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Norma Italiana
I T A L I A N A
CEI
CEI 0-4/1
Data Pubblicazione Edizione
1998-04
Classificazione
Prima
Fascicolo
0-4/1
Titolo
4465
Title
CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
NORMA TECNICA
SOMMARIO
La presente Norma si applica ai nuovi documenti CEI ed alle revisioni complete dei documenti CEI, normativi e non normativi. Essa riguarda le denizioni delle disposizioni e delle loro forme verbali; lelencazione, la descrizione e le funzioni dei documenti CEI con riferimenti alla loro origine. In apposite Appendici, si fa cenno allaspetto giuridico dei documenti CEI normativi e si riportano procedure schematizzate riguardanti liter diversicato a seconda della loro origine.
DESCRITTORI
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana Stato Edizione Varianti Ed. Prec. Fasc. Comitato Tecnico Approvata dal
Nazionale
1998-4-8
Chiusa in data
1998-1-31
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.
INTRODUZIONE
1 2 3 4 5 6 7
1 1 2 2 5 12 14
OGGETTO E SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE ELEMENTI DI BASE E LORO DEFINIZIONI DOCUMENTI NORMATIVI CEI DOCUMENTI CEI NON NORMATIVI DOCUMENTI DI ALTRI ORGANISMI NORMATORI PUBBLICATI DAL CEI PUBBLICAZIONI IEC RELATIVE A SETTORI TECNOLOGICI O MERCATI A RAPIDA EVOLUZIONE O CRITICI RICONOSCIMENTI LEGISLATIVI DEI DOCUMENTI NORMATIVI CEI PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI NORMATIVI CEI SIGLARIO
15
17
20
34
PREFAZIONE
La presente Norma, prima Parte, stata preparata dal CT 0 del CEI. Il testo stato sottoposto alla Commissione Superiore Tecnica del CEI in data 19/03/1997 e successivamente presentato allUNI. stato assoggettato ad inchiesta pubblica con scadenza 31/01/1998 ottenendo il consensus. La presente Norma stata preparata tenendo conto: a) delle Direttive internazionali ISO/IEC, Parti 2 e 3 relative alla terminologia, denizioni e regole di progetto per Norme internazionali; b) delle PNE-Rules, Parte 3, relative alle regole per il progetto e presentazione delle Norme europee; c) del regolamento interno CENELEC (IR, Internal Regulations) e PNE-Rules, Parte 2, relativi alle regole per i lavori di normalizzazione. Fanno parte integrante della presente Norma, prima Parte, le Appendici A, B e C.
INTRODUZIONE
La presente Norma, costituita di due Parti, stata preparata per fornire elementi ritenuti indispensabili alla uniforme elaborazione dei futuri documenti normativi e non normativi del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), mettendone in evidenza le differenze procedurali preparatorie ed i contenuti, e proponendo, per alcuni di essi, una diversa denominazione rispetto al passato. Questultimo aspetto stato introdotto per evitare ogni possibile erronea interpretazione relativa allattribuzione di diversa rilevanza normativa, afferente quindi aspetti giuridici e legislativi dei diversi documenti pubblicati dal CEI come normativi. Nella parte Prima della presente Norma sono state riportate le denizioni che qualicano i documenti normativi e che rappresentano uno strumento di unicazione della terminologia utilizzata per formulare, in particolare, le disposizioni in essi contenute. Sono state trattate le procedure di adozione di documenti normativi di origine CENELEC (European Committee for Electrotechnical Standardization) ed IEC (International Electrotechnical Commission) in quanto esse costituiscono la metodologia vincolante per ottenere la maggior parte delle Norme CEI oggi pubblicate. Lappendice A della presente Norma considera gli aspetti legislativi e giuridici relativi ai documenti normativi pubblicati dal CEI con riferimento alla correlazione tra questi ultimi ed il concetto di regola dellarte. Lappendice B della presente Norma descrive in forma schematica le procedure in atto che consentono la pubblicazione dei documenti CEI ancorch di origine sia europea (CENELEC) sia internazionale (IEC). La procedura IEC stata riportata in forma pi dettagliata in quanto fonte sia delle altre procedure sia della maggior parte dei documenti normativi adottati in campo europeo e nazionale. LAppendice C riporta le sigle e gli acronimi introdotti nel testo della presente Norma.
OGGETTO E SCOPO
Sono oggetto della presente Parte della Norma: denizioni delle disposizioni e forme verbali consigliate per la loro formulazione, commenti ed interpretazioni contenuti nei documenti normativi e non normativi del CEI; elencazione, descrizione e funzioni dei documenti normativi e non normativi del CEI; signicato e modalit di adozione e recepimento di documenti normativi eu ropei ed internazionali nei documenti normativi del CEI. La presente Norma comprende alcune appendici integrative che hanno quale oggetto: indicazioni su aspetti legislativi e giuridici dei documenti normativi del CEI; procedure nazionali, europee ed internazionali per la pubblicazione dei do cumenti normativi CEI; elenco e signicato delle sigle e degli acronimi utilizzati nella presente Norma. La presente Parte della Norma non tratta la struttura che costituisce i documenti normativi e non normativi del CEI; non riguarda gli aspetti attinenti alle procedure e tipi redazionali dei documenti normativi e non normativi pubblicati dal CEI; gli aspetti suddetti sono oggetto della Parte Seconda della presente Norma.
CEI 0-4/1:1998-04 40
Lo scopo della presente Norma quello di denire e fornire, raccolti in un unico fascicolo, elementi indispensabili per luniforme elaborazione dei documenti normativi e non normativi del CEI in modo da evidenziarne le differenze dei contenuti in termini di disposizioni e le differenze procedurali per la preparazione e successiva pubblicazione. Alcuni documenti hanno una diversa denominazione rispetto al passato.
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente Norma si applica alle revisioni complete ed ai nuovi documenti editi dal CEI.
