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Modulo integrativo

DIRITTO UE DELLA CONCORRENZA


E DEGLI AIUTI DI STATO

A.A. 2012/2013

Disciplina della concorrenza nellUnione Europea


dopo il Trattato di Lisbona (1 dicembre 2009) = nessuna
sostanziale alle disposizioni materiali novit

Workable competition = obiettivo primario dellUE (concorrenza efficace) Art. 3, par. 3, TUE:
obiettivo dello sviluppo sostenibile dellEuropa, creazione di una economia sociale di mercato fortemente competitiva

Art. 113 TFUE:


adozione da parte del Consiglio, secondo procedura legislativa speciale e previa consultazione del PE e del CES, di disposizioni per larmonizzazione fiscale al fine di assicurare linstaurazione ed il funzionamento del mercato interno ed evitare le distorsioni di concorrenza

Protocollo (n. 27) sul mercato interno e sulla concorrenza (allegato al Trattato di Lisbona):
adozione di misure, anche in base allart. 352 del TFUE, per assicurare che la concorrenza non sia falsata. art. 352 TFUE = c.d. clausola di flessibilit il Consiglio pu adottare una atto normativo in materie non espressamente attribuite alla sfera delle competenze dellUnione (principio delle competenze di attribuzione) se unazione dellUnione appare necessaria, nel quadro delle politiche definite dai trattati, per realizzare uno degli obiettivi di cui ai trattati senza che questi ultimi abbiano previsto i poteri di azioni richiesti

Strumentalit della disciplina della concorrenza rispetto alla realizzazione del mercato unico

La politica dellUE in materia di concorrenza strettamente legata alle altre politiche europee, con le quali va coordinata Azione dellUE: strumenti diretti: diretti evitare comportamenti delle imprese che contrastino con lobiettivo della realizzazione del mercato unico strumenti indiretti: indiretti evitare che gli Stati favoriscano alcune imprese o produzioni (aiuti o strumenti fiscali) Azione degli SM: devono astenersi dalladottare misure che impediscono il realizzarsi delleffetto utile delle norme dellUnione Attivit delle Autorit competenti a livello nazionale in materia nellottica della cooperazione

Principio della leale cooperazione (art. art. 4, par. 3, TUE TUE)

Settori in cui si articola il regime della concorrenza nellUE:


disciplina della concorrenza applicabile alle imprese (artt. da 101 a 105 TFUE) + disciplina sul controllo delle concentrazioni (diritto
derivato dellUE)

disciplina della concorrenza applicabile agli Stati: - disciplina sulle imprese pubbliche (art. 106 TFUE) - disciplina sugli aiuti di Stato (artt. da 107 a 109 TFUE)

Disciplina della concorrenza applicabile alle imprese

(artt. da 101 a 105 TFUE) TFUE)


In particolare:

artt. 101 e 102 TFUE

Istituzioni e organi rilevanti nel quadro della disciplina della concorrenza applicabile alle imprese
Commissione europea Consiglio dellUE Parlamento europeo Comitati consultivi CES (Comitato economico e sociale) Tribunale e Corte di giustizia dellUE Autorit nazionali garanti della concorrenza (per lItalia AGCM Autorit garante della Concorrenza e del Mercato) Organi giurisdizionali nazionali

Commissione UE
(art. 17 TUE)
In generale, FUNZIONI PRINCIPALI: Iniziativa legislativa Rappresentanza dellUE (tranne che per la PESC) Funzioni esecutive (generali e attribuite da atti di diritto derivato) Vigilanza sullattuazione e rispetto dei trattati (c.d. guardiana dei Trattati) Autonomi poteri decisionali

Commissione UE
Ruolo di primaria importanza nel garantire lo sviluppo e lapplicazione del diritto UE della concorrenza
Tra i 27 Commissari, ve ne uno responsabile in materia di concorrenza:

Joaquin Almunia

(dal febbraio 2010)

(uno dei vice-presidenti della Commissione)

