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AND AB A NOT A A x.A A[t/x] A[y/x] x.A [A] AA AB B [A] A [A][B] AB C C A x.

A C [A[y/x]] C A B AB RAA [A] A

OR [A][B] AB C C C [A] A [A] A A AB B AB EM AA C

A B A B

[A] B A B

A C

[A] C

A[t/x] x.A [A] AA

[ (AA)] A

[ (AA)] A AA

AB AB A (BC) (AB) (AC) A (AB) A A A A (AB) AB classica

A A A (BC) (AB)(AC) A (AB) A A A A (AB) AB

AB (AB) (BA) distributivit assorbimento elemento neutro annichilamento De Morgan

A A classica

ALGORITMO DI NORMALIZZAZIONE 1 2 3 4 AB AB (AB) AB (AB) AB A A A A CNF: A (BC) (AB)(AC) A A A A DNF: A (BC) (AB) (AC)

Tabelle di verit DNF: riga = 1: L1L2... v(Ai)=1Li=Ai; v(Ai)=0Li=Ai; riga1riga2... CNF: riga = 0: L1L2... v(Ai)=1Li=Ai; v(Ai)=0Li=Ai; riga1riga2... x.y.P y.x.P x.P P x.(PQ) (x.P)(x.Q) x.(PQ) (x.P)Q x.P x. P classica (x.P)Q x.(PQ) classica Q(x.P) x.(QP) x.y.P y.x.P x.P P x.(PQ) (x.P)(x.Q) x.(PQ) (x.P) Q x.P x.P (x.P)Q x.(PQ) Q(x.P) x.(QP) x.y.P y.x.P commutativit

Se xFV(P) Se xFV(Q) Se xFV(Q) Se xFV(Q)

