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N. 02701/2013 REG.PROV.CAU. N. 04701/2013 REG.RIC.

R E P U B B L I C A

I T A L I A N A

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 4701 del 2013, proposto da: Comune di Agropoli, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dallAvv. Lorenzo Lentini e dallAvv. Giuseppe Abbamonte, con domicilio eletto presso lo stesso Avv. Giuseppe Abbamonte in Roma, via Terenzio, n. 7; contro Commissario ad acta per lattuazione del Piano di Rientro del Settore Sanitario, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Comune di Santa Maria di Castellabate, Comune di Torchiara; A.S.L. di Salerno, in persona del Direttore Generale pro tempore, rappresentato e difeso dallAvv. Francesco Armenante e dallAvv. Gaetano Paolino, con domicilio eletto presso lAvv. Leopoldo Fiorentino in Roma, Piazza Cola di Rienzo, n. 92; Regione Campania, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dallAvv. Massimo Lacatena e dallAvv. Maria DElia, con domicilio eletto presso lUfficio di Rappresentanza della Regione Campania in Roma, via Poli, n.

29; e con l'intervento di ad adiuvandum: Comune di Castellabate, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Elio Cuoco e dallAvv. Giuseppe Giuseppe Titomanlio; Comune di Torchiara, in persona del Sindaco pro tempore, Comune di Prignano Cilento in persona del Sindaco pro tempore, Comune di Perdifumo in persona del Sindaco pro tempore, rappresentati e difesi dallAvv. Giuseppe Abbamonte e dallAvv. Elio Cuoco, con domicilio eletto presso lo stesso Avv. Giuseppe Titomanlio; Comune di Montecorice, rappresentato e difeso dallAvv. Alberto La Gloria, con domicilio eletto presso lAvv. Antonio Brancaccio in Roma, via Taranto, n. 18; Comune di Capaccio, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dallAvv. Emilio Grimaldi, con domicilio eletto presso lAvv. Oreste Carracino n. in Roma, via 9; Sommacampagna, Abbamonte in Roma, via Terenzio, 7 c/o R. Abbamonte, Abbamonte con in domicilio via eletto presso 7 lAvv. c/o R. Roma, Terenzio,

Comune di Laureana Cilento, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dallAvv. Andrea Abbamonte e dallAvv. Lorenzo Lentini, con domicilio eletto presso lo stesso Avv. Giuseppe Abbamonte in Roma, via Terenzio, n. 7; per la riforma dellordinanza cautelare del T.A.R. CAMPANIA NAPOLI:

SEZIONE I n. 00882/2013, resa tra le parti, concernente il decreto n. 49/2010, adottato dal Commissario ad acta per il Piano di rientro dal disavanzo del Servizio Sanitario Nazionale Regione Campania concernente il riassetto della rete ospedaliera e territoriale nella parte in cui ha previsto la chiusura dellOspedale di agropoli - mcp Visto lart. 62 c.p.a.; Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa; Visti gli atti di costituzione in giudizio della A.S.L. di Salerno e della Regione Campania; Vista la impugnata ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale di reiezione della domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente in primo grado; Viste le memorie difensive; Relatore nella camera di consiglio del giorno 12 luglio 2013 il Cons. Massimiliano Noccelli e uditi per le parti gli avvocati lAvv. Orazio Abbamonte su delega dellAvv. Giuseppe Abbamonte, lAvv. Lentini, lAvv. Paolino, lAvv. Armenante, lAvv. Lacatena, lAvv. Cuoco e lAvv. Grimaldi; - rilevato che i difensori dellAzienda Sanitaria appellata hanno dichiarato, nel corso della camera di consiglio del 12.7.2013, che essa, in via prudenziale e indipendentemente dalla decisione cautelare di questo Consiglio, garantir lapertura del pronto soccorso dellOspedale di Agropoli durante il periodo estivo almeno fino alla data 15.9.2013, sicch il Collegio, allo

stato,

non

ravvisa

la

sussistenza

del periculum

in

mora paventato dal Comune appellante e dalle amministrazioni comunali intervenienti ad adiuvandum, potendosi ritenere tale misura di per s satisfattiva delle esigenze cautelari rappresentate; - che, entro lo stesso periodo, le ulteriori esigenze sanitarie della popolazione di Agropoli e dei Comuni limitrofi, non aventi il carattere di urgenza, potranno essere adeguatamente soddisfatte, pianificazione in attesa sanitaria della decisione dal di merito, dalla e predisposta Commissario

dallAzienda con gli atti impugnati in prime cure, e con altri a monte non impugnati; - che, per il periodo susseguente al 15 settembre 2013, quando saranno cessate le straordinarie esigenze derivanti dallaffluenza turistica (affluenza che stata fortemente evidenziata al fine di dimostrare la gravit del danno temuto nel peirodo estivo) gli effetti negativi della trasformazione dellattuale pronto soccorso in PSAUT non sembrano tanto rilevanti da giustificare la misura cautelare richiesta, tenuto conto: (a) della non rilevantissima affluenza di urgenze vere e proprie (codici rossi); (b) del fatto che in ogni caso le emergenze di maggiore frequenza statistica (ossia quelle cardiocircolatorie) gi attualmente non possono essere trattate presso il nosocomio di Agropoli, essendo stato riconosciuto da tutte le parti che manca in loco il servizio di emodinamica, il che comporta la necessit di avviare i pazienti ad altra struttura, e sotto questo profilo la trasformazione del pronto soccorso in PSAUT non sembra comportare significativi

peggioramenti; (c) a fronte di ci sta il rilevante interesse del Servizio Sanitario a chiudere una struttura ospedaliera (peraltro di recente apertura: 2004) che si appalesa di scarso interesse nella programmazione regionale del servizio, atteso che, a quanto detto in udienza e non smentito, lOspedale di Agropoli conta 47 posti letto con 23 primari, implicando dunque un rilevantissimo assorbimento di risorse finanziarie ed umane per una domanda quantitativamente assai modesta e inferiore alle astratte potenzialit delle risorse impegnate; - che conclusivamente lappello cautelare va respinto, fermo quanto dichiarato dal difensore dellAzienda circa il mantenimento del servizio di pronto soccorso fino al 15 settembre p.v.; ritenuto che, attesa la complessit della fattispecie, sussistono gravi ragioni per compensare interamente le spese del presente giudizio cautelare tra le parti; P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) respinge lappello (Ricorso numero: 4701/2013). Compensa interamente tra le parti le spese del presente giudizio cautelare. La presente ordinanza sar eseguita dallAmministrazione ed depositata presso la segreteria della Sezione che provveder a darne comunicazione alle parti. Cos deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 12 luglio 2013 con lintervento dei magistrati: Pier Giorgio Lignani, Presidente

Vittorio Stelo, Consigliere Angelica Dell'Utri, Consigliere Lydia Ada Orsola Spiezia, Consigliere Massimiliano Noccelli, Consigliere, Estensore
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 13/07/2013 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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