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l'Adige

Trento
SILVANO GRISENTI I PRECEDENTI

sabato 29 luglio 2006

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PAURA A LAVIS LINTERVENTO

Lelogio dellassessore Miglioreremo ancora


Lassessore provinciale alla protezione civile, Silvano Grisenti ha avuto parole di elogio per la macchina operativa: Il sistema trentino ha dimostrato ancora una volta di funzionare perfettamente. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a risolvere in modo rapido ed efficace una situazione di potenziale pericolo: in particolare i corpi dei vigili del fuoco volontari e la struttura provinciale, tra questi il corpo permanente dei vigili del fuoco, i tecnici dei vari servizi e lAppa. Sar nostro compito affinare ulteriormente il sistema della protezione civile trentina.

Maza e Marangoni, i ricordi dellingegnere


Quando si pensa ad una nube tossica a Trento tanti tornano con la mente allincendio che nel 1978 colp la Sloi. A comandare i vigili del fuoco 28 anni fa cera lingegnere Nicola Salvati, ora consigliere comunale di Td. Grande esperto nel settore, tanto che oggi, pur in pensione, chiamato spesso a fornire consulenze fuori provincia, spiega che la diossina un cancerogeno formidabile, che stenta a dissolversi. Tra gli incendi dello stesso tipo accaduti in Trentino ricorda quella allo stabilimento di pneumatici Marangoni e alla discarica della Maza.

Cos abbiamo vinto il fuoco in tre ore


Controlli su aria e acque Mai rischio eccessivo
di PAOLO MICHELETTO
Tre ore di lavoro per domare lincendio. Dura giornata per i 120 vigili del fuoco intervenuti alla Ricicla di Lavis dopo le 4.20 del mattino, subito dopo aver ricevuto la notizia dellincendio scoppiato al pi grosso centro di riciclaggio di rifiuti solidi urbani del Trentino. Solo in tarda serata, per, tutti i focolai sono stati spenti definitivamente. Grande allarme, ma nel pomeriggio si ha la buona notizia: nessun pericolo per la salute della popolazione. AL LAVORO. Alle 6 del mattino, per, i tecnici lavevano vista brutta: nel momento pi critico dei lavori di spegnimento dellincendio, infatti, alle famiglie che vivono nelle immediate vicinanze dello stabilimento era stato chiesto di tenere chiuse le imposte. Giornata impegnativa non solo per i vigili del fuoco e il personale della protezione civile, ma anche per i tecnici dellAppa, che fino a sera hanno analizzato campioni di aria e di acqua per tenere costantemente monitorata la situazione. I primi a giungere sul posto sono stati i vigili del fuoco di Lavis, guidati dal comandante Ivo Dorigatti. A seguire sono giunti a dare man forte i corpi di Trento, Gardolo, Mezzolombardo, Mezzocorona, Meano, Albiano, San Michele, Zambana, Nave San Felice, Pergine e Giovo. I primi rilievi sulle presenze di inquinanti nellambiente e in particolare nellarea sono iniziati gi in prima mattinata da parte dello Nbcr (Nucleare batteriologico chimico radioattivo), un settore speciale del corpo permanente dei vigili del fuoco, in collaborazione con i tecnici dellAppa. Sul posto il presidente Lorenzo Dellai, lassessore Silvano Grisenti, il dirigente della Protezione civile Claudio Bortolotti, Raffaele De Col, dirigente generale del dipartimento lavori pubblici, Silvio Zanetti, comandante dei vigili del fuoco permanenti, lufficiale di turno Roberto Lenzi e lispettore di zona Roberto Dalmonego. IL BILANCIO. Il punto sulla grande pausa stato fatto ieri dopo mezzogiorno nel palazzo della Provincia nel corso della conferenza stampa del venerd. Accanto al presidente Lorenzo Dellai, sia Bortolotti che Berlanda. Il capo della protezione civile nega qualsiasi situazione di pericolo particolarmente grave. Il laboratorio mobile per le analisi portato sul posto - spiega - ci ha consentito di tenere costantemente sotto controllo la situazione, in particolare nelle zone pi vicine allincendio, ma anche in quelle un po pi lontane, dove il vento ha portato i fumi, in particolare la valle dei Laghi. Allinizio, sul luogo delle operazioni, le concentrazioni di inquinanti erano comunque importanti: 20-30 ppm (particelle per milione) di formaldeide, 2-3 ppm di fosfina e tracce di monossido e cloro. Per precauzione, i pompieri che operavano sottovento sono stati quindi dotati di autorespiratori. Nelle vicinanze ci sono due case in unarea vicina allincendio e quattro altre abitazioni meno a rischio: in questarea il picco di sostanze inquinanti registrato nellaria ha riportato un valore di 1,2 ppm di sostanze organiche e 1,2 ppm di formaldeide. Gi dopo mezzogiorno la situazione andata verso la normalit, visto che alle 12.30 stato registrato sul posto 0,2 ppm di sostanze organiche. Si tenga presente che il valore normale di 0,1 ppm. LACQUA. Per quanto riguarda lacqua, sono stati fatti diversi prelievi, anche se ci vorr un po di tempo prima che si possano conoscere gli esiti delle analisi: Non ci aspettiamo allarmi, ripete Bortolotti. LA PLASTICA. Il problema logistico maggiore ora quello dello sgombero di tutto il materiale raccolto nel centro, in particolare la plastica: lo stabilimento di Lavis riceve infatti quotidianamente qualcosa come 12 tonnellate di rifiuti da avviare a riciclaggio al giorno. Spiega Bortolotti: Una parte dello stabilimento pu continuare a lavorare, mentre la plastica che non pu essere portata a Lavis verr trasferita fuori provincia. ENCOMIABILI. I vigili del fuoco allopera per spegnere le fiamme: ieri pi di cento al lavoro

