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Si intende per gazzetta un giornale di notizie.

Il termine ha avuto una notevole fortuna nei primi secoli della storia del giornalismo (XVII e XVIII secolo), me ntre a partire dal XX secolo ha conosciuto un regresso. Avvisi, almanacchi e lunari Nel Medioevo circolavano in Europa, tra banchieri e commercianti, gli avvisi, so rta di bollettini scritti a mano contenenti offerte di compravendita, prezzi del le merci, date delle fiere e simili. A partire dagli ultimi anni del XV secolo a pparvero i primi avvisi a stampa, che trattavano solitamente un solo argomento d i carattere generale o locale. Venivano venduti dalle stesse stamperie che li pr oducevano, ma anche nelle botteghe dei librai e nelle strade (dai venditori ambu lanti). Non avevano periodicit regolare: venivano stampati quando si era accumula to sufficiente materiale per comporre 8 o 16 pagine (il numero deriva dal fatto che, nella stampa, lo standard il "foglio". Se un foglio viene piegato due volte si ottengono quattro pagine, se viene piegato tre volte se ne ottengono otto). Contenevano numerose illustrazioni e conobbero una fortuna crescente. Non posson o essere considerati gli antenati dei giornali in quanto mancava loro il requisi to fondamentale della periodicit, ma inaugurarono una stagione di fogli stampati a carattere pubblico, diversamente da quanto avveniva nelle comunicazioni privat e degli avvisi tra commercianti. Ad essi si affiancarono, nel corso del XVI secolo, gli almanacchi ed i lunari, c he uscivano una volta all'anno ed erano molto diffusi tra il popolo. Il testo er a affiancato da simboli ed immagini che potevano essere fruite anche dagli analf abeti. I lunari erano dedicati espressamente al mondo contadino. Composti da un unico grande foglio, vi erano riportati le descrizioni delle stagioni, con detta gli riguardanti il tempo della semina nei campi e del raccolto. Uscivano solitam ente in novembre, mese di passaggio da un'annata agricola all'altra. Riportavano anche le feste del calendario ed alcuni proverbi. Nel 1563 il governo della Repubblica di Venezia decise di diffondere un foglio a vvisi con notizie ufficiali sulla crisi nei rapporti con il Sultano turco. Tali "fogli avvisi" (manoscritti di piccolo formato di 4-8 pagine) erano venduti sett imanalmente a due soldi. Dal momento che la moneta da due soldi si chiamava gaxe ta, i fogli assunsero il nome di tale moneta, italianizzato poi in gazzetta. Suc cessivamente, il termine pass ad indicare qualsiasi giornale periodico recante le notizie che meritassero di essere conosciute dagli abitanti di una citt (e del t erritorio che gravitava su di essa): dalle relazioni tra gli Stati, alle notizie riguardanti la corte, ai corsi delle valute estere. A Colonia, in Germania, l'erudito austriaco Michel Eyzinger stamp a partire dal 1 588 la Postrema Relatio Historica, pubblicazione a cadenza semestrale, che racco glieva gli avvenimenti pi importanti del periodo appena trascorso. Su questo mode llo, sempre nella citt tedesca, usc a partire dal 1594 il Mercurius Gallobelgicus, che presentava notizie di tipo politico-istituzionale e poteva contare fino a 1 00 pagine. Le prime gazzette a stampa coabitarono a lungo con avvisi e fogli di notizie man oscritti, diffondendosi dapprima nelle citt dell'Europa centrale (Anversa, Strasb urgo), per poi diramarsi, nell'arco del XVII secolo, nel resto del continente (V ienna, Londra). L'esperienza della gaxeta fu circoscritta alla Venezia del XVI secolo e alla for ma manoscritta. Per vedere sul suolo italiano una gazzetta stampata si dovette a spettare il secolo successivo. Nel 1636 il granduca di Toscana, Ferdinando II, c oncesse a Lorenzo Landi e Amatore Massi il privilegio di stampare una gazzetta a Firenze. Seguirono Milano l'anno seguente[1] e Genova nel 1639. La nascita delle gazzette a periodicit fissa Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Giornale. Le prime gazzette a stampa, che coabitarono a lungo con i fogli manoscritti, si

diffusero all'inizio del XVII secolo. In tutta l'Europa l'attivit giornalistica e di stampa sottoposta al regime di esclusiva concesso dal principe (di qui la de finizione di "gazzetta privilegiata"), che limita non di poco la libert di compil atori e stampatori, che devono fare i conti anche con la censura preventiva. Le prime gazzette non recavano titolo, uscivano con periodicit settimanale o quin dicinale ed erano composte da 2-4 pagine in formato 15 x 23 cm (corrispondenti a l formato in ottavo[2]. Tra un evento e la rispettiva comparsa della notizia scr itta, potevano passare anche 20 giorni. Presentavano un minuto notiziario locale , accompagnato talvolta da notizie riguardanti le Corti estere. In Svizzera documentato il Rorschacher Monatsschrift, un periodico composto da 6 a 12 pagine, il cui contenuto rimane essenzialmente legato ad un riassunto degl i avvenimenti pi importanti del mese. Per stampare il periodico, lo stampatore Le onard Strauss si avvale dell'aiuto di Samuel Dilbaum, che raccoglie e compila le varie notizie. Il mestiere di giornalista inizia ad acquisire una sua autonomia . Nel 1609 compare nei pressi di Augusta (Germania) il primo periodico settimanale , l'Avisa Relation oder Zeitung.[3] Accanto a questi giornali paludati, sottomessi al controllo del sovrano e degli organi governativi, si svilupparono forme di giornalismo clandestino, in partico lare in Olanda, dove la capacit tecnica degli stampatori altres sostenuta da una f orte libert di espressione. Si diffondono i cosiddetti corantos (dall'olandese kr ant, "giornale"), fogli di notizie che sfuggono al controllo e al visto ufficial e delle autorit. Il loro capostipite esce ad Amsterdam nel 1618, con il titolo Co urante uyt Italien, Duytsland & C.. La diffusione dei corantos nel resto dell'Eu ropa sfugge ai controlli della censura e degli organi governativi, anche grazie alla potente rete commerciale olandese, collegata con i principali porti dell'ep oca. Se viene ancora trascurata l'importanza del titolo, che rimane descrittivo e non di facile memorizzazione, rilievo maggiore assume l'impaginazione: l'ordin e delle notizie risponde a un criterio di importanza, a testimonianza di un prim o tentativo di selezione e gerarchizzazione del materiale informativo. Sull'esempio olandese nel 1625 nasce in Inghilterra il settimanale Mercurius Bri tannicus, che potr contare su una tiratura stimata attorno alle 500 copie. Dalla met del secolo, le gazzette si ampliarono: furono raddoppiate le pagine e l a periodicit diviene bisettimanale. Iniziarono ad essere vendute nelle stesse sta mperie che le producevano, oppure nelle botteghe librarie. Pur avendo durata bre ve, la tiratura media si attestava sulle 200 copie, arrivando nei casi pi fortuna ti alle 1000.

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