Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India.
Con un senso
di abbandono a Dio
“Dio è amore e l’amore è Dio. hanno la loro origine dall’acqua dell’ocea-
La vera disciplina spirituale consiste no, l’educazione ha le proprie radici in Edu-
nello sviluppare relazioni care. La conoscenza fisica e temporale
da amore ad amore. corrisponde all’educazione, mentre Educa-
Cari bambini! re è attinente ai nostri intimi sentimenti e
Attenetevi a questo principio d’amore alla purezza di cuore. I nostri mâta, pâta e
e propugnate l’ideale dell’unità.” bâta (parola, canto e modo di vivere) do-
vrebbero originare dal cuore. Questa è l’es-
Cari studenti! Ragazzi e ragazze! senza di Educare. Pur acquisendo molti di-
Si dice: “Daiva¼ mânu¹a rûpena” (Dio si plomi, se voi mancate di purezza di cuore,
incarna in forma umana). Questo è il moti- non potete essere definiti veramente edu-
vo per cui la nascita umana è considerata cati.
molto sacra. Dio si incarna in forma uma-
na per redimere l’umanità. Non cadete nel- L’importanza di comprendere
l’errore di pensare che Dio sia confinato in “Educare”
una forma specifica. LA DIVINITÀ NON È Ben pochi fanno oggi lo sforzo di compren-
UN ’ENTITÀ SEPARATA; È IMMANENTE NEL- dere che cosa sia Educare; solo quelli do-
L’UMANITÀ. LA FORMA UMANA È UN CONGLO- tati di conoscenza pratica e di saggezza
MERATO DEI CINQUE ELEMENTI, CIOÈ TERRA, potranno capirne e apprezzarne il concet-
ACQUA, FUOCO, ARIA ED ETERE. Il Potere di- to, mentre gli altri verranno illusi dai loro
vino che fa funzionare i cinque elementi è alti gradi accademici. Essi sono interessati
chiamato Âtma. Qual è la Sua forma? Molti ad acquisire soltanto la conoscenza teorica
fanno spesso questa domanda. In effetti e a disseminarla. Tale vana occupazione non
Esso trascende nome e forma. darà loro il diritto di esser definiti veramen-
te educati. Per gli studenti è oggi normale
Informazione e trasformazione acquisire vari gradi accademici come B.A.,
Il semplice fatto di avere forma umana non M.A., C.A., Ph.D. ecc., ma rari sono colo-
significa essere umani; sono la condotta e ro che comprendono il vero scopo dell’edu-
il comportamento che contano. Allo stesso cazione e il suo profondo significato. Una
modo, la semplice acquisizione di informa- volta che avrete compreso lo scopo del-
zioni dai libri non rende veramente educa- l’educazione e agirete di conseguenza, la
ti. Tale educazione temporale è di natura vostra vita sarà redenta. Voi non dovreste
negativa. Bisogna fare una distinzione tra dipendere interamente da ciò che vi viene
educazione ed Educare: mentre l’educazio- insegnato in aula; dovete comprendere la
ne ha per scopo l’informazione, Educare natura del vostro corpo, della mente, dei
ha per scopo la trasformazione. L’educa- sensi e dell’intelletto per esser capaci di
zione è limitata al livello fisico e mentale. realizzare il vostro Sé interiore. Ogni indi-
Proprio come i fiumi K©¹²â e Godâvarî viduo ha tre attributi, cioè sattva, rajas e
Sono già disponibili altre pubblicazioni prodotte dalla “Mother Sai Publications”.
Più precisamente:
Occhio al Libro
1. DVD “La Creazione” del mondo così come spiegata (con commento in lin-
gua italiana) dai Veda, dalle Upani¹ad e da Sai Baba. Il video è sicuramente
noto a coloro che hanno visitato il Museo delle Religioni a Praµânti Nilayam.
- Costo unitario del DVD • 5,00 + spese di spedizione (1 DVD • 1,80 - fino a
3 DVD • 2,00)
2. Video CD “ivarâtrî 2002” e “ivarâtrî 2003” contenente i bellissimi
filmati rappresentanti la citata festività tenutasi negli indicati anni. Costo unita-
rio del VCD • 4,00 + spese di spedizione (1 DVD • 1,80 - fino a 3 DVD
• 2,00).
