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RIVOLUZIONE FRANCESE

(1789-1799). Movimento politico e sociale che pose fine all' Ancien rgime in Francia. LE CAUSE. La fase di prosperit apertasi negli anni venti del XVIII secolo aveva favorito lo sviluppo di una borghesia imprenditoriale urbana e rurale insofferente ai vincoli feudali e corporativi e a una borghesia intellettuale e delle professioni decisa a far prevalere i meriti individuali, umani sui privilegi di ceto. Con gli esponenti pi illuminati del clero e della nobilt, questa borghesia si proponeva come nuova classe dirigente, capace di rappresentare gli interessi di tutta la nazione. Nella seconda met degli anni ottanta, una grave crisi produttiva e di mercato colp settori come la viticoltura e le manifatture tessili, rendendo esplosiva la crisi di sussistenza seguita al pessimo raccolto cerealicolo del 1788. Intanto la crisi cronica della finanza statale, aggravata dagli sprechi e dai costi della guerra contro la Gran Bretagna (1778-1783), imponeva misure di perequazione fiscale (cio rendere uguali le imposte per tutti),a cui ovviamente si opponevano gli ordini privilegiati. Infine la diffusione delle idee illuministiche metteva in crisi, presso quelli che appartenevano all' opinione pubblica colta, l'ideologia dell'assolutismo e la legittimit delle distinzioni di ceto fondate sul privilegio di nascita o di status. Nel frattempo si stavano diffondendo delle accademie o "societ di pensiero, e logge massoniche che alimentavano nuove forme politiche e culturali, che accanto alla crescente alfabetizzazione dei ceti popolari, alimentavano le idee di uguaglianza di diritti e della sovranit popolare. GLI STATI GENERALI E LA COSTITUENTE. Il fallimento dei progetti di riforma di J. Necker, di C.A. de Calonne rese inevitabile nell'estate 1788 la convocazione degli Stati generali, che vengono convocati proprio nel momento in cui la crisi economica era davvero acuta. Si arriv alla compilazione di circa 60.000 cahiers de dolances fu un'occasione straordinaria di mobilitazione politica di massa. Fin dall'apertura degli Stati generali (5 maggio 1789) una netta frattura si produsse tra il re e i primi due ordini da un lato e, dall'altro, i rappresentanti del Terzo stato su questioni procedurali di grande rilievo politico, come il problema del voto per testa o per ordine. Attraverso passaggi drammatici (tra cui il giuramento, pronunciato nella sala della Pallacorda, di non separarsi finch la Francia non avesse avuto una costituzione), i deputati del Terzo stato, si costituivano in Assemblea nazionale, che il 9 luglio si proclam costituente.

Il re minacci di sciogliere con la forza l'Assemblea, e di conseguenza il timore di un complotto aristocratico spinse il popolo di Parigi all'insurrezione armata: assalirono alla Bastiglia il 14 luglio 1789. Tra la met di luglio e i primi giorni di agosto in tutta la Francia dilag la "rivoluzione municipale" e le campagne furono sconvolte dalla Grande paura, che spinse la costituente a proclamare l'abolizione della feudalit (4 agosto). Il 26 agosto 1789, ci fu lapprovazione della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, proposta da La Fayette su modello della Dichiarazione dindipendenza americana e divenne il preambolo della Costituzione promulgata nel 1791. Libert, uguaglianza, diritto di proporiet e il diritto di resistenza alloppressione, vennero proclamati diritti inviolabili e naturali di ogni uomo. Uno dei problemi pi importanti , per la Francia, era il deficit del bilancio statale. LAssemblea costituente decise perci, di requisire i beni del clero. LAssemblea costituente intervenne anche nellambito dei rapporti tra Stato e Chiesa. La Costituzione civile del clero (12 luglio 1790), condannata dal papa, stabiliva che parroci e vescovi diventassero dipendenti stipendiati dello Stato, fossero eletti dai cittadini e giurassero fedelt alla Costituzione. Questo, provoc una grave frattura tra il clero "costituzionale" che giur fedelt alla Costituzione, e quello "refrattario", che rimase invece fedele al papa. La fuga di Varennes (20 giugno 1791) svel definitivamente i propositi controrivoluzionari del re e della corte. Nel frattempo le fazioni rivoluzionarie si erano organizzate in club (raggruppamenti politici simili ai nostri partiti) : - GIACOBINI, alla cui guida cera MAXIMILIIEN ROBESPIERRE erano repubblicani; - FOGLIANTI con a capo La Fayette e MIRABEAU auspicavano una monarchia costituzionale: - CORDIGLIERI guidati da DANTON e MARAT che chiedevano la Repubblica, aumenti salariali e garanzie occupazionali. La prima Costituzione francese venne approvata il 3 settembre 1791e lAssemblea Costituente si sciolse e nacque un nuovo organismo: lAssemblea legislativa.