3.1
3.1.1
Prescrizioni
Sono disposizioni che non ammettono deroghe e devono essere osservate obbligatoriamente per soddisfare le condizioni vincolanti dettate nei documenti normativi che le riportano. Esse sono relative: a tutte le caratteristiche corrispondenti allaspetto o agli aspetti del o dei pro dotti, processi o servizi, coperti dal documento normativo sia in modo esplicito sia come referenze; ai valori limite prescritti delle caratteristiche quanticabili; ai riferimenti a metodi di prova necessari alla determinazione o alla verica dei valori delle caratteristiche, o al metodo di prova per esteso.
Nota I modi e le forme verbali consigliate per le prescrizioni sono riportate nella tabella seguente, di-
stinte a seconda della corrispondente forma verbale utilizzata nella lingua inglese. Si raccomanda di non utilizzare nelle prescrizioni:
il verbo andare in sostituzione del verbo dovere; il verbo bisognare in sostituzione del verbo necessitare.
Tab. 3.1.1
Prescrizioni
modo verbale italiano inglese italiano
richiesto di ... richiesto che ... deve shall permesso solo di ... necessario che ... non consentito [permesso] [accettabile] [ammissibile] richiesto di non ... richiesto che non ... non possibile impossibile ... non da ... necessario evitare necessario astenersi dal ...
non deve
shall not
3.1.2
nelle tabelle seguenti, distinte a seconda della corrispondente forma verbale utilizzata nella lingua inglese. Si raccomanda di non utilizzare nelle prescrizioni alternative: il verbo andare in sostituzione del verbo dovere; il verbo bisognare in sostituzione del verbo necessitare. Si raccomanda, quando sia possibile, di non utilizzare le forme negative.
Tab. 3.1.2 a
inglese
may need not
inglese
is permitted is permissible is allowed it is not required that no ... is required
Tab. 3.1.2 b
pu
can
there is a possibility of ... it is possible to ... to be unable to ... to be not in position to ...
non pu
cannot
3.1.3
Raccomandazioni
Sono disposizioni contenute nei documenti normativi o non normativi atte a consigliare, e non imporre: ladozione di particolari misure di sicurezza; ladozione di particolari misure di protezione; scelte prestazionali; misurazioni e prove preferite o non preferite ad altre. Nel solo caso dei documenti normativi, sono elementi atti ad indicare, inoltre, che tra diverse prescrizioni alternative una di esse particolarmente adatta o preferita, e, nella forma negativa, sconsigliata senza tuttavia essere esclusa.
Nota I modi e le forme verbali consigliate per le raccomandazioni sono riportate nella tabella se-
guente, distinte a seconda della corrispondente forma verbale utilizzata nella lingua inglese. Si raccomanda, quando sia possibile, di non utilizzare le forme negative.
Tab. 3.1.3
Raccomandazioni
modo verbale italiano
dovrebbe
inglese
should
si raccomanda (consiglia) che ... it is recommended that ... si raccomanda (consiglia) di ... it is recommended to ... sarebbe opportuno ought to ... di solito ...1) it is normally ... ... should be avoid it is recommended that ... not ... ought not to ... it is not normally ... only in exceptional cases
... si dovrebbe evitare non dovrebbe should not si raccomanda che ... non ... sarebbe opportuno non ...
1) Il termine normalmente deve essere evitato quando il suo oggetto non sia riferibile ad una Norma.
3.2
Commenti
Sono elementi, contenuti nei documenti normativi o non normativi, che esplicitano indirizzi, motivati in modo critico e, ove necessario, completati da note illustrative e/o esempi pratici, atti ad essere impiegati secondo le seguenti alternative: far parte integrante di documenti normativi, vasti e complessi per natura ed argomenti, che necessitino di un maggior grado di dettaglio circa lapplicazione delle disposizioni in essi contenute; non far parte integrante dei documenti normativi a cui si riferiscono ma di documenti normativi a s stanti. In questo caso devono riportare, oltre a quanto previsto nel primo caso, i riferimenti espliciti ed inequivocabili alle disposizioni dei documenti normativi che vengono commentate; far parte di documenti non normativi. In questo caso riportano giudizi critici, esposizioni ragionate ed illustrazioni dellAutore o degli Autori del documento non normativo relativi, per esempio, ad altri documenti sia normativi che non, a disposizioni legislative e a Direttive emanate dalla Comunit europea.
3.3
Interpretazioni
Sono riformulazioni, in termini chiaricatori e maggiormente accessibili, relative a documenti normativi complessi per loro natura ed argomenti trattati o parte di essi. Esse ufcializzano, in modo esplicito ed esaustivo, il(i) signicato(i) attribuito(i) dal normatore allargomento da interpretare.
3.4
Note
Sono elementi contenuti nei documenti normativi e non normativi introdotti principalmente per esplicitare e/o evidenziare particolari concetti o riferimenti. Nelle note introdotte nei documenti normativi, talvolta, pu essere necessario riportare disposizioni: queste hanno lo stesso valore di quelle del testo normativo.
