui, di fronte ad un note!ole coin!olgimento affetti!o, la perce(ione olfatti!a di!enta estremamente raffinata, come accade durante la gra!idan(a, in stati di ansia o fame acuta. La !icinan(a dei centri olfatti!i a li!ello di SN0 con i centri dellemo(ione e dellapprendimento spiega %uesti fenomeni. *uesta polarit) c#e contraddistingue il primo impatto olfatti!o si conser!ata nel senso comune, attra!erso alcuni modi di dire e creden(e. 0omunemente gli odori, pur nella loro molteplicit), !engono distinti in uoni odori e catti!i odori, c#e !engono a caratteri((are non solo le cose, ma anc#e le persone. Una persona c#e emana catti!o odore, considerata negati!amente e, spesso, si dice ,%uesta cosa mi pu((a- o ,sento odore di ruciato-, %uando alcune situa(ioni non sono del tutto c#iare e !engono considerate poten(ialmente pericolose o negati!e. Il senso dellolfatto nel mondo animale regola le fun(ioni primiti!e %uali %uelle sessuali e di riconoscimento e difesa del territorio. 0i& spiegato fisiologicamente con la rela(ione intima c#e intercorre tra il sistema olfatti!o con %uello lim ico, con lipotalamo, c#e a sua !olta influisce sulle g#iandole sessuali. Il messaggero c#imico dellodore detto feromone e s!olge soprattutto negli animali e negli insetti un ruolo importante nellaccoppiamento. I feromoni !engono secreti nelle urine, nelle g#iandole ed agiscono come segnali di a!!ertimento, di delimita(ione del territorio o come ric#iamo per il compagnoGa. Lallontanamento dellelemento terra, espresso dalla con%uista della posi(ione eretta, #a comportato ine!ita ilmente un distacco dalle (one genitali, legate nelle parti , asse-. 0i& c#e per gli animali ,a portata di naso-, nelluomo distante. 9entre in passato le fragran(e pro!enienti dagli organi genitali erano considerate afrodisiac#e. Il mo!imento dellaria attra!erso linspira(ione e lespira(ione nasale, c#e feconda il ,nuo!o sangue-, con laria c#e ,accoglie- 6masc#ile=femminile7 riporta alla fun(ione sessuale di cui il naso di!enta sim olo. Il profondo legame tra le due fun(ioni confermato analogicamente dallaccostamento esistente tra lo s!iluppo em rionale dellorgano olfatti!o e %uello del sistema genitale 6in particolare masc#ile7.

0ontemporaneamente allo s!iluppo dei placodi olfatti!i, si s!iluppano le creste genitali ed il primo a o((o delle gonadi indifferen(iate. Intorno alla dodicesima settimana, ad una c#iusura del palato con il rafe 6definiti!a separa(ione fra occa e naso7 corrisponde la fusione delle pieg#e urogenitali nel rafe peniano e scrotale. Incarnando i due aspetti maschile e femminile, essendo collocato fra la bocca 1orifizio che conduce al basso, alla parte inferiore2 e gli occhi 1la coscienza che viene alla luce2 il naso diviene il tramite tra cielo e terra, il mediatore, il dio Mercurio.

