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u
(u
0
, v
0
)
v
(u
0
, v
0
) ,= 0, (u
0
, v
0
) =
1
(x).
Supponiamo per esempio che la terza componente sia non nulla. Denotando le
componenti di con (u, v) = (x(u, v), y(u, v), z(u, v)), ci`o signica che
x
u
y
v
y
u
x
v
= det
x
u
x
v
y
u
y
v
,= 0.
Perci`o la funzione f : D R
2
denita da f(u, v) = (x(u, v), y(u, v)) soddisfa
le ipotesi del Teorema 13.1 (di invertibilit`a locale). Quindi esiste un intorno 1
di (u
0
, v
0
) tale che f
1
: f(1) 1 `e ben denita e dierenziabile in f(1); in-
oltre f(1) contiene un intorno di (x
0
, y
0
). Utilizzando la dierenziabilit`a delle
funzioni composte, si conclude che la funzione F(x, y) = z(f
1
(x, y)) : 1 R `e
dierenziabile e ha come graco in un opportuno intorno | di x.
Dimostrazione del Teorema 15.2 (bordo di una supercie composta
orientabile), pagina 404
Sia =
1
n
una supercie composta orientabile. Dobbiamo dimostrare
che il bordo `e il sostegno di N curve chiuse
1
, . . . ,
N
tali che il verso di
percorrenza di
i
coincide con lorientazione di
+
j
su (im
i
)
j
.
Data una curva : [t
0
, t
1
] R
3
, chiamiamo punto iniziale, rispettivamente -
nale, del suo sostegno i punti (t
0
), rispettivamente (t
1
). Utilizziamo le notazioni
delle denizioni 15.6 e 15.7; in particolare, indichiamo con
( =
i,p
: i = 1, . . . , n, p = 1, . . . , m
i
, (D.48)
linsieme dei sostegni della Denizione 15.6, ciascuno con il verso di percorrenza
indotto dalla Denizione 15.7. Facciamo alcune osservazioni.
(1). Ciascun
i
`e il sostegno una curva semplice e chiusa.
Ci`o `e diretta conseguenza del fatto che ciascun
i
`e una supercie regolare e
invertibile (perci`o orientabile).
(2). Se ( `e tale che , allora il suo punto iniziale e il suo punto nale
non coincidono.
Altrimenti, per (1),
i
=
i,p
, mentre per ipotesi ogni supercie elementare
i
ha in comune almeno un sostegno con unaltra supercie.
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Analisi matematica - Michiel Bertsch, Roberta Dal Passo, Lorenzo Giacomelli
Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies s.r.l.
(3). Se ,
(,
,= , tale che
e x `e il punto iniziale di
.
Si ha =
i,p
per qualche indice (i, p). Per (2) esiste
i,q
(q ,= p) tale che
i,q
non `e chiusa e ha x come punto iniziale. Poniamo
0
=
i,q
e
0
= i. Poniamo
inoltre =
0
.
(a) Distinguiamo due casi:
(a1) Se , lasserto `e provato con
= .
(a2) Altrimenti per la Denizione 15.6 esiste
j,r
tale che
j,r
= . Per la
Denizione 15.7
j,r
ha x come punto nale, quindi per (2) si ha j ,= i.
Inoltre
j,r
non `e chiusa perche non lo `e la parametrizzazione di ,
mentre
j
lo `e per (1). Perci`o esiste
j,s
(s ,= r) che ha x come punto
iniziale.
Nel caso (a2) si pone
1
=
j,s
,
1
= j e si torna al passo (a) con =
1
.
Cos` procedendo restano denite le sequenze
per ogni = 1, . . . ,
0
, dove
0
N `e tale che
, se 0 <
0
. Come osservato in (a2),
,=
0
= i per ogni 1
0
ed
,=
1
per ogni 2
0
. (D.49)
Proviamo per induzione che
se 2
0
, allora
,=
per qualche
[1, 2], allora
,
1
ed
1
. Ci`o contraddice la Denizione 15.6 e prova (D.50).
Da (D.49) e (D.50) segue che in al pi` u n passi (n e il numero di superci
elementari) si giunge a vericare il caso (a1), e (4) `e dimostrato.
Siamo ora in grado di concludere la dimostrazione. Consideriamo un qualunque
sostegno
i,p
e sia x
0
il suo punto iniziale. Posto
1,1
=
i,p
, vogliamo
costruire una curva chiusa
1
=
1,1
1,s
1
che soddis le propriet`a richieste. Applicando (4) con =im(
1
) si ottiene
j,s
,
,= , e si pone
1,2
=
j,s
; si applica poi (4) con =im(
1,2
)
ottenendo
1,3
, e cos` via. Se im(
1,k
) ha x
0
come punto nale abbiamo nito.
