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Capitolo Quinto

LINEE DI INFLUENZA
Definizione ed impiego. Determinazione delle linee di influenza con il
metodo diretto e come linee elastiche in base al teorema di reciprocit; appli
cazioni al caso di travi isostatiche e continue.
S.l DEFINIZIONE
Si chiama "linea di influenza di una data grandezza, relati
va ad una prefissata sezione", il diagramma che ne rappresenta
la legge di variazione, in funzione della ascissa del punto di ap
plicazione di un carico concentrato unitario mobile.
Per esempio, in una trave continua, la linea di influenza
del momento di continuit sul secondo appoggio da sinistra un
diagramma, che mostra come varia tale momento quando il ca
rico concentrato unitario si sposta .lungo la trave. TI valore del
momento di continuit, relativo al secondo appoggio da sinistra,
viene riportato in corrispondenza della ascissa del carico, che lo
produce.
Dalla fig. 274 si vede che ciascuno dei due diagrammi dei
momenti flettenti fornisce alla linea di influenza una ordinata,
cio ml(Sl) ed ml(S2).Queste ordinate, che nei rispettivi dia
grammi dei momenti flettenti sono situate in c o r r i s p o n d e n z a.
dell'appoggio 1, vengono riportate, nella linea di influenza, in
425
lIWEA Dll11flU.. NZ
DE.L 1'10M..r..nO m1
DIAGf2AMMA DEL MOIoIUlTO
fl-ETTEWTE 'El! P=1
APP\.lGATO UIiLLA
DI!C;IIAHHA DIiL MOMEWO
HI,nENf[ PEl2
AmiCATO S[ZJOIJE q2
Fig. 274
corrispondenza delle ascisse e cio in corrispondenza del
le posizioni dei carichi concentrati unitari, che le hanno prodot
te.
S.2 IMPIEGO
Mediante la linea di influenza di una certa grandezza, rela
tiva ad una prefissata sezione, possibile calcolare la grandezza
predetta per qualunque configurazione di forze, agenti parallelame!!
te sUa direzione del carico concentrato unitario.
Per esempio, disponendo della linea di influenza del momen
to flettente sull'appoggio l (v. fig. 274), il momento mI prodotto da
n carichi concentrati F i (i = 1, . . ., n) dato dalla somma d e i
prodotti di ciascun carico per la corrispondente ordinata 'fJ i della
linea di influenza. cio:
426
Se presente un carico ripartito, avente inten"it p(x) lun
go 11 tratto EF della linea d'asse della trave, il momeato mI do
vuto a p(x) vale:
Si precisa che i carichi ooncentrau o ripartiti di cui sopra
possono essere, indipendentemente,. mobili o fissi; quindi una li
nea di influenza pu essere utilizzata anche per determinare g l i
effetti del proprio.
La conoscenza, anche solo qualitativa dell'andamento di u
na linea di influenza, permette di individuare a prima v is t a le
campate su cui disporre il sovraccarico accidentale, .per avere le
condizioni pift gravose in una pref1ssata sezione.
Per esempio, con riferimento ad un solaio continuo a 4cam
pate, per avere i massimi momenti flettenti nelle sezioniA,B, C
.per effetto di un sovraccarico accidentale uniformemente ripartito
occorre disporre il sovraccarico come indicato sugli schemi se
. guenti (fig.275 a. b. c. ):
1lI1111111111 OIIIIJ p [[[J III1I1 [IIII1P
T +-+