DG Concorrenza Direction General for Competition (COMP)


Direttore Generale Alexander Italiener 3 Vice Direttori Generali (concentrazioni, antitrust, aiuti di Stato)

Nel 2004 La Commissione ha riorganizzato la DG COMP allo scopo di aumentare la propria efficienza in vista dellallargamento dellUE. Nel 2007 ulteriore riorganizzazione. Attualmente 9 direzioni interne Direzione R. Ufficio di registrazione e risorse Direzione A. Politica e strategia Direzione B. Mercati e casi I Energia e ambiente Direzione C. Mercati e casi II Informazione, comunicazioni e media Direzione D. Mercati e casi III Servizi finanziari e settore sanitario Direzione E. Mercati e casi IV Industria di base, settore manifatturiero e agricoltura Direzione F. Mercati e casi V Trasporti, servizi postali e altri servizi Direzione G. Cartelli Direzione H. Aiuti di Stato I: coesione, R&D&I e esecuzione delle decisioni

Direzione F. Mercati e casi V Trasporti, servizi postali e altri servizi


Director F. ILKOVITZ
F/1 Antitrust Transport, Post and other services H. DE BROCA F/2 State aids Transport A. ALEXIS F/3 State aids Post and other services A. COLUCCI F/4 Mergers D. BOESHERTZ

Altre figure importanti:

Economista capo (Chief Economist):

Kai-Uwe KHN

ha il compito di compiere unanalisi dei risvolti economici connessi allapplicazione del diritto della concorrenza (sia nei casi di concentrazione, sia nelle indagini relativi a casi antitrust)

Consigliere-auditore
Wils

(Audit Adviser): Michael Albers e Wouter

non dipende dalla direzione generale della Concorrenza ma risponde direttamente al Commissario. Compito: - garantire i diritti della difesa, tutelare le parti e assicurare il rispetto dei diritti procedurali - contribuire alla qualit delle decisioni adottate nei procedimenti relativi ai casi di antitrust e concentrazioni avviati dalla DG Concorrenza.

Allinterno della DG Concorrenza vi sono attualmente 2 task force: - Task Force Financial crisis (direzione D) - Task Force Food (direzione E)

Servizio giuridico della Commissione (uno dei servizi comuni ): formula pareri, controlla la legittimit delle decisioni ed assume la difesa giudiziale degli interessi della Commissione nel caso di contenzioso dinanzi al Tribunale e alla Corte di giustizia dellUE

In materia di concorrenza, la Commissione ha ampi poteri ispettivi e di controllo e vigilanza Art. 105 TFUE:
(par. 1) vigila perch siano applicati i principi fissati dagli

articoli 101 e 102 (par. 1) istruisce, a richiesta di uno SM o dufficio e in collegamento con le autorit competenti degli SM che le prestano la loro assistenza, i casi di presunta infrazione ai principi suddetti (par. 2) a fronte di uninfrazione propone i mezzi atti a porvi termine; se linfrazione persiste constata linfrazione ai principi con una decisione motivata (par. 3) pu adottare regolamenti concernenti le categorie di accordi per le quali il Consiglio ha adottato un regolamento o una direttiva conformemente allart. 103, par. 2, lett. b)

La Commissione adotta annualmente una Relazione sulla politica di concorrenza


In essa si d conto delle pi importanti iniziative politiche e legislative e delle principali decisioni adottate dalla Commissione europea in applicazione del diritto di concorrenza dellUE (controllo degli aiuti di Stato, Antitrust, controllo delle concentrazioni, sviluppi della politica della concorrenza)

Es: Relazione sulla politica di concorrenza 2010: - pi di 400 decisioni in materia di aiuti di Stato
- ammende a 70 imprese per un totale di circa 3 miliardi di euro - adottato 270 decisioni relative ad operazioni di concentrazione