4.1
4.1.1
Inchiesta Pubblica
La pubblicazione e quindi la messa in atto (implementation, mise en oeuvre) dei documenti normativi CEI di origine nazionale, esclusi gli Errata corrige, deve ottenere la preventiva legittimazione del contenuto tecnico in essi proposto. Detta legittimazione si persegue mediante lattivazione di una regolamentata procedura denominata Inchiesta pubblica: mediante i propri Organi Ufciali di Informazione, il CEI notica la pubblicazione del testo dei documenti normativi afnch tutti gli interessati possano entrarne in possesso e formulare eventuali commenti tecnici ed editoriali. Questi ultimi devono essere inviati al CEI entro una data prestabilita che il CEI deve rendere nota. Con lo stesso scopo
il CEI, inoltre, rende disponibile copia di detta pubblicazione direttamente ai Membri dei Comitati Tecnici o Sottocomitati Tecnici del CEI e/o alle categorie o settori interessati alle speciche normative. Tutti i commenti inviati al CEI, entro la suddetta data prestabilita, vengono analizzati dal Comitato Tecnico del CEI competente alla preparazione degli specici documenti normativi. Se i commenti ricevuti vengono ritenuti congrui allargomento normativo in esame, sono adottati ed inseriti nel testo che costituisce il contenuto tecnico denitivo del documento normativo stesso. Anche per la messa in atto dei documenti normativi di origine europea e/o internazionale, necessaria lattivazione della procedura di Inchiesta pubblica, e diversamente dalla procedura per documenti normativi di origine nazionale, viene attuata da tutti i diversi Comitati Nazionali Membri rispettivamente del CENELEC e/o della IEC (tra cui il CEI): ciascun Comitato Nazionale annuncia detta inchiesta sui propri Organi Ufciali di Informazione per consentire, a tutti gli interessati a quellargomento normativo, di inviare gli eventuali commenti al proprio Comitato Nazionale (per lItalia, il CEI) che li analizza tramite i propri Comitati Tecnici o Sottocomitati Tecnici competenti. Questi ultimi, se ritengono che i commenti siano congrui allargomento normativo in esame, quando ve ne siano, li uniscono ai propri; i Comitati Nazionali, poi, ne formalizzano linvio presso il CENELEC e/o la IEC entro una data prestabilita che il CENELEC e/o la IEC devono rendere nota. In queste sedi, o in appositi convegni, si analizzano e si discutono tutti i commenti ricevuti. Se i commenti ricevuti vengono ritenuti congrui allargomento normativo in esame, sono adottati ed inseriti nel testo che costituisce il contenuto tecnico denitivo del documento normativo stesso. LInchiesta pubblica, pertanto, si conclude con due possibili diversi esiti: il raggiungimento del consensus ed in tal caso i documenti normativi possono proseguire nelliter previsto per la loro pubblicazione nei rispettivi ambiti normativi; il non raggiungimento del consensus ed in tal caso i documenti devono essere rivisti nei rispettivi ambiti normativi ed eventualmente riproposti per lottenimento del consensus, oppure archiviati od ancora pubblicati come rapporti tecnici (vedere 5.1).
Note: 1 2
La durata minima di unInchiesta Pubblica non pu essere minore di 60 giorni. In sede nazionale sono espressione di una categoria i pareri, ad esempio, delle assoccazioni di costruttori o dei grandi utenti della normativa specica (come potrebbero essere in determinati casi ENEL, TELECOM, RAI , Ferrovie dello Stato, Associazioni ed Enti scientici, Associazioni di consumatori).
4.1.2
Consensus
LInchiesta pubblica, attivata sia in ambito nazionale sia in ambito europeo che internazionale si conclude con lottenimento o non del consensus. Per denizione internazionale, la normativa tecnica deve essere approvata sulla base del consensus. Questo si intende raggiunto quando nessuna delle parti, settori o categorie interessate alla specica normativa, esprime un forte e motivato disaccordo. Il consensus, a differenza delle votazioni, non pu essere quanticabile in termini numerici ma soltanto in termini di qualit del contenuto dei commenti ricevuti. Talvolta, ad esempio, sufciente un solo commento contrario e/o di notevole rilevanza tecnica e/o formulato da parte di una categoria importante per determinare il non ottenimento del consensus.
4.2
Classicazione
I documenti normativi CEI sono riportati nellelenco che segue, distinti a seconda della loro origine. a) Documenti normativi di origine nazionale: Norme CEI; Norme CEI SPERIMENTALI; Guide CEI; Fogli di interpretazione; Varianti; Errata corrige; Norme CEI-UNEL (UNicazione Elettrotecnica: organismo non pi in attivit). I documenti normativi CEI di origine nazionale, esclusi gli Errata corrige, devono essere sottoposti allInchiesta pubblica ed ottenere il consensus. Essi, dopo aver ottenuto il consensus, diventano fascicoli ufciali, approvati dal CEI quale Organismo riconosciuto ad attivit normativa (vedere appendice A), rmati dal Presidente del CEI, e quindi pubblicati. Alcuni di essi rappresentano lo stato dellarte (vedere lAppendice A), nel settore a cui si riferiscono, mediante i loro contenuti che consistono di disposizioni mirate principalmente alla sicurezza sia nella costruzione, uso e manutenzione di macchine ed apparecchiature elettriche ed elettroniche sia nellinstallazione, esercizio ed uso di impianti elettrici ed elettronici. Essi trattano, nel campo dellindustria elettrotecnica ed elettronica, anche disposizioni relative alla realizzazione di materiali e componenti, loro prestazioni e procedure di prova. b) Documenti normativi di origine europea: Norme CEI EN; Norme sperimentali CEI ENV; documenti CEI di recepimento di HD; Norme Armonizzate; Norme CEI-CECC. c) Documenti normativi di origine internazionale: Norme CEI di recepimento di Norme IEC. Alcuni documenti normativi CEI di origine europea o internazionale sono bilingue (italiano/inglese a fronte) altri ancora in lingua originale inglese o inglese/francese. Essi rappresentano lo stato dellarte, nel settore a cui si riferiscono, mediante i loro contenuti che consistono di disposizioni mirate principalmente alla sicurezza sia nella costruzione, uso e manutenzione di macchine ed apparecchiature elettriche ed elettroniche sia nellinstallazione, esercizio ed uso di impianti elettrici ed elettronici. Essi trattano, nel campo dellindustria elettrotecnica ed elettronica, anche disposizioni relative alla realizzazione di materiali e componenti, loro prestazioni e procedure di prova.
4.3
Con esclusione delle Norme CEI Sperimentali, delle Guide CEI, dei Fogli di interpretazione, degli Errata corrige e delle Norme CEI-UNEL, devono essere preventivamente noticati alla Segreteria Centrale del CENELEC per ottenerne il nullaosta alla elaborazione ed alla pubblicazione. Questo obbligo stato introdotto dal CENELEC con la "Procedura di Vilamoura" detta anche "Stand still". Gli scopi principali sono i seguenti: evitare che un Comitato Nazionale (es. il CEI) avvii un lavoro normativo quando, sullo stesso argomento, in corso unattivit normativa europea; vericare se vi siano altri Comitati Nazionali Membri del CENELEC interessati allo stesso argomento e quindi elaborare eventualmente un documento normativo a livello europeo anzich nazionale.
