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9 maggio 2012 12:58

DIRITTO E DIRITTI

di

redazione

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La protezione del patrimonio familiare: fondo patrimoniale, trust, vincolo di destinazione


Nei periodi di crisi, come in quello attuale, si sente l'esigenza di difendere il proprio patrimonio, le strade giuridiche che possono essere usate sono molte (trust, fondo patrimoniale, vincolo di destinazione), ovviamente, si tratta di armi a doppio taglio, che possono essere usate in modo lecito o in modo illecito per fini elusivi.
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Questo articolo a cura del Dott. Piergiorgio Castellano, laureato presso l'Universit L. Bocconi di Milano in Economia e legislazione per l'impresa e laureato in Giurisprudenza presso la stessa Universit L. Bocconi di Milano, autore di contributi per importanti riviste notarili. Si occupa in Taranto di trasferimenti immobiliari e di problematiche inerenti l'attivit notarile.

La protezione del patrimonio familiare


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24/01/13

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Tutelare il patrimonio familiare, preservarlo nellinteresse dei figli, metterlo al riparo, apponendo uno schermo che li renda (almeno nelle aspirazioni) inattaccabili dai creditori, sono esigenze frequentemente espresse dalle famiglie. Di solito in questi casi si pensa subito ad un classico istituto codificato dal nostro Legislatore: il fondo patrimoniale. Ma nellordinamento non mancano altre soluzioni: alcune rinvenibili nello stesso codice civile, come latto di destinazione di cui allart. 2645ter c.c., altre pi esotiche come listituto del trust. Non si tratta per di istituti perfettamente equivalenti, anche se gli stessi hanno come comune denominatore la creazione di una separazione patrimoniale, nonch di una specifica destinazione dei frutti prodotti dai beni interessati. Proviamo ad addentrarci meglio in queste tre figure.

Il fondo patrimoniale
Il fondo patrimoniale tipicamente previsto per costituire un patrimonio segregato e destinato ai bisogni della famiglia fondata sul matrimonio. A questa prima limitazione soggettiva si aggiunge unaltra di carattere oggettivo, relativa alla tipologia di beni vincolabili. Infatti, preoccupazione del Legislatore permettere la riconoscibilit del vincolo impresso: di conseguenza sono per legge vincolabili solo i beni immobili e i beni mobili registrati, nonch i titoli di credito. Per i primi, la conoscibilit del vincolo assicurata dalla consultazione dei pubblici registri. Per i secondi, dalla annotazione sul titolo o in altri modi ritenuti idonei dalla legge. Pertanto, possono essere costituiti in fondo patrimoniale case, terreni, auto, imbarcazioni, azioni di s.p.a. (ma anche quote di s.r.l. secondo una tesi sempre pi diffusa), obbligazioni, titoli di stato, marchi, brevetti Non possono invece essere vincolati il semplice denaro o un assegno o una cambiale (in quanto titoli di credito non nominativi), cos come restano esclusi oggetti preziosi come monete antiche, opere darte, collezioni, monili, seppur di grande pregio e valore. Possono essere vincolati, inoltre, solo beni determinati, con esclusione quindi di universalit di rapporti attivi e passivi indistinti come le aziende. La costituzione del fondo patrimoniale integra una convenzione matrimoniale, necessitante dellatto pubblico stipulato alla presenza dei testimoni. Esso non sostituisce, ma si aggiunge al regime patrimoniale dei coniugi interessati, potendosi cos associare al regime di comunione legale o di separazione dei beni. Per legge, lo stesso termina solo con la dissoluzione del vincolo coniugale, quindi tipicamente per morte o per divorzio, ma non separazione; ciononostante oggi si tende ad ammettere, eventualmente, a seconda delle circostanze, previa autorizzazione giudiziale, la possibilit di scioglimento per mutuo consenso.

