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Lefficienza e i costi

Ragioneria Generale ed Applicata Sede di Fano

Quali condizioni aiutano lazienda a raggiungere lequilibrio economico? L Efficienza Unimpresa efficiente quando riesce a massimizzare lutilizzo delle risorse limitate a sua disposizione

Efficienza

Gli indicatori dellefficienza


rendimenti fisico-tecnici o produttivit fisico-tecnica dei fattori o dei processi produttivi costi

la condizione che qualifica e misura il grado dell economicit aziendale e consente di individuarne le cause determinanti

Condizione sempre rilevante delleconomicit dellazienda di produzione costituita dallefficienza di questa nellattuare i processi economico-tecnici della sua gestione: efficienza espressa, sotto aspetti di comune e fondamentale rilievo, in termini di rendimenti fisico-tecnici dei diversi fattori e dei vari processi impiegati e, pi largamente, in termini di costi di produzione e di vendita (P. Onida, 1971, p. 70). Leconomicit pu essere raggiunta, dallazienda, su posizioni diverse (di minimo, di massimo, o intermedie) riferite a dati risultati o espresse in dati termini quantitativi: posizioni non indifferenti sul piano della convenienza economica () In funzione di queste posizioni varia il giudizio circa leconomicit dellimpresa (Ibidem, pp. 69/70). Leconomicit varia in ragione diretta dellefficienza. In generale si pu affermare che a parit di altre condizioni lefficienza e quindi leconomicit dellazienda di produzione tanto maggiore quanto pi alti sono i sopra menzionati rendimenti 2

rendimenti fisico-tecnici o produttivit fisico-tecnica dei fattori produttivi o dei processi


Q.t beni e servizi prodotti

Rdx =

Q.t fattori produttivi utilizzati

Quale significato economico hanno per limpresa le variazioni di questi rendimenti?


Confronto tra: rendimenti medi effettivi di successivi periodi di tempo rendimenti medi e standard rendimenti medi effettivi di aziende diverse rendimenti di fattori/processi produttivi diversi Tenendo conto di: quantit/prodotti di diversa specie ottenuti congiuntamente con limpiego di dati fattori/processi produttivi rendimenti dei fattori o dei processi e qualit dei prodotti ottenuti rendimenti dei fattori/dei processi produttivi e costo degli stessi Variazioni che si producono nel sistema economico dellimpresa: in termini di Ricavi, Costi, Reddito Considerazione dei fattori: tempo, spazio, relazione tra fattori produttivi, processi, prodotti

Esempio

Unit di tempo di impiego Rendimento= unit di prodotto ottenibile nellunit di tempo

REPARTO A Materie prime Prodotto finito Efficienza uso materie prime Personale/ore giornaliere disponibili Ore per prodotto Efficienza uso ore manodopera 1m stoffa x 1 2 cappelli. Q= 2 cappelli =2 1m stoffa = 60/ 1 =60 1 addetto (8 h al costo di 15/h) 1h x 1 cappello Q= 1cappello/1h = 1 = 30/1h = 30

REPARTO B 1m stoffa x 1 3 cappelli da 30 cd. Q= 3 cappelli =3 1m stoffa = 90 / 1 =90 1 addetto e mezzo (12h al costo di 15/h) 1h x 1 cappello Q= 1cappello/1h = 1 = 30/1h = 30

costi

concetto di costo

Rappresentano la remunerazione dei fattori in posizione contrattuale. A parit di altre condizioni, pi sono bassi, maggiore lefficienza. Lanalisi dei costi della gestione si fonda sulla determinazione del COSTO DI PRODUZIONE: costo sostenuto per lutilizzo dei fattori impiegati in un processo produttivo o per realizzare un dato prodotto. I costi possono essere RILEVATI e CONTROLLATI in riferimento a vari oggetti OGGETTI DI COSTO - fattori produttivi - procedure - processi . Quando coincidono con dei CENTRI ORGANIZZATIVI (es: il settore commerciale, una divisione dedicata ad un solo prodotto, un particolare impianto, ecc.) CENTRI DI COSTO
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COMPLESSITA di calcolo dei costi

