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Nell'XI legislatura, il 3 giugno 1992, stato eletto Presidente della Camera dei deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell'aprile del 1994. Nella XII legislatura ha fatto nuovamente parte della Commissione affari esteri ed stato Presidente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo. Non pi parlamentare, stato Ministro dell'interno e per il coordinamento della protezione civile nel Governo Prodi, dal maggio 1996 all'ottobre 1998. Dal 1995 al 2006 stato Presidente del Consiglio Italiano del Movimento europeo. Rieletto deputato europeo nel 1999, stato, fino al 2004, Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo. Nel 2003 stato nominato Presidente della Fondazione della Camera dei deputati dal Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Il 23 settembre 2005 stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il 10 maggio 2006 stato eletto Presidente della Repubblica con 543 voti. Ha prestato giuramento il 15 maggio 2006. La sua dedizione alla causa della democrazia parlamentare e il suo contributo al riavvicinamento tra la sinistra italiana e il socialismo europeo, gli sono valsi il conferimento nel 1997 ad Hannover del premio internazionale Leibniz-Ring per limpegno di tutta una vita. Egualmente, gli stato conferito nel campo della marcia verso la democrazia, per lapporto al rafforzamento dei valori e delle istituzioni democratiche in Italia e in Europa, il Premio Dan David 2010 a Tel Aviv. Gli sono stati conferiti la laurea o il dottorato honoris causa dalle Universit di Bari e di Trento, e dalle Universit Complutense di Madrid, Hebrew di Gerusalemme, Sorbona di Parigi. Ha sviluppato unintensa attivit pubblicistica e editoriale. Ha collaborato alla rivista Societ diretta da Ranuccio Bianchi Bandinelli e (dal 1954 al 1960) alla rivista Cronache meridionali" con numerosi saggi su temi meridionalistici. Nel 1962 ha pubblicato il suo primo libro "Movimento operaio e industria di Stato", con particolare riferimento alle elaborazioni di Pasquale Saraceno.
Nel 1975 ha pubblicato il libro "Intervista sul PCI" con Eric Hobsbawm, tradotto in oltre 10 paesi. Del 1979 il libro "In mezzo al guado" riferito al periodo della solidariet democratica (1976-79), durante il quale fu portavoce del PCI e lo rappresent nei rapporti con il governo Andreotti sui temi dell'economia e del sindacato. Il libro "Oltre i vecchi confini" del 1988 ha affrontato le problematiche emerse negli anni del disgelo tra Est e Ovest, durante la presidenza Reagan negli USA e la leadership di Gorbaciov nell'URSS. Nel libro Al di l del guado: la scelta riformista sono raccolti gli interventi politici dal 1986 al 1990. Nel libro "Europa e America dopo l'89", del 1992, sono raccolte le conferenze tenute negli Stati Uniti dopo la caduta del muro di Berlino e dei regimi comunisti in Europa centrale e orientale. Nel 1994 ha pubblicato il libro, in parte sotto forma di diario, "Dove va la Repubblica - Una transizione incompiuta" dedicato agli anni della XI legislatura, vissuta come Presidente della Camera dei Deputati. Nel 2002, ha pubblicato il libro Europa politica, nel pieno del suo impegno come Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo. Il suo libro Dal PCI al socialismo europeo: unautobiografia politica uscito nel 2005. Nel 2009 ha pubblicato per Il Mulino Il patto che ci lega, raccolta di discorsi tenuti nella prima met del mandato presidenziale.