x.P x. P intuiz x.(PQ) (x.P)Q intuiz

De Morgan

F conseguenza logica Sia =F1,...,Fn un insieme di sentenze (ipotesi), sia F una sentenza (conclusione). F conseguenza logica di quando, al variare dellinterpretazione delle formule nei vari mondi possibili, sempre vero che: se tutte le formule in sono vere (nel mondo sotto esame), anche F necessariamente vera. mondo, se |[G]|v=1 G, allora |[F]|v=1. Tabella 2n righe. n=|Var(F) G Var(G)|. Sia un insieme di formule e F una formula data. F conseguenza logica di (in simboli F) se per ogni valutazione v tale che per ogni formula G in si ha |[G]|v=1, si ha |[F]|v=1. FG equivalenza logica Siano F,G due sentenze. F logicamente equivalente a G FG e GF. Tabelle di verit identiche. denotazione: Ci che voglio identificare, il significato di ci che vado dicendo, la semantica di ci che sto dicendo. connotazione: come identifico qualcosa, come sto dicendo qualcosa, la sintassi che uso per dire qualcosa. PRINCIPIO DI INVARIANZA PER SOSTITUZIONE: Siano x,y due connotazioni per la stessa denotazione. Il principio vale se contesto P,- le due connotazioni P,x- e P,y- denotano la stessa cosa. sentenza: connotazione di un valore di verit. F tautologia: quando F conseguenza dellinsieme vuoto di formule. mondo si ha vF (F soddisfatta in v). Tabella tutti 1. TEO: F in ogni mondo v si ha |,F-|v=1. sintassi: descrizione dellinsieme di tutte le connotazioni alle quali associamo una denotazione (semantica). alfabeto: un qualunque insieme non vuoto di simboli. stringa su un alfabeto: una qualunque sequenza finita, anche vuota, di simboli dellalfabeto. Stringa vuota: linguaggio su un alfabeto: un insieme di stringhe su quel alfabeto. grammatica: un qualunque formalismo che definisce un linguaggio. BNF Backus-Naur Form: notazione per descrivere grammatiche. Quadrupla (T,NT,X,P) T alfabeto, insieme non vuoto di simboli terminali {0,1} NT insieme di simboli non terminali distinti da quelli in T {X,Y} XNT simbolo non terminale iniziale. {X} P produzioni: insieme di coppie formate da un NT e da un insieme di stringhe di simboli T o NT. {X::=0|0Y,Y::=1X} Albero di sintassi astratta: a ogni stringa associata una struttura ricorsiva. ricorsione strutturale: Sia una stringa (formula). Una funzione f() definita per ricorsione strutturale 1) f considera tutte le possibili produzioni che definiscono una e una sola volta. 2) produzione f si richiama ricorsivamente solamente sulle sottoformule immediate di . TEO: Tutte le funzioni definite per ricorsione strutturale convergono su ogni input. TEO: Ci sono problemi risolvibili con la ricorsione generale, ma non con la ricorsione strutturale. sintassi della logica proposizionale: F::= ||AN|F|FF|FF|FF; N::=0|SN ( falso, vero, AN valore di verit{ che dipende dal mondo, F negazione, FF congiunzione, FF disgiunzione inclusiva, FF implicazione materiale); Precedenze: F < FF < FF < FF. Associativit{ a destra. Ogni formula una sentenza *0,1+ semantica |[]|v: F *0,1+, ci che viene associato alle connotazioni in un particolare dominio di interpretazione; insieme delle denotazioni. funzione semantica interpretazione mondo v(): funzione che associa a ogni connotazione una denotazione in un dominio di interpretazione fissato; una funzione dallinsieme delle variabili proposizionali {A,B,...} {0,1}. semantica logica classica proposizionale: Data uninterpretazione (mondo) v, la semantica |[]|v: F *0,1+ definita per induzione strutturale sulle connotazioni: |,-|v=0; |,-|v=1; v= sup{b|min{b,|[F]|v} 0+; |[F]| |[F1F2]|v=min{|[F1]|v, |[F2]|v}; |[F1F2]|v=max{|[F1]|v, |[F2]|v}; |[F1F2]|v= sup{b|min{b,|[F1]|v} |,F2]|v }. La v come semantica |[]|v estende linterpretazione v() dal dominio delle variabili a quello delle formule. Classica: |[F1F2]|v= max{1-|[F1]|v, |[F2]|v}; |[F]|v= 1- |[F]|v. Var(F) variabili di F: definita per ricorsione strutturale su F: Var()=Var()=; Var(A)={A}; Var(F)=Var(F); Var(F1F2)=Var(F1F2)=Var(F1F2)=Var(F1) Var(F2). TEO: Var(F) sempre un insieme finito qualunque sia F. TEO: |[F]|v usa solamente la restrizione di v al dominio Var(F). COR: Se v1,v2 t.c. xVar(F) si ha v1(x)=v2(x) allora |[F]|v1 =|[F]|v2. tabella di verita: 2n righe con n=|Var(F)| vF: F soddisfatta in un mondo v v(F)=1. F soddisfacibile quando un mondo v t.c. vF. F tautologica quando mondo v si ha vF. Tabella con soli 1. F insoddisfacibile quando in nessun mondo v si ha vF (falsit assoluta). Tabella con soli 0.

