Sei sulla pagina 1di 8

Io sono giunto alla conclusione che tutto ci che di economia mi stato insegnato alla universit dagli esperti della

a materia si rivelato totalmente falso! (F.D.Roosvelt a sir. Halifax, 10.08.1941)

COME FUNZIONA IN REALTA IL CAPITALISMO

Noi viviamo da circa 30 anni una crisi che non da sovrapproduzione o dovuta a chiss cosaltro. Questa una crisi da sottoconsumo provocata dalle manovre pseudolibriste che sono state varate in tutti questi anni e che continuano ad essere insistentemente varate come se niente fosse. Oltretutto non una crisi che coinvolge tutti, bens una crisi che mentre vede limpoverimento dell80% della popolazione (il loro potere di acquisto si infatti ridotto di 2/3), registra che la ricchezza dell1% pi ricco si intanto quadruplicata! Una crisi molto sospetta, dunque, poich proprio questa crisi dell80% della popolazione che consente larricchimento relativo di quell1%. Se andiamo nel dettaglio, infatti, vediamo che si tratta di una crisi della economia reale che non travolge affatto leconomia monetaria, n le multinazionali. Le delocalizzazioni hanno consentito alle multinazionali in cerca di facili profitti il trasferimento di buona parte delle produzioni in aree dove il costo del lavoro bassissimo, nelle quali le imposte sono ridottissime e nelle quali i costi per la sicurezza e la tutela ecologista sono quasi del tutto assenti. Nel contempo, queste delocalizzazioni hanno portato alla deindustrializzazione di vaste aree del nord, con distruzione dellindotto locale e crollo della Domanda interna, mentre la Domanda interna nei paesi che beneficiavano delle delocalizzazioni cresceva solo di un sottomultiplo rispetto alla prima per via delle basse retribuzioni e del basso welfare locale, mentre lOfferta cos conseguita continuava ad essere rivolta al 95% verso i tradizionali mercati di sbocco del nord. Lindebitamento ha peraltro costretto molti paesi emergenti a subire ricette pseudo liberiste dispensate da FMI e BM che hanno distrutto buona parte delle magre tutele sociali ivi esistenti con privatizzazione dei beni pubblici quali condizione per il rinnovo dei prestiti e la concessione di nuovi prestiti, il cui peso era intanto aumentato per effetto del crescere degli oneri finanziari e il decrescere dei prezzi internazionali delle materie prime e dei prodotti agricoli. Nel nord, intanto, la diffusione del Pensiero economico pseudo-liberista ha coperto ideologicamente lintera manovra, consentendo anche insistiti interventi deflattivi, formalmente in funzione anti-inflazione, ma in realt diretti alla compressione recessiva della Domanda interna, e interventi di sostegno sistematico dei Redditi da Capitale, i quali

sono stati criminalmente iper-remunerati e detassati al fine dichiarato ed insincero di promuovere cos lo sviluppo. Anche retribuzioni e welfare sono stati nel frattempo compressi sistematicamente con il falso alibi della lotta allinflazione e con la insincera prospettiva di contrarre il prelievo fiscale sia sui Redditi da Capitale che sui Profitti e i costi di impresa, sempre a fine di sviluppo. Uno sviluppo che, stando alle giustificazioni ufficiali, sarebbe disceso dal miglioramento (straccione) della competitivit delle imprese nazionali, da spendersi con successo sui mercati internazionali ormai irreversibilmente globalizzati. Anche la immigrazione dai paesi del terzo mondo stata favorita ufficiosamente, giustificandola con la impossibilit di frenare un esodo ormai inarrestabile, specialmente in un mondo ormai globalizzato, e ci ha ulteriormente abbassato il prezzo della vita nel nord industrializzato, favorendo la compressione di retribuzioni e welfare. Il mondo finanziario salutava intanto come benefiche queste trasformazioni, premiando in borsa le imprese che pi licenziavano al nord e pi delocalizzavano le loro produzioni. Pure gli oneri finanziari intanto crescevano, di pari passo al rafforzamento dei creditori e lindebolimento dei debitori, sempre pi indebitati per effetto della recessione interna e internazionale. Insomma, leffetto combinato di queste manovre deflattivo/recessive ha portato in realt, da un lato, alla deindustrializzazione progressiva di vaste aree del nord sviluppato e al declino consistente della Domanda internazionale espressa da queste stesse aree, soprattutto costituita dai Consumi popolari pubblici e privati. Dallaltro lato, ha portato ad alti profitti per le multinazionali e allarricchimento relativo di creditori e possidenti in genere. Una falsa rappresentazione dellinflazione e del debito pubblico ha svolto una funzione ideologica particolarmente efficace per fare passare simili manovre, insieme ad una sbagliatissima concezione dellExport-Import e del valore e significato della forza delle Monete. I media hanno la colpa di avere veicolato e diffuso un immaginario economico totalmente destituito di ogni fondamento scientifico che serviva solo da copertura ideologica a questo gigantesco processo planetario ed i politici hanno la responsabilit di non essersi accorti di nulla, o, quanto meno, di non essersi comunque opposti. Orbene, per comprendere come funziona effettivamente il capitalismo bisogna innanzitutto sgombrare il campo da tutte le bugie fattuali e logicofunzionali accreditate dal Pensiero economico oggi egemone, il cos detto Pensiero Unico in economia. Esso infatti un modello inutilmente quanto volutamente complicato, e soprattutto destituito del minimo