Ferrara Letta Berlusconi Di Piazza Pininfarina Schede bianche Voti dispersi Schede nulle
7 6 5 3 3 347 10 14
Gruppo Consultivo per la competitivit in seno alla Commissione europea (dal 1995 al 1996); Presidente del comitato interinale del Fondo Monetario Internazionale (dall'ottobre 1998 al maggio 1999). Dall'aprile 1993 al maggio 1994, Ciampi ha governato durante una fase di difficile transizione istituzionale ed economica. Il referendum elettorale e la congiuntura sfavorevole caratterizzata da un rallentamento della crescita economica richiedevano immediate risposte. Il governo Ciampi ha garantito l'applicazione della nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, attraverso il complesso lavoro per la determinazione dei collegi e delle circoscrizioni elettorali, e il passaggio da un Parlamento profondamente rinnovatosi tra la XI e la XII legislatura. Sul piano economico gli interventi pi significativi sono stati rivolti a costituire il quadro istituzionale per la lotta all'inflazione, attraverso l'accordo governo-parti sociali del luglio del 1993, che segnatamente ha posto fine ad ogni meccanismo di indicizzazione ed ha individuato nel tasso di inflazione programmata il parametro di riferimento per i rinnovi contrattuali. Inoltre il governo Ciampi ha dato avvio alla privatizzazione di numerose imprese pubbliche, ampliando e puntualizzando il quadro di riferimento normativo e realizzando le prime operazioni di dismissione (tra cui quelle, nel settore bancario, del Credito italiano, della Banca commerciale italiana, dell'IMI). Come Ministro del Tesoro e del Bilancio del governo Prodi e del governo D'Alema Ciampi ha dato un contributo determinante al raggiungimento dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht, permettendo cos la partecipazione dell'Italia alla moneta unica europea, sin dalla sua creazione. Tra i provvedimenti pi significativi di questo periodo si ricorda la manovra correttiva della politica di bilancio varata nel settembre del 1996 dal governo Prodi, che ha consentito un abbattimento di oltre 4 punti percentuali del rapporto indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni rispetto al prodotto interno lordo, il parametro di Maastricht di pi arduo conseguimento per il nostro Paese. Il 13 maggio del 1999 stato eletto, in prima votazione, decimo Presidente della Repubblica Italiana. Autore, oltre che di numerosi interventi e articoli, in particolare di: - Considerazioni Finali del Governatore della Banca d'Italia dal 1979 al 1993; - Sfida alla disoccupazione: promuovere la competitivit europea (1996); - Un metodo per governare (1996).
1 scrutinio 13 Maggio 1999 ore 09:00 Presenti e votanti: 990, Astenuti: 0 Maggioranza dei due terzi dei componenti dell'Assemblea : 674 Ottengono voti: I risultati nominativi Ciampi Carlo Azeglio Gasperini Ingrao Russo Jervolino Bonino Andreotti Craxi Mancino Serena Antonio Violante Scalfaro Berlusconi Fazio Martinazzoli Amato Cossiga Barbera Baldassarre Schede Bianche Voti Dispersi Schede Nulle voti ottenuti 707 72 21 16 15 10 6 6 6 6 5 4 4 4 3 3 2 2 55 25 18