", Marnax =p( +
I
o
I
mlll" IIIIIID ",lp
I
.--- -
4
b)
Fig. 275 . b.
427
c)
Fig. 275c
5.3 DETERMINAZIONE DELLE LINEE DI INFLUENZA CON IL METO
DO DIRETTO
La definizione di linea di influenza offre un procedimento di
retto per la costruzione di una qualsiasi linea di i n f1u e n z a per
punti.
Si pone il carico P = 1 sulla ascissa S1 e si calcolal'effet
to "11 che si desidera nella prefissata sezione S; si sposta il ca
rico P = 1 su un'altra ascissa S2 e sitrova il corrispondente va
lore "12 dell 'effettQ studiato sempre sulla sezione S; si ripete il
procedimento, applicando iI carico P =1 su altre ascisse S3' ...Si , .
. oSn e ricavando, in S, i valori correlativi "13, o.. "1i' ; .. "1n. Si de
termina cos, una serie di coppie di valori (Si, "1.j), costituite dal
l'ascissa dove agiva il carico P = 1 e dal valore che ha assunto
l'effetto "1 nella sezione S.
A questo punto basta riportare in un diagramma i valori di
"1i sulla verticale dei corrispondenti valori di Si per ottenere la
linea di influenza di "1 sulla sezione So
In certi casi la funZione "1(S) esprimibile col metodo di
retto in forma analitica molto semplice.
Esaminiamo alcuni esempi:
a) Mensola
Linea di influenza del momento di incastro IlB:
(variazione lineare)
Quando' Si = a, P-B = a; quando Si = O, IJ-B = O.
La 1. d. i. del momento
in B dunque rappresentata
dal triangolo in figura.
Se invece della sezio
ne di incastro B, si volesse
la linea di influenza del mo
mento nella sezione
dia C, caratterizzata dall'a
scissa xc, si avrebbe fig.
277):
Per (forza l cOl!!:.
presa tra A e C): m
r
= (5+
- xc)!.
Per S<x
c
(forza lcOJP,
presa tra C e B): mt = O.
Si voglia ora la linea
di influenza, dello sforzo di
taglio in C: si ha, come o!.
vio (V. fig. 278):
T
c
= 1, quando la forza P = 1 compresa fra A e C, . mentre
Te =
= O, quando la forza P:;: 1 compresa tra C e B.
8
1J_-_I=--c
A '8
Fig. 278
LI NE.E DI IN FLUENZA DE: L...
B t-fOMk:NTO(F/(i.277) E DE: L.
N :"LA
SE.Z,IONE. C
Xc
Fig. 276
Fig. 277
429
b) Trave appoggiata
Linea di influenza della reazione YA:
YA = 1 --.fuL
L
YA
Al variare di Sd fra o ed L,
A
YA varia tra O ed 1.
Linea di influenza del taglio in S:
Occorre distinguere se p = l a
sinistra oppure a destra della se
zione S.
Se P = l compreso tra A
LINE.A 01 INFLUENZA DnLA
ed S, il taglio T
s
fornito nel mo
'IN COI2{SPONDE:N
do pi semplice, dalla reazione:
ZA APPOCiC IO A '
Fig.279
= 1
Y
s L
Se p = l , viceversa, compreso fra S e B, il taglio T
s

pari a1a reazione: YA = Sd/ll.
dlnl.
i. d'in I.
..,u. Ys
ck Ts
a
--
-
LIl\1EA DI INFL.UE.NZA DEL TA'iL-IO
NELLA S
DIAGI2AMMA TAGLIO C.ON IL
CAQ.ICO P=1 A 5INI5TR.A DI 5
DIAGRAMMA DEI... TAGLIO CON IL
C.A12.ICO P=1 A DE.st12A 01 5
'le,
B
a;d,.
'1
--- 1
Fig. 280
430
La linea di influenza del taglio costituita, dunque da due
parti, l'una, coincide con la linea di influenza della reazione in B
(a destra), valida quando il carico P = l si sposta a sinistra del.,..
la sezione S, l'altra, coincide con la linea di influenza della rea
zione in A (a sinistra), valida quando il carico P = l si sposta a
,destra della sezione S.
Linea di influenza del momento flettente in S:
Anche in questo caso occorre distinguere se P = l agisce a
sinistra ovvero a destra della sezione S.
La metodologia uguale a quella adottata nel casopreceden
te: si scrive l'espressione del momento flettente in S e si assu
me come variabile indipendente l'ascissa Sdel carico P = l, te
nendo fissa l'ascissa Xs della sezione.
p r l a sinistra di S: il momento flettente in S si pu scri
vere, nel pi semplice, in forma monomia, utilizzando l a
reazione YB di destra:
M
s
=
mentre Ss varia fra O ed x
s
, M
s
va
ria O ed XdX/1.
5
I
Y
s
=1"
'5
I
"-

