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0 - PREMESSA
Il numero 3 di Detective & Crime è uno speciale dedicato interamente al giallo di Cogne col
titolo "Giallo di Cogne: "Madre Assassina" o "Killer dall'Esterno"? Cento pagine di Analisi
Investigativa dedicate all'uccisione del piccolo Samuele Lorenzi.
Il periodico propone alcune soluzioni e quesiti scientifici cui la scienza può e deve rispondere, rappresenta
gli scenari omicidiari per entrambe le piste “Madre Assassina” e “Killer venuto dall’esterno”, risponde alle
domande fondamentali del giallo, disegna un profilo criminale dell’assassino.
La copertina propone alcune foto della stanza del delitto, l'interno diverse foto relative la scena del crimine.
Fra i punti salienti dell'Analisi di Detective & Crime ve ne sono quatto di grande interesse,
eccoli:
1) il bisogno assoluto di una superperizia che stabilisca una volta per tutte se il pigiama e le ciabatte
macchiati di sangue erano indossati dall'assassino mentre uccideva Samuele Lorenzi o no, che stabilisca se
l'assassino ha colpito con la mano destra o con la sinistra, l'esatto momento dell'aggressione, quale sia il
momento esatto dell'aggressione.
2) la certezza di un'intrusione organizzata, calcolata e pianificata, ma non la certezza di un omicidio
premeditato, può essere anche che trattasi di omicidio d'impeto occasionale in seguito a intrusione fallita ed
alla reazione del bambino che era sul punto sbagliato (il letto matrimoniale) nel momento sbagliato (quando
la madre è uscita e l'assassino è entrato);
3) la rivista propone risposta ad alcuni quesiti fondamentali del giallo quali A) la presenza dell'arma
assassina sulla scena del crimine, B) come ha fatto l'assassino a non essere visto da Annamaria, C) se
l'assassino ha agito da solo o con complici, D) come ha fatto l'assassino a non essere visto da Annamaria
Franzoni, E) cosa può indurre l’eventuale complice a non denunciare l’assassino di Samuele, F) come ha
fatto l'assassino ad entrare in casa.
4) Il profilo criminale dell'assassino, cioè, come ha organizzato, pianificato ed eseguito il progetto criminale,
un profilo detto MOCCI e che non ha nulla a che vedere col profilo psicologico, con quello logico, ecc.
5) L'alta probabilità che lintrusione sia stata organizzata da due o più persone.
1 - I PUNTI SALIENTI
(SPECIALE COGNE. DETECTIVE & CRIME)
A. I QUATTRO QUESITI SCIENTIFICI. B. LE CERTEZZE DEL GIALLO - OMICIDIO
PREMEDITATO O CIRCOSTANZIALE IN SEGUITO A INTRUSIONE FALLITA? C. LE
RISPOSTE FONDAMENTALI DEL GIALLO. D. IL PROFILO CRIMINALE
DELL’ASSASSINO.
A - I QUESITI SCIENTIFICI
Devono essere assolutamente risolti i quattro interrogativi che possono produrre quattro
certezze scientifiche di importanza capitale per la vicenda giudiziaria, e che possono determinare
l’esatto indirizzo investigativo. Occorre quindi assumere la certezza scientifica, totale, al 100%,
senza alcun’ombra di dubbio, sui seguenti quattro fondamentali Dati del Problema “Omicidio di
Samuele Lorenzi”.
Ma solo una superperizia può dare questa certezza.
Primo quesito. Il pigiama di Annamaria Franzoni è stato macchiato di sangue mentre l’assassino colpiva
Samuele, oppure no? Le macchie sono state prodotte dall’effetto dei colpi su Samuele mentre la casacca
era in posizione quasi verticale e indossata da un soggetto, o sono state prodotte mentre il pigiama era
sopra il letto e/o in altra posizione? La morfologia delle macchie cosa fa ritenere? Ogni macchia, da cosa è
stata prodotta?
Secondo quesito. Le ciabatte di Annamaria Franzoni sono state macchiate di sangue mentre l’assassino
colpiva Samuele, oppure no? La macchietta sotto la suola della ciabatta sinistra che il RACIS ritiene essere
stata proiettata sulla stessa mentre l’assassino colpiva Samuele, lo è realmente ed al 100%, oppure no e
può essere stata prodotta dal camminamento, dal calpestio e dai movimenti della Franzoni sulla scena del
delitto?