fondamento scientifico, che ha il solo fine di confondere i critici diffondendo una falsa rappresentazione apparentemente coerente al suo interno pur se criticabile qui e la, onde spingerli a limitare le loro critiche a questo o quellaspetto, accettando sostanzialmente il modello nel suo complesso. Ed invece, premesso che una migliore comprensione presuppone uno studio pi ampio di quello che possibile sulla base delle sole notazioni che seguono, va almeno compreso che: 1)il sistema capitalistico, come ogni sistema mercantile, basato sul Profitto, ovvero sulla vendita sul mercato di beni e servizi al fine di conseguire ricavi remunerativi dei costi. Perch ci possa accadere, com ovvio, occorre dunque che qualcuno abbia un Reddito da spendere per Consumi sul mercato. 2)ipotizzando un sistema chiuso, si converr allora che lequilibrio possibile solo se allinizio di ogni nuovo ciclo le imprese trovano gli stessi sbocchi profittevoli che avevano trovato allinizio del ciclo precedente. Perch ci accada, occorre allora che lequivalente monetario ricavato dalla vendita sul mercato dei beni e servizi prodotti dalle imprese non venga distribuito in modo anarchico, ma in modo tale che si trasformi in quantit ottimali di Risparmi, Consumi e Investimenti produttivi. 3)Pi precisamente, in paesi sviluppati come lItalia, i Risparmi medi crescono al crescere della sperequazione distributiva e decrescono se migliora la distribuzione sociale. Oggi costituiscono il 20% circa del PIL. Posto che circa la met del PIL costituito dal bilancio statale e che questo solo in parte costituito da stipendi, ci significa che il Reddito viene distribuito in modo tanto diseguale che, statisticamente, noi italiani Risparmiamo di media tra il 30 e il 40% circa del nostro Reddito, e non il 20%. Ed in effetti, conti alla mano, una famiglia media italiana di 3,5 componenti godrebbe di un Reddito privato annuo pari a circa 56.000 (900 Mld : 56.000.000 x 3,5= 56.000), cui aggiungere il valore dei servizi pubblici di cui ciascuno fruisce per il tramite dello stato, dalla sanit alla istruzione, passando per le forze armate e di polizia, valutabile al suo costo in una somma quasi pari al Reddito privato, e, calcolata altrimenti, in una somma aggiuntiva almeno intermedia tra il 50% e il 100% del suo Reddito privato. Tutte le famiglie che Risparmiano meno del 30-40% del loro Reddito, abbassano dunque la media! Gli Investimenti produttivi, invece, sono funzione diretta della Offerta che si va a produrre, e dunque funzione diretta della Domanda effettiva, al netto dellExport-Import.