- monitoraggio dei mercati e indagini settoriali per individuare potenziali problemi di concorrenza - emanazione di documenti esplicativi su come deve essere interpretata e applicata la normativa in materia di concorrenza (in particolare LINEE GUIDA e COMUNICAZIONI) - cooperazione con le Autorit nazionali per unattuazione efficiente della normativa in materia di concorrenza e cooperazione con altre Agenzie e organi a livello mondiale per lo scambio di informazioni

Regolamento n. 1/2003

del Consiglio del 16 dicembre 2002 concernente lapplicazione delle regole di concorrenza di cui agli articoli 81 e 82 TCE (oggi 101 e 102 TFUE) c.d. regolamento di procedura - entrato in vigore il 1 maggio 2004, in sostituzione del regolamento n. 17/62)

art. 4 reg. 1/2003 (Competenze della Commissione) Funzione di controllo, accertamento, repressione delle infrazioni Funzione di orientamento della politica di concorrenza Funzione di coordinamento e applicazione uniforme del diritto antitrust

Il Regolamento n 1/2003 ha determinato


il passaggio da un sistema accentrato ad un sistema decentrato nellattuazione del diritto UE della Concorrenza: Sistema di competenze concorrenti Commissione, Autorit e giudici nazionali (v. infra) nel quadro della leale cooperazione tra Stati Membri e Unione (art. 4, par. 3 TUE)

Consiglio dellUE
(art. 16 TUE) In generale: funzione legislativa (congiuntamente al Parlamento europeo) funzione di bilancio funzioni di definizione delle politiche Funzioni di coordinamento E composto da un rappresentate per SM a livello ministeriale (c.d.
organo di Stati) Si riunisce in varie formazioni, il cui elenco adottato conformemente allart. 236 TFUE (organo a composizione variabile)

Consiglio dellUE
Disciplina della concorrenza applicabile alle imprese (101-105 TFUE) Art. 103 TFUE par. 1 compito di emanare regolamenti e direttive, su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, per dare attuazione ai principi contenuti negli artt. 101 e 102 TFUE par. 2 a) garantire losservanza dei divieti di cui allart. 101, par. 1 e art.
102, comminando ammende e penalit di mora b) determinare le modalit di applicazione dellart. 101, par. 3. c) precisare per i vari settori economici il campo di applicazione degli artt. 101 e 102 d) definire i rispettivi compiti della Commissione e della Corte di giustizia dellUnione europea nellapplicazione degli artt. 101 e 102. e) definire i rapporti fra le legislazioni nazionali e le disposizioni del Trattato (artt. 101 ss.)

Il Consiglio ha adottato una serie di provvedimenti legislativi fondamentali per il diritto della concorrenza Esempi: Regolamento 17/62 - prime regole procedurali per lapplicazione degli artt. 81 e 82 TCE (ora 101 e 102 TFUE) Regolamento 139/2004 c.d. Regolamento concentrazioni Regolamento 1/2003 Attuale Regolamento di procedura per lapplicazione degli artt. 101 e 102 TFUE

Parlamento europeo
(art. 14 TUE)
In generale: composto dai rappresentanti dei cittadini dellUnione (attualmente 736 membri) Mandato di 5 anni elezione a suffragio universale diretto Esercita la funzione legislativa e la funzione di bilancio, bilancio congiuntamente al Consiglio Esercita funzioni di controllo politico e consultive alle condizioni stabilite dai trattati. Elegge il presidente della Commissione Ruolo nellambito della conclusione di accordi internazionali

Il rafforzamento dei poteri (normativi) del Parlamento europeo, avvenuto a partire dallAtto Unico (1986) NON ha sostanzialmente riguardato il settore della concorrenza: In materia di concorrenza il Parlamento europeo mantiene sostanzialmente meri poteri consultivi deve essere consultato in merito alle proposte di decisione della Commissione Adotta annualmente una risoluzione sulla Relazione annuale sulla politica di concorrenza della Commissione Adotta risoluzioni speciali e presenta interrogazioni orali o scritte alla Commissione PE
Commissione ECON (problemi economici e monetari) dialogo