TEO INVARIANZA PER SOSTITUZIONE: Per tutte le formule F,G1,G2, A, se G1G2 allora F[G1/A]F[G2/A]. Dimostrazione per induzione strutturale su F . Caso : [G1 /A] = = [G2 /A]; Caso T : T[G1 /A] = T T = [G2 /A] Caso A: A[G1 /A] = G1 G2 = A[G2 /A]; Caso B: B[G1 /A] = B B = B[G2 /A] Caso F1 F2 : Per ipotesi induttiva sappiamo F1 [G1 /A] F1 [G2 /A] e F2 [G1 /A] F2 [G2 /A] ovvero che per ogni mondo v si ha [[F1 [G1 /A]]]v = [[F1 [G2 /A]]]v e [[F2 [G1 /A]]]v = [[F2 [G2 /A]]]v Dobbiamo dimostrare (F1 F2 )[G1 /A] (F1 F2 )[G2 /A] o, equivalentemente, che per ogni v si ha [[(F1 F2 )[G1 /A]]]v = [[(F1 F2 )[G2 /A]]]v Sia v un mondo generico ma fissato. Le ipotesi induttive specializzate a v dicono [[F1 [G1 /A]]]v = [[F1 [G2 /A]]]v e [[F2 [G1 /A]]]v = [[F2 [G2 /A]]]v [[(F1 F2 )[G1 /A]]]v = [[F1 [G1 /A] F2 [G1 /A]]]v = min{[[F1 [G1 /A]]]v , [[F2 [G1 /A]]]v } = min{[[F1 [G2 /A]]]v , [[F2 [G2 /A]]]v } = [[F1 [G2 /A] F2 [G2 /A]]]v = [[(F1 F2 )[G2 /A]]]v qed. connettivo logico operatore logico: quelloperazione che instaura tra due proposizioni A e B una qualche relazione che dia origine a una terza proposizione C con un valore vero o falso, in base ai valori delle due proposizioni fattori e al carattere del connettivo usato. Connettivo n-ario: funzione f:{0,1}n{0,1}. Tabella con 2n righe. 2^2n connettivi n-ari distinti. AND : 0 0 0 1, XOR (or esclusivo) :0 1 1 0, OR : 0 1 1 1, NOR : 1 0 0 0, : 1 0 0 1, : 1 1 0 1, NAND: 1 1 1 0. Insieme ridondante di connettivi: se contiene un connettivo riconducibile ai restanti. Insieme funzionalmente completo di connettivi: un insieme di connettivi si dice funzionalmente completo quando possibile esprimere qualunque altro connettivo usando solamente connettivi di . ST S riducibile a T: S,T insiemi di connettivi. S riducibile a T quando ogni connettivo di S riconducibile ai connettivi in T. TEO Se S funzionalmente completo e ST allora T funzionalmente completo. {,,,,} funzionalmente completo ridondante. funzionalmente completo non ridondante: {,},{,},{,},{NOR},{NAND}; intuiz: {{,,} NOR: A A A; A v B (A B) (A B); {,v} funzionalmente completo. TEO DI COMPLETEZZA: Siano P,Q formule della logica proposizionale. PQ posso dimostrarlo usando solamente le equivalenze notevoli. NUMERI NATURALI N::=0|SN (base 1); N::=N0|N1| (base 2) 5 assiomi di Peano: 1) 0 naturale. 2) Se n naturale, anche SN lo . 3) nm SnSm. 4) n, 0Sn (non confusione). 5) Ogni insieme T t.c. 0T e SnT quando nT coincide con linsieme dei numeri naturali (principio di induzione strutturale). Ricorsione strutturale: f(0)=...; f(Sn)=...f(n)... Principio di induzione strutturale: Sia P un predicato. Supponiamo che P(0) e che n, se P(n), allora P(Sn). Concludiamo che n vale P(n). Predicato progressivo: quando vale per una formula ogni qual volta esso vale per tutte le sottoformule immediate (sottoformuleformula). nn+1. P(n)P(Sn) per i naturali (induzione strutturale). Predicato recessivo: quando se vale per una formula, allora vale per le sottoformule immediate. (formulasottoformule). n+1n. R(Sn)R(n) per i naturali. TEO: =P; =R; P; R; Pr=P Pr=P; PP=P; RR=R; PP=P; RR=R; (RP)=P; (PR)=R. forma normale: risultato dellapplicazione a una formula/termine di un algoritmo (di normalizzazione) che preserva la semantica dellinput. forma canonica: un rappresentante, fissato una volta per tutte, per gli elementi di una classe di equivalenza (eg la connotazione canonica delle connotazioni di una stessa denotazione). Letterale: A, A. Disgiunzione di letterali: (vuota) o L1...Ln, con Li letterale i. Congiunzione di letterali: (vuota) o L1 ... Ln, con Li letterale i. DNF forma normale disgiuntiva: quando una disgiunzione (anche vuota ) di congiunzioni di letterali. CNF forma normale congiuntiva: quando una congiunzione (anche vuota ) di disgiunzioni di letterali. {,,,,} funzionalmente completo. IF A THEN B ELSE C B se A; C se A; *if-then-else,,+ funz. completo (forma normale di Shannon) OBDD Ordered Binary Decision Diagram; forma canonica: albero binario (sin 0, dex 1) ROBDD (OBDD ridotto): DAG (grafo diretto aciclico) senza sottografi isomorfi TEO DI DEDUZIONE SEMANTICA: formula F,G si ha FG ,FG Caso n-ario: F1,...FnG F1...FnG TEO F F; TEO F F insoddisfacibile; TEO F ,F insoddisfacibile; TEO insoddisfacibile ; COR soddisfacibile non ; TEO F F.