3. N° 2 Video CD relativi a “ivarâtrî 2004” - Costo unitario dei 2 VCD •
7,00 + spese di spedizione (• 2,00)
Chi fosse interessato a riceverli è pregato di contattare per fax o per e-mail la
“Sathya Sai Books and Publications of Italy” ad uno dei seguenti indirizzi:
Finalmente il giorno era arrivato! Molto prima che il sole facesse la sua comparsa
all’orizzonte, che era coperto da nuvoloni, il grosso della fraternità Sai, proveniente da
ogni parte del mondo, si accalcava in questa capitale spirituale cercando di prender
posto, con molto anticipo, allo stadio Hill View, per avere la rara visione della Bellissi-
ma Forma del Signore, il cui Corpo fisico è entrato oggi nell’80° anno del Suo soggiorno
sul pianeta terra. Sì, sono ora esattamente ottant’anni da quando il mondo odierno ha
cominciato a vedere Dio in Forma umana; un raro privilegio, di cui la comunità umana
aveva potuto godere sia nel Tretâ Yuga (l’Età dell’Argento) sia nel Dvâpara Yuga
Report
(L’Età del Bronzo). Il mondo odierno è però certamente molto più fortunato di quello
delle ere passate, poiché solo ora il Signore ha scelto di muoversi più liberamente con
la Sua creazione, rivelando di quando in quando la Sua identità, rendendo possibile a
tutti il sospirato contatto con l’Avatâr di questa era. E oggi si è presentata nuovamente
un’altra occasione di assaporare la Sua ineffabile Magnanimità, la Sua indicibile Bene-
volenza! Il Signore della Compassione, il Signore dell’Amore, che è spesso salutato
come “Amore in azione”, “Amore che conquista”, era là fuori, per elargire felicità
anche solo con ciò che da Lui emanava. Egli ha spesso ripetuto che per Lui non esiste
festa di Compleanno. Continua a far celebrare tale ricorrenza solo per soddisfare il
desiderio dei devoti e colmarli di gioia.
Le condizioni di nuvolosità, l’acquazzone della penultima notte e i periodi di pioggia
durante il pomeriggio precedente, hanno gettato un’ombra sui preparativi dell’ultimo
minuto nel luogo d’incontro principale, vale a dire lo stadio rî Sathya Sai Hill View. È
stata dunque unicamente la grazia di Swami a render possibile la prosecuzione dei
lavori, nonostante un’intermittente pioggerella che, in un giorno in cui il sole è stato
costretto a non comparire per le cattive condizioni meteorologiche, sembrava non vo-
lersi fermare. L’elefantessa di Swami, Sai Gita, gli studenti che cantavano i Veda,
seguiti da un gruppo di studenti che danzavano e squadre d’orchestrali degli Istituti
Educativi rî Sathya Sai davano il benvenuto a Swami che sfilava fra la folla, alle 7,40
del mattino, su una magnifica guida rossa. È stato davvero uno spettacolo vedere tutto
lo stadio in eccitazione per la successione di variopinti e scoppiettanti petardi che han-
no salutato la solenne entrata di Swami nella Sua macchina scoperta, con un sottofondo
di canti che salutavano il Suo arrivo. Baba si è subito diretto verso lo ânti Vedika,
decorato per l’occasione e ha preso posto nella Sua poltrona per elargire il sospirato
darµan di Compleanno. È stato veramente uno splendido spettacolo vedere il Signore,
nella Sua veste bianca, sorridere benevolmente alla folla di devoti che occupavano ogni
spazio dello stadio, e il sole, che non poteva più resistere alla tentazione, è sbucato dalle
scure nubi brillando in tutto il suo splendore come a rendere omaggio ai Divini Piedi di
loto!
È stato, questo, l’unico momento dell’intera giornata in cui il sole è apparso, anche se
solo per due minuti! In verità, tutto sembrava voler partecipare a questa grandiosa
Poi, L. Subramanyam con Kavita Krishnamurthy si sono messi al centro del palco. La
particolarità del programma sono stati 80 studenti dell’Istituto che partecipavano al coro.