Commissione
DG COMP

Comitati consultivi
Comitato consultivo in materia di accordi restrittivi e posizioni dominanti
- Oggi disciplinato all art. 14 reg. 1/2003 (reg. procedura applicazione artt. 101 e 102 TFUE) - Composto di rappresentanti delle autorit nazionali competenti degli SM

procedura orale (nel corso di una riunione convocata dalla Commissione) procedura scritta (invio documenti agli SM e trasmissione delle osservazioni scritte sulla bozza di decisione) Emana PARERE sul progetto di decisione della Commissione; pubblicato unitamente alla decisione
Inoltre pu: - discutere casi trattati da unAGC (Autorit nazionale garante della concorrenza) - discutere problemi generali sul diritto della concorrenza degli Stati membri

Comitati consultivi
Comitato consultivo in materia di concentrazioni Art. 19 reg. 139/2004 (regolamento concentrazioni) - Composto di rappresentanti delle autorit nazionali competenti degli SM.
- Ciascuno Stato designa 1 o 2 rappresentanti - Almeno uno dei 2 rappresentanti deve essere competente in materia di intese e posizioni dominanti

E consultato in merito alle bozze di decisioni della Commissione e alle proposte legislative nel settore Il Comitato emette un PARERE sul progetto di decisione La Commissione comunica il parere, assieme alla decisione, ai destinatari della decisione Il parere pubblicato unitamente alla decisione

Comitato economico e sociale europeo


(CES CES) )
Organo consultivo che rappresenta gli interessi di vari gruppi (es. datori di lavoro, lavoratori dipendenti, consumatori) Ha sede a Bruxelles Composto da 344 membri 7 sezioni specializzate (di cui la sezione Mercato unico, produzione e consumo si occupa di politica di concorrenza) Nel settore della concorrenza: concorrenza - pu adottare un parere in merito a proposte legislative qualora su richiesta della Commissione, del Consiglio o del PE - pu adottare un parere di propria iniziativa su proposte legislative - Adotta un parere sulla Relazione annuale della Commissione sulla politica di concorrenza

Tribunale e Corte di giustizia dellUE


Tribunale dellUE
Ruolo di giudice di I grado a competenza generale - ricorsi per annullamento (art. 263 TFUE) , in carenza (art. 265 TFUE) proposti da persone fisiche o giuridiche - ricorsi di SM nei confronti di atti della Commissione (con talune eccezioni) - ricorsi di SM nei confronti di specifici atti del Consiglio (es: in materia di aiuti di Stato) - ricorsi per responsabilit extracontrattuale (art. 268 TFUE) - ricorsi per controversie tra UE e suoi agenti (art. 270 TFUE) altri ricorsi previsti dallo Statuto) Ruolo di giudice di II grado sulle pronunce ad esito dei ricorsi proposti contro le decisioni dei tribunali specializzati (oggi solo Tribunale per la funzione pubblica)

Corte di giustizia dellUE


Competente per: Ricorsi diretti presentati da SM e Istituzioni UE avverso alcuni atti del PE e del Consiglio Ricorsi diretti riguardanti atti della Commissione in specifiche materie ricorsi per infrazione (competenza esclusiva) in materia di rinvio pregiudiziale (competenza quasi esclusiva)
(lart. 256 TFUE prevede la possibilit di estendere la competenza al Tribunale dellUE : previsione non ancora attuata)

Competente su ricorsi avverso sentenze del Tribunale per soli motivi di diritto (art. 61 Statuto Corte di giustizia: incompetenza, vizio di procedura, violazione di legge)

Anche nello specifico settore della concorrenza, il Tribunale e la Corte di giustizia dellUE attuano un controllo giurisdizionale sugli atti delle Istituzioni.

