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Alfabeto meroitico - Wikipedia

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Alfabeto meroitico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Storia dell'alfabeto Media et del bronzo XIX secolo a.C. Ugaritico XV secolo a.C. Proto-cananeo XV secolo a.C. Fenicio XIVXI secolo a.C. Paleo-ebraico X secolo a.C. Samaritano VI secolo a.C. Aramaico VIII secolo a.C. Brhm VI secolo a.C. Tibetano VII secolo d.C. Khmer/Alfabeto di Java IX secolo d.C. Ebraico III secolo a.C. Siriaco II secolo a.C. Arabo IV secolo d.C. Pahlavi III secolo a.C. Avestico IV secolo d.C. Greco IX secolo a.C. Etrusco VIII secolo a.C. Latino VII secolo a.C. Runico II secolo d.C. Gotico III secolo d.C. Armeno 405 d.C. Glagolitico 862 d.C. Cirillico X secolo d.C. Paleoispanico VII secolo a.C. Sudarabico IX secolo a.C. Ge'ez VVI secolo a.C. Meroitico III secolo a.C. Ogham IV secolo d.C. Hangl 1443 d.C. Sillabico canadese 1840 d.C. Zhuyin 1913 d.C.

Alfabeto meroitico

L'alfabeto Meroitico un alfabeto di origine geroglifica e demotica che fu usato nel Regno di Mero fino al 200 a.C. e che alla base probabilmente della lingua nubiana antica in uso nei successivi regni Nubiani, poi riscritta in un onciale derivato dall'alfabeto greco che adottava tre degli antichi glifi meroitici. Essendo sostanzialmente alfabetico, il meroitico si basava su un principio diverso dai geroglifici egizi. Alcuni

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studiosi, quali Haarmann, credono che l'alfabeto greco abbia avuto un ruolo essenziale in questo sviluppo, soprattutto perch il meroitico aveva lettere per le vocali; va comunque detto che le differenze di lettura con un alfabeto fonetico come il greco restavano notevoli. Nonostante la struttura fonetica, la vocale /a/ veniva abitualmente inserita nelle sillabe, a meno che non fosse indicato un segno vocale diverso, e una consonante isolata era sempre indicata con la vocale /e/ (schwa) a seguire il simbolo. Pertanto, le due lettere me rappresentavano sia la sillaba /me/ che la consonante isolata /m/; la sillaba ma era scritta con una lettera, e mi con due. Altre sillabe avevano simboli specifici. In questo senso, si tratta dunque di un alfabeto "semi-sillabico", vagamente simile alle scritture abugida indiane che si svilupparono grosso modo nello stesso periodo. Diverse consonanti in fine di sillaba, come /n/ e /s/, venivano spesso omesse. C'erano 23 simboli in totale. Questi includevano quattro vocali: a (solo all'inizio di una parola; altrimenti /a/ veniva letta ancorch non presente), e (o schwa), i, o (o u); 14 consonanti (con una vocale /a/ a seguirle, se non precedevano un segno vocalico differente): y(a), w(a), b(a), p(a), m(a), n(a), r(a), l(a), ch(a) (probabilmente palatale, come ich in tedesco, o uvulare, come l'olandese dag), kh(a) (velare, come nel tedesco Bach), k(a), q(a), s(a) o sh(a), d(a); e parecchie sillabe: ne o ny(a), se o s(a), te, to, t(a) o ti. Alcune dispute si sono accese sul dubbio che la sillaba se rappresentasse una sillaba vera e propria o la consonante isolata /s/, magari per distinguere s da //; allo stesso modo, si discute per valutare se ne fosse una sillaba o rappresentasse la palatale //; cos, anche t avrebbe potuto essere una sillaba ti. stato suggerito che l'uso di sillabe al posto di singole lettere per alcuni suoni abbia potuto essere dovuta al bisogno di rappresentare variazioni dialettiche all'interno di un unico documento alfabetico. Vi erano due forme grafiche dell'alfabeto meroitico: una forma derivata dai geroglifici, principalmente usata per iscrizioni funerarie e monumenti, e una corsiva, derivata dal demotico. La gran parte dei testi in quest'ultima forma. A differenza della scrittura egizia, vi era una semplice corrispondenza parallela tra le due forme di scrittura, eccezion fatta per la forma corsiva, dove le consonanti erano spesso unite in una legatura alla seguente i. La direzione della scrittura andava su righe da destra a sinistra, dal basso verso l'alto per il corsivo; per il geroglifico, la scrittura andava in colonne dall'alto verso il basso, da destra a sinistra. I testi incisi sui monumenti generalmente iniziavano nel verso del monumento, di modo che guardandolo di fronte si avesse l'inizio della scrittura. Era anche diffuso un segno composto di tre punti allineati orizzontalmente o verticalmente, usato per dividere frasi o parole; si tratta dell'unico strumento di punteggiatura utilizzato. L'uso del meroitico non escluso sia stato diffuso anche nei regni nubiani dei secoli seguenti, dove potrebbe avere influenzato l'alfabeto copto con l'introduzione del Cristianesimo in Nubia nel VI secolo d.C. L'alfabeto fu decifrato nel 1909 da Francis Llewellyn Griffith, un egittologo inglese. Comunque, la lingua in s non ancora stata ben decifrata.

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Collegamenti esterni
(EN) Meroitico - Alfabeti antichi (http://www.ancientscripts.com/meroitic.html) (EN) Meroitico a Omniglot (http://www.omniglot.com/writing/meroitic.htm) (EN) Carattere Meroitico (http://reinhold.kainhofer.com/rk_fonts/rkaf_meroitic.html) (EN) Proposta di codificare il Meroitico in Unicode (http://std.dkuug.dk/jtc1/sc2/wg2/docs/n1638 /n1638.htm) (EN) Esempi di alfabeto Meroitico (http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk/nubia/mwriting.html) Categoria: Alfabeti Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 12 feb 2013 alle 09:24. Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.

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