Altrimenti osserviamo che
1,k
,=
1,
per ogni = 1, . . . , k 1. (D.51)
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Infatti, se per assurdo
1,k
=
1,
allora per (3) le due curve parametrizzerebbero
due distinte superci elementari, che `e impossibile visto che im(
1,k
) . Poiche
il numero di curve `e nito, in un numero di passi si ottiene x
0
come punto nale.
Se im(
1
) = abbiamo nito. Altrimenti esiste
i,p
im(
1
). Poni-
amo
2,1
=
i,p
e ripetiamo la costruzione ottenendo
2
=
2,1
2,s
2
.
Ragionando come sopra, (3) implica che
2,k
,=
1,
per ogni k = 1, . . . , s
1
e ogni = 1, . . . , s
2
.
Quindi ad ogni passo si selezionano sostegni diversi. Poiche essi sono un numero
nito, la dimostrazione `e conclusa.
Dimostrazione del Teorema 15.3 (continuit`a della normale esterna),
pagina 404
Dobbiamo dimostrare che se =
n
i=1
i
`e una supercie composta regolare e
orientabile, allora `e possibile estendere per continuit`a la funzione x n
+
(x) a
.
Sappiamo gi`a che n
+
(x) `e ben denita e continua in
i
per ogni i. Resta perci`o
da considerare il caso in cui x
i
j
= n
+
su
i
| e n
= n
+
su
j
| (o viceversa), allora le porzioni di bordo
i
| e
j
| sarebbero
orientate in modo concorde (poiche una tiene linterno a sinistra e laltra a destra).
Ci`o contraddice la Denizione 15.7 e conclude la dimostrazione.
Dimostrazione del Teorema 15.9 (del rotore o di Stokes nello spazio),
pagina 416
Proviamo il risultato nel caso pi` u semplice. Anzitutto, supponiamo che
`e una supercie elementare regolare e invertibile.
Sia quindi : D R
3
una parametrizzazione di . Supponiamo inoltre che:
D `e un dominio di Green e C
2
(D).
Dobbiamo dimostrare che se R
3
`e un aperto tale che e v = (A, B, C) :
R
3
`e di classe C
1
in , allora
rot v, n
+
) dS =
+
(Adx + B dy + C dz).
Per ipotesi `e iniettiva in D e tale che
n
+
(u, v) =
u
(u, v)
v
(u, v)
|
u
(u, v)
v
(u, v)|
,= 0 per ogni (u, v) D.
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Analisi matematica - Michiel Bertsch, Roberta Dal Passo, Lorenzo Giacomelli
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Per denizione di integrale di supercie (si veda la (15.11))
rot v, n
+
) dS =
D
rot (v ),
u
v
) dudv.
Osserviamo che
rot v = (C
y
B
z
, A
z
C
x
, B
x
A
y
) ,
e che, posto
(u, v) = (x(u, v), y(u, v), z(u, v)),
si ha
u
v
= (y
u
z
v
y
v
z
u
, z
u
x
v
x
u
z
v
, x
u
y
v
x
v
y
u
).
Perci`o
rot v,
u
v
) = (C
y
B
z
)(y
u
z
v
y
v
z
u
)
+(A
z
C
x
)(z
u
x
v
x
u
z
v
)
+(B
x
A
y
)(x
u
y
v
x
v
y
u
).
Consideriamo ad esempio i termini che dipendono C. Si ha
N = C
y
(y
u
z
v
y
v
z
u
) C
x
(z
u
x
v
x
u
z
v
)
= z
u
(C
x
x
v
+ C
y
y
v
) + z
v
(C
x
x
u
+ C
y
y
u
).
Aggiungendo e togliendo C
z
z
u
z
v
si ottiene
N = z
u
(C )
v
+ z
v
(C )
u
ovvero, ponendo
C = C ,
N = z
u
C
v
+ z
v
C
u
.
Aggiungendo e togliendo
Cz
uv
si ottiene
N =
Cz
v
Cz
u
v
.
Perci`o, applicando il Teorema della divergenza si ottiene
D
N dudv =
D
+
C(z
u
du + z
v
dv) =
+
C dz.
Procedendo allo stesso modo per le altre due componenti si conclude la dimostrazione.
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