Le macchioline all’interno della ciabatta sinistra che il RACIS ritiene essere sangue di Samuele schizzato al
momento dell’aggressione, sono esse realmente macchioline di sangue, oppure no? In caso positivo, tale
sangue è di Samuele, oppure no? E se tali macchioline di sangue sono del sangue di Samuele, hanno esse
una correlazione certa con l’omicidio, oppure no?
Terzo quesito. Qual è il momento esatto dell’aggressione a Samuele? E’ possibile determinarlo in base ai
parametri ed ai dati tanatologici prodotti dal medico legale prof. Francesco Viglino, oppure no? E’
possibile determinarlo riesaminando l’intero fascicolo e/o con nuove iniziative di acquisizione dati, oppure
no?
Quarto quesito. L’assassino ha colpito Samuele con la mano destra o con la sinistra? Le scie prodotte
sulla parete e sul soffitto dai suoi movimenti di aggressione, da quale mano sono stati prodotte? Dove e
come era posizionato l’aggressore? Quali sono le caratteristiche certe dell’arma?
Le risposte ai suddetti quesiti, specialmente quelli n° 1, 2 e 3, se produrranno dati col crisma della certezza
scientifica, produrranno anche una sentenza sull’Ipotesi “Madre Assassina” e, finalmente, non ci sarà più la
spaccatura “colpevolisti”-“innocentisti”. Se i quesiti 1 e 2 daranno ragione al 100% al RACIS, allora
l’assassino indossava il pigiama e calzava le ciabatte, allora Annamaria Franzoni ha mentito su diverse
circostanze, allora l’impianto accusatorio è validissimo; se invece le risposte non andranno verso le
conclusioni del RACIS (incertezza e/o improbabilità e/o impossibilità) allora si dovrà guardare verso
l’Ipotesi “Assassino venuto dall’esterno”.
C - LE RISPOSTE FONDAMENTALI
La presenza dell'arma assassina sulla scena del crimine
Il perché l'assassino abbia portato con sé l'oggetto con cui ha colpito Samuele è correlato allo scopo e
intento primario dell'intrusione. In caso di omicidio premeditato, è stata portata per l'obbiettivo morte, cioè,
la distruzione della testa di Samuele.
In caso di omicidio d’impeto in seguito a intrusione fallita l’arma era utile al progetto criminale, oppure fa
parte del kit abituale e d’uso dell’assassino, verosimilmente legata alla sua attività lavorativa e/o al tempo
libero.
2 - IL SOMMARIO
SPECIALE COGNE DI "DETECTIVE & CRIME"
L’IMPIANTO ACCUSATORIO
“IPOTESI LAVORINO”
L'unica alternativa all'Ipotesi "Madre Assassina" è che il killer venuto dall'esterno era ancora in casa
quando Annamaria è tornata.
3 - INTRODUZIONE
(SPECIALE COGNE. DETECTIVE & CRIME)
Il delitto di Cogne è assurto al “giallo dei gialli” nazionali per una serie di motivi che vanno dall’enorme
pressione mass mediatica alle caratteristiche della vittima, alla brutalità ed al tecnicismo dell’omicidio, agli
immediati sospetti contro Annamaria Franzoni, la madre della piccola vittima, a questioni sociologiche,
psicologiche e tecniche, al fatto stesso che sia un omicidio irrisolto, al dato di fatto che ormai si sa quasi
tutto dei protagonisti del fatto e delle indagini.
Detective & Crime si è interessato della vicenda sin dall’inizio in diversi modi: ammonendo i soloni della
psichiatria e gli arrampicatori della visibilità dal buttare la croce addosso alla madre solo “perché lo
dicevano gli inquirenti” e “perché conveniente dal punto di vista della visibilità mass mediatica”;
ammonendo chi con troppa facilità interpretava i comportamenti della madre come “strani” e quindi …
“colpevoli”; proponendo piste e Ipotesi di lavoro; pubblicando solo argomenti seri.
Attualmente la madre è l’unica indagata: gli Inquirenti hanno sviluppato l’Ipotesi “Madre Assassina”, lo
stesso hanno fatto i colpevolisti. I dubbiosi, gli innocentisti e i vari soggetti impegnati nella difesa della
Franzoni hanno formulato molte ipotesi.
Sostanzialmente le Ipotesi sono e devono essere due: “ Madre Assassina” e “Assassino dall’Esterno”, a
prescindere dagli scenari, dai ruoli e dai moventi dell’assassino nella sua intrusione omicidiaria e dalla
presenza di eventuali complici.