Vice Presidente della Camera dei Deputati dal 1975 al 1983, durante la presidenza dell'On. Pietro Ingrao e dell'On. Nilde Jotti. Ministro dellInterno dal 1983 al 1987 (1 Governo Craxi 6 Governo Fanfani) promuove e stipula i primi accordi internazionali con i Paesi della Comunit europea, con Israele e con i governi africani dellarea mediterranea per la lotta al terrorismo e alla criminalit organizzata, affermando che in questo campo nessuno vince da solo e nessuno perde da solo. Nellaprile del 1987, dopo le dimissioni del Governo presieduto dallon. Craxi, il Presidente della Repubblica Cossiga gli conferisce lincarico di formare il nuovo Governo ma, constatata limpossibilit di comporre un Gabinetto di coalizione, rinunzia allincarico dichiarandosi indisponibile a formare un governo monocolore democratico-cristiano. E' eletto Presidente della Camera dei Deputati il 24 aprile 1992 e Presidente della Repubblica il 25 maggio dello stesso anno. Sin dall'inizio del suo mandato Sclfaro chiamato ad affrontare la pi grave crisi della storia repubblicana con preoccupanti manifestazioni sul piano politico ed economico. Esplode il fenomeno di "Tangentopoli" che provoca un serio affievolimento della rappresentativit della politica e nel contempo si verifica anche una inquietante perdita della capacit di acquisto della moneta, con evidenti ripercussioni di carattere generale. Si sforza in ogni circostanza di rincuorare il Paese e di rassicurare gli osservatori internazionali sulla saldezza delle istituzioni italiane. E' anche frutto di questa azione se la lira, nonostante le previsioni negative di molti, giunge all'approdo nell'Euro. Durante questi "sette anni drammatici", come li definisce la stampa, Sclfaro difende costantemente i valori fondanti della Repubblica contenuti nella prima parte della Carta Costituzionale, auspicando che ogni possibile modifica della seconda parte della Costituzione avvenga a larga maggioranza con il concorso delle forze politiche sia di governo che di opposizione. Cos per la legge elettorale. Anche sul piano internazionale intensa la sua attivit. Numerose sono le visite di Stato da lui compiute sia in Paesi ove mai in precedenza erano state effettuate sia in quelli ove consistente la presenza italiana in termini di comunit e di relazioni economiche. Un altro tema da lui ritenuto "doloroso", sul quale si incentrata costantemente l'azione di stimolo di Sclfaro, durante il suo settennato,
stato quello dell'emergenza-lavoro con particolare riguardo all'occupazione giovanile e al Mezzogiorno. Per favorire il giuramento e l'insediamento del suo successore Sclfaro, in anticipo sulla scadenza del mandato, si dimette il 15 maggio 1999.
Francesco Cossiga
1985-1992
Biografia. E' nato il 26 luglio 1928 a Sassari.
Laureato in Giurisprudenza. Ha due figli. Si iscritto alla Democrazia Cristiana nel 1945. Ha insegnato diritto costituzionale e diritto costituzionale regionale nell'Universit di Sassari. E' stato eletto Deputato al Parlamento nel 1958, 1963, 1968, 1972, 1976 e 1979. E' stato eletto Senatore della Repubblica nel 1983. E' stato nominato Sottosegretario di Stato alla Difesa nel 1966 (III Governo Moro), nel 1968 (II Governo Leone e I Governo Rumor), nel 1969 (II Governo Rumor). E' stato nominato Ministro senza portafoglio nel 1974 (IV Governo Moro). E' stato nominato Ministro dell'Interno nel 1976 (V Governo Moro e III Governo Andreotti) e nel 1978 (IV Governo Andreotti). Ha rassegnato le dimissioni dopo l'uccisione dell'On. Moro (9 maggio 1978). Presidente del Consiglio dei Ministri dal 4 agosto 1979 al 3 aprile 1980 e dal 4 aprile 1980 al 17 ottobre 1980 E' stato eletto Presidente del Senato della Repubblica il 12 luglio 1983. E' stato eletto Presidente della Repubblica il 24 giugno 1985 (al primo scrutinio con 752 voti su 977). In seguito alle dimissioni del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, ha esercitato la supplenza dal 23 giugno al 3 luglio 1985. Ha prestato giuramento il 3 luglio 1985. Ha rassegnato le dimissioni il 28 aprile 1992. E' divenuto Senatore a vita quale Presidente Emerito della Repubblica. E' deceduto il 17 agosto 2010.
