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E vietata la riproduzione di quest opera nell suo complesso, o parte di se, con qualsiasi modo, o la traduzione, adattamento o sfruttazione con qualsiasi modo senza il permesso dell autore Antonio B. Papadopoulos Via Thrakis 16 184 50 Nikea Grecia e mail: ioniko1@otenet.gr

ANTONIO PAPADOPOULOS Sono nato al Pireo il 1958, sono cresciuto e vivo a Nikea. La mia famiglia sono tutti profugi dall Asia Minore e Pontos e quindi io provengo da Magnesia di Sipilo, Smirna, Urla, Tauro e Trapezounta. Da tutto questo io preferisco dire che sono Smirnese. Il mio primo libro era una collezione di poesie col titlo Lampi d oro ed e stata pubblicata a numero ristretto il 1973. Ho finito il 2o Liceo di Pireo e mi sono trovato a Roma per studi in Giurisprudenza. Anziche la Legge, li ho studiato fotografia, scenegiatura televisiva, regia di cinema e di teatro. A Roma ho portato in scena il mio primo spettacolo, Come dietro una finestra e Fedra di Yiannis Ritsos il 1984. Ho avuto l onere di avere come spettatore lo stesso poeta ! Tornando in Grecia il 1990 ho creato Teatro Ionico la mia compagnia teatrale ancora viva e produtiva che e finita per essere la compagnia piu antica di tutto Pireo. Ho pubblicato libri teatrali (Come dietro una finestra, La tranquilita vive nella casa di Alice. Ci separa un mare, 9 atti unici +1, La sposa, Trilogia dell Asia Minore e la collezione poetica Paranoia. Ho pubblicato anche due novelle (La rete sul fiume e Il Male ed alter storie di notte) Ho scritto ed ho diretto I documentari : La marina Navale dell isola di Salamina L oracolo dei Kaberi a Tebe, L uomo che guadagno la vita e Meli, il villaggio Greco Con la Compagnia Teatrale dell Unione Ellenica di Efesos, ho creato il primo lungometraggio Greco fatto da un Club di Asia Minore dall titolo Ci separa un mare Sono Primo Segretario dell Unione di Magnesia dell Asia Minore, Presidente del Club Unesco Storia, Arte e Teatro con il quale abbiamo per la prima volta in grecia, messo all internet l intero catalogo dell Patrimonio Mondiale, tradotto in Greco.

4 INTRODUZIONE DALL AUTORE L arte dell atto unico, l arte cioe del racconto breve di un fatto forse molto importante che si svolge lo stesso momento cronico e nello stesso luogo, era una cosa che da piccolo mi affascinava. Non ho mai nascosto che tra i testi tratrali che considero capolavori sono L ebrea di Brecht, La piu forte di Strindberg e Il fantasma di Marsiglia di Jean Cocteau. Il Paradosso poi, e l aspetto dell arte teatrale che mi esprime meglio e tramite il Paradosso le strade che uno puo seguire sono personali ed infinite. Vivendo in una societa che e orgogliosa dal solo fatto che e ancora viva mentre considera la sua esistenza non solo eternal ma anche migliore di quelle che sono precedute, il Paradosso anche solo come parola, suona il campanello d allarme, sveglia e conduce a soluzione tutti quelli che hanno intenzione di svegliarsi o di scoprire nel testo di un estraneo, le loro stesse ide dette con le parole di un altro. Con altre parole, l Anarchia del luogo, del tempo, del normale proseguimento dei fatti e dei sentimenti, e forse l unico modo che ha uno scrittore teatrale per condurre il lettore e lo spettatore alla Causa Iniziale del Teatro : Quella dell Insegnamento. L atto unico che segue il Pomeriggio di primavera ho scritto ed ho portato in scena per la prima volt ail 2005, al teatro delle Pliadi di Koridallos con il Teatro Ionico. Da allora, l ho portato in scena varie volte insieme con altri atti unici, come questo periodo che sta in scena con il Gruppo Efessos, con Eleftheria Papazoglou e Ismini Kanaki. Altre attrici che hanno preso parte sono : Maria Stathoula Papadopoulou, Maria Amerikanou, Gianna Petroutsa, Ria Apergi. In questo libro c e anche un piccolo progetto, un monologo o il racconto di un attimo, forse di un solo momento, o di un respire. Si chiama No way Out e Maria Amerikanou l ha interpettato esattamente come imaginavo. Due piccole opere allora, che parlano della Morte. La Morte fisica e l altra quella piu dura e feroce. La Morte dell Amore Devo ringraziare i miei cari amici Luca Bonifazi e Pamela Vona per il loro aiuto alla traduzione Antonio Papadopoulos