Latto di destinazione
L'atto di destinazione un istituto di recente introduzione previsto, in realt, con una norma in tema di trascrizione, la quale per i suoi contenuti estremamente vaghi non riesce a delineare una fattispecie ben precisa. Si tratta cio di una norma contenitore che permette la trascrizione e quindi lopponibilit per ogni atto (necessariamente) pubblico con cui un determinato bene immobile o mobile iscritto in pubblici registri sia destinato al perseguimento di interessi meritevoli di tutela a favore di qualsiasi soggetto di diritto, sia esso persona fisica o meno. La fattispecie quindi dovr essere individuata caso per caso usando il discrimen dellinteresse meritevole di tutela, il quale, a sua volta, non potr essere esteso fino al punto di comprendere qualunque scopo purch non illecito, ma dovr opportunamente essere valutato alla luce del criterio di pubblica utilit, escludendo cio interessi egoistici o meramente evasivi della responsabilit patrimoniale verso i creditori. Differente, rispetto al fondo patrimoniale, anche la durata la quale deve essere prefissata in un limite non eccedente i novantanni o la vita della persona beneficiata nonch il bene vincolabile che pu consistere in immobili o beni mobili registrati. In ambito familiare la norma stata indicata come particolarmente utile per creare una destinazione patrimoniale a favore delle famiglie di fatto, al fine cio di creare un surrogato del fondo patrimoniale per quelle situazioni in cui manca uno dei presupposti del fondo patrimoniale, ossia il coniugio. E sempre in questottica la norma ben si presta a essere usata nella fase della crisi della famiglia, ad esempio in sede di separazione e divorzio, per adempiere agli obblighi di mantenimento verso coniuge e figli. Viceversa, stato escluso in dottrina limpiego dellatto di destinazione in tutti quei casi in cui possibile adottare il fondo patrimoniale tra soggetti stabilmente coniugati.

Il trust
Il trust indica un istituto di matrice anglosassone e non risulta codificato nel nostro ordinamento (fatta eccezione per il suddetto atto di destinazione ex art. 2645ter c.c., norma la cui genericit permette di riconoscere la trascrivibilit anche del vincolo del trust). Pi precisamente il trust, come schema negoziale, stato riconosciuto dal nostro ordinamento con la ratifica della Convenzione dellAia del 1985 a mezzo della L. 364/89, la quale permette di riconoscere efficacia nellordinamento italiano dei trust regolati da legge straniera. Infatti, mancando attualmente una legge italiana che regoli autonomamente il funzionamento del trust, esso pu essere costituito solo facendo riferimento, quale legge regolatrice, a una legge straniera, generalmente mutuata da leggi dei Paesi anglosassoni o del Commonwealth, ma anche da Paesi di civil law come la Repubblica
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di S. Marino. Nella struttura del trust devono essere necessariamente presenti tre figure: il soggetto costituente il vincolo (settlor), il soggetto che diviene proprietario dei beni vincolati al fine di attuare il vincolo (trustee) e il soggetto cui sono destinate le rendite del trust o la devoluzione finale dei beni del trust. Nulla esclude per che la figura del settlor possa coincidere con quella del trustee o con quella del beneficiario (mentre non possibile riunire in un unico soggetto le tre figure). Eventuale invece la figura del cd. guardiano, soggetto che pu essere preposto dal settlor al controllo dellattivit del trustee e del rispetto del vincolo di destinazione. Quanto alla durata e alle regole di funzionamento del trust, si tratta di elementi regolati in modo differente dalle diverse leggi esistenti. Rispetto ai precedenti istituti esaminati, il trust offre sicuramente una maggiore possibilit dazione e di impiego: infatti qualunque bene conferibile in trust, quindi anche denaro o semplici beni mobili.