Nell'Assemblea legislativa, che sinsedi il 1 ottobre 1791, era controllata da una maggioranza moderata. Tuttavia la crescita delle rivolte sociali nelle citt e nelle campagne, costrinse lAssemblea ad abolire i diritti feudali ancora in vigore. Nel frattempo in Europa cera il timore che la rivoluzione si difondesse, cos nell'agosto 1791 Austria e Prussia invitavano i monarchi d'Europa a unirsi per ristabilire l'ordine in Francia. La maggioranze dellAssemblea vot a favore della guerra contro Prussia ed Austria, ma lesercito francese male organizzato sub gravi perdite. I sanculotti, artigiani e salariati della citt, diventarono i protagonisti della rivolta e ottennero limprigionamento del re e della sua famiglia. I sanculotti vollero inoltre che la Convenzione redigesse una nuova Costituzione.

LA CONVENZIONE e LA PRIMA REPUBBLICA (1792 1793) Il 20 settembre 1792 si insedi la Convenzione, eletta a suffragio universale maschile. Essa avvi i lavori alla nuova Costituzione, ritenendo inadeguata quella del 1791. La Convenzione era composta da 749 deputati, divisi in tre gruppi, da cui oggi derivano i termini destra, sinistra e centro. Composta da: - girondini, sedevano a destra, ed erano farevoli a soluzioni moderate; - montagnadi, cio il gruppo dei giacobini e dei cordiglieri, sedevano a sinistra. Avevano idee radicali; - la pianura, detta anche la palude, un gruppo di centro che non aveva preciso orientamento politico. I girondini erano portavoce del mondo degli affari, favorevoli al libeor mercato e ad una politica priva di vincoli da parte dello Stato; i giacobini, esprimevano le esigenze del popolo e della piccola borghesia, perci volevano che lo Stat o controllasse prezzi e salari. Secondo i giacobini lo Stato doveva garantire a tutti il necessario per sopravvivere. Lo stesso giorno in cui si insidiava la nuova Convenzione (20 settembre) gli eserciti francesi sconfissero a Valmy lesercito prussiano. Questo diede respiro alla Francia e la vittoria, contribu a dare nuova forza alla Rivoluzione: avvenne labolizione della monarchia e la procalmazine della Repubblica (21 settembre 1792). Conseguenza fu il voto allunanimit da parte della Convenzione per la condanna a morte del re Luigi XVI. Venne ghigliottinato il 21 gennaio 1793; la moglie regina Maria Antonietta il 16 ottobre 1793. La vittoria di Valmy, rincuor lesercito francese, e se da un lato Robespierre voleva far concludere la guerra, dallaltro i girondini volevano esportare la rivoluzione, con lo scopo di liberare quei paesi ancora sottomessi ai regimi assoluti. Sorse cos per iniziativa dellInghiliterra, la prima Coalizione (1793-1795), unalleanza anti-francese alla quale aderirono, oltre allInghilterra, la Prussia, lAustria, la Russia, la Spagna, il Regno di Sardegna, il Gran Ducato di Toscana, lo Stato della Chiesa ed il Regno di Napoli. La coalizione, nel corso del 1793, risult vittoriosa e riusc a togliere alla Francia le terre di recente annessione (Savoia, Belgio, un tratto lungo il Reno) Il regicidio e l'annessione alla Francia dei territori alla sinistra del Reno, del Belgio e della Savoia portarono alla guerra contro la prima coalizione (Austria, Prussia, Gran Bretagna, Paesi bassi, Spagna e quasi tutti gli stati italiani). Tuttavia, il fenomeno pi grave a cui dovete porre rimedio la Francia, fu lo scoppio della rivolta in Vandea . Qui i contadini diedero vita a un enorme e violento movimento armato controrivoluzionario inneggiante a Dio e al re. La ribellione di Vandea si protrasse per alcuni anni e contribu a indebolire e governi rivoluzionari. La guerra, la crisi economica, la Vandea misero in difficolt i girondini, ormai troppo deboli ed incapaci a continuare a governare. Fra marzo e maggio 1793, ci fu perci, laffermazione dei giacobini.

