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la Repubblica

DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013

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LA DOMENICA

Linedito
Maestri

Duchamp
Non credo nellarte semmai nellartista
cos dire, dellopera darte. Non ho mai avuto intenzione di vendere i miei ready-made. Era un gesto per dimostrare che era possibile fare qualcosa senza il retropensiero di ricavarne del denaro. E infatti non li ho mai venduti. Non li ho nemmeno mai esposti. Nessuno li ha mai visti fino a una ventina danni fa. Quando li ho esposti alla galleria Bourgeois, nel 1916, Bourgeois me lo fece come un favore di includerli nella mostra, come una cosa ironica (da parte sua, non da parte mia). Perci se sono responsaCALVIN TOMKINS bile di quanto accade oggi, lo sono fino a un certo punto, non interamente. ggi vorrei mi parlasse della sua vita a New York prima della GranCosa ne pensa della concezione contemporanea dellarte come di qualcosa che de Guerra. Ha detto che la citt cambiata tantissimo da allora. non fisso: invece del capolavoro che se ne sta l fisso appeso al muro dovrebbe esLa vita cambiata in ogni parte del mondo. Prenda le tasse. Nel sere qualcosaltro. 1916 e nel 1920 le tasse non esistevano, o erano talmente trascuraLa difficolt farlo capire a chi compra, i collezionisti sono una categoria molto trabili che la gente non ci pensava mai. Oggi, quando si avvicina mardizionalista. In genere non sono sufficientemente intelligenti. Hanno la tendenza a zo o aprile, tutti si agitano e dicono che non possono comprare quesentire le cose, vanno a sensazione, non sono intellettuali. Per loro gi un grande passta o quellaltra cosa perch devono pagare le tasse. una frenesia che allepoca so avanti capire che quello che comprano non fatto per essere appeso a un muro o non cera. E anche il resto della vita in generale era pi tranquillo, almeno nei rapper decorare la loro abitazione. Sono sempre pronti a dire: Lo voglio comprare soporti interpersonali. Non cera la corsa prattutto per mostrarlo ai miei amici, opdel topo, cio la corsa forzata al successo pure Quando verranno al mio cocktail che c adesso. Il mondo intero oggi osparty, voglio che vedano il mio Rauschensessionato dalla corsa al successo. berg. Vogliono guardare i colori e la combiPer, nonostante tutta questa mercinazione delle forme e dire con disinvoltura: ficazione e questa corsa al successo, Oh, questo lo adoro. Non ti piace? Ah, meun dato di fatto che fra gli artisti pi gioraviglioso. Questo il loro vocabolario. Un vani oggi ci sia un grande fermento. C vocabolario meraviglioso, no? (ridacchia). moltissima inventiva, eccitazione Sarebbe pi salutare se il collezionista S, allora cera meno movimento di recepisse queste opere in modo pi vicino GUIDO ANDRUETTO oggi, e non cerano cos tanti artisti. Fare allo spirito con cui sono state create? mmensoe inafferrabile, Marcel Duchamp continua a influenzare il mondo dellartista di professione era qualcosa di riAlmeno ci sarebbe una possibilit di torlarte con il gusto sovversivo e lironia, tratti distintivi di una carriera leggendaservato a pochi, mentre oggi un giovane nare a un approccio spirituale, che oggi ria che ha incendiato il Novecento, riducendo in cenere molti dei requisiti riteche non ha una predisposizione particomanca completamente. O meglio, oscuranuti fondamentali nella produzione artistica fino alla sua irruzione nellarte molare per qualcosa ti dice: Magari provo to dal valore monetario dei dipinti. Il dipinderna. Sperimentatore, nomade del pensiero e precursore dellarte concettuale, con larte. Ai miei tempi i ragazzi che to pu essere molto spirituale o qualcosa del lartista francese scomparso nel 1968 a Neuilly-sur-Seine, che fu legato alle avannon sapevano che fare provavano con la genere, ma il collezionista finisce sempre guardie della prima met del secolo scorso dal cubismo al dada e al surrealismo medicina, o studiavano per diventare per dire: Lho pagato questa cifra. O trop senza mai farne parte veramente, rivive adesso con tutta la sua giocosa attitudiavvocati. Era questo che si faceva. po o troppo poco, e va bene in tutti e due i cane iconoclasta nel libro Marcel Duchamp: The Afternoon Interviews, in uscita il 26 Pensa si sia diffusa lidea che fare arsi. Se troppo poco chiede: Ho fatto male?. febbraio per la casa editrice newyorchese Badlands Unlimited. Un documento te semplice? E se troppo dice: Ne vado orgoglioso perinedito e prezioso perch presenta per la prima volta le conversazioni integrali fra Non pi semplice di prima fare arch lho pagato tantissimo. Duchamp e il giornalista e critico darte Calvin Tomkins, firma di Newsweek e del te, che ci sono pi sbocchi. Ma ovviaRitiene che la mercificazione sia la caNew Yorker, che nel 1964 incontr lautore de Il Grande Vetro per una prima intermente anche molta pi concorrenza. ratteristica dominante nel mondo dellarvista al King Cole Bar del St. Regis Hotel, a Manhattan, seguita da altri appuntaE secondo lei tutta questa nuova attite del nostro tempo? menti e