Questo è un numero speciale dedicato esclusivamente al caso di Cogne ed analizza in modo scientifico,
tecnico, investigativo, criminalistico e criminologico l’Evento “Omicidio Samuele Lorenzi”. Soprattutto
valuta le due Ipotesi contrapposte mettendole sullo stesso piano, cercando di valutarne i pro e i contro. Vi
è da aggiungere che l’Ipotesi “Killer dall’Esterno” mette sullo stesso piano sia l’intrusione con scopo
omicidiario, sia l’intrusione per altri scopi sfociata in un omicidio d’impeto, così come dà al 50% l’azione
intrusiva organizzata da una o da più persone!
Propone anche una serie di TAPEC (Tabella delle Possibilità Esecutive del Crimine) valutando sia le
caratteristiche totali che l’assassino potrebbe avere in tutti gli scenari (Quadri), sia gli alibi, i movimenti e le
teoriche possibilità esecutive di tutti i soggetti che hanno avuto un ruolo nella vicenda.
Produco diverse fotografie di quelle che scattai a Cogne nel giugno del 2002 nella stanza del delitto su
invito delle famiglie Franzoni e Lorenzi: tali foto sono di mia esclusiva proprietà e servono a studiare ed
analizzare, a interpretare ed elaborare!
L’anno scorso, quando alcune mie fotografie della stanza del delitto furono pubblicate dal settimanale
Panorama a corredo di un mio articolo, assistemmo a un’indecorosa cagnara ed a una faziosa levata di
“scudi morali” da parte della c.d. “difesa della Franzoni”. Ebbene, un personaggio di detta difesa, invece,
alla conferenza stampa tenuta in Milano nel giugno 2003, ha mostrato pubblicamente molto di più di quello
che lo aveva “scandalizzato”, difatti, ha mostrato quel sangue (e di più), bacinelle colme del sangue di
Samuele e di acqua, le scaglie ossee di Samuele, e molto di più, per poi avallare ulteriori pubblicazioni di
sangue, materia cerebrale, scaglie ossee, ecc. La coerenza è una dote! E’ come il coraggio! O ce l’hai,
oppure no!
Le foto della scena del crimine da me scattate a Cogne sono mie, e le pubblico con mera motivazione
scientifica, tecnica e investigativa. Scattai le suddette su invito delle famiglie Lorenzi e Franzoni e con la
certezza da parte di tutti che sarebbero state oggetto di pubblicazione: il resto è da chiacchiere di cortile, è
pretestuoso, è strumentalizzazione, è bisogno di polemica e di seminare odio e zizzania! Naturalmente
restituisco tutto al mittente!
Dico anche che alcuni miei collaboratori hanno ripreso con varie videocamere la scena del crimine, che i
nastri e i dischi li ho solo io, che mi sono arrivate offerte di acquisto che ho sempre rifiutato per ovvii motivi
di coerenza e professionalità!
Detective & Crime, alla fine di questo numero, propone una superperizia che risponda scientificamente
e senza ombra di dubbio ai seguenti e fondamentali quesiti della vicenda:
I - Il pigiama di Annamaria Franzoni è stato macchiato di sangue mentre l’assassino colpiva Samuele,
oppure tali macchie sono da attribuire ad altre cause e ad altre circostanze?
II - Le ciabatte di Annamaria Franzoni sono state macchiate di sangue mentre l’assassino colpiva
Samuele, o no? La macchietta che il RACIS ritiene essere di proiezione, lo è realmente, o no?
III - L’assassino ha colpito Samuele con la mano destra o con la sinistra? Le scie prodotte sulla parete
e sul soffitto dai suoi movimenti ascendenti, da quale mano sono stati prodotti? Dove e come era egli
posizionato?
IV - Qual è il momento esatto dell’aggressione a Samuele?
Questi dati scientifici sono di importanza fondamentale per decidere se proseguire verso l’attuale
direzione investigativa o se cambiare direzione: questi dati scientifici dovevano essere acquisiti con totale
certezza scientifica molti mesi or sono! Non è mai troppo tardi!
Carmelo Lavorino
4 - CONCLUSIONI
I - Tutti gli elementi sono ambigui, a doppia chiave di lettura, quindi interpretabili sia a favore
dell’Ipotesi “Madre Assassina”, sia dell’Ipotesi “Killer dall’Esterno”.