L'effetto segregativo
Delineate brevemente le caratteristiche degli istituti in esame, merita di essere approfondita loperativit delleffetto segregativo. Innanzitutto va detto che esso, per prodursi davanti ai terzi (e in primis ai creditori), necessita dellespletamento di idonee forme di pubblicit legale, non essendo a ci sufficiente la mera stipulazione dellatto. Detta formalit pubblicitaria consiste per il trust e per latto di destinazione nellespletamento della trascrizione presso i registri immobiliari o mobiliari competenti, nonch per i titoli di credito nominativi in trust nell annotazione del vincolo nei registri dellemittente o degli intermediari finanziari. Quanto ai beni mobili non iscritti in pubblici registri, conferiti in trust, si dovr ricorrere alla regola tradizionalmente nota come possesso vale titolo di cui allart. 1153 c.c. Quanto al fondo patrimoniale, lordinamento prevede due forme di pubblicit, ossia lannotamento a margine dellatto di matrimonio e la trascrizione nei registri immobiliari e mobiliari (nonch nei registri dellemittente e degli intermediari per i titoli di credito vincolati). In realt, come stato ampiamente ribadito in giurisprudenza solamente lannotazione sullatto di matrimonio permette di ottenere lopponibilit del vincolo rispetto ai terzi, fungendo, invece, tutte le altre forme di pubblicit a mera pubblicit notizia. Altrettanto importante definire il momento a partire dal quale si verifica leffetto segregativo in esame rispetto ai terzi. Consideriamo per semplicit la formalit della trascrizione e quella dellannotazione a margine dellatto di matrimonio. intuibile che dal momento in cui viene presentata istanza, presso le competenti autorit, per lespletamento delle formalit pubblicitarie in questione, fino al momento del concreto compimento delle stesse decorre un certo fisiologico lasso di tempo. Se, ad esempio, listanza presentata il 1 marzo e la formalit eseguita il 3 marzo, a partire da quale data il bene potr considerarsi al riparo da uneventuale iscrizione di ipoteca giudiziale avvenuta il 2 marzo? Per i casi (trust e atto di destinazione) in cui lopponibilit deriva dallo strumento della trascrizione, la soluzione offerta dallo stesso Legislatore, il quale nel regolamentare la tenuta dei pubblici registri immobiliari ha istituito un registro generale dordine con cui vengono contrassegnate in ordine progressivo le note di trascrizione presentate ogni giorno. Di conseguenza, la priorit o meno della formalit pubblicitaria, che verr successivamente completata, risulta assicurata da questa preventiva numerazione allatto di presentazione della nota. Quanto, invece, ai casi in cui si deve espletare la pubblicit presso i registri dello stato civile (alludiamo, cio, allannotazione a margine dellatto di matrimonio della costituzione di fondo patrimoniale), mancando un registro generale dordine come quello previsto per la trascrizione, lunico momento determinante lopponibilit quello del giorno in cui materialmente viene compiuta lannotazione e non quello del giorno di presentazione dellistanza agli uffici comunali, come deciso anche dalla recente Cass. n. 933 del 23 gennaio 2012. Tra i vari istituti in esame anche differente loperativit concreta della separazione patrimoniale. Per il trust si pu parlare di una doppia separazione patrimoniale, in quanto i beni vincolati risulteranno inattaccabili tanto dai creditori del settlor, quanto dai creditori del trustee. Ovviamente questi beni risponderanno delle obbligazioni che nascono dalla gestione del trust stesso in via contrattuale o extracontrattuale.

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Un discorso analogo pu farsi per i beni sottoposti ad atto di destinazione ex art. 2645ter c.c.: su di essi e sui loro frutti, per espressa disposizione legislativa, potranno soddisfarsi solo i soggetti il cui credito sorto (in via contrattuale o extracontrattuale) dallesercizio della destinazione. A diverse conclusioni si giunge a proposito del fondo patrimoniale, per il quale il Legislatore ha dato rilevanza allelemento soggettivo della conoscenza o meno, da parte del creditore, che il debito stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia. Solo laddove questa conoscenza sia stata provata, potr ammettersi lesecuzione sui beni vincolati in fondo patrimoniale. In ogni caso restano salve le garanzie reali e gli atti esecutivi che il creditore si sia assicurato prima della costituzione dei predetti vincoli, indipendentemente dalla natura del credito o dalla conoscenza o meno dello scopo per cui esso stato contratto. Pertanto la costituzione di un fondo patrimoniale, di un trust o di un atto di destinazione in un momento successivo alliscrizione di unipoteca a garanzia di un credito estraneo alla successiva destinazione patrimoniale risulter inefficace nei confronti del creditore iscrivente. Lo stesso pu dirsi per unanaloga trascrizione di pignoramento. Da ultimo e in stretta connessione con quanto detto sopra, merita di essere rilevato che spesso la costituzione dei suddetti vincoli di destinazione viene supportata da finalit elusive della responsabilit patrimoniale: al fine cio di creare uno scudo per riparare determinati beni dallaggressione di creditori gi sorti. Si tratta, in realt, di tentativi che facilmente cadono sotto la scure dellazione revocatoria promossa dagli stessi creditori, essendo, infatti, generalmente riconducibili nella nozione di negozio gratuito e, in quanto tali, ancor pi facilmente soggetti alla declaratoria di inefficacia derivante dallaccoglimento della domanda giudiziale. Dott. Piergiorgio Castellano

Leggi anche: Il fondo patrimoniale e il reato di sottrazione dei beni ai danni del fisco: Cassazione 16.10.2012 n. 40561 L'opponibilit ai creditori del fondo patrimoniale: Cassazione 28.09.2012 n.16526 Gli atti di straordinaria amministrazione nella comunione legale dei coniugi: Cassazione 24.07.2012 n.12923

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