MI I ! "I I Lodore lessen(a delle cose. *uesto il moti!o per cui in molte cerimonie grec#e, romane ed egi(ie, di stampo religioso non manca!a lutili((a(ione dei profumi. Nellantico Egitto alcune essen(e particolari accompagna!ano lopera di mummifica(ione, nel tentati!o di mantenere !i!o nel defunto il ricordo perenne dei profumi della !ita. Negli stessi riti cristiani le solenni cerimonie, tra cui i funerali, sono accompagnati dal profumo di incenso. Nei rituali di magia nera, nelle messe nere dedicate al dio 0apro, !eni!a usato lo (olfo c#e, gettato nel fuoco, a!e!a lo scopo di indurre stordimento. Gli esorcisti sono in grado di riconoscere una presen(a demoniaca proprio dallodore solfureo. In maniera analoga i santi si riconoscono dal gentile odore di !ioletta, c#e accompagna gli e!entuali segni di sanit) 6come ad esempio le stimmate7. Neanc#e il fenomeno de compositi!o post mortem riesce ad alterare %uesto profumo. 0i& c#e in passato !eni!a caden(ato con i rituali, c#e !eni!a associato ad odori, colori, suoni, oggi rimane per lo pi+ relegato nellinconscio, do!e comun%ue gli odori, ancor pi+ di ogni altro stimolo, possono ricondurre indietro nel tempo, nel mondo dei ricordi. *uando il !iaggio dei ricordi ini(iato, difficilmente a parole si riesce a descri!ere cosa lo a ia determinato. 0i& accade perc#. il senso dellolfatto il pi+ ,empatico- dei cin%ue sensi, il meno ,cosciente- e come tale il pi+ !icino al mondo profondo delle emo(ioni. Si sottolineato precedentemente limportante fun(ione dellolfatto nella regola(ione degli istinti primari. 9olti esempi nella letteratura e nelle fia e sottolineano %uesto legame. Il po!ero 0irano, famoso per il suo naso a%uilino eccessi!amente pronunciato, non pote!a essere considerato una persona capace di pro!are profondi sentimenti di amore. Il suo aspetto lo rende!a agli occ#i della sua amata come , asso e ripro!e!ole- e a nulla !alse lessere scoperto come colui c#e a!e!a composto parole di cos4 alto li!ello spirituale.

Lolfatto attra!erso il collegamento con lipotalamo influen(a il comportamento sessuale, e le innumere!oli rela(ioni con le altre aree rinencefalic#e e diencefalic#e determinando uninfluen(a anc#e sul sistema neuro!egetati!o e %uindi sul comportamento alimentare ed aggressi!o. Luso dei profumi per scandire le tappe della !ita I profumi , uoni- e ,catti!i- si sono modificati nel tempo e nelle culture. In passato ogni tappa importante della !ita !eni!a segnata- da un profumo. 9olte pitture dellantica Grecia riportano la prepara(ione del matrimonio, c#e a!!eni!a con lo spargimento di efflu!i profumati. Sul capo degli sposi !eni!a deposta una corona di mirto, em lema degli amanti felici. 3ino a non molto tempo fa era lodore dei fiori di arancio ad accompagnare la sposa allaltare. 'nc#e i riti di ini(ia(ione pre!ede!ano luso di fragran(e. Lultima tappa era costituita infatti dalla pro!a della casa della putrefa(ione, do!e erano presenti gli odori pi+ sgrade!oli. Tale pro!a era destinata a far perdere agli ini(iati i legami materiali. 'nc#e la morte non prescinde!a allora come oggi dalluso di profumi c#e la caratteri((a!ano. 'ncor oggi, gli odori della terra smossa e di fiori, riportano ad episodi di lutto. Luso di profumi per guarire In passato i profumi 6da per fumum H attra!erso il fumo7 !eni!ano utili((ati per guarire e per diagnosticare i !ari malanni. In tempi non molto lontani un uon medico era in grado di riconoscere dagli odori il tipo di malattia. 0os4 il sudore uremico, lalito dia etico, la gra!eolen(a epatica e lacido acre del reumatismo fe rile, !eni!ano considerati ine%ui!oca ili manifesta(ioni di un mutamento essen(iale dellaspetto energetico dellorganismo. Gli egi(iani usa!ano le piante aromatic#e anc#e a scopi medici. 0onsacrata alla dea della luna, la mirra ad esempio !eni!a prescritta come agente antinfiammatorio dai preti egi(i, c#e erano guaritori della societ). Le resine deri!ate dalle piante e gli oli profumati a!e!ano un ruolo importante nelle pratic#e funerarie egi(ie. La mirra !eni!a anc#e sciolta negli incensieri per colpire lolfatto ed assicurare la uona !olont) delle di!init). In realt) gli egi(i crede!ano c#e le medicine aromatic#e fossero efficaci perc#. formulate da uno degli dei. 'nc#e i dottori greci porta!ano a!anti la scien(a delle medica(ioni aromatic#e.