Pomeriggio di primavera

Angolo molto tranquillo vicino alla vetrata di un caff. Un tavolino e due donne sedute di fronte, bevono il loro caff. Fumano. La piu giovane ha lasciato una borsa di presentazione vicino alla sua sedia. Fuori si intravede un bel mandorlo fiorito. Suoni di uccelli e di acque. Tranquillita'. Calma. Sole. Un uomo passa camminando lentamente. MARIA Che guardi ? OLGA Ho l' impressione di conoscere quell' uomo . MARIA Anch' io ! Ma non mi ricordo dove . L' uomo sparisce. MARIA Bellissimo posto ! Tranquillo ! Non ci sono stata mai prima d' ora ! OLGA Me l' ha raccomandato un collega. Un tipo strano cui non piacciono i rumori di citt. E appena ti ho vista, ho pensato che sarebbe stata una buona scelta, visto che abbiamo tanto da dire.. MARIA Tanto da dire ! tanti anni ! OLGA E su, non cominciare con gli anni, perch gi per l' eta' nostra non c' da reclamare. La mia per di piu. MARIA E invece stai cosi bene. Dopo tutto quello che mi hai raccontato. Non era poco. Un' altra persona se fosse al posto tuo potrebbe... OLGA Sei molto buona, ma non voglio ritornare nelpassato. Quello che t' ho raccontato mi sembra la storia di un' altra, non la mia. Acqua passata e ti assicuro che ho quasi dimenticato. Questo e' il mio piccolo segreto che mi

6 mantiene in vita . Appena una situazione supera i miei limiti, funziona un meccanismo prottetivo dentro di me e mi salva sempre. Semplicemente, scordo all' improvviso tutto. E cos ho scordato anche lui e la vita che abbiamo passato insieme. MARIA E invece tu mi tieni un segreto ! Sono sicura, ti vedo molto cambiata. Splendente ! Dai ! Dimmi il nome. Olga ride. OLGA Perche noi donne dobbiamo star bene solo se c'e in giro l' amore? MARIA Perche non c' nient' altro. Da un amore nasce la sicurezza, una casa calda, un sogno e un bambino. OLGA Sorpresa ! da quando sei diventata filosofa ? MARIA No ! Solo che sono ormai piu realista ! Se la natura ci obbliga in questo modo, noi la dobbiamo accettare. Ed io sto ancora in cerca di tutto questo ! La sicurezza, la casa calda, il sogno e un bambino ! OLGA Ma non ti devi lamentare. Finora tutto ti andato a gonfie vele, almeno al lavoro. Ho sentito che ti hanno promosso e sei ormai una direttrice ! MARIA Si, magari ! Direttrice del mio settore, non direttrice generale ! Certo che questo il mio scopo . Diventare direttrice generale.. Per non mi lamento. Sono fortunata perch mi piace l' ambiente dove lavoro. E poi viaggio sempre. OLGA Ti invidio. Non sai come t' invidio. Restando chiusa in una cassa a contare soldi, e' passata la vita e non sono riuscita a godere neanche la piazza di fronte alla banca. MARIA Adesso esageri. E poi, in tempi difficili come questi, noi che abbiamo mete e lavoro non dobbiamo lamentarci. OLGA Ma non mi lamento mica per il mio lavoro ! Solo, ecco,mi sono mancati tanto i viaggi. Lo sai, c' era un' epoca in cui riuscivo ancora a prendere il treno ogni

7 Sabato per andare a Eghio. Godevo della vista di tutti i paesetti vicino al mare, prendevo un caff (lo prendi senza una effe e senza accento:dev'essere cattivo e insipido!) e poi, di pomeriggio me ne tornavo a casa. Ma dopo il matrimonio, dopo l' arrivo di mio figlio, tutto questo l' ho dimenticato. Tu lo sai che questo caff era prima una vecchia stazione ?