LINTERVENTO Il laboratorio mobile fondamentale per valutare lallarme


Claudio Bortolotti/1

COSA FARE La plastica da riciclare verr inviata fuori provincia


Claudio Bortolotti/2

DOPO 40 ANNI DI ATTIVIT INIZIATA DA


C6072781

Le osservazioni dei comuni vanno valutate con calma

Su inceneritore e cdr Salvati frena lassessore


Calma e buon senso, perch ti i diritti di sapere se si fatto linceneritore un tema delicail possibile per ridurre allosso to e le conseguenze sulla qualii rifiuti residui, dal momento che t dellaria e dellambiente che se li dovranno trovare nellaria deriveranno dalla sua costrusotto forma di gas e particolati zione vanno considerate in tutdepurati al meglio. Allassesti i loro risvolti. sore Mauro Gilmozzi, che non Cos Nicola Salvati, consigliecrede alla soluzione del cdr, il re comunale di Td, risponde alcombustibile da rifiuto, il conlassessore provinciale Silvano sigliere di Td replica che se nei Grisenti che, allindomani della passati 5 anni e pi non si mai discussione a Pavoluto affrontare lazzo Thun sullagapprofonditamengiornamento al te il tema dellutipiano rifiuti, aveva lizzo di cdr di alta chiesto unaccelequalit, piuttosto razione nel procesimprobabile che lo so decisionale. La si riesca a fare enrisposta del Comutro il prossimo ferne sulla qualit del ragosto. Basti penterzo piano dei risare che sono in fefiuti, che costituirie la maggior parsce laggiornamente delle direzioni to del disastroso dei grandi forni, piano che prevedepresenti sul terriva che Trento si satorio provinciale, rebbe fatto carico che potrebbero esdella combustione sere destinatari di ben 340 mila del materiale di altonnellate allanno Nicola Salvati (Td) ta qualit, in par- scrive Salvati -, ziale sostituzione dovr essere analizzata con dei combustibili oggi utilizzati. massima cura in tutti i suoi detPer Salvati la linea di riduziotagli dalla Provincia, senza prene del Pvc dai rifiuti, che il Cocipitazioni estive del tipo: "Enmune di Trento suggerisce di tro ferragosto daremo conto di studiare, ha esattamente lo scotutte le osservazioni. La rispopo di favorire una buona produsta del Comune di Trento merizione di cdr di alta qualit utita pi rispetto e maggiore aplizzabile in forni di cementeria, profondimento togliendo di toril resto si tratter in impianti. no atteggiamenti supponenti e Senza un rispettoso vaglio di preconcetti. tutte le proposte del Comune di Salvati ricorda che limpianTrento - chiude Salvati - sar ben to di trattamento finale dei ridifficile che lo stesso, che come fiuti residui sar realizzato ad noto stato delegato allo scoIschia Podetti sul territorio del po dalla Provincia, faccia gli ulComune capoluogo. Per questo teriori passi avanti nella progeti cittadini di Trento hanno tuttazione dellimpianto finale.

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