Il violinista µrî Subramanyam ha detto essere una fortuna e una benedizione trovarsi lì,
alla Divina Presenza. Egli ha iniziato con “Vâtâpi Ga²apatim Bhajeham”, una composi-
zione di Muthuswami Dikshitar. Poi è stata cantata, da Kavita Krishnamurthy, la canzo-
ne composta per l’occasione del Compleanno, a cui hanno partecipato gli studenti. I versi
della canzone sono i seguenti: “Noi cerchiamo le Tue benedizioni, Bhagavân Sathya Sai
Baba. Tu sei il nostro faro.” La famosa cantante occidentale Dana Gillespie è stata la
successiva interprete: ella ha cantato due canzoni: “Che cosa posso dare a Colui che ha
tutto, a Colui che regge il mondo intero sul palmo della mano?” e “Con la lampada
dell’Amore, non sarai mai al buio. Se la terrai vicino, essa ti porterà lontano.” Entram-
be le canzoni hanno rapito il pubblico.
Si è poi nuovamente passati allo spettacolo di luci laser, questa volta con un fantastico
spettacolo di fuochi d’artificio. Essi hanno illuminato il cielo ed è stata una visione
spettacolare, il tutto arricchito da musica in sottofondo. La gente si è goduta ogni più
piccolo attimo dello spettacolo. Un’altra suggestiva visione sono stati i fasci di luci
multidirezionali provenienti dalla statua di Hanuman; si vedevano i raggi di luce ondeg-
giare nel cielo. Poi, la signora Richa Sharma ha intonato un canto devozionale, invitando
la gente a prendervi parte. Dopo tale esibizione, tutti gli artisti sono scesi dal palco per
avere la benedizione di Baba. In seguito ci sono stati altri fuochi d’artificio. Dopo l’offer-
ta dell’ârati, Swami si è diretto verso la Sua residenza alle 19,25.
Il primo programma è stata una rappresentazione musicale da parte degli studenti della
scuola elementare rî Sathya Sai di Praµânti Nilayam. Il virtuosismo dei giovani, che
suonavano violini e flauti, ha calamitato l’attenzione dei presenti per circa 15 minuti.
Il successivo spettacolo è stato un’offerta musicale della fanfara dello rî Sathya Sai
Institute of Higher Learning di Praµânti Nilayam. Il direttore della fanfara si è fatto
avanti e ha mostrato a Swami la bellissima locandina del programma, attendendo le Sue
benedizioni. La gente è rimasta affascinata dal suono dei loro canti natalizi. In seguito, gli
studenti hanno cantato molte celebri canzoni di Natale come “All night long I shall burn
my Christmas candle”, “Rudolph, the red-nosed reindeer, had a very shiny nose”. I canti
sono stati preceduti da un breve commento, che ne spiegava il significato, da parte di due
studenti. Quando è stata intonata la canzone “Jingle Bells”, Babbo Natale (Santa Claus)
è giunto davanti a Baba e, dopo aver fatto benedire un sacco pieno di caramelle, è andato
in giro a passo di danza per la sala a distribuirle a tutti. La sessione del mattino si è
conclusa con l’ârati.
Nel pomeriggio, Baba è giunto nel Sai Kulwant hall alle 3,50. I devoti d’oltremare si
erano riuniti per presentare un programma musicale di canti natalizi. Il programma è
cominciato con una breve scenetta illustrante il reale spirito con cui deve essere celebrato
il Natale. La parodia ha illustrato come la celebrazione della nascita del Salvatore sia
stata ridotta a un semplice momento per fare acquisti e divertirsi, invece di essere colma
di sacri sentimenti di gratitudine e venerazione.
Al termine della recita, è giunto un giovane, vestito da Gesù Cristo, si è inchinato davanti
a Baba e Lo ha pregato di benedire tutti e guidarli lungo il sentiero dell’Amore. È stato
poi fatto ciò anche dal coro dei devoti d’oltremare, prima dai ragazzi poi dagli adulti.
Dopo l’invocazione al Signore Ga²eµa, i devoti hanno cantato alcune canzoni natalizie,
celebranti lo spirito del Natale. Il suono di centinaia di voci, unite in un’unica adorazione
del Divino, ha riempito la sala sollevando i cuori delle migliaia di persone lì riunite. Le
canzoni contenevano l’adorazione di tutte le manifestazioni della Divinità, Gesù, Allah,
K©¹²a, Buddha, Mahâvîra e Zoroastro, arrangiate con musiche spumeggianti.