:x: 5
l
-xc!.
1
Fig. 281
p = l a destra di S. Que
sta-volta conviene, sempre per
avere una formula monomia,
di utilizzare la reazione YA di
sinistra:
a
facendo variare fra O ed xd'
M
s
varia fra O ed xsx/1.
La fig. 282 mostra la1. d. i.
del momento flettente in S;
(si noti che presenta la stes-
Fig. 282
431
sa forma del diagramma del momento flettente quando i 1 carico
p = 1 applicato in S. Questa coincidenza costituisce una ecce
zione).
c) Trave incastrata
Linea di influenza del momento d'incastro 1J.A:
I-'A = l
= lal
Fig. 283
TABELLA DEI VALORI DI a
=
l
"
~
a
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0.081 0.128 0'.147 0.144 0.125 0.096 0.063 0.032 0.009
Ricordando quanto abbiamo detto 8u.l1 'impiego delle 1. d. i. ,
consideriamo il caso di carico uniformemente ripartito su tutta la
trave; allora il momento di incastro I-'A dato da:
1 {l S2
p o'fJ
dx
= p lo ss+
1
conviene scrivere Ss = (1 - Sd), cosicch:
=
432
Integrando si trova:
!LA = P[11
2
~ 3 - 4
1
1:]
= p [ ~ _ L] = _1_ pt2
3 4 12
valore notevole, che' gi conosciamo per altra via e che ci con
ferma la versatilit dell 'uso delle linee di influenza.
5.4 DETERMINAZIONE DELLE LINEE DI INFLUENZA CON METODI
GENERALI
In alternativa al metodo diretto, si possono costruire le li
nee di influenza con metodi generali, fondati sul teorema di reci
procit e sul principio dei lavori virtuali (in termini di "sposta
menti" virtuali).
L'interesse per i metodi generali duplice:
dal punto di vista concettuale, approfondiscono criticamente
lo studio delle linee di influenza, riportandolo a quello - gi vi
sto dal corso di Scienza delle Costruzioni - della costruzione di
particolari linee elastiche;
dal punto di vista pratico, consentono di prevedere in modo
intuitivo l'andamento delle linee di influenza e di controllare con
sicurezza i risultati di calcoli numerici laboriosi.
Esamineremo 5 casi fondamentali:
a) ld.i. di uno spostamento o di una rotazione;
h) l'd. i di reazioni vinco/ari per travi isostatiche;
cJ l d. i. di caratteristiche di sollecitazioni per travi isostatiche;
d) ?d. i. di reazioni iperstatiche;
e) l. d. i. di caratteristiche di sollecitazioni per travi iperstatiche.
I casi b) e c) si risolvono con il principio dei lavori virtua
li, il caso a) con il teorema di Maxwell, i casi c) d) ed e) con
il teorema di Betti.
432
Integrando si trova:
= = _1_ ptl
= P[+- -
3 4 12
valore notevole, che 'gi conosciamo per altra via e che ci con
ferma la versatilit dell 'uso delle linee di influenza.
5.4 DETERMINAZIONE DELLE LINEE DI INFLUENZA CON METODI
GENERALI
In alternativa al metodo diretto, si possono costruire le li
nee di influenza con metodi generali, fondati sul teorema di reci
procit e sul principio dei lavori virtuali (in termini di "sposta
menti" virtuali).
L'interesse per i metodi generali duplice:
dal punto di vista concettuale, approfondiscono criticamente
lo studio delle linee di influenza, riportandolo a quello - gi vi
sto dal corso di Scienza delle Costruzioni - della costruzione di
particolari linee elastiche;
dal punto di vista pratico, consentono di prevedere in modo
intuitivo l'andamento delle linee di influenza e di controllare con
sicurezza i risultati di calcoli numerici laboriosi.
Esamineremo 5 casi fondamentali:
a) ld.i. di uno spostamento o di una rotazione:
b) l'd. i. di reazioni vinclJ/ari per travi isostatiche:
c) 1. d. i. di caratteristiche di sollecitazioni per travi isostatiche:
d) Id.i. di reazioni iperstatiche:
e) 1. d. i. di caratteristiche di sollecitazioni per travi iperstatiche.
I casi b) e c) si risolvono con il principio dei lavori virtua
li, iI caso a) con il teorema di Maxwell, i casi c) d) ed e) con
il teorema di Betti.
----
433
t