4.3.1
Norme CEI
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI che forniscono, per uso comune e ripetuto, regole, linee direttrici o caratteristiche, per attivit o loro prodotti, mirati ad ottenere un livello dordine ottimale in un dato contesto tecnico. Essi dettano prevalentemente prescrizioni e prescrizioni alternative condizionate. Possono contenere raccomandazioni e/o commenti.
4.3.2
settore a rapida evoluzione tecnologica, manchi una qualsiasi normativa. Oppure nei casi in cui si senta la necessit urgente di fornire una normativa in un ben limitato e particolare settore tecnico.
4.3.3
Guide CEI
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI allo scopo di fornire agli operatori, in particolari settori tecnici, linee guida, consigli ed esempi per facilitare il corretto uso di altri documenti normativi CEI complessi per natura e vastit dellargomento trattato. Essi devono essere elaborati tenendo conto di quanto segue: non devono modicare il campo di applicazione dei documenti normativi a cui si riferiscono; non devono integrare n aggiungere prescrizioni rispetto ai documenti normativi a cui si riferiscono; devono contenere prevalentemente interpretazioni e/o raccomandazioni e/o commenti ed esempi applicativi correlati ai documenti normativi di riferimento; devono riportare, nel titolo, la distinzione di Guide CEI allapplicazione .... oppure Guide CEI allimpiego ....; devono riportare, possibilmente nella prefazione, il chiaro ed inequivocabile riferimento ai documenti normativi, o loro parti, a cui si riferiscono.
4.3.4
Fogli di interpretazione
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI per adempiere a due diverse esigenze, separatamente o congiuntamente: rispondere ufcialmente a quesiti posti al CEI in merito a determinati documenti normativi gi pubblicati allo scopo di fornire chiarimenti per la loro utilizzazione; fornire interpretazioni ufciali dei Comitati o Sottocomitati Tecnici del CEI a seguito di necessarie e motivate richieste sullinterpretazione da attribuire ad uno o pi articoli, o parti di essi, di determinati documenti normativi gi pubblicati. I Fogli di interpretazione non devono modicare i documenti normativi a cui si riferiscono.
Nota Si dovrebbe evitare di pubblicare i Fogli di interpretazione quando sia possibile migliorare i re-
4.3.5
Varianti
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI che, in caso di urgenza ed a speciche condizioni, sono atti ad apportare delle modiche allo scopo di correggere, cambiare o completare, prima della loro completa revisione, edizioni in vigore di documenti normativi.
4.3.6
Errata corrige
Sono documenti normativi elaborati, approvati e pubblicati dal CEI allo scopo di adempiere alleliminazione di errori di stampa, di linguaggio o altri errori similari introdotti accidentalmente nel testo pubblicato di documenti normativi.
4.3.7
Norme CEI-UNEL
Le Norme CEI-UNEL sono pubblicazioni contenenti tabelle e prescrizioni principalmente destinate allunicazione dimensionale delle costruzioni elettriche ed elettroniche. Detta unicazione assicura un coordinamento, in particolare a livello dimensionale, sia per la compatibilit di prodotti diversi tra loro quando debbano essere assiemati entro quadri, pannelli o sistemi pi complessi, sia per la compatibilit tra costruzioni simili e realizzate da costruttori diversi.
4.4
c) traduzione nella lingua nazionale. In questo caso, se il CEI ne d notica alla Segreteria Centrale del CENELEC, i documenti normativi tradotti hanno lo stesso statuto di quelli originali.
Nota Ladozione pu essere reiterata rispetto ai documenti normativi di diversa origine.
4.4.1
Norme CEI EN
Sono documenti normativi prima elaborati, raticati e pubblicati dal CENELEC quali Norme EN e successivamente, in quanto obbligatorio per i Membri, adottati a livello nazionale come CEI EN senza possibilit di alcuna modica della Norma EN stessa. Essi vengono pubblicati originariamente nelle tre lingue ufciali: inglese, francese e tedesco. Il CEI, quando ritenuto opportuno e sotto la propria responsabilit, li pubblica nella traduzione italiana a fronte della lingua inglese (vedere 4.4. c). Le Norme CEI EN, per quanto riguarda le disposizioni relative al dettato normativo, sono formalmente simili ai documenti normativi di cui al punto 4.3 ed in particolare alle Norme CEI di cui al punto 4.3.1.
4.4.2
4.4.3
Il CEI ha la possibilit di mantenere oppure di pubblicare Norme nazionali il cui argomento normativo abbia un contenuto tecnico equivalente ai documenti HD: Norme nazionali equivalenti. Il CEI deve dare comunicazione alla Segreteria Centrale del CENELEC dei numeri di dette Norme equivalenti, dei loro titoli e delle loro date di pubblicazione.
Nota Per armonizzazione si intende la prevenzione o leliminazione delle differenze nel contenuto
tecnico dei documenti normativi nazionali rispetto agli europei che hanno lo stesso scopo, ed in particolare quelle differenze che possono causare ostacoli al libero scambio. Larmonizzazione si considera raggiunta quando i prodotti o impianti costruiti, senza introduzione di modiche, secondo i documenti normativi nazionali di un Paese possono essere considerati conformi a quelli degli altri Paesi e vice versa. I documenti HD del CENELEC rappresentano uno strumento normativo previsto per dar modo e tempo necessari ai Paesi Membri del CENELEC di perseguire il processo di armonizzazione completo: essi, e quindi per lItalia i documenti CEI di recepimento di HD, hanno un contenuto tecnico normativo comune che rappresenta lobbiettivo che ciascun Paese Membro deve perseguire; le deviazioni nazionali e le condizioni particolari in essi presenti, dovute allesistenza di Norme tecniche e Leggi vigenti nei diversi Paesi Membri, sono ammesse per consentire di uniformarsi gradualmente alla suddetta parte comune e quindi per pervenire alla loro stessa graduale abolizione; raggiunta la completa armonizzazione, si potranno elaborare Norme EN sostitutive dei corrispondenti documenti HD.
