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Viaggio Nel Tempo Sospeso e Magico Della Patagonia
Viaggio Nel Tempo Sospeso e Magico Della Patagonia
SECOLO DITALIA
APPENA USCITI
Ecco, dunque, che il diario di viaggio rassomiglia al resoconto di una ne annunciata, di un mondo che scompare, ucciso anche dallindifferenza di quanti preferiscono non vedere. E cos, i frammenti catturati da Seplveda e dagli scatti di Mordzinski appaiono sempre pi come le pagine strappate di un diario da ultimo viaggio in un altrove che un tempo era realt, ma che adesso solo memoria di ci che stato. Cos come lultima corsa del Patagonia Express, il mitico treno a vapore che percorre la tratta di 402 chilometri ai piedi delle Ande, tra Esquel e El Maiten, nella provincia di Chubut. O le gesta del famigerato bandito Butch Cassidy, che nel 1901 decise di abbandonare gli Stati Uniti alla volta di Buenos Aires per poi spingersi ancora pi a sud, verso le fredde steppe patagoniche. O ancora, il rito della marchiatura dei vitelli compiuto dai giovani gauchos del sud, mandriani abilissimi a cavallo e eri del proprio ruolo sociale e, al contempo, della propria condizione solitaria. Nel libro c una sequenza di elementi da incastonare nel mosaico della memoria, che drammaticamente reale, poich, come ricorda Seplveda, si sente nostalgia delle cose strappate, non delle fantasie. Lungo questo itinerario, lo scrittore cileno riempie le pagine del proprio resoconto con ricordi che non sono altro che possibilit per ssare nella mente e nel cuore lessenza dei luoghi visitati, esempi di pura poesia, necessari per evadere dalla realt grigia della contemporaneit, senza per questo ngere che non esista: Quando leggiamo e scriviamo afferma mettiamo in atto una fuga, la pi pura e legittima delle evasioni, e ne usciamo pi forti, rinnovati, forse migliori. Ma se di fuga si tratta, una fuga non fuori dal mondo, ma verso la sua parte pi intima, alla scoperta dellanima delle cose e degli esseri umani. Quella stessa anima che guerre di conquista e saccheggi hanno tentato di annichilire, ma che prima o poi riemerge, rivivendo come una fenice o come para-
dosso: La Patagonia e la Terra del Fuoco sono sempre state considerate territori da saccheggiare senza riguardo. In nome del bestiame e del progresso sono state sterminate intere etnie, razze, foreste, e quando non rimasto pi nemmeno un indio vivo, se ne sono cercati i resti, le mummie, per mandarle nei musei del mondo. Eppure, nelle fredde terre della Patagonia sfruttate dai fautori dellegoismo ancora possibile la magia, degna di tutti quei luoghi non articiali che trasudano vita. E cos, pu accadere che ai conni dellestremo sud ci si imbatta in una valle del tutto simile alla Contea tolkieniana di Bilbo e Frodo Baggins, nel quale incontrare un folletto vestito di rosso soprannominato Coquito, con naso e orecchie a punta, che pronuncia frasi in un idioma sconosciuto che ricorda il gaelico, ma che a un tratto sparisce nel nulla. E a chi chiede di svelare la magia e lidentit del suo pittoresco testimone, lunica risposta possibile che non si mai saputo il suo nome, n la sua et, n da dove venisse, n dove fosse andato, perch questo il destino dei folletti.