I .
I
+
.... _.
a) l.d.i. di uno spostamento o di una rotazione
Consideriamo il caso semplice di una trave rettilinea oriz
zontale percorsa da un carico verticale unitario.
Vogliamo renderci conto che valida la sequente asserzio
ne: "la l. d. i. dello abbassamento "1s' relativo ad una prefissata
sezione S, coincide con la linea elastica della trave, prodotta dal
carico unitario agente sulla sezione S".
NelI 'esempio ill figura, la sezione S, di cui si vuoI traccia
re la 1. d. i. dello SPQ
stamento verti c a 1e,
coincide- con l'estre
mit di sinistra.
Pensiamo o r a
di applicare la forza
1 in S e poi la forza
1 in Si. Allora la for
za 1 in S compie il
lavoro di trascinamen
to:
- 1 . "1
s
"ls+
Pensiamo inve-.
ce di applicare pri
ma la forza 1 in SI e
1,4
poi la forza 1 in S:
Fig. 284
in questo caso la
forza 1 in Si a compiere il lavoro di trascinamento:
- 1
Per il teorema di Betti i due lavori indiretti delle forze e
sterne sono uguali fra loro; tenuto conto delle particolari condi
qioni di carico, l'uguaglianza dei lavo.ri indiretti si traduce nella
uguaglianza degli spostamenti (teorema di Maxwell):
"1s =
Notiamo che "1
s
l'autentica ordinata della l. d. i. dell 'abbas
28. E.F. Radogna: Appunti di teclca delle costruziol I
434
samento di S, che dobbiamo riportare in corrispondenza della a
scissa Si in cui si trova il carico unitario.
il teorema di Maxwell ci ha assicurato che questa ordinata,
collocata in Si ' coincide con l'ordinata della linea elastica d e Il a
trave, quando il carico unitario applicato in S.
Poich il discorso precedente pu ripetersi per qualsiasi po
sizione del carico, troviamo che la linea elastica predetta coinci
de con la linea di influenza cercata.
Passiamo a/caso della l d. i. della rotazione 'fJs:
tale di influenza coincide con la linea elastica della trave,
prodotta dalla coppia M = l agente sulla sezione S.
Se proviamo ad applicare prima P =. 1 in Si e poi M = 1 in
S :: A, il carico P compie il lavoro di trascinamento:
1 .
Invertendo l'ordine di applicazione dei carichi, M = 1 com
pie 11 lavoro di trascinamento:
1 . (JJs
Operando come prima si ha:
l'" = lm
"'s
Cl{ la effettiva ordinata della l. d. i.
della rotazione in S, che dobbiamo
riportare in corrispondenza della se
zione di ascissa Si; il procedimento
va poi ripetuto, cambiando la posi
zione del carico.
Resta cos confermato che la li
nea elastica della trave prodotta da
Fig. 285
M = 1 in S, coincide con la 1. d. i.
della rotazione in S.
OSSER VAZIONE:
Le linee di influenza di spostamenti o di rotazioni sono sem
pre curvilinee, sia nel caso di travi isostatiche che in quello di
435
travi iperstatiche, perch coincidono con le linee elastiche dovute.
a carichi unitari oppure a coppie unitarie, applicati alle travi ef
fettive, che conservanq invariati i vincoli et{ettivi.
b) l.d.i. di reazioni vincolari per travi isostatiche
Si voglia la 1. d. i.
di YB : a tale scopo sop
primiamo il carrello in B
ed applichiamo al suo po
sto la forza verticale YB'
In queste condizioni
il sistema, inizialme n t e
isostatico, diventato la
bile con un grado di li
bert.
Imprimiamo al si
stema uno spostamento Fig. 286
vinuale, compatibile con
i restanti Vincoli in A, C,
D; siad:-, in particolare, lo spostamento del punto di applicazio
ne di YB ed 'TJ lo spostamento del punto di applicazione di P ~ 1.
Trattandosi di' un sistema di corpi rigidi articolati, con vin
coli bilaterali, privi di attrito ed indipendenti dal tempo', la con
dizione necessaria e sufficiente per l'equilibrio risulta essere, per
ogni spostamento virtuale compatibile con i vincoli:
L*= O, cio Y
B
(S)d:-1'TJ(S) = O
da cui:
'TJ ($)
Y
B
(S) = d:
Tenendo fermo lo spostamento virtuale al variare della po
sizione del carico P =1, d: risulta costante, mentre 'TJ (S) una
