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anno 2 n 1 Gen Feb 2012

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LIntervista

G iovani Medici Previdenti

Intervista al presidente dellOrdine dei Medici pi giovane dItalia


di M artino M assimiliano Trapani

Un Manuale per imparare a costruire il futuro pensionistico


Nella foto in alto il neoeletto Presidente dellOrdine dei Medici di Milano

R. vero: ci tengo molto. Il Consigliere pi anziano ha 67 anni ed io stesso sono il presidente di Ordine dei Medici pi giovane dItalia, nonostante i miei 48 anni appena compiuti. Ma unanomalia tutta italiana: allestero un quarantottenne sta gi raccogliendo i frutti di ci che ha seminato. Chi giovane ha freschezza di idee e prontezza di riflessi. A 35 40 anni si potrebbe tranquillamente aver gi maturato lesperienza sufficiente per guidare un Ente pubblico complesso come lOrdine dei Medici di Milano (il secondo in Italia come consistenza). Spero davvero che il nostro Paese cambi e che, per il futuro, i giovani abbiano pi strada libera e pi fiducia.

residente, appena eletto ha dichiarato alla stampa che la Sua una squadra molto giovane

Prende le redini dellOrdine di Milano mentre in Parlamento in discussione un Disegno di Legge che ridimensiona il ruolo degli Ordini. Ci spiega la Sua visione del ruolo degli Ordini? R. Nella mia idea lOrdine dei Medici deve tutelare la qualit dellatto professionale, deve farsi garante nei confronti del cittadino che il Medico che lo sta curando abbia determinati titoli e un determinato curriculum. Per far questo deve certamente cambiare la Legge istitutiva degli Ordini sanitari, che del 1946, ma buttare via il bambino con lacqua sporca sarebbe un grave errore. Leggo sui giornali che gli Ordini sarebbero addirittura responsabili dellimpoverimento dellItalia, che la loro abolizione porterebbe ad un aumento del PIL. Sciocchezze! Nella deregulation selvaggia che seguirebbe la

Chi giovane ha freschezza di idee e prontezza di riflessi

cancellazione degli Ordini, il cittadino-paziente colui che ne subirebbe le maggiori conseguenze negative. La pubblicit sanitaria diventerebbe selvaggia, latto medico verrebbe ridotto alla stregua di qualsiasi attivit commerciale ed il profitto sarebbe, in ultima analisi, lunica guida del professionista. Quali sono, a Suo parere, le criticit con le quali si deve confrontare un Medico neolaureato che si immatricola allOrdine? R. La piaga dei nostri tempi il precariato. Il medico, di solito, uno o pi lavori li trova, ma sono sottopagati. Ho parlato recentemente con una collega che prende sette (!) euro lordi allora per le guardie svolte presso una casa di cura privata. Una vergogna! Conosco colleghi che lavorano con incarichi liberoprofessionali presso i Pronto Soccorsi di alcuni grandi ospedali milanesi. E potrei continuare a lungo. Ho provato numerose volte a sensibilizzare le istituzioni su queste tematiche, ma fino adesso non si cavato un ragno dal buco. Tutte le volte che qualche collega mette per iscritto le condizioni miserrime in cui lavora, magari pagato meno dellinfermiere che in turno con lui, abbiamo convocato il Direttore Sanitario della struttura e fatto i passi necessari perch queste storture cessino. Tuttavia, molto raro che i medici abbiano il coraggio di mettere nero su confronto con i colleghi probianco queste storie di preca- venienti da altre nazioni. riato. La paura di ritorsioni La crisi, dunque, non risparfortissima. mia i giovani medici?! Anche il costruirsi una professionalit, per i giovani, sem- R. Certamente. In realt penso bra sempre pi ostico. che dal 2016, con linizio della gobba di uscita dalla profesR. vero. Allestero un chi- sione di molti medici, alcuni rurgo non potrebbe mai spe- problemi si risolveranno. Ovcializzarsi senza avere fatto verosia, dovranno per forza di un considerevole numero di cose essere abbattute molte ininterventi come primo ope- compatibilit e finalmente non ratore. Un cardiologo non ci sar pi il problema della potrebbe mai diventare tale pletora medica. Tuttavia penso senza dimostrare di aver fat- che, se non vigiliamo attentato moltissime volte un cate- mente, si avvantaggeranno di terismo cardiaco, uno studio questa situazione solo i medici elettrofisiologico, unangio- pi anziani: c il rischio che i plastica... Il fatto che un gio- pi giovani vengano sfruttati vane debba rubare il mestiere ancora di pi e pagati sempre di ai colleghi pi grandi di lui meno. Inoltre, non dobbiamo unanomalia tutta italiana trascurare il fatto che lavviache spero di scalfire rinsal- mento professionale, per coloro dando il rapporto dellOrdi- che aspirano a lavorare come ne con lUniversit. Anche libero-professionisti, diventaperch, altrimenti, i nostri to oggi pi difficile. Di fatto, le laureati sono inevitabilmen- famiglie si trovano a coprire le te destinati a soccombere nel prime spese di quanti vogliono

Il S.I.G.M., oltre ad essere impegnato nello studio della complessa normativa previdenziale e nellelaborazione di proposte volte a contrastare la drammatica previsione di un incerto futuro previdenziale per le giovani generazioni di medici, ha avviato una campagna di sensibilizzazione della categoria in tema di previdenza. A tal proposito ha prodotto, col Patrocinio del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Manuale Giovani Medici Previdenti: imparare a costruire il futuro pensionistico, in distribuzione sul territorio nazionale a tutti i medici under 35, unitamente alla rivista Club Medici News. Il manuale, in formato tascabile, stato ideato al fine di rendere fruibile il complicato sistema previdenziale di riferimento per i giovani medici, consentendo al lettore di reperire tutte le informazioni di base per costruirsi per tempo il proprio profilo previdenziale. Per gli aggiornamenti introdotti dal Governo Monti si rimanda alla Sezione Previdenza del Portale Giovani Medici (www.giovanemedico.it).

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mettere in piedi uno studio professionale. Allinizio si lavora in perdita e le tariffe professionali che un giovane pu esporre sono naturalmente (in media) molto pi basse di quelle che pu richiedere un professionista anziano. Non parliamo poi di coloro che firmano la Convenzione con il SSN per lAssistenza Primaria. Se non hanno chi li sostiene, devono per forza aggregarsi a gruppi di colleghi pi anziani, con scarse possibilit di progressione nel numero di assistiti che li scelgono come Medici di Famiglia. Ha citato il rapporto con il SSN. Quali cambiamenti riserva il futuro? R. Credo che il SSN cos come lo conosciamo oggi sia destina-

SEDE NAZIONALE E INTERREGIONALE SEDE INTERREGIONALE AREA SUD

to a cambiare. Le Regioni non hanno pi i denari per sostenere le spese del sociosanitario, in forte crescita nei prossimi anni. Questo forse provocher il ricorso a forme di assistenza privatistica. In ogni caso, il rischio che il sistema non riesca pi a tenere e i finanziamenti provenienti dalle tasse non siano pi sufficienti. un quadro a tinte fosche, dove i pi deboli economicamente sarebbero inevitabilmente destinati ad avere unassistenza sanitaria di livello inferiore rispetto ai pi abbienti. Speriamo e lavoriamo tutti, invece, per mantenere il SSN universalistico: una delle ragioni per cui la nostra vituperata Sanit, ancora oggi, si colloca sempre ai primi posti nel mondo per livelli di assistenza erogata.

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