stime e congetture

Criteri utilizzati

Diverse configurazioni

Il costo di produzione una quantit ASTRATTA che pu assumere diverse configurazioni in relazione ai criteri utilizzati per ripartire i costi comuni tra i vari prodotti e processi produttivi
Nelleconomia aziendale le quantit possono essere astratte, misura, stimate (P. Onida, 1971, p. 557/558). - Q.t misura: quantit economiche assolute; esiste una unica grandezza, obiettiva, verificabile (es.: peso della merce, entrate/uscite di cassa, n. ore di lavoro personale, ) -Q.ta stimate: esiste una grandezza unica obiettiva e verificabile che per di fatto non analiticamente misurata ma solo stimata per motivi di tempo o di economia (es.: presunto valore realizzo crediti o rimanenze, volume future vendite, n. persone in uno stadio). - Q.t astratte: q.t che non esprimono una realt obiettiva e accertabile ma sono variamente configurabili in virt di ipotesi e congetture soggettive ed esistono quindi pi valori in relazioni alle stesse (es.: reddito di esercizio, capitale di funzionamento, ..).
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Come ottenere dallanalisi dei costi un risultato validamente utilizzabile per la valutazione e il controllo delle scelte imprenditoriali?

Procedimento per la determinazione dei costi di produzione


Ricerca delle componenti elementari dei costi

Classificazione dei costi

Individuazione del RAPPORTO dei COSTI con LOGGETTO DI CALCOLO

CLASSIFICAZIONE dei COSTI

I costi vengono classificati in base alle caratteristiche fisiche ed economiche dei fattori produttivi
Nellattivit di trasformazione fisica si distinguono:

per natura

- MP - stipendi al personale - forza motrice - ... Nellattivit amministrativa si distinguono: - stipendi al personale - cancelleria - spese postali e telefoniche - consulenze - ... Nellattivit di distribuzione si distinguono: - stipendi al personale - spese promozionali e di pubblicit - spese di trasporto - ...

costi capitalizzabili
Sono costi aventi unutilit pluriennale, essendo relativi a fattori produttivi strutturali. Es.: impianti, capannoni.

secondo il periodo di riferimento costi di periodo o di esercizio


Sono costi che partecipano alla determinazione del reddito di esercizio come componenti negativi di reddito. Es.: MOD.

costi variabili
Sono costi che variano al mutare del volume dellattivit aziendale Es.: materie.

secondo la variabilit

costi fissi
Sono costi che non sono influenzati dal volume di produzione. Es.: fattori strutturali. Ma nel lungo periodo (al variare di determinate condizioni), costi classificati come fissi nellambito di un determinato volume di produzione, possono essere considerati variabili al variare dei volumi produttivi (andamento a scalini; costi variabili a scatti) Costi fissi
Costo

costi semi-variabili/fissi e particolari


- Sono costi variabili all della produzione, rigidi alla della pr. Es.: MOD.
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Volume di produzione

costi diretti o speciali


Sono costi per cui possibile e conveniente individuare una relazione diretta e misurabile in modo oggettivo tra loggetto di costo - processo produttivo/prodotto - e la quantit di fattore impiegata. Es.: materie, MOD.

secondo le modalit di attribuzione alloggetto di calcolo

costi indiretti o comuni


Sono costi per cui non possibile o conveniente individuare una relazione diretta e misurabile oggettivamente tra loggetto di costo - processo produttivo/prodotto - e la quantit di fattore impiegata. Es.: fattori strutturali.
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Esempio di classificazione e attribuzione di componenti di costo per REPARTO DI PRODUZIONE E per SINGOLI STABILIMENTI

Lavoro h. 10 x dip. 100 Materie Energia elettrica Kw. 1.000 x n. 1 impianti Direzione produzione

= =

h. 1.000 t. 1.000 Kw. 1.000 h. 100

diretti diretti indiretti indiretti

Lavoro Materie En. elettrica Direz. produz.