funzione lineare della ascissa S, che rappresenta, a meno della
costante d:, la linea ~ influenza cercata. .
Ponendo d: := 1, le ordinate. della catena cinematica AC D
coincidono con quelle della linea di influenza di YB
436
cl /. d. i. di caratteristiche di sollecitazione per tral'i isostlttic!le
Le caratteristiche di sollecitazione N, T, M, relative alla ge
nerica sezione S,. pOssono essere considerate come componenti
della reazione interna, che si esplica fra le due facce di qualsia
si sezione.
Pertanto possiamo estendere ad esse lo stesso metodo vali
do per le reazioni vincolari (esterne): dovremo, cio, sopprimere
il vincolo geometrico corrispondente, sostituendolo con la carat
teristica di sollecitazione in esame; dovremo, quindi, imprimere
al sistema, che prima era isostatico ed ora diventato labile con
un grado di libert, uno spostamento virtuale opportuno; dovremo,
infine, scrivere che il lavoro virtuale nullo.
L'equazione determinatrice della caratteristica di sollecita
zione inS stabilisce un legame lineare tra l'ascissa del carico e
la caratteristica stessa.
La catena cinematica associata allo spostamento v i r tu a l e
presceho rappresenta, a meno di una costante, la lineadiinfluenza
cercata.
Dopo avere inquadrato il procedimento, esaminiamo, per ci!!:
scuna caratteristica di sollecitazione, qual ' il vincolo geometrico
che deve essere soppresso e qual ' il corrispondente "opportuno'.'
spostamento virtuale.
M) Si introduce nella sezione S
una cerniera e si impone tra le
due facce una rotazione relativa
virtuale fJJ:'
N) Si introduce nella sezione S
una guida prismatica, atta a con
sentire uno spostamento relativo
d: in direzione normale alla se
zione, senza rotazione relativa,
n spostamenti relativi in dire
zione tangenziale alla sezione.
T) Si introduce nella sezione S
una guidaprismatica atta a con
Fig. 287
sentire uno spostamento relativo
437
,fio
d ~ in direzione tangenziale alla sezione, senza rotazioni relative,
n spostamenti relativi in direzione normale alla sezione.
Esempi:
Trave appoggiata con sbalzo. Si richiedono le linee di in
fluenza di T ed M per la sezione S, compresa nel tratto Be.
Q,.
:x:.c:l. 'b
t
i
b
-1)
5
:x.d..b
-t
T
M
......
......
......
Fig.288
OSSER VAZIONE:
La rotazione virtuale qf anche uguale alla somma delle ro
tazioni assolute a sinistra e a destra di S, cio:
fJff = a +jJ
Trattandosi di spostamenti virtuali piccolissimi lecito con
fondere l'angolo con la tangente, quindi, essendo xd + X = 1:
s
X
s
' xd 1
1
c p ~ - tga + tgfJ =
+ -1"-.X-d-=-- = -1- (xd + x s)
= -" = 1
1
438
Trave Gerber. Si richiedono le linee di influenza di T e M
per le sezioni SI' S2, SJ facenti parte rispettivamente,deHa ca!!!
pata di riva, dello sbalzo Be e della campata centrale semplice
mente appoggiata.
+
439
OSSER VAZIONE:
Le linee di i1f1uenza delle reazioni e delle caratteristiche di
sollecitazioni per travi isostatiche sono sempre costituite da seg
menti di retta. Ci deriva dalla eliminazione di un vincolo (ester
no o interno), che necessaria per mettere in evidenza nella va
lutazione del lavoro virtuale la grandezza di cui si wole la linea
di influenza (reazione vincolare oppure caratteristica di sollecita
zione) e che sufficiente per trasformare 11 sistema isostatico in
un sistema labile (meccanismo), avente un grado di libert.
La deformazione virtuale di un meccanismo si riduce a mo
vimenti relativi rigidi, rappresentati da una 'successione di seg
menti di retta.
d) l.d.i. di reazione iperstatiche
Consideriamo il sistema in
figura una voI t a iperstatico, e
proponiamo di determinare la l.
di i. della reazione YA' 'Provia
mo ad applicare lo stesso proce
dimento adottato con suC c e s sO
per lo studio delle travi isostati
che: eliminiamo il vincolo in A
Fig. 290
ed al suo posto applichiamo la
forza Y
A