Controllo di legittimit mediante i tipici rimedi giurisdizionali


previsti dai trattati (azioni dirette: ricorso per annullamento, in carenza, per risarcimento danni)

E il Tribunale dellUE a decidere sui ricorsi diretti avverso le decisioni della Commissione in materia di concorrenza presentati da persone fisiche o giuridiche. Rimedio principale = azione di annullamento ex art. 263 TFUE

es.:

- decisioni di constatazione di uninfrazione


- decisioni che rigettano una denuncia - decisioni che ordinano ad unimpresa di fornire informazioni

Autorit nazionali garanti della concorrenza


In origine: SISTEMA CENTRALIZZATO = ruolo secondario delle autorit nazionali nellapplicazione del diritto UE della concorrenza 1/2003 Dal 1 maggio 2004 (entrata in vigore del reg. 1/2003): SISTEMA DECENTRATO = ruolo di collaborazione e coordinamento fra le autorit nazionali garanti della concorrenza e la Commissione

SISTEMA DI COMPETENZE CONCORRENTI/PARALLELE Costituzione della Rete europea della concorrenza (European Competition Network o ECN) raggruppa le autorit nazionali e la Commissione per facilitare il coordinamento e lo scambio reciproco di informazioni

Le Autorit nazionali garanti della concorrenza sono competenti ad applicare le norme del Trattato (artt. 101 e 102 TFUE):
- adottano tutta una serie di decisioni (art. 5 reg. 1/2003)

ordinare la cessazione di una infrazione - disporre misure cautelari - accettare impegni - comminare ammende, penalit di mora e altre sanzioni

- cooperano con la Commissione, attraverso lo scambio di informazioni e documenti (artt. 11 e 12, reg. 1/2003)

RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE


Comunicazione della Commissione sulla cooperazione nellambito della rete delle autorit garanti della concorrenza
in GU C 101 del 27.4.2004

- Competente ununica Autorit nazionale:


- laccordo o la pratica produce sensibili effetti sensibili sulla concorrenza nellambito del territorio di quello Stato

- Competenti pi Autorit nazionali in parallelo:


- laccordo o la pratica ha effetti sensibili sulla concorrenza nei
rispettivi territori territor e lazione di unAutorit non sarebbe sufficiente

- Competente la Commissione UE: - laccordo o la pratica ha effetti sensibili sulla concorrenza in pi


di 3 Stati membri - il caso presenta una stretta relazione con altre disposizioni del diritto UE per la cui applicazione la Commissione ha competenza esclusiva

Autorit Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM AGCM) )


Istituita nel 1990. E unistituzione indipendente Prende le sue decisioni sulla base della legge, senza possibilit di ingerenze da parte del Governo n di altri organi della rappresentanza politica. Le sue decisioni sono provvedimenti amministrativi Ha la funzione di garantire il rispetto delle regole in materia di concorrenza

In particolare: - compie indagini conoscitive su settori economici in cui si presumono impedimenti alla concorrenza (art. 12, c. 2 della legge n. 287/1990)

- invia pareri e segnalazioni al Parlamento, al Governo e ad altre amministrazioni su norme e progetti normativi

- pubblica un Bollettino settimanale attraverso cui lAutorit rende pubbliche le proprie decisioni

- Presenta annualmente una Relazione sullattivit svolta al Presidente del Consiglio dei Ministri

Organi giurisdizionali nazionali


- applicano le norme del Trattato in materia di concorrenza
(artt. 101 e 102 TFUE) (art. 6, reg. 1/2003) - cooperano con la Commissione, Commissione attraverso lo scambio di informazioni e documenti

richiesta di informazioni o pareri alla Commissione - trasmissione delle sentenze nazionali alla Commissione - la Commissione e le AGC nazionali possono presentare osservazioni alle autorit giurisdizionali degli SM

(art. 15, reg. 1/2003)


Le giurisdizioni nazionali NON possono emanare decisioni in

contrasto con le decisioni adottate a livello di UE (art. 16, reg. 1/2003) Applicazione uniforme del diritto UE in materia di
concorrenza Principio di certezza del diritto.

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