Galeno, il famoso medico greco, fu uno dei maggiori er oristi del mondo. Un altro greco, Teofrasto, fu il primo aroma terapista. Scrisse un trattato pioneristico sull ,'roma degli odori-, in cui discusse leffetto di !ari aromi sul pensiero, i sentimenti e la salute.

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Le modifica(ioni della fun(ione olfatti!a possono essere %ualitati!e e %uantitati!e. Le modifica(ioni %ualitati!e del senso dellolfatto pro!ocano la parosmia c#e consiste nella perce(ione di un odore c#e non si riscontra nellam iente 6allucina(ione olfatti!a, c#e si manifesta nelle affe(ioni del sistema ner!oso centrale, nelle intossica(ioni da piom o e da antipirina, nel dia ete gra!e e tal!olta nella gra!idan(a e nelle complican(e dinfluen(a7 oppure nella perce(ione erronea di un odore reale, per cui una sensa(ione odorosa grade!ole si trasforma in una sensa(ione odorosa sgrade!ole, come si !erifica nella ne!rite del ner!o olfatti!o. Le modifica(ioni %uantitati!e della fun(ione olfatti!a comprendono liperosmia 6esagera(ione della fun(ione olfatti!a7 e liposmia 6perdita par(iale o completa, transitoria o permanente della capacit) di percepire uno o pi+ odori7. Le cause meccanic#e sono rappresentate da %ualsiasi processo patologico c#e ostacoli od impedisca alla corrente aerea di raggiungere la fun(ione olfatti!a$ in alcuni casi tali modifica(ioni !anno attri uite a ne!riti infetti!e o tossic#e, ad atrofia della mucosa olfatti!a ed a processi degenerati!i emorragici delle !ie e dei centri ner!osi. 'spetti sim olici Nel caso della iperosmia legata a ne!riti infetti!e o tossic#e e processi degenerati!i neoplastici, si ac%uisisce una maggiore sensi ilit) percetti!a. *uesta caratteristica si a!!icina al mondo animale, alla terra. Il ,fiuto- in grado di percepire odori c#e luomo generalmente non coglie infatti una prerogati!a dei mammiferi. Il sintomo !iene cos4 a rappresentare lestremo tentativo dellunit psicofisica di avvicinare una componente della personalit che 3 stata tenuta talmente lontana dalla coscienza da non percepire neanche lesistenza. Liposmia al contrario il segnale di una c#iusura par(iale o totale, transitoria o permanente !erso una armonica comunica(ione delluomo con il macrocosmo. In altre parole, una resistenza di tipo difensivo portere e ad essere insensi ile a tutti gli odori c#e riportano a %ualcosa c#e si !uole allontanare. 0ome lorgano olfatti!o sia analogamente connesso con lapparato sessuale dimostrato anc#e dallepistassi essenziale 6o!!ero crisi emorragic#e7, c#e si presentano nelle adolescenti %ualc#e giorno prima la comparsa del mestruo. La perdita ematica !erre e ad essere la rappresenta(ione sim olica di una scarica di contenuti pulsionali considerati ,sporc#i-, spesso legati alla sessualit).