MARIA (guardandosi attorno) Si vede dal decoro . L' orologio fermo, la cassa chiusa, le serrande, questa sala. (pausa) Cosa guardi ? Chi e'?

Fuori passa con passo lento un uomo che legge un giornale. Olga lo guarda con tristezza. OLGA Un vecchia conoscenza. Non te lo ricordi? MARIA (osserva meglio) No, non me lo ricordo. OLGA 'E Demetrio, un mio compagno di scuola che non vedo da anni. MARIA Visto come lo guardi, non sembra che sia stato solo un compagno di scuola ! OLGA Il primo amore ? Puo' darsi ! Non mi ricordo piu' ! MARIA Mmm ! Impazzisco per gli imprevisti ! Vai ! Portalo qua ! Lo voglio conoscere meglio ! OLGA Non mi sembra una buona idea ! MARIA Ma su, dai ! Perche' sei sempre cosi' dubbiosa ? Guardalo ! Dal modo che legge il giornale mostra che non e' sposato ! Perdi allora l' occasione ? OLGA Ma cosa dici ? Corri troppo ! MARIA

8 Su ! Forse sara' diventato ricco sfondato. Forse sara' il pilota che ti portera' in viaggio, o forse puo' diventare il padre di tuo figlio. OLGA Mio figlio ha gia' un padre. MARIA Scusami. Insomma, portalo solo per passare un po' di tempo con lui. OLGA Non voglio che mi veda cosi.Sono passati tanti anni ! Sono cambiata. Cresciuta. Invecchiata ! MARIA E anche lui non porta i pantaloni corti ! (Dubita un po, poi si alza) OLGA Dove vai ? MARIA Il fatto che ho successo al lavoro non significa che mi vanno altretanto bene le cose in amore. Se non vai tu, vado io a portarlo qui . In questi ultimi giorni vedo un maschio e mi vengono i brividi. Olga si alza e cerca di trattenerla. OLGA Sei comletamente pazza ? Tu non te lo ricordi neppure ! Che gli dici ? Mi farai fare una figuraccia. Stai qui; calma, e beviti il tuo caff L' uomo si allontana MARIA Ecco ! Hai vinto ! Se n' e' andato ! OLGA Certe volte non ti capisco. Lui e' una mia conoscenza che appartiene al mio passato. Che indecenza comportarti cosi ! Come se tu non avessi visto mai un uomo ! MARIA Si che ho visto uomini. E anche tanti ! Ultimamente per le cose mi vanno male. Ma hai ragione, mi sono comportata male. Che m' ha preso ? OLGA Ok ! Calmati. Bevi il caff, non e' successo niente !

9 MARIA Che diavolo mi prende? Qualche volta scordo chi sono, la mia posizione, la mia dignita'. OLGA (dolcemente) Cio' significa che sei viva e piena di desideri. Non e' un peccato ! MARIA Ma mi fa impressione perche' tu non hai avuto nessun desiderio, nessun sentimento quando l' hai rivisto ! Io, quando vedo qualcuno dal passato sono piena di gioia ! OLGA Col lavoro che faccio in Banca incontro ogni giorno tanta gente, anche dal (del?)passato. Cosa credi ? La moneta passa di tasca in tasca per finire sempre in una Banca. Allora tutte le tasche hanno un filo comune che le unisce. Io sono la fine di questo filo : Sono la cassa. ! Appena il proprietario di una tasca che conosco arriva alla fine, incontra me! MARIA (ride) Ma ti sentirai persa adesso con tutte queste casse automatiche.

Ridono tutte due. Maria guarda di nuovo fuori. MARIA Che bel posto !! E pensa che abbiamo impiegato cinque minuti per arrivarci ! Accanto a quest' inferno che siamo costretti a vivere c' e' un posto simile e noi non possiamo goderlo quando ci viene voglia ! Verro' piu' spesso. OLGA Mi sembra strano che ti faccia impressione questo posticino. A te, che da quello che immagino vivi piu' negli aerei ! MARIA Il fatto che dopo un po' tutti I posti del mondo sono gli stessi.E cosi' cerchiamo la bellezza accanto a noi, nella nostra stessa citta'.E poi cosi' e' piu' rilassante. Piu' igienico ! Dappertutto esistono fiumi e boschi e laghi e mari e monumenti. Ma solo qui c' e' l' intimita'. OLGA Pero' non restiamo molto. Ho lasciato il piccolo a casa insieme a mia madre e mi preoccupo. (guarda il suo cellulare) Non c' e' segnale(pi trend:non c' campo)

Maria guarda il suo. Si mette a ridere.