registrazioni (tuttora conservate al MoMA) nellappartamento sulla Decivit artistica non un segnale positivo? leffetto dellintegrazione. Integrazioma Strada che Duchamp divideva con la moglie Alexina. Qui Tomkins trascorse alS, se lo si guarda dal punto di vista sone significa che se un avvocato o un medico cuni pomeriggi in compagnia dellartista, incalzandolo sui temi pi diversi, dalla ciale. Ma dal punto di vista estetico mi fanno qualcosa vengono pagati per farla, e commercializzazione dellarte allinfluenza della scienza e della patafisica sulle sembra alquanto dannoso. A mio parere tutti danno per scontato che debbano essesue opere, fino al rapporto coi dadaisti e i surrealisti. A distanza di quasi cinuna produzione tanto abbondante non re pagati per i servizi che rendono. Nel caso quantanni da quelle interviste, il libro che le raccoglie (e da cui abbiamo tratto gli pu generare che mediocrit. Non c il dellartista che integrato per la prima stralci qui a fianco pubblicati, ndr) viene pubblicato per il centenario del primo tempo per realizzare opere veramente volta da un secolo a questa parte devesready-made di Duchamp, la Ruota di bicicletta del 1913: un semplice manufatto belle. quello che io chiamo lintegrasere pagato per quello che fa. normale. elevato a opera darte con lassemblaggio di oggetti di uso comune, come la ruota zione dellartista nella societ. Significa automatico. Nessuno si preoccupa di ragioe la forcella di una bicicletta e uno sgabello da cucina. Ne seguirono molti altri coche lartista ha uno status equivalente a narci su o di spiegarlo. me Bottle Rack (uno scolabottiglie) e Fountain (un orinatoio). I ready-made quello dellavvocato, del medico. CinSecondo lei un giovane artista che cosa potrebbe fare per rompere le gabbie di ogspiega nellintroduzione al libro Tomkins, 87 anni e una biografia di Duchamp alquantanni fa eravamo dei paria: i genigi come lei ruppe le gabbie di ieri, quelle di le spalle negano la possibilit di definire larte. Larte pu essere qualsiasi cosa. tori di una ragazza non avrebbero mai prima della Grande Guerra? Un ribaltamento di prospettiva esplorato da due mostre che celebrano i centanacconsentito a farle sposare un artista. Il grande artista di domani dovr entrani dalla prima esposizione del rivoluzionario dipinto Nudo che scende le scale: il Ma a lei piaceva essere un paria. re in clandestinit. Se avr fortuna sar ricoModerna Museet di Stoccolma ospita fino al 3 marzo He was wrong. Piccasso/DuAh s, certo, non molto comodo ma champ, mentre alla Barbican Art Gallery di Londra allestita fino al 9 giugno The nosciuto come tale dopo la sua morte, ma almeno hai la sensazione di realizzare potrebbe anche passare inosservato. EntraBride and the Bachelors, una mostra dedicata alle connessioni tra Duchamp e quatqualcosa di diverso dal consueto che retro grandi protagonisti delle avanguardie del Novecento, come John Cage, Merce re in clandestinit significa non essere tenuster per secoli dopo la tua morte. Cunningham, Robert Rauschenberg e Jasper Johns. to a interagire in termini monetari con la soQuindi disapprova il fatto che larticiet. Non accettare lintegrazione. Oggi un sta si integri nella societ? RIPRODUZIONE RISERVATA artista pu essere un genio, ma se si lascia Per certi versi una cosa molto piacontaminare dal fiume di denaro che gli gicevole, perch c la possibilit di guadara intorno il suo genio si scioglier, fino a gnarsi da vivere. Ma deleteria dal punscomparire. A dispetto di quello che ha detto o fatto lartista, di lui rimarr qualcosa to di vista della qualit del lavoro eseguito. Sono del parere che le cose importanti che non ha nulla a che fare con ci che desiderava: la sua opera sar stata catturata daldevono essere realizzate con lentezza. Non credo nella velocit, ed questo che la societ, che lavr fatta propria. Lartista non conta. La societ prende ci che vuosuccede con lintegrazione. Non credo nella rapidit, nella velocit, concetti che le. linterazione col pubblico che fa il dipinto. Senza quella, il dipinto scomparirebora vengono introdotti nella produzione dellarte, per poterla fare in fretta. Pi vebe in una soffitta, nessuna opera darte esisterebbe davvero. Lopera darte sempre loce meglio , dicono loro. basata su due poli: il pubblico e lautore, e la scintilla che scocca da questa azione biLei ha detto che le sue opere hanno contribuito a creare questo fenomeno che polare d vita a qualcosa, come lelettricit. Non bisogna dire che lartista un grande ora ci ha descritto. La stessa creazione dei ready-made, per esempio pensatore perch produce lopera darte. Lartista non produce niente finch chi guarMa quando io realizzavo cose come quelle non era con lidea di produrne mida non dice: Hai prodotto qualcosa di meraviglioso. Chi guarda ha lultima parola. gliaia. Lobbiettivo era sottrarmi alla capacit di scambio, alla monetizzazione, per Ecco alcuni stralci dellintervista che Calvin Tomkins, critico darte del New Yorker, fece a pi riprese a Marcel Duchamp nel corso del 1964 e che ora viene per la prima volta pubblicata negli Stati Uniti