LUDITO

IL (!)(% '!LL-'I % 5 il senso c#e permette di sentire i suoni e c#e si a!!ale di un unico organo, lorecc#io. Lorecc#io trasforma le onde sonore c#e rice!e in impulsi ner!osi c#e !engono trasmessi al cer!ello. *uasi tutti i suoni !engono percepiti attra!erso un meccanismo c#iamato conduzione aerea. Il processo attra!erso cui le onde sonore !engono con!ogliate nellorecc#io integrato da una forma secondaria di udito c#iamata conduzione ossea. *uesta forma di udito influen(a la perce(ione della propria !oce, L%"!,,4I% Lorecc#io una struttura fragilissima fatta di ossa, cartilagine, ciglia e li%uido on grado di farci ascoltare i suoni, ma anc#e di farci stare in e%uili rio. 5 formato da tre parti" orecc#io esterno, orecc#io medio e orecc#io interno. Le principali fun(ioni dellorecc#io esterno e di %uello medio sono la raccolta e la trasmissione del suono. Lorecc#io interno responsa ile dellanalisi delle onde sonore e contiene anc#e le strutture necessarie al mantenimento delle%uili rio. %recchio esterno I formato dal padiglione auricolare, parte !isi ile dellorecc#io, costituito da pieg#e di pelle e cartilagine. Il padiglione porta al condotto uditi!o esterno, c#iuso allestremit) interna dalla mem rana timpanica. Il timpano, c#e separa lorecc#io esterno da %uello medio, !i ra in risposta ai mutamenti della pressione dellaria dando origine ai suoni. %recchio medio I una piccola ca!it) c#e trasmette il suono allorecc#io interno attra!erso una catena di tre minuscole ossa mo ili collegate tra loro 6 gli ossicini" incudine, martello e staffa7. 0omunica con lesterno attra!erso un condotto di !entila(ione c#iamato tuba di !ustachio. Lorecc#io medio #a la fun(ione di ,trasformatore- e trasmette le !i ra(ioni sonore dallaria esterna al li%uido presente nellorecc#io interno. %recchio interno I costituito da una serie molto complessa di strutture contenute in profondit) nelle ossa del cranio. La parte anteriore, a forma di c#iocciola, c#iamata coclea, #a una fun(ione uditi!a. 5 formato da un labirinto di condotti tortuosi. La parte posteriore 6tre canali semicircolari e altri due organi7 responsa ile del mantenimento delle%uili rio. I canali contengono cellule ciliate sensi ili alla gra!it) e allaccelera(ione, nonc#. alla posi(ione e ai mo!imenti del capo. Le informa(ioni relati!e alla posi(ione o alla dire(ione nello spa(io !engono registrate da apposite cellule e con!ogliate al cer!ello attra!erso fi re ner!ose. 'spetti sim olici Di tutti i C sensi, lorgano uditi!o %uello c#e maggiormente si a!!icina al mondo spirituale, alla ,feconda(ione di!ina-. Esso infatti in grado di percepire il suono, c#e nella tradi(ione orientale, considerato lorigine di tutte le cose, Dio stesso.

Se seguiamo il percorso c#e il suono compie allinterno di %uestorgano, riscontriamo molte analogie con il !iaggio c#e lo sciamano effettua per raggiungere la ca!erna delle sue pratic#e magic#e, il re egi(io per giungere nellaltra !ita e leroe per tro!are il tesoro. 0atturato dal padiglione auricolare, esso penetra nel condotto uditi!o, lo attra!ersa, fino a raggiungere il timpano, c#e pu& essere considerata la porta, oltre la %uale si snodano percorsi sinuosi, il cui accesso consentito ai soli ini(iati" i suoni. Una !olta ,purificati- allinterno della coclea, possono finalmente raggiungere i recettori cere rali. *uesto processo di ,purifica(ione- e di ,ini(ia(ione- del suono sar) il filo conduttore della tratta(ione, do!e fun(ioni e forme legate a %uestorgano sensoriale ri!eleranno lo stesso senso analogico=sim olico. 0olloca(ione Lorgano uditi!o collegato nella parte pi+ alta del nostro corpo" la testa. Secondo linterpreta(ione mitologica la testa rappresenta non solo la coscien(a, ma anc#e lo spirito nel suo manifestarsi, in opposi(ione al corpo %uale manifesta(ione della materia. Le orecc#ie, collocate lateralmente alla testa, partecipano a %uesto aspetto spirituale, cogliendo della materia laspetto pi+ ,aereo-" il suono. Le orecc#ie comun%ue non ser!ono solo alludito, ma anc#e alle%uili rio. I due apparati !esti olare e uditi!o, nonostante si tro!ino nello stesso organo, sono separati. Le stesse interpreta(ioni delle posi(ioni del capo e del suono ,!iaggiano- lungo due di!ersi ner!i" il !esti olare ed il cocleare. Tutta!ia, la struttura la irintica so!rasta %uella cocleare, %uasi ad indicare in termini sim olici la fase successi!a di un processo. Difatti la forma a conc#iglia della coclea ric#iama il mare, lorigine, mentre %uella e spirale del la irinto, il suo superamento. La colloca(ione attigua dei sensi !esti olari allorgano uditi!o, ci porta a collegare in senso analogico le due fun(ioni. Se !ero c#e lorecc#io %uale organo ,feconda ile- dal messaggio di!ino, in grado di accogliere non solo il senso profondo, lordine ed il principio c#e regola il cosmo, ma anc#e suoni inaudi ili, pur !ero c#e %uesto esprime sim olicamente la capacit) di per!enire al proprio S., %uale tesoro nascosto. 8iuscire in %uesto significa anc#e dare un nuo!o ordine alla propria !ita e giungere ad un nuo!o e%uili rio. 3orma