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MARIA Neanche al mio. Guarda un po ! Sono tutta presa dal discorso e adesso mi cercheranno tutti quanti. Meglio cosi'. Di solito il mio cellulare squilla ogni tre minuti massimo. Ma dai, non ti preoccupare di tuo figlio. Ha quindici anni, e' un uomo grande ! OLGA Non puo' stare senza di me. Da quando suo padre ci lascio', e' diventato tutt' uno con me ! Non posso mancare piu' di tanto da casa quando c'e' lui. MARIA E verra' un giorno che lui si innamorera', portera' a casa una ragazza e non potrai stare tu a casa, quando ci stara' lui ! Cosi' va sempre a finire. OLGA (sognando) Fino a quell' ora. Pero' lo devi vedere ! 'E quasi quasi due metri ed e' biondo ! Giocca a pallacanestro e porta le scarpe numero quarantatre ! Gli ho promesso di portarlo quest' estate in America a vedere una partita di NBA. MARIA Buona idea ! Cosi' farai anche tu un viaggetto. (Pausa) Eccolo ancora !

Passa l' uomo col giornale. Adesso tiene una valigia. Si ferma un po'. OLGA Chi ? MARIA (tutta presa) Come chi ? Non vedi ? Questo. Demetrio. Ci ha viste ? Perche' va su e giu'? OLGA Anche se ci ha viste, sicuramente ha notato te ! Non mi avrebbe riconosciuta ! MARIA Come sei pessimista ! Nera ! Devi rispettare te stessa ! E poi, come mai l' hai riconosciuto te ?

Momento strano. Pausa. Olga e Maria si guardano intensamente negli occhi. In un cresciendo d' angoscia. Poi ritorna la calma.

11 MARIA (parla veloce) Ho tanto da fare ! (Apre una busta nera con vari documenti) Guarda qui. Anche se non capisci tanto, te li voglio mostrare. Sono I disegni per il prolungamento dell' impresa (della sede?) che presentero' al consiglio dei direttori tedeschi. Questa e' una nuova ala per la promozione dei prodotti e tutto questo spazio vuoto e nudo sara' una sala per il ricevimento degli ospiti e clienti. Una sala enorme dal soffitto alto, cinquecento metri quadri, completamente vuoto e dipinto di colori forti , impresionanti. Senza una singola sedia. L' ho visto in una galleria d' arte a Londra, ho rubato l' idea, l' ho moltiplicata per cinque ed ecco il risultato ! OLGA 'E vero che non capisco un gran ch ! pero' si vede chiaro che sei destinata ad avere successo ! MARIA Sono stufa di essere la vittima di ognuno. (L' uomo se ne va) Sono stanca di aspettare la sicurezza, I sogni e I figli.Almeno tu, tutto questo l' hai avuto! (Butta sul tavolo una fotografia di un uomo) Eccolo ! Guardalo ! 'E lui ! Quando l'ho incontrato nell' Universita' m' ha attirato (attratto?)il suo sguardo.. Magnetismo ? Diceva che sono esagerata perche' ogni giorno amavo un' altra parte del suo corpo. E poi, m' ha dichiarato dal primo giorno che non mi dovevo aspettare piu' di tanto da lui. Che aveva la mente "andata". Che non voleva rapporti, gelosie,legami. Gli ho mentito, gli ho detto che anch' io ero fatta cosi', cercavo la maniera di tenerlo il piu' possibile. Pensavo "e' ancora l' inizio.Tutto cambia." Io sono cambiata, lui no ! Non mi ha cercata quando me ne sono andata. Non mi ha mai telefonato per primo. Non sono riuscita a farmi amare. Non era mai geloso di me. Al contrario io ero gelosa di lui. Ho perso. Ma nel mio campo di lavoro non ammetto le perdite ! Forse non avro' mai un figlio, pero' voglio costruire la sicurezza, la casa calda e il sogno. E tutto questo lo faro' da sola.Senza l' aiuto di nessuno. OLGA Ti ascoltavo e devo dire che mi fa piaciere perche' tutto cio' che mi hai raccontato e' puro amore. Non e' capitato solo a te sai. A tutti gli esseri umani e' gia' capitato. Ma sai che ti dico ? L' amore ci serve solo come lezione per imparare a crescere. Nient' altro ! Passa l' uomo dell' inizio fuori dalla vetrata. MARIA Quest' uomo lo conosco ! OLGA Anch' io. Ma non mi ricordo chi e'. L' uomo si allontana. Le due donne osservano il paesaggio. MARIA