Imprimiamo ora la deformazione virtuale al sistema, in cui
la sezione A si sposti di 6! .
Poich il sistema AB attualmente isostatico (e non labile),
la sua deformata curvilinea e ad essa associato un lavorovir
tuale interno, in generale non nullo.. Quindi applicando il P. L. V.
dobbiamo scrivere:
Y
A
6: -1 rf = Lt
E' necessario, ora, valutare L ~ .
In primo luogo osserviamo che la deformazione virtuale, non
potendo pi essere prodotta da moti rigidi, richiede la introduzio
ne di opportune forze virtuali: nel caso in esame baster che nel
la sezione A agisca una forza vrticale R ~ .
442
Esempio:
determinazione della linea di influenza di m, nella trave continua
in figura:
Inseriamo in 1 una cerniera: essa rappresenta un taglio par
ziale del sistema, atto a mettere in evidenza una sola caratteri
stica di sollecitazione cio m,. Si tratta del valore effettivo di m.!,
tale, cio, da assicurare la .congruenza della deformazione.
Fig. 295
Al sistema con la c e ~ e r a . in pi sull 'appoggio 1, quindi con
un grado di iperstaticit in meno, imprimiamo con l'ausilio di due
coppie virtuali m' una rotazione relativa virtuale 9>r
Fig. 296
Il lavoro indiretto che il sistema di forze effettivo (P = 1 in
S ed m, in 1) compie nella deformazione virtuale, vale:
- 1 "1 (s) + m,9>t
Esso deve essere uguale (teorema di Betti) al lavoro indiret
443
to che il sistema dei carichi virtuali in 1) compie nella de
formazione effettiva (gJl relativa = O), cio a O = O. Dunque:
"7 (S)
mI =
cio la linea elastica virtuale, ottenuta imprimendo l a rotazione
in 1, coincide con la linea di influenza di m
l
a meno
del valore costante gJt
Per gJt = 1 si ha: = "7(S)
Per costruire la linea elastica virtuale, dobbiamo risolvere.
prima il sistema una volta iperstatico, ci che si pu fare agevol
mente con l'equazione dei 3 momenti (v. par. 6. 3. 1, pag. 467) .
m:
m,,"
..
W

