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Animazione e politiche di genere Cos come non c un sapere neutro, non ci sono produzioni neutre Situazione della produzione

di serie TV negli ultimi anni. (Non mi occupo dei lungometraggi..) Premessa sulla serie televisiva: si producono a livello internazionale (prevalentemente in coproduzione, fra due-tre paesi), serie in animazione con queste caratteristiche, determinate dalle fasce di et: Prescolare 3 5 anni; Scolare: 6 - 8; 8 -10; 10 12; Teen agers 13 18; Young adults 19 22; All audience. Il modulo minimo di 26 episodi (x 5, 13 o 26 minuti). Le coproduzioni europee da anni prevedono, nellindividuazione dei soggetti e nello sviluppo delle sceneggiature, alcuni punti discriminanti: no a sessismo, razzismo, violenza; valorizzazione di elementi culturali in favore delle pari opportunit, lotta agli stereotipi M/F, etc. Il rispetto di questi punti dobbligo, soprattutto per rientrare nelle politiche di sostegno economico del Piano Media della Comunit Economica Europea. In effetti negli ultimi anni in coproduzione sono state realizzate serie (e anche lungometraggi) di notevole interesse, caratterizzate da contenuti molto pi equilibrati, soprattutto per la fascia prescolare e kids. Cito, tra le pi note: Charlie e Lola, Stella and Sam (coppie fratello sorella), Anabel, Peppa Pigs, etc. Se analizziamo anche le serie prodotte in Italia nel contesto europeo, queste impostazioni di solito sono rispettate; ma a volte si trova il modo per bypassarle, scegliendo contesti in cui la riproposta di alcuni stereotipi diventa meno avvertibile e indolore: famiglie di animali, mondi fantastici, o semplicemente storie incentrate su gruppi di amici, in cui non si affrontano temi specifici. Oppure abbiamo dei soggetti con contenuti accuratamente disinfettati. Sessismo pi sottile, mediato. Ad esempio dilagano (almeno in Italia) serie su tematiche sportive, che consentono di mettere in scena donne forti, scattanti, iperperformanti, finch impegnate ovviamente nella competizione sportivache diventano simpatiche adolescenti remissive nelle faccende amorose. Per non affrontare direttamente certi temi e non offendere nessuno (ad esempio mostrando modelli di comportamento innovativi), semplicemente si evita, si gira attorno. Di solito nella fascia dai 10-12 anni in su si tende a differenziare il target, distinguendo serie per maschi e femmine. Dovremmo parlare per esteso dei criteri con cui si effettua lindividuazione dei temi e dei contenuti adatti al target differenziato: basta pensare che in Norvegia, Finlandia, Danimarca alcuni studi sui contenuti hanno dato questi risultati: si rileva la preferenza dei maschi per i temi: azione, avventura; e la preferenza delle femmine per: psicologia, filosofia, storia. E veniamo alla situazione italiana: lItalia penalizzata dal fatto di avere un unico produttore importante, che la RAI; altre emittenti, come Mediaset o Sky, che non hanno mai prodotto animazione, si limitano ad acquistare i prodotti allestero e programmarli. Una legge, faticosamente ottenuta dalle due associazioni del settore, nel 1998 ha stabilito che una quota della produzione RAI destinata al settore bambini- ragazzi, sia prodotta in animazione. Un caso tutto italiano (che ahim vendiamo anche allestero): le Winx (a cui segue direttamente: Mia and Me) Nasce da un forte produttore italiano (Iginio Straffi, Rainbow), che allinizio ha sostenuto lonere pi importante della produzione; in seguito ottiene grande successo, anche per la diffusione capillare del merchandising e attualmente uno dei fiori allocchiello della produzione di Rai 2 per lanimazione. Evito i giudizi, analizziamo contenuti e personaggi: - ambientazione in un mondo fantastico (c una ripresa del tema della scuola di magia, forti del successo di H.Potter); evitiamo quindi pericolosi riferimenti alla vita reale, di scuola, di coppia; - le Winx hanno poteri magici; quindi: hanno poteri eccezionali, doti eccezionali, che utilizzano nel corso di lotte contro le forze del male (rappresentate da altre donne: le streghe!). Oppure sono principesse, quindi inserite in una situazione di potere con un ruolo secondario. Quando NON hanno i poteri magici, sono donne normali, anzi deboli e dotate di scarsa energia. I maschi della situazione invece, anche senza poteri magici, sono ugualmente coraggiosi e prestanti. Quindi: per legittimare una condizione di potere attribuita a donne, dobbiamo passare attraverso una condizione eccezionale (poteri magici). In un episodio, quando vengono temporaneamente sospesi i poteri speciali alle fatine, succedono due cose: sono goffe e incapaci (i maschi invece sono agili e forti); sbrigano manualmente la faccende di casa e come si divertono! - le Winx sono (secondo i Character designers di Rainbow!) bellissime; hanno misure ovviamente impossibili, galoppano su tacchi altissimi, con minigonne inesistenti, etc; - sono seduttive, irresistibili;