24 giugno 1985 Presenti 979 votanti: 977, Astenuti: 2 Maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea : 674 Ottengono voti: I risultati nominativi Cossiga Forlani Pertini Cederna Zaccagnini Fanfani Andreotti Anselmi Bobbio Boldrini Ingrao Melis Pannella Schede bianche Schede nulle Voti dispersi voti ottenuti 752 16 12 8 7 5 3 3 3 3 2 2 2 141 7 11
Ha partecipato alla prima guerra mondiale; ha intrapreso la professione forense e, dopo la prima condanna a otto mesi di carcere per la sua attivit politica, nel 1926 condannato a cinque anni di confino. Sottrattosi alla cattura, si rifugiato a Milano e successivamente in Francia, dove ha chiesto e ottenuto asilo politico, lavorando a Parigi. Anche in Francia ha subito due processi per la sua attivit politica. Tornato in Italia nel 1929, stato arrestato e nuovamente processato dal tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato a 11 anni di reclusione. Scontati i primi sette, stato assegnato per otto anni al confino: ha rifiutato di impetrare la grazia anche quando la domanda stata firmata da sua madre. Tornato libero nell'agosto 1943, entrato a far parte del primo esecutivo del Partito socialista. Catturato dalla SS, stato condannato a morte. La sentenza non ha luogo. Nel 1944 evaso dal carcere assieme a Giuseppe Saragat, ed ha raggiunto Milano per assumere la carica di segretario del Partito Socialista nei territori occupati dal Tedeschi e poi dirigere la lotta partigiana: stato insignito della Medaglia d'Oro. Conclusa la lotta armata, si dedicato alla vita politica e al giornalismo. E' stato eletto Segretario del Partito Socialista Italiano di unit proletaria nel 1945. E' stato eletto Deputato all'Assemblea Costituente. E' stato eletto Senatore della Repubblica nel 1948 e presidente del relativo gruppo parlamentare. Direttore dell'"Avanti" dal 1945 al 1946 e dal 1950 al 1952, nel 1947 ha assunto la direzione del quotidiano genovese "Il Lavoro". E' stato eletto Deputato al Parlamento nel 1953, 1958, 1963, 1968, 1972, 1976. E' stato eletto Vice-Presidente della Camera dei Deputati nel 1963. E 'stato eletto Presidente della Camera dei Deputati nel 1968 e nel 1972. Dopo il fallimento della riunificazione tra P.S.I. e P.S.D.I,. aveva rassegnato le dimissioni, respinte da tutti i gruppi parlamentari.
E' stato eletto Presidente della Repubblica l'8 luglio 1978 (al sedicesimo scrutinio con 832 voti su 995). Ha prestato giuramento il giorno successivo. Ha rassegnato le dimissioni il 29 giugno 1985: divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. E' deceduto il 24 febbraio 1990.
Laureato in giurisprudenza nel 1929 e in scienze politiche sociali nel 1930. Libero docente in "Diritto e procedura penale", nel 1933 stato incaricato dell'insegnamento di questa materia all'Universit di Camerino. Nel 1935, classificatosi primo nella graduatoria del concorso per la cattedra di Diritto e Procedura Penale, ha insegnato nelle Universit di Messina, Bari, Napoli e Roma. E' stato Presidente del Gruppo Italiano della "Association Internationale de Droit Penale" e componente del Comitato Direttivo Internazionale dell'Associazione. Ha partecipato alla seconda guerra mondiale, meritandosi un encomio solenne. Medaglia d'oro al merito della cultura. Avvocato penalista tra i pi grandi d'Italia. E' autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche, tradotte in lingue straniere. Nel 1944 si iscritto alla Democrazia Cristiana e nel 1945 stato eletto Segretario politico del Comitato napoletano del Partito. E' stato eletto all'Assemblea Costituente 1946 (Democrazia Cristiana): ha partecipato attivamente alla elaborazione della Costituzione, in particolare come relatore del titolo concernente la Magistratura. E' stato eletto Deputato al Parlamento nel 1948, 1953, 1958, 1963. E' stato eletto Vice Presidente della Camera dei Deputati nel 1950 e nel 1953. E' stato eletto Presidente della Camera dei Deputati nel 1955, 1958, 1963. E' stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal 21 giugno al 3 dicembre 1963 e dal 24 giugno all'11 dicembre 1968. E' stato nominato Senatore a vita il 27 agosto 1967 "per aver illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale". E' stato eletto Presidente della Repubblica il 24 dicembre 1971 (al ventitreesimo scrutinio con 518 voti su 1.008). Ha prestato giuramento il 29 dicembre successivo.
Si dimesso il 15 giugno 1978, inviando un messaggio al Popolo Italiano. E' deceduto il 9 novembre 2001.