semantica alla KRIPKE: vFG quando vF e vG; vFG quando vF o vG; v; non v; vA v(A)=1; def F F. vFG quando wF (w evoluzione di v); AA; FF se F decidibile (mai AA). F decidibile quando FF (c algoritmo che determina se F vale o no); F indecidibile quando non FF (c dimostrazione che non algoritmo che determina F); F semidecidibile quando algoritmo che determina se F vale. F co-semidecidibile quando algoritmo che determina se F vale. semantica di BROWER-HEYTING-KOLMOGOROV: mondo v: funzione dallinsieme {A,B,...} a {insiemi delle evidenze}. |[C]|v= ; |[]|v= {*}; |[A]|v= v(A); |[FG]|v= |[F]|v|[G]|v (coppie <f,g>); |[FG]|v= |[F]|v|[G]|v (coppie <b, >: <0,f>,<1,g>); |[FG]|v= {f|f procedura da evidenza i|[F]|v in evidenza o|[G]|v}; insieme delle evidenze generiche per F: v|[F]|v evidenze che non si basano su conoscenze specifiche del mondo v. La semantica di BHK associa come denotazione a ogni connotazione F linsieme delle sue evidenze generiche. F tautologia: quando linsieme delle evidenze generiche per F non vuoto. non A; non ; ; FG quando F e G; FG quando F o G; |[F]|v=|[ F-|v; se |[F]|v=: {} funzione vuota (vero); altrimenti (falso); |[A]|v= se |[F]|v=: ; altrimenti {}. TEO F non informativa: {} o . non informativa: . non informativa: {*}. FG non informativa F e G non informative. FG sempre informativa quando F,G entrambe tautologie. |[FG]|v{<0,f>,<1,g>}. AB(AB); (AB) AB; AB(AB). F conseguenza logica: quando vi unevidenza generica per F che pu basarsi sulle evidenze generiche a arbitrarie (ovvero delle variabili) g1,..,gn per G1,..,Gn=. TEO DI DEDUZIONE SEMANTICA: FG FG. TEO S compatto quando S ricoperto da un insieme di aperti, allora lo gi da un suo sottoinsieme finito. TEO DI COMPATTEZZA: v finito, v . soddisfacibile ogni sottoinsieme finito di lo . COR insoddisfacibile un sottoinsieme finito di che lo . COR F un sottoinsieme finito di t.c. F. deduzione: metodo che parte da postulati e principi primi e, attraverso una serie di rigorose concatenazioni logiche, procede verso determinazioni pi particolari attinenti alla realt tangibile. F dimostrazione (deduzione): Sia un insieme di formule (ipotesi), F una formula (conclusione). Una deduzione di F a partire da utilizza passi elementari (presi da un insieme di regole) che, partendo da un sottoinsieme di , permettono di raggiungere F passando attraverso formule intermedie. TEO DI CORRETTEZZA: F F. TEO DI COMPLETEZZA (solo classica): F F. Sintassi albero di prova per la deduzione naturale: F. Radice: conclusione F; foglie: ipotesi F o ipotesi scaricate [F]; F, [F] locale; nodi interni passi di inferenza. Sintassi regole di inferenza: F1 ... Fn premesse [A] F conclusione Fi. Assioma: regola senza premesse (n=0). Regola corretta: quando F1,...,Fn F. Regola invertibile: quando i si ha F Fi. Insieme di regole derivabile: R derivabile da S quando regola in R le cui premesse sono F1,...,Fn e la cui conclusione F si ha F1,...,FnF usando solamente le regole in S. TEO Se R derivabile da S allora dimostrazione ottenuta usando solo regole in R una dimostrazione con le stesse premesse e conclusioni che usa solo regole in S. TEO DI DEDUZIONE SINTATTICA: AB AB. A ... B AB A -----------(i ) --------------- (e) AB B TEO DI COMPLETEZZA DEBOLE (classica): F F (con RAA), finito. TEO DI COMPLETEZZA FORTE (classica): F F (con RAA).