Marcel

Quei pomeriggi al King Cole Bar con il sovversivo della creativit

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FONTANA. 1917

RUOTA DI BICICLETTA. 1913

SCOLABOTTIGLIE. 1914

I mercanti sono dei parassiti, il pubblico non intelligente e il vero genio, se non vuol farsi contaminare dal denaro, deve entrare in clandestinit. A centanni
dalla Ruota di bicicletta vengono pubblicate per la prima volta le interviste newyorchesi allinventore del ready-made

Temo che il Novecento non sar ricordato


In altre parole, lartista non dovrebbe considerarsi un essere supremo. Provi un po a dirglielo! Un artista mi risponderebbe: Tu sei pazzo! Io lo so che cosa sto facendo. Hanno un ego smisurato. Nauseante. Ma un atteggiamento che sta cambiando, no? Gli artisti della pop-art sembrano prendersi molto meno sul serio degli espressionisti astratti. S, c una sorta di umorismo, e questo non un male. Anzi, forse il presagio di unepoca in cui lumorismo entrer nellarte, in cui la gente non sar cos seria e il denaro cos importante, e ci sar tempo libero a disposizione. Bisognerebbe trovare un sistema in cui tutti abbiano abbastanza soldi senza dover lavorare per averli. Ha mai cercato di discutere di queste teorie con un altro artista? In generale non amo discutere. Con gli artisti non si discute, tu dici delle parole e loro dicono delle parole, non c la minima connessione. Zero assoluto. Bellissimo da entrambe le parti, un mucchio di parole nuove, linguaggio forbito, ma nessuno scambio reale e nessuna comprensione delle idee dellaltro. Tornando al discorso della mercificazione, quanto importante il ruolo dei mercanti darte nella vita degli artisti? Hanno lanciato tantissimi giovani. Ma sono anche i pidocchi che vivono alle spalle dellartista. Anche i collezionisti sono parassiti. Lartista il fiore intorno a cui ruotano tutti questi parassiti. A me piacciono molto, sono persone simpatiche, ma questo non ha niente a che vedere con la loro caratteristica di fondo, cio che sono dei parassiti dellartista. La loro una forma di parassitismo molto peculiare: invece di essere dintralcio, valorizza. Lei ha dichiarato che siamo al punto pi basso nella storia dellarte. In realt non c un punto pi basso e un punto pi alto, ma ho paura che il nostro caro secolo fra cinquecento anni non sar ricordato granch. Rispetto allOttocento avr un valore simile a quello del Settecento, con le sue forme artistiche giudicate frivole, leggere, pi o meno decorative. Inoltre larte novecentesca realizzata in modo da non durare. Gli strumenti impiegati per produrla sono estremamente deperibili. Gli artisti usano pigmenti scadenti; lho fatto io stesso. Il risultato che fra non molto quelle opere scompariranno. I dipinti si scrostano continuamente, vengono riparati e restaurati in continuazione. E anche i restauratori in parte li distruggono, restaurandoli troppo. Quando un dipinto si scrosta, bisogna riattaccare lo strato superficiale e questo comporta un altro ritocco. Tutto ci ha un nome: arte veloce, arte per il momento presente, a cui non importa nulla del futuro o del passato. Ritengo sia stata una caratteristica di tutto il secolo, dai fauvisti in avanti. Bisogna fare un dipinto in un pomeriggio. Altrimenti sei uno stupido. O meglio, sei giudicato privo di importanza. Ma questa una cosa che non posso ammettere. Quando fai una cosa non la fai in cinque minuti o in cinque ore, ma in cinque anni. Io penso che la lentezza dellesecuzione possieda qualcosa che rende pi probabile produrre unopera duratura nella sua espressione, unopera che a distanza di cinque secoli ancora verr considerata importante. Pu sviluppare meglio il concetto di uscire dalla tradizione? Dovrebbe essere latteggiamento adottato da chi vuole trovare qualcosa di proprio. Per fare qualcosa di tuo devi dimenticare quello che hai imparato. E quando cominci a dimenticare trovi qualcosa di altro. Certo, magari ci provi senza mai riuscirci. Credi di stare facendo qualcosa di interamente tuo e un anno dopo lo guardi e ci vedi le radici da cui proviene inconsapevolmente la tua