E' stato nominato Ministro senza portafoglio nel 1944 (II Governo Bonomi). E' stato nominato Ambasciatore d'Italia a Parigi nel 1945. Deputato alla Costituente (Partito Socialista italiano di unit proletaria) stato eletto Presidente della Assemblea il 25 giugno 1946. Ha rassegnato le dimissioni nel gennaio 1947. Nel gennaio 1947 ha fondato il Partito socialista dei lavoratori italiani (successivamente Partito Socialista democratico italiano) del quale stato Segretario politico. Ha rassegnato le dimissioni da Presidente dell'Assemblea Costituente ed ha assunto la Segreteria politica del nuovo Partito. E' stato nominato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1947 (IV Governo De Gasperi). E stato eletto Deputato nel 1948, 1953, 1958, 1962. E' stato nominato Vice Presidente del Consiglio e Ministro della Marina Mercantile nel 1948 (V Governo De Gasperi). Ha rassegnato le dimissioni nel novembre 1949. Eletto Segretario del Partito dal 1949 al 1954. E' stato nominato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1954 (Governo Scelba), nel 1955 (I Governo Segni). E' stato eletto Segretario del Partito dal 1957 al 1964. E' stato nominato Ministro degli esteri nel 1963 (I Governo Moro) e nel 1964 (II Governo Moro). E' stato eletto Presidente della Repubblica il 28 dicembre 1964 (al ventunesimo scrutinio con 646 voti su 963). Ha prestato giuramento il giorno successivo. E' divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. Nel 1975 ha assunto la presidenza del Partito Socialista Democratico Italiano. E' deceduto l'11 giugno 1988.
28 dicembre 1964 componenti l'Assemblea 963, presenti 937, votanti 927, astenuti 10 maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea 482 Ottengono voti: I risultati nominativi Saragat Martino Gaetano De Marsanich Rossi Paolo Schede bianche Schede nulle Voti dispersi voti ottenuti 646 56 40 7 150 4 24
E' stato autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto processuale civile, diritto commerciale e fallimentare, nonch in materia agraria. Socio dell'Accademia dei Lincei, ha ricevuto il Premio "Carlo Magno" nella citt di Aquisgrana per gli alti meriti acquisiti nell'azione svolta in favore dell'unit europea. Nel 1942 stato tra gli organizzatori della Democrazia Cristiana. Ha fatto parte della prima Consulta regionale. E' stato eletto deputato all'Assemblea Costituente nel 1946 (Democrazia Cristiana). E' stato nominato Sottosegretario per l'Agricoltura e Foreste 1944 (III Governo Bonomi) e nel 1945 (Governo Parri e I Governo De Gasperi). E' stato nominato Ministro dell'Agricoltura e Foreste nel 1946 II Governo De Gasperi), nel 1947 (III e IV Governo De Gasperi), nel 1948 (V Governo De Gasperi), nel 1950 (VI Governo De Gasperi). E' stato nominato Ministro della Pubblica Istruzione nel 1951 (VII Governo De Gasperi) e nel 1953 (Governo Pella). E' stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal 6 luglio 1955 al 18 maggio 1957. E' stato nominato Vice Presidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel 1958 (II Governo Fanfani). E' stato Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell'Interno dal 15 febbraio 1959 al 25 marzo 1960. E' stato nominato Ministro degli Esteri nel 1960 (Governo Tambroni e III Governo Fanfani). E' stato nominato Ministro degli Esteri nel 1962 (IV Governo Fanfani). E' stato eletto Presidente della Repubblica il 6 maggio 1962 (al nono scrutino con 443 voti su 854). Ha prestato giuramento il giorno 11 maggio 1962. E' stato colpito da malattia il 7 agosto 1964; accertata la condizione di impedimento temporaneo, dal successivo giorno 10 stata istituita la supplenza del Presidente del Senato Cesare Merzagora (fino al 28 dicembre 1964). Ha rassegnato le dimissioni in data 6 dicembre 1964. E' divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. E' deceduto il 1 dicembre 1972.