LOGICA DEL PRIMORDINE: quantificatore universale x.P(x) P(c0)P(c1)... quantificatore esistenziale x.P(x) P(c0)P(c1)... Termini: t::=x|c|fn(t1,...,tn) (variabili, costanti, funzioni di ariet n totalmente applicate). Proposizioni: P::= Pn(t1,...,tn)| ||P|PP|PP|PP|x.P|x.P (predicati di ariet n totalmente applicati, connettivi, quantificatori). Specifica: 3 insiemi: 1.costanti {0,1}, 2.funzioni fn {+,*}, 3.predicati Pn {=,<}. Funzione 0-aria: costante, non prende argomenti e restituisce una connotazione costante per un oggetto del dominio. Predicato 0-ario: proposizione atomica A,B,... non prende argomenti e restituisce una connotazione cost per un valore di verit. Binder: lega una variabile in uno scope. Caso particolare: quantificatori. Sintassi logica del primordine: <F>:: Pn(<t1>,...,<tn>)| ||<F>|<F><F>|<F><F>|<F><F>|x.<F>|x.<F> <t>::= c|x| fn(<t1>,...,<tn>) Variabili libere FREE VARIABLES FV: def per induzione strutturale sulle proposizioni e sui termini: FV(x):={x}; FV(fn(t1,...,tn)):=FV(t1) ... FV(tn); FV(Pn(t1,...,tn)):=FV(t1) ... FV(tn); FV()=FV()=; FV(P):=FV(P); FV(PQ)= FV(PQ)= FV(PQ)= FV(P)FV(Q); FV(x.P)= FV(x.P)= FV(P)\{x}. Variabili legate BOUND VARIABLES BV: sia P[F] una proposizione, F una sottoformula. Induzione strutturale su P: BV(F):=; BV(Pn(t1,...,tn)):= ; BV():=BV()=; BV(P):=BV(P); BV(x.P)= BV(x.P)= BV(P) {x}. BV(PQ)= BV(PQ)= BV(PQ):= BV(P) se F occorre in P; BV(Q) se F occorre in Q. Formule -convertibili: Due formule P[Qx.F] e P[Qy.G], Q quantificatore, sono -convertibili se a) yFV(F) (y non viene catturata n in G n in F) b) x non legata in alcun sottoinsieme H di F t.c. yBV(H) c) G si ottiene a partire da F sostituendo tutte le occorrenze libere di x in F con y. Sostituzione [t/x] per induzione strutturale: x[t/x]=x; y[t/x]=y; fn(t1,...,tn) [t/x]= fn(t1[t/x],...,tn[t/x]); Pn(t1,...,tn)= Pn(t1[t/x],...,tn[t/x]); [t/x]=; [t/x]=; (F)[t/x]= (F[t/x]); (F1F2)[t/x]= F1[t/x] F2[t/x]; (F1F2)[t/x]= F1[t/x] F2[t/x]; (F1F2)[t/x]= F1[t/x] F2[t/x]; (x.P)[t/x]=x.P; (y.P)[t/x]=z.(P[z/y][t/x] per zFV(t)FV(P); (x.P)[t/x]=x.P; (y.P)[t/x]= z.