S
Fig. 297

+W
2
) +-6-
w2 = 91* =
1

6 (W
2
+ W
3
)
= O
dalla seconda ricaviamo:
m*
2
dalla prima:
4(W
2
+ W
3
)
( wl + w
2
+ = 6
w
2
6w
2
m* =
2 -w 2
- 4\W
I
+ W
2
)(W
2
-+ W )
2 3
Se le campate hanno pesi elastici Wj uguali, si ha:
6 6
m* = =
2

15w
444
24
_.
m*
,
=
.
15w
A questo punto il sistema iperstatico ricndotto a tre tra
vi semplicemente appoggiate, caricate da coppie nelle sezioni di

U i.
L


Fig. 298
Le ordinate della linea elastica, relativa, per esempio, al
la campata O71 valgono (v. Belluzzi voI. 1 cap.ll par. 225):
Mx
3
Mlx l
EJ = 61 + 6 w - EJ
11 = _ M: x
3
+ x = (_ -?3_ + : ). +=
l
= 1(: _ )
x x
3
x x
3
1
-1
p
-l--P - '11
l
0.000 0.000 0.000 0.0000
0.200 0.008 0.192 0.0512
0.400 0.064 0.336 0.0896
0.600 0.216 0.384 0.1024
0.800 0.512 0.288 0.0768
1.000 1.000 0;000 0.0000
Le ordinate effettive della l. d. i. di m, si ottengono da quelle
indicate nella colonna a lato, moltiplicandole per l.
Tali ordinate sono risultate positive, in conformit alla con
venzione dei segni della equazione dei 3 momenti.
In realt si tratta di momenti m, che tendono le fibre di
sopra, quindi negativi. Tenuto conto della arbitrariet della rot!!
zione virtuale 9lr, si possono porre, inizialmente le coppie vir
445
tuali 1: Il sistema di equazione diventa.

Fig. 299
= =
o
Dalla seconda ricaviamo:
m*
2
dalla prima ricaviamo:
Se le campate sono uguali, cio w costante:
15
--w
24
Per la prima campata, caricata da m, = 1, le ordinate del
la linea elastica risultano date da:
.!L
1
=
: -
Per dedurre da queste, quelle che corrispondono alla linea
di influenza, occorre dividere per cio:
1] 24 w (X x
3
) 4 (X x
3
)
lCPr 15w -6- -1- -13 -1- - P
valore esattamente uguale a quello trovato in precedenza (1).
(I) P"I' ", Iravi t"olllillllt, il sc'zollt" "o,lalll<' dI,i lipi l,iii ,'oll1lllli (a 2. il :1. il 1 t"alllpale) p,'r prl'fi"al
l'apporli ,ldl,'IIIC". ". lilll'" ,Ii illl"lIlI"1za di T ",I \1 >'(1110 lal ... lla\(' iII I"lInZiUlIt" <ldra"'i"a adilll"Il,ional,' \(1.
446
5.5 I DIAGRAMMI DELLE SOLLECITAZIONI MASSIME E MINIME
La costruzione e l'impiego deI1e .linee di influenza non , e
videntemente, fine a s stesso: una volta che si siano determina
te, per un certo IDlmero di sezioni, . i. valori dei massimi e dei
minimi flettenti, dovuti ai 'caricln mobili {idem' per le. altre ca
ratteristiche), questi valori vanno sommati, algebricamente, ai V!!
lori che il carico permanente ha raggiunto in,quelle stesse sezioni.
In altri termini, nelle sezioni per le quali si sono impiegate,
le linee di influenza, si aggiungono alle ordinate dei momenti flet
tenti, prodotti dal carico permanente, le ordinate dei momenti' flet
tenti, prodotti dal carico accidentale; unendo fra loro le ordinate
somma si. ottiene una curva che rappresenta il diagramma dei mo
menti risultanti. Il diagramma dei momenti risultanti positivi si
chiama diagramma dei massimi; quello dei momenti risultanti ne
gativi si chiama diagramma dei minimi. Entrambi" i d i a g r a m m i
servono per disporre le armature nelle travi di c. a. ; non di ra
do il diagramma dei momenti minimi (cio dei momenti negativi)
che crea difficolt pi gravi di quanto non faccia il diagramma' dei
massimi. Il cemento armato precompresso , poi, particolarmente
sensibile ai momenti che cambiano segno, come si visto a suo
tempo.
Esempi di diagrammi delle sollecitazioni massime e minime
sono riportati sul "Prontuario" del Santarella a pago 344,380,389,
per carichi mobili uniformemente ripartiti. Nel caso particolare
di solai a. pi campate, la posizione piftgravosa del sovraccarico
accidentale (pensato come uniformemente ripartito) data dai se
guenti schemi:
a) per avere il massimo momento positivo in una certa cam
pata si deve disporre il sovraccarico sulla campata, di cui trat
tasi e poi, sulle altre,alternando una campata scarica ad. una ca
rica.
Si veda, per esempio, il "prontuario del cementQ annato" del Santarella, 28" edizione, pagg. 339,
341,369-377. In particoJarei valori calcolati nell'esempio precedente sono riportati nella tabella di pago
373 colonna relativa alla campata AB.
Una raccolta molto completa di tabelle di lint'e di influenza per travi contiltue contenuta nell'ope.
ra del Dr. lng. George Allger in liIIgua tedesca: "Zehnteilige Einflusslinien fiir durchlaufende Triiger",
"linee di influenza per travi continue per le -ascisse n/IO (n - 0,1,2...10)".
447
b) per avere il momento minim (negativo, massimo in valore
assoluto) sulla sezione S di una certa campata, non caricare la
,campata stessa, bens quelle adiacenti e poi alternativamente, co
me nel caso precedente.
Fig.301
c) Per avere il momento ininimo (negativo, massimo in valore
assoluto) in una sezione di appoggio, caricare le due campate a
diacenti, poi le altre alternativamente.
* .I I I I I I I I I I I * ~ ~ .
<:::::::::>~ < : : : : : : a : : : : : ? ~ - =toc::::::L>l
Fig. 302
d) Per avere il massimo momento positivo in una sezione di al!
poggio, non caricare le due campate adiacenti, poi caricare le al
tre, alternativamente.
Per esempio volendo MI'I\ Ea , si deve caricare come mostra
""max
to in fig. 303:
448