4)al nostro livello tecnologico-scientifico ed organizzativo-aziendale, gli Investimenti produttivi mediamente non superano il 5% del PIL e, poich nel tempo esso non pu che migliorare continuamente, ci vuol dire che questa percentuale tende inesorabilmente a calare, divaricando una forbice con i Risparmi di fine-ciclo pari, ad oggi, a ben il 15% del PIL! 5)ne discende, da un lato, la emersione di una contraddizione macroscopica che pone con forza il quesito come faccia a ricostituirsi il ciclo Denaro-Merce-Denaro visto che il saldo Export-Import mediamente in pareggio e non riesce affatto, pertanto, a compensare questo cos vistoso deficit di Domanda interna. Dallaltro lato, ne discende la constatazione che se anche una volta si conseguisse questo equilibrio, lo si perderebbe necessariamente nel ciclo successivo se non si riducesse in proporzione lorario di lavoro e non si distribuisse in modo opportunamente pi perequato il Reddito! 6)in effetti, bisogna concludere che il capitalismo, come tutti i sistemi mercantili, non in s autosufficiente in quanto registra ad ogni nuovo ciclo un gap di Domanda pari, oggi, a ben il 15% del PIL. Esso nasce e poi prospera solo grazie alla Domanda proveniente dal suo esterno, pur se man mano che progredisce registra pure una seconda Domanda, questa volta interna perch espressa dai soggetti che, dedicandosi alla produzione capitalistica di ci che soddisfa la Domanda esterna, cominciano a Domandarsi vicendevolmente ci che non producono pi da s. Una distinzione non evidente in s ma ben comprensibile usando un minimo di astrazione. 7)quando il pianeta diventa infine tutto capitalistico, non potendo pi essere la Domanda esterna a trainare lintero sistema, stando al ragionamento, questo teoricamente si dovrebbe finalmente inceppare e quindi cominciare a impandere al ritmo dettato dalla quota di gap non pi colmata. Perch ci non sembra affatto avvenire? 8)la spiegazione tanto incredibile quanto semplice: il gap viene colmato semplicemente finanziando allo scoperto tanta Domanda autonoma dal sistema distributivo (e dunque esterna in senso non geografico, ma logico-funzionale) quanta ne occorre per chiudere il circolo D-M-D, e lo si fa con la gigantesca Moneta creditiziofinanziaria che il sistema in grado di creare dal nulla con la riserva frazionaria (v. nota 8a) e la finanza creativa (v. nota 8b).

9)insomma, lunico problema che certamente non ha il capitalismo moderno la carenza di Moneta. Si calcola infatti che la Moneta creditizia allo scoperto in giro per il mondo potrebbe gi comprare senza pagare pi di 5 volte lintero pianeta e che la Moneta cartolare allo scoperto sia ormai decine di volte tanto. Ecco come il capitalismo moderno supera di slancio il problema del gap tra i Risparmi di fineciclo e gli Investimenti produttivi di inizio-ciclo: con una Moneta virtuale che priva di copertura al momento della immissione ma che la acquista man mano che viene concretamente prodotto ci che ha reso profittevole produrre, chiudendo il circolo DenaroMerce-Denaro. Alla gente invece si dice che i soldi non ci sono e che la Domanda e le indicizzazioni sono fattore di inflazione, e si racconta pure la favoletta edificante che il Risparmio il motore del capitalismo e che il rigore finanziario la regola-base del buon governo! 10)la ragione di queste menzogne risiede nelle esigenze politiche della ristretta elite sinarchista internazionale che controlla la gigantesca Moneta creditizio-cartolare con cui innonda il pianeta perch possiede tutte le grosse banche del pianeta e la maggior parte delle minori. Questa elite possiede pure quasi tutte le multinazionali estrattive, energetiche,
Nota 8a) il sistema creditizio ha la possibilit legale di prestare anche denaro che non esiste fisicamente nelle casse delle banche ma che viene da esse creato elettronicamente dal nulla al momento del prestito. Per Basilea 2, ad esempio, con una riserva legale del 2%, le banche della eurozona potevano prestare fino a 49 volte i loro assets in quanto 49+1=50 e il 2% di 50=1! Per i colossi bancari USA consorziati fin dal 1913 della privatissima Federal Reserve, essendo minima la quantit di ordini di pagamento che finiscono in una banca che non sia anchessa una consorziata della Federal Reserve, si calcola che il coefficiente di moltiplicazione tra 1.000 e 100.000, e per alcuni autori perfino infinito! Tutti i prestiti che non vengono restituiti alla scadenza, vuoi per insolvenza, vuoi perch di favore e quindi rinnovati ad ogni scadenza, farebbero in teoria saltare il mitico rapporto 1:1 che tutti ingenuamente pensano debba esistere tra la Moneta e ci che essa compra, pena la iperinflazione. In pratica, per, questa Moneta elettronica viene accettata senza problemi nonostante sia priva di copertura, con la conseguenza che finisce per finanziare allo scoperto una Domanda esterna che consente di colmare il gap nel senso anzidetto! La copertura che manca al momento del prestito viene conseguita a posteriori, man mano che viene prodotta fisicamente la Offerta che ha reso profittevole produrre e che mai sarebbe stata altrimenti prodotta! Nota 8b) Allo stesso modo opera anche la ancora pi gigantesca Moneta cartolare allo scoperto che il sistema finanziario in grado di creare dal nulla: cos per i titoli autoreferenti, ad esempio (quelli rappresentativi di indici e quelli che incorporano solo una scommessa, come i derivati speculativi). Idem, per i titoli sovra quotati speculativamente. I colossi bancari USA, ad esempio, creano gigantesche quantit di derivati speculativi su decine di commodities e su tutti titoli partecipativi che vogliono (inclusi i famigerati subprimes). Comprando e vendendo reciprocamente tra loro questi derivati e poi rinnovandoli alla scadenza, si dotano di una sorta di Moneta virtuale a tempo che, rinnovata, non scade pi! Nel 2009, a fronte di un PIL-mondo di circa $ 40 Mld, la massa di questi derivati era stimata tra 650 e 1000 Mld!