1923) ,dove stata decisa la non collaborazione e il ritiro dal Governo dei rappresentanti del P.P.I. Passato all'opposizione, stato tra gli esponenti della scissione denominata "dell'Aventino" ed stato dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel novembre 1926. Ritiratosi a vita privata, ha rinunziato al suo posto nella scuola ed stato prima rappresentante di commercio e poi si dedicato allo svolgimento di attivit industriale. E' stato nominato Ministro dell'Industria e Commercio nel 1944 (II e III Governo Bonomi), nel 1945 (Governo Parri e I Governo De Gasperi). E' stato eletto Deputato all'Assemblea Costituente nel 1946 (Democrazia Cristiana) e Presidente del Gruppo parlamentare del suo partito. E' stato eletto Deputato al Parlamento nel 1948 e nel 1953. L'8 maggio 1948 stato eletto Presidente della Camera dei Deputati. Il 25 giugno 1953 stato rieletto Presidente della Camera dei Deputati. Il 29 aprile 1955 stato eletto Presidente della Repubblica (al quarto scrutinio con 658 voti su 833): ha prestato giuramento l'11 maggio 1955. E' divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. E' deceduto il 17 ottobre 1978.
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Si dedicato personalmente alla conduzione della sua azienda agricola presso Dogliani, applicandovi i pi moderni sistemi colturali. E' stato nominato Senatore del Regno nel 1919. Lasciata l'attivit giornalistica dopo l'avvento del fascismo, dopo il 25 luglio 1943 ha collaborato a "Il Corriere della Sera". Dopo l'8 settembre si rifugiato in Svizzera ed rientrato in Italia nel 1945; ha redatto una serie di articoli economici e politici per "Il Risorgimento Liberale". E' stato nominato Governatore della Banca d'Italia (5 gennaio 1945 11 maggio1948). E' stato nominato componente della Consulta Nazionale (1945-1946). E' stato eletto Deputato all'Assemblea Costituente nel 1946 (Unione Democratica Nazionale) ove ha dato un autorevole contributo ai lavori. E' stato Senatore di diritto del Senato della Repubblica ai sensi della terza disposizione transitoria della Costituzione (1948). E' stato nominato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Finanze e del Tesoro (1947), del Bilancio (conservando l'incarico di Vice Presidente del Consiglio) (1947-1948, nel IV Governo De Gasperi). E' eletto Presidente della Repubblica l'11 maggio 1948 (al quarto scrutinio con 518 voti su 872): ha prestato giuramento il giorno successivo. E' divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. Tra le opere pubblicate dopo la fine del mandato presidenziale si ricorda in particolare: "Lo Scrittoio del Presidente". E' deceduto il 30 ottobre 1961.
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A norma della prima disposizione transitoria della Costituzione, dal 1 gennaio 1948 ha assunto il titolo di Presidente della Repubblica. E' divenuto senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. E' stato eletto Presidente del Senato della Repubblica il 28 aprile 1951: si dimesso dalla carica il 24 giugno 1952. E' stato nominato giudice della Corte Costituzionale dal Presidente della Repubblica il 3 dicembre 1955 e ha prestato giuramento il 15 dicembre 1955. Nella prima riunione del Collegio il 23 gennaio 1956 stato eletto Presidente della Corte Costituzionale: si dimesso dalla carica il 26 marzo 1957. E' deceduto il 1 ottobre 1959.
Elezione
Nella seduta del 28 giugno 1946 l'Assemblea Costituente procede alla nomina del Capo provvisorio dello Stato a norma dell'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale del 16 marzo 1946, n. 98. L'elezione si svolge con votazione a scrutinio segreto, a maggioranza dei tre quinti dei membri dell'Assemblea (573). Viene eletto l'onorevole Enrico De Nicola con 396 voti su 501 votanti. Il 1 luglio 1946 ha luogo l'insediamento del Capo provvisorio dello Stato. Il 25 giugno 1947 il Presidente Enrico De Nicola si dichiara costretto, per le sue condizioni di salute, a rassegnare le dimissioni dalla carica. Il 26 giugno l'Assemblea Costituente, con 405 voti su 431 votanti, rielegge l'onorevole Enrico De Nicola Capo provvisorio dello Stato. L'on. De Nicola assume il titolo di Presidente della Repubblica dal 1 gennaio 1948 a norma delle disposizioni finali e transitorie della Costituzione.
Fonte: www.ilquirinale.it