(P[z/y][t/x] per zFV(t)FV(P); Unificatore di F e G (formule del primordine): una sostituzione t.c. F=G. Unificatore pi generale: quando altro unificatore un unificatore t.c. F=F. (A,I) mondo INTERPRETAZIONE: A insieme di denotazioni per i termini. I funzione di interpretazione che associa queste funzioni: fn: An A ( costante c, I(c)A); Pn: An {0,1}An ( P, I(P){0,1}) es. A=N, I(D) insieme dei numeri pari; I(f1(n))=n+1; I(c)=2. Allora |[D(f(c))]|(A,I)=0. ambiente ENVIRONMENT: : {tutte le variabili}A. es. |[f2(c,x)]|(A,I), =I(f2)(I(c),(x)). SEMANTICA CLASSICA della logica del primordine: Sia (A,I) un mondo, un ambiente sul mondo. Definizione per induzione strutturale: |[x]|(A,I), = (x); |,-|(A,I), =0; |,-|(A,I), =1; |[fn(t1,...,tn)]|(A,I), =I(fn)( |[ t1]|(A,I),,..., |[ tn]|(A,I),); |[Pn(t1,...,tn)]|(A,I), =I(Pn)( |[ t1]|(A,I),,..., |[ tn]|(A,I),); |[P]|(A,I), =1-|[P]|(A,I),; |[P1P2]|(A,I), =min{|[P1]|(A,I),, |[P2]|(A,I), }; |[P1P2]|(A,I), =max{|[P1]|(A,I),, |[P2]|(A,I), }; |[P1P2]|(A,I), =max{1-|[P1]|(A,I),, |[P2]|(A,I), }; |[x.P]|(A,I), =min{|[P]|(A,I),[x]| A}; |[x.P]|(A,I), =max{|[P]|(A,I),[x]| A}; ,x-: x, y (y). SEMANTICA INTUIZIONISTA |[x.P]|(A,I), ={f|f funzione che associa xf(x){|[P(x)]|(A,I), x} f programma |[x.P]|(A,I), ={<t,q>|q{|[P(t)]|(A,I),} t testimoni, q programmi. Forma normale prenessa: quando una formula della forma Q1x1...Qnxn.P dove P non contiene quantificatori e Qi{,+ i. Forma normale di Skolem: quando una formula della forma 1x1... nxn.P dove P non contiene quantificatori. Skolemizzazione: data una formula in forma normale prenessa, si rimuove ogni xi e si sostituisce in P la variabile xi con fi(xn1,...,xni) dove fi un nuovo simbolo di funzione e {xn1,...,xni} il sottoinsieme di {x1,...,xi-1} contenente solo le variabili quantificate universalmente. Es. x.y.z.w.P(x,y,z,w) y.z.P(c,y,z,f(y,z)). Non viene rispettata lequivalenza logica, ma solo la soddisfacibilit{. TEO DI COMPLETEZZA per la deduzione naturale per la logica intuizionista del primordine: ,F, se F allora F in deduzione naturale senza usare il RAA. TEO Dati ,F, lesistenza di un albero di derivazione per F con foglie non cancellate in solo semi-decidibile. TEO DI COMPLETEZZA DEBOLE per la deduzione naturale per la logica classica del primordine: ,F con finito, se TER enumerabile e se F in logica classica, allora F in deduzione naturale (compreso il RAA).