agroalimentari, industriali e mercantili del pianeta e, quindi, gestisce pure i listini allingrosso e, a cascata, lintero sistema dei prezzi mondiali, determinando in definitiva la distribuzione del Reddito in quanto i prezzi non sono altro che la forma della distribuzione capitalistica (v. nota 10). Oggi solo lei larbitro dello sviluppo come della recessione e della loro stessa allocazione geografica, che determina semplicemente allargando o stringendo i cordoni del credito allo scoperto fatto a privati e stati. Nascondere questi due poteri per lei dunque fondamentale al fine di impedire il coagulo delle istanze per il controllo democratico della Moneta e del sistema dei prezzi e per bloccare alla radice ogni rivendicazione sociale. Quale mezzo al fine, le serve un immaginario economico che rappresenta il funzionamento del sistema in modo da giustificare il continuo contenimento di retribuzioni e welfare e la massima remunerazione e detassazione possibili dei Redditi da Capitale. Questo appunto il ruolo svolto dal Pensiero Unico in economia. Prima di tirare le somme vanno fatte anche delle precisazioni a proposito del debito pubblico e del sistema dei cambi: 11) circa il debito pubblico, va precisato che se esso nasce, com ovvio, quando le entrate pubbliche sono inferiori alle uscite pubbliche, esso causato nel concreto, prima, dalla detassazione dei Redditi da Capitale e dalla distorsione della spesa pubblica per via della corruzione e delle spese militari e di regime, e, poi, dalla iperNota 10) nelle fasi espansive, linflazione si manifesta solo nella misura in cui lOfferta aumenta meno della Domanda: se la Domanda sale di 100, poniamo, e lOfferta aumenta di 100, com evidente, il prezzo non pu infatti che restare invariato. Linflazione da Domanda si pu dunque verificare solo se c uno strozzo della Offerta, come nel caso di un embargo o nel mai visto caso della piena occupazione dei fattori della produzione, e comunque significa che in un caso del genere si avrebbe una espansione inflattiva, assai preferibile, com ovvio, ad una recessione deflattiva! Nel concreto avviene che in quasi ogni settore merceologico imperano gli accordi di cartello. Ci significa che i trust si accordano tra di loro per strozzare volontariamente lOfferta onde trasferire sui prezzi a fine di extraprofitto la quota di Domanda cos lasciata scientificamente insoddisfatta. E la stessa logica della distruzione periodica di derrate da parte dellingrosso agroalimentare, con lunica differenza che distruggere parte di ci che la natura ha creato otticamente visibile, mentre non produrre parte di ci che viene Domandato possibile coglierlo solo per astrazione, ovvero con locchio della mente. Una inflazione da trust, dunque, non certo da Domanda, in ogni caso preferibile, peraltro, alla recessione deflattiva e comunque contrastabile con il calmiere allingrosso e lanti-trust. In tempi di stagflation, poi, ovvero quando i prezzi aumentano nonostante la Domanda stagna o cala, la volontariet dellinflazione appare in modo ancora pi caricaturale: quando la Domanda cala di, poniamo, 100, i prezzi possono infatti salire solo se lOfferta cala ancor di pi (di 120, poniamo, stando allesempio), il che pu avvenire solo e soltanto per effetto di una conforme volont dei trust che intendono ridistribuire potere e ricchezza proprio grazie alla deflazione recessiva.