Il nuovo anno è giunto con gioia e festosità a Praµânti Nilayam, alla Divina Presenza di
Bhagavân rî Sathya Sai Baba. Il mattino del 1° gennaio, migliaia di persone hanno
iniziato il nuovo anno nel modo più auspicale, riempiendosi gli occhi della splendida Forma
di Bhagavân allorché Egli è giunto nel Sai Kulwant hall donando il Suo divino darµan.
Dopo che per un po’ di tempo erano stati intonati i canti vedici, Baba ha dato il via alla
fanfara per l’esibizione. Il loro programma prevedeva una varietà di motivi che andavano
dalle melodie occidentali classiche ai bhajan.
Dopo di ciò, è stato presentata, da parte degli studenti delle Istituzioni Educative di Baba,
una miscellanea di canzoni. Essi hanno catturato l’attenzione del pubblico per circa mez-
zora con l’esecuzione di melodiose canzoni in diverse lingue. Al termine del programma,
Swami ha amorevolmente tagliato la torta preparata dagli studenti.
Così, con tale nota di buon auspicio, ha avuto inizio il nuovo anno, recante l’augurio di
potere usufruire sempre più, per tutto l’anno, dell’Amore e delle Benedizioni divini di
Baba.
Bâl Vikâs. Davvero significativa è stata la presenza di studenti di lontani Stati nordorientali
come Assam, Manipur e Sikkim, il cui volto irradiava la gioia di essere con Baba in
una simile straordinaria occasione.
Sullo sfondo della splendida “Festa della Gioia”, si è svolto il Convegno degli Insegnanti
Bâl Vikâs rî Sathya Sai di tutta l’India, inaugurato dalle Divine Mani il mattino del 25
ottobre. Con un significativo discorso, µrîmat Sarla Shah, Coordinatrice Nazionale Bâl
Vikâs, metteva in luce l’evoluzione del Movimento dalle sue umili origine, nell’anno
1969, fino al ben più famoso e molto considerato “rî Sathya Sai Educare” e l’impor-
tanza della sua attuazione quotidiana. Ella ha affermato che il Movimento mira a creare
piccoli frammenti di Energia Sai nel cuore dei bambini e dei genitori, in modo che,
invece dell’energia atomica, si crei Energia Atmica che darà come risultato la pace su
tutto il pianeta. Ha anche ribadito la necessità di rendere più efficiente il Movimento per
la rigenerazione spirituale dell’umanità. Solo l’Amore è l’essenza dell’educazione e,
allorché esso ha il sopravvento, avviene una trasformazione che sfocia nella manifesta-
zione della purezza, dell’unità di pensiero, parola e azione, e della sperimentazione della
propria Divinità. Sarla Shah ha poi concluso il suo intervento affermando che l’Educa-
zione Sai è l’unica soluzione per i tempi attuali e solo la Missione dell’Avatâr Sai, unita
alla nostra azione, potrà cambiare il mondo in meglio.
Per gli addetti ai lavori, la prima sessione della Conferenza si è tenuta, nel pomeriggio,
nell’auditorium Pûr²acandra, alla Divina Presenza.
Il primo oratore, signora Kamala Pandya, ha parlato agli insegnanti sul tema “I Bâl Vikâs
rî Sathya Sai - Pietre Miliari della Missione Divina”.
Il successivo oratore, dottor Anand Mohan, parlando dell’argomento “I Bâl Vikâs rî
Sathya Sai: un Modo di Vivere”, ha riportato il famoso detto di Baba:
A tal riguardo, solo la trasformazione individuale può portare la trasformazione del mondo.
Nel suo esaltante discorso, la signora Deepali Changkaoti, parlando sul tema “Siate,
Agite e Dite”, ha esortato gli insegnanti a essere esempi per eccellenza.
L’ultimo oratore della sessione, signora Jayashree Bajaj, ha messo l’accento sul Messag-
gio di Baba relativo alla Purezza e all’Unità, affinché gli insegnanti possano sperimenta-
re la Divinità.