Ftg.303
A titolo di esempio disegnamo per quest'ultimo caso i dia
grammi dei momenti flettenti, operando per sovrapposizione degli
effetti, cio considerando ogni volta una sola campata c a r i c a e
scariche tutte le altre.

I
Fig. 304
Carne immediatcr controllare, in corrispondenza della ver
ticale per l'appoggio 2 tutti e tre i diagrammi individuali dei mo
. menti, forniscono momenti M
2
positivi.
Esempio n.I:
Trave continua a due campate uguali, soggtta a carichi perma
nenti e accidentali, uniformemente ripartiti (v. fig. 305).
Risultati dei calcoli: valori dei momenti massimi (l):
(l) La sezione faeente parte deUa campata O-l in cui si ha il massimo momento positivo situata in

449
1. CAtflcO PERMAHENTE

t

Fig.30S
Su 1\JTTA LA CAMPATA.
1. ACqPENTALE'1',
STo IN MODO CA AVERE IL
MOMEHtoMAS.SIMo SULLA
PRtMA CAMPATA.
:5. ACC.IDE'NTALE 1'/ 'P15Pb
STo lti MODO DA AVERE IL
MOMENTo
5OLUTO) SOLL'APPOCrci-to 1.
sez. permanente accidentale
0-1
1
+ 0.0703 gl (carico 1)
- 0.1250 gl (carico 1)
,+ 0.0957 pl (carico 2)
- 0.1250 pl (carico 3)
t'senl/Jio 1/.2:
Trave L'Ulltinua a tre campate uguali.
Carichi ripartiti, come nel caso precedente.
1)
.t su TOTT& LE
'I 2 tAMPAT&.
I 2.ACC.1D&HTALE
'2) :&: i -f' SULLA
o . 3 CAMPATA.

3. ACC.1DENTALc
L .,p SUUA SECoN
3) f---- 4- DA CAM9ATA.

4. ACC.IDENTALE'
L *- __ R sULlA TERZA
4)
T-----

CAMPATA.
Fig. 306
29. E.F. RadUWla: Appunti di tccniC<l costruzioni I
450
Valori dei momenti massimi:
sez. permanente accidentale
0-1
1
1 - 2
+ 0.0800 gl (carico 1)
- 0.1000g1 (carico 1)
+ 0.0250 gl (carico 1)
.
+ 0.1013pl (carico 2 + carico 4)
- O. 1l07pl (carico 2 + carico 3)
+ O. 0750pl (carico 3)
Il momento minimo nella campata 1-2 vale:
M
l
-
2
= (0.0250g1 - O. 0500pl )
. Esso corrisponde al carico 1) ed alla somma dei carichi 2)
e 4) (1).
,
(l) Campata O-l: Sezione di momento massimo: xII = 0,428. Campata 1-2: Sezione di momento
massimo: xII ~ 0,50.

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