remunerazione dei bot (v. nota 11a). Va pure detto chiaramente che esso in realt non esiste nel senso pieno del termine in quanto di media solo il 5-10% dei bot sono detenuti da privati, mentre il restante 9095% solo virtuale perch collocato elettronicamente presso le banche e scambiato con una Moneta creditizia che, come abbiamo visto, solo virtuale e allo scoperto (v. nota 11b). 12)Circa il sistema dei cambi, va infine chiarito che leuro non deve essere n forte n debole, ma semplicemente vero: quando si espande la Domanda interna con nuovo debito pubblico collocato piuttosto che aumentando la Moneta creditizio-cartolare che finanzia allo scoperto una qualsiasi Domanda aggiuntiva, parte del processo espansivo si perde in inflazione a causa dello strozzo dei consumatori scientificamente operato dai trust. Per mantenere inalterata la competitivit relativa tra le aree che registrano tassi diversi di inflazione interna per via della diversit delle politiche espansive o non espansive operate dai singoli governi nazionali, basta allora svalutare periodicamente la Moneta del paese a pi alta inflazione rispetto a quelle dei paesi a pi bassa inflazione in misura pari ai rispettivi differenziali di inflazione (v. nota 12)! Ed invece il P.U. sostiene che leuro forte un bene perch rende meno care le Importazioni necessarie, dimenticando che per la stessa ragione rende meno care anche le Importazioni nonnecessarie e rincara tutte le nostre Esportazioni!
Nota 11a) In Italia, la BdI venne resa autonoma dal Tesoro nel 1981, rendendola con ci stesso autonoma dal Governo, e, dunque, dal Parlamento, lasciandola cos nelle mani della elite creditizio-finanziaria. La sua prima decisione fu quella di maggiorare il saggio di interesse sui bot e da allora non si riusc pi a pagare questi interessi con le entrate correnti. Il rapporto debito/PIL., che da 72 all81 era oscillato intorno al 55% prese allora a salire inesorabilmente del 3-5% allanno, fino a raggiungere nel 2005 il 125%! Nota 11b) Fino alla criminale svendita delle nostre 4 banche pubbliche collocatarie, operata bipartisan a partire dal 1994, questo debito, oltre ad essere virtuale, era anche una semplice partita di giro, venendo a coincidere la figura del debitore (lo Stato) con quella del creditore (le banche pubbliche)! Il colmo, infine, che il P.U. consiglia di rimborsare in modo reale un debito che abbiamo visto essere solo virtuale, ovvero con tagli di welfare e inasprimenti fiscali sulle fasce medio-basse di Reddito. La conseguenza paradossale che il rapporto debito/PIL peggiora progressivamente anzich contrarsi, perch ogni contrazione della Domanda interna operata al fine dichiarato di ridurre il debito pubblico induce effetti recessivi sul PIL che sono circa 4 volte superiori ad ogni rimborso, mentre si contrae nel contempo pure il gettito fiscale in ragione del 40%: operando tagli e inasprimenti fiscali pari a 100 per operare un rimborso di 100 onde alleviare un rapporto debito/PIL di, poniamo, 1000/1500, questo rapporto, anzich diventare 900/1500 (dove 900 1000-100) diventa prima 900/1100 (perch il PIL si contrae da 1500 a 1100) e, infine, 1060/1100 (perch vengono meno pure introiti tributati pari al 40% di 400, ovvero -160). Nota 12)Se negli USA si registra una inflazione del 2% e nella UE una del 5%, basta svalutare leuro del 3% sul dollaro perch resti invariata la competitivit relativa dellExport-Import USA/UE.