- passano il tempo a mettersi lo smalto sulle unghie dei piedi, a truccarsi, etc; ogni nuova impresa comporta un nuovo modello di tutina o vestito; - ufficialmente sono coraggiose e combattive; ma manifestano reazioni emotive continue e fastidiose su qualsiasi evento (anche di lieve entit) con: gridolini, sospiri, lagne, etc; sono quindi visibilmente preda della loro emotivit. Il gruppo di Winx si autogratifica continuamente con motti del tipo: Siamo le pi forti! Le pi brave! etc: no autocritica. Tutte hanno una forte dipendenza (bisogno emotivo) dal fidanzato di turno. - manifestano a volte un vago desiderio di indipendenza dai genitori : non sopporto chi mi detta le regole, oppure mi dicono quello che devo fare ma si tratta di piccole crisi adolescenziali, subito risolte. - e veniamo ai rapporti con gli uomini: le nostre (6) sono presentate come: fidanzatissime; lobiettivo di tutte assolutamente il matrimonio (con principe, possibilmente azzurro); nel film 3d ad esempio Bloom viene chiesta in sposa e inizia immediatamente la consultazione di cataloghi su vestiti e torte. Sessualit: sono ammessi baci sulla bocca, ma senza il matrimonio, che viene sempre rimandato, non si va pi in l (rischio!). La presenza e lapprovazione del fidanzato sono determinanti; un piccolo equivoco o una trascuratezza (o un malinteso) provocano lacrime a fiumi, star chiuse nella stanza per giorni a deprimersi, etc. Non ci sono solo i contenuti: c purtroppo anche lestetica, che viene visibilmente offesa da un profluvio di: cuoricini, lucine, polverine, elementi decorativi, animalini, gadget, dorature, etc. Colori dominanti: rosa, fucsia, viola turchese, giallo (oro); blu cobalto, tutta la gamma dei colori pastello. Un mondo Barbie, per citare uno dei peggiori orrori esistenti. Perch si pensa che questi colori e forme siano i pi ambiti e graditi dal pubblico femminile? A questo punto devo necessariamente dirvi alcune cose sulla situazione italiana: negli ultimi anni, alla RAI, sono stati presentati molti progetti di produzione di serie creati da autrici impegnate e caratterizzati da contenuti di genere molto avanzati; ad esempio: Il Diario di unastronauta, o Donne alla sbarra; questi progetti sono sempre stati rifiutati nelle sessioni di Pitch perch ritenuti di parte (appunto!). Molte autrici di animazione, italiane e straniere, da anni non fanno pi progetti per la produzione in serie; si limitano a realizzare (spesso ad autoprodurre) dei cortometraggi, che sono tra le opere pi interessanti e originali degli ultimi anni e di cui allego un elenco (anche se purtroppo sommario!).

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