h. 600 t. 700 Kw. 600 h. 40

diretti diretti indiretti indiretti

Lavoro Materie En. elettrica Direz. produz.

h. 400 t. 300 Kw. 400 h. 60

diretti diretti indiretti indiretti


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Esempio: la tecnica del coefficiente di riparto

La societ Norda Spa produce 2 modelli di sedie, sostenendo i seguenti costi


Costi diretti di materie prime Costi diretti di manodopera Altri costi diretti industriali Costi indiretti industriali Argo 70 70 25 140 Diana 50 80 35 160 Totale 120 150 60 300

Ripartizione dei costi indiretti industriali 300/150 = 2 (coefficiente di imputazione) Quota costi indiretti industriali Argo: 2 x 70 = 140 Quota costi indiretti industriali Diana: 2 x 80 = 160

base di riparto

totale costi indiretti industriali da ripartire


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costi controllabili secondo la controllabilit


Sono costi il cui andamento influenzabile in modo significativo.

costi non controllabili


Sono costi non attribuibili alla responsabilit di chi sta a capo di un centro di costo.

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CONFIGURAZIONI DI COSTO

Quali configurazioni dei costi possono essere assunte dal costo di produzione?

Configurazioni di costo complessivo

Configurazioni di costo parziale

Lindividuazione delle configurazioni che possono essere assunte dai costi di produzione permette, mediante il confronto con i ricavi, di acquisire una serie di informazioni utili per le scelte aziendali.
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CONFIGURAZIONI DI COSTO COMPLESSIVO

- MP - MOD - consumi diretti di altri fatt. produtt.

- costi industriali indiretti

- oneri indiretti di natura amm., finanziaria, commerciale , fiscale

- oneri figurativi: interessi di computo, compenso per il rischio, salario direzionale

+
Costo primo

+
Costo di produzione

+
Costo complessivo

=
Costo primo
Consente di controllare lefficienza

=
Costo di produzione
Consente di valutare PF o prod. in cs. lav.

=
Costo complessivo
Consente di valutare la redditivit

=
Costo econom-tec.
Serve come base per determinare i prezzi di vendita
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CONFIGURAZIONI DI COSTO PARZIALE

Quali differenze?

Variable costing
Ricavi - Costi variabili diretti Margine lordo - Costi variabili indiretti Margine di contribuzione specifico - Costi fissi diretti - Costi fissi indiretti Reddito (utile) prodotto A Ricavi

Direct costing

- Costi variabili diretti Margine lordo - Costi diretti fissi Margine di contribuzione specifico - Costi indiretti (fissi e variabili) Reddito (utile) prodotto A Da qui in poi risentono di stime e congetture (valutazioni soggettive) Da qui in poi risentono di stime e congetture

(quindi risentono di valutazioni soggettive)

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Esempio

Ricavi Costi diretti variabili Costi diretti fissi Costi indiretti variabili e fissi REDDITO

3.200 400 600 2.000 200

Variable costing

Direct costing

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IL CONTROLLO DEI COSTI


Tanto pi bassi sono i costi, tanto maggiore lefficienza e, a parit di altre condizioni, maggiore il livello di economicit. Tuttavia, ridurre i costi senza limiti ed incondizionatamente pu portare a condizioni di non convenienza. Pu avvenire con riferimento a diversi oggetti e diversi livelli aziendali

Loggetto di Costo un centro di Costo se coincide con le singole unit organizzative

Prodotti stabilimento 1: no centro di costo; si oggetto di costo 19

IL CONTROLLO DEI COSTI PER IL SISTEMA AZIENDALE


A livello di sistema aziendale il controllo dei costi si svolge mediante la redazione e la lettura di un documento contabile in forma scalare nel quale si confrontano i costi sostenuti e i ricavi ottenuti.