4.4.4
Norme Armonizzate
Le Norme EN ed i documenti HD, quando rientrino nel campo di applicazione di Direttive emanate dalla Comunit Europea (Direttiva di Bassa Tensione, Direttiva Macchine, Direttiva di Compatibilit Elettromagnetica ecc.), possono essere assoggettati ad ulteriori procedure previste in ambito europeo, diversicate a seconda della(e) Direttiva(e), per poter ottenere il requisito di Norme armonizzate. Questi documenti sono quindi validi ai ni della(e) Direttiva(e). Il loro rispetto, a meno di procedure tecnico-amministrative come il controllo interno di fabbricazione, la dichiarazione di conformit, la documentazione tecnica e la marcatura CE, considerato sufciente ai ni della fabbricazione di prodotti che debbano essere commercializzati in ambito europeo.
Nota Si presti attenzione alla sostanziale diversit dello scopo e signicato della Norma armonizza-
4.4.5
Pubblicazioni CEI-CECC
Le pubblicazioni CEI-CECC sono documenti di armonizzazione elaborati prima in sede CENELEC quali documenti CECC e successivamente adottati mediante una dichiarazione di recepimento (vedere 4.4 b) come documenti CEI-CECC. Essi riguardano la qualit e la classicazione dei diversi livelli prestazionali dei componenti elettronici. Le pubblicazioni CEI-CECC sono originariamente scritte in lingua inglese, francese e tedesco; solitamente non vengono tradotte in Italiano.
Nota il CECC il Comitato Tecnico per i componenti elettronici creato dal CENELEC allo scopo di fa-
cilitare il commercio internazionale per mezzo di speciche tecniche e procedure per la certicazione delle qualit.
4.5
IEC, infatti, sono molto spesso recepite da Norme europee che a loro volta, obbligatoriamente, sono recepite nelle Norme nazionali dei Paesi Membri del CENELEC (tra cui, per lItalia, nelle Norme del CEI). Anche in questi casi si applica la Procedura di Vilamoura (vedere 4.3).
4.5.1
5.1
Rapporti
Pubblicazioni attinenti ad argomenti normativi, elaborati da Comitati o Sottocomitati Tecnici, che richiedono ulteriori approfondimenti per poter essere messi in atto come documenti normativi, oppure attinenti ad argomenti relativi ad uninchiesta sviluppata in determinati ambiti tecnici. I rapporti, come previsto nella prassi IEC, possono essere di tre tipi: a) Rapporti di tipo 1: pubblicazioni per le quali non stato possibile raggiungere laccordo necessario per lapprovazione come Norme, o per le quali si hanno dei dubbi concernenti lottenimento del consensus. b) Rapporti di tipo 2: pubblicazioni di lavori ancora in corso di sviluppo tecnico o, per tuttaltra ragione, che hanno possibilit, in un futuro non immediato, di poter raggiungere un accordo e condurre alla stesura di Norme.
c) Rapporti di tipo 3:
pubblicazioni informative che riferiscono dati di natura diversa da quelli che normalmente sono pubblicati come Norme o Guide CEI.
Nota I rapporti di tipo 1 e 2 possono contenere informazioni di natura normativa pur non essendo
essi stessi normativi. I rapporti di tipo 3 riferiscono, per esempio, risultati di uninchiesta effettuata da un organismo nazionale, dati su lavori effettuati in seno ad altre organizzazioni internazionali o dati sullo stato della tecnica in rapporto alle Norme degli organismi nazionali su soggetti particolari.
5.2
Dizionari
Pubblicazioni che il CEI ha approntato o sta approntando, solitamente preparate dai competenti Comitati e/o Sottocomitati Tecnici oppure dalla IEC, relative a raccolte di termini, signicati e denizioni delle nozioni che essi rappresentano in diversi campi tecnici. Nel campo dellelettrotecnica sono disponibili le Norme IEC 50(XXX), dove XXX il numero del capitolo, dal titolo generale Vocabolario internazionale elettrotecnico. I termini sono accompagnati da una denizione diversa a seconda dellambito tecnico specico in cui sono utilizzati (quindi possono essere ripetuti in pi capitoli diversi); dette denizioni sono riportate soltanto in inglese, francese e talvolta anche in unaltra lingua. Ogni termine, senza la denizione, tradotto in altre cinque lingue tra cui, spesso, litaliano. Nel campo dellelettrotecnica e dellelettronica disponibile la raccolta preparata dalla IEC costituita da cinque volumi distinti. A titolo desempio si citano i primi due volumi. 1. Primo volume, dizionario propriamente detto, suddiviso in due parti che presenta: termini e loro denizioni in lingua francese e traduzione degli stessi nelle lingue russa, tedesca, spagnola, italiana, olandese, polacca e svedese. termini e loro denizioni in lingua inglese e traduzione degli stessi nelle stesse lingue sopra elencate; 2. secondo volume, indice alfabetico dei termini inseriti nel primo volume nelle lingue russa, tedesca, spagnola, italiana, olandese, polacca e svedese. Nel campo dellenergia nucleare stato pubblicato il Dizionario della strumentazione nucleare.
5.3
Opere editoriali
Il CEI, collateralmente allattivit istituzionale, svolge attivit editoriale autonoma i cui prodotti sono denominati Opere editoriali. Per opere editoriali si intendono tutte le pubblicazioni, edite come volumi, generalmente non elaborate da Comitati tecnici del CEI ma da specici Autori citati nelle pubblicazioni stesse. Esse comprendono: commentari; manuali; istruzioni CEI; studi di carattere scientico. Le opere editoriali sono destinate a raccomandare pratiche o procedure in materia di progetto, di fabbricazione, dinstallazione, di manutenzione o di utilizzazione di equipaggiamenti, di strutture o di prodotti, od ancora ad illustrare a scopo
di chiarimento e/o informazione le procedure in atto per assolvere agli adempimenti correlati a Direttive emanate dalla Comunit Europea, recepite o non da Leggi nazionali. In tutti i casi sono destinate a fornire esempi pratico-applicativi di carattere indicativo; non sono destinate a fornire prescrizioni di alcun genere e/o raccomandazioni di carattere normativo. Possono contenere commenti con valenza non normativa.