TEO DI DEDUZIONE SEMANTICA: formula F,G si ha ||- F=>G sse F||-G parte =>) ||- F=>G => F||-G assumi ||-F=>G; quindi [[F=>G]]v =1 per ogni v; quindi max{1-[[F1]]v,[[F2]]v}=1 dobbiamo dimostrare F||-G. prendiamo v tc v||-F quindi [[F]]v=1 quindi max{1-1,[[G]]v}=1 quindi [[G]]=1 parte <=) ||- F=>G <= F||-G assumiamo F||-G; prendiamo v||-F. quindi se [[F]]v=1 allora [[G]]=1 dobbiamo dimostrare [[F=>G]]v = 1 = max{1-[[F]]v,[[G]]v} se [[F]]v=0 allora [[F=>G]]v=1. se [[F]]v=1 allora deve essere [[G]]v=1, allora abbiamo [[F=>G]]v=1. oppure Parte =>) Assumiamo G||-F Per il teorema di completezza abbiamo G|-F Per il teorema di ded. sintattica abbiamo |-G=>F Per il teorema di correttezza abbiamo ||-G=>F Parte <=) Assumiamo ||-G=>F Per il teorema di completezza abbiamo |-G=>F Per il teorema di deduzione sintattica abbiamo G|-F Per il teorema di correttezza abbiamo G||-F Scrivere la funzione ricorsiva che conta il numero di quantificatori in una formula del primordine. f(T) = 0; f() = 0; f(F) = 0 + f(F); f(F1 F2) = 0 + f(F1) + f(F2); f(F1 F2) = 0 + f(F1) + f(F2); f(F1 F2) = 0 + f(F1) + f(F2); f(x.F) = 1 + f(F); f(x.F) = 1 + f(F); f(P^n(t1..tn)) = 0 Scrivere, per induzione su F , una funzione che cambi in F tutti gli atomi nellatomo A f(T) = T; f() = ; f(A) = A; f(B) = A; f(F) = f(F) f(F1 F2) = f(F1) f(F2); f(F1 F2) = f(F1) f(F2); f(F1 F2) = f(F1) f(F2) Dimostrare la completezza funzionale per la logica proposizionale classica dellinsieme di connettivi {, }. Senza il si possono esprimere solo A, A, A A, A A, . . . . Quindi non si esprime. Senza il si possono esprimere solo A, A B, A B C, . . . e quindi il non si esprime. (F1 ^ F2) F1 v F2; F1 v F2 F1=>F2; F v F T; F ^ F Dim. il caso dellimplicazione e quello degli atomi nel teorema di correttezza per la logica proposizionale classica. Correttezza dice se G|-F allora G||-F. Allora, caso A: A una foglia, quindi A G. Quindi G||-A. Dimostrato. Caso =>: Regola introduzione: [F1] ... F2 ---------------=>i F1=>F2 Quindi abbiamo che F2 G e dobbiamo dimostrare G||-F1=>F2. Prendiamo v tc [[F2]]v=1. Allora max{1-[[F1]]v,[[F2]]v}=1=[[F1=>F2]]v. Dimostrato. Regole eliminazione: F1=>F2 F1 ------------=>e F2 Quindi abbiamo che F1=>F2,F1 G e dobbiamo dimostrare che G||-F2. Prendiamo v tc [[F1]]v=1 e [[F1=>F2]]v=1=max{1-[[F1]]v,[[F2]]v} ed essendo [[F1]]v=1, abbiamo che sicuramente deve essere [[F2]]v=1, quindi G||-F2. Sia F una formula proposizionale in cui non compaiono negazioni e implicazioni e sia G una conseguenza logica di A. Dimostrare, per induzione su F, che F [G/A] una conseguenza logica di F. Ipotesi: A||-G Andiamo per induzione su F. Caso : Dimostriamo che ||- [G/A]. Sempre vero. Caso T: Dimostriamo che T ||- T [G/A]. Sempre vero. Caso A: Dimostriamo che A ||- A [G/A]. Quindi che A ||-G. Vero per ipotesi. Caso B: Dimostriamo che B ||- B [G/A]. Quindi B||-B, vero. Caso F1F2: Per ipotesi induttiva: -F1 ||- F1 [G/A] -F2 ||- F2 [G/A] Dimostriamo che F1F2 ||- F1F2 [G/A]. Prendiamo v tc [[F1F2]]v=1=min{[[F1]]v,[[F2]]v} Quindi [[F1]]v=1 e [[F2]]v=1. Quindi v||-F1 e v||-F2. Quindi v||-F1 [G/A] e v||-F2 [G/A]. Quindi v||-F1 [G/A] F2 [G/A]. Quindi v||-F1F2 [G/A]. Quindi F1F2 ||- F1F2 [G/A]. Caso F1 F2: Dimostriamo che F1F2 ||- F1F2 [G/A] Prendiamo v tc [[F1F2]]v=1=max{[[F1]]v,[[F2]]v} Quindi [[Fh]]v=1 con h{1,2}. Quindi v||-Fh. Quindi v||-Fh [G/A]. Quindi v||-F1 [G/A] F2 [G/A]. Quindi v||-F1F2 [G/A]. Quindi F1F2 ||- F1F2 [G/A].