Si tratta di un CONTO ECONOMICO a Report Form


In esso il costo di prodotti venduti il risultato dei seguenti elementi:

+ Rimanenze iniziali (materie prime, semilavorati, prodotti finiti) + Acquisti + Costo del lavoro (settore produzione) + Costi generali industriali (ammortamenti impianti, macchine, ecc.) - Rimanenze finali
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Il Report Form secondo la configurazione a costo del venduto

Gestione Caratteristica

Gestione Extracaratteristica

Gestione Straordinaria

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GLI INDICI

Combinando i valori intermedi di cui al Report Form, si possono ricavare degli indici capaci di fornire una misura sintetica di quanto si riusciti a realizzare in termini di economicit ed efficienza

In particolare: R.O.I. (Return on Investment)

R.O.E. (Return on Equity)

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R.O.I. (Return on Investment)


Serve per dimostrare la redditivit del capitale che stato investito nella gestione a prescindere dalle fonti di finanziamento E un indice di redditivit aziendale

Risultato operativo R.O.I. = Capitale proprio + Capitale di credito =

20 200

= 10 %

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R.O.I. (Return on Investment)


Il R.O.I. ottenibile come combinazione di altri due indici:

R.O.I. =

Risultato operativo Fatturato

Fatturato

Capitale proprio + Capitale di credito

R.O.S.
Permette di vedere la redditivit delle vendite, cio quanto resta del prezzo di vendita dopo aver coperto i costi dellarea caratteristica

Capital Turnorver
Rappresenta il tasso di rotazione del capitale
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R.O.E. (Return on Equity)

Serve per misurare la redditivit del capitale investito nella gestione dallimprenditore o dai soci.

E un indice di redditivit del capitale personale

R.O.E. =

Reddito netto Capitale proprio

5 = 100

= 5%
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IL CONTROLLO DEI COSTI PER OGGETTI PIU SPECIFICI IL COMPORTAMENTO DEI COSTI E DEI RICAVI AL VARIARE DEL VOLUME DELLATTIVITA AZIENDALE Per un controllo dei costi riferito ad oggetti pi specifici (uno stabilimento, una filiale, un settore, ecc..) occorre procedere ad unattenta attivit di imputazione dei costi generali. A tal fine, si procede ad una preventiva classificazione dei costi Lanalisi pi importante quella che studia landamento dei costi al variare del volume di produzione dellattivit aziendale

= costi fissi = costi variabili proporzionalmente alla quantit di prodotto = costi variabili pi che proporzionalmente alla quantit di prodotto
Mettendo in relazione i costi con la quantit di prodotto si hanno: Costi totali; Costi medi; Costi suppletivi.
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COSTI SUPPLETIVI
Costi suppletivi costi marginali. Rappresentano lincremento che subisce il costo totale per un aumento della produzione da una quantit q ad una quantit q + .

incremento che i costi variabili subiscono nel passare dalla quantit di prodotto q alla quantit q + 1. Forniscono anche il valore minimale che deve essere assunto dal prezzo di vendita.

COSTO MEDIO
Fornisce indicazioni utili circa lefficienza con cui vengono impiegati i fattori di produzione al variare della produzione. Costo del fattore produttivo per unit di prodotto Costo del fattore

=
Quantit produttiva

Produttivit economica del fattore


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COSTI TOTALI / COSTI MEDI / COSTI SUPPLETIVI

C 25 20 15 10 5 1 2 3 4

Costi totali Costi suppletivi

Costi medi

5 2011- 2012 6 a.a.

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COSTO MEDIO
Il costo medio pu altres essere scomposto, calcolandolo per le tre componenti dei: costi fissi (beta), costi variabili proporzionalmente (alfa), costi variabili pi che proporzionalmente (gamma). IL comportamento dei costi secondo la variabilit

I costi di tipo beta sono detti a produttivit economica crescente. I costi di tipo alfa sono detti a produttivit economica costante. I costi di tipo gamma sono detti a produttivit economica decrescente.
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Testi/Parti del Programma di riferimento 1) M. Paoloni, P. Paoloni, Introduzione ed orientamento allo studio delle Aziende, Giappichelli, To, 2009, Cap. VIII e Cap. IX

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