Nota Le pubblicazioni suddette possono essere comprensive di supporti, generalmente in forma di
software multimediali applicativi, per la compilazione di documenti prescritti da leggi dello Stato emanate per regolamentare i settori tecnici in cui il CEI impegnato.
6.1
Documentazione ETSI
I documenti ETSI sono classicabili in relazione ai diversi livelli di approvazione. a) Approvazione da parte del TC (o da altro organo tecnico): TR - Technical Reports (attuali ETR, TC-TR, TCR-TR) che sono documenti a contenuto informativo; TS - Technical Specications (attuali GSM-TS) che sono documenti normativi. b) Approvazione da parte dei membri ETSI: EG - ETSI Guide (attuali TCR-TR, ETR) che sono documenti informativi (I rapporti tecnici ETR, ad esempio, sono rapporti tecnici europei per il settore delle telecomunicazioni che contengono informazioni complementari relative ad un argomento oggetto di normalizzazione); ES - ETSI Standards (attuali I-ETS) che sono documenti normativi. c) Approvazione da parte degli NSO: EN - European Standars (attuali ETS, TBR) che sono Norme europee per le telecomunicazioni recepite a livello nazionale dal CONCIT. Dal 1 gennaio 1977, le Norme ETS, di nuova elaborazione, verranno denominate EN 300 XXX in sede europea, e quindi recepite a livello nazionale come UNI-CEI EN 300 XXX (UNI-CEI prima della data suddetta). Esse vengono pubblicate originariamente in lingua inglese e, salvo il titolo, non vengono tradotte in italiano.
6.1.1
6.1.2
Norme TBR
Le Norme TBR sono Norme volontarie per le Telecomunicazioni, destinate a diventare regole tecniche CTR. Esse, quando siano accettate dalla Commissione Europea, ottengono il requisito di Norme Armonizzate (vedere 4.4.4). Il CEI, per dette Norme, opera sia in fase di Inchiesta Pubblica che in occasione del Voto nazionale.
6.1.3
Norme NET
Le Norme NET sono Norme Europee di Telecomunicazione adottate a livello nazionale come Regole Tecniche. I riferimenti alle Norme NET sono pubblicati sia sulla Gazzetta Ufciale della Comunit Europea che sulla Gazzetta Ufciale della Repubblica Italiana.
6.2
Speciche Europee ES
Le Speciche Europee sono documenti CENELEC di recente introduzione ai quali stata data la sigla generica ES. Data la loro funzione non ancora consolidata, sono citati al di fuori dei documenti normativi europei anche se, in qualche caso, potrebbero rientrare in quella classicazione. La numerazione loro assegnata ES 59XXX con inizio da ES 59001. Le loro peculiarit consistono nel non essere sottoposti a "Inchiesta pubblica", nellassenza di ratica da parte del Bureau Tecnique del CENELEC, nel non essere assoggettati alla procedura di "Stand-still" e nel non esserne previsto alcun tipo di emendamento. Se questi ultimi fossero necessari e la Specica ES esistente pu tuttavia essere ancora utilizzata, si deve pubblicare una nuova Specica Europea che include gli emendamenti con diverso numero di identicazione. La loro revisione deve essere fatta ad intervalli non superiori a tre anni dalla loro pubblicazione e ne possibile la pubblicazione di Errata Corrige. Essi sono documenti normativi duso temporaneo, che non devono essere recepiti obbligatoriamente dai Membri del CENELEC, e sono basati su lavori di organismi tecnici del CENELEC. Gli scopi dellintroduzione delle speciche ES sono: pubblicare aspetti o argomenti che permettono di sostenere lo sviluppo ed il progresso del Mercato europeo; fornire una guida al mercato su o mediante speciche e metodi di prova correlati; rendere disponibili speciche temporanee in ambiti sperimentali e/o per tecnologie in evoluzione.
PUBBLICAZIONI IEC RELATIVE A SETTORI TECNOLOGICI O MERCATI A RAPIDA EVOLUZIONE O CRITICI Generalit
La IEC oltre ai documenti gi trattati nella presente Norma ha introdotto alcune particolari pubblicazioni tecniche denominate TTA (Technology Trend Assessments). Queste pubblicazioni sono state introdotte per fornire prescrizioni utili al necessario e rapido soddisfacimento normativo afferente settori tecnologici o mercati la cui criticit incompatibile con lattesa dei tempi richiesti dalla normale procedura prevista dalla IEC per produrre le proprie norme. Dette pubblicazioni sono brevemente descritte ai punti 7.1.1 e 7.1.2.
7.1
7.1.1
7.1.2
APPENDICE
Generalit
Nella realizzazione di macchinari, apparecchi ed impianti elettrici ed elettronici necessario attenersi a precisi criteri che ne garantiscano luso, il funzionamento e la manutenzione senza introdurre, per alcuna ragione, situazioni di pericolo per le persone, gli animali, i beni e lambiente. La certezza che questo obiettivo venga raggiunto e mantenuto nel tempo perseguibile attraverso ben individuabili documenti normativi CEI preparati sulla base di unadeguata valutazione del rischio. Le Norme CEI, in particolare, se osservate nel loro insieme ed interezza, contribuiscono in modo determinante a denire ci che le leggi in materia citano ed intendono come regola dellarte. I riconoscimenti legislativi attinenti alle Norme CEI, dove queste vengano citate come strumento per operare secondo la regola dellarte, offrono due importanti ragioni di interesse per gli utilizzatori delle stesse: a) conformit di rispondenza alla regola dellarte quando si operi nella loro osservanza; b) certezza che, in uneventuale fase giudiziale, non sia necessaria la prova di aver operato secondo la regola dellarte, ma pi semplicemente aver operato in conformit alle Norme CEI, comprese quelle Sperimentali.