12 Sta arrivando la primavera. Sono fioriti i mandorli ! OLGA I mandorli ! Un cosi semplice albero che pero' da anni non osservavo. Adesso lo guardo e mi riposo. MARIA (guardando la foto del suo amico) Mi aveva promesso un viaggio insieme per quest' estate. Giocando il suo gioco facevo finta di essere indifferente, gli ho detto "vedremo". Tremo all' idea di non farlo e conto I giorni che mancano per l' estate. (Butta la fotografia sul tavolo) Ma che m' ha preso che sono cosi' sentimentale ? Colpa di questo posto. OLGA La verita' e' che e' molto romantico. Forse troppo. E poi non c' e' gente. Hai notato che non c' e' gente ? MARIA Solo da fuori. Questo Demetrio che cammina su e giu' e quell' uomo. Si guardano negli occhi. OLGA (senza voltarsi la faccia) 'E ancora li' ? MARIA E cosa credi ? Che se ne va ? Pausa. Maria sospira forte e ricomincia. MARIA Ma devi ammettere che il divorzio ti ha fatto bene. OLGA (si agrappa alle sue parole e si butta nel discorso) Si ! Sono rinata dopo tanti anni ! Adesso ho tanta fretta ! Ho cose da fare ! Devo vedere mio figlio diventare campione.Vedere la sua fotografia su un giornale, vederlo vincere, e vedere in una sua partita una ragazza mordere le labbra dall' angoscia e poi buttarsi nelle sue braccia per baciarlo. Lo voglio vedere vestito soldato al suo primo permesso. MARIA(febbrile) Ed io devo assolutamente finire questi disegni.Non sono finiti, ho avuto una malattia e li ho laciati e.. OLGA Che malattia ? Maria la guarda negli occhi.

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MARIA Dai, su. Credo che lo sai.. Ma e' tutto finito ! Finite le storie ! Adesso mi sento benone, e devo finire I disegni e organizzare il viaggio. A Firenze ! 'E li' che penso di portarlo ! A Firenze dove sara' circondato dalle statue e lo amero' solo io ! OLGA Che malattia ? MARIA(si alza) Vado al bagno. Abbiamo fatto tardi. Buone le chiacchiere, ma il lavoro e' lavoro. Non t' azzardare a pagare il conto, t' ammazzo. Questa volta pago io ! (Cammina un po' senza sapere dove andare) Ma dove sara' il bagno ? (Vede una cameriera che noi non vediamo) Signora. Signora ! (A Olga) Ma e' sorda questa cameriera ?

Maria esce. Olga rimane sola. Beve il cafe (che schifezza!). Il primo uomo passa ancora, incontra Demetrio e parlano a voce seria e bassa in fondo. Olga non li sente. Arriva un giovane che tiene un mazzo di fiori. Appare con timidezza dietro la vetrata e guarda dentro. Olga rimbalza, prende la fotografia dal tavolo e poi guarda ancora il giovane.

OLGA Tu devi essere.... Lui sembra non vederla. Ha lo sguardo perso mentre cerca di distinguere le ombre dietro il vetro. OLGA Aspetta un attimo. Ma non so neppure il tuo nome. (Gli fa segno di entrare) Come ci hai trovate ? Vieni, vieni. La porta e' di la' ! Silenzio. OLGA Sara' tanto contenta di vederti ! Perche' mente quando parla di lavoro e bla bla. Ma anche tu mica sei meglio ! Ah voi giovani che non sapete vivere ogni vostro momento! Che non sapete che tutti i momenti sono vostri ! Ma perche' guardi come uno scemo ? Vieni dentro ! (Avvicina la faccia al vetro, cosi' che quasi tocca la sua) Ma tu piangi ? Il primo uomo si avvicina e prende il giovane dalle spalle. Lo porta fuori. Lui prima di andare lascia i fiori. Entra Maria. Vede Olga ancora vicino alla vetrata.