arte. Il Nudo che scende le scale non era qualcosa di nuovo per me nel momento in cui lo stavo facendo. Non lo sapevo. Solo dopo, dalle reazioni degli altri, ho scoperto che era qualcosa di nuovo. stato scritto tantissimo sui ready-made come protesta contro larte vista come merce. Lei preferisce considerare larte come una forma di magia? Pi vado avanti pi mi pare che non sia assolutamente possibile. C questo dilemma, come ho detto, legato al fatto che chi guarda importante quanto lartista. Io attribuisco al pubblico quasi pi importanza che allartista, perch non soltanto guarda, ma emette anche un giudizio. Penso che questo sia un modo per introdurre nella societ il gioco irrilevante dellarte. come un gioco fra lo spettatore e lartista. Come la roulette, o una droga. Perci laspetto magico dellarte qualcosa a cui io non credo pi, temo di essere un agnostico dellarte. Non credo nellarte con tutti i suoi fronzoli, la mistica, la reverenza e cos via. Come droga utilissima per tante persone. un sedativo. D assuefazione. una droga anche per lartista? S, ma in modo diverso. C un aspetto psicologico, il fatto di mettersi sopra un piedistallo. Lartista fa di tutto per pensare che entrer a far parte delle collezioni del Louvre o del Metropolitan. Usando larte come una scala. un altro capitolo della vita, il capitolo dellambizione. Ma questo lo si trova dappertutto. La sua definizione di arte per certi versi si avvicina a quella di Matisse, larte come poltrona comoda. Certo, presenta vari vantaggi. Ma al contempo non bisogna darle il riconoscimento di essere una specie di religione. Dio molto meglio (ride). Tutto ci che viene sistematizzato ci mette poco a diventare sterile. Nulla possiede valore in eterno. Dipende da come lo accoglie la societ. La povera Gioconda ormai andata, perch per quanto il suo sorriso possa essere meraviglioso stato guardato talmente tante volte che sparito. Io sono convinto che quando un milione di persone guarda un dipinto, per il solo fatto di guardarlo lo sta modificando. In senso fisico. Capisce che cosa intendo? Modificano limmagine fisica senza rendersene conto. C unazione, trascendentale naturalmente, che distrugge in maniera assoluta tutto quello che hai potuto vedere nel momento in cui era viva. Il pubblico parte della realizzazione del dipinto, ma esercita anche uninfluenza diabolica semplicemente per il fatto di guardarlo. La stessa cosa successa con il mio maledetto Nudo che scende le scale: da dipinto scandaloso diventato dipinto noioso, perch stato guardato troppo. Ah, di nuovo il Nudo (ride). Nel decidere di spingere al limite le leggi della fisica e della chimica stava cercando di adottare un punto di vista ironico? S, con lidea che sarebbe stato pi di un gioco, qualcosa per cui valesse di pi la pena vivere: riuscire a spingere al limite quelle leggi, renderle pi elastiche.... Perch cos la vita sarebbe pi interessante? Ci sarebbe pi immaginazione, pi libert dazione, pi mancanza di seriet, pi gioco, pi spazio per respirare invece di lavorare. Perch luomo dovrebbe lavorare per vivere? Il poveretto stato messo sulla Terra senza il suo consenso. costretto a stare qui. Il suicidio una cosa difficile da realizzare. La vita sono dei lavori forzati. il nostro destino, dobbiamo lavorare per respirare. Io non capisco perch sia cos ammirevole. Riesco perfettamente a concepire una societ in cui ci sia posto per i pigri. Avevo addirittura pensato di fondare una casa per i pigri, lHospice des paresseux. Se sei pigro, e la gente accetta che tu non faccia niente, hai il diritto di mangiare, bere, avere un riparo. Una casa in cui fare tutto questo gratis. A condizione di non lavorare. Se cominci a lavorare, vieni cacciato via. La sua vita stata riempita dallarte, ma non sembra che lei creda cos tanto nellarte. Io non credo nellarte. Io credo nellartista. (Traduzione di Fabio Galimberti)
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LE IMMAGINI
Duchamp nel 1953 davanti a regarder dun oeil... (1918) quando lopera fu acquistata dal MoMA

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