Leggi e decreti
Le leggi ed i decreti di seguito riportati mostrano la legittimazione: 1. del CEI come organismo ad attivit normativa sia in ambito nazionale che europeo; 2. delle Norme del CEI come mezzo riconosciuto per operare in conformit alla regola dellarte; 3. dellattivit del CEI in correlazione alle Direttive CEE; 4. del CEI quale organismo direttamente coinvolto nel contribuire alla corretta applicazione delle normative emanate dallo Stato in merito alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. 5. La Legge 1 marzo 1968 n 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici, pubblicata sulla Gazzetta Ufciale n 77 del 23 marzo 1968, allart. 2 recita: I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le Norme del CEI si considerano costruiti a regola darte. Omissis 6. Il Decreto Ministeriale del 15 dicembre 1978 Designazione del CEI quale organismo di normalizzazione elettrotecnica ed elettronica, pubblicato sulla Gazzetta Ufciale n 176 del 28 giugno 1979, allart. 1 recita: Il Comitato Elettrotecnico Italiano - CEI, designato quale organismo italiano di normalizzazione elettrotecnica ed elettronica con lincarico di partecipare ai lavori comunitari per lelaborazione delle Norme tecniche armonizzate previste allart. 5 della Direttiva comunitaria n 73/23/CEE del 19 febbraio 1973. 7. Legge n 317 del 21 giugno 1986 Attuazione della Direttiva n 83/189/CEE relativa alla procedura dinformazione nel settore delle Norme e delle regolamentazioni tecniche, pubblicata sulla Gazzetta Ufciale n 151 del 2 luglio 1986, allart. 9 Differimento delladozione di Norme e regole tecniche recita: Qualora la Commissione delle Comunit europee disponga un termine per proporre una Direttiva nella materia oggetto della comunicazione prevista dal precedente art. 6, gli organismi di normalizzazione non possono adottare, no a sei mesi dalla scadenza del termine, Norme nei settori per i quali sia in corso di elaborazione una Norma europea, salvo che si tratti di Norme richieste dal Ministro dellindustria, del commercio e dellartigianato. Omissis 8. La Legge n 46 del 5 marzo 1990 Norme per la sicurezza degli impianti, pubblicata sulla Gazzetta Ufciale n 59 del 12 marzo 1990, allart. 7 Installazione degli impianti recita: Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola darte utilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti a regola darte. I materiali ed i componenti realizzati secondo le Norme tecniche di sicurezza dellEnte italiano di unicazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), nonch nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia, si considerano costruiti a regola darte. Omissis
9. Il Decreto del Presidente della Repubblica n 447 del 6 dicembre 1991 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n 46 in materia di sicurezza degli impianti, pubblicato sulla Gazzetta Ufciale n 38 del 15 febbraio 1992, allart. 5 installazione degli impianti recita: I materiali e componenti costruiti secondo le Norme tecniche per la salvaguardia della sicurezza dellUNI e del CEI, nonch nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia di sicurezza, si considerano costruiti a regola darte. Omissis. 10. Il decreto legislativo n 626 del 19 settembre 1994 Attuazione di Direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, pubblicato sul supplemento ordinario n 141 alla Gazzetta Ufciale n 265 del 12 novembre 1994 cos come integrato dal Decreto legislativo n 242 del 19 marzo 1996, pubblicato sulla Gazzetta Ufciale n 75 del 6 maggio 1996, sostituisce con lart. 26 lart. 393 Titolo XII CAP. I del D.P.R. n 547 del 27 aprile 1955. Il paragrafo (f dellart. 26 designa, tra altri, un rappresentante del CEI a far parte della Commissione permanente per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
APPENDICE
PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI NORMATIVI CEI Organismi ad attivit normativa
Gli organismi ad attivit normativa sono soltanto quelli riconosciuti per mezzo di provvedimenti di legge a livello nazionale e/o europeo e/o internazionale la cui funzione principale, in applicazione del loro rispettivo statuto, la preparazione di nuovi documenti normativi, il recepimento di documenti normativi pubblicamente disponibili e, in entrambi i casi, la loro approvazione e pubblicazione. Ciascun organismo svolge attivit normativa in uno o pi settori tecnici. Ai ni della presente Norma vengono considerati quelli che svolgono tale attivit prevalentemente nei settori elettrotecnico ed elettronico: per lItalia, il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI); per lEuropa, il Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica (CENELEC: European Committee for Electrotechnical Standardization); per le normative internazionali, la Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC: International Electrotechnical Commission).
ATTIVIT NORMATIVA DEL CEI, CENELEC E IEC Attivit normativa del CEI
Il CEI Membro del CENELEC, le cui Direttive impongono, a ciascun Paese Membro, ladozione delle relative Norme europee EN, ENV ed HD. Lattivit di normazione, esclusivamente svolta in ambito nazionale, pertanto, deve essere limitata a casi particolari, quali, ad esempio, le Norme CEI SPERIMENTALI comprese le loro Varianti, i loro Fogli di interpretazione ed Errata corrige. Lattivit normativa nazionale deve comunque essere svolta in correlazione al CENELEC: non infrequente che le stesse necessit di un Paese Membro siano comuni ad altri Paesi Membri od a tutti i Paesi Membri del CENELEC (Procedura di Vilamoura o Stand Still). Il CEI Membro della IEC: unulteriore limitazione dellattivit di normazione, esclusivamente svolta a livello nazionale, viene dal recepimento, non obbligatorio, di Norme IEC internazionali. Lallegato B1 illustra schematicamente la procedura per la pubblicazione di un documento normativo CEI di origine nazionale. Lallegato B2 illustra schematicamente le priorit osservate dal CEI quando necessiti di normative in un settore tecnico che ne sia sprovvisto. Lallegato B3 illustra schematicamente le fasi di avanzamento dei lavori di normalizzazione osservate dal CEI quando sia in atto un progetto di normativa sia internazionale, sia europeo, sia nazionale.