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MARIA Strano posto. Bello ma strano. Ho messo un' ora per trovare il bagno e. Che sono questi fiori ? Olga la guarda negli occhi intensamente. Poi le mostra la fotografia. OLGA Ti amava tanto. Penso che ti amava veramente tanto.. Maria corre e guarda fuori dalla vetrata. MARIA Eccolo ancora ! OLGA Chi ? MARIA Quest' uomo. Il medico ! OLGA (sorride con amarezza) E lui che ci ha fatto conoscere ! MARIA Ma io devo finire il mio lavoro. Io devo stare ad Atene in un' ora. (Tenta di telefonare) Questi maledetti cellulari ! Non funzionano proprio quando ne hai bisogno. OLGA Ora mio figlio m' aspettera'. 'E alto, e' biondo, un omone grande ! Ma mi aspettera'. MARIA (cercando ancora di telefonare) 'E venuto questo idiota fino qui' e non e' entrato ? Cosa crede ? Che e' piu' importante del mio lavoro ? Si sbaglia ! Io ho la mia carriera. La mia strada. OLGA (senza guardare Maria) Lunedi' la cassa sara' chiusa. I clienti aspetteranno in fila, ma la cassa sara' chiusa. (Guarda fuori) Sta arrivando ! MARIA Chi ? OLGA Il medico. Mi aveva detto che la mia situazione era grave ma non imaginavo quanto grave. MARIA

15 Anche a me ha detto cosi', ma esagera. io mi sento bene. Il mio unico problema e' che non funziona qui il telefono. Entra il medico e rimane immobile. Maria alza la testa e lo guarda. MARIA (semplice) Io devo andare a Firenze ! OLGA ( quasi timida, senza crederci) Mio figlio sta a casa e. Nessuna reazione. Maria si avvicina a Olga. Le da la mano. MARIA Come ti chiami ? OLGA Olga. MARIA Io Maria. Sono lieta di conoscerti. Bel posto. OLGA Bello si. Solo che si sono fermati gli orologi. BUIO FINE

Antonio Papadopoulos

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NO WAY OUT Luce pallida. Una stanza qualsiasi, senza importanza. Una stanza come la immagina ognuno di voi. Una finestra in fondo, mostra una citt. La citt che voi volete, basta che il mare sia vicino. Io preferirei un collage di citt diverse. La piazza di Metaxurghio ad Atene, un vicolo di Napoli, una montagna oscura in fondo, un famoso ponte bianco e forse qualche canale di una provincia olandese. E sicuro che il mare si sente. Sarebbe impossibile che questa scena si svolgesse se il mare non fosse cos vicino. LATTORE fuma nervosamente e indossa una giacca a quadri. Una giacca orrenda a quadri. Per il resto non che ci interessa il suo aspetto o il suo volto. Dimenticavo! Ha un buon odore. Tanto buono che appena si alza il sipario questodore riempie la sala e le sensazioni. Tiene in mano un copione. LATTRICE vestita di nero. Potrebbe indossare un abito nero di cuoio o un lungo vestito da sera nero, o una vestaglia nera o solo la sua lingerie nera. Ma porta anche un anello con una pietra rossa, quindi ci rovescia il nero. E' una donna ammirevole ed anche lei legge un copione senza titolo. Lo stesso che tiene in mano LATTORE. Porta a sinistra, porta a destra. Lui sta in piedi vicino alla porta di sinistra. Queste due porte sono coloratissime. I colori che voi volete, basta che siano forti. Offensivi. Arancio. Smeraldo. Rubino con maniglie verdi Le porte sono socchiuse e dietro di loro certamente non c nulla. Lei seduta sul pavimento e studia. Lui, in piedi, tiene in mano il copione. Pensa. Non studia. Silenzio. LATTORE Non c soluzione. Vado via. Lei gira la testa verso di lui. Sorpresa. Che gli deve rispondere? Il suo corpo esce impercettibilmente dall`inerzia e si muove leggermente a sinistra (verso di lui). Cosha detto? I suoi occhi diventano di vetro e gelo, gli occhi della gente si pietrificano cos all improviso mentre non lo aspetti, ok, ma questa!.... Una raffica di vento entra nella stanza. Anche se le porte socchiuse non si muovono affatto. Una raffica di vento che la fa rabbrividire, va bene lo sapeva, esiste anche unaltra nella sua vita ma, disse, non una cosa seria come se potesse essere mai qualcosa pi serio di lei! - per i suoi occhi sono agghiacciati come due cristalli, come gli occhi falsi delle statue che non sorridono, dio mio cosa ha detto? Questa battuta non c scritta nel copione Vedrai che si sbaglia, vedrai che non parla sul serio, ha sempre avuto uno strano senso dellumorismo, tutto suo, ma perch vicino alla porta? Perch questi occhi di ghiaccio? Non che Ma non era possibile che non lamasse. No, non se ne parla. Questa era la base per tutto ci che lei faceva per lui, e