IL TERRORE (193-1794) Nel 1793 il conflitto tra girondini e giacobini si fece inconciliabile. Venne istituito un Tribunale rivoluzionario, per giudicare i sospetti. Il 24 giugno 1793 la convenzione approv la nuova COSTITUZIONE: - la forma di governo non era pi la monarchia costituzionale ma la repubblica; - Le elezioni erano a suffragio maschile; - Il potere legislativo veniva affidato a unassemblea eletta dai cittadini. Per la prima la rivoluzione. Inizi un periodo che venne definito del TERRORE, proprio per la durezza con cui il dissenso rivoluzionario veniva eliminato. A Parigi le vittime del TERRORE furono oltre 2600. Un aspetto importante di questo periodo fu la politica di scristianizzazione: i simboli del cristinesimo come le raffigurazioni dei santi o le campane vennero distrutti. Venne anche adottato un nuovo calendario repubblicano, nel quale non comparivano i nomi dei santi. Il periodo del Grande Terrore continua fino alla vittoria militare di Fleurus 26 giugno 1794, in cui i Francesi sconfissero le truppe coalizzate. Questo rafforz gli oppositori di Robespierre:la Francia non correva pi pericoli immediati, perci il periodo del Terrore poteva terminare. Alcuni membri della coalizione accusarono Robespierre di essere un tiranno, semplicemente per estrometterlo dal potere: venne ghigliottinato il 27 luglio 1794 ( termidoro). Con la sua morte termina il periodo detto del Terrore.
LA NORMALIZZAZIONE. La svolta di termidoro avvi un rapido processo di "normalizzazione" politico-istituzionale. Riammessi alla Convenzione i deputati girondini superstiti, in tutta la Francia giacobini e sanculotti diventarono oggetto di persecuzione (Terrore bianco). Il disorientamento e la debolezza del movimento popolare parigino si rivelarono nel fallimento dei tentativi insurrezionali di germinale e di pratile anno III (1 aprile e 20-22 maggio 1795), provocati dall'esasperazione per il carovita, giunto a livelli insostenibili. La Costituzione dell'anno III (22 agosto 1795) stabil una rigida divisione dei poteri Elimin il principio di uguaglianza giuridica, ripristin il suffragio censitario e affid lesecutivo a un Direttorio di 5 membri sostituiti periodicamente

Le minacce di colpo di stato erano continue e il Direttorio, per guadagnare prestigio, decise di attaccare lAustria su due fronti: Italia e Renania. La campagna fu affidata a Napoleone Bonaparte, il quale conquist parte del territorio italiano, sconfisse lAustria e firm con essa il Trattato di Campoformio (1797) Nel 1798 la Francia tent la conquista dellEgitto per danneggiare i commerci della Gran Bretagna, rimasta lultima avversaria di Napoleone. Ma la flotta di Napoleone venne distrutta dagli Inglesi. LInghilterra organizz una seconda coalizione, e obblig la Francia ad abbandonare i territori conquistati. Ci indebol il Direttorio che decise il 9 novembre 1799 di creare un governo formato da tre consoli, dei quali il p potente era Napoleone. Crollavano i principi della rivoluzione, ma non si torn allAncin rgime.

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