Nota Per una completa conoscenza delle procedure di elaborazione e pubblicazione dei documenti
normativi prodotti, occorre accedere alla lettura integrale dei Regolamenti interni ed alle Direttive da cui vengono dedotti (vedere Prefazione).
con la IEC, attuata mediante lapplicazione della procedura del voto parallelo. Lelaborazione di documenti normativi di esclusiva origine europea viene svolta dal CENELEC soltanto quando lIEC non pu rispettarne i tempi necessari per la pubblicazione in ambito europeo. Lallegato B4 riporta schematicamente la procedura adottata in sede CENELEC per documenti normativi di esclusiva origine europea o adozione di pubblicazioni IEC gi in atto. Gli allegati B5 e B5a riportano schematicamente le due fasi della procedura del voto ed inchiesta paralleli adottata generalmente dal CENELEC e correlata alle procedure di pubblicazione di documenti normativi sviluppati in sede IEC.
Nota Per una completa conoscenza delle procedure di elaborazione e pubblicazione dei documenti
normativi prodotti, occorre accedere alla lettura integrale dei Regolamenti interni ed alle Direttive da cui vengono dedotti (vedere Prefazione).
PROCEDURE PER LA PUBBLICAZIONE DI NORME CEI DI ORIGINE CENELEC Riproduzione di una Norma CENELEC EN/ENV/HD
In questi casi viene generalmente aggiunta alla Norma europea la pagina del titolo nazionale e sono ammessi una prefazione ed eventuali allegati nazionali. Gli elementi nazionali suddetti devono essere aggiunti in modo tale che se venissero tolti, la Norma europea, dalla pagina del titolo allultima pagina (compresi gli eventuali allegati), resti intatta.
Si deve introdurre la seguente frase (tradotta) prima del testo tipo della Norma: La presente Norma la versione... (nazionalit) della Norma europea EN...:...(anno di disponibilit). Essa stata tradotta dal....(per lItalia, il CEI). Essa ha lo stesso statuto delle versioni ufciali. Lordine dei paesi Membri del CENELEC deve essere alfabetico nella(e) lingua(e) di traduzione.
APPENDICE
SIGLARIO
In questa Appendice si riportano le sigle e gli acronimi citati nel testo e/o nelle gure della presente Norma. In alcuni casi, la sigla o lacronimo non sono accompagnati dai termini in inglese per esteso in quanto formati da altra lingua. La consuetudine al loro uso ha consigliato tuttavia di non modicarli. Per sole ragioni pratiche, il siglario stato compilato in ordine alfabetico prescindendo dalla rilevanza che ciascuna sigla o acronimo rappresenta.
Organismi Normatori
UNI
- Comitato Elettrotecnico Italiano; - European Committee for Electrotechnical Standardization (Comitato Europeo per la Normalizzazione Elettrotecnica); - European Telecommunication Standards Institute (Istituto Europeo per le Norme di Telecomunicazione); - International Electrotechnical Commission (Commissione Elettrotecnica Internazionale); - International Organization for Standardization (Organizzazione Internazionale per la Normalizzazione); - National Standard Organization (Organizzazione per le Norme Nazionali); - Unicazione Elettrotecnica: Organismo non pi operante; le sue funzioni sono state incorporate nei Comitati Tecnici del CEI; - Ente Nazionale Italiano di Unicazione.
Bureau Tecnique (Ufcio Tecnico del CENELEC); Comitato Nazionale; Central Ofce (Ufcio Centrale della IEC); Central Secretariat (Segreteria Centrale del CENELEC); Comitato Tecnico; National Committee o National Committees (Comitato Nazionale o Comitati Nazionali); Membri Nazionali Osservatori nella IEC; Membri Nazionali con diritto di voto nella IEC; Sottocomitato Tecnico: nella lingua inglese si utilizza la stessa sigla; Technical Committee (Comitato Tecnico); Working Group (Gruppo di Lavoro).
Tipi di Norme
Norme emanate dal CENELEC per i componenti elettronici; Norme emanate dal CEI; Comitato Nazionale di Coordinamento; Common Technical Regulations (Regole Tecniche Comuni); ETSI Guide (Guide elaborate dallETSI);
EN ENV ES ETR GSM HD IS IEC-PAS ITA NET PrEN prHD TBR TCR -TR TR TS TTA UNI
Norme emanate dal CENELEC; Norme Sperimentali emanate dal CENELEC; Speciche Europee emanate dal CENELEC; European Telecommunication Reports (Rapporti Europei di Telecomunicazione); Global System for Mobile Communications (Sistema Globale per Comunicazioni Mobili); Documenti di Armonizzazione emanati dal CENELEC; International Standards (Norme emanate dalla IEC); Publicly Available Specications from IEC; Industry Technical Agreements; Norme Europee di Telecomunicazione; preNorme elaborate dal CENELEC; preDocumenti di Armonizzazione elaborati dal CENELEC; Technical Bases for Regulations (Basi Tecniche per le Regole); Technical Committee Reference - Technical Report (Rapporto Tecnico- Riferito al Comitato Tecnico); Rapporti Tecnici; Technical Specication (Speciche Tecniche); Technology Trend Assessments; Norme emanate dallUNI.
Documenti
- Approved Committee Draft with Vote (Progetto di Comitato della IEC Approvato con Voto); - Approved Draft International Standard (Progetto di Norma Internazionale, Approvata); - Committee Draft (Progetto di Comitato della IEC); - Committee Draft with Vote (Progetto di Comitato con Voto della IEC); - Draft International Standard (Progetto di Norma Internazionale); - Final Draft International Standard (Progetto Finale di Norma Internazionale); - New item Proposal (Nuovo argomento Proposto dalla IEC); - Parallel Enquiry (Inchiesta Parallela del CENELEC e IEC); - Primary Questionary (Questionario per Primo progetto del CENELEC); - Reference Document (Documento di Riferimento); - Ulterior Qestionary (Questionario Successivo per progetto CENELEC); - Working Draft (Progetto di Lavoro della IEC).
Fine Documento
La presente Norma stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e benecia del riconoscimento di cui alla legge 1 Marzo 1968, n. 186. Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956 Responsabile: Ing. E. Camagni
50.000
Sede del Punto di Vendita e di Consultazione 20126 Milano - Viale Monza, 261 tel. 02/25773.1 fax 02/25773.222 E-MAIL cei@ceiuni.it