Sia F una formula proposizionale in cui possano comparire solo , T, atomi e congiunzioni. Dimostrare, per induzione su F , che se F una tautologia allora in F non occorrono atomi e . Andiamo per induzione su F. Caso : Se ||- allora in non occorrono atomi e . Vero perch ||- non mai una tautologia. Caso T: Se ||-T allora in T non occorrono atomi e . Vero perch ||-T sempre vero e in T non occorrono n atomi n . Caso A: Se ||-A allora in A non occorrono atomi e . Vero perch ||-A non mai vero. Caso F1F2: Per Ipotesi Induttiva abbiamo: -Se ||-F1 allora in F1 non occorrono atomi e . -Se ||-F2 allora in F2 non occorrono atomi e . Dobbiamo dimostrare che Se ||-F1F2 allora in F1F2 non occorrono atomi e . Assumiamo ||-F1F2. Quindi per ogni v, si ha che [[F1F2]]v=1=min{[[F1]]v,[[F2]]v}. Quindi [[F1]]v=1 e [[F2]]v=1. Quindi ||-F1 e ||-F2. Quindi, per ipotesi induttiva, si ha che sia in F1 che in F2, non occorrono atomi e . Quindi anche in F1F2 non occorrono atomi e . Sia F una formula proposizionale in cui possano comparire solo , letterali (A, B, . . .), congiunzioni e disgiunzioni. Dimostrare, per induzione su F , che se F logicamente equivalente a allora occorre in F. Procediamo per induzione su F. Caso : Dobbiamo dimostrare che se allora occorre in . Vero perch vero e occorre in vero. Caso A: Dobbiamo dimostrare che se A allora occorre in A. A mai vero. Quindi giusto. Caso F1F2: Dobbiamo dimostrare che se F1F2 allora occorre in F1F2. Per ipotesi induttiva abbiamo: -se F1 allora occorre in F1. -se F2 allora occorre in F2. Allora, supponiamo F1F2, quindi per ogni v si ha che [[F1F2]]v=[[]]v=0 Quindi min{[[F1]]v,[[F2]]v}=0. Quindi [[Fh]]v=0. Quindi Fh. Quindi, per ipotesi induttiva occorre in Fh. Quindi occorre in F1F2. Caso F1F2: Per ipotesi induttiva abbiamo: -se F1 allora occorre in F1. -se F2 allora occorre in F2. Allora, supponiamo F1F2, quindi per ogni v si ha che [[F1F2]]v=[[]]v=0. Quindi max{[[F1]]v,[[F2]]v}=0. Quindi [[F1]]v=[[F2]]v=0. Quindi F1 e F2. Quindi, per ipotesi induttiva occorre in F1 e in F2. Quindi occorre in F1F2.

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