SINTESI Per uscire dalla attuale recessione da sottoconsumo, bisogna semplicemente pompare la Domanda interna e, quindi, occorre travasare risorse dai Risparmi verso i Consumi pubblici e privati maggiorando le retribuzioni, potenziando il welfare e invertendo le aliquote tributarie sulla Rendita rispetto a quelle sul Salario e sul Profitto. In pratica, il contrario esatto di tutto ci che si fa da 30 anni a questa parte! Conseguentemente, occorre riformare larchitettura creditizio-finanziaria per metterla al servizio del capitalismo, e non viceversa mettere il capitalismo al servizio dellarchitettura creditiziofinanziaria e del sistema di privilegi ad essa connesso, com stato fino ad oggi (v. nota conclusiva).
Nota conclusiva) per uscire dalla attuale recessione da sottoconsumo, bisogna: 1)recuperare il controllo centralizzato del cambio introducendo ai confini della UE gli stessi controlli valutari anti-speculazione e anti-delocalizzazione vigenti in quasi tutti i paesi preunitari fino agli anni 80. 2)porre sotto controllo democratico la Moneta cartolare introducendo adeguati vincoli borsistici anti-speculazione e vietando i derivati speculativi e le scommesse in genere grazie al divieto del credito alla borsa e grazie alla tassazione delle rivendite di titoli che vengono praticate a breve distanza di tempo dal loro acquisto. 3)porre sotto controllo la Moneta creditizia nazionalizzando la BdI spa (oggi al 66% propriet di Intesa e Unicredit) ed elevando la riserva bancaria delle banche private sino al 100% dei loro depositi, nonch creando un adeguato polo bancario pubblico presso cui convogliare il risparmio privato, collocare elettronicamente il debito pubblico e con cui gestire a prezzi calmierati i servizi di cassa e sconto per le imprese private. 4)finanziare con Moneta creditizio-cartolare allo scoperto o con deficit-spending collocato elettronicamente presso il polo bancario pubblico tanta Domanda autonoma dal sistema distributivo quanta ne serve per colmare il gap tra i Risparmi di fine-ciclo e gli Investimenti produttivi di inizio-ciclo. 5)contrastare la inflazione da trust con il calmiere allingrosso e lanti-trust, indicizzare al 100% retribuzioni, pensioni e piccoli Risparmi e infine svalutare periodicamente leuro in misura pari alleventuale differenziale di inflazione residuo. Questo ci che va fatto per fondare finalmente la Europa dei popoli sulle macerie della Europa della finanza costruita a Maastricht. Per farlo, occorre fare cultura intorno al nuovo paradigma economico espansivo in regime di inflazione controllata ed euro vero, chiamando alla lotta tutto il mondo del lavoro (inclusivo di maestranze, imprese esterne rispetto al club, ceti mercantili, ceti medi e utenti dei servizi sociali) e proponendo questo programma anche agli altri paesi preunitari. In caso di mancata adesione, praticare la secessione valutaria con i paesi che aderiscono, o, altrimenti, affiancare alleuro una seconda Moneta a corso forzoso, non convertibile e ad uso esclusivamente interno, nella quale esprimere il debito pubblico e praticare i pagamenti dallo e allo stato. Allo scopo, serve uno sforzo di diffusione della cultura e, comunque, va promossa una stagione di lotte sociali per il recupero del potere dacquisto perduto in questi 30 anni dall80% abbondante della popolazione a causa della mancata rilevazione ufficiale della inflazione effettiva, che, viaggiando al ritmo del 2-3% annuo, stata pari nel concreto a circa i 2/3 dei livelli degli anni 80. www.circolodegliscipioni.org

Potrebbero piacerti anche