Con questi dati ambigui e con questa ambiguità non si può arrivare alla Verità!
Occorre, invece, individuare elementi discriminanti, totalizzanti ed assorbenti delle ambiguità stesse!
II - Devono essere assolutamente risolti quattro interrogativi che, a loro volta, se risolti e
quindi portatori di verità scientifica, produrrebbero quattro certezze scientifiche di importanza
capitale per la vicenda giudiziaria e l’esatto indirizzo investigativo; occorre quindi assumere la
certezza scientifica, totale, al 100%, senza alcun’ombra di dubbio, con la piena affidabilità, sui
seguenti quattro fondamentali Dati del Problema “Omicidio di Samuele Lorenzi”, ma solo una
superperizia può dare questa certezza:
Quesito 1 - Il pigiama di Annamaria Franzoni è stato macchiato di sangue mentre l’assassino colpiva
Samuele, oppure no? Le macchie sono state prodotte dall’effetto dei colpi su Samuele mentre la casacca
era in posizione quasi verticale e indossata da un soggetto, o sono state prodotte mentre il pigiama era
sopra il letto e/o in altra posizione? La morfologia delle macchie cosa fa ritenere? Ogni macchia, da cosa è
stata prodotta?
Quesito 2 - Le ciabatte di Annamaria Franzoni sono state macchiate di sangue mentre l’assassino colpiva
Samuele, oppure no? La macchietta sotto la suola della ciabatta sinistra che il RACIS ritiene essere stata
proiettata sulla stessa mentre l’assassino colpiva Samuele, lo è realmente ed al 100%, oppure no e può
essere stata prodotta dal camminamento e dal calpestio?
Le macchioline all’interno della ciabatta sinistra e che il RACIS ritiene essere sangue di Samue le schizzato
al momento dell’aggressione (a) sono realmente macchioline di sangue, oppure no?
In caso positivo, tale sangue è di Samuele, oppure no? In caso positivo, tali macchioline di sangue hanno
una correlazione certa con l’omicidio, oppure no?
Quesito 3 - Qual è il momento esatto dell’aggressione a Samuele? E’ possibile determinarlo in base ai
parametri ed ai dati tanatologici prodotti dal CTPM Francesco Viglino, oppure no? E’ possibile
determinarlo riesaminando l’intero fascicolo e/o con nuove iniziative di acquisizione dati, oppure no?
Quesito 4 - L’assassino ha colpito Samuele con la mano destra o con la sinistra? Le scie prodotte sulla
parete e sul soffitto dai suoi movimenti di aggressione, da quale mano sono stati prodotte? Dove e come
era posizionato l’aggressore? Quali sono le caratteristiche certe dell’arma?
III – Le risposte ai suddetti quesiti – specialmente quelli n° 1, 2, 3, , se produrranno dati col crisma
della certezza scientifica, produrranno anche una sentenza sull’Ipotesi “Madre Assassina” e, finalmente,
non ci sarà più la spaccatura “colpevolisti”-“innocentisti”. Se i quesiti 1 e 2 daranno ragione al 100% al
RACIS, allora l’assassino indossava il pigiama e calzava le ciabatte, allora Annamaria Franzoni ha mentito
su diverse circostanze, allora l’impianto accusatorio è validissimo; se invece le risposte non andranno verso
le conclusioni del RACIS (incertezza e/o improbabilità e/o impossibilità) allora si dovrà guardare solo verso
l’Ipotesi “Assassino dall’Esterno”.
IV - L’Ipotesi Lavorino “L’assassino era ancora in casa quando Annamaria Franzoni è tornata da
accompagnare Davide alla fermata dello scuola, è entrata ed ha chiuso la porta a doppia mandata
lasciando le chiavi nella toppa; l’assassino è fuggito dopo che Annamaria è entrata ed è scesa, lo ha fatto
girando due volte le chiavi che Annamaria aveva lasciato nella serratura, ha aperto la porta e si è
dileguato”, risulta essere l’unica alternativa all’Ipotesi “Madre Assassina”.
Lo è, anche, perché redime la questione “Velocità dell’azione esecutiva”, “Eccessiva ristrettezza dei
tempi”, “Perché l’assassino non è stato notato da Annamaria Franzoni quando questa tornava da
accompagnare Davide?”.