La seconda sessione, tenutasi ancora nell’auditorium Pûr²acandra, è iniziata con l’inter-
vento della dottoressa Neeta Khanna, che, nella sua incisiva esposizione sull’importanza
della “Gestione del Pensiero”, ha affermato che il nostro destino poggia sui nostri pensie-
ri e che perciò il seme dei buoni pensieri dovrebbe esser piantato a partire dal concepi-
mento nel grembo materno.
Proseguendo con gli oratori, µrîmat Parul Sachdeva, nel suo commovente eloquio, ha
sottolineato l’importanza di inculcare buone abitudini, poiché esse creano il nostro desti-
no e ci avvicinano a Dio, donandoci in tal modo la Pace. Ella stessa si è posta la domanda
se possedesse un buon carattere e tutti quei valori che un insegnante deve avere. Accredi-
tando pienamente la formazione che avviene attraverso i Bâl Vikâs, ha affermato che la
trasformazione ha avuto inizio in lei il giorno stesso in cui ne è diventata insegnante.
L’oratore successivo, signora Sashibala, proveniente dall’Andhra Pradeµ, ha sottolineato la
necessità di integrare le materie scolastiche con le cinque tecniche del metodo Bâl Vikâs.
Sempre per gli addetti ai lavori, la terza sessione ha avuto inizio con l’analisi del ruolo
degli insegnanti Bâl Vikâs svolta dalla signora Radhika Trasi. Illustrando dettagliatamente
le tecniche per formare i bambini e farli diventare perfetti futuri cittadini, ella ha avuto
parole di ammonimento: “...essendoci tuffati in profondità nelle impetuose acque del
sa¼sâra (la vita terrena), ne siamo emersi eroicamente stringendo in mano una perla
rara, ovvero la Grazia Divina di Swami, per merito della quale siamo diventati insegnanti
Bâl Vikâs. Ora dobbiamo fare molta attenzione a non lasciarci sfuggire di mano questa
perla rara, facendola ricadere nelle profondità del mare, giacché solo come insegnanti
Bâl Vikâs potremo rendere servizio e far diventare feconda la nostra vita.”
A questo intervento hanno fatto seguito le linee guida della signora Binoti Thakore su
l’esser genitori e sul cruciale compito degli stessi nel forgiare i bambini in figli ideali.
Ella ha evidenziato che le famiglie devono essere luoghi di retta condotta. Concludeva
poi il suo illuminante intervento con alcuni bellissimi versi sull’esser genitori:
La cerimonia di commiato si è tenuta nel Sai Kulwant Hall alla Divina Presenza di Baba.
Il signor Nimish Pandya, riassumendo brevemente le conclusioni dei lavori del Conve-
gno, ha ringraziato Baba per aver fatto sì che “vivessimo in un momento storico del-
l’umanità in cui il mondo intero è destinato a diventare un’Organizzazione Sathya Sai,
ogni famiglia una famiglia Sai, ogni madre una insegnante Bâl Vikâs e ogni bambino uno
studente Bâl Vikâs.
Il primo oratore, signora Usha Nair, ha parlato del Movimento Bâl Vikâs nell’India rura-
le. Narrando vari esaltanti episodi accaduti in vari villaggi della Madhya Pradeµ, in cui
erano coinvolti bambini Bâl Vikâs, ella ha concluso il suo vibrante discorso con la pre-
ghiera a Baba di profondere le Sue benedizioni affinché il loro impegno sia coronato da
successo, in modo che la salute, la ricchezza e la prosperità di tali villaggi, che costituiscono
la vera ricchezza della nazione, possano ampiamente contribuire al benessere del Paese.
Ha poi parlato µrîmat Nimmi Kanvar, che, dopo aver profusamente ringraziato Baba per
Il programma è giunto al termine con l’offerta delle proposte del Convegno ed espressio-
ni di ringraziamento da parte di µrî Nimish Pandya.
È stato davvero esaltante per il cuore e la mente di migliaia di insegnanti di tutta l’India,
galvanizzati dalla Divina Presenza di Baba, portare la fiaccola di ispiratori e guida delle
giovani menti per farne futuri cittadini esemplari della nostra Madre India, culturalmente
arricchita: invero, il più nobile dei compiti, divinamente voluto dall’Avatâr della nostra era.
(Tratto dal sito internet dello rî Sathya Sai Central Trust di Praµânti Nilayam)