17 ne faceva tanto, ma che importa ci che faceva se lo amava ? Ma s, dovrebbe essere quellaltra, quella che parlava al telefono senza smetterla, quella donnaccia con il seno enorme che andava su e gi senza motivo, ma lei le ha dato importanza Le aveva dedicato una vita intera comera possibile? - Una vita fatta di giorni e notti, di ore e di pensieri e di azioni LATTORE butta il copione sul pavimento. Le mani dellATTRICE si muovono automaticamente verso quei fogli sparsi. Ora fogli sparsi, poco fa avevano un ruolo di collegamento e ancora prima erano la calma, lamore, la relazione perfetta ah quella donna! - Non laveva valutata ma ci mancherebbe che avesse tempo di pensare a lei. Con tutti quegli impegni, tutti quei compiti vicino a lui Dormivano nei migliori alberghi e si svegliavano appiccicati dentro una macchina in un parcheggio mentre fuori faceva -12gradi. Ma solo tu conosci lintera mia vita e allora come possibile pensare ad unaltra persona? E va bene, lui e un uomo, ma che centra? Anche lei e una donna. Una donna che mandava via tutti gli uomini.tutti gli uomini della terra perch erano fastidiosi Ma anche le sue amiche parlavano male di lui. Quindi tutti lo vedevano che se ne andava, e solo lei lo vedeva dentro di s, il suo idolo, il suo aspetto maschile sul palcoscenico. In ogni caso, lei per terra, lui sulla porta. Me ne vado. Non mi vedrai mai pi Una battuta che non c scritta nel copione. E il regista manca. Come possibile che lui manca sempre quando ne hai bisogno? Qual la sua parte? Perch esige soldi e gloria e nel momento del bisogno lui non presente? Un attore che dice ci che gli viene in testa e il Regista assente!... Almeno lei far la sua parte per bene. Lo riporter in regola. Adesso solo una prova, e se facesse ci durante la prima? LATTRICE fa un respiro profondo. Porta la mano alla bocca, come reazione di sorpresa. Porta i ricordi nellanima. Lodore del corpo l odore del suo collo - le rovinano la respirazione giusta. Trover la vera strada del suo ruolo Ce la far! Ha portato in scena tanti spettacoli, ha fatto tanto teatro, nessuno pu capire cosa significa essere inamorato e fare teatro se non lo vive Quella donna! Quella donna che ha sottovalutato dicendo che era un niente con grandi mammelle - dio, allora gli piacevano cos tanto due grandi mammelle? Questo che conta in questa societ? Lei si innamorata quando ha visto una piccola nuvola di perplessit nei suoi occhi, ha dedicato lintera vita per mandar via quella nuvola e da allora si trasformata in angelo guardia del suo sole, attenta che nessuno gli facesse del male. Laltra era un nulla con due mammelle enormi. Fogli sparsi per terra e quellincosciente regista assente. LATTORE apre la porta (quella di sinistra). LATTRICE resta a terra. LATTORE Ti dico che non c soluzione... Me ne vado.

18 LATTRICE (parla cos veloce, con tanta angoscia, che lo interrompe) Stai scherzando! La risposta viene dalla porta che si chiude con rumore. Lei gira la testa verso la finestra come reazione instintiva. E allora cala il buio, per sottolineare meglio la linea bianca. Sipario. Pioggia. (Mentre non pioveva) 2009

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