V – L’Ipotesi “Assassino dall’Esterno” costringe a valutare non solo la variabile “Omicidio premeditato
e precedentemente fantasticato”, bensì anche “Omicidio in seguito a intrusione fallita e scoperta, intrusione
organizzata ed agita per altro motivo diverso dall’omicidio premeditato (erotomania? tentativo di prendere
qualcosa con fortissimo valore simbolico e psicologico? tentativo di inserire un messaggio, un oggetto, un
simbolo? tentativo di un “dispetto-vendetta”? una ritorsione contro i Lorenzi con radici e movente del tipo
sociale, politico locale, di interessi, di ostracismo etcnico?).
In entrambi i casi sono ipotizzabili interventi combinati di una o più persone, di un committente e/o
ispiratore, del soggetto esecutore e del complice/i con funzioni di copertura.
E in entrambi i casi occorre sempre e comunque risolvere i seguenti quesiti che, in ogni modo,
concorrono a disegnare un profilo della ‘Combinazione Assassina’: “Come ha fatto l’assassino a cogliere il
momento propizio? Come aveva pensato di entrare se avesse trovato la porta chiusa a chiave? Come si
era organizzato per superare tale handicap? Come si era organizzato per non farsi notare da Daniela
Ferrod che poteva affacciarsi in qualunque momento e da Marco Robioglio che era al piano di sotto?
Come aveva pensato a ovviare alla presenza dei suddetti?”
VI - L’Ipotesi ““Assassino dall’Esterno” costringe a rivalutare sia tutti gli alibi, i comportamenti, gli
atteggiamenti e le dichiarazioni delle persone informate sui fatti, sia di scavare, comprendere e creare
ipotesi su eventuali collegamenti con l’assassino di Samuele. Chi ha letto le attività investigative effettuate
sull’omicidio di Samuele ha potuto constatare che le assunzioni di informazioni o sono state mirate a
dimostrare la responsabilità della Franzoni, oppure, non hanno spaziato - come si dice ormai in tutto il
mondo - “a 360 gradi ... sospettando di tutto, di tutti e ... un po’ di più”.
VII - Se l’omicidio è stato consumato fuori la fascia delle 8:16 e le 8:24 è ovvio che prende il
sopravvento l’Ipotesi “Madre Assassina” e che solo la Franzoni aveva tutte le caratteristiche per
effettuarlo: naturalmente SE!
Ma SE l’omicidio è stato commesso nella fascia oraria 8:16 - 8:24 , allora bisogna trovare una o più
persone che, da sole o in combutta, avevano le caratteristiche utili quali il movente, i mezzi di controllo ed
esecutivi, il tempo, le modalità, le opportunità, le possibilità, le conoscenze e le coperture per organizzare
ed attuare l’intrusione in casa Lorenzi, a prescindere se l’obbiettivo primario dell’intrusione fosse
l’eliminazione di Samuele o un QUID che attualmente non si conosce! E se ci troviamo di fronte a
un’azione di gruppo, dobbiamo chiederci anche quale sordido e inconfessabile legame possa costringere un
gruppo ad effettuare l’intrusione e a proteggere l’assassino!
VIII - Una “Combinazione Assassina” sicuramente esiste perché Samuele assassinato ne è il frutto!
Questa “Combinazione” può esistere sia nell’Ipotesi “Madre Assassina”, sia nell’Ipotesi “Assassino
dall’Esterno” e, in ambedue le Ipotesi può essere composta da una o più persone.
X - L’Ipotesi “Assassino dall’Esterno” può essere risolta con l’individuazione del killer soltanto (1)
avendo a disposizione i dati processuali e investigativi; selezionando e classificando i dati certi; avendo la
facoltà di intervenire nelle indagini; effettuando nuove indagini; (2) avvalendosi – basandosi ovviamente su
dati certi - della TA.P.E.C. (Tabella delle Possibilità Esecutive del Crimine), della MA.C.R.EV. (Matrice
Cronologica della ricostruzione dell’Evento), della MA.L.M.EV. (Matrice Logistica del Management
dell’Evento), del Metodo M.O.C.C.I. (Modello Operativo Criminalistico Criminologico Investigativo); (3)
applicando con serietà, scientificità, freddezza e lungimiranza il Metodo dell’Analisi Investigativa, senza
innamoramenti della tesi, senza pregiudizi, senza posizioni ideologiche da difendere, senza apparizioni
televisive e mass mediatiche da cercare e/o da difendere a ogni costo.
Carmelo Lavorino