Il padiglione auricolare mostra una conforma(ione molto simile al feto capo!olto nellutero, con la testa nel lo ulo e gli arti nellauricola. Nel padiglione auricolare concentrato tutto il nostro corpo ed il senso sim olico di %uesto ci conduce indietro nel tempo. 2er il feto percepire le !i ra(ioni placentari il presupposto per lo s!iluppo di unadeguata capacit) comunicati!a. Il padiglione auricolare, simile al feto in posi(ione cefalica 6o!!ero pronto per la nascita7, on grado di accogliere e assimilare in s. il macrocosmo. 0ontinuando il nostro percorso, giungiamo al timpano, la porta dingresso c#e ci conduce !erso lentrata della coclea, su cui poggia il la irinto. La coclea si presenta con una conforma(ione identica alla conc#iglia e, come %uesta, in grado 6gra(ie allin!olucro osseo ed un cuscino daria della trom a di Eustac#io, c#e la protegge dai suoni interni7 di recuperare il suono del macrocosmo. La conc#iglia rappresenta sim olicamente il passato, il mare, lorigine, mentre il la irinto la stato primordiale da superare, la nascita della !ita. La conc#iglia, essendo legata principalmente allac%ua, un sim olo di fecondit), la matrice cosmica dellindifferen(iato, in cui tutto non #a ancora una forma. Le !i ra(ioni sonore prima di essere proiettate a li!ello cere rale, de!ono ,immergersi- nellac%ua 6lendolinfa e la perilinfa7 contenuta nelle rampe della coclea. 5 una sorta di attesimo, di purifica(ione del suono. La purifica(ione di ogni religione la condi(ione essen(iale per a!!icinarsi alla di!init). Solo cos4 luomo entra in comunica(ione con dio, presupposto per ottenere la perfe(ione, la sagge((a, il frutto della grande Opera. Ugualmente ,limmersione del suono- la condicio sine qua non per percepirne lorigine ed il senso del suo pro!enire dal macrocosmo. 3inalmente giungiamo al la irinto, posto superiormente alla coclea. Sono nella specie pi+ e!olute, lorecc#io ac%uisisce una forma tale da c#iamarsi la irinto. 'natomicamente %uesti costituito dai canali semicircolari, disposti %uasi a treccia. Il la irinto rappresenta sim olicamente la !ia c#e conduce alla parte pi+ misterica della personalit), al S.. Nella tradi(ione sim olica, il la irinto rappresentato come ununione tra una spirale 6la coclea7 e una treccia 6i canali7 uniti al centro 6!esti olo7.

Esso sim olo dellInfinito nelle sue due forme, una pi+ dinamica 6la s!astica, la spirale, il mo!imento creatore delluni!erso7, laltra relati!a alleterno ritorno, al perpetuo ripetersi del ciclo 6i canali a treccia7. 3un(ioni Lorecchio luogo di fecondazione divina ' iamo !isto come lorecc#io introietti ed assimili i ,suoni-emozioni- del mondo circostante.

