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ESTERI

08/05/2012 - IL PAESE VERSO IL CAOS

Grecia, veti incrociati: spunta il tecnico

Antonis Samaras FORSE TI INTERESSA ANCHE + Grecia, bocciati i partiti pro-austerit La sinistra radicale supera i socialisti + Grecia, l'incubo dell'ingovernabilit Samaras rinuncia, tocca alla sinistra + La rabbia anti-Ue contro i partiti della maggioranza + Un referendum sull'euro Partiti maggiori in difficolt + Papademos: "I sacrifici o la catastrofe"

Il leader della destra Samaras rinuncia a formare un esecutivo. Se falliscono anche i socialisti, un economista
TONIA MASTROBUONI

INVIATA AD ATENE

E se alla guida della Grecia tornasse di nuovo un tecnico? Oggi toccher ad Alexis Tzipras, il leader della federazione di sinistra Syriza, vera sorpresa di questa tornata elettorale, lonere di tentare di mettere in piedi il nuovo governo dopo il risultato di domenica. Ieri sera il leader dei conservatori di Nuova Democrazia (Nd), Antonis Samaras, ha rimesso il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Karolis Papoulas, che lo aveva incaricato in mattinata di formare lesecutivo: Abbiamo fatto tutto ci che era in nostro potere ma non ci siamo riusciti, ha dichiarato Samaras al termine di una lunga giornata di incontri. Nd il primo partito, con il 18,8% dei voti presi (che corrispondono a 108 deputati grazie a un generosissimo premio di maggioranza di 50 seggi) e dunque al suo leader toccato fare il primo tentativo. Il problema che, essendo il Pasok scivolato per la prima volta nella sua storia al terzo posto con il 13,18%, conquistando soltanto 49 seggi in Parlamento, la grande coalizione che aveva retto finora lesecutivo guidato dal tecnico Papademos, non riproponibile senza un terzo partito. Mancano due deputati ai socialisti di Nuova Democrazia per raggiungere la maggioranza: sono 149 su 300. Qualcuno scommette in uno sbocco ancora una volta tecnico delle consultazioni di questi giorni. Gira addirittura gi un nome per un esecutivo di salvezza nazionale, dopo i fallimenti dei tre leader. Premier potrebbe diventare leconomista anglogreco Vasilis Markezinis. Ieri, intanto, Samaras ha incassato un no da Syriza e un

tattico forse dal numero uno del Pasok, Evangelos Venizelos. Anche dal partito conservatore dei Greci indipendenti (10,6%, 33 seggi) nato da una costola del Nd, arrivato un rifiuto. Il leader, Panos Kammones, ex avversario storico di Samaras, stato espulso per non aver rifiutato lultimo memorandum, a febbraio. Non ha voluto neanche incontrare Samaras. E non sono stati invitati alle consultazioni, per ovvi motivi, i neonazisti di Alba dorata che con il loro incredibile 6,97% manderanno ben 21 deputati in Parlamento. Indisponibili anche i comunisti del Kke, mentre Fotis Kouvelis, il capo di Sinistra democratica (6,11%, 19 seggi) che contrario al memorandum, ma non vuole luscita dalleuro, negli ultimissimi giorni di campagna elettorale ha mandato segnali di apertura nei confronti della grande coalizione. E potrebbe essere lui il deus ex machina di queste trattative. Facile fare pronostici su cosa accadr nei prossimi sei giorni: da oggi Tsipras avr lincarico e tenter di convincere il Kke e Sinistra democratica a formare il governo. Il rifiuto netto dei comunisti costringer anche il leader della sinistra radicale alla resa: successivamente toccher al capo del Pasok, Venizelos, di fare un tentativo, che dovrebbe andare ugualmente storto. Al momento difficile, del resto, favorire convergenze tra i partiti tradizionali, Nd e Pasok e le altre formazioni, letteralmente esplose in virt di una campagna elettorale totalmente polarizzata sulle posizioni pro e contro i memorandum imposti dallEuropa in cambio dei mega salvataggi. evidente, ad esempio, il travaso dei voti dal Pasok, il partito-simbolo dei sacrifici cominciati nel 2009, alla sinistra di Syriza, alla Sinistra indipendente e ad altre formazioni di sinistra radicale e dichiaratamente contrarie allausterity (ma non ai comunisti del Kke che pagano invece la loro indisponibilit storica a fare alleanze con altri partiti di sinistra). altrettanto chiaro che il Laos, il partito di estrema destra, che non ha superato la soglia di sbarramento del 3% ed dunque sparito del Parlamento, sconta lappoggio iniziale al governo Papademos. Si macchiato di una posizione temporaneamente pro-austerity ed stato spazzato via dai greci. Che gli hanno preferito il partito neonazista di Alba dorata, guidato da un invasato come Nicos Michaloliakos che ha approfittato ieri della prima conferenza stampa per insultare i giornalisti, dopo che un energumeno del suo partito aveva gi intimato ai cronisti di alzarsi in piedi per salutare degnamente il capo neonazista. Uno scenario possibile che il presidente Papoulas convochi tutti i partiti e tenti di nuovo un governo di emergenza. Che dovrebbe riuscire a mettere insieme Pasok, Nuova democrazia e Sinistra indipendente. E affinch nessuno si sporchi troppo le mani con i sacrifici chiesti dallEuropa potrebbe essere di nuovo chiamato un tecnico a guidare lesecutivo. Altrimenti, Papoulas sar costretto a indire nuove elezioni. Con un piede nel baratro.
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