0atturando i suoni, esso coglie non solo il loro significato, ma anc#e il ,tono emo(ionale-, il ,tim ro- con cui !engono espressi. Le inflessioni !er ali, il tono, la c#iare((a !ocale, lintensit) 6!olume7 e lalte((a di ci& c#e udiamo, fornisce un campo dindagine comunicati!o assi profondo. Lorgano, %uindi, s!olge un ruolo pre!alentemente di carattere passi!o di accoglien(a, mentre il suono, c#e colpisce e penetra in esso, #a una fun(ione di tipo atti!o. La parola esplica la fun(ione analogica di un pensiero c#e feconda e, come tale, di tipo masc#ile, mentre lorecc#io c#e accoglie riflette la condi(ione di organo femminile, ricetti!o. Il suono %uindi penetra nellorecc#io, ,fecondandolo-. In rela(ione a ci& esso pu& di!enire sim olo della feconda(ione di!ina, della comprensione e accetta(ione della 8i!ela(ione, come anc#e pu& rappresentare la stupidit) e la estialit). La sim ologia sessuale dellorecc#io si tro!a in conce(ioni molto antic#e circa il concepimento di profeti e di!init). Luogo di morte e rinascita Nelle leggende lo sciamano si introduce allinterno di una ca!erna per di!entare uccello, cio colui c#e accoglie il messaggio e di!enta messaggero di!ino. 2er ottenere i poteri, muore e risorge. 'nalogicamente, il suono compie lo stesso percorso" esso !iene ,catturato- dal padiglione auricolare, penetra nel cunicolo ottico, do!e !err) trasformato da !i ra(ioni aeree a !i ra(ioni in un me((o fluido, e solo attra!erso %uesta sua ,morte=ressurre(ione-, potr), in %ualit) di impulso ner!oso codifica ile, ascendere !erso il SN0. 5 una sorta di , attesimo-, di purifica(ione del suono prima di raggiungere il sim olo massimo della spiritualit) organi((atrice" il cer!ello. Nel mito di 2urus#a, si tro!ano tutti gli elementi finora anali((ati. 2urus#a fu luomo primordiale dal cui sacrificio !enne raccolto il urro fuso, c#e, spru((ato, gener& non solo gli animali della foresta, del cielo e del !illaggio 6c#e ricorda la frullatura dellOceano7, ma anc#e gli inni, i canti, il ritmo e la parola sacra O9, c#e d) lini(io al sacrificio stesso.

La tematica della morte=ressurre(ione si riscontra anc#e nellanalogia morfologica c#e lapparato uditi!o presenta con le ca!erne tom a del tardo paleolitico, do!e, secondo la leggenda, i re scende!ano con tutto il loro seguito, !i!ente, per poi risorgere. Il carattere atti!o, masc#ile del suono=parola, e %uello passi!o, accogliente dellorecc#io, #a portato luomo ad associare %uesti rispetti!amente allo sperma e alla !agina. La sacralit) c#e a!!olge la poten(a della parola, del /er o, spiega la creden(a molto s!iluppata, della ,feconda(ione di!ina-. Un inno dedicato alla /ergine afferma" ,Gaude, Maria, quae per qurem concepisti-$ nel 2roto!angelo di Giacomo si narra c#e l'ngelo Ga riele annunci& alla !ergine c#e a!re e concepito per la parola dello Spirito Santo e nella reda(ione armena dellE!angelo dellInfan(ia affermato c#e ,il !er o di Dio penetr& in Lei attra!erso lorecc#io e la natura intima del suo corpo fu santificata-. Uno dei mantra pi+ potenti e cele ri 'U9, detto anc#e O9. Esso rappresenta il soffio creatore ed esprime la di!init) allesterno e la reali((a allinterno dellanima. 'ttra!erso %uesti possi ile ascoltare nel cuore i suoni inaudi ili. Il !alore magico dei mantra si fonda sulla fede induista c#e il suono allorigine di tutte le cose, c#e il suono Dio e c#e ogni essere anc#e suono. 5 %uindi lascolto ,interno-, c#e poi alla ase della pratica ;oga, c#e porta alla !era conoscen(a. In conclusione lorgano uditivo svolge una funzione mistica, spirituale, e comunque si leggano le analogie simboliche 1orecchio-vagina, orecchio-conchiglia, orecchio-caverna, orecchiolabirinto, ecc52 si giunge allo stesso senso simbolico6 quello della potenziale capacit di cogliere lessenza della propria personalit 1tramite lascolto interno, dei suoni altrimenti inaudibili2 e quella delluniverso che ci circonda.

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